Sapere e saper fare geografia Flashcards

1
Q

Chi scrisse la Geographikà?

A

Eratostene e Tolomeo. Eratostene descrisse la storia della geografia, la geografia astronomica e fisica e infine descrisse l’ecumene. Tolomeo costituì la base della cartografia scientifica, inventando le proiezioni coniche.

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2
Q

La geografia nel Medioevo

A

Venne messa da parte a causa del dominio della Chiesa e della scarsa attenzione verso la realtà. Le conoscenze geografiche tendevano ancora ad accorpare il mondo fantastico

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3
Q

Chi scrisse il libro di Re Ruggero?

A

Mohamed Al-Idrisi nel 12esimo secolo. Esso conteneva la Tabula Rogeriana, un antico mappamondo orientato verso sud (per evidenziare i paesi occupati dai normanni: penisola arabica, Africa, Puglia, Calabria).

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4
Q

Chi era Mohamed Al-Idrisi?

A

Un cortigiano che lavorava alla corte siciliana di Re Ruggero nel 12esimo secolo. Scrisse il Libro di Re Ruggero, che conteneva la Tabula Rogeriana, un antico mappamondo orientato verso sud (per evidenziare i paesi occupati dai normanni: penisola arabica, Africa, Puglia, Calabria).

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5
Q

La geografia nel 400-500

A

Il periodo dell’Umanesimo e del Rinascimento coincide con il periodo delle grandi esplorazioni oceaniche. Per la navigazione vennero utilizzate mappe geografiche sulla base della cartografia scientifica di Tolomeo.

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6
Q

La geografia durante l’Illuminismo

A

Rousseau e Kant. Rousseau credeva nel valore educativo dell’ambiente, secondo lui la geografia va studiata immergendosi nella natura. Kant riteneva la geografia propedeutica alla conoscenza del mondo.

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7
Q

Che periodo fu l’Ottocento per i saperi geografici?

A

Nell’Ottocento si assiste ad un progresso negli studi geografici. Humboldt e Ritter furono i precursori della geografia scientifica. Studiarono le relazioni tra uomo e natura e la loro interdipendenza.

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8
Q

Cosa studiarono Humboldt e Ritter?

A

Le relazioni tra uomo e natura e la loro interdipendenza.

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9
Q

Chi fu Friedrich Ratzel?

A

Fu uno dei padri della geografia moderna. Ha raccolto e relazionato tutti i saperi geografici dei secoli precedenti. Il suo modello interpretativo è il determinismo ambientale, secondo il quale l’ambiente naturale determina e influenza il comportamento umano.

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10
Q

Cos’è il determinismo?

A

Un modello interpretativo secondo il quale l’ambiente naturale è l’unico elemento che determina il comportamento umano. Un esempio è Friedrich Ratzel.

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11
Q

Perchè è importante Mercatore?

A

Fu il primo a realizzare una proiezione cilindrica, che quindi è più precisa all’equatore ma i continenti vengono allungati (la Groenlandia sembra più grande del Sud America)

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12
Q

Cos’è il possibilismo?

A

Un modello interpretativo secondo cui esiste un nesso di causa ed effetto tra uomo e ambiente, ma nello stesso ambiente diversi uomini possono agire in modo diverso.

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13
Q

Differenza tra la geografia delle origini e la geografia del 19esimo secolo

A

La geografia nacque spontaneamente a causa della curiosità umana e ci venne tramandata attraverso miti e leggende. Dunque, in origine la geografia era costituita da nozioni astronomiche, geologiche e racconti di viaggiatori. Nell’Ottocento vi è un’inversione di tendenza e la geografia assunse carattere più scientifico, aggiungendo dati numerici e statistici. Nel Novecento è stato approfondito anche il rapporto uomo- natura, fenomeno geografico che non può essere ricondotto a un numero.

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14
Q

Cambiamenti dal dopoguerra ad oggi

A

Dopo la 2 guerra mondiale, in Italia vediamo ancora la presenza della matrice positivista per cui la geografia è una scienza. Dagli anni ‘70 nasce la geografia quantitativa, che si basava sull’utilizzo della statistica, della matematica e della fisica. A fianco a questa si sviluppa la geografia della percezione, che si concentra sullo spazio vissuto dall’uomo; dunque inizia a concentrarsi sull’ecosistema, sui cambiamenti globali e sullo sviluppo sostenibile.

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15
Q

Riforme scolastiche

A

1859, Legge Casati per eliminare l’analfabetismo. La geografia seguiva i metodi di osservazione e i sensi.
1923, riforma Gentile distingue materie umanistiche e materie scientifiche. La geografia veniva totalmente assorbita o in un settore oppure nell’altro.
2004, riforma Moratti introduce le Indicazioni Nazionali. Vanno a sostituire i programmi ministeriali che erano rigidi e non tenevano in considerazione il processo di apprendimento e il bisogno del singolo alunno. La geografia si focalizza sull’Italia.
2007, il ministro Fioroni ha aggregato le discipline in tre aree: linguistica-espressiva-artistica;
storico-geografica e matematico-scientifico-tecnologica.
2012, nelle Indicazioni nazionali spariscono le aggregazioni disciplinari. La geografia si concentra sull’Italia alla scuola primaria e all’Europa e al mondo nella scuola secondaria di primo grado.

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16
Q

Differenza tra le Indicazioni Nazionali del 2004, 2007, 2012 e 2025.

A

Nel 2004 (Moratti) vi era il focus sulla personalizzazione dell’insegnamento e sullo sviluppo individuale dello studente.
Nel 2007 (Fioroni) viene introdotto il curricolo unitario (insegnamento che segue un filo logico in progressione dai 3 ai 14 anni) e viene promossa la trasversalità delle materie.
Nel 2012 vi è un focus sulle competenze e sull’interdisciplinarità. Nel 2025 vengono inserite le competenze digitali, l’intelligenza artificiale e la sostenibilità (Agenda 2030).

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17
Q

La geografia della percezione

A

Nasce negli anni ‘70 e sposta l’attenzione sullo spazio vissuto dall’essere umano. Include la soggettività e collegamenti con l’arte, la letteratura, la filosofia e la psicologia.

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18
Q

Cosa sono le indicazioni nazionali?

A

Un documento di riferimento per la progettazione curricolare. Grazie ad esso gli insegnanti possono organizzare l’azione didattica in autonomia, personalizzandola secondo le esigenze e i bisogni del singolo alunno ma sempre all’interno di un quadro di obiettivi e finalità comuni su piano nazionale.

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19
Q

Cosa è la Carta Internazionale sull’Educazione Geografica?

A

È il documento dell’Unione Geografica Internazionale, pubblicato dopo il congresso di Pechino del 2016. Esso spiega cosa e come insegnare geografia per combattere l’analfabetismo geografico in tutto il mondo.

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20
Q

Cosa prevedono le Indicazioni Nazionali per quanto riguarda la scuola dell’infanzia?

A

Prevedono 5 campi di esperienza:
1) Il sé e l’altro: il bambino impara a riconoscere la propria cultura e si apre ad un confronto con l’altro.
2) Il corpo e il movimento: sa orientarsi nello spazio.
3) Immagini, suoni e colori: utilizza i cinque sensi.
4) I discorsi e le parole
5) La conoscenza del mondo: osserva gli esseri viventi, l’ambiente e i fenomeni naturali e sociali.
Questi sono rimasti tali nelle Indicazioni del 2025.

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21
Q

Quali sono i nuclei degli obiettivi di apprendimento nelle Indicazioni Nazionali del 2012?

A

1) Orientamento: l’alunno deve essere in grado di orientarsi attraverso punti di riferimento, indicatori topologici, punti cardinali e bussola.
2) Linguaggio della geo-graficità: sa interpretare carte geografiche di diversa scala, localizzare su di essa le regioni italiane e la posizione dell’Italia nel mondo.
3) Paesaggio: riconoscere gli elementi che caratterizzano paesaggi italiani, europei e mondiali individuando analogie e differenze.
4) Regione e sistema territoriale: acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, amministrativa) e valorizza il patrimonio culturale e naturale.

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22
Q

Spiega i punti cardinali

A

Sono punti di riferimento che utilizziamo per orientarci nello spazio, sono stabiliti in base all’apparente percorso del Sole nel cielo. In realtà il Sole sorge a oriente e tramonta a ovest solamente nei giorni di equinozio. A mezzogiorno invece indica sempre il sud. A nord di notte vediamo la stella polare.

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23
Q

Spiega la carta geografica

A

La carta geografica è approssimata, ridotta e simbolica. È approssimata in quanto dobbiamo riprodurre il geoide su un piano bidimensionale (le proiezioni sul reticolato geografico ci aiutano), è ridotta poiché è in scala (piccolissima scala= mappamondi) ed è simbolica in quanto in essa utilizziamo segni convenzionali per chiarezza.

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24
Q

Spiega il concetto di paesaggio.

A

Il paesaggio è tutto ciò che ci circonda, comprende sia elementi naturali che elementi antropici. Ad oggi vi è un dibattito molto acceso riguardo la tutela di esso a causa degli interventi catastrofici dell’uomo a causa dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione. Nel Rinascimento il paesaggio era una rappresentazione armoniosa della natura, oggi invece viene sempre più trasformato per esigenze economiche.

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25
Cosa è il territorio?
Il territorio è una porzione di spazio geografico organizzato e gestito da un gruppo sociale. È il prodotto dell'azione antropica su uno spazio fisico.
26
Cosa è una regione?
È una porzione di superficie terrestre con specifiche caratteristiche che la contraddistinguono.
27
Descrivi il processo di territorializzazione.
La territorializzazione avviene in tre passaggi: 1) denominazione 2) reificazione (costruendo opere e artefatti) 3) strutturazione, ovvero il controllo amministrativo, collocando gli elementi in base alle relazioni tra loro.
28
Spiega il concetto di cronotopo
Il cronotopo è un concetto che unisce le misure spaziali con quelle temporali. In geografia indica il fatto che non possiamo capire un luogo senza considerare la dimensione temporale dei suoi cambiamenti. Infatti, la geografia che contempla solo lo spazio si traduce in una prassi didattica che è fine a se stessa.
29
Il concetto di cronotopo è considerato all'interno delle scuole secondarie di secondo grado?
Nonostante l'importanza dell'associazione tra storia e geografia, nei licei persiste la riforma Gelmini, che ha escluso la geografia dal triennio finale e ha ridotto i voti da due a uno con la materia Geostoria.
30
Qual è la definizione di geografia?
La geografia è la scienza che studia i processi di antropizzazione del pianeta, che nel corso del tempo hanno modificato l'ambiente e costruito il territorio. Per questo è una disciplina crono-spaziale.
31
Spiega i tempi della natura e quelli antropici.
I tempi della natura rispondono alle leggi dettate dal sistema Terra, ad esempio i tempi di crescita di una pianta. I tempi antropici sono più veloci e seguono decisioni di tipo economico, sociale e politico. Questi non devono per forza confliggere, infatti per millenni sono riusciti a coesistere senza particolari danni all'ambiente. È responsabilità della scuola mettere in luce le possibili forme di conflittualità tra i due tempi.
32
Spiega il concetto di spazio vissuto
Lo spazio vissuto rientra nell'ambito delle geografie umanistiche (della mente e della percezione). Indica lo spazio di vita, è espressione di valori, simboli e affetti. Dunque include sia gli aspetti materiali che quelli socioculturali e relazionali. Non possiamo studiare gli innumerevoli spazi individuali ma ne analizziamo 4 caratteri essenziali: età, genere, classi sociali e cultura.
33
Cosa è il tempo plurimo?
È la dimensione che entra in gioco nel momento in cui l'uomo pone delle frontiere sociali e culturali che risultano essere molto pericolose. Infatti, fa riferimento alle differenti modalità di sperimentare il tempo in persone che abitano nella stessa realtà, a cause di distanze sociali e culturali. È un fenomeno legato alla globalizzazione e ai conseguenti spostamenti individuali o di massa.
34
Quali valori offre la geografia secondo la Carta Internazionale sull'Educazione Geografica?
La geografia porta l'alunno ad apprezzare la Terra in quanto dimora degli esseri umani, perciò è una disciplina che educa alla cittadinanza attiva per salvaguardare la cultura, tutelare il paesaggio e il territorio e educare allo sviluppo sostenibile
35
Cosa è la cittadinanza attiva?
Cittadinanza attiva è un concetto che indica sia il riconoscimento di un'identità nazionale (appartenenza ad una comunità locale) che il rispetto della Costituzione. Dunque, un cittadino rispetterà i propri diritti e doveri, ma anche lo sviluppo sostenibile attraverso la tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale del territorio.
36
Spiega l'importanza del tema dell'ambiente
L'ambiente è uno dei temi fondanti all'interno della disciplina scolastica. La salvaguardia della biosfera è un argomento molto preoccupante per quanto riguarda la futura abitabilità del nostro pianeta. Per questo motivo viene affrontato spesso il tema dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: dobbiamo incentivare un cambiamento nelle abitudini di vita di ogni famiglia.
37
Quali caratteristiche hanno i libri di testo adottati nelle scuole?
Devono essere in continuo aggiornamento con dati demografici, socio-culturali e politici, devono avere chiarezza comunicativa (i termini tecnici devono essere spiegati in un glossario o in un box), devono includere carte geografiche, foto e grafici per sviluppare il linguaggio della geo-graficità e infine devono proporre dei valori etici trattando temi come la crisi climatica, la difesa del patrimonio naturale e culturale, la migrazione, l'interculturalità e la fame nel mondo.
38
Quali e quanti sono i metodi psicopedagogici che guidano l'apprendimento?
In tutto sono sette, ovvero: istruttivismo, comportamentismo, cognitivismo, dell'apprendimento sociale, costruttivismo, socio-costruttivismo e enattivismo.
39
Spiega cos'è l'istruttivismo
È la teoria classica sul metodo di apprendimento, secondo la quale la conoscenza è semplicemente la rappresentazione mentale di una realtà esistente e oggettiva.
40
Spiega cos'è il comportamentismo
È una teoria del metodo di apprendimento secondo la quale il soggetto apprende quando esprime un determinato comportamento in risposta ad uno stimolo fornito.
41
Spiega cos'è il cognitivismo?
È una teoria del metodo di apprendimento secondo la quale la mente elabora le informazioni e apprende attraverso i sensi e l'esperienza.
42
Spiega cos'è la teoria dell'apprendimento sociale
È una teoria del metodo di apprendimento secondo cui si impara osservando e imitando gli altri (modeling= modellamento)
43
Spiega cos'è il costruttivismo
È una teoria del metodo di apprendimento secondo la quale il soggetto apprende attraverso l'interpretazione personale dei fatti, che vanno ad arricchire la pregressa mappa cognitiva.
44
Spiega cos'è il socio-costruttivismo
È una teoria del metodo di apprendimento secondo la quale l'apprendimento è un processo condiviso all'interno di un contesto sociale tramite la collaborazione tra individui.
45
Spiega cos'è l'enattivismo
È una teoria del metodo di apprendimento secondo la quale la conoscenza avviene attraverso il corpo, la mente e l'ambiente. Assegna grande importanza all'interazione tra allievi e insegnanti, ai gesti e alle espressioni.
46
Quali e quanti sono i metodi didattici più diffusi?
Sono 5, ovvero: Cooperative Learning, metodo Jigsaw, Problem-based leraning, Flipped Classroom e Scuola Senza Zaino
47
Spiega il metodo del Cooperative Learning
La classe viene divisa in gruppi da pochi elementi ciascuno, in modo tale che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Alla fine del lavoro vi è una fase metacognitiva, all'interno della quale gli alunni riflettono sull'attività svolta e sull'efficacia delle proprie azioni.
48
Spiega il metodo Jigsaw
È il metodo "puzzle", in cui la classe viene divisa in gruppi base all'interno dei quali ogni membro ha una parte specifica dell'argomento. Successivamente si formano i gruppi esperti in cui si confrontano gli alunni a cui è stata assegnata la stessa parte, infine ogni membro spiega al gruppo base la propria parte per poi svolgere una verifica finale.
49
Spiega il metodo del Problem-based learning.
È un metodo di apprendimento attivo in cui ogni studente applica conoscenze e abilità pregresse per costruirne di nuove, partendo dalla risoluzione di un problema.
50
Spiega il metodo della Flipped Classroom
È un metodo didattico destinato a bambini più grandi o ragazzi. Prevede che gli alunni si informino autonomamente su un determinato argomento, per poi svolgere esercitazioni in classe in forma cooperativa sotto la guida del docente
51
Spiega il metodo della Scuola Senza Zaino
È un'organizzazione innovativa degli spazi scolastici che considera la scuola una comunità e l'apprendimento un fenomeno sociale riconducibile al socio-costruttivismo. Prevede che i sussidi necessari per l'apprendimento si trovino già nella struttura scolastica, per evidenziarne l'ospitalità.
52
Cosa è la ricerca-azione?
È una metodologia didattica per applicare determinate strategie al fine di perfezionare il processo di apprendimento e insegnamento all'interno delle varie classi.
53
Quali sono le fasi della ricerca-azione degli alunni?
1) fase cognitiva: ripresa di conoscenze pregresse, individuazione di un problema e formulazione di ipotesi per risolvere. 2) fase operativa: mettere in atto soluzioni per il nostro problema. 3) fase metacognitiva: riflessione sui risultati e autovalutazione
54
Quali sono le fasi della ricerca-azione degli insegnanti?
Gli insegnanti, durante il progetto, dovranno guidare gli alunni per raggiungere gli obiettivi formativi. Le fasi sono: 1) fase cognitiva: ripresa dei metodi psicopedagogici e degli stili di apprendimento e ripasso dei contenuti specifici 2) fase operativa: aiutare gli alunni nella progettazione, lavorando dietro le quinte 3) fase metacognitiva: valutare l'utilità del progetto e autovalutare il proprio contributo
55
Cosa è l'Index for Inclusion?
È uno strumento che monitora il livello di inclusione all'interno delle scuole. Esso propone di rimuovere gli ostacoli all'apprendimento e dare sostegno a tutti i tipi di diversità (culturale, fisica, cognitiva)
56
Cosa è l'apprendimento significativo?
È un apprendimento che non si basa sull'assimilazione passiva di conoscenze, bensì sul possesso di competenze al fine di applicare nella vita reale le conoscenze e le abilità acquisite in aula.
57
Come avviene la valutazione?
Avviene attraverso tre fasi: 1) Valutazione diagnostica iniziale: a inizio anno scolastico, per valutare i prerequisiti in possesso. 2) Valutazione formativa in itinere: in ogni tappa del percorso di apprendimento, attraverso l'osservazione da parte del docente (spontanea o sistematica) 3) Valutazione sommativa: al termine di un'unità di apprendimento oppure al termine di un quadrimestre o trimestre.
58
Cosa è la valutazione autentica?
È un tipo di valutazione che propone agli alunni dei compiti di realtà che richiedono l'applicazione autentica delle conoscenze e abilità conseguite. Dunque sollecita lo sviluppo di competenze.
59
Qual è il metodo privilegiato della geografia?
L'osservazione diretta sul terreno, cioè il metodo della geografia attiva. Infatti è celebre l'espressione "la geografia si fa con i piedi" o il "geografo con i piedi sporchi di fango".
60
Come può essere l'osservazione diretta?
Può essere indoor o outdoor. Se indoor è utile al bambino per comprendere il rapporto del suo corpo con lo spazio circostante e anche le relazioni con coetanei e adulti; l'osservazione outdoor avviene attraverso escursioni didattiche all'esterno strutturate con e per gli studenti.
61
Qual è l'altro metodo della geografia attiva?
È quello dell'osservazione indiretta, che si attua quando l'oggetto in studio non è facilmente raggiungibile. In questo caso possiamo utilizzare i nuovi supporti tecnologici, oltre ai tradizionali materiali fondamentali per l'analisi di un territorio.
62
Quali sono i materiali fondamentali per l'analisi di un territorio?
Innanzitutto la carta geografica, poi sono fondamentali anche la fotografia (per vedere l'evoluzione di un paesaggio nel corso del tempo oppure per comprendere le differenze tra realtà differenti per una didattica interculturale) e i dati statistici (che non devono restare statici bensì animati, perché indicano persone reali).
63
Cosa è la "didattica del sorvolo"?
È il metodo didattico che prevede l'utilizzo di geobrowser come come Microsoft Live Maps, Google Earth e la Street View di Google Maps per "sorvolare" i territori oggetto di studio.
64
Come avviene il primo approccio con la realtà geografica?
Avviene attraverso i sistemi percettivo-sensoriali. Grazie ad essi, fin da bambini, abbiamo costruito i nostri rapporti spaziali. È compito della scuola accompagnare l'alunno da un iniziale memoria sensoriale ad uno sviluppo del pensiero logico-astratto. Per questo motivo nella scuola dell'infanzia vengono proposti esercizi-giochi per esercitare i sistemi sensoriali. Invece, alla scuola primaria possiamo iniziare ad associare le sensazioni ai paesaggi (da bendati toccheranno sabbia, aghi di pino o una conchiglia)
65
Perché sono importanti le geografie emozionali?
Perchè arricchiscono e umanizzano la geografia; in più aiutano a gestire le emozioni per trasformarle in forza propulsiva (mostrando solidarietà in caso di catastrofi naturali ad esempio). Inoltre Angelo Turco ci ha parlato di "emozioni configurative", ovvero quelle che legate al territorio, che dovrebbero essere suscitate dallo studio della geografia.
66
Perché sono importanti le geografie soggettive?
Perché aiutano nello sviluppo del sentimento dell'empatia, ad esempio la geografia della famiglia può essere un utile strumento per introdurre il tema delle migrazioni (internazionali o intercontinentali) e la necessità di una giusta accoglienza umanitaria.