Maturazione dell'RNA, trasporto nucleare e controllo post-trascrizionale Flashcards

1
Q

tipi di cap

A

nel capping intervengono prima le fosfatasi che elimina il fofsato in 65’ dopodichè interviene una guanilil trasnferasi che aggiunge il gcappello di guanina ee insieguito una metil-trasnsferasi che aggiunge il metile al ribosio producend un cap di 7 metil-gaunsosina con un legame fosfato 5’-5’

questa modificaziine rende possibile la traslocazione nucleo citoplasma permette l’inizio della traduzione e lo splicing degli introni

solitamente il cap che viene aggiunto presenta 3 gruppi metilici.

ci sono vari tipi di cap: il cap1 presenta metilato il 2’OH nel cap2 è metilato il secondo ribonucleotide e invece in Cp0 c’è solo il metile della guanosina

il legame 5’-5’ lo portegge dall’azione delle esonucleasi

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2
Q

Aggiunta di poliA

A

CPSF e CSTF legano le sequenze della terminazione AAUAAA e GU, poi si egano le endonucleasi CF1 e CF2, poi l’MrNA vuene tagliato e s si lega la poliA polimerasi PAP, e poi interviene la POLIA binding protein che consinuano a sintetizzare RNA per circa 200 nucleotidi.

la coda di poliA è presente in tutti gli mRNA tranne per quelli che peortano agli istoni e sserve a stabilizzare e proteggere l’mRNA dalla degradazione favorie la traduzione, i processi di splicing e la traslocazione dal nucleo al citoplasma

il capping e gli enzimi necessari alla poli asono portati dalla coda di CTD come anche gli enzimi necessari all’editing

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3
Q

modifiche del CTD

A
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4
Q

Esoni ed introni

A
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5
Q

Exon shuffling

A

è un esempioodi regolazione dello splicing infatti sequenze che presentano più esoni possono essere assemblate in modo diverso e questo può portare a diverse proteine

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6
Q

Quattro classi di introni e meccanismi di rimozioni

A

ci sono 4 tipi di splicing in articolare l’autosplicing degki introni di gruppo 1 di gruppo 2 lo spliscing nycleare ad opera dello spiceosoma e ifine il complesso nucleasi ligasi dei tRNA.

gli introni autosplicing di gruppo 1 hanno una struttura tridimensionale dovuta all’appaiamento di regioni appaiate da P1 a P9 che avvicina 5’ e 3’ e nella prima reazione di trans esterificazione, il 3’ OH di una guanosina esogena fa un attacco nucleofilo sul 5’ fosfato di un introne liberando quindi l’esone 3’OH a monte, poi nella seconda reazione di trans esterificazione avviene la reazione tra il 3’OH dell’esone a monte e il fosfato 5’ della guanosina dell’introne che lo rilascia e concatena gli esoni

in quelli di gruppo 2 la prima reazione avviene grazie ad una adenina interna alla sequenza intronica. Gli introni di gruppo 2 sono fatti da due parti : un riboszima e una parte codificane. Il ribozima ha una struttura tridimensionale a STem loop e l’avvicinamento delle regioni da d1 a d6 permett edi avvicinare i siti di splicing

il meccanismo è uguale a quello dello spliceosoma e le orf di questo introne codificano per delle endonucleasi e sono coinvolet ein meccanismi di retrotraspozsizione presentano anche una trascrittasi invers ach gli permette di spostarsi nel genoma

l’altro tipo di splicing è quello ch eriguarda i tRNA in particolare avvengono 2 reazioni in cui partecipan prima delle nucleasi e poi delle ligasi che sono ATP dipendendti.

Nella prima fase un aendonucleasi riconsoce una sequenza BHB e tagli al’introne del tRNA in due parti, la metà al 5’ termina con un fosfato ciclico mentre l’altra con un gruppo OH fopodichè e due setremjta in seguito al tagli odell’introne vengono risaldate mediante ligasi e questo prcesso riciede dei fattori come XPB1 che è tralaltro coinvolto nell’UNfolded protein response.

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7
Q

Spliceosoma e siti di splicing

A

le sequenze consenso nello splicing nucleare sono GU AG (presenti sugli esoni) solitamente la sequenza intronica contenuta fra questi due siti contiene un sito polipirimidinico e un sito di ramificazione vicino ad AG.

nello formazione dello spliceosoma nel primo step avviene un attacco nucleofilo del oh del sisto di ramificazione sul 5’ fosfato della guanina del sito donatore GU

il 3’Oh viene liberato all’estremità 3’ dell’esone e si forma una struttira lariat contenet e un esone e l’introne piegato

dopodichè avviene una seconda reazione in cui il 3’OH liberato attacca il sito accettore AG luberando la lariat congiungendo i due esoni con un complessso eJC. la lariat è prima linearizzata e poi degradata. La reazione non torna indietro poichè gli introni vengono rapidamente degradati

Lo spliceosoma è un complesso di ribonucleoproteine in particolare contiene le snRNP. Queste sono U1 U2 U4U5 e U6 U1 si lega all’introne al 5’ tramite un appaiamento complementare

la proteina BBp si lega al sito di ramificazione dopodichè U2 si lega al sisto polipirimidinico e a questo punto U2 scalza BBp e usa l’atp per legarsi al sisto di ramificazione questo legame non convolge l’adenina che deve essere usata nella reazione di trans esterificazione si forma quindi il complesso detto pre-spliceosoma.

sul complesso di ramificazione allora giungono U5 U4 EU6 che avvicinano il 5’ e il punto di ramificazione avvicinando di conseguenza anche il 3’ a valle. Si forma allora il complesso B1 inattivo

il rilascio di U1 che viene scalzatao da U6 tramite al proteina Prp8 permette la formazione del complesso B2

il rilascio di U4 che fa interagire U2 e U6 forma il complesso B* (attivato) e in seguito alla prima reazione di trans esterificazione si forma prima il complesso C1 e dopo la seconda reazione si forma il complesso C2
infine l’RNA maturo viene rilasciato e lo spliceosoma viene diviso.

lo spliceosoma è in grado di riconoscere i siti di splicing perchè le sue componenti sono aggiunte al RNA durante la su atrascrizione

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8
Q

Splicing AT-AC

A
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9
Q

Complessi EJC

A

permettono il riconoscimento di codoni di stop prematuri.

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10
Q

Splicing alternativo

A

uno stesso pre mRNA> può dar eorigine a diverse molecole di mRNA che prsentano ifferenze nelle zone UTR e nella regione codificante
ad esempio nel gene dell’immunoglobulina del topo, lo splicing può formar eun mRNA che codifica per un asubunità pesante ha una variante legata alla membrana e una variante invece che viene secreta

anche la variazione dei punti di spluicig a causa di mutazioni può portare a questo fenomeno

un esone presente in tutte le varianti è chiamato costitutivo gli altri sno facoltativi.

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11
Q

Sequenze ESE e ESS

A

sono coinvolte nel meccanismo di regolazione dello splicing Le sequenze ESS sono silenziatori esonici ESE sono enhancer esonici così come per gli introni esistono silenziatori ISS e enhancer ISE

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12
Q

proteine SR e hnRNP

A

il legame delle proteine SR (ricche in arginin e serina) alle ESE aiutano l’assemblaggio dellospliceosoma

il legame di ESS alle hnRNP legano il DNA tramite un motivo di riconsocimento dell’RNA ed evitano ‘assemvlaggio del spliceosoma.
probabilmente il riconoscimento dei siti di splicing avvien egrazie alle proteine SR che marcanpco cotrascrizionalmente gli esomi iniziando dal cap al 5’ mentre le

hnrrnp possono legare gli introni

quindi le hnRNP agiscono da inibitori dello splicing mentr ele SR agiscono d attivatori dello splicing

questi fattori sono portati dalla RNA polimerasi ed esistono regioni formate da cluster intercromatinici che sono arrichhiti di quwsti fattori e sono osservabili al microsscopoio elettronico chiamati speckels

una altra zona molto ricva è quella dei corpo di cajal del nucleolo nella quale avvengono tappe molt importanti per il metabolismo degli RNA la formazione di RNP

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13
Q

Geni SMN

A

SMA è la atrofia muscolare spinale, la proteina SMN codifica per un aproteina normale nel cromosoma 1 c’è SMN1 nell’altro SMN2

una delezione in SMN1 non può essere compensata da SMN2 che differsice da SMN 1. oichè presenta sull’esone 7 un atimina al posto della citosina

questa diffrenza determina il fatt che in SMN2 l’esone 7 è una sequenza silencer ESS mentre SMN2 è ESE. quindi in una mutazione si produce una proteina tronca che porta alla patologia

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14
Q

Splicing e patologie

A

Il malfunzioanmento dello splicing può causare patologie come il cancro e maggiore è la dimensione degli introni più è elevata la probabilita di un o splicimg più è possibile che ci siano alteraioni nei siti di splicing per curare queste alterazoni è possibile usare dei piccoli RNA antisenso che tramte complementarietà possono amsccherare le sequenze critiche e riportare un splicing normale.

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15
Q

Reazioni di processamento dei tRNA e rRNA

A

l’rRNA viene porcessato da snoRNA e subisce modifiche quali peseudouridilazione tramite un enziam a partire da uridina

il tRNA è processado dai ribozimi che sono le RNAsi P le quali tagliano il precursore sull’estremità 5’, poi una endonucleasi taglia l’estensione sul 3’ che permette l’aggiunta della tripletta CCA grazie ad una tRNA nucleotide transferadi. Intervengono poi delle endonucleasi di splicing pe rtagliare l’ansa dell’anticodone rendendila attiva. dopodichè avvengono molteplici modificazioni delle basi

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16
Q

Geni ribosomiali

A
17
Q

SnoRNA e funzioni nel Nucleolo

A
18
Q

RNA editing

A

Può avvenire si aer conversioni di basi si ainserzionale ed è un meccanismo che permette di ristrutturare il messaggio genetico senza alterare il DNA

19
Q

Editing inserzionale e di conversione

A

l’editing inserzionale è comune in un organismo come il tripanosoma mentre quello per conversione di base è comune nell’uomo

nel primo caso vengono aggiunte o rimosse uridine a partire da alcune sequenze chiamate RNA guida. Infatti qyesti rna contengono una regione antisenso che si appaia con un trastcritto non edutato in cui possono essere inserite o delete uridine . è necessario che si formi un editosoma formato da uridilm transferasi endonucleasi e ligasi

una delle uridil transferasi più comuni è la TUTasi

20
Q

Esempi di RNA editing nell’uomo

A

nell’uomo avviene il meccanismo di conversione di basi che è adoperato da PPr ch demamminano la citosina a uracile

nei cloroplasti e nei mitocondri è possibile anche il processo inverso

nei mammiferi sono possibili altri tipi di conversione com ela deamminazione della adenina in INOSINA

ade sempio nell’uomo il gene della apopolipoproteina B presenta due varianti in fegato ed in intestino la deamminazione della adenina ad oper adi una deamminasi chiamata APOBEC1 avviejens olo a livello intestinale e porta alla conversione di cAA in UAA che è un codone di stop che essendo prematuro porta ad una proteina diversa

nel fegato avremo quindi ApoB100 nell’intestino avremo ApoB48

nel fegat quindi la proteina avrà la possibilità di legare il recettore delle LDL e di assemblare le lipoproteine mentr enell’intestino potranno trasportare i trigliceridi

La malattia di anderson è una patologia causata dall’assenza dellamproteina apoB48 nell’intestino a causa di un mancato rna editing che causa steatorrea

le modificazioni più abbindanti nell’uomo sono la conversione di adenina in inosina ad opera degli enzimi ADAR oppure la conversiojne di 6 metil adenina in adenina

in particolare l’inosina e la 6 metil adenina sono molto abbondanti neiei tessuti nervosi a oòlivello embirionale

la aratteristica dell’inosina è che può appaiarsi come se fosse una guanosina oppure come se fosse una adenina con l’uracile ed è una base molto presente nei trna

è anche tradotta dal ribosoma come se fosse una guanina e questo porta ovviaamente ad una cornversione del codice genetico

inoltre la conversione ad inosina può portare alla formazione di aprticolari strutture dell’rna che contengono un sito ECS, nel quale sono legate regioni introniche ed esoniche

la conversione di adenina in inosina può ioltr eportare a varie disfunzioni anche a livello cerebrale come ad esempio la elevata apertura dei canali del calcio sul neurone presinaptico che causa epilessia e morte. in particolare il canale coinvolto è Glu a 2 he se presenta una inosina si converrte ella sua variante GluA2 Q ceh permett el’etrata del calcio e questa situazione è visualizzabile in paziente che presentano la SLA.

21
Q

Turnover dell’RNA in nucleo e citoplasma

A

l’mRNA vien trasportato nel citplasma attarverso il complesso del poro nucleare che è cosyituito da nucleoporine e attraverso il nucleo possono passare Ntp ma non ribosomi e mRNA.
l’mRNA esce dal nucleo tramite proteine chiamat ìe esportine in cooperazione con le proteine ran GTp che sono interconvertite in proteine ran-gdp tramite un fattore di scabio GEF. l’esportazione è regolatay dalCBC che è il complesso di legame del CAP e una volta portato furoi dal nucleo questo è sostituito con i fattori eiF4G ed eif4E.

i segnali Nes che si legao alle proyteine esporrine. oppure altri sistemi di trasporto coinvolgono altre proteine come m9 xpo e crm1p

invece le importine legano le NLS

le sequenze NES presentano un segnale idrofobico della leucina.

l’energia per questo trasporto è datat dalla gtp legata a ran. e il trasporto è anche favorito dal gradiente maggiore di ran gdp nel citoso e di rang gtp nel nucleo

degli rna chiamati hnRNP legano i NES e legando gli mRNA favoriscono la loro furoriuscita dal nucleo.

22
Q

Esosoma

A

L’esosoma è un complesso ribonucleoproteico attivo sia nel nucleo che nel citoplasma e degrada gli mRNA in 3’—>5’ che forma un dominio ad anello negli eucarioti e presenta un dminio RBD ingrado di legare l’RNA ed enzimi come le RNasi

23
Q

Non Sense mediated RNA decay (NMD)

A

è un meccanismo che porta alla degradazione dell’mRNA che presenta codoni di stop prematuri.
Questo sistema elimina Mrna che prsentano iun c terinale incomplesto infatti talvolta è meno dannoso non produrre un aproteina piuttosto ch ìe produrne una danneggiata.

le proteine che innescano questa degadazione sono UpF1 e UpF2

si baa sulla posizione dei siti di splicing ch evengono marcati da un complesso di giunzione dell’esone EJC

in assenza di codoni di stop prematuri il ribosoma rimuove gli Upf evitando la degradazioen degli mRNA. S einvece non vengono rimossi avviene la degradazioen .

Esiste poi un meccanismo in grado di degradare gli mRNA che non contengono i codoni di stop che si chiama NSMD.
Questo tipo di mRNA si possono comunque legar eal ribosoma, tuttavia questo entra in stallo ed intervengono dei tmRNA cioè degli rna che agicono si ada transfer che da messaggeri posiziona il suo orf nel canale per l’mRNA ed espelle ‘mRNA senza codone di stop e la traduzione procede finchè nen è raggiunto il codone di stop sul tmRNA.

24
Q

RNA non codificanti

A
25
Q

Funzione piccoli RNA nelle cellule

A
26
Q

Interferenza ad RNA (RNAI)

A
27
Q

siRNA

A
28
Q

Biogenesi dei microRNA

A

i micro RNA sono sono piccoli mRNA di 21 o 23 nucleotidi derivano da mRNA molto più grandi che sono i pri-miRNA .
questi sono trascritti dalla rNa polimerasi 2 e maturati tramite i complessi DROSHA e DICER rispettivamente nel nucleo e nel citoplasma per poi essere assemblati nel complesso RISC

i pri-mi RNA subiscono capping splicing poliadenilazione e sono sottoposti ad un processo di maturazione nel nucleo choamato CROPPING e nel citoplasma chiamato DICING. Questi sono operati da dorosha e dicer che sono delle RNASI

I TAGLI OPERATI POI FANNO ASSUMERE AL pri miRNA CHE SI TRASFORMA CON UNA STRUTTURA secondaria in pre-miRNA

questo premirna è traslocato nel citoplasma dal complesso ran gtp esportina, subisce il dicing e uno dei due filamenti di RNA viene degradato e uno invece viene incorporato in cun complesso RISC.

29
Q

Meccanismo di azione dei miRNA

A

i miRNA funzionano solo se ad essi sono associate delle proteine come le proteine argonauta del complesso risc che possono silenziare geni bersaglio. Le proteine argonauta presentano dei domini in cui assumono una forma bilobata ad esempio PIWI ha anche una ribonucleasi che è coinvolta nella degradazioen di uno dei due filamento di Mirna

il miRNA interroga l’mRNA nella seed regionche deve essere perfettamente complementare alla sequenza di miRNA se la sequenza non si appaia perfettamente la ttraduzione viene bloccata se invece l’mRNA si appaia prfettamente esso viene degradato nell’esosoma

uno dei bersagli di MiRNA RISC è il fattore di traduzione eif4AA che è una elicasi che srotola le strutture secondarie dell’mRNA permettend lo scorrrimento della subunità 40 S per trovare il codone AUG.

Tramite questi meccanismi è stato possibile creare gli RNA a interferenza

30
Q

Meccanismo d’azione dei long noncoding-RNA

A

Molti mRNA presentano cap al 5’ e code di poliA ma non presentano ORF e sono definiti lncRNA che sono espressi da pseudogeni che sono risultati di vari tipi di mutazioni a partire da geni con ORF.

Gli lncRNA agiscono da esche per fattori regolativi che senno agirebbero su DNA
oppure possono agire da impalcatura o scaffold per complessi di RNPche possono modiuficare la cromatina

ad esempio il polycomb repressive complex silenzia i geni portando la cromatina allo stato condensato, e al contrario attiva geni bersaglio.

molti lnc RNA agiscon da guida guidndo enzimi come le metil transferasi, inibendo la metilazione

oppure si possono legare direattamente ai siti bersaglio interferendo nello splicing o yraduzione oppure interferendo con la RNA polimerasi oppure portando mRNA alla degradazione.

i lnc che agiscono in cis controllano l’espressione in situ mentre gli lnc che agiscono in trans attivano la trascrixione i geni indipendenti

Xist ad esempio è un lncRNA che può inattivare un intero cromosoma X ed è trascritto nella regione XIC del cromosoma che si inattiva è lungo 17 kb e richiama fattori di silenziamento genico

il suo antagonista e Tsix che è trascritto in antisenso a xist

esistono alcuni lncRNA che sequestrano i miRNA tramite una sequenza complementare chiamato MRE.

31
Q

meccanismo di azione dei circ RNA

A

Nelle cellule neuronali sono stati identificati dei circRNA (rna circolari) che agiscono da spugne ma sono più stabili e il loro turnover è controllato dai miRNA che possono taglatre queste molecole.

32
Q

Generalità sui retrovirus

A