1 Flashcards

1
Q

TGFbeta /// vita media piastrine + RNA contenuto e tipi granuli

A

citochina che agisce legandosi a specifici recettori con cascata di segnali intracellulari, principalmente attraverso le proteine SMAD. Svolge un ruolo cruciale nella regolazione dell’infiammazione, nella promozione della fibrosi e nel controllo del ciclo cellulare. Nel cancro, può agire sia come soppressore tumorale che, nelle fasi avanzate, come promotore della metastasi.

le piastrina sono di 2/3 u, con vita media di 7/10 g.
- ha rna non condificante.
- granuli densi: ATP, ADP, serotonina, calcio, istamina, epinefrina.
- granuli alfa: chemochine, fattori coag, crescita e angiogenesi, adesione e imm.

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2
Q

classificazione patologie

A
  • difetti molecolari selettivi: provocano malattie genetiche monogeniche o multifattoriali.
  • risposte infiammatorie eccessive o disregolate.
  • mancata risoluzione dell’infiammazione: pericarditi, alzheimer e trombosi venose profonde.
  • degenerazioni da morte cellulare estesa
  • disregolazioni della crescita e sopravvivenza cellulare: malattie oncologiche.
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3
Q

single cell genomic /// cloni genomici e epigenomici

A

non cadere nella credenza comune dell’influenza genetica nelle patologie. di solito è del 10% per le multifattoriali.

risolve il problema del sequenziamento in blocco (gene expression) che analizzava solo una media del genoma perdendo le informazioni delle singole.
- nella SCG tutte le componenti cellulari sono separate e il quadro specifico per ogni cell risulta completo.
-quello di prima permetteva di dividere in categoria una patolgoia (tumore), senza tenere conto però delle fluttuazioni genetiche, che anche nel corso della patolgoia fanno cambiare categoria.

Cloni genomici = gruppi di cellule con mutazioni genetiche condivise.
Sottocloni epigenomici = gruppi di cellule con modifiche epigenetiche condivise, che regolano l’espressione genica.

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4
Q

obiettivo del real-word-evidence /// cause infiammazione + segni classici /// dove è assente la matrice sottoendoteliale

A

immagazzinare dati sulla realtà clinica: come le terapia stanno funzionando sulla reale popolazione (non quella dei Trials in cui si estromette 90% popolazione).

  • infezioni
  • danni tessutali
  • stress cellulare e malfunzionamento
  • cause esogene non infettive

la patologia è data dalla facilità di deragliamento dell’inf. che diventa cronica, tumori, autoimmuni.

  • tumor, rubor, calor, dolor, functio laesa.
    si ricorda che leucociti escono di più nel flusso venoso (lentezza).

nel fegato, milza e midollo.

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5
Q

meccanismi inf. /// vantaggio macrofagi e mastociti

A
  • vasodilatazione
  • aumento permeabilità con finestre
  • chemiotassi: gradiente chimico
  • opsonizzazione: patogeni vengono rivestiti

i fans inibiscono i facilitatori (segnali), mentre il cortisolo i meccanismi effettori (la fagocitosi9

sono le cell. inf. del derma. hanno granuli che evita bisogno di prepararsi (attivare trascrizione ecc il ch e richiede ore) e le fa agire in pochi secondi.

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6
Q

NET /// Nf-kB /// DAMPs

A

i neutrofili sono il 70% leucociti, vanno da 3000 a 7000 per mL.
NET: neutrophil extracellular traps: si suicidano per liberare sostanze che attirano neutrofili a feedback positivo (amplifica). la trappola è data da DNA e proteine intrecciate.

dopo i neutrofili arrivano i monociti, si attivano in macrofagi e tolgono dedriti cellulare e continuano ad amplificare.

master gene dell’infiammazione, è un dimero bloccato dall’inibitore IkB, il quale se fosforilato libera Nf-kB che funge da trascrittore per: citochine, chemochina (chemiotassi), molecole di adesionep per extrafvasazione.

DAMPs molecole rilasciate da cell danneggiate, come acido urico che causa gotta quando si deposita in articolazioni.

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7
Q

mediatori dell’infiammazione /// ASC

A
  • IL1 e 18: particolari citochine che devono essere secrete attraverso Golgi, corpi vascolari, e per essere attivate richiedono taglio da INFIAMMASOMA.
  • infiammasoma è una macrostruttura che si forma nel citoplasma. ha componenti simili ai TLR, che hanno il compito di riconoscere anomalie e iniziano a comunicare tra loro, aggregandosi (con notevole consumo) e usando adattori molecolari ASC: essi legano la CASPASI-1 che taglia IL1.
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8
Q

gasdermina /// febbre familiare mediterranea

A

viene attivata in caso di DAMPs da caspasi (infiammosoma) e crea buchi sulla membrana generando la PIROPTOSI.

la piroptosi può essere letale se fuori controllo, dato che genera una potente risposta inf. veloce con diffusione di DAMPs.

malattia genetica causata da mutazione che incremente il recettore dell’infiammasoma: pirina.
episodi febbrili ricorrenti, cadenza mensile con gonfiore e dolore articolare.

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9
Q

modificazioni vascolari risposta acuta + pressione oncotica e idrostatica

A

ricordare che il dorso della mano percepisce più calore del palmo.

  • vasodilatazione
  • perfusione: si indeboliscono giunzioni cellulari.
  • stasi venosa

nelle arteriole l’idrostatica vince oncotica e liquido esce.
nelle venule vince oncotico, con riassorbimento.
- l’infiammazione fa aumentare l’idrostatica. questo comporta anche stasi il che porta TUMOR (edema, per accumulo in interstizio).

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10
Q

valori essudato + cause trasudato

A

essudato è edema infiammatorio.
- densità: 1012 g/ml
- proteine: 3 g/L
- LDH (lattato deidrogenasi proveniente dai neutrofili, la su quantità sarà indicativa).
- leucociti presenti

si differenzia dal TRASUDATO dato che esso è l’opposto, tutto inferiore o negativo. CAUSE:
- alterazioni nella pressione idrostatica o oncotica, senza infiammazione.
- insufficienza cardiaca (poco ritorno venoso), epatica (poca albumina, meno p. oncotica), renale.

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11
Q

tutti effettori vasodilatazione + formazione Prostaglandine e leucotreni

A
  • istamina
  • serotonina: vasodilata nell’infiammazione ma vasocostringe nell’emorragia.
  • derivati arachinoico: prostaglandine e leucotreni.
  • PAF (fattore attivante piastrine): la più forte.
  • chemochine e citochine.
  • mediatori che facilitiano arresto leucociti su endotelio.

sono mediate da macrofagi, con trasduzione con fosfolipasi C, IP3, rilascio Ca, fosforilazioni con attivazioni FOSFOLIPASI A2 CITOPLASMATICA: produce acido arachidonico togliendolo a qualche membrana interna.
- poi COX 1 (sistemico) e COX 2 (inducibile) fanno p.
- LOX (lipossigenasi): fanno leucotreni.

la fosfolipasi A2 produce anche PAF: contrazione endotelio e lassità giunzioni.

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12
Q

fasi diapedesi + durata /// migrazione interstiziale

A
  • tethering: cambiare di forma per scivolare più piatti su qualcosa
  • rolling: rotolare, grazie selectine L o E/P.
  • activation: esprime molecole di adesione
  • arresto: si fermano.

il processo di espressione di PECAM-1 (molecole giunzioni, per fingere di essere endotelio), dura 30 min.

sono i globuli rossi a spingere le cell verso le pareti in prossimità cambiamento emodinamica delle diramazioni, dato che sennò le cell viaggerebbero al centro.

la migrazione è data da gradienti chimici: formilazione della metionina (fa riorientare i recettori, in più c’è leucotriene che amplifica il tutto).

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13
Q

selectine / chemochine

A

possono essere su leucocita (L) o su endotelio (E, P).
esse riconoscono glicoproteine presenti su L o E, informando che deve esserci l’arresto.

le chemocine sono piccoli e super espressi da tutte le cell coinvolte. tutte diverse per diversi recettori, così chiamano solo neutrofili.
- le chemochine upregolano integrine su superficie leucociti: adesione.

si pensa che tutte le patologie autoimmuni possano essere partiti da un infezione sconfitta ma che continua a confondere il corpo.

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14
Q

quali collageni in inf cronica + che c’è nei granuli delle piastrine?

A

le inf croniche sono metà morti totali.

  • tipo 1, 3, 5, 11.
  • rimodellamento e chiusura.
  • bisogna fermare sanguinamento e riempire il buco per avere tempo nella fase proliferativa.
  • Granuli alfa: Fibrinogeno, Fattore di von Willebrand (vWF), Fattore V, Platelet-derived growth factor (PDGF), Transforming growth factor-beta (TGF-β), Vascular endothelial growth factor (VEGF), Fibronectina, Trombospondina, P-selectina.
  • Granuli densi: ADP, ATP, Calcio, Serotonina.
  • Lisosomi: Idrolasi acide.

ricordare importanza TGFbeta per i fibroblasti e depositare matrice e per la proliferazione capillari e tessuti. prodotta anche dai macrofagi.

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15
Q

quali enzimi rimodellano matrice e fanno in modo sia nella giusta quantità? /// 3 cause inf. cronica

A

metalloproteasi: da tante cell, specialmente infiammatorie.

si riconosce se è cronica da alcune proteine che permangono per troppi mesi, o da sintomi detectabili e bisognosi di trattamento.

  • infezione intracellulare persistente con risposta cellulo-mediata: cane si morde coda.
  • esposizione a sostanze tossiche sia esogene che endogene: miniere.
  • reazioni immunitarie: somiglianza chimica.
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16
Q

nome inibitore del NfKb /// A20 /// nome lipidi antinfiammatori

A

IkB.
esso viene stimolato da geni cmq espressi da NdKb a feed negativo.

inoltre NfBk stimola anche A20 (studiata in farmaci).
- aggredisce catene ubiquitina lisina 63, necessarie per trascrizione segnale che distrugge e attiva IkB.

sempre da arachinoico: RESOLVINE E PROTECTINE.
- vengono prodotte anche da macrofagi (che si stanno differenziando in antinfiammatori) quando mangiano per efferocitosi neutrofili apoptotici.

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17
Q

in che modo fibrosi è disfunzionale /// come si attiva TGFbeta

A

alcuni tumori spingono macrofagi a diventare M2 (anti-) per salvarsi.

compressiva, distrocente, devia circolo sanguigno, toglie parenchima.
si ricorda che è stimolata da TGFbeta, prodotta da infiammatorie per stimolare fibroblasti e miofibroblasti.
- quando è troppa le metallo proteasi non riescono a gestirla.

si attiva nello spazio intracellulare, dove di solito si trova già sintetizzata ma inattiva (serve subito). non viene secreta sul momento.
- ha recettori su mesenchimali ed epiteliali (può far trasformare).

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18
Q

patologie granulomi + dimensioni /// 2 cause granulomi caseosi

A
  • tubercolosi
  • sarcoidosi
  • morbo di crohn
  • granulomatosi di wegner: sulla parete dei vasi.
  • berilliosi
  • schistosomiasi
  • gotta (acido urico)
  • noduli reumatoidi: collagene alterato
  • cristalli colesterolo / osso / elastina.

(batteri, metalli, funghi, protozoi, elminti, ignota).

ricordare che granuloma è considerata una lesione fibrotica di forma sferica, che si forma post-tentativo di risposta inf. acuta.
serve per bloccare qualcosa in un punto.

di solito 1/2 mm (no danno, i quali vengono dopo decenni).

  • wagner e tubercolosi.
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19
Q

foamy cells /// sintomo avvertenza sarcoidosi + cause

A

macrofagi con gocciolina lipidiche, si trovano insieme alle giganti (langherans) ed epiteloidi nel granuloma attorno alla zona necrotica.
formano anche placche aterosclerotiche.
- ricordare che sono circondate da anello linfociti, e più ancora c’è capsula fibrosa.

ricordare che per essa non ci sono terapia mirate e che i suoi granulomi non sono caseosi/ necrotici per mancanza agente infettivo.
- lesioni mucosa orale.

le cause: muffe o insetticidi / predisposizione genetica / forse micobatteri e p. acnes, dato che sono stati trovati genomi in granulomi sarcoidi.

ha picco di incidenza dai 20 a 39, e in scandinavi e afroamericani.

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20
Q

come cooperano le DCs e M1 nello start ganuloma polmone /// perchè fegato sempre vittima infezioni

A

Le cellule dendritiche (DCs) inglobano l’antigene tramite TLR2, migrano ai linfonodi mediastinici e attivano i linfociti Th1 e Th17, che si clonano e si dirigono al polmone per formare granulomi.
I Th, insieme a cellule B, monociti e Treg, giungono al sito seguendo le chemochine rilasciate dai macrofagi.
i macrofagi sono attivati da IFN-γ (prodotto dalle NK) e TNF-α (autoprodotto).
Il TNF-α stimola anche l’espressione di ICAM sull’endotelio per l’adesione cellulare e di HLA per una presentazione efficace dell’antigene.

perchè oltre ad avere nutrienti, ossigeno, accesso diretto, è anche in gredo di eludere SI.
- ricordare che epatite si tramette per via ematogena.

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21
Q

epidemiologia HBV + come infetta i bambini /// crawling

A

1 su 3 la incontra.
il 3% ne è consapevole.
più in paesi poveri.
infetta solo uomo e scimmia.
è un virus che muta pochissimo e può avere decorso acuto (si risolve da solo in pchi gg), cronico: con prognosi media o severa.

il problema è l’ammonio. coma. DIFETTO TRANSAMINASI.

infetta più neonati passando canale pato, pk non oltrepassa placenta.
anche anziani immunocompromessi.

ricordare che linfocita compie crawling quando si aggrappa a piastrine endotelio e comincia a strisciare alla stessa velocità sia contro- che pro- flusso.
poi riconosce cell infettata con pseudopodi toccando MHC (ci vuole 30 min).

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22
Q

fase di picco HBV quando e quanti virus? + come riesce ad eludere SI /// Quando medico vede paziente

A

HBV può evolvere in cirrosi o epatocarcinoma.
quando l’epatocita muore rilascia transaminasi.

circa due mesi dopo.
3x10*11 al nL: infetta OGNI EPATOCITA.
alla fine del picco arrivano i primi T citotossici a curare o uccidere epatociti, quindi aumentano transaminasi.

in HBV non c’è trascrizione di geni come NfkB, ne sintomi.
sequestra in gusci proteici forme chimiche che indurrebbero reazione SI.

solitamente quando è troppo tardi, intorno alla 13esima settimana, quando SI cura il 10% cell.

quando le cell che muoiono sono superiori all’efferocitosi dei kuppfler, quelli rilasciano DAMPS proinf. e richiamano macrofagi circolo.

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23
Q

a cosa servono metalloproteasi neutrofili nei focolai infiammatori fegato? /// capillarizzazione

A

a digerire matrice rilasciata dai miofibroblasti dopo apoptosi epatocita per riempire il buco e non far collassare struttura. il punto è che entro 24h una nuova cell si rigenera, e le serve spazio.

HCC è 2 causa di morte per cancro, il quale arriva indipendentemente dall’agente infiammante.

il sinusoide epatico di solido non ha matrice sottoendoteliale, ma in cnodizione patologica succede, ed esso fatica a mantenere fenestrature funzionanti, quindi linfociti non funzionano.

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24
Q

anatomia patologica cirrosi ///

A

uno dei danni principali è quello tromboembotico infiammazione dovuto a massimo arrivo di cell in vaso piccolo con ostruzione e morte a valle.

ci sono setti fibrosi che uniscono vene centrolobulari e spazi portali distorti con alterata funzione. serve trapianto.

la visione di una macchiolina di 2mm in fegato = morte in 2 anni.

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25
Q

ematocrito /// come si ottiene il siero /// 5 principali proteine plasma

A

percentuale parte corpuscolata del sangue, tranne piastrine (non risente di trombocitopenia o citosi)
- 45%
- 15 g/dl di EMOGLOBINA.

ricordare cushing syndrom.

prelevando sangue senza anticoagulanti. il campione viene centrifugato e le cell + fattori coagulazione rimangono nel coagulo (fibrinogeno), lasciando solo parte liquida (siero)

  • albumina (60% pressione oncotica)
  • antigorpi
  • IgG
  • fibrinogeno
  • trasnferrina: anche per lipidi non solubili.
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26
Q

tipi di emorragie + cause ///

A

tappo emostasi non deve provocare infarto, importanza fibrinolisi. altrimenti si ha TROMBOSI.

  • epistassi: naso
  • emottisi: tosse
  • ematemesi
  • ematochezia: feci
  • melena: feci nere (alto apparato)
  • emotorace: interpleurico
  • emopericardio
  • emoperitoneo
  • emartrosi: cavità articolare

le cause sono di danno vascolare: trauma, aumento pressione, ATEROSCLEROSI, neoplasie /// o DIATESI emorragiche: senza lesione.

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27
Q

diff. tra petecchia, porpora, ecchimosi /// mediatori vasocostrizione emostasi

A
  • 1/2 mm: petecchia
  • 0,3/ 1 cm: porpora
  • sopra 1 cm: ecchimosi

serve per vincere le forze emodinamiche costringendo a monte per ridurre portata.
- endotelina
- serotonina: granuli mastociti. (vasodilata le arteriole in inf., costringe a monte i vasi più grandi nell’emostasi)

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28
Q

fasi emostasi /// nome fattori che scoagulano

A
  • vasocostrizione (endotelina e serotonina)
  • emostasi primaria: piastrine a lato torrente quando trovano matrice)
  • emostasi secondaria: solo quando emodinamica è intensa e tappo non blocca. (Fattore VII e fattore tissutale attivano fibrinogeno) deficit incompatibile.
  • regolazione antitrombotica: fibrinolisi (attivatori plasminogeno e trombomudolina che limita sito)

ricordare che abbiamo più fattori anticoagulanti che coagulanti. (scoagulati). sottile plasma separa da endotelio le p.
- trombomodulina
- antitrombina III
- inibitori via fattore tissutale
- attivatori tissutali plasminogeno
- NO

ricordare che meno soluti vengono riassorbiti, meno acqua viene richiamata. mannitolo è diuretico, pke non ha trasportatori e rimane nel lume. (diminuendo pressione osmotica del 2 letto capillare)

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29
Q

fattori protrombotici endoteliali /// glicazione

A
  • fattore di von WILLEBRAND
  • tromboplastina
  • inibitore dell’attivatore del plasminogeno.

ricordare che rennina (stimolata da poco Na - Cox-2) taglia angiotensinogeno. alla fine si ottiene vasocostrizione dell’eff., attivazione simpatico, secrezione aldosterone (riassorbe Na), ADH, aumento filtrazione renale e pressione sistemica.

processo di aggiunta di zuccheri dovuta a diabete. retinopatia diabetica. (non è glicosilazione).
- porta anche a perdita di albumina con problemi di riassorbimento di acqua, ritenzione idrica ed edema.

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30
Q

4 fasi attivazione piastrine

A
  1. ADESIONE
    - grazie ad GPV1 e alfa1beta1 (recettori)
    - l’adesione avviene grazie a VWF (von willebrand): riconosciuto da GPIb
  2. CAMBIO CONFORMAZIONALE
    - meccanismo outsite-in/inside-out signal: aderenza e rilascio granuli
    - si forma ponte che stabilizza coagulo e attira piastrine.
    - processo a feedback positivo.
    - trombassano lega rec piastrinici e procede con aggrefazione.
    - ADP esce dai granuli densi e lega I2 recet. (compaiono fosfolipidi negativi grazie flipflop)
  3. AGGREGAZIONE
    - le piastrine si tengono unite alla “banchina” fatta da fibrina o VWF.
    - tromoastenia di glazmann (difetto GPII/IIIa o aIIbbeta3, recettore fondamentale)
  4. CONTRAZIONE
    - per permettere continuo flusso.
    - contribuisce al tono vascolare.
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31
Q

malattie associate al processo adesione /// fattore vWF /// proteina S /// TF

A
  • bernard soulier
  • malattia vW
    associate a deficit GPIb e VWF.

di von willebrand presente sulla superficie endoteliale, facilità adesione e aggregazione.

la proteina S insieme alla C inibiscono la Va ed VIIIa, regolando cascata.

il Tissue factor, fattore III, rilasciato con taglio, si lega al fattore VII (complesso TF/FVII): attiva VIIa (che attiva il Xa nella via ESTRINSECA)
- prodotta da monociti, periciti, piastrine, ma non da endotelio (se non in casi gravi).
- fa una marea di cose; se troppo, forma trombi.

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32
Q

malattie associate a processo attivazione piastrinica /// quali sono zimogeni cascata coagulativa + quale enzima li rende funzionali?

A
  • emottisi e petacchia
  • cardioaspirina (non specifico) e clopidogrel (specifico)

20 fattori coagulazione. la emostasi sec. è una cascata di serin-proteasi. (sono 5: II, VII, IX, X, XIX).

il XIX è noto con proteina C.

mediata da vitamina K.
gamma-glutammil carbossilasi: aggiunge gruppo carbossile ai glutammati, creando tasca che lega ioni Ca, i quali sono legati ai fosfolipidi negativi delle piastrine (esposti per flip-flop)
- serve anche a trovare sito per fare il taglio.

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33
Q

via estrinseca /// via intrinseca

A

Tf- VIIa - Xa - trombina - fibrina (che si organizza in proto-fibrille, tenute da crosslinking di fattore XIII)

l’intrinseca è di rinforzo. anche detta CONTACT SYSTEM (per lesioni lievi neanche si attiva).
- parte da fattore XII, si attiva da solo, ha affinità per chiminogeno (dal fegato, che si lega a collagene quando c’è lesione e si attiva, vasodilatando e dando dolore insieme alla brachichinina)
- precallicreina si lega al chiminogeno, si attiva e digerisce pezzi di chiminogeno.

cmq è così: XIIa - XIa - IX si unisce alla estrinseca potenziando.

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34
Q

fattore XIII /// trombina /// come agisce eparina?

A

XIII: crea crosslinking tra protofibrille di fibrina.

trombina: oltre ad attivare sul sito fibrina, attiva anche piastrine e le aumenta.
attiva anche il fattore V (nei granuli alfa); segna pto non ritorno, esponziale (THROMBIN BURST) su attivazione fattore X, che forma trombina.
- attiva anche fattore VIII (rinforzo).

IL TUTTO NELLA VIA ESTRINSECA

eparina imita glicosaminoglicani delle cell endoteliali potenziando azione antitrombina III (inibitore trombina).

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35
Q

TFPI /// 2 molecole attivatorie plasmina /// nome marcatore degradazione fibrina

A

tissue factor pathway inhibitor, inibitore fortissimo.

  • la trombina si autoregola con la trombomodulina, che attiva il fattore C, che insieme all’S, inibisce l’VII e il V, essenziali nel processo.
  1. t-PA: attivatore tissutale prodotto da endotelio.
  2. u-PA: altre cell.

servono all’inizio fibrinolisi, intrappolati nel tappo fibrina, agiscono lentamente.
- nome commerciale: alteplase (t-PA per pronto soccorso, stappare ictus).

D-dimeri. indica che c’è stato un trombo.

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36
Q

come si misura PT + PTT /// valori INR

A

TEMPO DI PROTROMBINA
- prelevando con fattori anticoagulandi: eparina, citrato e EDTA (sequestrano Ca)
- per fare il test, poi si introduce di nuovo il Ca + TF (simulazione danno)
- solitamente dura qualche secondo; se dura di più, danni al fegato o carenza vitamina K.

TEMPO DI TROMBOPLASTINA PARZIALE
serve a valutare la via intrinseca.
- si aggiungono sostanze come polvere di vetro, caolino, che stimolano coagulazione.
- individua specifici difetti, ed oggi si usa in comibinazione con PT nel parametro: INR (international normalized ratio)

INR normale: 0,8 e 1,2.

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37
Q

diagramma di DAVENPORT /// diatesi emorragiche cause

A

ad oggi il bleeding time si fa solo in centri specializzati per fenomeni emorragici rari.
prima si faceva con carta assorbente e cronometro.
-la conta piastrinica è fuorviante perchè non ci dice val. norm. paziente.

Serve per misurare concentrazione bicarbonato, pCO2, correlati al Ph plasmatico. equilibrio.

diatesi sono famiglia di patologie con fuoriuscita sangue dai vasi senza lesione.
- piastrinopatie: da chemioterapia o genetica.
- coagulazione
- emofilia (A (VIII) e B (IX))
- febbri virali emorragiche (VHF): da virus a RNA, zoonosi

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38
Q

frequenza emofilie + 3 gradi gravità /// terapia attuale per la B

A

rapporto Co2/bicarbonato è 20/1.
c’è diff. tra acidosi o alcalosi metabolica o respiratoria.

emofilia A: 1/5000 (VIII che è cofattore IX)
emofilia B: 1/60.000 (IX, the royal disease)
entrambe X-linked (più maschi).

severa: meno 1% / moderata: 1/3% / lieve: 3/40%.

dal 90’ si inietta fattore VIII, però può succedere che SI riconose come non-self (tutto inutile).
per la B ora c’è 3,5 milioni per dose genica con vettori adenoassociati.

si ricorda che i primari sono solo timo e midollo e che milza col sangue compie stessa funzione linfonodi con linfa.

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39
Q

4 tipi di VHF /// ebola e LCMV

A

febbri virali emorragici. (zoonosi)
- arenaviridae
- bunyaviridae
- filoviridae
- flaviridae

Ebola (filo), 90% mortalità, senza cure.
da chirotteri, pipistrelli.
causa shockipovolemico, infettando macrofagi e dendritiche = più TF, chemochine, citochine, NO, interferoni.
- molto comuni le muco-cutanee.

il LCMV nei primi giorni causa leucopenia. essi attivano NF-kB con prod di interferoni e citochine citostatiche: disfunzione piastrinica e aplasia midollare. (3k piastrine, sufficienti ma se c’è patogeno muori).
- infatti in topi con mutazione recettore iterferone, aggregano piastrine anche con virus.

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40
Q

trombosi cause + risoluzioni

A

CAUSE CONGENITE (trombofilie):
- mutazione fattore V (LEIDEN): più comune, riduce affinità con S e C.
- mutazione protrombina: aumento.
- carenza di antitrombina III
- carenza di altri fattori anticoagulanti (C o S): ridotta inibizione del V, più tromb.

CAUSE ACQUISITE
- fumo, estrogeni, tumori, età, gravidanze.

RISOLUZIONI
- molte le trombosi venose profonde sono asintomatiche.
- embolizzazione: pezzo arriva a polmoni e blocca vasi. si risolve con fibrinolitici.
- riendotelizzazione: sistema vascolare li ricopre.
- ricanalizzazione: si formano buchi per passaggio.

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41
Q

embolia tipi

A

quando liquido, solido, gas si stacca da una parte e finisce altrove.

  • POLMONARE: secondaria a trombosi venosa
  • SISTEMICA: dipende dalle arteriose e secondaria a trombi murali intracardiaci (infarti ventr. sx), va su gambe (75%) e cervello.
  • GRASSA MIDOLLARE: frattura ossa lunghe. polmone.
  • GASSOSA: secondaria a chirurgia o riduzione pressione atm. va su muscoli, articolazione e polmone.
  • DA LIQUIDO AMNIOTICO: secondaria da ingresso liquido o materiale fetale nella madre in seguito a danni placenta o rottura vena uterina durante travaglio nel post-partum. va in polmone.
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42
Q

quando inizia emopoiesi midollo? /// nome primo precursore + citochine che servono

A

macrofagi e mastociti sono i residenti.
immunità innata = mucose.
immunità adattativa = linfoidi secondari.

quarto mese gestazione.
midollo spongioso con cell stromali che producono fattori di crescita.
- HSC: hematopoietic stem cell; in grado di farle tutte grazie a divisione asimmetrica. stimolato da CITOCHINE. si trova in nicchie specifiche.

  • c-kit ligand: prod da stromali
  • itnerleuchina 7: prod omeostatica di Tcell
  • G.CSF: genera granulociti, monociti e macrofagi.
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43
Q

2 diversi destini emopoiesi /// Rapidità dell’innata

A
  1. CLP: common lymphoid precursor:
    - Tcell: raggiungono timo.
    - Bcell: continuano in midollo.
    - NK: anche immunità innata.
  2. CMP: common myeloid precursor (immunità innata ma anche adattiva, sarebbero divisi in 3 categorie (granulociti / monociti / mastociti)
    - mastociti
    - basofili
    - neutrofili
    - monociti
    - macrofagi
    - cell dendritiche

ricordare che inn. e adatt. si differenziano per RAPIDITA, SPECIFICITA, MEMORIA.

l’innata già in 12 ore risponde e per 1/2 g sarà unica ad agire.
molti organismi hanno solo questa, prima dei vertebrati mascellati.

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44
Q

3 fasi innata + stimoli sistemici infiammazione /// stimoli necessari per fagocitosi

A
  1. non indotta, dipende da barriere fisiche: cute e mucose, con APC, vasi linfatici (nodi) e sangue (milza), ma anche mastociti e macrofagi.
  2. indotta, in presenza trigger da patogeno.
    - attivazione complemento
    - fagocitosi
    - lisi cell targhet: da NK
    - infiammazione

può essere locale, sterile o non sterile, e sistemica:
- fegato produce PGE2, agisce a livello SNC
- midollo produce IL6 e (: aumentano neutrofili.

fagolisosma ha iNOS e NADPHossidasi per ROS.
- recettori per i mannosi
- recettori per complemento: se opsonizzato
- recettori per citochine: interferone gamma, stimola prod di iNOS e ROS.
- recettori per PRRs (pattern recognition receptors): attivazione rilascio citochine da macrofagi.
- lectine e recettori scavenger.

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45
Q

interferone gamma /// PAMPs /// memoria NK

A

stimola iNOS (prod NO) e NADPH ossidasi (ROS) nei macrofagi.
viene però prodotto da CD4 e CD8 solo dopo adattività.
i macrofagi però ne hanno bisogno anche prima, infatti può essere prodotto da NK.

PAMPs, molcole non self simili tra loro e riconosciute ad innata grazie a PRR.
per l’innato sono la stessa molecola, per adattivo assolutametne no.

l’innata funziona di più dopo un paio di giorni in caso di inf. simile, perchè loci già disponibili e già clonazione.
- i NK però hanno memoria simile all’adattiva.

46
Q

PRR /// TLR /// recettori citosolici /// 3 segnali di cui hanno bisogno i T per essere attivati

A

patter recognition receptor.
- riconosce ciò che non si trova sulle nostre cell, che possono essere definite PAMPs o DAMPs (quando si intende solo quelle verametne dannose, seconda teoria)

recettori variegati che hanno regione riconoscimento su membrana, altri all’interno del lume endosomale, ma che ccmq inducono NfKb con funzione pro-infiammatoria.

i citosolici servono a riconoscere strutture citosol, non esterne o nel lume endosomiale (est):
- NLR, RLR, CDSs

  1. segnale dal TCR che riconosce MHC-peptide.
  2. costimolazione da molecole NON specifiche come B7.1 (CD80) e B7.2 (CD86), tramite CD28 (recettore)
  3. citochine:
    - Il2, secrete da CD mature, sopravvivenza e proliferazione.
    - sitospecifiche.

tutto ciò avviene solo se APC prende i non-self, perche i self non inducono CCR7 o MHC o citochine. (evitamento risposta autoimmune).

47
Q

composizione vaccino /// diff. tra tolleranza e resistenza /// 4 barriere immunità

A
  • antigene: struttura precisa che attiva i T o B in modo specifico.
  • adiuvante: attiva SI innato e causa infiammazione, che serve ad attivare l’adattiva.

alcune volte basta il virus attenuato che ha entrambe.

sono le due strategie di difesa da ospiti.
- la tolleranza diminuisce suscettibilità dell’ospite al danno (causato da organismo o sospite) cambia trascrizione genica che a parità di danno rende meno suscettibili, mentre la resistenza riduce la carica patogenica.

ricordare RESTITUTO AD INTEGRUM.

  • mucosa
  • immunità intrinseca: induzione interferone di tipo I (apoptosi e silenziamento)
  • immunità innata: riconoscimento, apoptosi e infiammazione
  • immunità adattiva
48
Q

TLR4 /// primo plateau anticorpi /// nitro blu tetrazolio

A

è un PRR (pattern recognition) riconosce lipopolisaccaride su gram-. INNATA.
- stimolano anche produzione CITOCHINE (non solo riconoscimento e fagocitosi antigene)

i B possono riconoscere proteine nella forma nativa (quaternaria), mentre i T solo 8/16 aa.

antigene appena presente SOLO dopo 5/6 g stimola anticorpi, che verso 12 g danno plateau e ricadono al 20 g per lasciare liberi linfociti di riconoscere nuovi antigeni.

quando seconda iniezione, plateau arriva molto più alto perchè ci sono motli più linfociti sensibili, già pronti

il NITRO BLU TETRAZOLIO è usato per testare funzione ROS (si colora di blu quando viene ridotto).
- dopo prelievo, quindi testa fagolisosomi i neutrofili.

49
Q

malattia cronica granulomatosa /// quali sono le APC

A

X-linked.
associata a mancanza NADPH ossidasi con NON produzione di ROS (H2O2).
- fallisce il test NBT (nitro blu tetrazolio).
- in questi casi si producono tanti granulomi per contenere agente, ma nel 10% dei casi può uscire e diffondersi.

se uno stesso peptide lega due MHC diverse, allora sarà riconosciuto da 2 rec diversi.

solo quelle che hanno entrambe le classi MHC.
- dendritiche, macrofagi, monociti, linfociti B (in modo egoistico, presentano ai T per attivarsi maggiormente)

è più probabile che macrofago presenti ad un T memoria (sito specifico).

50
Q

dove si trovano dendritiche residenti? /// sottoinsiemi di dendritiche /// processazione antigene classe 1

A

esistono anche le migratorie (anche nei tess. periferici)
- si trovano in linfoidi sec, servono a catturare antigeni diffusi in sangue o linfa.

sottoinsiemi:
- DC CLASSICHE: sia res. che migr.
- DC PLASACITOIDI: in circolazione, struttura con meno dendriti, producono IFNalfa.
- DC monocyte derived dendritic cells o INFIAMMATORIE: i monociti arrivano in periferia o in secondari e stimolano citochine, si trasformano e danno MHC-II.
- CELL DI LANGHERANS: forse da macroagi, si sviluppano in fegato feto, portano da cute.

quindi non tutte le DC derivano da precursori midollari.

tutti quelli su MHC-1 espongono peptidi sintetizzati nel citosol. misfolding, tumorali, ma anche infettive.
- quando escono dal proteasome entrano nel RE attraverso trasportatore TAP, qui incontrano le MHC nuove, insieme vanno nel goli e poi in vescicole esocitiche.

51
Q

quale sottoinsieme dendrite genera IFN-alfa. /// maturazione DC dopo incontro antigene

A

i plasmacitoidi: in circolazione con meno dendriti. interferone.

classiche, plasmacitoidi, infiammatorie o derivate da monociti.

prima dell’incontro sono ottimi fagociti ed ottimi nel processare. Dopo l’incontro, il PRR attiva via di segnalazione NfkB:
- produzione citochine
- iperespressione MHC
- espressione CCR7: recettore chemochinico per gradiente verso area T, dato da CCL19 e 21.
- vagano nei secondari in cerca dei linfocita giusto menre hanno più MHC aventi più peptidi diversi dello stesso antigene.

52
Q

complessi minori di istocompatibilità /// HLA /// MHC di classe 3

A

ricordare che ogni cell organismo ha stesso set di MHC. il set si chiama APLOTIPO.
venne chiamato così perchè furono scoperti dai topi che avevano LOCUS (mhc) in comune e che non rigettavano trapianti.

i complessi minori non causano rigetti e vengono gestiti con immunosoppressione.

human leulocyte antigens: antigeni verso cui vengono prodotti anticorpi quando le cell del donatore di sangue sono ritenute estranee.
- il locus umano MHC viene quindi chiamato HLA.

MHC-III non sono polimorfici e non presentano antigene.

53
Q

da quanti geni le due classi di MHC /// cosa si intende per restrizione MHC

A

classe 1: 3, A, B, C.
classe 2: 6, DP, DQ, DR.

6 perchè composte da una catena alfa e una beta.
- se i genitori non hanno in comune nessun allele, il figlio eredita 6 alleli (3 e 3) per quelli di classe 1. RICORDARE CODOMINANZA (quindi li esprime tutti).

esperimento che portò scoperta funzione MHC. infettati con CMV, viene presa la milza.
- la restrizione MHC intende che i CD8 riconoscono e si attivano solo se antigene è presentato da MHC self.
- lo stesso esperimento permise di capire che gli antigeni dovevano per forza essere associati;

54
Q

virus che causa attivazione massima CD8? per quale esperimento fu usato? /// struttura MHC-1

A

il LCMV, infetta topi e human immunodepressi.
- induce fortissima attivazione CD8 (da 10% milza a 80%).
- usato per RESTRIZIONE MHC (1974 che portò scoperta funzione MHC).

MHC-1
- polipeptide polimorfico: alfa1, alfa2, alfa3.
- polipeptide non polimorfico: beta2- microglobulina.

alfa 3 serve per legare beta2, creando sito legame per co-recettore CD8.
mentre alfa1alfa2, sono regione più lunga e polimorfica, ed espone peptide (8/11 aa)

tutte cell nucleate devono avere peptide legate ad MHC, il quale non riuscirebbe ad essere espresso su membrana altrimenti.
quindi espongono i self ubiquitinati (degradati)

55
Q

struttura MHC-II /// quali agenti infettivi possono attivare i CD8 /// nome trasportatore RE per peptidi classe 1

A

formato da due catene, ognuna codificata da un gene.
- hanno regione N-terminale (alfa1 per una e beta1 per l’altra), qui si lega peptide (30 aa) PIU POLIMORFICA.
- regione C-terminale a ridosso membrana, costante, qui si lega CD4.

quindi CD4 legano più MHC-II. CD8 gli I.
- anche qui deve sempre esserci peptide o non si esprime su membrana.

i CD8 si legano a MHC-1 targhet per ucciderle (serve conferma)
- mentre i CD4 si attivano solo per i classe 2, non necessitano conferma.

solo quelli che replicano all’interno dell’APC (per lo più virus, quindi batteri avranno più risposta CD4, perchè quelle di classe 2 possono esporre anche peptidi esogeni).

TAP1 e 2: per peptidi da preasoma. se manca, siamo senza MHC su membrana.

56
Q

cross presentation importanza ///

A

operata soltanto dalle DC cross presentanti (classiche di tipo 1), hanno capacità di traslocare il materiale che si trova negli endolisosomi nel citosol (traslocazione retrograda).
- fondamentale per gli antigeni tumorali.
grazie ad esse, si attivano anche i CD8, che riconosceranno le cell tumorali presentanti MHC-1. in molte terapie anti-tumorali si cerca di potenziare la capacità delle cross-presentanti per facilitare il riconoscimento dei CD8.

57
Q

che tipo di legame ha peptide con MHC? /// deficit TAP /// struttura del TCR

A

gli MHC legano indipendentemente self e non self peptidi, e nessuna molecola può aumentare la loro affinità.
NON SONO LEGAMI COVALENTI. (elettrostatiche, idrogeno, ecc)

ricordare che TAP è ATP dipendente.
se esso non funzia c’è deficit MHC-1 con ridotti CD8 nel sangue (per via di mancata selezione timica);
ma conserva ipersensibilità ritardata, così come la prod. di anticorpi, entrambi mediati da CD4.

TCR è il principale recettore risposta adattiva, presente nel 90% Tcell.

composto da catene due catene, alfa (leggera, pke senza D) e beta.
- la regione Valfa e Vbeta, è variabile ed è quella di riconoscimento antigene.
- la regione Calfa e cbeta è vicino membrana ed è costante.
- ha porzione piccola trasnmembrana e coda citoplasmatica.

58
Q
A
59
Q

ipersensibilità ritardata /// cosa rendeva complicata identificazione TCR? /// restrizione MHC

A

è conservata in chi ha deficit di mhc-1 o CD8.
è mediata da CD4 (Th): si ottiene in risposta ad arrivo antigene, come nel testo per tubercolino e candida.
- ipersensibilità di tipo 4.

il fatto che rimanesse incorato alla membrana, mentre i BCR anche solubili (anticorpi).

la restrizione è data dal fatto che i T non possono legare solo l’antigene, gli serve anche l’MHC.

60
Q

meccanismo attivazione TCR /// linfocita doppio positivo

A
  • si lega attraverso regione variabile.
  • grazie a CD3 e catene zetail segnale si trasduce (sono necessari)
  • a differenza del polimorfismo di MHC, ereditato e presente in ogni cell, per il TCR, qui non c’è polimorfismo (ci sono geni su cromosoma 7 e 14 uguali in ogni cell ed in ogni persona)

quello che si ottiene dopo la fase pro-T, composto da più fasi di DN, guidate da IL-7 (nurse cells della corticale). si giunge a cell provvista di TCR e sia CD4 che 8.

61
Q

Variabilità genetica TCR /// 2 geni coinvolti nel riarrangiamento /// TdT

A

V,D, J.
- nel caso di catena beta il riarrangiamento coinvolge circa 50 seg V, 2 regioni D, e 12 regioni J.
- nel caso di catena alfa, non c’è segmento D, ma solo RSS a valle di V e a monte di J.

durante questo processo un singolo segmento V,D, J viene selezionato ed unito casualmente, creando una sequenza unica
per la regione variabile di ciascuno TCR.

  • RSS, composti da eptamero, nonamero e regione interposta (tagliata da RAG), si trovano a valle di V, monte di J, e monta e valle di D.

RAG1 e RAG2 espressi solo in T in via di sviluppo.
lo stesso processo si applica ai BCR con piccole differenze.
- producono enzimi che creano LOOP nel segmento attaccandosi presso le RSS e tagliando proprio il segmento intermedio.

TdT è un enzima che aggiunge ulteriori nucleotidi casuali durante l’unione dei segmenti tagliati da RAG (che leva le RSS), aumentando la variablità sopra i 1200.

62
Q

fasi riarrangiamento catena B del TCR /// struttura BCR

A
  1. si uniscono un segmento D e uno J.
  2. la combinazione di DJ si unisce ad un segmento V. (per questo D ha RSS sia a monte che a valle).

ricordare che RAG1 e 2 tagliano frammento intermedio di RSS e TdT aggiunge.
- notare come avviene solo in sul DNA, e non post-traduzionale.

la variabilità BCR avviene in midollo, mentre TCR in timo.
struttura BCR:
- due pesanti (regione costante, tranmembrana, citoplasmatica corta, e variabile (VH e VL).
- due leggere (solo V e J, come in TCR)
- anche qui c’è frammento costante in membrana).

63
Q

com’era anche definito il pro-T? /// Nurse cells /// quando diventa pre-T?

A

i pro-T (anche definite DOPPIO NEGATIVO (nè TCR nè CD4/8) entrano nel timo tramite vasi tra midollare e corticale presente in ogni lobo del timo, e vanno subito in corticale.

le nurse cells o cellule nutrici si trovano in zona corticale e secernono IL-7, per sopravvivenza e proliferazione dei T in fase precoce, prima che formino il TCR.

i Tnaive si attivano tutti o quasi nei primi due anni, anche se studi dicono che forse anche in adulhood, ma poco.

diventa pre-T quando viene riarrangiata SOLO la catena pesante (beta) di TCR.
questo è il primo evento dopo attivazione di RAG (il pro-T esprimeva solo TdT).
- una volta prodotta tale catena pesante, essa si lega alla leggera non ancora riarrangiata (pre-T alpha).

64
Q

quali sono le funzioni del pre-TCR? /// selezione timica

A

tipico del pre-T, che ha solo catena pesante riarrangiata e catena leggera provvisoria (pre-T alfa9
funzioni:
- proliferazione: indipendente dal IL7, serve per abbandonare quelle ancora dip.
- stimolazione dei RAG per la catena alfa.
- inibire altro allele della catena beta: evitare due TCR diversi.

ha inizio quando si formano i doppi positivi.
- morte per ignoranza (nel timo non riconosce nulla)
- selezione negativa: quelli ad alta affinità per MHC del timo.
- selezione positiva: per quelli a affinità bassa, che poi verrano divisi in singoli positivi.
- formazione dei T regolatori: quelli che hanno riconosciuto in modo intermedio (tolleranza periferica, nei linfoidi sec.)

ricordare i CD8 low.

65
Q

AIRE + suo deficit nome malattia /// cosa se un virus infetta prima di maturazione timica?

A

è una proteina trascrizionale (autoimmune regulator), espressa da epiteliali timiche midollari.
pur essendo stromali, presentano antigeni attraverso MHC di classe 1 e 2: INDUCE ESPRESSIONE ECTOMICA DI ANTIGENI TESSUTO-SPECIFICI.

un suo deficit provoca APECED: autoimmune polyendocrinopathy-candidasis-ectodermal dystrophy di tipo 1).
- varie degenerazioni tessuti (iper/ipotiroidismo e diabete mellito di tipo 1).

l’individuo non riuscirebbe a sviluppare immunità adattiva verso quel virus, mai nella sua vita, perchè i pre-T che vi si legano verrebbero eliminati per selezione negativa.

66
Q

fase intermedia dopo selezione positiva /// come sopravvivono poi le CD8 low?

A

le Tcell selezionate positivamente hanno sia CD4 che 8.
nella intermedia, indipendentemente da ciò che il TCR riconosce, il CD8 viene un pò downregolato (CD8 low).

se in questa fase il TCR riconosce ad alta affinità il peptide legato a una MHC-2, il co-recettore CD4 si legherà stabilmente a quest’ultima, provocando una downregolazione di CD8.
lo stesso capica al contrario: dato che il TCR manderà segnale molto più debole (CD8 low), e questo downregolizza CD4.

le CD8 low, avendo pochi TCR, tornano ad essere dipendenti da IL7, la quale fa che venga spento il CD4 e upregolato il CD8.
(RICORDARE CHE TUTTO AVVIENE PARTENDO DA Th-POK per le CD4 e RUNX3 per le CD8.

67
Q

nomi effettori regolazione CD4 o 8 /// legge di Poiseulle /// struttura linfonodo /// nome recettori Tcell per rimanere in area T + corrispondente Bcell

A

Th-POK per CD4 (facile da ricordare)
RUNX3 per CD8

ricordare che le Th non sono in grado di uccidere cell.

se viene dimezzato diametro condotto, il flusso aumenta alla quarta.

struttura a fagiolo, con capsula e ilo midollare in cui entrano vasi e si riversano in seno sottocapsulare, mentre viene drenata dagli efferenti nella regione midollare che la portano al nodo succ. fino al dotto toracico e poi succlavia.
- sottocapsulare: con macrofagi residenti e APC.
- follicoli B
- area T
- regione midollare (efferente)

CCR7, interagisce con CCL19/21 prodotto da CELL. FIBROBLASTICHE RETICOLARI (stromali, chemiotassi).

per le Bcell è CXCL13 su CXCR5.

68
Q

macrofagi sottocapsulari /// struttura milza

A

ricordare che linfonodi servono da filtro per patogeni che hanno superato mucosa e si trovano in interstizio. la struttura dei linfonodi è progettata per aumentare % che antigene inocntri proprio il ilinfocita giusto.

quando arriva linfa, i patogeni rimangono intrappolati nel seno per via dei macrogai sottocapsulari, si possono trovare anche nei follicoli B.
tramite protusioni citoplasmatiche, bucano il pavimento del seno e filtrano catturando antigene o patogeni, tenendoli sulla solo superficie per molto tempo, presentandoli poi ai B sottostanti.

  • nella milza l’ateriola centrale, come afferenti linfa, arriva nei SENI MARGINALI.
  • attorno ai seni c’è area B con macrofagi e
    cellule stromali dette follicolari dendritiche (CXCL13 che va su CXCR5 dei Bcell).
  • area T, detta PALS, è foglietto che circonda aretiola centrale. qui ci sono cell. fibroblastiche reticolari (CCL19/21 su CCR7).
69
Q

Zip Codes + esempi recettore - ligando.

A

i B e T sono dotati di grande motilità costante 10micron/min.
l’extravasazione avviene SOLO presso vene post-capillari, ad eccezione fegato.

zip codes sono SEGNALI ENDOTELIO SPECIFICI diversi per ogni distretto.
ricordare che selectine, integrine e chemochine sono diverse a seconda del leucocita e del distretto.

alcuni esempi:
- L-selectina sui T naive: il suo ligando è PNAD (sulle venule)
- chemochina CCR7 su T naive: CCL19/21, ICAM1/2. (permettono solo ai naive di entrare nel linfonodo)
- integrina LFA1 su T naive.

ci sono anche quelli per i MALT, come placche di peyer, detta MAdCAM1 riconosciuta da integrina alfa3beta7 linfociti.

70
Q

cosa istruisce sulla posizione le apc? /// Tnaive routine di vita

A

gli APC andando sul linfonodo drenante lo informano anche del distretto in cui si trova antigene.

metaboliti vitaminici A e D.
danno trascrizione citochine capaci di indurre nei Tcell upregolazione di INTEGRINE, SELECTINE, CHEMOCHINE per la cute inf.

quanto i T nel sangue raggiungono le vene ad alto endotelio dei linfonodi o milza, proprio presso area T, riconoscono segnali tramite L-selectina e LFA1/ CCR7;
qui cominciano a muoversi veloce, cambiando nodo ogni 24h (ma se trovano antigene ci restano molto di più in attesa dei 3 segnali).
- l’APC attiva trova un naive specifico, inducendo clonazione.

71
Q

tipi di Tcell memoria. /// cosa succede quando APC incontrano MAMPs

A
  • effettrici: migrano nei tessuti.
  • centrale: riprendono tali Pattern recettori dei naive e consentono a questi T di fare da spola tra sangue e linfonodi proprio come i naive. importanti nelle risp. sec.

interrompono fagocitosi, upregolano recettore chemochinico CCR7, lo stesso dei Tnaive e sente gradiente fibroblastiche reticolare area T.
upregolano anche le molecole che aumentano la capacità di processare antigene da presentare, come MHC + le costimolatorie (ANTIGEN PROCESSING RAPRESENTATION).

dopo 24h tutti i T decidono di lasciare linfonodo.

72
Q

come far funzionare vaccini /// 4 catture antigene

A

il T cell non sa cosa voglia dire antigene self o no, sa solo che vuol dire alta, medio o bassa affinità. il modo in cui possiamo attivare il SI con un vaccino è tramite somministrazione di antigene + PAMPs, che in caso di vaccino a mRNA la nanoparticella di lipidi stessa e anche l’RNA fungono da MAMPs.
se io dessi solo la SPIKE non ottengo risposta.

  • fagocitosi mediata da recettori: grazie ad opzionizzazione e complemento.
  • macropinocitosi: le APC producono invaginazioni e fare SAMPLING.
  • direttametne da virus: tramite MHC-1.
  • cross-presentazione: porta esogeni in endogeni per presentare con MHC1 a CD8.
  • tranfer di antigene tra dendritiche: quando le periferiche lo passano alle residenti del linfonodo.
73
Q

espanzione clonale estensiva + nome fase post-incontro antigene + recettore coinvolto

A

la cross-presentazione serve per tutti i patogeni che non infettano le APC.

indotta da citochine come IL2 (è uno dei 3 stimoli, come CD28/40, TCR)
da attivi e della memoria.

SHUT DOWN LINFONODALE, 3/4 gg, solitamente i T restano 1g soltanto.
qui aspettano segnali e si differenziano/ proliferano.
- downregolazione S1PR1, recettore per un lipide presente nei vasi linfatici efferenti. (fa tiro alla fune con CCR7.

infatti nelle autoimmuni c’è farmaco che facilita internalizzazione (down) di S1RP1 per indurre leucopenia.

74
Q

diversa espressione Tnaive attiva ///

A
  • L-selectina downregolata.
  • attivano PSGL1 che lega P-selectina su endotelio infiammato.
  • upregolazione integrina (VLA-4), riconoscono le VCAM-1.
  • downregolazione di S1PR1: lega sfingosina presso linfatici efferenti (faceva tiro alla fune con CCR7, ma per farli rimanere in linfonodo si leva.

il tutto serve a dare un homing preferenziale verso infiammazione.

75
Q

3 fasi priming Tcell /// CD25

A

venule dell’alto endotelio si trovano in area T.
- se blocchiamo con un anticorpo la L-selectina, chiudiamo le porte dei linfonodi (non entrano più).

  1. kiss and go interaction (2 ore): dinamico, interazioni brevi con MHC sbagliati. (10 u/min)
  2. contatto prolungato e attivazione (dopo 8h, dura 30 min): dopo che ricevono i 3 signal. (0,2 u/min).
  3. dopo un paio di giorni, si sstaccano e riprendono dinamismo: dopo aver proliferato. (upregolano CD44 e CD69, che modulano S1PR1 coinvolto nello shutdown).

Nella fase 3 upregolato CD25, subunità alfa del recettore per IL2.

76
Q

LICENSING + cosa secerne?

A

le dendritiche riescono da sole ad attivare risposta CD8 per virus citopatici. (easy), ma per infiammazioni o stimolazioni SUBOTTIMALI, servono Th specifici per il tipo di Cell da richiamare.

il licensing è attività del Th nell’aiutare le APC ad attivare i CD8 aumentando la loro risposta.
- IL-2: Stimola la proliferazione e differenziazione dei linfociti T CD8⁺ in cellule citotossiche effettive.
- IFN-γ: Aumenta l’attività citotossica dei CD8⁺ e potenzia la capacità delle APC di presentare antigeni, aumentando l’espressione di MHC-I.
- TNF-α: Potenzia la risposta infiammatoria e può contribuire all’attivazione e sopravvivenza delle cellule CD8⁺.
- CD40

77
Q

CD40 /// differenza 4 tipi Th

A

nome di recettore (su CD1) e ligando (secreto da Th);
induce secrezione di 4-1BB, che interagisce con omonimo recettore dei CD8.
anche questo è licensing, in caso di stimolazione subottimale.

PER AVERE MEMORIA BISOGNA SEMPRE STIMOLARE Th.

  • Th1: producono tanto INFgamma, attivazinoe fagociti mononucleati, macrofagi e CD.
    imporranti per inf. interne ai macrofagi, listeria e micobacterium.
  • Th2: essenziali per risposta parassitaria, attivano eosinofili, mastociti, basofili. prod IL4/ IL5/ IL13. Anche per prod. di MUCO.
  • Th17: prod IL17/ 22, agiscono su cell stromali stimolando G-CSF e altre chemochine per neutrofili.
    per rispote batteriche extracell. e fungine.
    utili ache per peptidi intestinali.
  • Th follicolari: assistenza ai B, hanno CXCR5 per stare in follicoliB.

cell. Treg per omeostasi imm. mirano alle CD e linfociti spegnendole con citochine antnf.
loro difetti provocano autoimmuni.

78
Q

STAT /// causa IPEX /// cosa serve al CD8 per attivarsi?

A

famiglia STAT di proteine.
signal transducer and activator of transcription).
a seconda della citochina coinvolta vengono attivate diverse isoforme STAT, le quali attivano un fattore di trascrizione per specifici programmi di differenzazione per Tcell (in Th1/2/17/reg).

deficit FoxP3 che rende TCD4 capace id indursi in Treg.
Ipex quindi genera diverse e mista autoimmuni.

il TCR prima di legarsi ad antigene compie interazioni aspecifiche deboli con LFA-1 e ICAM-1.

non è come i naive che aveva bisogno di 3 signal. qui ne basta 1, l’MHC-I sul sito infezione.

79
Q

SMAC 2 componenti /// serglicina /// diff. tra affinità e avidità

A

l’azione di liberazione di granuli citotossici avviee con incontro di MHC-1, ma è estremamente precisa e mirata, non uccide altre cell intorno.

SMAC è la sinapsi immunologica: complesso macromolecolare fatto da TCR e molecole accessorie per stabilizzare legame.
- cSMAC: TCR insieme a CD8 (adesione).
- pSMAC: attorno al primo, ha molecole di adesione come LFA-1 e ICAM-1. (interazione duratura)

la serglicina è la p. scaffold che tiene assieme la perforina (buca) e il granzima.

l’affinità è forza di interazione tra un singolo sito Ig e antigene.
l’avidità è la somma di tutte le interazioni Ig-antigene.
- le IgM hanno alta avidità ma bassa affinità.

80
Q

cosa fa il granzima? cosa l’interferone Gamma nel contesto dei CD8? /// BCR

A

entrando, grazie a perforina, si elga a:
- BID: la taglia e le permette di legarsi alla membrana mitocondriale est. per fare uscire citocromo C.
- pro-caspasi-3: attiva la caspasi 3 che taglia la CAD (dnas) togliendo la ICAD (inhibitor of CAD).

i CD8 prod. anche l’INF gamma che impedisce replicazione virale senza uccidere (utili per epatiti).

espresso dai B, anche secreto in nome di ANTICORPO.
- N-term variabile che lega antigene.
- C term costante con funzione effettrice.
tra catene pesanti e catene legg/pesanti ci sono ponti disolfuro.

81
Q

utilità dei Fab /// regione cardine

A

le IgM circolano come pentameri o esameri. recuperano la bassa affinità con l’alta avidità, motivo per cui compaiono all’inizio.

sono frammenti di binding variabili (tagliata con papaina sopra i ponti disolfuro sulla parte terminale)
entrambi i frammenti generati legano l’antigene con affinità più alta.
penetrano meglio nei tessuti.
si coniugnao meglio a radiotossine.

la regione cardine è la porzione flessibile tra i frammenti Fab (variabile) e Fc (costante), che permette alle braccia a forma di Y di muoversi con angoli da 0 a 90.
serve per adattarsi alla superficie delle cell.
- la pepsina taglia sotto al ponte disolfuro generando un frammento con due siti di legame: conserva la regione cardine permettendo ai siti di muoversi.
- adattabilità ad epitopi; incremento avidità; supporto signaling (facilitando i 2 precedenti).

82
Q

forze di legame anticorpo /// quant’è variabilità anticorpale? + a cosa è dovuta? + differenza con i B.

A

la pepsina, usata in lab per tagliare gli anticorpi, forma frammenti con ancora regione cardine, che permette loro di rimanere flessibili.

tra anticorpo e antigene non ci sono covalenti. per lo più van der waals, ed altre.
per lo più epitopi discontinui quaternari.
- ordine dei nanomolari: forte e specifica.

10*11: le leggere da due segmenti, le pesanti da 3 (VDJ)
1. diversità combinatoria: svariate coppie di ognuno dei segmenti.
2. combinazioni tra pesanti e leggere
3. diversità giunzionale: dovuta a TdT che aggiunge o rimuove nt.

solo i B hanno anche:
- ipermutazione somatica: mutazioni puntiformi post-maturazione nelle porzioni variabili. CONSENTE DI AFFINARSI DURANTE RISPOSTA STESSA.

83
Q

componenti del complesso ricombinasi VDJ /// SCID

A
  • RAG1 e RAG2: taglio rss V,D,J.
  • proteina Ku: riparazione DNA.
  • riparazione DNA: TdT, aggiunge o toglie nt per aumentare repertorio.

severe combined immunodeficiency.
associate a mutazioni di alcuni dei geni precedenti.
- sindrome di Omenn: mutazioni RAG
- atassia teleangectasia: mutazione proteine per riparo (infatti sviluppa anche tumori)

combined perchè riguarda sia B che T (intera adattativa).

84
Q

3 azioni regione costante

A

la porzione FC, non solo determina la classe delle Ig, ma anche funzioni effettrici:

  1. attivazione complemento: IgM e IgG possono con via classica. contribuisce a lisi cell patogene e chemiotassi.
  2. opsionizzazione: Fc si lega ai recettori di macrofagi e neutrofili facilitando fagocitosi degli agenti opsonizzati. (regione Fc dell’IgG si lega a recettore Fc del fagocita).
  3. mediazione risposte immunitarie: media interazione tra T e Nk. (IgE si legano al frammento Fc dei mastociti e basofili, aiutando degranulazione e rilascio mediatori infiammatori durante allergie e parassiti).
85
Q

quale Ig attiva via alternativa complemento? /// mastociti e basofili riescono a legare sempre IgE?

A

proteina A e G dello s. aureus eludono immunità legandosi a Fc delle IgG: impedendo complemento e fagocitosi.
- IgD/A/E non attivano complemento.

le IgA1, risposta imm. muconasale.

No, solo quando due o più IgE sono legate ad un batterio: è un cross linking di due o più recettori che attiva funzione effettrice. (NON LEGANO I SINGOLI).
FceR (FC specifico).

quando C5b si attacca a C5 convertasi (c3b + C4bC2a).

86
Q

perchè non troviamo IgE libere? /// particolarità IL-2 /// Anafilotossine

A

perchè sono unite ai mastociti, rendendoli quindi ambivalenti tra innato e adattivo.
il crosslinking è necessario per le IgE ed è fondamentale per molte Ig. (media risposta attivante con degranulazione e istamina).

IL2 induce clonazione solo del Tcell che ha riconosciuto antigene, mentre IL7 di tutti.

le anafilotossine sono C5a e C3a (insieme al C4a sono solubili nel siero e inducono inf. legandosi a mastociti, neutrofili ed endotelio).
- sono quelle responsabili dello shock anafilattico.

ricordare che gli immunocomplessi (da aggregazione antigene-anticorpo) devono essere solubizzati da eritrociti per evitare infiammazioni locali.

87
Q

esclusione allelica /// a quali corecettori si deve associate il TCR + cosa fanno CD8 e 4.

A

le Tcell che non riescono a diventare pre-TCR esprimendo beta che poi ospiterà la pre-alfa.
- una volta riarrangiata la beta, viene inibita sull’altro allele per non avere due beta diverse.

CD8/4 legano proprio un sito su MHC.
- CD3 e catene Z (hanno parte citoplasmatica lunga con motivi ITAMs fosforilabili da tirosin chinasi che possono attrarre altre chinasi.
- la prima fosforilazione delle ITAMs è proprio da parte di chinasi LCK (che si trova sulla ITAMs di CD8 e 4)

88
Q

complemento cosa fa? quante proteine? via letcina

A
  • lo produciamo tutti, ma per lisare batteri ha bisogno di anticorpi (quindi questa volta è l’adattivo che aiuta l’innato).
  • più sensibile al calore rispetto ad anticorpi (esperimento).
  • opsionizzano patogeni
  • lisano
  • aumentano infiammazione

sono 30 proteine, tra cui enzimi, secreti da fegato ed in attesa di essere attivate dalle precedenti. la prima è attivata da 3 modi, tra cui lectina:
- attiva indipendentemente da anticorpi.
- stimolato da lectine (MBL) del plasma che legano i mannani sui patogeni.
- la lectina attiva MASP1 e MASP2, che attivano c3 convertasi.

tutte le cell sane impediscono con proteine regolatorie il complemento.

89
Q

via classica /// MAC

A

Complesso C1 è composto da C1q, C1r, C1s (q, r, s).
- C1q riconosce le porzioni FC delle IgM e IgG (mentre la Fab è legata all’antigene), e ci si lega attivando la cascata. (devono però essere più di uno).
- C1 scinde C4 e C2
- C4b + C2a = C3 convertasi.
- C3 convertasi + C3b = C5 convertasi.
- C5 convertasi scinde C5 in C5b.

MAC è membrane attack complex: composto da C6/ 7/ 8/ 9.
C9 è un polimero.
forma poro simile a perforina: osmolisi.
- si attacca quando C5b si attacca a C5 convertasi.

90
Q

nome enzima attivato da MBL /// via alternativa

A

mannose binding lectine.
attiva MAPS1 e 2, che attivano C3 convertasi.

  • indipendente da anticorpi
  • prescinde dalla C3 convertasi, usando la C3 TICKOVER.
  • La C3b generata non va su cell sane per meccanismi regolatori.
  • quando va su cell infettate, si lega a fattore D (proteasi)
  • fattore D taglia proteina B del complemento in Bb.
  • Bb si lega a C3b e formano un’altra C3 convertasi (C3b-Bb e non C4bC2a (letcine e classica)).

questo porta una cascata di tanti C3b, i quali andranno a formare C5 convertasi o andranno a ricominciare la via alternativa.

91
Q

come viene opsionizzato il patogeno? /// 3 vie regolazione complemento

A
  • da anticorpi: fagociti tramite Fcgamma riconoscono Fc.
  • da complemento: solo quando si attiva con via lectine, quindi prima della risposta adattiva. (in questo modo si ha sempre fagocitosi)

regolazione:
- CR1 salva Self e cell apoptotiche.
- fattore H è solubile, CR no.
1. bloccare formazione C3 convertasi: tagliandolo o convertendolo. (fattore I)
2. diminuirne emivita
3. inibire complesso MAC

ci sono anhce inibitori delle regolatrici, interagiscono su legame con anaflossine e recettori sui nutrofili, bloccandone attivazione.

92
Q

Tipi di recettori CR /// deficit della via classica

A

ricordare che complemento opsonizza solo con via delle lectine, prima dell’adattiva.

sono i recettori
1. CR1: varia funzione in base a dove si trofva: fagociti, emazie (elimina immunocomplessi trasportandoli a fegato o milza). SERVE PER PROTEGGERE SELF.
2. CR2 e CD21: su cell dendritiche follicolari e Bcell, servono per tenere più per più tempo antigeni su superficie.
3. su APC e fagociti. non specifica funzione.

deficit, portano a LES. mancanza di C1. non riesco a eliminare immunocomplessi.

TdT aggiungo o sottrae nt a V,D,J.

93
Q

cos’ha chi ha deficit di C5/6/7/8. /// regione costante pre-incontro antigene + class switch

A

CR1 protegge anche il self e cell apoptotiche (le lascia morire senza infiammazione)

maggiore suscettibilità a neisseria.
mentre C1: LES
C3. associato a manifestazioni batteriche.

deficit fattore I, elevata produzione C3 convertasi quindi troppo C3b, quindi manca C3 e complemento viene meno.
ricordare che può essere pro- o anti-tumorale.

nei Bnaive è formata da due regione (mu (IgM) e delta (IgD), trascritti con splicing alternativo);
- solitamente il VDJ si lega ad una delle due regioni sulla superficie (ha quindi 2 effetti diversi). viene secreta solo IgM, le IgD no.

classwitch: alcune Bcell attive nn diventano plasmacellule, ma vanno presso centro germinativo e danno: IgA, E o G.
(fa parte della diversificazione sec; dopo antigene)

94
Q

diversificazione primaria e secondaria /// nome enzima della sec + in che modo ci si assicura che non agisca su tutto il genoma?

A
  • primaria: nel midollo, uguale per T e B. grazie a RAG e TdT, forma VDJ per catene pesanti e leggere.
  • secondaria (avviene dopo incontro con antigene): solo per B. 3 modi:
    1. ipermutazione somatica: mutazioni casuali che vanno a selezionare positivamente i più affini (proliferano).
    2. class switch: la parte costante MU viene sostituita con ALFA; GAMMA, EPSILON.
    3. Gene conversion: interi blocchi esterni o interni al locus Ig vengono copiati e incollati.

AID (activation-induced deaminasi)
- ipermutazione (regione variabile sia pesante che leggera) e per class witch (solo costante).

ci si assicura perchè agisce solo su DNA a singola elica, quindi quello attualmente trascritto: anticorpi.

95
Q

iper-IgM syndrome /// centri germinativi follicolari

A

quando manca AID (deamina citidina in uridina facendo correggere misamtch da polimerasi prone ad errore che inducono riarrangiamento), perchè non si ha class switch.
- semplicemente non sviluppano risposta anticorporale (se non IgM); vaccini inutili.
- meno grave di chi manca di RAG.

SI HA EQUIVALENTE QUANDO MANCA TIMO (perchè non c’è CD4 nei centri germinativi)

I centri germinativi si formano quando i linfociti B incontrano un antigene e vengono attivati. Possono essere suddivisi in due regioni principali:

Zona scura: dove i B si dividono attivamente e subiscono ipermutazione somatica.

Zona chiara: dopo l’ipermutazione somatica, i B migrano nella zona chiara, qui incontrano le cellule dendritiche follicolari (FDC) e le Th follicolari, che trattengono immunocomplessi (antigene-anticorpo) sulla loro superficie.
I linfociti B che legano con maggiore affinità l’antigene riceveranno segnali di sopravvivenza, mentre quelli con bassa affinità saranno eliminati per apoptosi.

quelli che hanno conferma da TFH, tornano in zona scura per ricominciare.

96
Q

perchè selezione negativa nei B è meno stringente? /// a cosa servono le stromali in questo contesto? /// bruton tyrosin kinase

A

ricordare che T CD4 e cellule follicolari, che esprimono CXCR5 (per CXCR13 delle stromali), sono nella zona chiara.

perchè viene fatta bene nei T, che quindi non si attiverebbero per aiutare i B nell’ipermutazione.
- ricordare la redeption del B (si riarrangia prima l’altro allele prima di uccidere).

a due motivi:
- trattenere con CXCL12
- dare segnali con FLT3 e IL7 per KIT, induce maturazione.

BTC produce il segnale di sopravvivenza del pre-BCR.
in assenza di questo non si generano i T
- upregola l’IL7. (induce riarrangiamento catena leggera BCR, ha solo V e j).
- induce esclusione allelica.

97
Q

isotypic exclusion /// cell anergiche /// b1cell

A

eslusione allelica con downregolazione di RAG quando arrangiamento catena pesante va a buon fine, indotta da brutal tyrosin kinase.

abbiamo due catene leggere: gamma e k.
il rapporto è 2:1 per k. (uno ESCLUDE l’altro).
monitorare il rapporto nelle urine è utile per vedere mielomi.

le Bcell sensibili per molecole siero solubili, viene disattivata (anergica), non si attiva. ESPRIMONO TANTO IgD.
- quelle che sono poco sensibili invece restano mature, se attivate possono produrre anticorpi autoreattivi. (ma non pericolosi perchè non hanno supporto dei T).

i linfociti B follicolari sono anche detti B2.
i B1 sono quelli fetali. non hanno bisogno di antigene per produrre anticorpi NATURALI. ne producono anche self. si trovano in cavità sierose.
- le B della zona marginale milza sono molto simili.

98
Q

4 modi degli anticorpi per affrontare infezione /// 2 tipi antigeni per i Bcell

A
  1. neutralizzazione: impedita interazione.
  2. opsonizzazione: aiuta fagociti mononucleati.
  3. attivazione complemento: distruzione e amplificazione.
  4. citotossicità cell. mediata anticorpo dipendente: le NK hanno recettori attivatori e inibitori attraverso cui possono uccidere (stessi granuli dei CD8).
  • T-dipendenti: la maggioranza, sono processati ed esposti su MHC-II (APC), serve per amplificare risposta Th CD4 che lo riconosce e induce IL7.
  • T indipendenti: due tipi
    1. polivalenti multimerici per i B1;
    2. attivatori policlonali
99
Q
A
100
Q
A
100
Q
A
101
Q

titolazione anticorpale neutralizzante /// NK e anticorpi ///

A

è la diluizione del siero che consente di impedire che il 50% dei virus penetrino le cell.

quando una cell è infettata da virus e propone proteine su membrana, viene riconosciuta da anticorpi. così arrivano NK che hanno stessa Fc receptor delle CD8 e stessi granuli citotossici.

102
Q

ruolo macrofagi sottocapsulari

A

i Th sono anche attivati da antigene su MHC-II presentato da B stessa. QUESTO SERVE ANCHE PER MONTARE RISPOSTE CONTRO ANTIGENI NON PROTEICI.

nei linfonodi, prendono antigeni e li espongono verso follicoli, i B lo vedono, internalizzano ed espongono + risposta.

103
Q

perchè un antigene presentato da APC da risposta più forte? ///

A

perchè può cross-linkare più BCR.

ricordare che zona scura ha più cell, qui incontra antigene ed avviene ipermutazione somatica.

104
Q

3 vie di incontro con antigene per le Bcell /// cosa media migrazione delle B tra zona chiara e scura

A
  1. su macrofagi del seno
  2. direttamente nei condotti formati da stromali
  3. dalle follicolari dendritiche dei condotti

zona chiara: CXCR5 per CXCL13
zona scura: CXCR4 per CXCL12
(si alternano continuamente).

le plasmacellule, si fanno subito, danno risposta in 1/2g solo di IgM.

105
Q

differenza tra selectine e integrine /// cosa consente ai Tnaive di entrare in linfonodi inizialmente /// perchè risposta secondaria è più veloce?

A

Le selectine e le integrine sono molecole di adesione coinvolte nel reclutamento leucocitario, ma con ruoli distinti.
- selectine (E-, P- e L-) mediano il rolling dei leucociti lungo l’endotelio grazie a legami temporanei con carboidrati esposti sulla superficie leucocitaria, rallentando le cellule per consentire una localizzazione iniziale nel sito infiammato.
- Le integrine (come LFA-1 e VLA-4), invece, formano legami forti e stabili con molecole dell’endotelio, facilitando l’adesione ferma e la diapedesi attraverso la parete vascolare.

usciti dal timo, dal sengue e tramite venule ad alto endotelio entrano in linfonodi:
- L-selectina; CCR7; integrina LFA1.

i T della memoria e Naive fanno entrambi da spola.
- da 100 naive per un epitopo, a 10*5/6 T memoria. (dopo picco si contraggono per fare spazio)
- hanno bisogno di meno stimoli. (non esprimono CD28)
- sono già formati fattori trascrizione e la cromatina è già disponibile.

106
Q

emivita T memoria /// segnali necessari sopravvivenza naive + in che modo muore quando si attiva?

A

dopo picco 10*5/6, i T memoria si contraggono per fare spazio a naive. negli anziani è un problema. (I NAIVE NON PROLIFERANO, MENTRE I MEMORIA SI)

ogni 10 anni si dimezzano.

per sopravvivere, non per proliferare (attivarsi)
- riconoscere a bassa affinità i self (sempre APC)
- citochine omeostatiche delle stromali (IL-7/ 15).
MUORE PROPRIO PERCHE DOWNREGOLA IL-7 receptor. (quelle che lo conservano, 5%, diventano memoria).

107
Q

recettore chiave per la sopravvivenza Tcell /// quando avviene picco attivazione T? /// 3 modelli

A

quello per IL7, dalle stromali.

circa 7/10 g dopo antigene.
- il 95% muore.

  1. teoria dei precursori separati: dei 100 specifici per epitopo, 5 sono predeterminate a conservare r. per IL7. (SBAGLIATA)
  2. teoria della divisione asimmetrica: funziona solo in vitro. la cell più lontana da legame con APC diventa della memoria.
  3. modello di progressiva differenzazione / continuum: verosimile, la Tnaive si differenzia a seconda della quantità di segnale (se arriva tanto, diventa effettrice terminale, destinata a morire)
108
Q

modello di progressiva differenzazione

A

nel corso esposizione antigene, due fasi:
1. tanto antigene e tanta infiammazione, quindi si sposta a dx = effetrice, morte.
2. successiva, meno tutto, meno forza di segnale, maggior stato verso memoria stemness (capacità di renewal).

modello di continuo differenziamento in cui i naive non hanno potere intrinseco di diventare memoria o effettrici, ma dipende dal segnale.

109
Q

3 subset T memoria /// cell exausted

A

due ricercatori italiani scoprirono che i Tmem nel sangue possono differenziarsi in base a markers, come molecole di adesione.
- memoria centrale: CCR7, fanno sempre da spola.
- memoria effettiva: spola tra sangue e tessuti periferici, grazie recettori chemochinici CCR5/3.
- residenti (TAM): pronte alla risposta, downregolano ciò che li tirerebbe fuori e viceversa.

Sono t effettori stanchi a causa di inf. croniche o tumori:
1. Espressione di recettori inibitori: presentano molecole inibitorie, come PD-1, CTLA-4, LAG-3 e TIM-3.
2. Ridotta produzione di citochine: come IFN-γ, TNF-α e IL-2.
3. Alterazioni metaboliche: metabolismo energetico alterato e diminuito.
- oggetto di studio poiché il loro stato può essere parzialmente invertito con inibitori dei checkpoint immunitari (anti-PD-1 o anti-CTLA-4

esaurimento funzionale.

110
Q

PD-1

A

è molecola inibitrice upregolata nei T attivati, e dowregolata quando antigene scompare; se però permane, il PD1 si andrà a legare al PDL1 (recettore tumorale) e spegnerà risposta immunitaria.
- un anticorpo monoclonale contro PDL1, riattiva risposta T.
- il 20% risponde (solo alcuni tumori)

CTLA4, altro checkpoint che controlla Tcell.
anti-CTLA-4 danno buoni risultati contro tumori.