Notazione di Canto Gregoriano Flashcards
Quando è determinata la notazione quadrata?
Incirca dopo il 1300
Due tipi di notazione nella scrittua musicale gregoriana
Alfabetica e neumatica
Notazione alfabetica
La notazione alfabetica è la più antica, già usata nella teoria musicale greca e poi adattata in lettere latine. Essa fu utilizzata come notazione strumentale e per aiutare a decifrare i neumi
Lettere romaniche o “romaniane”
le lettere o combinazioni di esse indicavano il vario modo di emettere la voce o l’interpretazione dei neumi (es. a altius, i-inferius, c-celeriter, etc.)
Uso delle lettere alfabetiche in funzione di chiave
quando i neumi cominciarono ad essere scritti sulle linee sorse la necessità di determinare il suono di ogni linea o di almeno una di loro: le più usate furono la “C” indicante il DO, la “F” (il FA) e talvolta la “G (il SOL), la “E” (il MI) o la “b” (il SI). Dall’evoluzione della forma di queste lettere derivano le attuali chiavi in uso
Segni di alterazione nella notazione alfabetica
Bemolle e bequadro. Il nome deriva dall’uso del Si bemolle (b rotondo o molle) e Si naturale (b duro o qudrato)
B molle solo abassa il suono, il b quadro - alza, con doppia funzione come nostri bequadro e diesis
Neuma
Viene usato nel Medioevo nel senso di “segno musicale”
Derivaione della notazione neumatica e sigificato
Dagli accenti greci usati dai grammatici alessandrini: semplici (acuto-grave) e composti (circonflesso-anticirconflesso). Significato di rappresentazione grafica dell’andamento vocale, analogo alle “clausole” (умови) declamatorie: innalzamento o abbassamento della voce
I primi segni neumatici
La virga (accento acuto) e il punctrum (accento grave)
Notazione chironomica
L’andamento della melodia veniva indicato da gesti della mano (un appunto musicale mnemonico per chi già ben conosceva la melodia)
In campo aperto
Nel primo periodo i neumi venivano scritti lungo una linea immaginaria, e la loro forma simile agli accenti grammaticali poteva indicare le silabe su cui la voce si alzava o si abbassava
Srittura diastematica
Indica l’intervallo tra un suono e l’altro. I neumi cominceranno ad essere scritti più in alto o più in basso seconda dell’andamento della melodia. Usavano linea a secco. Tipo di scrittura intermedia tra i neumi-accenti e la notazione quadrata
Scrittura adiastematica
I neumi sono scritti in campo aperto senza il rigo musicale
Linea a secco
Usata negli primi esempi della scrittura diastematica, lungo la quale si scrivevano i neumi, , che cominciavano ad unificarsi nella forma, assumeno gradatamente il sistema a punti sovrapposti. Senza inchiostro (чорнило, фарба)
Linee nella scrittura diastematica più tardi
Prima linea generalmente indicava il FA, fu più tardi colorata in rosso, f aggiunta un’altra linea superiore di diverso colore per indicare il DO. Il numero delle linee aumento, per meglio distinguere l’una dall’altra usavano all’inizio le lettere-chiavi
Tetragramma
Rigo di 4 linee ➡️ scrittura quadrata o guidoniana (dal nome del teorico Guido d’Arezzo)
Chiavi che si possono trovare all’iniio del tetragramma
Chiave di DO e di FA
Dove si trova chiave di DO?
Sulla 4 e 3 linea, raramnte sulla 2
Dove si trova chiave di FA?
Sulla 3 e 2 linea, raramente sulla 4
Quali sono 4 tipi di stranghetta
- Il quarto di stranghetta, indica la fine di un inciso (breve frase) musicale, si può respirare ma senza sspendere il canto
- La mezza stranghetta, india la fine di un membro (кінціка) musicale, composto da 2 o più incisi: si può prendere respiro ma senza dar luogo a pause
- La stanghetta intera, indica a fine di un frase musicale, composta da incisi e membri, si fa una pausa della durata di un tempo
- La doppia stranghetta- ha lo stesso significato musicale della 3., si usa alla fine di un brano
Stranghette nel gregorano
Servono ad indicare il fraseggio deltesto e della melodia
Neumi si dividono in
Neumi principali e neumi derivati (похідні)
Neumi principali
Semplici, di 2 note, di 3 note
Neumi derivati
Flexi, subpunctati, resupinti