Terzo compitino Flashcards
Come si possono classificare sulla base del meccanismo sottostante le patologie del cristalino?
- alterazione di forma e dimensione (leniscono, lentiglobo, sferofaquia, microfaquia e coloboma)
- perdita di elasticità (presbiopia)
- perdita di trasparenza (cataratta)
- alterazione della posizione (lussazione o sublussazione)
A quali altri sintomi si accompagna il lenticono anteriore nella sindrome di Alport?
- affezione del collagene
- patologia renale (microematuria)
- patologia corneale (megalocornea)
- patologia cocleare (sordità)
Clinica della presbiopia
- visione sfuocata
- immagini tremolanti nella visione da vicino
- fatiga visual
- cefalea
Terapia della presbiopia
- lenti
- chirurgia
Clinica della cataratta
- diminuita AV e visione del contrasto
- sensazione di nebbia e visione sfuocata
- alterazione della percezione del colore
- deslumbramiento (sintomi peggiorano con luminosità alta)
- diplopia monoculare
- cambi nella rifrazione
Come si arriva alla diagnosi di cataratta?
- anamnesi, clinica etc
- oftalmoscopia (opacità biancastra)
- retroilluminazione del cristallino (prova di Brukner, si osserva come macchia scura sul riflesso rosso del fondo se illuminata con una lampada de hendidura)
Classificazione della cataratta sulla base del momento di apparizione
- congenita e infantile (ambliopia!!)
- del adulto
Classificazione della cataratta sulla base dell’eziologia
- senile
- metabolica
- complicata
- traumatica
- postchirurgica
- tossica
- ereditaria
- da lesione embrionaria
Classificazione della cataratta sulla base della posizione
- nucleare
- corticale
- subcapsulare
- coronaria
Classificazione della cataratta sulla base della morfologia
- laminari
- piramidale
- a rosetta
Classificazione della cataratta sulla base del colore
- brunescente
- cerulea
- policromatica
Classificazione della cataratta sulla base dello stadio di evoluzione
- incipiente
- moderata
- avanzata
- matura
- ipermatura
Fattori di rischio della cataratta senile
- età
- antecedenti familiari
- malattie vascolari
- malattie metaboliche e disturbi elettrolitici
- farmaci e sostanze tossiche
- traumi oculari
- radiazioni
Forme cliniche della cataratta senile
- Cataratta corticale (cambio patologico delle fibre corticali)
- cataratta nucleare (indurimento e condensazione progressiva del nucleo)
- cataratta subcapsulare posteriore (opacizzazioni granulari davanti alla capsula post)
Clinica della cataratta senile corticale
- vacuoli, strie acquose e cataratta cuneiforme
- fotofobia e deslumbramiento
- evoluzione rapida
Clinica della cataratta senile nucleare
- cambio di colore del nucleo (marrone)
- aumento dell’indice di rifrazione
- miopia, diplopia e poliopia
- diminuzione della AV e della sensibilità al contrasto
- alterazioni nella visione cromatica
- lenta evoluzione
Clinica della cataratta senile subcapsulare posteriore
- diminuzione precoce della AV (peggiora in miosi)
- opacità granulari davanti alla capsula posteriore
Evoluzione della cataratta senile con clinica dei vari stadi
IMMATURA
- sintomi visivi senza complicazioni
- si divide in incipiente d’avanzata
MATURA
- opacificazione diffusa fino a leucocoria (cecità legale)
- aumento del contenuto acquoso (cataratta intumescente)
- rischio di glaucoma facomorfico
IPERMATURA
- la corteccia diventa liquida -> nucleo in posizione anomala (immagine a sole ponente)
- cataratta morgagniana
- alterazione del cristallino per perdita di liquidi
- irritazione (cataratta membranosa)
- rischio di glaucoma facolitico
Tipi di cataratta associata a malattie sistemiche
- cataratta diabetica
- da emodialisi
- miotonica (distrofia miotonica)
- tetanica
- sindermatotica
- a girasole
Clinica della cataratta diabetica
- corpi di neve
- cambi transitori della rifrazione
clinica della cataratta da emodialisi
- aumento del contenuto acquoso a livello corticale
Clinica della cataratta miotonica
- opacità puntiformi policromatiche nella regione corticale ant e post (patognomonico)
Clinica della cataratta tetanica
- opacità puntiformi e grisacee sotto la capsula anteriore del cristallino
clinica della cataratta sindermatotica. A quali malattie si associa?
- opacità a forma di scudo sotto la capsula anteriore
- NEURODERMATITE CRONICA, sclerodermia, poiquilodermia, dermatite atopica, eczema cronico
a che patologia si associa la cataratta a girasole
M. di wilsion
Cause della cataratta complicata
- distacco retinico non trattato
- uveite cronica
- vasculite
- retinosi pigmentaria
Clinica della cataratta complicata
- opacità subcapsulare posteriore che progredisce assialmente verso il nucleo
Quali operazioni possono essere causa di cataratta?
- chirurgia con apertura del globo oculare
- operazioni infiltranti
- vitrectomia
come appare la cataratta post contusiva?
- opacità subcapsulare a forma di rosetta
Quali sostanze possono causare cataratta tossica?
- corticoidi topici o sistemici (cataratta subcapsulare post)
- clorpromazina
- sali di oro
- amiodarone
- alopurinolo
Fasi della terapia della cataratta nell’adulto
CHIRURGICA
- facoemulsificazione del cristallino con ultrasuoni
- aspirazione del contenuto del cristallino
- impianto di una lente intraoculare nella camera post.
Obiettivi della chirurgia della cataratta nell’adulto
- evitare la perdita della visione
- assecondare le necessità visive del pz
- evitare le complicazioni oculari associate alla cataratta
- evitare l’evoluzione della patologia
Complicazioni della chirurgia della cataratta nell’adulto
- intraoperatorie: rottura della capsula post
- post-operatorie: endoftalmite acuta, opacificazione della capsula post
Sintomi della cataratta congenita e infantile
- sotto i 7 anni non notano perdita di visione
- ambliopia e strabismo
- resistenza al tappare l’occhio sano
- leucocoria
- movimenti oculari anomali e nistagmo
- difficoltà a camminare
- fenomeno oculo-digitale (pigiano l’occhio perché produce fotopsia)
Tipi di cataratta congenita e infantile
- cataratta ereditaria
- cataratta embrionaria precoce (infezione da rosolia della madre)
- cataratta galattosemica
- altra (malformazioni, patologie sistemiche etc)
Clinica della cataratta infantile ereditaria
- varie forme: laminare, nucleare, coronaria, cerulea
- non riduce significativamente la vista
- non progredisce
patologie infettive che possono dare cataratta congenita
- rosolia
- parotite
- epatite
- toxoplasmosi
Quadro clinico della sindrome di Gregg (causata dalla rosolia contratta dalla madre)
- lesioni oculari (retinite, retinocoroidite, cataratta totale bilaterale con leucocoria)
- lesioni cardiache (permanenza del dotto arterioso
- lesioni uditive (ipoacusia)
- lesioni cerebrali (ritardo mentale)
Quadro clinico ed eziologia della cataratta galatosemica
- opacità profonda corticale posteriore che comincia con l’allattamento
- accumulo di galattosio per deficit di uridil-transferasi o galattochinasi)
Terapia della cataratta infantile
CHIRURGICA (tranne quella galattosemica in cui tolgo il galattosio dalla dieta)
- facoemulsificazione (capsulotomia anteriore e aspiraizione del cristallino)
- successivamente capsulotomia post + vitrectomia anteriore (per evitare la cataratta secondaria)
- lenti a contatto o occhiali fino a almeno 3 anni
- impianto di lenti intraoculari quando si stabilisce la velocità di crescita del globo
Perché la cataratta infantile è da correggere il prima possibile?
RISCIHIO ambliopia ex-anopsia
Classificazione delle dislocazioni del cristallino
- parziale (sublussazione): si colloca nella fossa patellare per deficit del legamento sospensorio
- totale (lussazione): si disloca nella camera vitrea o nella camera anteriore (più raramente)
Eziologia della dislocazione del cristallino
- traumatica
- malattie del connettivo (sindrome di Marfan, omocistinuria, sindrome di Marchesani-Weill)
- dislocazioni ereditarie (ectopia lentis/ectopia lentis et pupilla)
- sindrome pseudoesfoliativa
- altre
Clinica della dislocazione del cristallino
- inizialmente asintomatico
- cambi nella rifrazione e difficoltà nella visione da vicino
- possibile dolore per aumentata PIO se causa glaucoma secondario
- iridonesi e facodonesi
- sferofaquia (cristallino più arrotondato)
Terapia della dislocazione del cristallino
CHIRURGICA
- facoemulsificazione con o senza anello di espansione capsulare
- estrazione intracapsulare
oppure vitrectomia pars plana
Clinica caratteristica del glaucoma
- perdita a canna di fucile del campo visivo
- atrofia delle fibre nervose
- aumento dell’escavazione del disco ottico
- asintomatico nelle fasi iniziali (fino a quando il danno non è irreversibile)
Da che fattori dipende il danno visivo nel glaucoma
- PIO
- resistenza del nervo ottico nella sua porzione intraoculare all’atrofia
Patogenesi del glaucoma: quali teorie esistono?
- teoria dell’ischemia indiretta
- teoria meccanica diretta
- rimodernamento della testa del nervo ottico
Di quali misurazioni si avvale la diagnostica clinica del glaucoma?
- tonometria: per aplanazione o di indentazione
- paquimetria: valutazione dello spessore corneale (corregge i valori della PIO)
- gonioscopia
- oftalmoscopia
- OCT: valutazione delle fibre ottiche nervose e della struttura del nervo
- campimetria: cinetica o statica
Valori normali della PIO
12-21 mmHg
spessore normale della cornea
350 micron
Possibili classificazioni del glaucoma
Momento di apparizione
- congenito
- acquisito
Fattori associati
- primario
- secondario
Angolo
- angolo aperto
- angolo chiuso
Clinica del glaucoma primario ad angolo aperto
- neuropatia acquisita con aumento dell’escavazione
- diminuzione del campo visivo
- angolo aperto senza cambi strutturali
- PIO > 21 mmHg
Fattori di rischio del glaucoma primario ad angolo aperto
- familiarità
- miopia
- diabete
- pressione di perfusione
- corticoidi topici (aumentano la PIO)
Campo visivo e aspetto del fondo dell’occhio nel glaucoma primario ad angolo aperto in fase iniziale
Campo visivo
- difetti del capo centrale
- scotoma arciforme nell’area di Bjerrum
- contrazione periferica
Fondo dell’occhio
- emorragia ad asta vicino al bordo della papilla
- mosca nel bordo dell’escavazione fisiologica
Campo visivo e aspetto del fondo dell’occhio nel glaucoma primario ad angolo aperto in fase di stato
Campo visivo
- aumento del numero e delle dimensioni degli scotomi.
- contrazione periferica asimmetria
Fondo dell’occhio
- aumento dell’escavazione della papilla
- segno della baionetta (angolo dei vasi)
Campo visivo e aspetto del fondo dell’occhio nel glaucoma primario ad angolo aperto in fase avanzata
campo visivo
- aumento della dimensione e del numero degli scotomi
- ulteriore riduzione periferica
- confluenza dei difetti
Fondo dell’occhio
- aumento dell’escavazione
- rechazo nasal dei vasi
Campo visivo e aspetto del fondo dell’occhio nel glaucoma primario ad angolo aperto in fase terminale
campo visivo
- riduzione intensa del campo visivo
- permanenza di un’isola di visione centrale e nasale
Fondo dell’occhio
- escavazione completa della papilla
Terapia medica del glaucoma
Topica
- aumento del riassorbimento dell’humor acqueo: colinergici (pilocarpina), analoghi delle prostaglandine (latanoprost)
- diminuzione della produzione: adrenergici, beta bloccanti (timololo, betaxolo, cartelolo), ACE inibitori (dorzolamide)
Sistemica
- diminuzione della produzione: ACE inibitori (acetozolamide)
- gradiente osmotico: mannitolo e glicerolo
Terapia fisica del glaucoma
Trabecoloplastica con laser Argon (non molto applicata)
Terapia chirurgica per il glaucoma
- trabecolotomia
- sclerectomia (via alternativa per l’eliminazione)
- impianto di dispositivi di drenaggio (con valvola di Ahmed, o MIGS, minimally invasive glaucoma surgery)
Clinica caratteristica del glaucoma primario ad angolo chiuso
- dolore de clavo
- allungamento della camera anteriore
- spostamento anteriore della periferia dell’iride (iris bombé)
- difetti del campo visivo e alterazioni della papilla tipici del glaucoma in generale
Valutazioni cliniche necessarie nella diagnosi dei glaucoma primario ad angolo chiuso
- gonioscopia
- valutazione della profondità della camera anteriore (!!)
- valutazione della PIO, dello spessore corneale, del campo visivo, etc sono proprie di tutti i tipi di glaucoma
Valutazioni cliniche necessarie nella diagnosi dei glaucoma primario ad angolo chiuso
- gonioscopia
- valutazione della profondità della camera anteriore (!!)
- valutazione della PIO, dello spessore corneale, del campo visivo, etc sono proprie di tutti i tipi di glaucoma
Forme cliniche del glaucoma primario ad angolo chiuso
- subacuto o intermittente
- acuto
- cronico
- assoluto
- iris plateau
Clinica del glaucoma primario ad angolo chiuso intermittente (o subacuto)
- episodiche chiusure incomplete dell’angolo con apertura in miosi fisiologica
- visione sfuocata, aura, cefalea frontale
- segni cogestivi scarsi
- PIO aumentata nella crisi, PIO intercritica normale
terapia del glaucoma primario ad angolo chiuso intermittente (o subacuto)
- pilocarpina durante la crisi
- iridotomia a crisi risolta per evitarne altre
Clinica del glaucoma primario ad angolo chiuso acuto
Fase congestiva
- antecedenti di chiusura incompleta
- dolore oculare intenso o perioculare
- diminuzione della AV
- nausea e vomito
- iperemia ciliare e edema corneale
- pupulla ovale in semimidriasi e con ariflessia
- PIO tra 45-100 mmHg
- Tyndall proteico senza precipitato cheratinico??
- camera anteriore stretta nel controlaterale
Fase postcongestiva
- atrofia dell’iride
- pigmento nella cornea
- opacità del cristallino anteriore
- pupilla in semimidriasi
Terapia del glaucoma primario ad angolo chiuso acuto
Medica
- analgesici e antiemetici
- riduttori della PIO (betabloccanti, ACE inibitori, indentazione corneale, agenti iperosmotici come mannitolo)
- corticoidi topici
- pilocarpina
Chirurgica
- iridotomia con laser YAG
- iridectomia
Clinica e terapia del glaucoma primario ad angolo chiuso cronico
- decorso lento e progressivo con chiusura per sinequias (inizia superiormente)
- iridotomia laser
clinica del glaucoma primario ad angolo chiuso assoluto
- cecità
- degenerazione corneale (cheratopatia a banda)
Classificazione del glaucoma primario congenito
- glaucoma primario congenito verdadero (PIO elevata già in utero)
- glaucoma infantile (prima dei 3 anni)
- glaucoma giovanile (tra i 3 e i 16 anni)
Clinica del glaucoma primario congenito
- torbidezza corneale
- buftalmo con aumento del diametro corneale, rottura della membrana di Descemet (strie di Haab), edema corneale, lussazione del cristallino, aumento dell’escavazione della papilla
- bambino irascibile per il dolore e il fastidio (fotofobia, lacrimazione, blefarospasmo)
Terapia del glaucoma primario congenito
CHIRURGICA
- goniotomia
- trabeculotomia
Eziologia del glaucoma secondario ad angolo aperto
Ostruzione trabecolare
- cortisonico
- pigmentario (con iride convesso inverso)
- capsulare pseudoesfoliativo
- facolitico (cataratta ipermatura)
- traumatico
- infiammatorio
- associato a crisi ipertensiva (crisi glaucomatocicliche, sindrome di Posner-Schlossmann)
- cellule fantasma
Ostruzione pretrabecolare
- crescita della membrana epiteliale o endoteliale
Ostrizione postrabecolare
- aumento della pressione venosa episclerale per trombosi
Eziologia del glaucoma secondario ad angolo chiuso
Blocco dell’angolo
- Infiammazione
- glaucoma neovascolare (retinopatia diabetica)
Blocco pupillare
- infiammazione
Blocco ciliare
- glaucoma maligno
A quali anomalie si associa il glaucoma secondario congenito?
Anomalie oculari
- aniridia
- goniodisgenesia: anomalia di Rieger (policoria), anomalia di Peters (leucoma corneale)
Anomalie sistemiche
- sindrome di Sturge-Weber
- Neurofibromatosi
Sintomi tipici della uveite anteriore acuta
- dolore oculare irradiato frontotemporale
- fotofobia
- visione inizialmente normale, poi sfocata
- arrossamento oculare
Segni tipici dell’uvette anteriore acuta
- iniezione ciliare importante
- miosi
- profondità normale della camera anteriore
- torbidezza dell’umorismo acqueo (Tyndall positivo)
- precipitati endoteliali
- sinequias (posteriori o anteriori)
- hipopion (mobile o immobile)
- hifema
- PIO di solito diminuita (può aumentare se predomina il blocco trabecolare)
Clinica dell’uveite anteriore cronica
- iniezione ciliare lieve o assente
- Tyndall positivo anche intenso
- infiammazione corneale (edema e cheratopatia a banda)
- noduli nell’iride (di Koeppe o di Bussaca)
- atrofia dell’iride
- sinequas pupillare
- complicazioni: cataratta (corticosteroidi), glaucoma e ptisi bulbi
classificazione eziologica dell’uvette anteriore
Non associata ad altra patologia
- idiopatica
- sindrome di Posner-Schlossmann
- ciclite heterocromica di Fuchs
Associata a patologia oculare
- traumatismo contuso
- cheratouveite e sclerouveite
- panuveite
- sindrome di Schwartz
Associata a patologia infettiva
- lebbra e TBC
- brucellosi
- sifilide
- rosolia
- HSV, VZV
Associata a parassiti
- toxoplasmosi
- toxocariasi
- oncocercosi
- cisticercosi
Associata a HLA-B27
- spondilite anchilosante
- S. di Reiter
- IBD
- psoriasi artritica
Non associata a HLA-B27
- artrite idiopatica giovanile
- sarcoidosi
- Malattia di Bechet
- Malattia di Vogt-Koyanagi-Harada
- SM
obiettivi della terapia della uvette anteriore
- preservare la AV
- prevenire le sinequias
- risolvere l’infiammazione oculare
- controllare la PIO
terapia della uvette anteriore
Topica
- cicloplegici-midriatici (atropina, scopolamina, ciclopentolato, tropicamide, fenilefrina)
- corticosteroidi (prednisone, desametasone, fluormetolone)
Generale
- terapia della patologia di base
- immunosoppressori/immunomodulatori
Sintomi tipici delle patologie della cornea
- dolore oculare (forte, per spasmo del ciliare e dello sfintere dell’iride)
- blefarospasmo
- lacrimazione
- fotofobia (contrazione spastica dell’iride)
- diminuzione della visione o visione di auree
Segni tipici della patologia della cornea
- iperemia ciliare (anello iperemia pericheratico)
- lesioni epiteliali (cheratite puntata superficiale, erosione epiteliale puntata, difetti epiteliali, filamenti mucinosi)
- edema corneale (possibili vescicole e bolle)
- infiltrato cellulare -> opacità
- ulcerazione
- leucoma (opacità cicatriziale)
- neovascolarizzazione (a panno corneale o dei vasi profondi)
Quali sostanze si possono depositare a livello corneale dando alterazioni?
- metalli
- calcio
- lipidi
- farmaci
- prodotti aumentati a causa di patologie del metabolismo