Psicologia clinica - Sanavio, Cornoldi Flashcards
che cosa significa approccio clinico
greco -> letto: le attività che il medico svolge al letto del malato
finalità della psicologia clinica
porgere aiuto rispondere alla dimensione psicologica
approccio clinico
presa diretta con i problemi concreti
come deve essere l’osservazione nell’approccio clinico
prolungata e silenziosa
2 tipi di approccio clinico
idiografico e nomotetico
approccio idiografico
mira il singolo nella sua forma
approccio nomotetico
cerca di scoprire le leggi e la natura delle cose
com’è collegato il lavoro clinico con la psicologia di base
il lavoro clinico è la scienza applicata delle conoscenze e metodologie sviluppate dalla psicologia di base
di cosa si occupano gli psicologi clinici
anche di disturbi mentali, infatti lavorano in servizi e strutture di salute mentale
cos’è la American psychological association
prima associazione di psicologia clinica
cosa fa la psicologia clinica secondo la spiegazione dell’American psychological association
integra scienza, teoria e pratica per capire e alleviare disadattamento, disabilità e disagio e promuove l’adattamento umano e lo sviluppo personale
definizione italiana della psicologia clinica
interventi atti a promuovere le condizioni di benessere socio-psico-biologico e i relativi comportamenti, anche preventivi, nelle diverse situazioni cliniche e ambientali
1875 Lipsia
primo laboratorio di psicologia, fondato da Wundt
1880 ipnosi
legittimo trattamento in psichiatria, studi sull’isteria su Anna O.
1890 test
creazione di test mentali
1892 apa
nascita dell’american psychological association
1896 Pennsylvania
nascita ufficiale della psicologia clinica, cattedra in Pennsylvania
1900 Freud
pubblicazione de l’interpretazione dei sogni
1904 manicomi
strutture cardine nella cura dei malati mentali
1910 sip
società italiana di psicologia
1913 comportamentismo
watson
1921 jung e rorschach
tipi psicologici di jung e tavole di rorschach
1923 riforma Gentile
abolito l’insegnamento della psicologia a favore della storia della filosofia
1925 spi
società psicoanalitica italiana
1933 hitler
hitler avvia la sterilizzazione per pazienti psicoanalitici
1939 guerra
assistenza alle vittime con traumi di guerra
1945 connecticut
primo riconoscimento legale della professione
1952 dsm-1
prodott dall’american psychiatric association
1958 harlow
studi scimmia spugna e gommapiuma
1963-78 basaglia
- trieste
- psichiatria si svincola dalla neurologia
- legge basaglia
1987 omosessualità
non viene più considerata un disturbo mentale
2007 scuole di specializzazione
Sì laureati in psicologia clinica
No laureati in medicina
ottica dello psicologo clinico
ottica del particolare
esame psicodiagnostico
raccolta, analisi ed elaborazione di informazioni
raccolta di informazioni nell’esame psicodiagnostico
NO passiva raccolta di informazioni
SI processo attivo simile al problem solving e decision making
visione del soggetto nell’esame psicodiagnostico
NO categorizzazione del soggetto all’interno di una determinata malattia
MA approfondimento e analisi del singolo caso e delle sue peculiarità
qual è l’asse portante dell’esame psicodiagnostico
il colloquio clinico
finalità del colloquio clinico
esame del problema che porta il paziente a rivolgersi ad uno psicologo clinico
cosa analizzare durante il colloquio clinico
storia del soggetto e caratteristiche personologiche
cosa sono le caratteristiche personologiche
caratteristiche familiari e sociali di un soggetto
come deve essere l’ascolto durante il colloquio clinico
NO semplice ascolto empatico
MA esplorare il sistema cognitivo verbale: ciò che il paziente pensa e dice di sé
primo colloquio
convenevoli sociali e di che problema si parla.
- attenzione sul presente e poi prima insorgenza del problema
- allargamento ad altri problemi presenti
- NO raccogliere informazioni, SI dare informazioni
modello multidimensionale
canale verbale, osservazione diretta del comportamento , registrazione strumentale dell’attivazione psicofisiologica
canale verbale del modello multidimensionale
informazioni che un soggetto fornisce nel corso di un colloquio clinico (influenzate da variabili di contesto)
osservazione diretta del comportamento del modello multidimensionale
informazioni offerte dal comportamento non verbale (influenzate da variabili di contesto)
registrazioni strumentali dell’attivazione psicofisiologica del modello multidimensionale
frequenza cardiaca, respiratoria, attività cerebrale, ecc
indipendenza degli indici nel modello multidimensionale
NO per forza correlazione fra i diversi canali
cosa fa la valutazione multidimensionale
cerca di integrare informazioni e misurazioni provenienti da diversi piani
esame diagnostico
pluralità di tecniche
cos’è l’assessment psicofisiologico
valutazione delle specifiche modalità del sistema di risposte psicofisiologiche della persona in esame
indici psicofisiologici dell’esame psicofisiologico
livello di tensione muscolare, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, pressione sistolica e diastolica, attività delle ghiandole sudoripare della pelle (conduttanza cutanea)
alessitimia
incapacità a riconoscere, denominare e verbalizzare il mondo delle emozioni e ciò favorirebbe l’insorgenza di malattie psicosomatiche
a quale teoria associamo l’alessitimia
alla teoria psicodinamica
quali tipi di psicodiagnosi
- esame psicodiagnostico
- colloquio clinico
- modello multidimensionale
- “assessment” psicofisiologico
- osservazione
- interviste strutturate
- test psicodiagnostici autovalutativi
- tecniche proiettive
- test di intelligenza
- valutazione cognitiva e neuropsicologica di specifiche funzioni
osservazione naturalistica
quando ha luogo nell’ambiente naturale nel quale spontaneamente si verifica il comportamento in esame
reattività di comportamento nell’osservazione naturalistica
cambiamento che il comportamento di una persona viene ad avere per il solo fatto di essere osservata, va scemando con il ripetersi delle osservazioni
esempi di reattività di comportamento
casi di disturbi alimentari
esempi di reattività di cambiamento scemata
ADHD
strumenti dell’osservazione
griglia di osservazione e automonitoraggio
griglia di osservazione
raramente costruita ex novo dallo psicologo
automonitoraggio
tecnica intermedia fra la valutazione soggettiva e l’osservazione (effetti di reattività)
problema della diagnosi
legata al funzionamento mentale di chi la effettua
es. cercare conferma per l’ipotesi formulata
soluzione al problema della diagnosi
interviste strutturate
cos’è un’intervista strutturata
è simile al colloquio clinico ma meno libera
efficacia della tecnica standardizzata nell’intervista strutturata
diverso intervistatore ma stesse risposte
adult attachament interview (Georg, Kaplan, Main)
classificazione dello stile di attaccamento sopra i 16 anni
com’è strutturata l’adult attachament interview
intervista semistrutturata di 1h ca. con 18 domande aperte. Le risposte sono audio e video registrate.
Si riferisce alle figure di riferimento dell’infanzia
Strange situation (attaccamento prima infanzia)
studia i vari tipi di attaccamento: distanziante, sicuro, preoccupato, con lutti o traumi non risolti
intervista strutturata type A
pone l’attenzione sul comportamento dell’intervistato = intervista provocativa.
L’intervistatore non tende tanto ad ascoltare empaticamente il paziente, quanto a far emergere in lui possibili reazioni di irritazione e ostilità
dove viene usata la videoregistrazione nell’intervista strutturata type A
solo in strutture di altissima specializzazione
intervista clinica strutturata
fa riferimento al sistema di diagnosi delle malattie mentali del dsm-5 (presente/non presente, livello soglia/stadio clinico).
Utilizzare moduli diversi a seconda dell’intervistato che si ha davanti e delle risposte iniziali
Camberwell family interview
prende in considerazione l’emotività SOLO ESPLICITA del familiare del paziente psichiatrico.
videoregistrazione
finalità della camberwell family interview
intervento sul nucleo familiare per ridurre le ricadute del paziente
yale-brown
disturbo ossessivo compulsivo.
Misurare la gravità al momento di sintomi ossessivi compulsivi (quando il disturbo è già diagnosticato)
da cosa è composto il test yale-brown
10 item: 5 ossessioni e 5 compulsioni
k-sads
test sul piano evolutivo: intervista prima ai genitori e poi ai bambini.
PRIMA INTERVISTA: intervista introduttiva non strutturata
DOPO LA PRIMA INTERVISTA: intervista diagnostica che indaga tutte le aree della psicopatologia dell’età evolutiva
tipologie interviste strutturate
- adult attachament interview
- strange situation
- intervista strutturata type A
- intervista clinica strutturata
- camberwell family interview
- yale-brown
- k-sads
quando si fanno i test psicodiagnostici autovalutativi
accanto ad approfondimenti.
Prima test ad ampio spettro, poi più mirati per far emergere ipotesi di approfondimento del problema
quali tipo di test
3 ad ampio spettro (minnesota, batteria cba, misurazione dell’ansia) e 3 mirati (back depression inventory, valutazione dei disturbi di personalità)
minnesota multiphasic personality inventory
questionario di personalità anni ‘30
presupposto del questionario minnesota
idea che le differenti forme psicopatologiche che non sono altro che la caratterizzazione in grado estremo di caratteristiche psicopatologiche che sarebbero distribuite normalmente nella popolazione comune
scale cliniche del minnesota
ipocondria, depressione, paranoia, ipomania
batteria CBA
individuare eventuali aree disfunzionali nella situazione di vita del soggetto
integrazioni batteria CBA
orizzontale e verticale
integrazione orizzontale batteria CBA
modello multidimensionale e integrazione fra le diverse componenti dell’esame psicodiagnostico
integrazione verticale batteria CBA
strategia flessibile per approfondimenti successivi
misurazione dell’ansia chi l’ha studiata
Spielberger
ansia di stato (misurazione dell’ansia)
stato transitorio emozionale, aumentata attività del sistema nervoso autonomo
ansia di tratto (misurazione dell’ansia)
differenze tra le persone nella tendenza a rispondere con elevazione dell’intensità dell’ansia di stato a situazioni percepite come minacciose
Back Depression inventory
misura dell’intensità di depressione
come si misura l’intensità di depressione (back depression inventory)
evoluzione dello stato d’umore nel corso di un episodio depressivo
differenza fra test e diagnosi
il risultato del test non è mai sufficiente per una diagnosi
valutazione dei disturbi di personalità
questionario per autosomministrazione.
175 item
cos’è un’ipotesi proiettiva
le risposte che dà un individuo a stimoli ambigui riflettono attributi stabili della sua personalità
perché vengono chiamate tecniche proiettive e non test proiettivi
perché non ci sono gli stessi risultati se vengono ripetuti a distanza di tempo
primi metodi proiettivi
lo psicologo leggeva delle parole e il paziente era invitato a rispondere associando la prima parola che gli venisse in mente
successivi metodi proiettivi
interpretazione di stimoli dal significato incompleto, test semiproiettivi con stimoli simili a fumetti incompleti, produzione di disegni, scelta dei colori
dove vengono più usate le tecniche proiettive e perché
in Italia perché considerate più affidabili
più nota tecnica proiettiva
reattivo psicodiagnostico di Rorschach
per cosa è utile la tecnica delle tavole di Rorschach
per studiare problemi di percezione -> macchie casuali
interpretazione nelle tavole di Rorschach
si basa sulla frequenza delle caratteristiche delle risposte
chiave di lettura delle tavole di Rorschach
pluralità di metodi di impiego perché non vi è una definitiva chiave di lettura visto che R. morì prematuramente
finalità dei test di intelligenza
per capire se le difficoltà sono riscontrabili a ritardo mentale o demenza
test QI più popolare
scale di Wechsler, più utilizzate nei paesi occidentali
validità scale di Wechsler
solidità, flessibilità e standadizzazione.
flessibilità delle scale di Wechsler
continuo adattamento e rinnovamento -> margine di sicurezza del 95%
scale di Wechsler per chi?
per l’adulto e due costruite per i bambini (sotto e sopra i 6-7 anni)
cosa esaminano le scale di Wechsler
aspetti differenti del sistema cognitivo e del suo funzionamento
valore dei punteggi nelle scale di Wechsler
- 10 media
- 3 deviazione standard
- 6/7 presenta difficoltà
cosa fare davanti al decadimento intellettivo dell’anziano
procedere ad una diagnosi più specifica di eventuali disfunzioni
come valutare specifiche funzioni
un individuo può avere difficoltà in un’area cognitiva ma non in un’altra
vantaggio delle valutazioni specifiche
diagnosi più precisa del problema del malato per avere anche informazioni su una valutazione medica generale e prendere decisioni relative alle modalità dell’intervento
primi tentativi di classificazione dei disturbi mentali
fatta nell’800 per fornire una classificazione delle malattie internazionalmente condivisa
1946 oms
classificazione internazionale delle malattie mentali ma lavoro grossolano
dsm5 1952
comunità psichiatri americani ateoretici = NO scelte epistemologiche
cause dei disturbi mentali
tuttora materia dubbia e controversa, le conoscenze al riguardo si modificano continuamente
disturbi psicologici in età evolutiva
elementi specifici che nell’adulto non compaiono o sono diversificati
cosa è difficile da fare nei disturbi psicologici in età evolutiva
tracciare una linea tra quella che può essere una crisi transitoria o un vero e proprio disturbo
fonte di errore nel concetto di disturbo
si pensa che la malattia o esista o non esista (come nelle malattie fisiche)
uso dei modelli ottimali di adattamento
si trovano sempre criticità
uso dei principi statistici elementari
stabilisce a priori quando un comportamento può essere considerato problematico
considerazione di anormalità
una cosa anormale in una società, non è detto che lo sia in un’altra
due gradi nella classificazione dimensionale dei disturbi psicologici evolutivi
tassonomicità e continuità
tassonomicità
distinguono in categorie diverse i disturbi che si possono presentare
critica della tassonomicità
troppa semplificazione
continuità
considerato un certo aspetto si assume che un bambino lo possieda (presenta in disturbo) o non lo possieda
cosa fanno i test di personalità (descrizione dimensionale)
descrizione dell’individuo e di sue eventuali problematiche lungo una serie di dimensione
descrizione multidimensionale del bambino
esaminare problematiche descritte nei sistemi classificatori e considerarli tutte potenzialmente presenti in uno stesso individuo e a tutti i livelli possibili di intensità
per ogni sintomo descritto nella descrizione multidimensionale
grado di intensità da 0 a 3 valutato da genitori e insegnanti
descrizione multidimensionale ricondotta a due fattori
sintomi internalizzanti e sintomi esternalizzanti
sintomi internalizzanti
problemi su cui io bambino ripiega, senza esibirli
sintomi esternalizzanti
diretti verso l’ambiente e altre persone
fattori di un disturbo
biologici o legati all’esperienza.
Alcuni ricercatori danno importanza ad entrambi
predisposizione nell’impostazione biologica
familiarità e gemelli monozigoti
impostazione psicobiologica
NO SOLO ricerca genetica MA ANCHE aspetti sottostanti ai disturbi psicologici
modelli cognitivisti di ricerca nell’impostazione psicobiologica
eziologica e funzionale
ricerca eziologica
quali fattori hanno prodotto un certo effetto
ricerca funzionale
descrivere come agisce e si configura un effetto
teorie dello stress nell’impostazione psicobiologica
una predisposizione al disturbo sfocia in patologia solo se si verificano condizioni di particolare stress
impostazione comportamentista
si pensa che lo sviluppo psicologico fosse la risultante dell’esperienza assimilata attraverso i principi di base dell’apprendimento comportamentista
approccio cognitivo comportamentale
coniuga concetti cognitivisti e comportamentisti
teoria sociomotivazionale dell’apprendimento
problematiche psicologiche possono essere il risultato di interazioni tra fattori esperienziali, motivazionali e sociali
approccio psicoanalitico
si bassa sulle esperienze precoci e inconsce perché sono incontrollabili e continuano a produrre i loro effetti
dimensione dell’attaccamento (bowlby 1969)
un buon attaccamento originario costituisce le premesse per un buono sviluppo dell’affettività, un cattivo attaccamento produrrà ansia ed eccessiva preoccupazione di essere allontanato dalle persone care
stili studiati dalla dimensione dell’attaccamento
- sicuro
- insicuro/evitante
- insicuro/ambivalente
- disorganizzato
stile sicuro
tranquillo con la madre, turbato con lo sconosciuto
stile insicuro evitante
indifferente nei confronti della madre
stile insicuro ambivalente
sentimenti contraddittori nei confronti della madre
stile disorganizzato
comportamenti stereotipici
studi sul rischio psicosociale
riconoscere come dei fattori possano produrre un valore di rischio cumulativo che, se superata una certa soglia, produrranno un problema
fattore di rischio in considerazione di nucleo monogenitoriale
più a rischio di grave disagio
svantaggio socioculturale
finanziando un intervento economico, sociale e psicologico si fa risparmiare la società
conseguenze dello svantaggio socioculturale
NO pari opportunità e sicurezze del coetaneo agiato
NO stimoli ricchi e articolati
emarginazione della famiglia
bullismo
comportamento prepotente manifestato, con costanza nel tempo, che produce una interazione prevaricante su una vittima
da cosa dipende il profilo del bullo
caratteristiche individuali e sistemi di interazione sociale
profilo del bullo
sostenuto da altri membri del gruppo, anche senza problematiche psicopatologiche
fattori sociali di rischio alla tossicodipendenza
insuccesso scolastico, mancanza di reti sociale forti, frequentazioni di ambienti errati, modelli culturali sbagliati ma ci sono anche profili individuali a rischio
delinquenza giovanile
strettamente legata alla tossicodipendenza
tipologie di delinquente
- socializzato
- non socializzato psicopatico
- nevrotico disturbato
delinquente socializzato
condivisione con altri compagni del proprio comportamento delinquenziale
delinquente non socializzato psicopatico
non è legato a un gruppo
delinquente nevrotico disturbato
agisce da solo ma presenta timidezza, isolamento e ansia
cos’è il disturbo della condotta
comportamenti scarsamente controllati che violano diritti degli altri e norme sociali
attenzione/iperattività
difficoltà di mantenere l’attenzione e controllare il grado della propria attività
DSA
difficoltà scolastiche gravi e continue non riferibili ad un chiaro fattore esterno -> difficoltà intrinseca
cosa attivare per un funzionamento cognitivo nei dsa
NON SOLO lettura, scrittura e calcolo
MA ANCHE comprensione del testo, problem solving
disturbi della comunicazione
può sfociare in un disturbo dell’apprendimento
esempio di disturbi della comunicazione
balbuzie
problemi trasversali delle balbuzie
disagio emotivo e comunicativo nel soggetto e nell’interlocutore
fattori delle balbuzie
genetica, sesso (più frequente nei maschi), fisiologia, cattive abitudini di eloquio
disturbo della coordinazione motoria
difficoltà a sviluppare abilità di movimento e di coordinazione del corpo
problemi della disabilità intellettiva e mentale
adattamento e vita sociale
disturbo generalizzato dello sviluppo più noto
autismo
cos’è l’autismo
compromissione di molteplici aree dello sviluppo.
Soprattutto interagire e comunicare
disturbo dell’autismo infantile precoce da chi è stato descritto e quando
da Kanner nel 1943
in cosa consiste il disturbo dell’autismo infantile precoce
difficoltà nel comunicare
disturbo di Asperger
simile all’autismo ma con minore compromissione dell’autonomia, del linguaggio e della comunicazione
criteri per la diagnosi dell’autismo
- deficit persistenti nella comunicazione sociale e nell’interazione
- pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi
ipotesi di Bettlheim sull’autismo
influenza l’atteggiamento freddo e privo d’amore dei genitori
critica all’ipotesi di Bettlheim
scarse prove empiriche sulle sue teorie sull’autismo
local biases nell’autismo
focalizzazione sui dettagli e l’assenza di un quadro d’insieme
autismo negli ultimi anni
aumento di diagnosi di autismo, perché più studiato
differenza fra disturbi della nutrizione e dell’alimentazione
nutrizione: infanzia e fanciullezza
alimentazione: adolescenza ed età adulta
disturbi della nutrizione
ingestione di sostanze non commestibili, ripetuto rigurgito e/o rimasticamento
disturbi dell’alimentazione
anoressia, bulimia, ecc
disturbi da tic grave
quando i tic si sommano, si accentuano e si mantengono nel tempo
disturbo di Tourette
tic motori e vocali: provoca serie difficoltà sociali
disturbi di evacuazione
enuresi: incapacità di controllare l’urina
encopresi: incapacità di controllare le feci
trattamento per i disturbi di evacuazione
farmacologico e psicologico
ansia
eccessiva risposta emotiva a situazioni che non la giustificano, errata valutazione cognitiva della situazione e delle proprie capacità di affrontarla (e reazioni fisiologiche)
disturbo ossessivo compulsivo del bambino
rituali di pulizia legati all’ossessione per lo sporco e la contaminazione
disturbo d’ansia del bambino
paura di essere separato dalla persona che si prende cura di lui
disturbi depressivi nel bambino
stessi sintomi dell’adulto con accentuazione di irritabilità e lamentele fisiche
sistemi di cura per i disturbi depressivi del bambino
non è detto che siano efficaci gli stessi che vengono usati per gli adulti
concezione nell’antichità di follia
religiosa e laica
concezione religiosa della follia
inviata dagli dei: espediente di cui si servono quando vogliono punire
concezione laica della follia
filosofi che cercano spiegazioni razionali
visione medievale della follia
follia = demonio