Microbiologia Flashcards
I quattro bioelementi più importanti
Ossigeno (O) - Carbonio (C) - Idrogeno (I) - Azoto (N)
Altri importanti sono: Fosforo (P) - Zolfo (S)
I due monosaccaridi più importanti
GLUCOSIO: che viene sintetizzato dalle piante attraverso la fotosintesi, la combustione del glucosio avviene
attraverso la glicolisi o la respirazione cellulare.
FRUTTOSIO.
I monosaccaridi rappresentano la principale fonte di energia per la maggior parte degli organismi.
I disaccaridi più importanti
SACCAROSIO: comune zucchero da tavola ed è formato dall’unione di una molecola di glucosio e da una di fruttosio.
LATTOSIO: è il principale zucchero contenente nel latte ed è formato dall’unione di una molecola di glucosio e da una di galattosio.
MALTOSIO: si ottiene con l’idrolisi dell’amido ed è formato dall’unione di due molecole di glucosio.
CELLOBIOSIO: si ottiene con l’idrolisi della cellulosa ed è formato dall’unione di due molecole di glucosio.
Polisaccaride di riserva
quei carboidrati che ha il ruolo di riserva energetica, i principali sono il GLICOGENO e L’AMIDO
Amilosio
molecola a catena lineare che forma L’AMIDO
Amilopectina
molecola a catena ramificata che forma L’AMIDO
Glicogeno
polisaccaride di riserva, è un polimero di alfa-glucosio , ha un peso molecolare maggiore e struttura simile all’AMILOPECTINA, esso viene accumulato nel fegato e nei muscoli.
Polisaccaridi strutturali
quei carboidrati che fanno parte della parete cellulare dei vegetali e dei funghi, delle membrane cellulari, dell’esoscheletro di molti invertebrati e quelli presenti negli spazi intracellulari e nel tessuto connettivo degli animali.
Cellulosa
polimero di BETA-GLUCOSIO a catena lineare. L’uomo e gli animali non sono in grado di scindere i legami beta-glucosio che uniscono le molecole di glucosio nelle molecole di cellulosa, quindi non possono utilizzarla come fonte di glucosio.
Chitina
polimero di N-ACETILGLUCOSAMMINA, costituisce le pareti cellulari dei funghi e l’esoscheletro di insetti e crostacei.
Glicosamminoglicani (GAG)
polisaccaridi lineari in cui si alternano due unità monomere: un amminozucchero e un glucide a carattere acido. nei tessuti animali ci sono diversi glicosamminoglicani con funzioni specifiche, per esempio L’EPARINA che è un anticoagulante o L’ACIDO IALURONICO.
Legami che legano le proteine
legame peptidico
Amminoacidi essenziali
sono 9 e sono detti essenziali perché vanno introdotti con l’alimentazione dato che l’organismo non riesce a sintetizzarli.
Peptidi
sono polimeri di amminoacidi più semplici delle proteine e solitamente sono formati da 10 amminoacidi (le proteine solitamente 100), una catena polipeptidica può essere definita proteina quando assume la struttura secondaria e terziaria.
Struttura primaria (proteine)
è determinata dalla sequenza degli amminoacidi lungo la proteina.
Struttura secondaria (proteine)
è determinata dalla disposizione nello spazio degli amminoacidi vicini lungo la catena. La struttura secondaria può essere ad ALFA-ELICA o a FOGLIETTO-BETA ed è formata da legami a idrogeno.
Struttura terziaria (proteine)
struttura tridimensionale che assume la proteina nello spazio; è originata dal ripiegamento su se stessa della struttura secondaria.
Struttura quaternaria (proteine)
è data dalla presenza, nella proteina funzionale, di due o più subunità peptidiche.
Proteine globulari
forma rotondeggiante, generate dal ripiegamento su se stesso di una struttura secondaria spesso composta da ALFA-ELICA e FOGLIETTO-BETA. Ad esempio gli enzimi, gli ormoni e proteine di trasporto.
Proteine fibrose
hanno forma allungata e funzione strutturale e hanno un unico tipo di struttura secondaria. Ad esempio ELASTINA, CHERATINA, e COLLAGENE.
Lipidi
insolubili in acqua e possono avere varie funzioni strutturali (FOSFOLIPIDI), riserva energetica (TRIGLICERIDI) e come messaggeri (STEROIDI che sono caratterizzati da una struttura a quattro anelli condensati).
Acidi nucleici
acido desossiribonucleico (DNA) e acido ribonucleico (RNA). Importanti per l’ereditarietà e la sintesi proteica.
Forza di Van der Waals
legame debole.
Contenuto d’acqua
75% nei neonati e 60% negli adulti.
Robert Hooke
creò il termine “cellula” per la prima volta nel 1665.
Plasmalemma
membrana cellulare.
Citoplasma
una soluziona acquosa in cui sono immersi i costituenti cellulari e in cui si svolgono buona parte delle funzioni cellulari.
Citosol
indica la soluzione acquosa che riempie la cellula (CITOPLASMA) privo di tutti gli organelli.
Nucleoide
zona dei procarioti dove è presente la molecola di DNA circolare.
Plasmidi
trasportatori di acidi nucleici.
Mesosomi
invaginazioni della membrana plasmatica. I mesosomi sono coinvolti nella respirazione, fotosintesi e sintesi dei lipidi.
Peptidoglicani
conpongono la parete cellulare delle cellule procariotiche (tranne che negli ARCHEBATTERI). Un peptidoglicano è formato da lunghe catene polisaccaridiche in cui si alternano unotà di amminozuccheri (N-ACETILGLUCOSAMMINICO e acido N-ACETILMURAMICO)
Scissione binaria
metodo di riproduzione asessuata di alcuni organismi come le cellule procariotiche.
Archebatteri e Eubatteri
gruppi di organismi procariotici.
Membrana esterna
non ha funzione protettiva ma può contenere tossine responsabili di processi patogeni.
Flagelli
sono tubi elicoidali formati dalla proteina flagellina.
Cromosomi
il materiale genetico delle cellule eucariotiche.
Virus
parassiti endocellulari obbligati.
Parassiti endocellulari obbligai
virus.
Capside
rivestimento di natura proteica che sta alla protezione dei virus.
Costituzione membrana plasmatica
fosfolipidi, proteine, colesterolo, glicolipidi.
Fosfolipidi
molecole anfipatiche, ovvero formati da una “testa” polare idrofila e da due “code” idrofobe.
Glicolipidi
lipidi legati a una componente glucidica.
Glicoproteine
proteine legate a una porzioni glucidiche.
Proteoglicani
proteine legate a lunghe catene polisaccaridiche.
Proteine intrinseche o integrali
proteine immerse nella membrana plasmatica.
Proteine estrinseche
proteine legate alla membrana plasmatica attraverso legami a idrogeno e interazioni elettrostatiche.
Modello del mosaico fluido
membrana plasmatica.
Inibizione da contatto
quando alcune proteine di due cellule vengono in contatto fra loro le cellule smettono di proliferare.
Nucleo
locazione del DNA
Membrana nucleare
doppia membrana che riveste il nucleo.
Pori nucleari
pori che possiamo trovare sulla membrana nucleare, essi permettono gli scambi selettivi con il citoplasma.
Istoni
proteine che si legano al DNA per formare la CROMATINA.
Cromatina
forma i CROMOSOMI.
Nucleoli
contenuti all’interno del nucleo e sintetizzano l’RNA ribosomiale (rRNA) e vengono assemblati i RIBOSOMI.
Ribosomi
formati da due subunità, una maggiore e una minore, ciascuna formata da proteine e rRNA. Possono essere liberi nel citoplasma o legati al reticolo endoplasmatico. I ribosomi eucariotici, 80s, sono più grandi di quelli procariotici, 70s (S sta per Svedberg).
Reticolo endoplasmatico ruvido (RER)
rivestito di ribosomi e sintetizza proteine a destinazione non citoplasmatica.Rilasciate dall’interno del RER, queste proteine vengono poi trasferite all’apparato del Golgi mediante un flusso di vescicole.
Reticolo endoplasmatico liscio (REL)
assenza di ribosomi e partecipa alla sintesi di lipidi e alla detossificazione da farmaci e veleni.
Apparato del Golgi
pila di vescicole appiattite e delimitate da membrana. UN centro di raccolta, rielaborazione e smistamento dei prodotti del RE. La regione del Golgi che da verso l’interno e verso il RE è detta CIS, quella rivolta verso la membrana cellulare è detta TRANS.
Lisosomi
una sorta di stomaco cellulare contengono ENZIMI IDROLITICI (o digestivi). una cellula può “suicidarsi” rompendo la membrana dei lisosomi e riversando gli enzimi digestivi nel citoplasma, questo processo è detto AUTOLISI.
Microsomi
simili ai LISOSOMI. Particolarmente importanti i PEROSSISOMI, che producono PEROSSIDO D’IDRODENO (H2O2) eliminando sostanze tossiche come farmaci e alcol. Il perossido d’idrogeno poi viene eliminato nei microsomi da specifici enzimi detti CATALASI (2H2O2 ——> O2 + 2H2O).
Catalasi
enzimi presenti nei MICROSOMI.
Mitocondri
organelli semiautonomi, posseggono un proprio DNA circolare, ribosomi simili a quelli batterici e si dividono per scissione binaria. I mitocondri vengono trasmessi solo per via materna. Sono considerati le centrali energetiche della cellula, infatti sono la sede della respirazione cellulare che produce ATP.
Creste
pieghe presenti nella membrana interna dei mitocondri.
Matrice
contenuto interno dei mitocondri.
Teoria dell’endosimbiosi
i mitocondri sarebbero i discendenti di primitive cellule procariotiche che sarebbero state inglobate dall’antenato della cellula eucariotica, instaurando con quest’ultima una relazione simbiotica.
Citoscheletro
da la resistenza meccanica alla cellula e ne controlla gli spostamenti, esso è formato da MICROTUBULI, FILAMENTI INTERMEDI e MICROFILAMENTI.
Microtubulo
costituito da 13 filamenti di una proteina globulare chiamata TUBULINA, aggregati a formare un cilindro cavo. Sono componenti essenziali dei CENTRIOLI, del FUSO MITODICO e delle APPENDICI CELLULARI (FLAGELLI e CIGLIA).
Filamenti intermedi
formati da diversi tipi di proteine fibrose, come la cheratina, sono importanti per dare resistenza meccanica alla cellula.
Microfilamenti
sono filamenti di ACTINA, permttono gli spostamenti degli organuli all’interno della cellula e la formazione di PSEUDOPODI, estroflessioni che permettono la FAGOCITOSI.
Centrioli
costituiti da 9 gruppi di 3 microtubuli, le cellule vegetali ne sono prive; svolgono un ruolo importante nel montaggio di microtubuli. Disposti ad angolo retto nel centro della cellula, la regione dei centrioli è detta CENTROSOMA.
Flagelli e ciglia
formati da microtubuli disposti in 9 coppie di microtubuli appaiate in un cerchio e una coppia di microtubuli separati al centro e rivestiti da membrana cellulare. I flagelli sono lunghi e poco numerosi, mentre le ciglia sono corte e numerose.
Parete cellulare (cellula vegetale)
involucro esterno rigido composto da CELLULOSA.
Plasmodesmi
piccoli pori nella parete cellulare che permettono il passaggio di citoplasma da una cellula all’altra.
Plastidi
comprendono CROMOPLASTI, contenenti sostanze colorate (PIGMENTI), LEUCOPLASTI, incolori e contenenti sostanze di riserva, e i CLOROPLASTI, contenenti pigmenti verdi (CLOROFILLA) e sede della fotosintesi clorofilliana.
Cloroplasti
circondati da una doppia membrana, contengono un elaborato sistema di vescicole interconnesse fra di loro, i TILACOIDI, a cui sono associate le CLOROFILLE; i tilacoidi sono sovrapposti a formare “pile” dette GRANA. I cloroplasti sono sede della fotosintesi clorofilliana.
Vacuoli
contengono acqua e sostanze di vario tipo, occupano la maggior parte dello spazio della cellula vegetale e conferiscono turgore e sostegno alla cellula. fungono da deposito per sostanze di riserva e di rifiuto.
Pressione di turgore
si arresta l’ingresso di acqua, e fornisce il sostegno per le piante erbacee.
Plasmolisi
poste in soluzione IPERTONICA nelle cellule vegetali si ha un distaccamento della membrana cellulare dalla parete cellulare, dovuta alla fuoriuscita di acqua.