Geografia e Antropocene Flashcards
Perché è importante parlare di Antropocene?
Perché ci permette di interrogarci sul futuro del nostro pianeta e sulla relazione tra uomo e natura. Riguarda dunque le trasformazioni in atto, l’uso di risorse, l’impatto dei sistemi antropici sui sistemi ambientali, questioni ecologiche e anche politiche.
Spiega le 4 ipotesi sull’inizio dell’Antropocene
1) Secondo Crutzen e Stoermer, l’Antropocene ebbe inizio con le rivoluzioni industriali 2) alcuni studiosi ritengono che iniziò già con l’esordio dell’agricoltura e dell’allevamento 3)una tesi fa risalire le sue origini alla prima espliosione di una bomba atomica, infine 4) Lewis e Maslin ne individuano le origini nel ‘600 dopo la scoperta dell’America e le rivoluzioni scientifiche.
Spiega il concetto di addomesticazione
L’essere umano ha addomesticato gran parte della natura: controlla il fuoco, coltiva le piante, alleva animali. Ma, così facendo, ha messo in pericolo la natura stessa ovvero il nostro pianeta. Questo è uno dei temi principali della questione dell’Antropocene.
Spiega il concetto di cambiamento
È un termine ricorrente nel lessico dell’Antropocene, appunto perché la narrazione si focalizza sui cambiamenti dei luoghi, dei territori, delle risorse, del clima e della società.
Spiega il concetto di Capitalocene
È un termine coniato da Jason Moore per mettere in evidenza che la crisi ambientale del nostro tempo è il risultato di modelli di produzione e consumo capitalistici.
Spiega il concetto di clima
Il clima ha aiutato nella definizione dell’Olocene, che infatti ha inizio 11.700 anni fa dopo l’ultima era glaciale (il clima divenne favorevole alla vita). Ad oggi il clima, da fattore totalmente naturale e incontrollabile, è divenuto un elemento condizionato dalle azioni umane.
Spiega il concetto di controllo
Per centinaia di anni l’uomo ha creduto di possedere un certo controllo sulla natura, l’Antropocene è considerato da molti studiosi come la presa di coscienza del limite umano nei confronti del controllo della natura.
Spiega il concetto di educazione
L’educazione geografica pone l’attenzione dei più giovani su temi come lo sviluppo sostenibile, la diversità culturale e l’inclusione. Orienta al futuro nell’ottica di aiutare il pianeta Terra per renderlo abitabile.
Spiega il concetto di estinzione di massa/ biodiversità
L’Antropocene indaga proprio l’impatto negativo dell’essere umano sulla biodiversità. La pressione antropica sugli ambienti sta portando verso una fase di estinzione di massa di diverse specie, la prima causata dall’uomo.
Spiega il concetto di ibrido
La natura dell’Antropocene è ibrida, perché l’attività umana ne ha alterato i sistemi con effetti catastrofici.
Spiega il concetto di foreste nell’Antropocene
La distruzioni di boschi e foreste è stata la prima conquista geografica dell’uomo. Ma Marsh nel suo libro Man and Nature ha osservato che i disboscamenti modificano il clima locale, alterando anche i comportamenti delle specie. Infatti, ad oggi l’ambiente non è più un elemento naturale che circonda l’uomo, bensì è il frutto di svariate interazioni con l’uomo.
Spiega il concetto di irreversibilità nell’Antropocene
I cambiamenti causati dall’azione antropica sono irreversibili, ad esempio l’alterazione del clima, la disponibilità di risorse naturali e la composizione dell’atmosfera.
Dove e quando ebbe inizio l’Antropocene?
Se pensiamo a modifiche irreversibili dell’ambiente da parte dell’uomo, ci vengono in mente i Romani che già dal primo secolo d.C. modificarono il paesaggio naturale con le loro miniere d’oro in Spagna e con le loro opere idrauliche (perforavano la montagna per deviare il corso d’acqua dei fiumi, dunque causavano spesso frane). Inoltre recentemente sono state trovate tracce di attività mineraria in una civiltà sudafricana circa 100 mila anni fa.
Quali sono i luoghi che oggi simboleggiano l’Antropocene?
L’autore propone 4 luoghi:
1) Venezia: patrimonio culturale minacciato dall’innalzamento dei mari
2) Cernobyl: rappresenta un involontario laboratorio della natura post-atomica (1986)
3) Agbogbloshie: la più grande discarica di rifiuti elettronici in Ghana. Ad oggi gli uomini del luogo cercando di riciclare i rifiuti in modo sostenibile
4) Dubai: è l’insostenibile prodotto della facile ricchezza generata dal petrolio
Quando ebbe inizio l’Antropocene?
Ogni narrazione genera una lettura diversa, alcuni ritengono che ebbe inizio con i primi viaggi transatlantici e la scoeprta dell’America, altri con la domesticazione di piante e animali 10mila anni fa e altri addirittura quando gli ominidi della Rift Valley iniziarono a spostarsi.
Spiega l’importanza dell’osservatore
I geografi dovrebbero cercare tracce dell’Antropocene nel modo di osservare e rappresentare la Terra: oggi, i geografi non distinguono più l’uomo e la natura proprio perché l’azione umana ha influenzato pesantemente la natura. Infatti, non è più utile fare la distinzione tra naturalia e artificialia nella comprensione dei cambiamenti.
Spiega l’importanza del paesaggio nell’Antropocene
Il paesaggio è un indicatore visivo della capacità umana di modificare la Terra e i suoi processi. L’analisi dei biomi (paesaggi) di origine geogenica ci dà una prova parziale, per questo motivo oggi parliamo di biomi antropogenici (prodotti dalle interazioni uomo-natura). Dunque oggi i paesaggi sono mosaici eterogenei e “sovrascritti” dall’uomo.
Elenca i paesaggi tipicamente antropocenici secondo Parascandolo e Tanca
Il Cairo in Egitto e le favelas di Rio de Janeiro in Brasile sono due esempi di paesaggi a carattere urbano-industriale, sono caratterizzati da inquinamento atmosferico e acustico e le persone vivono in stato di povertà assoluta (dunque vi è una scarsa qualità della vita). I due autori poi descrivono esempi di monocolture biotiche, ovvero San Agustin in Andalusia (dove troviamo la più grande concentrazione di serre al mondo e i lavoratori vengono sfruttati) e i feedlots a Bakersfield in California (in cui vi sono allevamenti intensivi di animali). Infine, due esempi di monocolture abiotiche, in cui trattano materia inanimata, sono Fort MacMurray in Canada (dove estraevano sabbie bituminose, i locali mostrano alti tassi di tumori, insufficienza renale e lupus) e la centrale elettrica a carbone a Konin, in Polonia (in Polonia e in Germania sono situate le centrali elettriche più inquinanti, inoltre il carbone è la prima fonte di anidride carbonica ed è molto dannoso per la salute).
La Carta Internazionale sull’Educazione Geografica cita l’Antropocene?
No, però contiene alcuni elementi strettamente legati al tema dell’Antropocene: 1) società e ambiente non sono distinte ma operano insieme 2) i cambiamenti a causa dell’azione antropica si esprimono in modo diverso a livello locale 3) per abitare sulla Terra in modo sostenibile, bisogna fare attenzione all’ambiente fisico ma anche alle relazioni tra società e culture diverse e 4) la missione educativa della geografia consiste nell’imparare ad abitare la Terra consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni.
A cosa serve l’educazione geografica secondo La Carta Internazionale sull’Educazione Geografica?
È utile per comprendere le relazioni umane e le responsabilità degli uomini nei confronti degli altri esseri viventi e dell’ambiente. Aiuta l’umanità ad imparare come vivere in armonia con le altre specie viventi.
L’educazione geografica basata sull’Antropocene può articolarsi in 4 principi educativi fondamentali. Quali sono?
1) Territorializzare l’Antropocene, ovvero analizzare i cambiamenti a scala locale senza però rinunciare ad una visione globale del fenomeno;
2) Personalizzare l’Antropocene, ovvero capire in che modo ci tocca in prima persona per far sì che non venga visto come qualcosa di astratto e lontano;
3) Educare al futuro dell’Antropocene, ovvero costruire scenari e proiezioni future analizzando i luoghi del presente;
4) Costruire azioni di cittadinanza antropocenica, ovvero implementare le azioni pratiche per la tutela dell’ambiente e del territorio.
In che senso diciamo che l’Antropocene consente il riavvicinamento tra geografia fisica e umana?
L’Antropocene è strettamente correlato sia con la storia del sistema Terra che con la storia dell’umanità. Infatti, la geomorfologia (geografia fisica) è fondamentale per comprendere l’ambiente e i cambiamenti che ha subito nel tempo, analizzando frane o scioglimenti di ghiacciai per esempio. Al contempo, la storia degli esseri viventi, suddivisa in ere geologiche, ci permette di riconoscere i segnali della nuova epoca in cui ci troviamo. Infatti, le suddivisioni vengono fatte in base ai cambiamenti nelle forme di vita e nel funzionamento del sistema Terra.
Ci sono segnali chiari dell’ingresso in nuova nuova epoca geologica?
Sono state condotte delle ricerche riguardo i segnali di un cambiamento globale causato dall’azione umana. Vi sono tre ipotesi principali: 1) l’Antropocene ha inizio 5mila anni fa dato che in una carota di ghiaccio in Groenlandia è stato registrato un aumento di metano; 2) inizia nel 1610 d.C. dato che in una carota di ghiaccio della Law Dome (Antartide) è stato registrato un calo di CO2 e anomalie nella temperatura globale a seguito dello scontro tra Nuovo e Vecchio Mondo e 3) ha inizio intorno al 1964, con aumento della CO2 in atmosfera e picco del radiocarbonio in atmosfera a seguito di esperimenti su armi nucleari.
Chi ha proposto per primo la definizione di Antropocene?
Crutzen in un articolo su Nature nel 2002, nel quale fissava l’inizio della nuova epoca geologica con la Rivoluzione Industriale, considerata dunque la causa di cambiamenti globali come il riscaldamento globale (a sua volta causato da emissioni di gas serra)