Notazione di Canto Gregoriano Flashcards

1
Q

Quando è determinata la notazione quadrata?

A

Incirca dopo il 1300

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2
Q

Due tipi di notazione nella scrittua musicale gregoriana

A

Alfabetica e neumatica

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3
Q

Notazione alfabetica

A

La notazione alfabetica è la più antica, già usata nella teoria musicale greca e poi adattata in lettere latine. Essa fu utilizzata come notazione strumentale e per aiutare a decifrare i neumi

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4
Q

Lettere romaniche o “romaniane”

A

le lettere o combinazioni di esse indicavano il vario modo di emettere la voce o l’interpretazione dei neumi (es. a altius, i-inferius, c-celeriter, etc.)

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5
Q

Uso delle lettere alfabetiche in funzione di chiave

A

quando i neumi cominciarono ad essere scritti sulle linee sorse la necessità di determinare il suono di ogni linea o di almeno una di loro: le più usate furono la “C” indicante il DO, la “F” (il FA) e talvolta la “G (il SOL), la “E” (il MI) o la “b” (il SI). Dall’evoluzione della forma di queste lettere derivano le attuali chiavi in uso

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6
Q

Segni di alterazione nella notazione alfabetica

A

Bemolle e bequadro. Il nome deriva dall’uso del Si bemolle (b rotondo o molle) e Si naturale (b duro o qudrato)

B molle solo abassa il suono, il b quadro - alza, con doppia funzione come nostri bequadro e diesis

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7
Q

Neuma

A

Viene usato nel Medioevo nel senso di “segno musicale”

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8
Q

Derivaione della notazione neumatica e sigificato

A

Dagli accenti greci usati dai grammatici alessandrini: semplici (acuto-grave) e composti (circonflesso-anticirconflesso). Significato di rappresentazione grafica dell’andamento vocale, analogo alle “clausole” (умови) declamatorie: innalzamento o abbassamento della voce

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9
Q

I primi segni neumatici

A

La virga (accento acuto) e il punctrum (accento grave)

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10
Q

Notazione chironomica

A

L’andamento della melodia veniva indicato da gesti della mano (un appunto musicale mnemonico per chi già ben conosceva la melodia)

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11
Q

In campo aperto

A

Nel primo periodo i neumi venivano scritti lungo una linea immaginaria, e la loro forma simile agli accenti grammaticali poteva indicare le silabe su cui la voce si alzava o si abbassava

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12
Q

Srittura diastematica

A

Indica l’intervallo tra un suono e l’altro. I neumi cominceranno ad essere scritti più in alto o più in basso seconda dell’andamento della melodia. Usavano linea a secco. Tipo di scrittura intermedia tra i neumi-accenti e la notazione quadrata

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13
Q

Scrittura adiastematica

A

I neumi sono scritti in campo aperto senza il rigo musicale

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14
Q

Linea a secco

A

Usata negli primi esempi della scrittura diastematica, lungo la quale si scrivevano i neumi, , che cominciavano ad unificarsi nella forma, assumeno gradatamente il sistema a punti sovrapposti. Senza inchiostro (чорнило, фарба)

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15
Q

Linee nella scrittura diastematica più tardi

A

Prima linea generalmente indicava il FA, fu più tardi colorata in rosso, f aggiunta un’altra linea superiore di diverso colore per indicare il DO. Il numero delle linee aumento, per meglio distinguere l’una dall’altra usavano all’inizio le lettere-chiavi

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16
Q

Tetragramma

A

Rigo di 4 linee ➡️ scrittura quadrata o guidoniana (dal nome del teorico Guido d’Arezzo)

17
Q

Chiavi che si possono trovare all’iniio del tetragramma

A

Chiave di DO e di FA

18
Q

Dove si trova chiave di DO?

A

Sulla 4 e 3 linea, raramnte sulla 2

19
Q

Dove si trova chiave di FA?

A

Sulla 3 e 2 linea, raramente sulla 4

20
Q

Quali sono 4 tipi di stranghetta

A
  1. Il quarto di stranghetta, indica la fine di un inciso (breve frase) musicale, si può respirare ma senza sspendere il canto
  2. La mezza stranghetta, india la fine di un membro (кінціка) musicale, composto da 2 o più incisi: si può prendere respiro ma senza dar luogo a pause
  3. La stanghetta intera, indica a fine di un frase musicale, composta da incisi e membri, si fa una pausa della durata di un tempo
  4. La doppia stranghetta- ha lo stesso significato musicale della 3., si usa alla fine di un brano
21
Q

Stranghette nel gregorano

A

Servono ad indicare il fraseggio deltesto e della melodia

22
Q

Neumi si dividono in

A

Neumi principali e neumi derivati (похідні)

23
Q

Neumi principali

A

Semplici, di 2 note, di 3 note

24
Q

Neumi derivati

A

Flexi, subpunctati, resupinti

25
Neumi flexi
Aggiungendo un suono grave ai neumi che terminano in acuto
26
Neumi subpunctati
Aggiungendo ai neumi che terminano in suono acuto due o più punto romboidali discendenti
27
Neumi resupini
Aggiungendo un suono acuto ai neumi che terminano in suono grave
28
Elementi neumatici complementari
1. Apostropha, disttopha, tristropha 2. Oriscus 3. Pressus 4. Quilisma
29
Apostropha, distropha, tristropha
Derivono il nome dal fatto che venivano scritti in modo molto simile ad un apostrofo. Indicavano sfumatura (затінення) vocale. Vengono scritti come semplici punti
30
Oriscus
Sempre congiunto con la fine del neuma precedente, era una nota cantata più leggermente delle altre
31
Pressus
Consiste (полягає) nella fusione (злиття) di 2 note alla stessa altezza, appartenti (належать) o no allo stessa neuma??
32
Quilisma
Una nota quadrata dentellata (із зубчиками) da eseguire con una fioritura di voce, nota precedente viene allungata. si trova sempre al centro di un movimento ascendente e mai da sola
33
Segni di liquescenza
Nella scrittura quadrata viene inicata con una nota molto piccola. Nella pronunzia latina un effetto di suono smorzato (приглушений) e sordo (глухий) che permetteva di far sentire separatamente tutte le sillabe. Il fenomeno compare quando l'articolazione di una sillabaha una consonante liquida sull'ultima nota di un grupo: le nasali M N NG NC GN saNctus, aGNus, la laterale L e semiconsonanti I e U laUdat. Consonanti sono cantate all'altezza corrispondente, come vocali, ma l'articolazione resta ostacolta (ускладнена) nella pronuncia. Così voce passa con fluidità e diventa liquida, da qui il nome