Lavoro Flashcards
La doppia accezione del termine Organizzazione
1: il modo in cui le varie parti o componenti di un ente sono connesse e coordinate tra loro
2: denotare una determinata categoria di enti sociali fondati sulla divisione del lavoro delle competenze
Organizzazione come “cordi di decisioni e azioni”
l’attenzione cade sulla circostanza materiale di una molteplicità di persone che agiscono insieme per perseguire uno o più scopi
Organizzazione come “processo”
tutti gli attori manifestano intenzionalità, quindi che il risultato del corso delle decisioni e delle azioni sia anche generato da loro, dalle molteplici interpretazioni in prima persona di quanto accade
Cosa si intende con il termine Comunicazioni
passaggio di significati tra 2 o più attori / aggregati collettivi coinvolti nel processo
Disegno Organizzativo (aspetto rilevante per la Comunicazione)
Il modo in cui viene rappresentato l’insieme delle attività e delle relazioni (es: la gerarchia)
Le chiavi di lettura del comunicare nelle organizzazioni
- partecipanti alla comunicazone:
- finalità di comunicazione: influenzare il corso delle azioni o modificare i significati simbolici dell’organizzazione per influenzare le azioni in un secondo momento
- strumenti impiegati nella com: diretti e indiretti (rapporto in presenzaz interpersonale e mezzi e tec per comunicare)
I circuiti della comunicazione aziendale
L’unione a matrice dei vari partecipanti: singole persone, enti interni, esterni, pubblici esterni.
Sono 7:
A) interpersonale, prima persona
B) da uno a molti
C) da un ente esterno a singole persone
D) com interna, monodirezionale
E) cm tra enti esterni e enti interni (business to business)
F) pubblitià
G) pubblici verso enti (customre satisfaction)
Comunicazione di raccordo (C)
Le persone si collocano sui confini del processo, comunicando con l’ente, in ingresso o in uscita.
Serve per farantire la fidelizzione della clientela e massimizzare la qualità della relazione con il cliente
Comunicazione di raccordo in ingresso
I tre aspetti che adempiono a una funzione.
1) Contentimento: orientare il nuovo arrivato a favorire l’adesione alle procedure, regole, aiutarlo con il percorso da seguire
2) Accoglienza: entra in rapporto con l’unità operativa, riconosciuto come persona prima che la prestazioni inizi
3) Contrattuale: chiusura della fase iniziale con stipulazione di un patto per i dettagli del servizio
La cosa più importante è quella di gestile l’informazione, quindi saper individuare gli elementi essenziali da trasmettere
Comunicazione di raccordo in uscita
Serve per mantenere un canale di comunicaizone per manterene un rapporto con il cliente.
CMR: customer related management = usa internet come ambiente per avere info e come strumento di contatto
Comunicazione Interna (D)
Grazie a questa i siginificati vengono straferiti, negoziati e costruiti. Gli attori esprimono l’intelaiature istituzionale ed entrano nel cirucito della sua accumulazione, appropriazione e riproduzione.
I quattro strumenti della comunicazione interna:
1) sistema base: simbolizzazione affettiva, far parte di una grande famiglia.
2) sistema della motivazione gerarchica: prossimità al vertice per avere la partecipazione al potere
3) sistema della motivazione professionale: promuove, rafforza e premia i significati connessi alle prestazioni e alle capacità di fare
4) sistema della circolazione dell’innovazione: aiuta ad assottigliare le barriere tra mondo interno e mondo esterno, per favorire uno scambio. Deve quindi sostenere la diversità e la comunicazione digitale.
Comunicazione esterna (F)
Comunicazione finalizata a promuiovere usl mercato i prodotti dell’organizzazione per sostenere l’attività.
Per differenziarsi non è solo il prodotto che si vende ma l’esperienza.
Ci si concentra sul brand, sulla propria itendità, per creare un legame di fiducia e una garanzia per il futuro.
Selznick (duplice dimensione organizzazioni come culture)
Organizzativa: l’organizzazione è uno strumento concepito razionalmente per raggiungere degli obiettivi
Istituzionale: organizazzione come realtà naturale adattiva, prodotto delle esigenze dei bisogni degli individui. Diventa un’istituzione quando si imprega di valori.
Smircich (i modi di intendere la cultura)
1) variabile indipendente all’organizzazione: isomorfismo istituzionale = i sistemi di azione collettiva si omogeizzano tra loro assorbendo pratiche consolidate
2) variabile dipendente interna all’organizzazione: la cultura p composta da storia, riti e miti, che producono un circolo virtuoso in cui l’aumento della motivazione individuale aumenta la volontà di cooperare che fa aumentare la fedeltà diffusa all’organizzazione
3) metafora di base di ciò che è un’organizzazione: non possiede una cultura, è cultura, che si esprime nel modo di interagire dei suoi membri
La cultura organizzativa
è l’insieme di significati che racchiudono assunti, valori e credenze che un gruppo ha inventato o scoperto, imparando ad affrontare le situazioni di adattamento.
Genera due modelli:
1. Congitivi: categorizzazione e interpretazione di ciò che accade
2. Emotivi ed affettivi: impatta sull’energia e impegno che i singoli impiegano nell’azione, ovverro il senso di appartenenza
Le sottoculture
Possono esistere varie sottoculture dentro la medesima organizzazione:
- di sostegno
- che si oppone
- ortogonali (convivono e basta)
I paradigmi interpretativi di Marvin di una medesima organizzazione
1) dell’integrazione: la cultura è un insiem di valori comuni che si rafforzano in modo reciproco
2) della differenziazione: non esiste la cultura monolitica, è sempre piena di sottoculture
3) frammentazione: mette in dubbio l’esistenza stessa della cutlura, perché ambigua e incoerente
Contenuti fondamentali della cultura
Logos: credenze
Ethos: valori
Pathos: come si percepisce e sente la realtà
Aisthesis: percezione di bello e brutto
Genus: il campo simbolico organizzativo è sessuato
Polis: dinamica del potere
Methodos: sapere che cosa e come fare
Espressioni simboliche dei contenuti culturali
Linguaggio: segni vocali che caratterizzano e stabilizzano l’esperienza umana
Miti: narrazione in forma drammatizzata delle vicende passate
Storie e saghe: aneddoti ed epsiodi che caratterizzano la quotidianità
Riti e cerimonie: azioni che necessitano di un consumo di risorse
Le 3 caratteristiche delle pratiche situate di Gerardi
3 preatiche situtate che i soggetti impiegano per conferire significato e riconoscibilità sociale al loro sistem adi azione, valorizzando le dimensioni di conoscenza tacita incorporata nelle pratiche che condividono:
1) dimensione indessicale: espressioni comprensibili a partire dal concreto contesto in cuisono prodotte e usate
2) accoutability: capacità dei partecipanti alle pratiche di offrire motivi argomantazioni e spiegazioni
3) reflexivity: interroga i modi attraverso i quali i soggetti conferiscono significato alla realtà e lo rendono inccessibile agli altri, così da costruire il proprio ambiente organizzativo
La conoscenza come risorsa anonima:
- non è scarsa: aperta a molteplici usi alternativi
- non è divisibile: la corrispondenza tra costi e ricavi è imperfetta e genera esternalità e vantaggi
- non è escludibile: ampia fruizione
- non è esclusivamente strumentale: è una risorsa riflessiva che può modificare le sue premesse e generare trasformazioni e apprendimenti nel suo propagarsi, adattandosi all’ambiente.
Il lavoratore neomoderno si colloca in una rete riflessiva: critica, rigenera le sue premesse, esplora le possibilità.
Hutchins
apprendere e conoscere si configurano come processi di partecipazione ad attività situate
Pratical refexivity
Apprendere nell’esperienza, costante processo di interrogazione su come costruiamo un senso condiviso con gli altri
Riflessività
Il rapporto tra apprendimento, conoscenze e compentenze operative passa attraverso l’esercizio di una riflessività. In questo modo le persone riescono a cavarsela in situazioni divergenti, caratterizate da incertezza e instabilità.
Costituisce una funzione critica che consente l’uso di info e conoscenza attraverso l’analisi. Gli attori vengono valorizzati perché capaci di prendere decisioni autonome e mettere in discussione le premesse.
Ha una duplice natura:
- reflection e self reflection
- reflexive practice e self reflexivity
reflection e self reflection
operazione cognitiva di rispecchiamento in cui le dimensioni del se e le pratiche sociali/professionali diventano oggetti di osservazione
reflexive practice e self reflexivity
essa esplora la costruzione stessa del Sé come qualcosa che si trasforma ed evolve continuamente e interroga i modi in cui gli attori sociali contribuiscono alla costruzione delle realtà organizzative e alle pratiche
Capitale umano e capitale sociale
partimonio di risorse di varia natura (competenze, comportamenti) di una persona e nelle reti di relazioni tra persone
Positive Psychology
orientata allo sviluppo delle persone e alla comprensione dei fattori alla base del benessere o del malessere.
è il patrimonio conoscitivo di riferimento per comprendere pratiche efficaci
POB
Positive Organizational behaviour: lo studi e l’applicazione dei punti di forza delle capacità psicologiche orientate positivamente, che possono essere misurate sviluppate e gestite.
Si divverenzia dalla psicologia positiva perché si focalizza su dimensioni perosnali malleabili, quindi che possono svilupparsi attraverso determinati programmi di interventi.