DIGERENTE ED ESCRETORE Flashcards

1
Q

CHE TIPO DI EPITELIO TROVIAMO NEL DIGERENTE?

A

pavimentoso composto dalla bocca all’esofago, cheratinizzato, per sopportare gli stress meccanici. dallo stomaco in poi è cilindrico semplice.

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2
Q

SUDDIVISIONE DEL DIGERENTE

A

CANALE ALIMENTARE, cavo + GHIANDOLE ANNESSE, comprendono le salivari maggiori

Si può dividere per funzione in INGESTIVA; DIGESTIVA, ESCRETRICE, ma non è divisione netta: nella cavità orale inizia la digestione (ptialina per amido) e nell’escretrice si ha riassorbimento e produzione vitamine).

Le ghiandole annesse sono: MAGGIORI: salivari, fegato e pancreas
- INTRAEPITELIALI: unicellulari, secernono muco e sono nella parete degli organi. se si ingrossano > INTRAPARIETALE: pluricellulari ma all’interno della parete > EXTRAPARIETALE: come le maggiori, fegato pancreas e salivari maggiori

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3
Q

GHIANDOLE SALIVARI MAGGIORI

A

PAROTIDI: acino sierosa, ha secrezione sierosa e si trova vicino all’orecchio, accolta nella LOGGIA PAROTIDEA. Sbocca con la papilla parotidea vicino al 2 molare superiore, ed il suop condotto escretore si chiama DOTTO DI STENONE, che perfora il muscolo buccinatore ed entra nel vestibolo della bocca.

SOTTOMANDIBOLARI: si apre in cavità orale propriamente detta, ha secrezione mista (+ sierosa)

SOTTOLINGUALI: si apre in cavità orale propriamente detta ed ha secrezione mista (+ mucosa)

Sono tutte doppie, se ne hanno una per lato.

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4
Q

PARTE INGESTIVA DEL DIGERENTE:

A

si entra dall’ORIFIZIO BUCCALE, e si divide in VESTIBOLO DELLA BOCCA, esterno alle arcate gengivo dentali + CAVITA’ ORALE PROPRIAMENTE DETTA che è sede della lingua.

il PALATO è DURO (impalcatura scheletrica) e MOLLE (muscolare, termina con un margine libero a delimitare l’istmo delle fauci. Accoglie la TONSILLA PALATINA. Il MOLLE ha l’ugola, sporgenza.

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5
Q

ANELLO LINFATICO DI WALDAYER

A

tonsilla faringea + tonsille tubariche + tonsilla linguale + tonsille palatine (o amigdale)

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6
Q

PAPILLE LINGUALI

A

sono estroflessioni della tonaca mucosa (ep. di rivestimento, tonaca propria della mucosa) pavimentose composte

1) FILIFORMI: numerose, non gustative. estroflessioni allungate con funzione meccanica > punte cheratinizzate.
2) FOLIATE: sono 2, ai margini della lingua. introflessioni ed estroflessioni (3 assi connettivali). sono gustative, i calici sono lungo le pareti dei solchi
3) FUNGIFORMI: numerose, gustative > i calici sono esposti sulla parte espansa (PERC. FUGACE)
4) CIRCUMVALLATA: 8 o 10, grosse gustative. davanti alla V linguale, NON introflessioni > tessuto circostante introflette.

FOLIATE E CIRCUMVALLATE hanno le GHIANDOLE DI VON HEBNER, ghiandole salivari minori a secrezione sierosa per risciacquo.

CALICI GUSTATIVI: nello spessore dell’epitelio pavimentoso composto. sono cellule cilindriche, allungate per l’altezza dell’epitelio. APICE: apparato microvillare sensoriale. BASE: contatto con fibre nervose.

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7
Q

LA FARINGE (macroscopica)

A

organo profondo e nascosto, inizia dalla base cranica e termina alla C6.
fa parte dell’apparato respiratorio e del digerente, e può essere divisa in RINOFARINGE, OROFARINGE, LARINGOFARINGE.

forma a imbuto: cavo, largo in alto, va restringendo. ha la normale struttura degli organi cavi, ma a lvl della tonaca propria il connettivo forma la MEMBRANA FARINGO-BASILARE (impalcatura e sostegno alla t.mucosa e muscolatura).

si trova davanti alla colonna vertebrale e dietro a laringe e trachea

è un canale incompleto > parte anteriore aperta > comunica con - cavità nasali / cavo orale pd / adito laringeo

prima dell’esofago c’è una porzione di parete, ma è in condivisione con la laringe.

RINOFARINGE: tonsilla faringea + sulle pareti laterali ha dei fori che corrispondono alle aperture per la tuba di eustachio (salpinge)&raquo_space; impo per pressioni uguali.

ha muscolatura sofisticata: MUSC. COSTRITTORI superiori, medi e inferiori, partono dalla parte posteriore e vanno in basso, parzialmente sovrapposti al contrario = contraendosi restringono il lume + con i MUSC. ELEVATORI si accorcia anche.

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8
Q

DEGLUTIZIONE

A

due fenomeni:
1: palato molle si solleva tra oro e rinofaringe e chiude il passaggio
2: la lingua spinge il bolo verso la sua stessa radice, verso le vallecule glosso-epiglottiche > l’epiglottide chiude l’adito laringeo > bolo deve passare per forza dall’esofago

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9
Q

ESOFAGO (macroscopica)

A

dopo la faringe, inizia a C6 e scorre nel mediastino posteriore. lungo circa 30cm > parte cervicale, toracica e addominale.

STRETTO RAPPORTO CON COLONNA:
- piano frontale: in alto a dx: concavità / in basso a sx: concavità
- piano sagittale: superiormente: convessità x lordosi / infer: concavità x cifosi
RESTRINGIMENTI:
- rest. CRICOIDEO: a C6 x rapporto con cartilagine cricoide (ostacolo per bolo)
- rest. BRONCO-AORTICO: per bronco sx e arco dell’aorta (2=1) a livello toracico
- rest. DIAFRAMMATICO: dove attraversa il diaframma
» FUSI: crico-aortico/diaframmatico/imbuto precardiale (dove l’esofago entra nello stomaco)

STRUTTURA: classico organo cavo.
!! nella lamina propria della tonaca mucosa troviamo le GHIANDOLE ESOFAGEE DI HEWLETT, tubolari ramificate (muco per lubrificare, a inizio e fine). nella sottomucosa, nella lunghezza, classiche ghiandole acinose ramificate (mucose)

VASCOLARIZZAZIONE: contributi a vari livelli.
- arteriosi: tiroidea e aorta
- venosi: azigos ed emiazigos

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10
Q

ESOFAGO: rapporti

A

ESO. CERVICALE:
- trachea: davanti. anelli cartilagine incompleti > dietro “parte membranacea” muscolare e connettivale per passaggio bolo
- colonna (dietro)
- lobi tiroidei
- fascio neuro-vascolare: composto da giugulare interna, carotide comune e nervo vago.
ESO. TORACICO:
- facce mediastiniche dei polmoni
- atrio sx del cuore > causa sporgenza a lvl del recesso pericardico di Haller
- arco aortico: poi la discendente gli si pone a sx, poi dietro (rimane tra esofago e colonna)
- trachea: fino a diramazione tracheale
- sistema venoso azigos
ESO. DIAFRAMMATICO
- con diaframma + fegato (impronta sulla faccia viscerale del lobo sinistro)

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11
Q

PERITONEO

A

è la sierosa addominale, ed è composto da
1 FOGL. VISCERALE, in rapporto con gli organi che riveste
1 FOGL. PARIETALE, tappezza la parete addominale escludendo gli organi
- contiene liquido per lubrificare

forma i LIGAMENTI PERITONEALI sierosi, più o meno corti, per raggiungere e avvolgere gli organi:

PIEGHE PERITONEALI:
- LIGAMENTI: brevi, tra parete e organo o organo-organo. se sono particolarmente consistenti:
- OMENTI: piccolo (lig. epatogastrico + epatoduodenale) e grande (lig. gastrocolico fa da base e continua con il grembiule omentale)
- MESI: spessi e lunghi con vasi nervi etc. dalla parete posteriore dell’addome si hanno il mesocolon trasverso, il sigmoideo e il mesentere.

la CAVITA PERITONEALE si divide in
- grande cavità perit: dal diaframma alla pelvi, divisa in due dal mesocolon trasverso > sopra e sottomesocolica
- borsa omentale: dietro lo stomaco, comunica con la grande cavità attraverso il forame epiploico di winslow

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12
Q

STOMACO: macroscopica

A

organo sacciforme in regione epigastrica e ipocondriaca sx, toraco addominale subito sotto al diaframma, intraperitoneale
2 FACCE: anteriore e posteriore&raquo_space; la posteriore non è completamente rivestita di peritoneo, infatti troviamo l’AREA NUDA, dove c’è comunque del connettivo che lo mette in contatto con il diaframma
2 MARGINI: dx concavo piccola curvatura, sx convesso gran de curvatura

suddivisibile in
1) CORPO: più ampia e centrale
2) FONDO: superiore al corpo, inizia prima dell’ingresso dell’esofago, in rapporto con il diaframma
3) PORZ. ORIZ. PILORICA: prelude al piloro > antro pilorico, più dilatato + canale pilorico + piloro, porta al duodeno (sfintere muscolare) che esternamente si presenta come un solco

completamente rivestito da peritoneo viscerale ad eccezione del fondo, che è a contatto con il diaframma > i foglietti si incontrano ai margini dello stomaco > producono i LIGAMENTI PERITONEALI, di natura sierosa = LIG. GASTROEPATICO+L. EPATO-DUODENALE = PICCOLO OMENTO

  • organo di peristalsi e rimescolamento: ha 3 strati di muscolatura: longitudinale, circolare e obliqua
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13
Q

STOMACO: curvature e rapporti

A

PICCOLA CURVATURA:
1 lig. gastroepatico: pars flaccida del piccolo omento, va verso la faccia viscerale del fegato e lì si continua con il [[ lig. epatoduodenale: pars tensa ]] termina bruscamente delimitando il FORAME EPIPLOICO DI WINSLO > mette in comunicazione la cavità peritoneale e la borsa omentale. vi scorrono: art epatica propria, vena porta e coledoco (triade portale)

GRANDE CURVATURA:
1 lig. gastro-frenico: in alto, col diaframma
2 lig. gastro-splenico: in basso a sinistra, con la milza
3 lig- gastro-colico: in basso, con il colon trasverso

*piccolo omento: collega stomaco e fegato

RAPPORTI:
- esofago: si apre provenendo da destra = ANGOLO DI HISS (acuto) per impedire il reflusso > fondo dello stomaco rimane sopra > gas distendono > meno reflusso
- faccia posteriore: milza, pancreas, rene sinistro (mediati dalla borsa omentale)
- fondo: diaframma
- parte anteriore: faccia viscerale del lobo sinistro del fegato, coste e parete addominale (dove troviamo il triangolo di labbè, per la palpazione dello stomaco)

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14
Q

STOMACO: struttura

A

internamente lo stomaco ha aspetto cerebroide, dato dalle pieghe. Ingrandendo le aree gastriche si notano creste > aree > fossette (depressioni9)

TONACA MUCOSA: cilindrico semplice + tonaca mucosa pd + muscolaris mucosae, ma è anche GHIANDOLARE: ci sono cellule MUCOIDI (sec. continua, diverse dalle mucipare) = creano gel protettivo = BARRIERA MUCOSA per non autodigerirsi + tampone acidità gastrica, favorisce assorbimento Fe, favorisce azione enzimi digestivi e degradazione B1

Anche la TONACA MUSCOLARE è particolare, perchè ha eccezionalmente tre strati:
circolare esterno, longitudinale interno e obliqui ancora più interno ()organo di peristalsi)

  • digestione proteica: inizia nello stomaco con la pepsina (autoattivazione) e finisce a livello intestinale ad opera del pancreas
  • digestione dei grassi: inizia nello stomaco con la rennina e finisce con la lipasi pancreatuica
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15
Q

STOMACO: ghiandole gastriche

A

1 CARDIALI, zona del cardias, muco neutro, tubolari composte
2 PILORICHE, zona del piloro, muco basico e gastrina, tubolari ramificate
3 GASTRICHE PD, fondo/corpo dello stomaco, nella tonaca propria, secernono succo gastrico, tubolari semplici. formate da diversi tipi di cellule ritrovabili nel tubolo ghiandolare [ indifferenziate, del colletto, principali, parietali, argentaffini ]

  • la GASTRINA agisce sullo stomaco stimolando la produzione di pepsinogeno e acido cloridrico
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16
Q

STOMACO: cellule del tubolo ghiandolare delle ghiandole gastriche propriamente dette

A

1 INDIFFERENZIATE: nel colletto ghiandolare, indifferenziate, sul fondo delle fossette gastriche per turnover cellulare del tubolo ghiandolare e dell’epitelio di rivestimento

2 DEL COLLETTO: produzione muco acido

3 PRINCIPALI: zimogeniche, producono pepsinogeno (precursore della pepsina, digerisce proteine parzialmente in peptoni) e rennina per la digestione dei grassi

4 PARIETALI: producono HCL e fattore intrinseco antianemico, sono intercalate tra le cellule principali.
- acido cloridrico: importante per azione battericida, viene prodotto fuori dalla cellula crazie ai canalicoli intracellulari, invaginazioni della citomembrana che comunica col lume ghiandolare
- fattore intrinseco antianemico: con b12 + fondamentale per la sintesi del dna

5 ARGENTAFFINI: intercalate tra le cellule del tubolo ghiandolare esocrino, ma endocrine: producono e riversano serotonina (neurotrasmettitore) nel sangue&raquo_space;> parte del sistema endocrino diffuso in tutto il canale alimentare (nelle mucose)

  • serotonina: stimola la contrazione della muscolatura liscia.
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17
Q

PRODUZIONE DELL’ACIDO CLORIDRICO

A

avviene nello stomaco, ad opera delle CELL PARIETALI delle ghiandole pd > quando lavorano formano i CANALICOLI INTRACELLULARI: profonde invaginazioni della membrana citoplasmatica che comunicano con il lume ghiandolare

  • la cellula attrae anidride carbonica dal capillare > la mescola con acqua = acido carbonico
  • l’acido carbonico viene scisso dall’anidrasi carbonica in ione idrogeno e ione bicarbonato
  • lo ione idrogeno, tramite le pompe protoniche, viene scambiato con uono ione potassio
  • lo ione bicarbonato va nel capillare, viene scambiato con uno ione cloro, che viene portato nel lume ghiandolare. lì si mescola con l’idrogenione e si ha acido cloridrico che quindi nasce nel lume della ghiandola gastrica
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18
Q

COMPOSIZIONE DI UNA MUCOSA

A

la mucosa è composta da una TONACA MUCOSA, quindi
- epitelio
- lamina propria, connettivo denso per supporto
- muscolaris mucosae, muscolatura liscia

negli organi cavi troviamo anche:
- sottomucosa: connettivo lasso, vi sono vasi e nervi necessari alla parete
- tonaca muscolare: liscia > 1 strato interno (circolare) 1 strato esterno (longitudinale)
- tonaca avventizia: connettivo fibroso, in alcuni organi è sostituita da una sierosa

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19
Q

INTESTINO TENUE: macroscopica

A

è formato da duodeno + intestino tenue mesenteriale (digiuno e ileo)

  • ha le PLICHE CIRCOLARI (il duodeno è liscio) che sono estroflessioni della tonaca mucosa, per aumentare la superficie assorbente.

l’unità morfo funzionale è il VILLO INTESTINALE

Nella tonaca propria della mucosa troviamo:
- GHIANDOLE DI GALEAZZI, tra i villi. contengono le CELL DI PANETH, che producono lisozima (antibiotico naturale)
- PLACCHE DEL PEYER: linfociti aggregati in noduli

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20
Q

DUODENO: macroscopica

A

primo tratto del tenue, in regione mesogastrica, applicato alla parete addominale posteriore. è secondariamente retroperitoneale, tranne l’ampolla che è rivestita da peritoneo. si trova a metà delle 2 logge (sopra e sotto mesocolica)
FORMA a C maiuscola, in cui individuiamo
1 AMPOLLA (O BULBO) subito sotto al piloro
2 PORZIONE DISCENDENTE: esternamente accoglie la testa del pancreas, internamente presenta le PAPILLE

4 PORZIONE ORIZZONTALE
5 PORZIONE ASCENDENTE > termina con la FLESSURA DUODENO DIGIUNALE, dopo la quale comincia il mesentere

*PAPILLE:
- duodenale maggiore (di Vater) sbocco del dotto pancreatico maggiore di wirsung + del coledoco
- duodenale minore: sbocco del dotto pancreatico minore (di santorini)
i dotti pancreatici sboccano lì perchè è dove si è generato durante l’ontogenesi

  • nella sottomucosa ci sono le GHIANDOLE DI BRUNNER, che producono soluzione ricca di bicarbonato per tamponare l’acidità del succo gastrico.
  • internamente ha PIEGHE CIRCOLARI, tranne l’ampolla che è liscia.
  • MESOCOLON TRASVERSO: meso che fa da pavimento alla borsa omentale, divide lo spazio peritoneale in sovra e sotto mesocolico
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21
Q

VILLO INTESTINALE

A

sono estroflessioni digitiformi della tonaca mucosa > danno il classico aspetto vellutato + la muscoilaris mucosae penetra nel villo concedendogli il classico movimento a stantuffo per spremersi e svuotarsi.

  • rivestito da epitelio cilindrico semplice, che è composto da vari tipi di cellule:
    ENTEROCITA: per assorbimento delle sostanze. sul versante esterno ha dei microvilli che contengono il GLICOCALICE (materiale glicoproteico con enzimi per digestione degli zuccheri semplici) che dà l’orletto a spazzola. AA e zuccheri vengono portati dal villo al sangue.
    CELL MUCIPARE CALICIFORMI: producono muco (fase di accumolo > secrezione) x materiale neutro e liquido **
    CELL ARGENTAFFINI: produzione enterormoni, come la serotonina per contrazione della muscolatura liscia
    LINFOCITI ISOLATI
  • dentro al villo c’è una piccola arteria che deriva dalla mesenterica superiore > capillarizza e poi scarica di nuovo nella mesenterica superiore (impo per ossigenare villi ed immettere gli aa e gli zuccheri nel sangue=
  • alla base del villo troviamo le anastomosi artero venose
  • nel villo c’è anche un capillare linfatico (o VASO CHILIFERO) che inizia a fondo cieco, raccogliendo il liquido extravasato e assorbendo la parte lipidica.
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22
Q

FORCHETTA VASCOLARE

A

la porzione orizzontale del pancreas viene pinzata da aorta dietro e arteria mesenterica superiore davanti > onda sfigmica importante: possono stringere e dare problemi intestinali

23
Q

INTESTINO CRASSO: macroscopica

A

continua il tenue, ma lo incornicia. è più corto e con calibro maggiore. è un organo cavo con aspetto “festonato” > la tonaca muscolare ha la muscolatura liscia circolare normale, ma la longitudinale è ridotta a 3 TENIE (fasci) che partono dal cieco-appendice e sono più corti dell’intestino e quindi lo contraggono > torna normale ner retto.

si divide in:
CIECO APPENDICE: ricca di tessuto linfoide perchè inizia a fondo cieco e fa da serbatoio per un po’. intraperitoneale
COLON: (ascendente, trasverso, discendente, sigmoideo) riassorbimento acqua, B5, potassio e sali biliari. ci sono cellule cilindriche e ghiandole mucipare caliciformi. è vascolarizzato dall’art mesenterica inferiore (si completta nel retto con la rettale superiore)
RETTO: organo serbatoio, accumola le feci. si trova in cavità pelvica (da 3VS) e si divide in
- parte pelvica: ampolla, più dilatata e lunga
- canale anale: stretto, attraversa il pavimento pelvico e termina con l’orifizio anale.
è vascolarizzato dall’arteria iliaca interna. è retroperitoneale, tranne il 3 superiore della faccia anteriore, ed è importante perchè con questa parte si riflette sugli organi che ha davanti (altra domanda)
nel canale anale si hanno dilatazioni venose che possono essere fisiologiche (per il mantenimento del canale anale) ma anche patologiche (emorroidi, interne e esterne)

  • flessura dx: epatica // sx: splenica.
24
Q

RETTO: rapporti anteriori

A
  • maschio: il peritoneo si porta sulla parte posteriore della vescica e crea 1 CAVO RETTO VESCICALE > retto in rapporto con la base della vescica e la prostata
  • femmina: il peritoneo si porta a rivestire prima l’utero e poi la vescica, creando 2 CAVI: 1 RETTO-UTERINO DI DOUGLAS e 1 VESCICO-UTERINO

per separare ampolla e canale anale c’è il muscolo elevatore dell’ano, che si contrae

25
GRASSO BRUNO
tessuto adiposo multiloculare, abbondante negli animali ibernanti. è molto vascolarizzato e contiene molte gocce di trigliceridi, il cui catabolismo libera calore (abbondante nei neonati). negli adulti si limita alla zona perineale, al collo e alle ghiandole surrenaliche
26
PERITONEO
è la sierosa addominale, ed è composto da 1 FOGL. VISCERALE, in rapporto con gli organi che riveste 1 FOGL. PARIETALE, tappezza la parete addominale escludendo gli organi - contiene liquido per lubrificare forma i LIGAMENTI PERITONEALI sierosi, più o meno corti, per raggiungere e avvolgere gli organi: PIEGHE PERITONEALI: - LIGAMENTI: brevi, tra parete e organo o organo-organo. se sono particolarmente consistenti: - OMENTI: piccolo (lig. epatogastrico + epatoduodenale) e grande (lig. gastrocolico fa da base e continua con il grembiule omentale) - MESI: spessi e lunghi con vasi nervi etc. dalla parete posteriore dell'addome si hanno il mesocolon trasverso, il sigmoideo e il mesentere. la CAVITA PERITONEALE si divide in - grande cavità perit: dal diaframma alla pelvi, divisa in due dal mesocolon trasverso > sopra e sottomesocolica - borsa omentale: dietro lo stomaco, comunica con la grande cavità attraverso il forame epiploico di winslow
27
FEGATO: macroscopica
ghiandola ANFICRINA più grossa (circa 2000gr x vascolarizzazione): esocrina > produce bile / endocrina > produzione NON ormonale (non x recettori) è un organo peritoneale, ad eccezione dell'area nuda (a contatto con il diaframma, in alto) e si trova in regione toraco addominale > dall'ipocondrio dx, epigastrio, ipocondrio sx. in quanto organo pieno ha stroma e parenchima, ma anche la CAPSULA DI GLISSON che partecipa alla struttura interna ed esterna ha la forma di un ellissoide a cui manca una porzione, quindi troviamo: 2 FACCE: diaframmatica (antero-superiore) e viscerale 2 MARGINI: anteriore (acuto, dall'alto in avanti) con incisura per la cistifellea // posteriore: smusso, vi troviamo l'area nuda.
28
FEGATO: ligamenti
LIGAMENTI: 1. FALCIFORME: sulla faccia diaframmatica, forma a falce, disposizione sagittale > lobo dx e sinistro, minimizza i movimenti a sx (a dx ci sono le coste) 2. ROTONDO DEL FEGATO: ligamento fibroso dalla cicatrizzazione della vena ombelicale, rimane tra i due foglietti del falciforme 3. CORONARIO, delimita l'area nuda e lo collega al diaframma. Sulla FACCIA VISCERALE troviamo i SOLCHI: 2 sagittali e 1 trasversale > formano H maiuscola che permette di riconoscere un lobo dx, uno sx, un lobo QUADRATO (anteriore) e uno CAUDATO (posteriore) - per il SOLCO TRASVERSO ciascun sagittale viene diviso in una metà anteriore e una posteriore. in corrispondenza del solco trasverso troviamo ILO DEL FEGATO, dove entra il PEDUNCOLO EPATICO (ingresso vena porta e art. epatica + uscita dotti epatici). All'ILO arrivano anche il lig. epato-duodenale e quello gastroepatico, che formano il piccolo omento
29
FEGATO: impronte viscerali
LOBO DESTRO: colica, rene destro, surrene, duodeno (discendente) LOBO QUADRATO: ampolla duodenale LOBO SINISTRO: gastrica ed esofagea LOBO CAUDATO: non impronte perchè è il tetto della borsa omentale
30
DESCRIVI LA VENA PORTA
entra nel fegato > capillarizza > giunge al ligamento epato-duodenale ORIGINA da: mesenterica superiore+inferiore e vena splenica, dietro la testa del pancreas + accoglie il sangue delle vene gastriche e della cistifellea prende quindi sangue da milza, stomaco, intestino e pancreas > povero di ossigeno ma ricco di AA e zuccheri per la sintesi proteica
31
LOBULO EPATICO
unità morfo funzionale del fegato, forma di piramide poligonale ad apice tronco. vi troviamo - RETE CONNETTIVALE: dalla capsula di glisson, fibre lasse = reticolari - RETE CELLULARE: (parenchima) = eptociti > lamine disposte a raggera (tipica ghiandola endocrina a cordoni) - RETE VASCOLARE: capillari sinusoidi fenestrati discontinui, tra le lamine di epatociti - RETE BILIARE: parte esocrina. canalicoli biliari, tramite il coledoco arrivano al duodeno. * ricchi di organuli, perchè sono laboratori chimici PERIFERIA: in corrispondenza degli spigoli si ricava uno "SPAZIO PORTALE": triade portale + vena centro lobulare. i capillari sinusoidi si formano dai vasi in corrispondenza degli spazi portali, e decorrono tra le lamine degli epatociti, scaricandosi nella vena centro lobulare (esempio di rete mirabile venosa) dalla vena centro lobulare > vena sotto lobulare (vena di raccordo) >> via via si uniscono a formare le 3 vene epatiche maggiori più un numero di minori (escono dal fegato in corrispondenza della vena cava inferiore)
32
LOBULO EPATICO: versanti
VERS. VASCOLARE: nello spazio di disse, per scambi metabolici. c'è un apparato microvillare e una parete capillare VERS. CELLULARE: la citomembr. degli epatociti è in rapporto in certi punti = invaginazioni = CAPILLARI BILIARI (inizio via biliare esocrina) + apparati giunzionali. la parete NON è propria finchè il condotto è tra le membrane > si forma fuori dall'epatocita. COLANGICITI: cellule che si trovano prima del condottino biliare, in proliferazione (x rinnovo tessuto epatico) >> COLANGIOLO: punto di passaggio tra parete degli epatociti e condotto biliare/zona staminale.
33
VIE BILIARI EXTRAEPATICHE
condottini > condotti più grandi > in corrispondenza dell'ilo del fegato si hanno 2 DOTTI COLLETTORI principali: - dotto epatico sx / dotto epatico comune (dx) il DOTTO EPATICO COMUNE riceve il dotto cistico (dalla cistifellea, che è il serbatoio della bile) = da questa unione parliamo di DOTTO COLEDOCO, che con il dotto pancreatico maggiore scarica nella parte discendente del duodeno.
34
VIE BILIARI EXTRAEPATICHE
condottini > condotti più grandi > in corrispondenza dell'ilo del fegato si hanno 2 DOTTI COLLETTORI principali: - dotto epatico sx / dotto epatico comune (dx) il DOTTO EPATICO COMUNE riceve il dotto cistico (dalla cistifellea, che è il serbatoio della bile) = da questa unione parliamo di DOTTO COLEDOCO, che con il dotto pancreatico maggiore scarica nella parte discendente del duodeno.
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RAPPORTO TRA CAPILLARE ED EPATOCITA
- sul versante del dominio dell'epatocita sulla membrana dell'epatocita si ha un apparato microvillare che serve ad aumentare la superficie di lavoro // il capillare ha una parete discontinua e fenestrata >> questi sono in rapporto nello spazio di disse (no contatto diretto) 1. l'epatocita preleva il necessario dal sangue 2. l'epatocita sintetizza le proteine > le immette nel sinusoide ( modalità endocrina anche se sono proteine plasmatiche) *** il fegato è un organo detossificante, soprattutto nei confronti dell'ammoniaca del metabolismo delle proteine > la trasforma in urea
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PARTICOLARITA' SINUSOIDE EPATICO
- CELL. ENDOTELIALI DISCONTINUE: perchè di solito si trovano negli organi emopoietici o emocatereticiù - CELL. DI KUPPFER: macrofagi stellati, per captare le particelle provenienti dalla milza - CELL. DI ITO: lipociti che ricordano il grasso bruno. immagazzinano precursori di vitamina A, che sono liposolubili - PIT CELLS: linfociti natural killer (pattugliano la zona)
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PANCREAS: macroscopica
ghiandola anficrina extramurale, ma la parte endocrina ed esocrina sono materialmente divise. si trova in regione mesogastrica, applicato alla parete addominale posteriore. è secondariamente retroperitoneale, in intimo rapporto con il duodeno (testa) ed ha forma a MARTELLO: - coda: unica parte intraperitoneale. da quì parte il LIG. PANCREATICO-SPLENICO che va verso l'ilo della milza > chiude a fondo cieco a sinistra la borsa omentale - corpo - collo -------- "istmo del pancreas" restringimento - testa - processo uncinato, scavalcato dai vasi mesenteriali della forchetta vascolare - vi si impianta il MESOCOLON TRASVERSO: corpo e coda rimangono sovramesocolici (prospettano nella borsa omentale) il resto rimane nella sottomesocolica
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PANCREAS: macroscopica
ghiandola anficrina extramurale, ma la parte endocrina ed esocrina sono materialmente divise. si trova in regione mesogastrica, applicato alla parete addominale posteriore. è secondariamente retroperitoneale, in intimo rapporto con il duodeno (testa) ed ha forma a MARTELLO: - coda: unica parte intraperitoneale. da quì parte il LIG. PANCREATICO-SPLENICO che va verso l'ilo della milza > chiude a fondo cieco a sinistra la borsa omentale - corpo - collo -------- "istmo del pancreas" restringimento - testa - processo uncinato, scavalcato dai vasi mesenteriali della forchetta vascolare - vi si impianta il MESOCOLON TRASVERSO: corpo e coda rimangono sovramesocolici (prospettano nella borsa omentale) il resto rimane nella sottomesocolica
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PANCREAS: rapporti:
- testa: contenuta nella C duodenale da dx a sx, in alto: vena cava inferiore, aorta, rene sinistro, ghiandola surrenale.
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PANCREAS ESOCRINO
ghiandola tubolo acinosa composta > ha base larga e apice stretto con apparato microvillare. (i granuli vanno nel lume ghiandolare per esocitosi). All'apice segue il DOTTO INTERCALARE (con cellule a secrezione acquosa + ioni bicarbonato per tamponare acitià gastrica e attivare enzimi pancreatici) che è un condottino infilato anche un po' dentro l'acino. ___ ENZIMI PANCREATICI PRODOTTI: 1 proteasi > dig. proteica (es tripsinogeno) 2 amilasi pancreatica > dig. amidi, valutata in sospetto di pancreatite (se il parenchima si distrugge, si riversa nel sangue) 3 lipasi pancreatica > dig. grassi. succo pancreatico e bile sboccano nella stessa papilla duodenale perchè collaborano: bile emulsiona i grassi per favorire la lipasi pancreatica 4 nucleasi > per acidi nucleici delle cellule ingerite
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PANCREAS ENDOCRINO
isole di langherans. si trovano soprattutto verso corpo e coda, e sono gruppi di cellule isolate da connettivo > disposte in cordoni tra cui decorrono i capillari sinusoidi. vi troviamo tre tipi di cellule: A (20) glucagone > iperglicemizzante B (75) insulina > ipoglicemizzante (danno: diabete) D (5) somatostatina, inibente delle due precedenti
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RENI: macroscopica
organi pari, toraco-addominali profondi, poggiati sulla parete addominale posteriore. primitivamente retroperitoneali, occupano le FOSSE LOMBARI, depressioni ai lati della parte più alta del rachide lombare. sono parzialmente coperti dalle ultime due coste il dx (più basso) dall'ultima il sx. FORMA: semi di fagiolo: 2 FACCE: anteriore legg. convessa, posteriore leggermente schiacciata (applicata alla parete) 2 MARGINI: laterale convesso, mediale convesso in alto e basso e concavo nella parte intermedia (c'è l'ilo del rene: peduncolo renale: vena renale in uscita, art renale in entrata) 2 ESTREMITA' ARROTONDATE: superiore con ghiandola surrenale, e inferiore. Pur essendo retroperitoneali hanno un rivestimento connettivale, la FASCIA RENALE: individua la loggia renale, ed è fatta da 2 foglietti che si sdoppiano: PRE-RENALE E RETRO-RENALE: in corrispondenza del margine mediale NON si uniscono > la loggia è aperta quindi le fosse comunicano (potenziali processi patologici doppi ma ci sono aorta discendente e vena cava inferiore) andando in alto costituiscono una LOGGIAS SURRENALICA e poi si uniscono sul diaframma = LIG. CONNETTIVALE FRENO-RENALE. inferiormente si avvicinano ma non si appaiano > la loggia rimane aperta anche quì + i reni sono più piccoli della loggia = GRASSO BIANCO: imbottitura, isolante termico, sostegno. se si riduce il rene può scivolare = ptosi renale con inginocchiamento dell'uretere. *** dietro il foglietto retrorenale c'è il grasso bruno, ibernante = GRASSO PRERENALE DI GEROTA
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RENE: struttura interna
- corticale: omogenea - midollare: presenta alternanza di strutture piramidali con apice verso il seno renale (pir. malpighi, con apice o papilla verso il seno renale e base verso l'esterno) > tra l'una e l'altra la corticale forma le colonne di berten. PIRAMIDI E COLONNE si affacciao sul seno renale e per questo la superficie appare bernoccoluta. ** SENO RENALE: cavità interna, sbocco dell'ILO >> nella porzione concava del margine mediale, fessura disposta verticalmente che permette l'ingresso del peduncolo renale. il grasso bianco va a riempire gli spazi tra le ramificazioni vascolari e le prime VIE ESCRETRICI INTRARENALI: calici minori > maggiori > piccola pelvi intrarenale > piccola pelvi extrarenale > uretere
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RENE: rapporti
POSTERIORI: sono uguali per entrambi - parte lombare e costale del diaframma - muscoli addominali posteriori (grande psoas, quadrato dei rombi e trasverso dell'addome) - rapp. nervosi: nervo sottocostale, ileo-ipogastrico e ileo-inguinale > x patologia renale il dolore irradia in regione anteriore e inferiore, fino ai genitali esterni ANTERIORI: diversi per dx e sx DX: lobo viscerale della faccia destra del fegato, duodeno discendente, flessura colica epatica, surrene dx SX: flessura colica splenica, prime anse digiunali, pancreas (corpo e coda), stomaco, milza e surrene sx
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SURRENE
ghiandola retroperitoneale, profonda, a ridosso della parete posteriore. sono ghiandole endocrine a cordoni (corticale 80, midollare 20) CORTICALE: produce ormoni steroidei. x diversa disposizione dei cordoni, si distingue: 1 ZONA GLOMERULARE: più superficiale, produce mineralcorticoidi (es. aldosterone) per riassorbimento facoltativo del sodio. principalmente stimolata dall'angiotensina 2 2 ZONA FASCICOLATA: intermedia, più estesa. ormoni glucorticoidi (cortisolo) molti effetti, metabolismo dei glucidi, antinfiammatori, stimolata dall'acth 3 ZONA RETICOLARE: più interna e meno estesa. ormoni steroidei androgeni per caratteri sessuali maschili MIDOLLARE: come i gangli ortosimpatici. produce granuli contenenti catecolammine (nora e adre)
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NEFRONE
unità funzionale del rene. nel rene infatti c'è: - midollare: interna, piramidi renali di malpighi (18/20 per rene) + colonne di berten - corticale: periferica, omogenea, parte si infila nella midollare creando le colonne renali c'è alternanza ripetitiva di zone: - nella PIRAMIDE: raggi chiari (tuboli collettori) e scuri (vasi sanguigni) > più evidente alla base. la papilla presenta forellini (zona cribrosa) da cui esce l'urina prodotta dal rene. - nella CORTICALE: alternanza parti rettilinee e attorcigliate > RAGGI MIDOLLARI DI FERREIN e PARTI CONVOLUTE ** nella parte più periferica del rene i raggi non si vedono più > solo CORTEX CORTICIS (convoluta) i nefroni si possono dividere in CORTICALI (85) e IUXTAMIDOLLARI, che sono meno ma più interessanti perchè sono gli unici a poter controllare la concentrazione dell'urina. Il nefrone è scomponibile in: 1. corpuscolo renale di malpighi: dialisi, scorie azotate 2. tubolo contorto prossimale 3. ansa di henle > forma di forcina, braccio ascendente + discendente 4. tubolo contorto distale
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NEFRONE
unità funzionale del rene. nel rene infatti c'è: - midollare: interna, piramidi renali di malpighi (18/20 per rene) + colonne di berten - corticale: periferica, omogenea, parte si infila nella midollare creando le colonne renali c'è alternanza ripetitiva di zone: - nella PIRAMIDE: raggi chiari (tuboli collettori) e scuri (vasi sanguigni) > più evidente alla base. la papilla presenta forellini (zona cribrosa) da cui esce l'urina prodotta dal rene. - nella CORTICALE: alternanza parti rettilinee e attorcigliate > RAGGI MIDOLLARI DI FERREIN e PARTI CONVOLUTE ** nella parte più periferica del rene i raggi non si vedono più > solo CORTEX CORTICIS (convoluta) i nefroni si possono dividere in CORTICALI (85) e IUXTAMIDOLLARI, che sono meno ma più interessanti perchè sono gli unici a poter controllare la concentrazione dell'urina. Il nefrone è scomponibile in: 1. corpuscolo renale di malpighi: dialisi, scorie azotate 2. tubolo contorto prossimale 3. ansa di henle > forma di forcina, braccio ascendente + discendente 4. tubolo contorto distale
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CORPUSCOLO RENALE DI MALPIGHI
corpicino sferoidale per la dialisi del rene, composto da CAPSULA DI BOWMAN E GLOMERULO ARTERIOSO (ciuffo di capillari dentro la capsula) CAPSULA: di natura epiteliale, con: 1. foglietto PARIETALE: epitelio pavimentoso semplice, diventa cilindrico nel tubolo contorto prossimale 2. foglietto VISCERALE: epitelio non tradizionale > PODOCITI in intimo rapporto coi capillari del glomerulo (PODOCITI = cellula stellata con almeno due ordini di prolungamenti citoplasmatici: primari o maggiori paralleli al capillare, secondari o pedicelli prendono origine dai primi e gli stanno perpendicolari = rapporto fisico con il capillare ---- tra i due: SPAZIO CAPSULARE. il punto di ingresso alla capsula è dove i foglietti si riflettono: POLO VASCOLARE: vi entra il ciuffo di capillari + l'arteriola afferente > capillarizza > arteria efferente = rete mirabile arteriosa. sul polo opposto il lume capsulare continua con il lume del tubolo contorto prossimale CAPILLARE ARTERISO: fenestrato (si mol no cell) i pedicelli poggiano sulla lamina basale insieme all'endotelio del capillare > spessore +1 ma -2 perchè le 2 lamine si compenetrano parzialmente. --- le parti periferiche della lamina basale si chiamano RARE (interna ed esterna) e sono le parti non compenetrate. --- le particelle che devono essere eliminate sono nel sangue del capillare > cominciano a uscire (..prox scheda)
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CORPUSCOLO RENALE: eliminazione
le particelle da eliminare devono attraversare le BARRIERE DI FILTRAZIONE: 1: fenestratura della cell. endoteliale 2: membrana basale* ricca di cariche negative, le prot plasmatiche sono anioni quindi non escono 3: fessura di filtrazione, tra un pedicello e l'altro, chiuse da DIAFRAMMA di filtrazione che è molto selettivo. passate queste si finisce nello SPAZIO SUBPODOCITICO (spazio capsulare) *MEMB. BASALE: in alcuni punti presenta le cellule del mesangio intraglomerulare, che sono le stesse dello spessore della lamina basale > hanno prolungamenti citoplasmatici che tendono a circondare il capillare + componente di proteine contrattili > costrizione sui capillari (calibro e pressione) + capacità fagocitaria per bisogno di ricambio cellulare in quanto filtro
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Perchè nel rene c'è bisogno della rete mirabile arteriosa?
una capillarizzazione classica non garantirebbe la filtrazione: art aff= calibro maggiore, eff. calibro minore = aumento pressione. Infatti: DIALISI: - a favore: pressione sanguigna - a sfavore: press. oncotica delle prot plasmatiche + press. dello spazio capsulare totale a favore, ma di pochissimo. ** l'urina prodotta quì è PRE-URINA in quantità e qualità. a livello dei tuboli renali può esserci riassorbimento totale, parziale o secrezione >>> L'URINA è il risultato della filtrazione + riassorbimento + secrezione
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TUBOLO CONTORTO PROSSIMALE
fa seguito alla capsula di bowman, ed è epitelio semplice con: - ricco apparato microvillare sulla parte apicale, che rivolge al lume - profonde introflessioni a livello basale per i mitocondri che sono disposti in colonne ordinate. contengono molto glicogeno perchè serve molta energia > devono riassorbire quello che è passato durante la filtrazione, come il glucosio, però hanno un limite: il resto va a finire nelle vie escretrici !! deve riassorbire principalmente acqua
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ANSA DI HENLE
ha un braccio ascendente (impermeabile) e uno discendente (permeabile) che sono paralleli = rendono possibile il fenomeno della MOLTIPLICAZIONE CONTROCORRENTE - l'ultrafiltrato del corpuscolo renale è isotonico rispetto al sangue > nel braccio discendente l'acqua fuoriesce nell'interstizio (ci sono soluti che la richiamano osmoticamente) > i soluti rimangono nel braccio discendente - passando per il braccio discendente l'urina è ipertonica rispetto al sangue > si ha diluzione, perchè i soluti vengono pompati attivamente nell'interstizio, ma l'acqua non può seguirli perchè il braccio è impermeabile + è lunga l'ansia, più moltiplico il gradiente. !! l'ansa è importante anche perchè accumula gli ioni osmoticamente attivi nell'interstizio > tubolo contorto distale > canale collettore per essere o no riassorbiti (urina + o - concentrata)
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TUBOLO CONTORTO DISTALE E CANALE COLLETTORE
epitelio bacillare + cellule in grado di eliminare idrogenioni e radicali acidi + operare il riassorbimento facoltativo dell'acqua secondo la regia del SNC, con: 1 ADH: ormone antidiuretico prodotto dall'ipotalamo, permeabilizza le cellule di questa parte all'acqua (normalmente sono impermeabili) 2 ALDOSTERONE: mineralcorticoide della corticale del surrene, agisce sul sodio (osmoticamente attivo, porta dietro l'acqua) 3 ORMONE NATRIURETICO ATRIALE: in casi necessari favorisce l'eliminazione di sodio
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APPARATO IUXTAGLOMERULARE
in prossimità del glomerulo, per controllare la pressione del sangue. vi troviamo diversi tipi di cellule: 1 CELL. IUXTAGLOMERULARI: nello spessore dell'arteria afferente, poco prima che capillarizzi. sono pressocettori > se la press. è bassa produce RENINA che agisce sull'angiotensinogeno (prot. plasm. prodotta dal fgegato) > angiotensina 1 = vasocostrizione >>> + ACE (polmoni) = angiotensina 2 che stimola la produzione di aldosterone (favorisce rientro sodio) 2 CELL. MACULA DENSA: hanno poco citoplasma, appartengono al tubolo contorto distale ma misurano la concentrazione di sodio > se serve avvertono le cell. iuxta a produrre renina 3 CELL. DEL MESANGIO EXTRAGLOMERULARE: prendono il msg dalle cell della macula densa e lo portano alle iuxta perchè non sempre queste sono vicine. sono in continuità con le cell del mesangio intraglomerular, che vivono nello sdoppiamento della membrana basale del corpuscolo renale