NERVOSO Flashcards

1
Q

VIE SENSITIVE: trasduzione

A

le info sensitive afferenti di diversa natura vengono captate in periferia dai RECETTORI SENSITIVI, che le TRASDUCONO = conversione in energia elettrica, che dà poi nascita e propagazione del messaggio nervoso.

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2
Q

VIE SENSITIVE: recettori periferici

A

sono strutture che trasformano l’energia degli stimoli ambientali in segnali nervosi diretti al SNC, dove vengono integrati e interpretati.
sono di tre tipi:
1 terminazioni nervose libere
2 terminazioni nervose corpuscolate
3 recettori di organi senso-specifici (primari e secondari)

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3
Q

VIE SENSITIVE: TERMINAZIONI NERVOSE LIBERE

A

sono ramificazioni periferiche di fibre sensitive che hanno perso il rivestimento mielinico. terminano distribuendosi liberamente nel tessuto dell’organo.
X SENSIBILITA PROTOPATICA

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4
Q

VIE SENSITIVE: TERMINAZIONI NERVOSE CORPUSCOLATE

A

anzichè liberamente, terminano distribuendosi in CORPUSCOLI SENSITIVI, ovvero strutture ben circoscritte fatte da cellule tipiche dell’organo in cui si trovano.
- corp. di pacini: per stimoli pressori
- corp. di meissner: per stimoli tattili
- corp. di ruffini: per variazioni di temperatura
- organi muscolo tendinei di golgi
- fusi neuro muscolari

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5
Q

VIE SENSITIVE: RECETTORI DI ORGANO SENSO SPECIFICI

A

si dividono in primari e secondari:

1ARI: cellule sensitive primarie, ovvero neuroni che si sono differenziati per svolgere attività recettoriale > l’assone trasporta lo stimolo al SNC (es. cellule visive e olfattive)

2ARI: cellule di origine epiteliale che si sono specializzate per ricevere determinati stimoli. trasducono lo stimolo e generano un impulso che tramite una GIUNZIONE NEUROSENSORIALE va ad una terminazione nervosa, e questa porta l’impulso al SNC (cellule acustiche, stato cinetiche e gustative)

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6
Q

FORME DI SENSIBILITA’: ESTEROCETTIVA

A

sensibilità somatica, che si divide in

EPICRITICA, fine, discrimina stimoli molto ravvicinati sulla cute e forme tridimensionali solo con il tatto
PROTOPATICA, poco evoluta. riconosce in modo grossolano stimoli tattili e pressori, e comprende la sensibilità termica e dolorifica (generalmente mal localizzata)

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7
Q

FORME DI SENSIBILITA: PROPRIOCETTIVA ed ENTEROCETTIVA

A

PROPRIOCETTIVA: muscolare profonda, di diverso tipo. può essere più o meno evoluta: nell’apparato locomotore ci sono terminazioni nervose altamente evolute che informano il SNC della posizione degli arti, altre che invece senza raggiungere la coscienza indicano lo stato di stiramento muscolare

ENTEROCETTIVA: viscerale profonda

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8
Q

dove si trovano i neuroni sensitivi?

A

sono cellule pseudounipolari e si trovano nel ganglio spinale, esistono di vari tipi per le diverse forme di sensibilità.
più è evoluta la modalità sensitiva, più è grande il volume del neurone che la porta al SNC tramite i rami centrali

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9
Q

VIE SENSITIVE: 3

A

VIA SPINO-BULBO-TALAMO-CORTICALE
VIA SPINO-TALAMO-CORTICALE
VIA SPINO-CEREBELLARE

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10
Q

VIA SPINO-BULBO-TALAMO-CORTICALE

A

anche detta DEI CORDONI POSTERIORI per la sensibilità epicritica.
utilizzata anche dalle fibre della sensibilità propriocettiva. tramite la radice posteriore del nervo spinale arrivano al midollo e lì
- realizzano archi riflessi con i motoneuroni delle corna anteriori
- entrano direttamente nella VIA DEI CORDONI, e quì il midollo non modula nessuna risposta. questa via raggiunge il BULBO (fascicoli gracile e cuneato) e raggiungono poi il COMPLESSO VENTRALE posteriore dei nuclei del talamo, attraversando il T.E. come LEMNISCO MEDIALE. arrivano poi all’area sensitiva primaria del lobo parietale.

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11
Q

VIA SPINO-TALAMO-CORTICALE

A

della sensibilità protopatica.
queste fibre arrivano al midollo tramite la radice posteriore del nervo spinale, e lì:
- realizzano archi riflessi con i motoneuroni delle corna anteriori
- terminano sinaptando con cellule del corno posteriore (e quindi è modulata dal midollo) > si porta al talamo come LEMNISCO SPINALE > vanno all’area primaria del lobo parietale

! dolore riferito: nel nucleo proprio del corno posteriore ci sono anche le fibre della sensibilità viscerale

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12
Q

VIA SPINO-CEREBELLARE

A

delle fibre propriocettive meno evolute.
- terminano al midollo spinale realizzando RIFLESSI POSTURALI POLISINAPTICI
- contraggono sinapsi con i neuroni o della colonna di Clarke o con quella intermedia-mediale (corna posteriori del midollo spinale), e arrivano poi all cervelletto

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13
Q

VIE MOTORIE

A

riguardano il sistema somatomotore per la contrazione e il controllo della muscolatura striata scheletrica volontaria. Si didono in via piramidale ed extrapiramidali.
per entrambe la via finale è il motoneurone delle corna anteriori del midollo spinale o dei nuclei motori dei nervi encefalici, ed entrambe comprendono fibre che partono dalla corteccia cerebrale e arrivano ai nuclei somatomotori, però le extrapiramidali prima hanno interruzioni sottocorticali.

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14
Q

VIA PIRAMIDALE

A

composta da fibre nervose che partono dalla corteccia e vanno direttamente ai nuclei somatomotori del midollo spinale o del TE, e servono per l’ideazione e l’inizio dell’attività motoria.

origina nell’area motoria primaria (area 4 circonvoluzione pre-centrale) dove sono presenti le CELL. PIRAMIDALI > i loro assoni formano il FASCIO PIRAMIDALE, che discende nel centro semiovale e poi entra nella capsula interna:

1 parte va a occupare il braccio posteriore della capsula interna (FIBRE CORTICO-SPINALI) > passando dal tronco encefalico raggiungono il midollo e terminano sui motoneuroni delle corna anteriori. in corrispondenza delle piramidi bulbari una parte decussa (85) = FASCIO PIRAMIDALE CROCIATO, decorre nel cordone laterale del midollo // l’ìaltra parte invece non incrocia, scende direttamente nel midollo (FASCIO PIRAMIDALE DIRETTO) e decorre nel cordone anteriore del midollo, però poco prima di finire si porta nella metà opposta

1 parte va nel ginocchio della capsula = fascio g e n i c o l a t o = FIBRE CORTICO-NUCLEARI > passando dal

!! la destinazione principale della via piramidale sono i motoneuroni spinali e del T.E. > una lesione a qualsiasi livello porta paralisi nella metà opposta, ad eccezione di alcuni muscoli della testa.)

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15
Q

VIE EXTRAPIRAMIDALI

A

composte da fibre che partono dalla corteccia cerebrale e arrivano ai nuclei somatomotori solo dopo interruzioni sinaptiche sottocorticali, indirettamente. servono per la coordinazione motoria e il controllo muscolare.

originano da diverse aree della corteccia cerebrale, interrompendosi in aree sottocorticali
- alcuni fasci raggiungono il motoneurone
- altri hanno un’interruzione sottocorticale e poi proiettano o riproiettano a talamo O corteccia, influenzando così l’attività motoria senza agire sul motoneurone.

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16
Q

4 VIE EXTRAPIRAMIDALI

A

1 FASCIO CORTICO-RETICOLO-SPINALE: proietta sui motoneuroni. discende in parallelo alla via piramidale, e ne integra le funzioni (regolazione tono muscolare etc)

2 FASCIO CORTICO-RUBRO-SPINALE: molto simile per decorso e funzione alla via piramidale, coinvolge il nucleo rosso > è un’alternativa alla via piramidale (se questa si lesiona si ha comunque esecuzione dei movimenti fini, con qualche deficit a carico delle mani

3 FASCIO VESTIBOLO-SPINALE: anteriore/laterale: fibre dai nuclei vestibolari al midollo spinale. non prendono direttamente parte ai movimenti volontari, ma al mantenimento di equilibrio e postura

4 FASCIO TETTO-SPINALE: fibre dal tetto del mesencefalo al midollo. raccolgono stimoli dalla corteccia visiva e servono per movimenti rotatori di occhi e testa (in risposta)

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17
Q

NUCLEI DELLA BASE

A

fanno parte delle vie extrapiramidali. sono importanti per il controllo e l’esecuzione del movimento e della sua programmazione. ricevono afferenze dai nuclei talamici e dalla corteccia cerebrale > terminano nello striato (loro elaborano)

!! il msg nervoso viene integrato e poi trasmesso alle strutture fuori dai nuclei della base.

CORPO STRIATO (nucleo caudato, putamen e globo pallido) * NUCLEO SUBTALAMICO + SOSTANZA NERA

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18
Q

SISTEMA NEUROVEGETATIVO

A

chiamato anche simpatico o autonomo, presiede alle funzioni viscerali > in realtà è comunque controllato in qualche modo dal SNC (es ipotalamo). controlla la muscolatura liscia di vasi e visceri, fc, secrezione ghiandolari.

costituito da 2 sezioni: ORTOSIMPATICA (toraco-lombare) e PARASIMPATICA (creanio-sacrale). generalmente coesistono in maniera antagonista ed hanno entrambe una componente sensitiva e una motoria, ovvero

1 NEURONI VISCERALI SENSITIVI, pseudounipolari a T con corpo cellulare nei gangli spinali. ricevono stimoli dagli enterocettori dei vasi sanguigni, visceri e muscolatura liscia
2 NEURONI VISCERO EFFETTORI, regolano le funzioni motorie dei visceri. i loro assoni non raggiungono i visceri, ma si interrompono in un ganglio neurovegetativo

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19
Q

GANGLI NEUROVEGETATIVI

A

hanno diversa localizzazione in base all’apparato, sono dove si trovano i neuroni postgangliari con cui contraggono sinapsi

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20
Q

NEUROVEGETATVO: DIFFERENZE ANATOMICHE

A

PARASIMPATICO: il corpo cellulare dei neuroni pre-gangliari è nei nuclei di alcuni nervi cranici e nella colonna laterale della sostanza grigia del midollo spinale sacrale, mentre l’assone entra in un nervo cranico o spinale a seconda della sua origine. i gangli sono in prossimità o nella compagine del viscere, quindi le fibre pre-gangliari sono molto lunghe perchè i gangli sono molto lontani dal pirenoforo

ORTOSIMPATICO ha il corpo cellulare dei neuroni pre-gangliari nella colonna laterale della sostanza grigia del midollo (a livello toraco-lombare). i gangli sono vicini alla colonna vertebrale, quindi le fibre pregangliari sono più brevi perchè i gangli sono più vicini all’origine (sfruttano la radice anteriore del nervo spinale)

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21
Q

NEUROVEGETATVO: DIFFERENZE BIOCHIMICHE

A

si considerano due sinapsi, entrambe di tipo chimico (con rilascio di neurotrasmettitori)

NEL GANGLIO, tra la fibra pre-g ed il neurone post-g. Parasimpatico e ortosimpatico rilasciano entrambi ACETILCOLINA, che si lega a recettori colinergici nicotinici che si trovano nella membrana del neurone post-gangliare

NEL VISCERE, tra fibra post-g e cellule tissutali. il PARASIMPATICO > ACETILCOLINA che si lega a recettori colinergici muscarinici (sist. colinergico) // ORTOSIMPATICO > NORADRENALINA + (-) ADRENALINA con diversa affinità si legano a recettori adrenergici alfa e beta (sist. adrenergico)

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22
Q

NEUROVEGETATVO: DIFFERENZE FUNZIONALI

A

diversi neurotrasmettitori e diversi recettori > azioni antagoniste

ES cuore: orto stimola e para rallenta
ES ghiandole: orto inibisce e para stimola

ORTOSIMPATICO: attivo in situazioni di emergenza ed esercizio fisico
PARASIMPATICO: attivo in situazioni di riposo o assimilazione

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23
Q

SISTEMA NERVOSO

A

anatomicamente diviso in: CENTRALE strutture nervose protette da strutture ossee, sede di meccanismi di integrazione // PERIFERICO nervi e gangli, costituito soprattutto da assoni di neuroni con pirenoforo nel SNC

funzionalmente diviso in: SOMATICO, di relazione, per l’adattamento cosciente. ha 1 solo canale effettore, ovvero le fibre somatomotorie per la muscolatura scheletrica striata volontaria // VISCERALE, neurovegetativo, per l’adattamento non cosciente. Ha 2 canali efferenti, la sezione ortosimpatica e la parasimpatica

entrambi hanno una componente centrale e una periferica. ricevono FIBRE AFFERENTI con informazioni sensitive che vanno al SNC per integrazione > risposta > FIBRE EFFERENTI per mandarla in periferia.

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24
Q

INTERNEURONI

A

tra i neuroni sensitivi afferenti e i motori efferenti, sono cellule con funzione modulatoria

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25
MIDOLLO SPINALE: forma e posizione
cilindro leggermente appiattito in senso antero-posteriore, nel canale vertebrale > non lo riempie tutto (ASCENSIONE MIDOLLARE) termina in altezza a L2, assottigliandosi nella CAUDA EQUINA (nervi spinali). in larghezza il resto dello spazio è occupato dalle MENINGI SPINALI: pia madre, aracnoide, dura madre >> sp. subaracnoidale con liquor, subdurale con linfa, epidurale con adipe e vene è suddivisibile in MIELOMERI > corrispondono alle vertebre, da ogni mielomero partono coppie di NERVI SPINALI che emergono dal canale tramite i FORI INTERVERTEBRALI (orizz > verticali). Inferiormente si assottiglia nel CONO MIDOLLARE, dove le meningi si raccolgono nel FILUM TERMINALE > con la cauda equina fa il LIGAMENTO COCCIGEO 2 rigonfiamenti: CERVICALE E LOMBARE per la presenza degli arti. in superficie presenta solchi: FESSURA MEDIANA ANTERIORE, SOLCO MEDIANO POSTERIORE E SOLCHI LATERALI POSTERIORI Internamente è composto da SOST. BIANCA (periferica, corrisponde agli assoni mielinizzati di neuroni) e SOST. GRIGIA (centrale, costituita dai pirenofori dei neuroni >>> centralmente CANALE CENTRALE per liquor, arriva al 4* ventricolo del T.E.
26
MIDOLLO SPINALE: SOST. GRIGIA
forma ad H > parte trasversale è la COMMESSURA GRIGIA (il canale centrale la divide in anteriore/posteriore) la parte sagittale si divide in CORNA ANTERIORI/POSTERIORI > base interna testa esterna + CORNA LATERALE in alcuni tratti. è organizzata in COLONNE DI CELLULE = si chiamano NUCLEI presenta NEURONI con lungo assone mielinizzato che fuoriesce dalla sostanza grigia, e altri con assone corto che rimane interno. si possono dividere in NEURONI FUNICOLARI e NEURONI RADICOLARI
27
NEURONI FUNICOLARI (midollo, sost. grigia)
alcuni emettono assoni mielinizzati che entrano nella sostanza pianga (= cordoni) poi rientrano nella grigia con funzione associativa altri (del corno posteriore) sono organizzati in nuclei per la sensibilità somatica e viscerale, più per funzioni associative
28
NEURONI RADICOLARI (midollo, sost. grigiaI)
accolti nel corno anteriore, a loro volta si dividono in N. SOMATO-MOTORI: per la musc. striata scheletrica volontaria. l'assone rivestito da guaina mielinica (prod. oligodendrociti) attraversa la sostanza bianca > esce dal midollo ed entra nella radice anteriore del nervo spinale, rivestendosi della guaina di schwann N. VISCERO-EFFETTORI: per ghiandole e muscolatura liscia involontaria (sist. neurovegetativo). sono alla base del corno anteriore o laterale, ed hanno un assone che esce dalla sost. grigia e si porta nella radice anteriore del nervo spinale. a loro volta si dividono in - ortosimpatici: nel tratto toraco-lombare del midollo - parasimpatici: nel tratto sacrale del midollo e nel T.E. > anche loro entrano nella radice anteriore del midollo
29
MIDOLLO: SOSTANZA BIANCA
costituita da fasci di assoni (ascendenti e discendenti) mielinizzati, organizzati in CORDONI in ogni metà del midollo (ANTIMERO) grazie alle corna della sostanza grigia, si possono distinguere CORDONI con andamento LONGITUDINALE: - cordone anteriore: tra fessura mediana e corno anteriore - cordone laterale: tra corno anteriore e posteriore - cordone posteriore: tra corno posteriore e spetum posterior??? altri fasci di assoni sono organizzati TRASVERSALMENTE: - fibre commissurali: andando da un antimero all'altro formano la COMMISSURA BIANCA - fibre radicolari: entrano nelle radici anteriore e posteriore del nervo spinale
30
NERVO SPINALE
collega midollo spinale e periferia. è un nervo misto, perchè costituito da: RADICE ANTERIORE: somatomotrice ed effettrice viscerale, ha origine reale nelle corna anteriori RADICE POSTERIORE: somato e viscero sensitiva, ha origine reale nel ganglio spinale. nel ganglio si trovano i pirenofori delle cellule pesudonipolari a T, che veicolano diversi tipi di sensibilità
31
NEURONI PSEUDOUNIPOLARI A T
hanno assoni che si dividono a T - prolungamento periferico fa da dendrite e prende (o no) rapporto con un recettore periferico - prolungamento centrale fa da assone in senso stretto: entra nel midollo dal solco laterale posteriore, oppure sinapta con neuroni funicolari sensitivi o motoneuroni
32
RIFLESSO (O ARCO DIASTALTICO)
il midollo è in parte sede di centri di integrazione > la corteccia decide i movimenti > il midollo l'esecuzione e la regolazione. può rielaborare autonomamente risposte rapide = RIFLESSI al midollo arrivano info da fibre sensitive > sinaptano direttamente con un motoneurone, il cui assone efferente raggiunge il muscolo, dando vita alla contrazione.
33
ENCEFALO:
TRONCO ENCEFALICO + CERVELLETTO + CERVELLO
34
TRONCO ENCEFALICO
composto da bulbo, ponte e mesencefalo. - inferiormente continua con il midollo ( confine più o meno al grande forame occipitale) - superiormente continua con il diencefalo - dorsalmente comunica con il cervelletto tramite i tre peduncoli cerebellari
35
T.E: BULBO
è separato dal ponte tramite il SOLCO BULBO PONTINO - sulla superficie ventrale presenta le PIRAMIDI BULBARI, costituite da FASCI PIRAMIDALI (fibre nervose) che uniscono la corteccia motoria primaria con i motoneuroni del midollo. sono due semiconi con base verso l'alto, separati dalla FESSURA MEDIANA ANTERIORE, alla cui base si osserva la d e c u s s a z i o n e - sulla superficie laterale troviamo l'OLIVA, protuberanza ovoidale sede del nucleo olivare inferiore, fondamentale per le connessioni con il cervelletto - sulla superficie dorsale, che è lievemente depressa, troviamo la FOSSA ROMBOIDALE, che è il pavimento del 4 ventricolo, visibile solo dopo l'asportazione del cervelletto
36
T.E: PONTE
sporge anteriormente, ed ha una FACCIA POSTERIORE e - FACCIA ANTERO.LATERALE: rilevata e convessa, continua posteriormente con i peduncoli cerebellari medi, e presenta sul piano mediano il SOLCO BASILARE, dove passa l'arteria omonima
37
T.E: MESENCEFALO
è la struttura superiore del tronco encefalico. - sulla superficie antero-laterale presenta i PEDUNCOLI CEREBRALI, separati dalla FOSSA INTERPEDUNCOLARE in cui si trova la sostanza perforata posteriore - la superficie laterale invece è dominata dai peduncoli ed è delimitata superiormente dal TRATTO OTTICO - la superficie dorsale ha 4 protuberanze, i COLLICOLI: 2 superiori (tratti ottici) e 2 inferiori (uditivi) > formano la LAMINA QUADRIGEMINA, che è il tetto del mesencefalo
38
T.E: STRUTTURA
la sostanza grigia per l'incremento delle fibre ascendenti e discendenti, è organizzata in NUCLEI con diverso significato funzionale. i più importanti sono i NUCLEI DEI FASCICOLI GRACILE E CUNEATO, nella parte inferiore del bulbo, che sono l'origine del LEMNISCO MEDIALE (poi si porta al nucleo ventrale posteriore del talamo) la sostanza grigia comprende neuroni effettori ma anche INTERNEURONI, organizzati anche loro in NUCLEI: - nuclei sensitivi dei nervi encefalici - nuclei propri del tronco encefalico, come i nuclei olivare e i pontini, sostanza nera e nucleo rosso) - formazione reticolare, importante per il ritmo sonno/veglia anche al tronco encefalico fanno capito nervi encefalici, quindi anche qui si hanno ARCHI RIFLESSI. in più sono presenti: - fasci di fibre dai centri superiori diretti ai nuclei del TE - fasci di fibre nervose da e per il midollo
39
CERVELLETTO (encefalo)
importante nella regolazione del tono muscolare, nella pianificazione e coordinazione dei movimenti, e nella realizzazione dei processi cognitivi. ha forma ovalare, si trova dorsalmente al TE (peduncoli cerebellari) e inferiormente ai poli occipitali degli emisferi cerebrali (da cui è separato dal TENTORIO DEL CERVELLETTO, una lamina fibrosa di dura madre) ha 3 FACCE: quella SUPERIORE è convessa e presenta un rilievo, il VERME SUPERIORE che si continua nella faccia INFERIORE, nel fondo della SCISSURA MEDIANA. la faccia ANTERIORE invece è l'ilo del cervelletto. la superficie ai lati del VERME compone gli EMISFERI CEREBELLARI SUPERFICIE è irregolare per la presenza delle LAMELLE CEREBELLARI, ed è attraversata da 2 fessure trasversali che la dividono in LOBI: - fessura PRIMARIA, sulla faccia superiore, divide LOBO ANTERIORE/POSTERIORE - fessura DORSO-LATERALE, sulla faccia inferiore, divide LOBO POSTERIORE/FLOCCULO NODULARE
40
CERVELLETTO: archi paleo neo
archicerebello: lobo flocculo-nodulare paleocerebello: corteccia del verme neocerebello: emisferi cerebellari
41
CERVELLETTO: STRUTTURA (controlla!!!)
1 CORTECCIA di sostanza grigia con organizzazione stratificata di neurone con funzioni di integrazione. dal centro midollare alla superficie: - strato dei granuli - strato delle cellule di purkinje - strato molecolare 2 CENTRO MIDOLLARE di sostanza bianca, contiene i NUCLEI PROPRI DEL CERVELLETTO. costituita da 3 strati con funzione e organizzazione uguale in tutte le aree
42
CERVELLETTO: corteccia: STRATO DEI GRANULI
vi sono fibre cerebellari afferenti (dal te) e fibre efferenti (assoni delle cellule di purkinje) + CELLULE DEL GRANULI le FIBRE AFFERENTI possono essere divise in: - FIBRE RAMPICANTI: dal bulbo arrivano allo strato molecolare > fanno sinapsi asso-dendritica con i dendriti delle cellule di purkinje, avvolgendolo a spirale - FIBRE MUSCOIDI, più numerose, terminano nello strato dei granuli dove prendono contatto solo con le cellule dei granuli, formando un'unità sinaptica chiamata GLOMERULO CEREBELLARE le cellule dei granuli a loro volta proiettano nello strato molecolare, dove i loro assoni si dividono a T e poi sinaptano con gli alberi dendritici delle cellule del purkinje. queste, con la struttura a spalliera, possono ricevere afferenze da moltissime cellule dei granuli contemporaneamente, quindi si ha AMPLIFICAZIONE SPAZIALE del messaggio nervoso che arriva alla corteccia cerebellare.
43
CERVELLETTO: corteccia: STRATO DELLE CELLULE DI PURKINJE
sono i neuroni più caratteristici del cervelletto, più grandi e a forma di fiasco. in questo strato troviamo solo il loro pirenoforo, perchè l'assone attraversa lo strato dei granuli per arrivare ai nuclei propri del centro midollare. l'albero dendritico invece è disposto a spalliera e va ad impegnarsi nello strato molecolare.
44
CERVELLETTO: corteccia: STRATO MOLECOLARE
contiene: - fibre parallele dei granuli - albero dendritico delle cellule di purkinje - terminazione delle fibre rampicanti - INTERNEURONI: i più importanti sono le CELL. DI CANESTRI, che fanno sinapsi SOLO con i pirenofori delle cellule di purkinje che sono sullo stesso piano
45
CERVELLETTO: centro midollare: NUCLEI PROPRI
formazioni pari e simmetriche. - nucleo del tetto, in rapporto con l'archicerebello - nucleo globoso ed emboliforme, insieme n. INTERPOSITO, in rapporto con il paleocerebello - nucleo dentato, in rapporto con il neocerebello
46
CERVELLETTO: funzioni
è fondamentale per la corretta esecuzione dell'attività motoria programmata dall'encefalo. riceve molte informazioni (corteccia, muscoli, nervi vestibolari, tendini etc) che poi vengono integrati dalla corteccia cerebellare e proiettati sui nuclei cerebellari da cui partono le afferenze per il nucleo ventrale del talamo.
47
CERVELLO:
scomponibile in diencefalo e telencefalo, separati da una linea che passa per il forame interventricolare di monro
48
DIENCEFALO (cervello)
avvolto quasi completamente dai 2 emisferi cerebrali, ha forma a piramide tronca con base maggiore verso l'alto > le due facce laterali si continuano nel telencefalo / le 2 facce mediali sono le pareti laterali del 3 ventricolo / la faccia superiore prospetta nel ventricolo laterale ed è ricoperta di fornice. contiene il 3 VENTRICOLO, che lo divide in due metà > comunica con il 4 attraverso l'ACQUEDOTTO CEREBRALE DI SILVIO, passante per il mesencefalo. è separato dal mesencefalo da una linea ideale che attraversa la commessura posteriore. è suddivisibile in TALAMO e IPOTALAMO, e ritroviamo degli annessi diencefalici: il CHIASMA e il TRATTO OTTICO
49
TALAMO (diencefalo)
insieme di nuclei di sostanza grigia che compone i 3/4 del diencefalo. ha forma di due ovoidi, connessi da un ponte di sostanza grigia chiamato ADHESIO INTERTHALAMICA, ed entrambi hanno 4 facce: - mediale, guarda la cavità del 3 ventricolo - superiore, in rapporto con il nucleo caudato del telencefalo - inferiore, virtuale, continua nell'ipotalamo - laterale, in rapporto con la capsula interna. La CAPSULA INTERNA è delimitata dalle fibre della LAMINA MIDOLLARE ESTERNA. Le fibre della LAMINA MIDOLLARE INTERNA, invece, entrano nella sostanza grigia talamica, dividendola in NUCLEI, specifici e non specifici
50
TALAMO: NUCLEI SPECIFICI (diencefalo)
sono intercalati sulle vie sensitive e motorie, hanno connessioni reciproche con specifiche aree della corteccia cerebrale. N. ANTERIORI: compresi nello sdoppiamento della lamina midollare interna, importanti per il mantenimento della memoria a breve termine e le risposte emotive N. MEDIALI: hanno collegamenti con il lobo frontale e l'ipotalamo N. LATERALI: ricevono afferenze da altri nuclei talamici e proiettano in corteccia cerebrale N. VENTRALI: il più importante è il NUCLEO VENTRALE POSTERIORE Al NVP arrivano le fibre dei LEMNISCHI spinale, mediale, trigeminale. da quì poi le fibre di proiezione talamo-corticali terminano ordinatamente nell'area corticale sensitiva primaria, soprattutto nella circonvoluzione post-centrale, dove troviamo l'homunculus sensitivo
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FIBRE IN ARRIVO AL NVP (nucleo ventrale posteriore, dei nuclei specifici del talamo)
1 DEL LEMNISCO SPINALE: ovvero assoni delle cellule del nucleo proprio del corno posteriore del midollo spinale. veicola la sensibilità protopatica 2 DEL LEMNISCO MEDIALE: dai nuclei gracile e cuneato del bulbo > vi proietta la via dei cordoni. per la sensibilità epicritica e propriocettiva 3 DEL LEMNISCO TRIGEMINALE: trasportano impulsi sensitivi dalla testa
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TALAMO: NUCLEI NON SPECIFICI (diencefalo)
ricevono fibre dalla formazione reticolare, ed hanno connessioni con la corteccia cerebrale. N. INTERLAMINARI sono nello spessore della lamina midollare interna N. DELLA LINEA MEDIANA sono sulla faccia mediale
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IPOTALAMO (diencefalo)
insieme di nuclei di sostanza grigia che si trova tra il chiasma ottico e i peduncoli cerebrali. è la parte inferiore del diencefalo. sulla faccia inferiore presenta il chiasma ottico ed il peduncolo ipofisiario, neuroipofisi e corpi mammillari particolarmente importanti sono i NUCLEI IPOTALAMICI, che sono controllati dal talamo e dalla corteccia cerebrale, e a loro volta modulano l'attività dei centri nell'ipofisi e nel tronco encefalico. gli assoni di questi neuroni terminano con bottoni sinaptici a contatto con i capillari infundibolari
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ASSE IPOTALAMO-IPOFISIARIO (ipotalamo, diencefalo)
è importante per la stretta connessione tra il sistema endocrino e quello nervoso. è costituito da: - nucleo sopraottico + paraventricolare, nella regione sopraottica - nuclei arcuato, preottico e tuberale - assoni per le connessioni ipotalamo/ipofisi e tubero/ipofisi - neuroipofisi I NUCLEI SOPRAOTTICO E PARAVENTRICOLARE hanno attività neurosecretoria: secernono OSSITOCINA, per la contrazione della muscolatura liscia, e VASOPRESSINA. anche gli assoni di questi neuroni terminano con bottoni sinaptici a contatto con capillari della neuroipofisi.
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SISTEMA PORTALE IPOTALAMO-IPOFISIARIO (rete mirabile venosa dell'ipofisi anteriore)
dalle arterie ipofisiarie superiori si staccano rami che vanno nell'infundibolo > lì formano plessi capillari che vanno a circondare i nuclei arcuato, preottico e tuberale > da questi capillari il sangue capillarizza ulteriormente creando sinusoidi, così che questi nuclei possano influenzare l'attività endocrina dell'adenoipofisi si può quindi dire che l'IPOTALAMO ANTERIORE sia una ghiandola endocrina di origine epiteliale, mentre quello POSTERIORE sia un'estensione di tessuto nervoso
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IPOTALAMO: funzioni (diencefalo)
- regolazione del sistema neurovegetativo: ipotalamo anteriore = tono parasimpatico / posteriore = tono ortosimpatico - contiene centri della fame e della sete - influenza il ritmo sonno/veglia - influenza la termoregolazione - comportamento emotivo: tono affettivo e risposte aggressive
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INFUNDIBOLO
peduncolo che connette ipofisi ed encefalo
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TELENCEFALO (cervello)
composto dai 2 EMISFERI CEREBRALI, separati dalla FESSURA INTEREMISFERICA ------- EMISFERI: la superficie è costituita di corteccia cerebrale, sotto alla quale troviamo il CENTRO SEMIOVALE di sostanza bianca, e alla loro base troviamo i GANGLI DELLA BASE. sono presenti anche i VENTRICOLI LATERALI, sede di produzione e deflusso di liquor. Sulla superficie della corteccia ci sono - SOLCHI: delimitano le circonvoluzioni - SCISSURE: profonde invaginazioni che delimitano i 5 LOBI: frontale, parietale, temporale, occipitale, dell'insula Ogni emisfero ha 3 FACCE: - INFERIORE - LATERALE, attraversata dalla SCISSURA CENTRALE (di Rolando) che posteriormente è in contatto con la SCISSURA PARIETO OCCIPITALE + SCISSURA LATERALE (di Silvio) + le due circonvoluzioni - MEDIALE, guarda la fessura interemisferica. parallelamente al CORPO CALLOSO decorre la SCISSURA DEL CINGOLO. quella CALCARINA, invece, è in prossimità del lobo occipitale. ** circonvoluzione giro pre-centrale: area motoria primaria ** circonvoluzone giro post-centrale: area sensitiva primaria
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TELENCEFALO: struttura
si può dividere in CORTECCIA CEREBRALE, sotto la quale troviamo il CENTRO SEMIOVALE di sostanza bianca
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CORPO CALLOSO
commissura interemisferica più importante perchè connette tra loro gli emisferi. è un fascio di fibre che si trova al di sotto della corteccia cerebrale
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TELENCEFALO: CORTECCIA CEREBRALE (cervello)
strato di neuroni che costituisce la superficie degli emisferi. è disomogenea per numero di strati. possiamo distinguervi 4 tipi principali di AREE CEREBRALI: - AREE SENSITIVE PRIMARIE, per la percezione cosciente di stimoli (sensibilità somatica proprio ed esterocettiva) + vista udito etc. la CORTECCIA SOMATOSENSORIALE si trova nella circonvoluzione post-centrale del lobo parietale, e lì troviamo l'HOMUNCULUS SENSITIVO - AREE MOTORIE PRIMARIE, per l'esecuzione dei movimenti volontari. si trova nella circonvoluzione pre-centrale del lobo frontale, dove troviamo l'HOMUNCULUS MOTORIO AREA VISIVA PRIMARIA, ai margini superiore, inferiore e nella profondità della scissura calcarina del lobo occipitale AREA UDITIVA PRIMARIA sulla superificie inferiore della scissura laterale di Silvio, nel lobo temporale.
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TELENCEFALO: CENTRO SEMIOVALE
è delimitato internamente dai GANGLI DELLA BASE e dai ventricoli laterali, esternamente dalla corteccia. composto da diversi tipi di fibre nervose: - FIBRE DI PROIEZIONE. dal talamo alla corteccia o dalla corteccia alle stazioni di sostanza grigia sottocorticali FIBRE ASSOCIATIVE: da aree della corteccia ad aree corticali dello stesso emisfero FIBRE COMMISSURALI: connettono aree corticali dei due emisferi, passando da corpo calloso, fornice e commessura anteriore
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CORPO STRIATO E NUCLEI DELLA BASE (telencefalo)
per motilità extrapiramidale. sono nella parte inferiore di ogni emisfero, collegati a formazioni del tronco encefalico. la parte più voluminosa dei nuclei della base è il CORPO STRIATO, che è composto da: - NUCLEO CAUDATO, con forma a c e un corpo una testa e una coda - PUTAMEN + GLOBO PALLIDO = NUCLEO LENTICOLARE può essere suddiviso in NEOSTRIATO (nucleo caudato + putamen) che appartiene al telencefalo, e PALEOSTRIATO, che appartiene al diencefalo ed è costituito dal solo globo pallido * tra nucleo caudato e putamen c'è la capsula interna FUNZIONALMENTE si considerano i nuclei della base come l'insieme di corpo striato + nucleo subtalamico + sostanza nera. una loro compromissione può portare a malattie extrapiramidali come il Parinson. + AREE DI BROCKA E WERNICKE