Storia Flashcards
Informatica
è la scienza che studia la rappresentazione, l’organizzazione, la memorizzazione, l’elaborazione (trattamento automatico) e la trasmissione dell’informazione
può anche essere considerata come la scienza della risoluzione di problemi mediante algoritmi
Algoritmo
è un procedimento effettivo che consente di risolvere un problema eseguendo, in un determinato ordine, un insieme finito di passi semplici (azioni), scelti tra un insieme (solitamente finito) di possibili azioni
Nascita
La nascita dell’informatica non ha una data ben precisa. Se si guarda ai metodi per automatizzare la risoluzione dei problemi, possiamo trovare la sua origine nella matematica e nella tecnologia greco-ellenistica (algoritmo di Euclide per il massimo comune divisore, metodo di Archimede per la trisezione di un angolo, macchina di Anticitera - planetario mosso da ruote dentate, utilizzato per il calendario solare e lunare). Se invece ci concentriamo solo sui macchinari che permettevano di eseguire calcoli, allora possiamo addirittura risalire all’abaco, strumento inventato intorno al 2000 a.C. L’abaco non era fornito di ingranaggi in grado di eseguire le operazioni in maniera più o meno meccanica.
L’informatica così come la intendiamo oggi nasce intorno al 1930 grazie al lavoro di scienziati come Kurt Godel (1906-1978), Alan Turing (1912-1954), Alonzo Church (1903-1995), John von Neumann, Norbert Wiener (1894-1964), Claude Shannon (1916-2001) e grazie alla nascita dei primissimi computer; pur avendo radici storiche antiche, si è sviluppata come disciplina autonoma solo a partire dagli anni ’60,
Prime calcolatrici
Nel 1642, il filosofo e matematico francese Blaise Pascal (1623-1662) progettò e costruì una delle prime calcolatrici meccaniche (chiamata Pascalina) in grado di eseguire somme e sottrazioni. Anche il famoso matematico tedesco Gottfried Leibnitz (1646-1716) nel 1674 costruì una calcolatrice meccanica (chiamata ruota di Leibnitz) in grado non solo di eseguire somme e sottrazioni, ma anche moltiplicazioni e divisioni. Entrambe le macchine di Pascal e di Leibnitz utilizzavano gli incastri di ruote e ingranaggi per memorizzare i numeri ed eseguire operazioni aritmetiche elementari.
Babbage
Nel 1823, Sir Charles Babbage estese le idee di Pascal e di Leibnitz e progettò un prototipo del primo calcolatore meccanico del suo tempo. Questa macchina (chiamata macchina differenziale) era in grado di eseguire somme, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni, poteva tabulare funzioni polinomiali e risolvere alcuni problemi matematici più complessi. Nel 1991, il National Science Museum di Londra presentò una macchina differenziale effettivamente funzionante, costruita a partire dai progetti originali di Babbage. Nel 1830, Sir Charles Babbage si cimentò nella progettazione di una nuova macchina programmabile, ancora più complessa e innovativa, basata su schede perforate per il calcolo universale (chiamata macchina analitica). La macchina analitica aveva dispositivi in ingresso basati su schede perforate, un processore aritmetico che eseguiva calcoli con i numeri, un’unità di controllo che verificava il corretto funzionamento, un meccanismo di uscita e una memoria dove i numeri potevano essere mantenuti in attesa di essere elaborati. La macchina analitica è considerata il precursore dei moderni computer. Sir Charles Babbage aveva come assistente Lady Ada Lovelace Byron, figlia del poeta inglese Lord Byron, che si occupò di programmare tale macchina.
La macchina analitica era di notevole complessità e di grandi dimensioni; l’impossibilità di produrre pezzi sufficientemente precisi per il funzionamento, impedì la sua realizzazione pratica
Primi calcolatori elettronici
I primi calcolatori elettronici (a valvole e a schede perforate) apparvero agli inizi del 1900 (intorno alla seconda guerra mondiale), grazie al modello teorico del matematico ungherese John von Neumann (1903-1957). Agli inizi i computer erano enormi, molto costosi e complicati da usare e programmare.