Stress e coping Flashcards

1
Q

Sindrome generale di adattamento Selye. Elabora le fasi

A

Fase 1 Reazione di allarme: A) il corpo mostra i
cambiamenti tipici della
prima esposizione a uno
stressor (stimolo nocivo).
[attivaz. assi SNA e
sistema neuroendocrino,
ormoni, allo scopo di
mobilitare l’energia con
funzione difensiva]

Fase 2 Resistenza: B) se l’esposizione
continuativa allo stressor è
compatibile con
l’adattamento, segue la
resistenza. I segni corporei
tipici della risposta di
allarme sono virtualmente
scomparsi e la resistenza è
superiore al normale.

Fase 3 Esaurimento: C) a seguito dell’esposizione
lunga e continuativa allo
stesso stressor, alla quale il
corpo si era adattato,
l’energia adattiva alla fine si
esaurisce. I segni della reaz.
di allarme ricompaiono, ma
ora sono irreversibili e
possono portare a danni
irreparabili.

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2
Q

Definizione attuale dello STRESS

A

Esperienza soggettiva di disagio/malessere che si
determina in conseguenza a determinati stimoli/cambiamenti
ambientali percepiti e valutati come problematici
dall’individuo e collegata a certe risposte fisiologiche e
comportali

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3
Q

Quali sono due possibili patter di risposta fisiologica-cognitiva -comportamentale in seguito ad uno stimolo stressante?

A

Stressor valutato come “minaccia”:
-Risposta psicofisiologica disfunzionale/inefficace
-Risp. comportamentale inibita/peggiorata (stato aversivo/risp d’evitamento: il corpo è preparato per andare incontro a sconfitta/danno)
- Rivalutazione stressor sulla base della propria risposta disadattiva=> rafforzamento valutazione stressor come minaccia.

Stressor valutato come “sfida”_
-Risposta psicofisiologia funzionale/efficace (es >efficienza cardiovascolare)
-Risposta comportamentale facilitata/migliorata (stato appetitivo/risposta d’approccio: il corpo è preparato per affrontare lo stressor)
-Rivalutazione dello stressor sulla base della propria risposta adattiva=> conferma valutazione stressor come sfida.

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4
Q

Coping secondo Lazarus e Folkman?

A
  • COPING→ letteralmente, “fronteggiare/far fronte a”. Modalità di
    risposta impiegata dagli individui per fronteggiare stimoli percepiti
    come stressanti. In psicologia clinica, si fa riferimento ad esso, come
    alla modalità di risposta tendenzialmente impiegata dall’individuo per
    cercare di fronteggiare i suoi problemi/disagi.
  • Lazarus e Folkman (1980), nel loro modello di stress e coping
    (attualmente il più diffuso) spostano l’attenzione dalle caratteristiche
    disposizionali (strutture di personalità), all’analisi dei contesti,
    favorendo lo studio del coping come insieme dei processi dinamici che
    collegano le domande situazionali alle risorse di fronteggiamento
    individuali (modello transazionale). Essi definiscono il coping come
    “gli sforzi della persona, sul piano cognitivo e comportamentale, per
    gestire (dominare, ridurre, o tollerare) le richieste interne ed esterne poste
    da quelle interrelazioni persona-ambiente che vengono valutate come
    estenuanti o eccessive rispetto alle risorse possedute”
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5
Q

Quali sono le risorse di coping?

A

Sono:
-Interne o personali:
* stato di salute, liv. di energia
*particolari configurazioni e tratti di personalità
*credenze, autopercezioni/autovalutazioni
*competenze e abilità
*livello motivazionale, tono dell’umore

-Esterne o ambientali:
*risorse materiali (es. posizione lavorativa, disponibilità economica..)
*socio-ambientali (es. sostegno familiare, sociale..)

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6
Q

Quali sono le possibili risposte o strategie di coping?

A

Molti autori hanno cercato di classificare le molteplici risposte di
coping, attribuendole a macrocategorie poi messe in relazione a un
valore più o meno adattivo per l’individuo:
* Lazarus & Folkman (1984) distinguono 2 tipi fondament. di coping:
- Coping focalizzato/centrato sul PROBLEMA (o strumentale) →
finalizzato a gestire o risolvere la situazione problematica
- Coping focalizzato/centrato sull’EMOZIONE (o palliativo) →
volto a gestire o ridurre le emozioni negative associate alla situazione
problematica
* Altri autori (Endler & Parker, 1990) successivamente hanno distinto
il coping orientato all’APPROCCIO (alla gestione della situazione
stressante) vs. coping orientato all’EVITAMENTO
(atteggiamenti/comportamenti sostitutivi/distraenti rispetto alla
gestione della situazione)

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7
Q

Modello cognitivo-transazionale di Lazarus e Folkman

A
  1. Evento/difficoltà
  2. Valutazione primaria (percezione dell’evento). L’evento può essere irrilevante o positivo quindi non si attivano procedure di coping.
  3. L’evento è un danno, una minaccia o sfida.
  4. Valutazione secondaria: processo di considerazione di una risposta alla minaccia. Giocano un ruolo fondamentale le risorse di coping che possono essere Socioecologiche (utilitaristiche, reti sociali) oppure personali (salute, energia, credenze, abilità di problem solving)
  5. Stili di coping: centrato sulle emozioni o centrato sul problema
  6. Esito finale
  7. REAPRAISAL, rivalutazione dell’evento in seguito al dispiegamento del coping
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5
Perfectly
8
Q
A
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