LEZIONI Flashcards

1
Q

Quando ci tagliamo cosa succede?

A
  • fermare il sangue
  • fare coagulazione
  • depositare matrice: stimolare proliferazione sulle cellule mesenchimali (fibrobalsti o miofibroblasti, depositano tela uomo ragno) con TGF-beta (citochina responsabile del tutto, in particolare delle piastrine).

tutte le malattie infiammiatorie croniche possono essere dovute al TGFbeta. (è in grado anche di indurre trasformazione, con EMT).

non bisogna esagerare col tessuot cicatriziale, altrimenti non la togli più (permanente, tipico inf. cronc.).

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2
Q

esiti infiammazione acuta

A

ricordare cellule labili, stabili, perenni.
ricordare l’immortalità delle planarie.

escara (crosta) e cheloide cicatriziale. (cicatrice che rimane esposta)

  • completa risoluzione (ricordare che la malattia non finisce con eliminazione patogeno, spesso continua)
  • formazione ascesso
  • cicatrice/ cheloide
  • progressione verso floglosi cronica

c’è chi pensa che le autoimmuni derivano da malattie in cui si cura patogeno ma il corpo non continua a confondersi.

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3
Q

infiammazione cronica come inizia /// risoluzione

A
  • infezione intracellulare persistente e risposta immune cellulo mediata. (a volta molto lieve e sottovalutata, che dopo 30 anni magari da una fibrosi)
  • prolungata esposizione a sostanze tossiche esogene o endogene
  • reazioni immunitarie (autoimmunità).

risoluzione:
- eliminazione agente causale
- robusti meccanismi di feedbak che consistono nell’induzione di regolatori negativi della risposta in seguito e a casua dell’attivazione della risposta stessa.

molte volte non si ha risoluzione perchè c’è difetto genetico di regolazione infiammazione e non a causa della causa stessa.

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4
Q

prostaglandine e resolvine /// efferocitosi

A
  • ci sono le resolvine protettive (sempre omega3, attraverso l’inibizione del reclutamento di neutrofili, la promozione della fagocitosi dei detriti cellulari e la riduzione delle citochine pro-infiammatorie)
  • le lipoossigenasi aiutano la sintesi.
  • possono venire da arachinoico ma anche dagli eicopentanoici, omega tre.

Le prostaglandine e i leucotrieni amplificano l’infiammazione promuovendo la vasodilatazione, l’aumento della permeabilità vascolare, il reclutamento di cellule immunitarie e l’induzione del dolore e della febbre

capacità dei fagociti (neutrofili) di mangiare corpi apoptopici.
è importante per combattere inf, perchè se si rompe membrana rilascia fattori di morte (a volte si rompe in ore, minuti).

i neutrofili/ macrofagi (M1 è inf, M2 è ant) dopo aver mangiato diventano anche antinf (IL10 / diventano quindi M2).

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5
Q

come è fatto granuloma?

A

i granulomi fanno male soltanto perchè comprimono e sottraggono. (arrivano a 1 mm).
può essere di materiale endogeno o esogeno.

  • al centro ci sono cellule necrotiche (non tutti ce l’hanno). es: caseificazione tubercolosi.
  • attorno ci sono cellule epiteloidi: macrofagi diff. in maniera granuloma-specifica.
  • cell giganti multinucleate nate da fusione di epiteloidi con dendritiche: bersaglio.
  • foamy cells: hanno gocce lipidiche (sono quelle che caraterizzano la placca aterosclerotica (infarto)).
  • ancora più attorno tutti i linfociti.
  • il tutto avvolto dai capsula.

Nucleo Centrale: Contiene l’agente estraneo/infezione (batteri, funghi, corpi estranei).
Nei granulomi caseosi (es. tubercolosi), presenza di necrosi centrale.

Strato Intermedio - anello di linfociti T (soprattutto CD4+), che rilasciano citochine per mantenere il granuloma.

Strato Esterno - Nei granulomi cronici, presenza di una capsula fibrosa formata da fibroblasti e collagene.

Tipi di Granulomi:
Immunitari: causati da agenti infettivi o autoimmuni; ben organizzati.
Da corpo estraneo: meno organizzati, causati da materiali inerti non rimovibili.

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6
Q

schistosomiasi ciclo parassitario

A

la sarcoidosi colpiva più africani e scandinavi (paradosso).

uccide 500.000 di persone ogni anno, la fascia più povera, che vive dove fa caldo: si trova in tutte le fasce equatoliari del mondo.
- l’ospite intermediol (vettore) è una lumachina che vive nell’acqua calda.

ciclo parassitario:
- uomo è ospite definitivo.
- verme (schistosoma, di 3/4 cm, con maschio e femmina, i due vivono attaccati e si stanziano negli spazi portali (forze emodinamiche lente, fa caldo, nutrienti) nel fegato ricoperti di proteine plasmatiche per eludere sistema, esso fa uova che con le vie biliari va nelle feci.
- le uove vengono mangiate dalla lumachina arancione che vive in stagni.
- nel suo guscio si forma un grosso spermatozoo (cercaria) che vive poche ore; essa ha enzimi molto potenti per penetrare qualsiasi tessuto: entra in uomini, risale linfatico e arriva nel fegato, dove copula.

problema:
- ogni tanto le uova si incastrano nel parenchima epatico, ma contiene una tossina pericolosa.
- il sistema imm. forma granuloma, e se ne fa tanti forma insufficienza epatica.

i topi devono essere esposti a 25 cecarie circa.

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7
Q

HBV

A

una persona su tre l’ha incontrato (molto più di HCV), trasmissione ematica.
meno del 3% sa di averlo e meno del 30% prende farmaci in america.
- principalmente in africa, australia, cina e medioriente.
- si va in coma epatico quando si alza l’ammonio.
- si può vivere col 10% fegato, ma HBV fa peggio. (al di sotto, si deve scegliere se trapiantare (15 anni aspettativa) o rischiare ed aspettare che rigeneri, il che è molto meglio)
- 3x1011 epatociti: tutti infettati nella fase di picco. (basta 1 virione, ed in un nL ce ne 106).

sintomi (si hanno per via del SI, perchè è citopatico quindi sarebbe asintomatico)
- Affaticamento, debolezza
Febbre
Dolore articolare, dolore addominale
Nausea, vomito, perdita di appetito
Urine scure, feci chiare
Ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi)
- cirrosi
- carcinoma epatocellulare (HBV più del 50% del totale, 2 anni a.v.)
- insufficienza multiorgano o peritonite

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8
Q

come il linfocita raggiunge HBV? /

A

nelle fasi più attive dell’epatite cronaca in un anno si rigenerano 10 fegati.

  • spesso usano le piastrine per aderire alle pareti dei vasi, proprio in corrispondenza HBV. (spunto per farmaco necessariamente economico che diminuisce DI POCO adesione per evitare che SI funzioni nel fegato).
  • striscia sempre con la stessa velocità sulle pareti finche non infila protusione dove serve tramite sinusoidi, e così uccide.

ricordare che i linfociti faticano a riconoscere il fegato quando questo è fibrotico (ricordare esperimento sui topi con arsenico, comparazione col sano).

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9
Q

Diff tra plasma e siero /// emòstasi e fibrinolisi

A

il plasma ha ancora fattore di coaugolazione.
ogni volta che ingrassiamo facciamo 20 km di vasi sanguigni, quindi il cuore si affatica.

emòstasi: processo che forma tappo dopo alterazione parete vasi. Deve fare il tappo più piccolo possibile per consentire chiusura e allo stesso tempo passaggio.

fibrinolisi: processo di dissoluzione dei coaguli di fibrina. può essere cellulare (leucociti) o pasmatico, che si divide in due fasi principali:

  1. Attivazione del plasminogeno: Il plasminogeno, una proteina inattiva, viene convertito in plasmina grazie all’attivatore tissutale del plasminogeno (t-PA) o all’urochinasi.
  2. Degradazione della fibrina: La plasmina scinde la fibrina in frammenti solubili (PDF), che vengono rimossi dal circolo.
    Il processo è regolato da inibitori come PAI-1 e α2-antiplasmina, che controllano l’attività del sistema fibrinolitico per prevenire la dissoluzione incontrollata dei coaguli.
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10
Q

emorragia conseguenze cliniche /// ammine vaso-attive + le piastrine come le producono?

A
  • shock ipovolemico (emorragia acuta, > 20% blood volume)
  • ematoma che a seconda del sito danni diversi.
  • anemia da deficienza di ferro (sanguinamento cronico o ricorrente)

endotelina da endotelio e serotonina (andando sui recettori arteriole vaso-costringe) da granuli mastociti.
- le piastrine la mangiano passando per l’intestino, visto che il suo 90% viene secreto dalle cellule enterocromaffini dell’intestino.

In assenza di piastrine il vaso si disgrega automaticamente, non si sa perché.

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11
Q

cascata coagulativa

A

serve per cementare tra loro quei sacchetti di sabbia che si depositano sulle pareti e che altrimenti sarebbe spostati dal torrente sanguigno.
- un errore di questa cascata è incompatibile con la vita.

  • Il flusso sanguigno riduce naturalmente i fattori pro-trombotici, mantenendo un ambiente anticoagulante.
  • Il fegato produce proteine (fattori della coagulazione) che restano inattive fino a quando non si verifica una lesione (es. tagli o morsi).
  • Fisiologicamente, siamo in uno stato di scoagulazione a causa di un problema idromeccanico: il cuore è l’unica pompa per far circolare il sangue in circa 100.000 km di vasi, spesso stretti e con attrito.
  • Le piastrine, che agiscono come sentinelle, vengono spinte contro le pareti vascolari dai globuli rossi, perlustrando l’interno del vaso, ma possono formare coaguli spontanei se non regolati.
  • L’endotelio rilascia fattori sia agonisti che antagonisti per mantenere l’equilibrio tra coagulazione ed emostasi, regolando l’attività delle piastrine.
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12
Q

piastrine tutto

A
  • originano dai megacariocita che si suicida nel midollo dando 5/10k piastrine, protudendo nel vaso.
  • i valori restano uguali per tutta la vita: 150/400 x 10*3/microlitro.
  • vivono una settimana, ne vengono fatte 10*8 al secondo per tutta la vita.
  • evolvono dai trombociti (uccelli hanno solo questi, nucleati)
  • hanno un enorme contributo in tutti i processi infiammatori.
  • non tutte hanno gli stessi granuli, possono essere tutte diverse, ma nel complesso ricoprono il panorama prodotto da megac.
  • contiene melanina (quindi albini hanno problemi emorragici).
  • riconosce molecole della matrice (collagene, fibronectina), che nel vaso integro non si dovrebbero riconoscere, e lo fa con alfa1-beta1, GPVI, P2Y.
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13
Q

particolarità e quanti sono zimogeni coagulazione. /// quali sono i cofattori /// TF

A

bastano pochi minuti per morire di shock ipovolemico <20%.

di tutti i fattori della coagulazione ci sono 5 zimogeni, che si attivano con taglio. tutti hanno residui di glutammato carbossilati.

III, V, VIII, HMWK (chinino ad alto peso molecolare).

tessue factor (via estrinseca coagulazione) serve a tantissima roba. le endoteliali ne producono solo durante inf. importante, ma in generale è prodotto da monociti e piastrine nei pressi taglio.
- STIMOLATO DA TROMBINA (che tasforma anche fibrinogeno in fibrina).

solo quando si lega al fattore VII inizia la cascata, inducendogli il taglio verso VIIa.

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14
Q

come si attiva il VIIa e cosa fa?

A

il sistema concentra tutti gli attori sulla membrana piastrinica, che ha già deciso, attivandosi (quindi passando attraverso molti controlli), che bisogna iniziare a rilasciare un pò di fibrina.

il taglio protolitico del fattore VII che diventa il VIIa; esso lo fa da solo quando si lega al TF.

il VIIa attiva il X in Xa, la quale tagla la protrombina che diventa trombina, la quale taglia fibrinogeno in fibrina.
il nucleo importante è questo: tutto sta avvenendo sulla superficie delle piastrine che hanno legato calcio.
la trombina è il centrale.

si formano delle protofibrille di fibrina.
il tutto è aiutato dal fattore XVI.

il chirurgo pennella la fibrina sulla ferita per chiudere km di microcircolo (che non vede).

uno degli attivatori delle piastrine è sempre la trombina. Va avanti a cascata dalla prima.

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15
Q

fattore V /// Fattore VIII e XI /// fattore XII

A

fattore limitante; il bottone rosso per far partire la cascata, con grande violenza iireversibile.
sposta quantitativamente il processo.
attiva il fattore Xa in modo più forte, che quindi tagliera pro-trombina e quindi più fibrina.
se si attiva in posti sbagliati, uccide.

attivati dalla trombina.
l’XI faceva parte della via intrinseca, diventa XIa ed attiva il IX, che attiva il Xa, che attiva trombina.

Fattore XII (attivata da chimina ad alto peso molecolare, grossa molecola che fa il fegato, tende ad aderire alla matrice ben esposta durante la lesione; lega anche superficie batteri; anche a sostanze cariche negativa non naturali, come i derivati da silicio) e poi attiva il XII, che attiva il XI, che attiva il Xa etc.

se manca genera deficit di emostasi.

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16
Q

bradichinina /// dicumarolo /// D-dimer

A

difetti di emostasi primaria e secondaria sono pediatriche. non puoi sopravvivere senza coagulare.

manda segnale si dolore durante inf. e tagli.

molecola che tirarono fuori dalla muffa del trifoglio che quando veniva mangiato dalla mucca essa sanguinava (anni 20): è un anticoagulante forte.

il D-dimero si misura in ospedale sempre, perchè si verifica nei processi inf. molto forit (indicatore), come nel covid che sviluppavano eventi tromboici.

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17
Q

PT allungato quando? /// INR /// perchè non si usa più il bleeding time

A

tempo di protrombina, normalmente pochi secondo 12-15.
si ottiene inserendo il TF in una provetta contenendo sangue paziente.

  • un pt allungato può avvenire nei pazienti che prendono antigoagulanti (cardioaspirina); deficit vitamina K; epatopatie croniche; difetti monogenici (emofilie, ma sono rare).

Pt (paziente)/ Pt (contollo).

una volta si facevca il bleeding time (taglio ed attesa di fine, era più totale, prende tutti i tempi, nel complesso). oggi giorno lo fanno solo i centri specializzati per rare malattie monogeniche, nei pronti soccorsi non si fa più perchè c’è troppa variabilità tra operatori (forza puntura, luogo).
PERMETTEVA PERO DI INDIVIDUARE DIFETTI (PIASTRINICO ES) che col INR non vedi.

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18
Q

diatesi emorragiche cause /// DIC.

A

la diatesi è la fuoriuscita di sangue senza lesione.
- piastrinopatie ed emofilie (congenite, si hanno solo a seguito di traumi)
- interventi terapeutici o infezioni (acquisite o iatrogene): causa chemioterapici.
- infettive (ebola, arenavirus, bunyavirus, dengue) febbri emorragiche.

ricordare che la DIC (coagulazione intravascolare disseminata) è una patologia da rianimazione, con alta mortalità (40/80%) da:
- sepsi
- bruciature
- chirurgie estensive
il tutto causato da consumo di fattori emostatici con elevata attivazione (incontrollata generazione di trombina). microtrombi da per tutto. siccome finiscono i fattori coagulazione, poi diventa anche emorragica.

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19
Q

emofilie due tipi + classificazione clinica

A

sono tante, molte non le vedi perhcè il bimbo non nasce. tutte legate ad x.
- emofilia A: è causata da fattore VIII della coagulazione, ed è la forma più comune di emofilia.
- emofilia B: 1 su 60.000. difetto del fattore IX, nota anche come “malattia di Christmas.”
HANNO STESSI SINTOMI.

i discendenti della regina vittoria (quasi 1900, epoca vittoriana), era portatrice eterozigote dell’emofilia (fece 5 figli, lunga discendenza).

  • severa: <1% sanguinamtno spontaneo.
  • media: 1/3% sanguinamento lieve
  • leggera: 3/40%: dopo trauma moderato sanguinamento.

in alcuni pazienti (raro) sotto iniezione di fattori possono sviluppare anticorpi e non poter guarire. in questi casi si usano ponti tra fattore IX e Xa,sostituendo il fattore VIII.

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20
Q

numero piastrine per cui rischi la vita /// problema ebola / 3 alterazioni trombosi

A

coi chemioterapici si produce aplasia (neutrofili poche ore, trombociti qualche gg, eritrociti un paio di mesi; quindi il paziente già da subito contrae nuove infezioni).
con le piastrine, se arrivi a <25k/ microlitro. (normale è sopra 150k).

virus infetta macrofagi e dendritiche che rilasciano quello che fanno di solito ma in modo spropositato, causando emorragie e morte.

  1. alterazione flusso ematico: da laminare a turbolanto
  2. danno endoteliale: conversione fenotipica da anti- a pro-trombotica.
  3. ipercoagulabilità ematica:
    - congenita (fattore V, protrombina, proteina C)
    acquisita (fumo, estroprogetstinici, tumori, età, gravidanza)

nell’anziano abbiamo le trombosi venose profonde.

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21
Q

4 esiti trombosi? /// embolia tipi

A
  • risoluzione: anche non diagnosticate
  • embolizzazione: polmoni, unica espressione sintomatica trombi (si pianta nei polmoni perchè li i vasi diventa piccoli, si salva con FIBRINOLITICI E ANTICOAGULANTI)
  • riendotelizzazione: per trombi così duri ch enon si possono assorbire, quindi il vaso lo ricopre di endotelio per mantenere sup liscia.
  • canalizzazione: trombo occlusivo che si lascia bucare e forma canali.

massa libera intravascolare di tutti i 3 stati.
- embolia polmonare: solitamente secondaria
- tromboembolia sistemica: secondaria a trombi murali intracardiaci da infarti parete ventri. sx. (arti inferiori ed encefalo)
- embolia grassosa midollare: secondaria a frattura ossa lunghe. (polmone)
- embolia gassosa: sec a interventi chirurgici e fenomeni di riduzione press. atosferica (muscoli, articolazioni e polmone)
- embolia da liquido emniotico: ???

il concetto è sempre qualcosa di poco solubile che entra nei vasi grossi e si blocca nei piccoli.

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22
Q

linfoidi primari /// emopoiesi in breve

A

2x10*12 leucociti totali.
i neutrofili sono la maggioranza nel sangue e nel midollo osseo.
nella pelle cis sono molti macrofagi e monociti.

struttura spongirme piena di cellule stromali che creano nicchne da cui si formano precursori.
- tutto deriva da una sola (LT-HSC), da cui (ST-HSC), da cui (MPPs (tre cell precursori delle tre linee:
- CLP: linfoide, B, T, NK, Dendritic
- CMP: mieloide, Mast, GMP (da cui granulociti), dedritic
- MEP: eritroiti, monociti

la caratteristica delle dedritiche è che sono le migliori APC che abbiamo per attivare i Tcell.

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23
Q

diff tra immunità innata/ adattativa e immunità prevertebrata

A

i kuppfler si possono riformare da monociti circolanti, in caso quelli embrionali (originali) siano damaged.

innata è più veloce, rimane l’unica per le prime 1/2g. (tantissimi organismi hanno solo questa (usano fagociti, interferoni, nk), dato che l’adattativa è partita dai vertebrati mascellati/pesci).
quella adattativa è molto più specifica, dipeso dai recettori. (i T riconoscono qualche decina di amm. i B molto meno)
quella innata riconosce il self, l’adattiva no (viene solo selezionata)

si pensa che in questi vertebrati ci sia stata una modifica che abbia generato dei primi recettori per gli antigeni, risultata favorevole e mantenuta.

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24
Q

fagocitosi stimoli

A

prostaglandine (anche dal fegato) e controllo temperatura.

altro meccanismo chiave dell’imm. inn.
- un patogeno si lega a recettori macrofagi o neutrofili
- internalizzazione (con fagosoma che si fonde con lisosoma)
- enzima ROS E NO (distruggono)
- Un patogeno può anche fagocitare ma non distruggere per mancanza di attivazione (citochine), in questi casi è dannoso perchè si riproduce la dentro.

stimoli:
- legame recettore (complemento o Mac)
- arrivo citochine (interferone gamma (via classica) o IL4 (alternativa), quando arriva producono NO e ROS)
- pattern recognition receptor: citochine di altri macrofagi.

si ricorda che micobacter finisce in fagolisosomi ma riesce a proliferarci.

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25
Q

quali sono i PAMPs riconosciuti dall’innato /// memoria immunità innata

A

solo quelli innati discriminano il self dal non self.

pathogen-assocaited molecular patterns (antigeni riconosciuti da innato)
- gli acidi nucleici
- CpG
- piline, flagellina, LPS, lipotecoich acid, mannano, glucano.
- monosodium urate e HMGB1
- HSPs.

danno - infiammazione - SI si attiva; ma anche con non self.

varie correnti di pensiero:
- i locus di trascrizione citochine sono già attivi per antigeni che si presentano una seconda volta a distanza di poco tempo (falsa memoria), quindi danno risposta molto più veloce.
- modifiche epigenetiche e metaboliche.

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26
Q

gene per produzione ROS

A

neutrofilo distrugge con NO e ROS (riducono gli antigeni, se non sono funzionali in lab i reagenti non vengono ridotti).

complesso del NADPH ossidasi: produce ROS.
nella MALATTIA CRONICA GRANULOMATOSA (spesso Xlinked, ma può essere multigenico), è mutato.
- si formano però i granulomi a causa di inf. croniche con reclutamento di macrofagi (che si trasformano in epitaloidi) e T e Bcell./ continuo rilascio di citochine.
- la loro funzione è contenere infezione, ma non sempre.

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27
Q

diff riconoscimento antigeni tra B e T

A

IMMUNITA ADATTIVA:
entrambi ad alta specificità.
- B: riconoscono nella forma nativa, senza limite di categoria.
- T: solo peptidi lineari (no altro), con max 9 aa. (devono essere spezzati). E li trovano nelle molecole MHC II.

le MHC II vengono espresse solo da APC: servono ai T.

TCR sono diversi per ogni cell e riconoscono solo antigene + MHC (hanno una sede per legare entrambi).

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28
Q

classificazione APC /// 3 tipi dendritiche

A
  • dedritiche: sono le più efficienti, dato che fagocitano e migrano ai linfoidi secondari.
  • macrofagi: nei tessuti, NON possono muoversi a raggiungere linfoidi secondari con Tnaive, ma solo a quelliin loco.
  • monociti attivi: simili a dedritiche.
  • Bcell.
  1. Cellule Dendritiche Classiche (cDCs):
    Presentazione dell’antigene alle T.
    Tessuti periferici.
  2. Cellule Dendritiche Plasmacitoidi (pDCs):
    Produzione di interferoni di tipo I (IFN-I) in risposta a infezioni virali, essenziali per l’attivazione della risposta antivirale innata. Assomigliano alle plasmacellule e hanno una capacità limitata di presentare l’antigene rispetto alle cDCs.
  3. Cellule Dendritiche Derivate da Monociti (moDCs):
    Derivano dai monociti, soprattutto in condizioni di infiammazione o infezione. Risposte infiammatorie acute. Aumentano l’espressione di MHC II e delle molecole costimolatorie (CD80, CD86) quando migrano nei tessuti infiammati o nei linfonodi secondari, facilitando l’attivazione delle cellule T.
    - Cellule di Langerhans:
    come cellule sentinella della pelle (rete fitta), presentando alle T dopo l’infezione o il trauma cutaneo. Derivano da precursori embrionali del sacco vitellino e mantengono la loro popolazione tramite autorinnovamento.
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29
Q

CCR7 /// MHC scoperta e polimorfismo

A

recettore per i segnali chemochinici che fa migrare le cell verso il gradiente di CCL19 e CCL21 prodotti nell’area T dei linfonodi.

polimorfico: varie ISOFORME nella popolazione. ognuno di noi ha un suo APLOTIPO (lista di MHC)
- le classi I: espresse da tutte le nucleate da A, B, C. ATTIVA SOLO CD8.
- le classe II: da APC, da 3 coppie geni (uno alfa uno beta) DP, DQ, DR. (quindi 6). portano peptidi anhce 30 aa. ATTIVA ANCHE CD4.

essi sono stati scoperti proprio con trapianti d’organo e rigetti in caso di NON familiarità. (durante la guerra, per ustioni ecc…).
- vengono in seguito fatti esperimenti con topi (tutti cloni, incrociando individui per 10 gen).
basta un locus diverso per creare incompatibilità.

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30
Q

LCV /// legame peptide-MHC

A

MHCI da 3 geni, MHCII da 6.
noi ereditiamo un set da madre e uno da padre in modo CODOMINANTE.

LCV è un virus che ha il topo come ospite naturale, ma anche immunodeficienti.
è associato a risposta CD8 fortissima (quello che li attiva di più).

in assenza di patogeni su MHCI vengono presentati i peptidi self (eccessivamente processati e quindi ubiquitati e tagliati).
ogni molecola MHC legano residui ancora simili tra loro di una famiglia peptidi.
peptidi con più affinità spaziano quelli con meno, pk ne legano 1 alla volta.

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31
Q

a cosa serve realmente MHCI /// cosa espone MHCII quando no infezione

A

è il processo di selezione chimica a distinguere self da non.

serve a confermare al CD8 che in quella cell c’è antigene, dopo che esse sono state attivate nei linfoidi secondari.

esprimono quel che di self fagocitano. (matrice, cell morte, etc)

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32
Q

come riesce immuità adattiva a scovare HPV /// funzioni SI aldilà della difesa

A

è stata vista una risposta CD8 nonostante il HPV non sia citopatico e non si esponga dato che ha ciclo intracellulare.
viene fatto ad opera delle dendritiche, e poi le porta ai linfonodi. però lo espone inizialemnte solo su MHCII, comincia a farlo sugli I (che espone solo peptidi citosolici) quando il virus si replica all’interno della dendritica.

le CD4 attivano con citochine i macrofagi, le Bcell, e proliferazione CD8.

il sistema immune è da per tutto (anche nel cuore il 10% sono immunitarie).
- i macrofagi residenti ad esempio servono a preservare e garantire funzione delle cell parenchimali (come la microglia: coinvolti anche nell’apprendimento/ pruning/ ecc…)

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33
Q

come mai l’antigene non finisce nel torrente circolatorio ma rimane nei linfonodi?

A

per sopravvivere dobbiamo garantire che del liquido durante il flusso nei capillare possa uscire, extravasare, per poi rientrare col linfatico e andare in succlavia.

sono un setaccio + risposta adattativa.

i vasi linfatici afferenti del linfonodo si aprono nel seno sottocapsulare e vengono riversati nei vasi efferenti: che vanno poi dotto toracico - v. succlavia.
- compartimentalizzando posizione Bcell e Tcell ottimizzo: con aree specializzate in cui è più probabile incontrarlo.

macrofagi del SNC (vivono anche nei follicoli B), sono posizionati per catturare tutti i patogeni che arrivano dai vasi aff, e li tengono sulla superficie per tempo (carta moschicida).

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34
Q

come fanno i Tcell e Bcell a rimanere compartimentalizzati in linfoidi?

A

in milza subito sotto SNC c’è area B, poi c’è la T (PALS, attorno a arteriola centrale).

con chemochine prodotte da cell stromali: cell follicolari dendritiche (non sono quelle APC, no ematopoietiche):
- producono CXCL13 che agiscono su recettore CXR5 dei linfociti B che la riconosce.

nell’area T ci sono altre cell stromali: cell fibroblastiche reticolari: due chemochine:
- CCL19/21 che agiscono sui Tnaive sul recettore CCR7.

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35
Q

oltre all’antigene, cosa comunica l’APC? ///

A

extravasazione avviene solo nelle vene post-capillari, solo nel fegato c’è eccezione: avviene in sinusoidi.

gli APC otlre a portare info antigene (TCR), portano anche notizie sulla posizione andando ai linfonodi relativi: si è scoperto che ci sono dei metaboliti vitaminici che agiscono sui recettori nucleari APC per istruirle della loro posizione.
- in cute lo fa la vitamina D.
- in intestino la vitamina A.

a valle dei recettori nucleari si traduce con produzione di citochine nelle APC che porta ad upregolazione di integrine/selectine e chemochine nei Tcell adatte al tessuto bersaglio. (ligandi per cute inf.)

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36
Q

Tcell della memoria + 3 attività APC una volta giunto l’antigene

A
  • effettrici: spola sangue/ linfa.
  • residenti: pronti, tessuti.
  • centrali: riacqusiscono il pattern recettori naive che permettono di fare cmq da spolpa tra sangue e linfociti: coinvolti nella risposta secondaria.

non sono in grado di vedere antigene da soli quindi hanno bisogno di APC, la più brava è la dendritica: che normalmente sono in periferia.
- ci sono una serie di pattern che possono attivare serie di recettori che fanno questo:
1. inducono stop della fagocitosi
2. upregolano il CCR7 (presente anche sui naive), esso sente il gradiente prodotto dalle fibroblastiche reticolari del linfonodo (area T, attivare di solito i naive).
3. upregolano altre molecole che aumentano la capacità di processare e presentare l’antigene: gli MHC +
4. anche auemntano CD80/86 per andare su CD28 Tnaive.

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37
Q

3 segnali per attivare linfociti T ///

A
  • costimolazione data da molecole non specifiche per l’antigene: B7.1 e B7.2 anche dette Cd80/86; normalmente non presenti in APC, ma solo regolate con incontro MAMP o DAMP. essi riconoscono il CD28 del naive.
  • TCR reagisce al MHC
  • citochine: polarizzano un particolare tipo di risposta; IL-12 può indirizzare differenziazione in Th1, mentre IL-4 lo può indirizzare in Th2.

servono tutte queste cose, per riconoscere ciò che è pericoloso dal non. (anche nei vaccini). al SI non interessa davvero self-nonself.

38
Q

utilità complemento per APC /// cosa succede nei Tnaive quando si attivano

A
  • la cascata del complemento oltre a fare buchi sulla cell batterica, può anche dare frammenti che opsionizzano batteri: utili ai recettori cell dendritiche.

macropinocitosi: utile anch’essa.

  • L-selectina: downregolata, perchè non hanno più bisogno di entrare in linfonodi.
  • PSGL1: upregolata, lega la P-selectina espressa da endotelio infiammato e granuli alfa ì.
  • VLA-4: upregolata, integrina che lega VCAM-1 su end. inf.
  • esprimono anche checkpoint come PD1

i naive stanno un nel pò di tempo nel linfonodo prima di riuscire ad attivarsi del tutto.

39
Q

farmaco per risposta autoimmune ///

A

esiste farmaco che è antagonista funzionale di S1PR1, legandolo, il quale lo fa internalizzare non permettendoli di riconoscere sfingosina 1 fosfato ed attivarsi: questo viene usato nelle autoimmuni per limitare risposta imm.
- usata nella sclerosi multipla.
- come effetto collaterale dà immunosoppressione: linfopenia.

40
Q

cosa succede dopo 8h nelle zone T + 3 fasi

A

i Tnaive si muovono tantissimo in area T per scannerizzare APC ed hanno bisogno di integrare diversi di loro per attivarsi.

dopo 8h i naive si fermano ed instaurano contatti di 30min o più con una o più APC: sono bloccati (stop signal) dai 3 segnali.
quindi attivano programma trascrizionale.

dopo un paio di giorni le Tcell proliferano e si staccano e sono pronte ad uscire in periferia.

Prima fase: Le cellule T naïve formano contatti iniziali con le APC, durante i quali integrano il complesso MHC-peptide a una frequenza di circa 10 contatti al minuto. Questi sono contatti esploratori brevi per iniziare il riconoscimento dell’antigene.

Seconda fase: Una volta riconosciuto l’antigene, le cellule T formano interazioni stabili prolungate, che durano fino a 20 ore. Durante questo tempo, le cellule T ricevono i tre segnali fondamentali per l’attivazione.

Terza fase: Dopo l’attivazione, le cellule T stabiliscono interazioni brevi e seriali con altre APC, necessarie per amplificare il segnale, ottimizzare l’attivazione e garantire la polarizzazione verso un fenotipo effettore specifico.

41
Q

che aiuto danno i Th

A

le APC possono rendere i naive citotossici, anche da soli.

i CD4 forniscono segnali agli APC che le rendono migliori attivatori per CD8+:
- quando un unico APC espone MHC-I che attiva CD8 e MHC-II con CD4. (quindi solo quando entrambi interagiscono con la stessa)
- producono IL2 che agisce sulle CD8 facendo aumentare recettori.
- producono anche CD40 ligango, che va sul recettore degli APC dando segnale per esprimere ulteriori molecole co-stimolatorie.

per sviluppare risposta durevole abbiamo bisogno di CD4, altrimenti gli APC attivano ma in modo limitato nel tempo (NO MEMORIA).

42
Q

Th17 / T follicolar helper / T reg

A

Quando le T naïve incontrano l’antigene in presenza di IFN-γ, si differenziano in Th1, mentre in presenza di IL-4, si polarizzano in Th2.

Th1: producono IFN-γ e TNF-α, attivano macrofagi e favoriscono la risposta citotossica delle CD8+, essenziali per l’immunità contro patogeni intracellulari come i virus.

Th2: secernono IL-4, IL-5, IL-13, promuovono la risposta antiparassitaria attivando eosinofili, mastociti e basofili, e aumentano la produzione di muco.

Th17: rilasciano IL-17 e IL-22, che stimolano le cellule stromali a produrre chemochine, reclutando neutrofili e migliorando la barriera epiteliale.

Tfh: aiutano i linfociti B nei centri germinativi, favorendo la maturazione degli anticorpi.

Treg: secernono citochine anti-infiammatorie come IL-10 e TGF-β, regolando le APC. Difetti in Treg possono causare autoimmunità.

43
Q

3 trasduzioni killing dei citotossici

A

Perforina: crea pori nella membrana della cellula bersaglio, permettendo l’ingresso di molecole citotossiche, in particolare i granzimi.

Granzima B: entra attraverso i pori formati dalla perforina e attiva vie apoptotiche.

  • BID: il granzima B scinde BID, che altera la permeabilità mitocondriale, rilasciando citocromo c e promuovendo l’apoptosi attraverso la via intrinseca.
  • Procaspasi-3: viene convertita in caspasi-3, che cliva ICAD, liberando CAD (Caspase-activated DNase). CAD degrada il DNA, causando frammentazione nucleare.
  • APAF-1: agisce come scaffold nel complesso apoptosico formato dal citocromo c e la procaspasi-9, portando all’attivazione della cascata caspasica.

In aggiunta, le CTL possono esprimere FasL, che si lega a Fas sulla cellula bersaglio, attivando la via di apoptosi estrinseca attraverso la caspasi-8.

i CD8 uccidono come i NK

44
Q

3 meccanismi diversificazione secondaria repertorio anticorpale

A

dopo l’incontro con l’antigene avviengono:
- ipermutazione somatica: meccanismo per cui vengono indotte delle mutazioni (agnostiche, potrebbero essere neutre o no) puntiformi nella regione variabile. (crea cmq una selezione darwiniana) non avviene in Tcell.
- ricomcinazione di classe: la pte costante della catena pesante viene rimpiazzata.
- conversione del gene: interi blocche di sequenze che possono venire inserite nella regione variabile, non solo dal locus dell’Ig, ma anche pezzi di Dna che sono fuori. con un meccanismo di copia-incolla.

serve aiuto da CD4

sono operati da meccanismi diversi. l’enzima chiave è AID (activation-induced cytidine deaminase.

45
Q

AID + cosa succede quando è mutata?

A

enzima responsabile della diversificazione secondaria, tutti:
- ipermutazione secondaria: puntiformi in variabili.
- gene convertion: traslocazione da altrove.
- class switch: riguarda la porzione costante.

questo enzima deamina la citidina in uridina, che generà un mismatch che va riparato da polimerasi proni ad errore!!!!!!!!!
- puo agire solo sul dna che sta venendo trascritto in quel momento (attivazione), quindi i geni per anticorpi.
viene espressa solo nei B attivati in seguito al riconoscimento.

tra i tumori come i linfomi a partenza dai linfociti B derivano da disrelogazione di questo.

AID syndrom: i B non fanno class switch. ci sono solo IgM, non riesce a fare IgA, non fanno ipermutazione somatica. sono immunodepressi (non come deficit dei RAG).

per fare diff. secondaria serve aiuto di CD4.

46
Q

diff selezione Bcell con T /// Come avviene il riarrangiamento del BCR e qual è il ruolo della chinasi BTK?

A

i B si sviluppano in bone marrow.
a differenza dei T non sono sottoposti a processo selezione positiva (solo negativa), perchè non sono così pericolosi.

i B possono riconoscere anche sostanze non organiche e artificiali.

Il BCR si forma tramite il riarrangiamento V(D)J della catena pesante, mediato dall’enzima RAG, che taglia e riassembla i segmenti genici per creare diversità. Una volta formato il pre-BCR, questo invia un segnale di sopravvivenza al linfocita B attraverso la chinasi BTK. L’assenza di BTK causa agammaglobulinemia X-linked, impedendo la maturazione del linfocita B. Successivamente, viene upregolato il recettore IL-7, che stimola il riarrangiamento della catena leggera. Se la catena leggera si appaia correttamente, il linfocita B esprime il BCR completo e matura, migrando in periferia.

bisogna vedere se la leggere è in grado di appaiarsi a sufficienza per essere montata.

il linfocita B può uscire dal midollo e andare in periferia.

47
Q

i linfociti B1 /// linfociti zona marginale milza /// legge di poiseuille

A

prodotti nella vita fetale e hanno repertorio BCR ristretto rispetto ai B2 (adulti), vivono in cavità sierose, producono anticorpi (detti naturali) senza incontrare antigene (autoreattivi contro antigeni self, pur ingrado di riconoscere antigeni di natura saccaridica su batteri, prima linea di difesa)
non sviluppano memoria ne permutazione somatica.
no diff. secondaria, quindi non fine discriminazione.

simili ai B1, ma dopo la nascita.

alcuni tumori possono originare da B1.

raggio*4 x Pgreco / n (viscosità) x lunghezza vaso x 8 = 1/R (conduttanza)

48
Q

disordine di ipersensibiità gruppi

A

possono risolversi nel momento in cui cessa la causa.
sono reazioni in cui SI si attiva nei confroni di antigeni self, ambientali (allergeni, devono avere componente proteica!), o con tempistiche non regolate.

REAZIONE IMMEDIATA ALLERGICA:
- mastociti (granuli - reazione musc., vasc.), eosinofili e basofili.
- classiche allergie, shock anafilattico (endovenosa, farmaci o punture).
- sintomi dipendono da locus.
- Th2. AVVIENE SOLO DALLA 2 VOLTA.

  • 2: IgM, IgG
  • 3: IgM, IgG e immune complexes of circulating antigens
  • 4: CD4, Th17

circa il 20%. Più frequenti dove c’è più igiene, più fre. oggi.

49
Q

caratteristiche allergene /// chi attiva eosinofili? /// diff basofili e mastociti

A
  • deve avere una componente proteica
    altrimenti la riconoscerebbero solo i B, i quali produrrebbero solo IgM, ma quando deve interagire col CD4 per formare centro germinativo e dare IgE, ma ciò non può avvenire.
  • devono essere piccole e solibili, anche stabili.
  • possono essere glicosilati.
  • devono essere quotidiani (se vado dall’altra parte del mondo una sola volta, non me ne avvedo).
  • non attivano immunità innata CD17 (risposta di tipo 3)

gli eosinofili generano molto danno tissutali.
attivati da IL-5, nel contesto allergeni non sono volti ad uccidere patogeni, qui fanno danno.

i basofili hanno stessi granuli, se si attivano degranulano per potenziare stesse azioni e sintomi.
- sono circolanti a diff mast.
- anch’essi recettore mast.

50
Q

cosa fanno IL4 e IL13 /// cosa fanno IgE + decorso allergia

A

Funzioni di IL-4 e IL-13
- Promuovono peristalsi e movimenti intestinali, migliorando l’espulsione di parassiti intestinali.
- Differenziazione di linfociti T CD4+ in Th2.
- Inibizione della risposta Th1: Bloccano la differenziazione di cellule Th1 tramite inibizione di IL-12, orientando la risposta verso il tipo Th2.
- Switch isotipico a IgE: L’IL-4 stimola il cambio di isotipo delle cellule B verso IgE-
- Attivazione dei mastociti attraverso il recettore per IgE:

FASI
- Degranulazione immediata (entro 1 ora): I mastociti rilasciano istamina e altri mediatori preformati.
- Reazione infiammatoria tardiva (dopo alcune ore): I mastociti rilasciano citochine pro-infiammatorie indotte da IL-4 e IL-13, amplificando la risposta.

Risposta immunitaria contro allergeni:
- Dopo fagocitosi degli allergeni, le cellule presentanti l’antigene (APC) migrano verso i linfonodi, incontrando i linfociti T naive con recettore TCR specifico.
- In assenza di IL-12, il T naive si differenzia in cellule Th2; alcune cellule T naive possono differenziarsi in cellule T follicolari helper (Tfh).
La produzione di IL-4 da parte delle Th2 induce le cellule B a produrre IgE, sensibilizzando i mastociti che si rivestono di IgE specifiche per l’allergene.

51
Q

Asma / anafilassi / dermatite atopica

A
  • broncocostrinzione
  • rinite e congiuntivite
  • IgE stimolata da antigeni per via respiratoria (polline o lattice).
  • trattamento: antistaminici, corticosteroidi e immunoterapia broncodilatatoria

è più brutta perchè parenterica.
- sistemica
- droghe
- va trattata subito

si manifesta molto nei bambini.
- non conosciamo l’allergene.
- predilige la pelle secca.
- costicosteroidi topici, creme. (funziona bene)

52
Q

fattori discriminanti per reazioni allergiche /// trattamenti

A
  • aplotipo MHC geneticamente favorito.
  • solo il 60% di gemelli identici hanno allergie, quindi anche fattori ambientali fa differenza. (igiene, microbiota…)
  • la mancanza di parassiti, il troppo igiene, forse ha portato questo.

trattamenti:
- antistamine
- lipossigenasi antagonisti
- broncodilatatori
- costicosteroidi
- cromones
- immunoterapia bloccante IgE
- immuntoterapia allergica: vaccinare contro allergia.

le ultime due dipendono da momento di somministrazione (non devono essere stati già attivati mastociti)

i T selezionati riconoscono a bassa affinità i self.

53
Q

Autoimmunità + tipologie + 3 caratteristiche comuni

A

fine 1800, viene dimostrata possiblità di autoanticorpi come causa patologie.
Ad un certo punto, Paul Ehrlich (famoso per scoperta complemento) conia la parola horror autotoxicus, screditandola.
- 5% della popolazione ne è affetta.
- ci sono 80 diversi tipi, per vari organi.
- multifattoriali. (gen, amb, disreg SI).

c’è differenza tra reazione autoimmune e malattia autoimmune (solo se ci sono molti fattori prolungati nel tempo che causano infiammazione cronica).

  • sistemiche: circoalno nei vasi. (lupus)
  • organo specifiche: antigene circoscritto ad organo (diabete, sclerosi, artrite)

i meccanismi sono gli stessi dei disordini di ipersensibilità: linfociti autoreattivi.
la caratteristica è che tendono ad essere CRONICHE, PROGRESSIVE ED AUTOPERPETUANTI.

54
Q

esempi di cause genetiche per autoimmuni / tolleranza centrale dei B + redeption

A
  • ricordare: genetiche, ambientali, disregolazioni SI.
    un fattore genetico può portare un T autoreattivo ad uscire dal timo senza motivo.
    un altra presisposizione potrebbe portare a mancato sviluppo di Treg.
    questi linfociti T autoreattivi andando in periferia possono essere attivati da cell o da stimoli che prima non sarebbero stati attivati.

morte per ignoranza (quanto T non risconosce MCH nel timo).

  • per i B se sviluppano BCR affine ad antigene nel midollo, non viene eliminato subito ma può riarrangiare una catena leggera per foramre nuovo BCR (editing), una nuova chanche. Se rimane autoreattivo viene eliminato per autoptosi.
  • se non incontrano nessun antigene, non muoiono per ignoranza, perchè il BCR trasmette cmq segnali di sopravvivenza per maturare nel midollo.
  • se riconoscono non con altà affinità (antigeni solubili), sono aree grigie in cui si pensa che possano diventare anergici e attivarsi solo in casi estremi.

Bcell redeption: cambiare BCR, seconda chance.

55
Q

tolleranza periferica dei T ///

A
  • mancanza di costimolazione: segnale 2 che attiva i T naive. (CD28 è recettore costimolatorio è lega B7.1 e B7.2
  • se riceve sia segnale 1 che 2, esprime recettore IL2 (autocrino) e va incontro a proliferazion clonale e diff. in effettore. (sarà il sign3 a stabilire cosa)

Anergia: mancata attivazione dei linfociti T in assenza di co-stimolazione via CD28; CTLA-4 e PD-1 contribuiscono a limitare l’attivazione.

Soppressione mediata da Treg: i linfociti T regolatori (CD4⁺, FoxP3⁺) inibiscono le cellule T effettrici tramite contatto diretto e rilascio di molecole immunosoppressive.

Delezione clonale: eliminazione dei linfociti T CD8 autoreattivi tramite apoptosi indotta da segnali come Fas-FasL.

Ignoranza immunologica: i linfociti T autoreattivi non vengono attivati se non incontrano il loro antigene, spesso presente in tessuti immunoprivilegiati.

Esaurimento cellulare: in contesti di esposizione antigenica cronica, le cellule T esprimono stabilmente molecole inibitorie (es. PD-1) e perdono la loro capacità effettoria.

56
Q

cause genetiche autoimmuni

A

polimorfismi multipli per lo più, non sempre Lost of function. molte volte espressività variabile, influenzata da ambiente, anche in gemelli.

Geni MHC: le varianti alleliche di MHC possono aumentare o ridurre il rischio di malattie autoimmuni facilitando o impedendo la presentazione di antigeni self. Esempi di patologie correlate includono il diabete di tipo 1 e l’artrite reumatoide.

CTLA-4: ridotta funzione inibitoria dei Treg, causando una regolazione inefficace dell’attivazione dei linfociti T. Mutazioni in questo gene sono associate a malattie come la tiroidite di Graves e il lupus eritematoso sistemico.

Recettori per interleuchine (IL): mutazioni in recettori per citochine come IL-2, IL-7 o IL-10 possono alterare la segnalazione immunitaria, aumentando l’infiammazione e la propensione autoimmune. Condizioni associate includono la sclerosi multipla e il lupus.

Geni per risposta ai microbi (es. PRR): mutazioni in recettori di riconoscimento dei patogeni (PRR) come TLRs portano a una risposta immunitaria aberrante verso antigeni self, contribuendo a malattie come il lupus e l’artrite reumatoide.

FoxP3: mutazioni causano disfunzione delle cellule T regolatorie, con infiltrazione linfocitaria multiorgano. Questa alterazione è alla base della sindrome IPEX (Immunodysregulation, Polyendocrinopathy, Enteropathy, X-linked).

IL-2: carenza di IL-2 riduce la sopravvivenza e la funzione dei Treg, promuovendo l’autoimmunità. Malattie associate includono diabete di tipo 1 e lupus eritematoso sistemico.

SHP-1: mutazioni in questo gene limitano l’inibizione della segnalazione delle cellule T e B, promuovendo l’infiammazione e la risposta autoimmune. Correlato a patologie come l’artrite reumatoide e il lupus.

57
Q

esempi reazioni autoimmuni di tipo 2 /// lupus

A

si tiene conto della classificazione per ipersensibilità:
1. Tipo I: Allergie e anafilassi → IgE e mastociti.
2. Tipo II: Danno diretto alle cellule → IgG/IgM contro antigeni cellulari.
3. Tipo III: Depositi di complessi immuni → IgG/IgM + infiammazione tissutale.
4. Tipo IV: Risposta cellulare → Linfociti T e infiammazione ritardata.

tipo II come:
- anemia emolitica autoimmune, e purpura trombocitopenia autoimmune: dati da anticorpi specifici per essi.
- malattia di graves: iperstimolazione tiroide.
- miastenia gravis: anticorpo blocca recettore acetilcolina su cell muscolari con paralisi.

Lupus: autoimmune tipo III:
autoanticorpi presso dna e istoni (pke serve componente proteica per IgG) e anormalità di sviluppo linfociti B e complemento.
eritemi e rottura giunture.
esposizione a sole causa morte cell, ma quelli con lupus sono reattivi al dna che viene rilasciato: immunocomplessi e infiammazione.

ricordare che il tipo IV è tramite rilascio citochine, i T attaccano autoantigeni in modo diretto.

58
Q

resistenza dell’ibrido

A

microbiota importante per tolleranza periferica (Treg)

quando un F1 rigetta un trapianto midollo osseo ricevuto da uno dei genitori.
(il che non avviene con trapianto cute)
- i NK sono responsabili, pke vengono inibite la MHC di classe 1. dunque una nk è stata educata ad essere tolleranti presso cell che esprimono un set metà materno e metà paterno. se questa cell viene a contatto con cell che esprimono MHC 1 non riconosciute, viene attivata. (missing cells): ci saranno cell che non vengono legate da alcuna NK, quindi rigettate.

non è dipendente da irradiamento, dato che le nk sono resistenti.
non tutte le nk si attivano: dato che possono essere diversi questi recettori per meccanisim epigenetici.

59
Q

perchè il covid diffuso nei paesi ricchi? /// sintomi covid /// chart

A

cardiovascolari: 15 milioni
BPCO: 4 milioni
infezioni respiratorie e poi gastrointestinali (colera, TBC, malaria).

perchè ci sono più anziani. infatti 100 anni fa è passato un covid senza sintomi, perhcè chi stava già male di suo moriva prima.

sintomi: ageusia, anosmia, congestione, nausea o vomito, diarrea, febbre, tosse e fiato corto, fatica e dolore muscoli.

  • paziente TanNF
  • arriva in PS
  • valutazione in PS (parametri TC, FC, FR, Sat O2, MEWS; TC torace, funzione epaticarenale; D-dimero!; LDH (dai neutrofili); Walking test; emogas.)
  • diagnosi differenziale (si monitora anche antigene legionella e pneumococco + tampoe influenza.)
  • altre valutazione MEW - poi c’è gestione territoriale (domicilio o albergo) o ricovero area Covid.
60
Q

MEWS /// coronaviruses + ospiti intermedi

A

mette insieme un sacco di parametri respiratori per capire quant’è la necessità di trasportarlo in rianimazione.

famiglia di grandi virus ssRNA+ che infetta ogni animale conosciuto con infezioni o respiratorie o enteriche.
- all’inizio era più note per veterinari.
- prima del covid ce n’erano 4, e spesso al di fuori del periodo influenzale, quando si sta male è per uno di questi (o adenovirusm).
- quando ci fu uno più grave, fu più facile da contenere, perchè più diagnosticabile ed isolabile.
- le varianti cambiano continuamente e si espandono insieme nel mondo (in pochi g).

per Sars1 e 2 il civet cat. per il mers il cammello. tutto però origina dal pipistrello.

61
Q

3 FEEDBACK LOOP /// nomi recettori efferocitosi /// malattie infiammatorie croniche intestinali + perchè si chiamano così?

A

RISPOSTE MEDIATE DA CELL:
- efferocitosi
- Treg cells
MEDIATORI LIPIDICI PARACRINI E AUTOCRINI.

la cascata dell’acido arachinoico oltre a produrre leucotreni, produce anche molecole anti-, come resolvine.

  • Tyro3, Axl, MerTK (tutte legano fosfatidilserina, esposta tramite fliflop)

sono due e completamente distinte:
- colite ulcerosa: solo il colon, senza aree non affette (omogeneo). disbiosi.
- morbo di Chron: da labbra ad ano. lesioni a salto (disomogeneo, non si sa perchè). disbiosi.

HANNO IN COMUNE CHE SONO SISTEMICHE (possono dare artite, utreite, cute, noduli, nodi cuore)
- ad esempio danno PIODERMA GANGRENOSO ed ERITEMA NODOSO.
- anche ANCHILOSI.

62
Q

effetto caratteristico colite ulcerosa /// pioderma gangrenoso + eritema nodoso + anchilosi

A
  • ascesso (mentre Chron ha granulomi)
  • lume chiuso con difficoltà di transito.

area della cute in gangrena, necrotica, motivo non noto, con bordo eritematoso (infiammato), tipico di manifestazione granulomatose o ascessualizzanti.

i noduli eritematosi sono tipici di: faringite streptococcica, pillola, gravidanza.
in caso non siano causati da questi, allora sono quei due.

anchilosi è fusione vertebre, con schiena che rimane come canna di bambù, si storce dopo, anziani.

63
Q

induttore molecolare granuloma /// GALT

A

ricordare che ci sono 2 tipi di granulomi (caseosi o necrotizzante; non necrotizzanti), le ultime tipiche di chi lavora coi metalli.

l’interferone, induce macrofagi a pallizzata intorno a patogeno.
prodotto dai T nello strato esterno.
- nel Chron si trova poco sotto epitelio (colite invece prende proprio ep).

componenti GALT
- M cells (fanno vedere a placche gli antigeni prendendoli dal lume)
- peyer’s patches (aggregati linfoidi sottomucosi, avviene campionamento)
- paneth cells (producono antimicrobici; antibiotici endogeni)
- secretory IgA (mucose)

64
Q

eventi ambientali differenze tra Chron e colite + dove sono comuni?

A
  • se il parto è naturale il rischio di sviluppare malattie infiammatorie intestino è basso.
  • se si allatta col seno materno il rischio è basso, con l’artificiale è più alto.
  • se la dieta è con carne è alto.

tutti questi fattori alterano il microbioma.

nei luoghi con elevato igiene; c’è poca esposizione ed IgA in intestino.

ricordare che ormone tiroideo aumenta sintesi di Beta-adrenergici su muscoli.

65
Q

differenza tra TNF-alfa e INF-gamma

A

INFgamma
- da Th1, NK, CD8 (stimolata da IL12)
- risposta a inf. intracell.
- aumenta MHC, differenzia in Th1, attiva macrofagi

TNFalfa
- macrofagi, NK, Th1 (attivi)
- in seguito attivazione del TLR (soprattutto gram - )
- stimola ICAM, apoptosi, produzione citochine.
- aumenta permeabilità e febbre.

66
Q

luoghi immunoprivilegiati /// come sposta i fluidi extracell- il SNC

A
  • camera anteriore occhio / cornea
  • cervello
  • utero in gravidanza
  • ovaio e testicolo
  • bulbo pilifero (accessibiltà peculiare)

il SNC non ha linfatici (tranne che linfatici DURALI).
in esperimento con topi, l’ink iniettato finiva intorno ai vasi/ capillari - questo ha suggerito: in uno spazio formato da membrana basale vaso e piedini astrociti (50/100 nm) - VASI GLINFATICI.

non esiste solo intorno ad a., ma è ortodromico (anche vene).
- viene infine drenato da collettori venosi.

67
Q

microangiopatia congofilica /// BBB

A

coinvolge i piccoli vasi e può essere colorato col congored.
- deposito i beta amoiloide intorno ai piccoli vasi, quindi ostruisce glinfatico.
- fattore determinante alzhaimer ed altre.

blood brain barrier:
- si sviluppa già in embrione.
- in endotelio cerebrale la diapedesi trancellulare è 80%, rispetto alla paracellulare (tra due cell.): impedendolo si può curare SM o encefaliti.
- nei plessi corioidei c’è endotelio fenestrato, senza tigh j.; ma può aprirsi e chiudersi in base a soluti.

68
Q

SLIM /// granulazioni pacchioni sono sufficienti?

A

la quarta meninge.
compartimento subaracnoideo esterno ed interno (potrebbe fare da filtro e comunicazione con microglia).
- è stato scoeprto che ci sono punti di accesso lungo le meningi, lungo i vasi penetranti.
- le cell che infiltrano il cervello durante inf., come meningi, sono prodotte da midollo ematopoietico in teca cranica tramite comunicazione diretta. (ci sono microcanali ossei che mettono in comnunicazione con spazi subdurali, in cui si scambiano cell).

non possono giustificare riassorbimento completo.
- si pensa che tramite la lacrime cribrosa, c’è passaggio in mucosa nasale ed è importante diagnosticamente.

69
Q

quando neuroni esprimono MHC /// modulazione sinapsi da immunità

A

NK ammazzano se non hai MHC (che solitamente esprimono i loro peptidi), e nel cervello non possono entrare.

  • l’attività elettrica di un solo neurone è più importanti di farlo fuori perchè è infetto. (quindi se funziona, non esprime MHC).
  • se il n. si spegne, mostra MHC e esposto a killing.

anche tutte le cell attorno non hanno MHC.

DEFLESSIONE DELL’EUTONIA?
- LTP e LTD sono i due modi per modulare il singolo bottone sinaptico.
- scaling sinaptico: modula in modo generale, regolato da TNF-alfa (prodotto da astrociti e microglia). ci sono trasportatori specifici su BBB (funzione ormonosimile).

può anche instaurare depressioni per via di citocine continuamente espresse.

70
Q

patogenesi SM

A

è immunomediata pke se inibisco SI, si risolve. quindi non è causata da distrofia oligodendrocitica

nel sito di induzione ci sarà APC che presenta autoantigeni.
- un ACP matura raggiunge linfonodo locoregionale.
- incontra Tnaive con TCR adatto.
- se APC esprime integrine e B.71/2, T si attiva ed espande, matura, entra in sangue e raggiunge cervello. (infiltrati perivascolari)
- se il T arriva, non può aggredire cell se non trova Bcell (in forma di APC, che dovrà avere adeguati costimoli) che presenta di nuovo antigene.

(se tutto ciò non avviene, se non hai secondo segnale nel tessuto, il T arriva anergico, deleto)

  • cascata di effettori, anche grazie macrofagi.
  • inizia epitope spreading, il tutto partito anche da 1 solo antigene scatenante.

(in teoria il 99% restante del cervello, dovrebbe spegnere l’infiammazione, ma ciò non avviene e non si capisce pke)

71
Q

causa spreading autoimmuni /// come appaiono placche demielinizzate /// campath

A

autoimmunità si sta espandendo come epidemia, forse causa igiene.
il Th2 serve per parassiti, che sono costantemente presenti in ambiente (insalata, altre alimenti di terra, contatto con animale)
- ora non sanno che fare.

appaionio più pallide, circoscritte. assoni distrutti in acuto. (in casi estremi, sembra anche glioblastoma o tumore).

anticorpo monoclonale che uccide CD52, ammazzi tutti i globuli bianchi.
- due cicli di campath sei in regressione completa. (fa un reset immunitario simile al trapianto di midollo).

72
Q

natalizumab /// SM è autoimmune?

A

il primo farmaco che ha migliorato la vita SM.
farmaco anti-VLA4, serve per diapedesi, blocca risposta e ottiene NEDA.

che sia coinvolto il SI possiamo dirlo, che sia autoimmune è più difficile pke non ancora abbiamo trovato autoantigene. non abbiamo uno comune.

  • MBP, peptide 83/89 forse (myelin basic proteine).i
  • con il ligando peptidico alterato, ovvero si inserisce anticorpo che si lega al 83/89 impedendoli di attivare il TCR. (da anergia, tendenzialmente), ma alla terza somministrazione in trials clinici, i pazienti ricadevano peggio (evidentemente però pke quei soggetti avevano HLA più adatti al MBP alterato): quindi questa è una prova che MBP forse è giusto.
73
Q

GM-CSF ///NKt

A

citochina responsabile di spontanee invasione di fagociti solo nel SNC. (la commissione ad uccidere avviene solo nel tessuto)
- cruciale per neuroinfiammazione.
- ma quando vengono fatte clonare, in esperimento, non funzionano, ma questo pke nn passa la BEE (solo 1 su 200).

i pazienti con SM hanno tutti infiltrati di Th17 in intestino. ci sono delle NKT con TCR invariante, dirette contro patogeni per cui serve risposta pronta. (fegato)
- nell’SM troviamo circolati le corrispettive intestino. (capire da sbobina).

74
Q

IL17, INFgamma e GM-CSF in SM /// quale è la terapia più potente per SM

A

IL17 spinge neutrofili, digerire matrice extra-, nel formarsi di un infiltrato fanno il lavoro che in guerra fanno i guastatori (tagliano reticolati trincee, fanno spazio, aprono davanti)
- è importante nell’apertura iniziale. Poi puoi levarli ed infiammazione continua.
- INFgamma è importante nel mantenimento. (fa male).
- GM-CSF licenzia i macrofagi a distruzione tissutale.

tutte queste sono espressa da CD4.

anticorpo che depleta i Bcell memoria.
- le B sono più potenti delle CD nel presentare dendritiche.
- formano aggregati ectopici linfoidi (simil-follicoli). accampamento vicino guerra, solo nelle MENINGI.
- sono responsabili dell’autoproliferazione, ma solo col contatto (presentazione).
- potrebbe essere dovuto a EBV.

75
Q

Gajdusek /// epidemiologia e dettagli prioni

A

premio nobel, neuroscienziato ed antropologo, viaggiando per il mondo nelle isole di kuru scopre: rituale in cui si mangia cervello defunti. analizza conseguente malattia neurodegenerativa, cervello si rimpicciolisce.
- poi prusiner dimostra ch’era da prioni.

1 su milione. (famigliarità, iatrogeno, sporadico).
DETTAGLI:
- piccola, con struttura terziaria patologica.
- PrPc (normale) e PrPsc (malata, trovata per la prima volta nelle capre).
- è più o meno ubiquitaria, anche se nel SNC di più.
- la PrPsc è totalmente insolubile in detergenti, ed è resistente alle proteasi!!!
- si abbatte solo con inceneritore.

76
Q

a cosa serve il PrPc /// perchè è pericolosa forma Scrapie

A

mantenimento sinapsi, mielinizzazione, struttura netriti.
potrebbe essere trasportatore di rame, molecola di adesione, trasduttore.
non si sa.
si trova anche cuore e fegato.

la forma scrapie è capace di indurre altre, reazione algoritmica. (basta 1, e nient’altro).
- questi accumuli insolubili, uccidono cell e vengono rilasciati in gliolinfatico, ostruendolo.
- ricordare semi-indistruttibilità (da soluti, proteasi, solo fuoco funzia).

77
Q

CJD dove e perchè ///

A

ricordare che prione è resistente a proteasoma.

cervi e daini hanno sempre questa malattia, specialmente in america, e i cacciatori li mangiano. quindi è una sorta di emergenza.

78
Q

si può avere terapia passiva o vaccino per prione /// declino cognitivo cause

A

esistono anche Ig naturali contro PrPsc.
- non c’è da fidarsi.

quello da prioni è un modello fedele della malattia umana. quindi sono utili per studiare. l’altro è per la corea.

  1. encefalopatia vascolare (decorso tranquillo, meglio delle demenze).
  2. depressione
  3. delirio
  4. droghe
  5. demenza (alzheimer, FT, sono tante)
  6. medical (B12, Tixubsm ISA
  7. neurologic (trauma, HIV, tumor, sifilide, NPH).
79
Q

epidemiologia alzheimer + fattori di sviluppo

A
  • crescente: no ragione ambientale. Solo pke si alluga vita.
  • ha costo molto elevato.
  • pochissimi dati in africa, ma stando crescendo vertiginisamente, non è preparato a questo costo.

fattori:
- cardiovascolari
- fumo
- ipertensione e diabete
- obesità
- traumi
- alterazioni genetiche come trisomia 21
(mentre attività fisica, dieta med, educazione prevengono).

80
Q

proteine coinvolte alzheimer + fasi

A
  • proteina precursore amiloide APP (meccanismo autosomico dominante): necessario ma non sufficiente.
  • Tau:

inizio tipicamente in area limbica (ippocampo).
1. prodromica: 15 anni circa (si vedono già placce beta, biomarcatori liquorati, diagnosi precoce con sistemi invasivi).
2. Mind cognitive impariment (MCI): può esser confusa con depressione, altro.
3. dementia mild
4. dementia moderate
5. dementia severe

81
Q

APP /// microvescicole e alzheimer

A

è transmembrana, viene tagliata e la via caratterizzata da alfa e gamma secretasi genera frammenti non amiloidogenici (no problem); quando invece agiscono beta secretasi danno beta amiloide pericolosa.
(si era pensato ad anticorpi anti-betaAm., funzionava come autoimmune protettiva. il problema è che il topo NON può avere l’alzheimer, fu un disastro di encefaliti).

il numero di microvescicole è correlato ai danni della sostanza bianca, il che è strano perchè di solito è coinvolta la s. g., atrofia corticale.
- in AD c’è enorme presenza vescicole.
- se si mettono vescicole più beta-amiloide, si distrugge tutto.
(degenerazione anterograda).

82
Q

caratteristica principale parkinson /// come si chiamano inclusioni cell? /// come si distingue da parkinsonismo?

A

parkinson inizialmente: shaking paralisys.
L-dopa non rallenta degenerazione, ma permette di vivere.

  • la degenerazione della sostanza nigra (pars compacta) dopaminergica. ha proiezioni striatali.

inclusioni: corpi di lewi. (granuli neri in neuroni).
- anche qui cmq abbiamo una Tau iperfosforilati (taupatia).

si usa la PET (si rende radioattiva dopamina o recettore).
tomografia = ricostruzione tridimensionale.
si usa anche molto in oncologia.

83
Q

effetto alterazione neuroni sostanza grigia rispetto al movimento

A

ricordare che ha problema a variare o iniziare movimento.

  • pathway diretto: dopa valore attivatorio (D1) di rilascio GABA sul globo pallido interno, che a sua volta rilascia GABA sul talamo ventrale che poi dovrebbe mantare Glut a corteccia motoria. (attiva moto)
  • pathway indiretto: effetto inibitorio (D2), meno gaba sul pallido esterno, più gaba sul nucleosubtalamico, meno glut sul pallido interno, che manderebbe gaba al talamo ventrale. (inibisce moto)

nel parkison è molto più forte il rilascio di gaba nella via indiretta verso il pallido esterno. quindi il tutto è più inibito. (mentre c’è poco gaba verso il pallido interno).

84
Q

RAB /// LRRK2

A

sono la famiglia di proteine che targhettano meta delle vescicole. attraverso di esse LRK2 interagisce con alfa-sin-nucleina.
(mutazione arc2) che genera accumulo.

gene, la cui alterazione LRRK 2 fa produrre più corpi di lewi.

85
Q

depressione in PD

A

Depressione da deficit dopamina.
spesso induce ludopatia per compensare.
(si è visto che la ricompensa dopaminica da vittoria aumenta esponenzialmente a seguito di aggiunta denaro)
è un fattore che indica parkinson negativo, quello che coinvolge corteccia (demenza grave).

  • non rispondono agli inibitori della ricapdtazione della dopamina (inutile darglieli).
  • si bloccano i conti bancari.
  • L-dopa un tantino migliora anche.
86
Q

diff tra apoptosi e necrosi /// unica caspasi solo della via intrinseca

A
  • apoptosi: non c’è dissoluzione membrana. Viene digerita e assorbita senza infiammazione. Nucleo si rimpicciolisce ed organelli dissolti.
  • necrosi: danno così rapido che cell non attiva apoptosi in tempo. muore per disgregazione, il materiale viene ceduto ed infiamma.

sono proprio due fenomeni inversi (implosione ed esplosione).

caspasi 9, attivada da apoptosoma, attiva la 3.

87
Q

via estrinseca apoptosi + esempio fisiologico

A
  • estrinseca: arriva segnale. usa Death receptor, cambiano dominio intra- rendendolo affine ad FADD (sempre presente ma inattivo)
  • FADD si accumula, aumenta concentrazione e lega PROCASPASI-8, normalmente presente.
  • Caspasi 8 attiva caspasi 3 (via comune, fatto di 2 domini, se uno dei due è tagliato si attiva).
  • Caspasi 3 (effettrice apoptosi), attiva DNAsi (ICAD) e proteasi per matrice nucleo e citoplasma.

inoltre, la caspasi 8 attiva anche BID, che spinge l’intrinseca (parte da mitocondi danneggiati.)
- raramente i due sono separati.

es: selezione timica

88
Q

via intrinseca apoptosi /// necrosi causa principale.

A

mitocondrio danneggiato. (anche BID)
- rilascio citocromi C, supera soglia.
- forma apoptosoma aggregandosi con Apaf1.
- Apoptosoma attiva pro-caspasi 9.
- caspasi 9 attiva la 3. il resto è uguale.

necrosi: grave deficit di produzione ATP, che non permette apoptosi (processo attivo).
un grave danno fa perdere ATP uccidendo mitocondri per via di H2O2 o ROS.

89
Q

tipi principali necrosi

A
  • COAGULATIVA: evento trombotico manda necrosi tessuto a valle (tipica organi solidi, conserva macroforma). nel brain eccezione.
  • COLLIQUATIVA: elimina e rende liquido il tessuto. Tipica di batteri, funghi (entrambi enzimi litici) od ipossia cerebrale (non si sa perchè).
  • CASEOSA: mista tra le precedenti. tipica tubercolosi e granulomi (leucociti e fibroblasti morenti).

ALTRI 3 PROCESSI DI MORTE:
- NECROPOPTOSI: TNF indotta, inizia con estrinseca ap. ma finisce con dissoluzione.
- PIROPOPTOSI: durante infiamm. alcune cell vanno in apoptosi, per via infiammasoma che attiva caspasi.
- AUTOFAGIA: adattamento estremo. diverso da fagocitosi, qui fagosoma è uguale ma prende da dentro, e va presso lisosomi. (autofagolisosoma).
anche in assenza nutrimento, cell così può sopravvivere (x poco).

90
Q

2 fasi infarto

A

infarto ischemico del miocardio.
- mancanza acuta sangue - ipossia e necrosi.

  1. fase ischemica
    - si attiva endotelio ed esprime integrina, ma senza infiammazione pke non c’è sangue.
    - viene consumato ATP con aumento AMP, che induce ipoxantina.
    - si attiva xantino-deidrogenasi, per via dell’aumento di Ca.
    - l’ipoxantina non può essere ossidata per mancanza Ox.
  2. ritorno sangue
    - quando torna sangue, arrivano molti leucociti che danno infiammazione e danno.
    - torna Ox e si attiva ossidasi, che ossida di colpo ipoxantina, in acido urico che rilascia ROS.

certe volte aumento Ca porta mitocondrial permeability transition pore, con swelling.

91
Q

vocabolario oncologia /// definizione cancro

A
  • neoplasia: nuova formazione, cell non preesistenti.
  • tumore: tumefazione, rigondiamento, aspetto macroscopico tumore.
  • cancro o carcinoma: granchio, dalla forma infiltrante del tumore maligno.

disregolazione dell’omeostasi legata a proliferazione, sopravvivenza, interazione.

è un progesso di natura evolutiva.

92
Q

diff benigni/maligni tumori

A

velocità, atipie citologiche, mitosi, grado differenzazione (nelle b. magg), capsula (in b), danno tessuti, INVASIONE, RECIDIVA, EFFETTO SUL PORTATORE (b. è locale, m. è generale), CACHESSIA.

adenocarcinomi: maligno e ghiandolare.

carcinomi: maligno ed epiteliale. (squamo/baso ecc).

sacroma: tessuto connettivo e derivati.
(lipo ecc)

leucemie o linfomi.