Logica Aristotelica Flashcards
È corretto affermare che le leggi della logica aristotelica sono quelle dell’ontologia formale?
Sì.
Infatti, nei suoi Analitici, Aristotele tratta della verità che compete all’essere. Questo perché la Logica non è, secondo Aristotele, solo studio del discorso, ma anche e soprattutto, studio del pensiero, e del pensiero che indaga la realtà.
Qual è il fondamento ontologico della Logica aristotelica?
La dottrina delle categorie.
La dottrina delle categorie è la dottrina che distingue tra sostanza prima, sostanza seconda e gli accidenti che ineriscono alla sostanza prima.
La logica aristotelica è una logica dei termini a base intensionale.
Vero o Falso?
Vero.
In che modo la Logica intensionale differisce da quella estensionale?
La Logica intensionale tende a definire la qualità delle cose.
La Logica estensionale enumera le cose. In genere, l’enumerazione è finalizzata ad assegnare ciascuna cosa ad una determinata classe di oggetti.
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Ad esempio, la frase “Isidoro era un sapiente”
Secondo una logica estensionale
* Tende ad assegnare Isidoro alla classe dei sapienti e ad affermare che egli è uno degli enti di quella classe.
Secondo una logica intensionale
* Si sofferma sulla qualità della sapienza di Isidoro, la quale è ciò che determina meglio la sua persona e la sua esistenza
Cosa intende Aristotele con il termine logos apofantikos (λογος αποφαντικος)?
Un enunciato che afferma o nega la verità di qualcosa.
In quale testo Aristotele riporta il cosiddetto “Quadrato Logico”?
Nel De Interpretazione.
Cosa intende Aristotele con oggetti universali e oggetti singolari?
Dice Aristotele:
1. “Chiamo universale ciò che per natura si predica di parecchi oggetti”
2. “Chiamo singolare ciò che non si predica di parecchi oggetti.
“Uomo”, ad esempio, fa parte degli oggetti universali, mentre “Callia” fa invece parte di quelli singolari.
Secondo lo schema del Quadrato Logico, in che rapporto si trovano un’affermazione universale e la sua negazione?
In rapporto di contrarietà.
È possibile che di due giudizi universali contrari uno sia vero e l’altro falso?
Certamente.
Ad esempio, “Tutti gli uomini sono mortali” e “Non tutti gli uomini sono mortali”, sono due giudizi universali contrari, dei quali il primo è vero e il secondo è falso.
È possibile che due giudizi universali contrari siano entrambi falsi?
Sì.
Ad esempio, i due giudizi: “Ogni uomo è bianco e “Nessun uomo è bianco”, sono evidentemente entrambi falsi.
In che rapporto si trovano i seguenti due enunciati?
1. Ogni uomo è giusto
2. Qualche uomo è giusto
Quadrato Logico
Subalternazione.
I seguenti enunciati sono in rapporto contraddittorio tra loro.
Vero o Falso?
1. Ogni uomo è bianco
2. Nessun uomo è bianco
Quadrato Logico
Falso.
Sono invece in rapporto di contrarietà.
Assumendo i due enunciati seguenti: “Ogni uomo è bianco” e “Nessun uomo è bianco”, i seguenti enunciati sono in rapporto di subalternità tra loro.
Vero o Falso?
1. Qualche uomo è bianco
2. Non ogni uomo è bianco
Quadrato Logico
Falso.
Sono invece in rapporto di subcontrarietà tra loro. Inoltre, l’enunciato 1) è in rapporto di subalternità con “Ogni uomo è bianco” e l’enunciato 2) è in rapporto di subalternità con “Nessun uomo è bianco”.
Due giudizi universali contrari possono essere entrambi veri?
No, dato che presentano entrambi lo stesso oggetto in modo universale e in modo contrario l’uno rispetto all’altro.
Ad esempio, i due giudizi: “Ogni uomo è bianco e “Nessun uomo è bianco”, evidentemente non possono essere entrambi veri.
Due affermazioni subcontrarie tra loro, possono essere entrambe vere?
Sì.
Ad esempio, i due giudizi: “Qualche uomo è bianco e “Non ogni uomo è bianco”, possono essere entrambi veri.
Due affermazioni contraddittorie tra loro, possono essere entrambe vere o entrambe false?
No.
Di due giudizi contraddittori uno deve necessariamente essere vero e l’altro falso o viceversa.
Ad esempio, “Ogni uomo è bianco” (universale) è falsa e “Non ogni uomo è bianco” è vera.
È possibile che, in un quadrato logico, la subalterna superiore sia vera e quella inferiore sia falsa?
No.
Traccia (anche mentalmente) il quadrato logico dei seguenti giudizi relativi all’oggetto “uomo”:
1. Qualche uomo è mortale
2. Nessun uomo è mortale
3. Non ogni uomo è mortale
4. Ogni uomo è mortale
Di cosa trattano gli Analitici secondi?
Della scienza e della sua struttura, dei vari tipi di indagine scientifica e della metodologia scientifica.
Negli Analitici secondi, Aristotele afferma che la sostanza delle cose può essere definita e dimostrata. Vero o Falso?
Non è esatto.
Aristotele afferma invece che la sostanza delle cose può essere solamente dimostrata, ma non definita in maniera esaustiva.
Secondo Aristotele, ogni dottrina ed ogni apprendimento si sviluppano da una conoscenza precedente?
Sì.
Quali sono le conoscenze dalle quali è necessario far iniziare qualsiasi ulteriore conoscenza sul medesimo oggetto?
Il principio di non contraddizione
Per alcuni oggetti, comprendere il significato dell’espressione che li indica (ad es. “triangolo”)
Per altri oggetti ancora, sia il PnC, sia il significato dell’espressione che indica l’oggetto.
La concezione aristotelica di conoscenza si distacca fortemente da quella platonica su una questione fondamentale.
Quale?
Platone riteneva che la conoscenza delle cose consistesse nel riportare alla mente conoscenze preesistenti, mentre Aristotele afferma che “si sa solo ciò che si apprende”.
Che cosa bisogna conoscere di un oggetto, secondo Aristotele, perché quella conoscenza possa essere definita “scientifica”?
Le cause (materiale, formale, finale e efficiente) che ineriscono a quell’oggetto.
Quale procedimento rende possibile la conoscenza, secondo Aristotele?
Il procedimento dimostrativo.
Quanti e quali tipi di indagine su un oggetto sono possibili?
Quattro:
1. Esistenza (∃X) - εἰ ἔστι
2. Che cosa è X - ὅτι
3. Predicazione (A inerisce X) - τί ἔστι
4. Causa (perché A inerisce X) - διότι
I tipi di indagine 1 e 2 e i tipi 3 e 4 sono in relazione tra loro.
Secondo Aristotele, esistono i “predicati universali”?
No.
A differenza di Platone, che parlava di Idee universali, esistenti di per sè a prescindere dagli enti, per Aristotele i predicati sussistono solo in relazione agli enti ai quali ineriscono.
Quali sono le nove categorie in cui Aristotele suddivide i predicati?
Quantità, qualità, relazione, spazio, tempo, situazione, avere, agire, subire.
Qual è l’“oggetto universale” della scienza?
La sostanza seconda degli enti.
Cosa intende Aristotele con il termine “definizione”?
Un’espressione che mette in relazione l’oggetto di studio della scienza particolare con un predicato relativo all’essenza dell’oggetto stesso.
Conoscere le relazioni predicative degli enti esaurisce il compito della scienza?
No.
È sempre necessario che la scienza mostri anche che cosa causa le relazioni predicative degli enti indagati.
Secondo Aristotele, cosa caratterizza lo scienziato sapiente?
La conoscenza delle cause che danno luogo agli enti studiati e ai predicati che ineriscono a tali enti.
Ogni sillogismo è anche una dimostrazione, ma una dimostrazione non sempre è un sillogismo. Vero o Falso?
Falso.
E’ esattamente il contrario: la dimostrazione è un particolare tipo di sillogismo, ma un sillogismo non è sempre anche una dimostrazione.
Perché è sempre necessario un termine medio, nell’indagine scientifica riguardante gli enti studiati?
Perche’ gli enti studiati non sono immediatamente intelligibili.