Domande Flashcards

1
Q

La scheda di sintesi della seduta

A

è una mappa rassuntiva e sintentica che tiene traccia delle parole chiavi che sintetizzano la seduta.
Ristudiandola la volta per le volte successive, diminuisce il rischio di tempi morti.
8 quadri:
1) note sul quadro psicopatologico
2) coordinate della seduta (in un momento durante l’iter terapeutico) perché e verso dove ci si muove
3) note sul paziente e sui contenuti portati (episodi, significati, emozioni)
4) note sul terapeuta e sull’intervento (monitoraggio su se stessi)
5) eventi significativi accaduti durante la seduta (eventi rilevanti cognitivi, emozionali e razionali)
6) riformulazione della strategia terapeutica (occasionalmente serve quando bisogna revisionare la strategia)
7) ipotesi di intervento per le sedute successive
8) note conclusive

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2
Q

Disturbo Ossessivo-Compulsivo

A

Il disturbo è un insieme di Ossessioni (pensieri o idee persistenti che invadono la coscienza di una persona) e le Compulsioni (comportamenti ripetitivi e rigidi che devono eseguire per ridurre o prevenire l’ansia).

Si diagnostica quando diventano eccessive o irrazionali e interferiscono con le funzioni quotidiane

Le compulsioni più frequenti sono

  • di pulizia (pulire tutto)
  • di controllo (controllare il gas)
  • di ordine e equilibrio (mettere in ordine tutto)
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3
Q

La tradizione psicoanalitica del Disturbo Ossessivo-Compulsivo

A

La tradizione psicoanalitica riconduce le nevrosi ossessiva ad una fissazione o regressione a stati pre-edipici, quali la fase Anale.

Abraham specifica dicendo che questo si verrebbe a formare perché i genitori hanno posto al bambino richieste troppo precoci di pulizia nel momento della defecazione, in questo modo ha sviluppato un desiderio conscio di sottomettersi al volere dei genitori, ma inconscio di rivolta.

Le persona quindi ricorrono all’isolamento disconoscendo i pensieri indesiderati, applicano l’annullamento mettendo in atto i comportamenti per cancellare gli impulsi indesiderati.
Attraverso la formazione reattiva assumono comportamenti opposti agli impulsi ritenuti inaccettabili.

Il trattamento consiste nel far capire al paziente il conflitto e così lo superi.

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4
Q

La prospettiva comportamentale del Disturbo Ossessivo-Compulsivo

A

Si basa sul trattamento delle compulsioni più che delle ossessioni.
Il trattamento è detto “esposizione e prevenzione della risposta”: vengono esposti alle situazione ansiogene, paure ossessive e viene raccomandato loro di resistere ai comportamenti che si sentono costretti a mettere in atto

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5
Q

Adult Attachment Interview

A
  • è lo strumento col quale si studiano i Modelli Operativi Interi (la rappresentazione mentale che il bambino ha di sè e degli altri)
  • Questo è un questionario flessibile e colloquiale sulle esperienze primarie di attaccamento
  • Si classificano 4 categorie di stato mentale nei confronti della figura di attaccamento: Autonomo/Distanziante/Preoccupato/Irrisolto
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6
Q

La prospettiva biologica sul Disturbo Ossessivo-Compulsivo

A

La serotonina ha un ruolo essenziale.
C’è anche un anomalo funzionamento del circuito cerebrale che porta alla conversione di informazioni sensoriali in pensieri e azioni.
Il circuito gli impulsi sessuali, violenti e primitivi, passano dalla corteccia orbitofrontale, ai nuclei caudati, all’ipotalamo e arrivano fino al talamo.
La serotonina ha un ruolo fondamentale in questo circuito, quindi un’anomalia può creare un malfunzionamento del circuito.

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7
Q

I 4 pattern di attaccamento del AAI

A

1) Autonomo: autonomia ed equilibrio rispetto all’attaccamento, esplora bene e senza problemi i pensieri e sentimenti.
La memoria semantica e a episodi è coerente
2) Distanziante: indifferenza verso le relazioni di attaccamento e svaluta il loro ruolo.
Buona semantica, scarsa episodica
3) Preoccupato: Sono preoccupati nella storia con le loro esperienze di attaccamento, enfasi ecessiva sui sentimenti e sui legami
Limitato accesso semantico ma numeri episodi
4) Irrisolto: è lo stato mentale di chi non ha risolto un trauma, disorganizzazione cognitiva, incongruenze nei racconti, processi cognitivi irrazionali

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8
Q

Disturbo dissociativo dell’identità

A
  • Una persona sviluppa due o più personalità diverse (secondarie o alternative), il passaggio è chiamato slittamento
  • Le personalità si rapportano l’una all’altra in 3 modi differenti (di amneisia reciproca, consapevolezza reciproca, amnesia a senso unico)
  • Incapacità a ricordare informazioni personali importanti, troppo estesa per essere spiegata con una normale tendenza a dimenticare
  • Le varie personalità differiscono per Aspetti caratterizzanti (età genere), Competenze e preferenze, Risposte fisiologiche (allergie)
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9
Q

I rapporti delle personalità secondarie del Disturbo Dissociativo dell’identità

A
  • Amnesia reciproca ( personalità non coscienti l’una dell’altra)
  • Consapevolezza reciproca (coscienti e possono anche interagire tra di loro)
  • Amnesia a senso unico (alcune lo sanno ed altre no, sono personalità co-consce e consapevoli di tutto ma in silenzio)
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10
Q

Variabili prese in considerazione durante la somministrazione del ROC

A

Ci sono due tipi di variabili che vengono prese in considerazione:

  • Variabili del comportamento: capacità di interazione sociale, evidenziano la struttura della diade, la donamica affettiva e la capacità di cooperazione
  • Variabili del Rorschach o Erleben di interazione: siglatura tradizionale e analisi qualitativa delle risposte, riflettono la personalità del singolo come emerge nell’interazione col partner.
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11
Q

Variabili di comportamento del ROC

A

Si dividono in:

  • Dinamica di Rango l’impegno personale di ciascun partner, informano sui rapporti di dominanza.
  • Le variabili dello stile di relazione affettiva: informazioni sulla reciproca relazione affettiva dei soggetti
  • Cooperazione: capacità di portare a termine il compito insieme
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12
Q

La dinamica di rango, variabili di comportamento del ROC

A
  • Tenere la tavola: qualcuno si decide di prendere la tavole, per passarla, tenerla, spostarla etc. Chi si occupa di questo si dimostra di essere in grado di prendere in mano la situazione e mantenere il controllo
  • Numero di proposte: Quando viene proposta per prima (tensione), un basso numero (inibizione del processo creativo data dalla presenza del partner), alto numero di risposte (un tentativo di acquistare l’approvazione del partner), proporre proposte influenzate dalle altre proposte
  • Penetranza: successo del soggetto nel far sì che l’interpretazione diventi la soluzione comune
  • Decisione: decisione della soluzione comune viene presa da uno dei partner, con approvazione
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13
Q

Variabili dello stile di relaziona affettiva, variabili di comportamento del ROC

A

Come i soggetti si pongono nei confronti delle interpretazioni proposte dal partner, quindi tutti i giudizi (negativi, positivi, ambivalenti)

  • Prevalenza unilaterale di giudizi positivi (tendenza ad appoggiare il partner)
  • Prevalenza bilaterale di giudizi positivi (costante inibizione di aggressività)
  • Prevalenza unilaterale di giudizi negativi (tentativo di valorizzarsi e affermarsi sul partner)
  • Prevalenza bilaterale di giudizi negativi (lotta di potere per paura di soggiacere e diventare dipendente)
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14
Q

Cooperazione, variabili di comportamento del ROC

A

è la capacità di portare a termine il compito insieme. Ha 3 variabili

  • Efficienza rispetto al compito (n di soluzioni comuni) tensione tra i due
  • Accordo decisionale (qualità della decisione) risolvere problematiche del test e della vita
  • Accordo contenutistico (qualità del prodotto) risolvere problematiche del test e della vita
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15
Q

Variabili dell’Erleben nel ROC

A

Forniscono informazioni qualitative e specifiche, dalle quali si ottiene una sintesi della psicondimaiche individuale con quella interindividuale.
Coincidono con la siglatura e l’interpretazione classica del test, segnarsi i dati in una tabella per il doppio confronto intraindividuale (individuale e comune) e fra partner (performance individuali e comune di entrambi).
Nel ROC si evidenziano bisogni, angosce, meccanismi di difesa riportabili nella relazione, mentre nel RI non serve collaborazione, quindi si lavora con un tesista neutrale.

Si pone attenzione a:

  • tipo di risonanza intimo (se la presenza del partner permette un maggiore o minore espressione spontanea)
  • risposte complessuali: interpretazioni rilevanti di contenuto (esprime paure e desideri inconsci in forma censurate)
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16
Q

Prospettiva di Guidano, sistema Biologico e la storia del paziente

A

Il sistema biologico è un sistema storico in cui la dimensione temporale è parte integrante del suo stesso autorganizzarsi.
L’uomo sa porre l’esperienza in sequenza, e questo li permette di creare una cronologia e una causalità, per questo sa dare sigificato agli eventi.

La sequenza della storia passata influenza l’atteggiamento della persona verso il futuro e quindi ne influenza le decisioni.
Senza la storia quindi non si può comprendere il disturbo di una persona, perché gli eventi assumono un significato in funzione della storia personale.

Il paziente non ricostruisce la storia, ma le sue opinioni su di essa. Bisogna ricostruire la stoira non limitandosi alle sue spiegazioni, ma ricostruire i contesti di vita in cui sono accaduti gli eventi su cui lo ha basato conclusioni e opinioni.

Ricostruire il rapporto tra i sintomi e la storia personale serve per capire i meccanismi di funzionamento del paziente, ricordando al paziente che ci si pone come “colui che ha le risposte”, perché l’obiettivo è esplorare il mondo di significati del paziente

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17
Q

Autobiografia

A

L’autobiografia è un metodo in cui in si può ricostruire il passato con il paziente: il paziente scrive di sé.

Il paziente deve impegnarsi per scriverla, ed è concepita in senso relazionale col terapeuta.

L’autobiografia viene chiesto di scriverla e di portarla alla seduta successiva, così da analizzarla e magari di approfondire a voce ciò che ha omesso

Serve per fare il punto della situazione oggi, per avere una visione complessiva e non settoriale della storia, da questa possono scaturire riflessioni interessanti.

La rilettura è usata anche per riscrivere alcuni riflessioni in merito.

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18
Q

Disturbo post traumatico da stress

A
  • Situazioni stressanti che si percepiscono con sensazione di allarme psicologico e tensione fisica che non cessa quando si esaurisce il pericolo ma rimane per molto tempo
  • I sintomi hanno esordio entro 4 settimane dall’evento, se durano di meno sono disturbi acuti da stress.
  • Rivive l’evento, evitano attività che riportandola mente all’evento, si distacca dal mondo e dalle sue attività, aumenta l’ansia e il senso di colpa

Eventi scatenanti: disastri, violenza sessuale, vittimizzazione, terrorismo, tortura, combattimento

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19
Q

Ragioni biologiche del DSPT

A

Anomalia dell’ormone del cortisolo e della noradrenalina, questi sollecitando in continuazione l’ippocampo e l’amigdala, fino a
a danneggiarle.

L’ippocampo si occupa della memoria e della regolazione degli ormoni dello stress, questo può vuole dire che questa disfunzione creare ricordi intrusivi e fa entrare la persona in stati di allarme costanti.
L’amigdala controlla ansia e reazione emotive, quindi il suo malfunzionamento implica la produzione di sintomi emotivi ripetuti

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20
Q

Trattamento del DSPT

A
  • Farmacologica : antiansia
  • Tecniche di esposizione comportamentale: ci si sofferma sulle immagini e ci si concentra in modo da provare sempre meno ansia
  • Terapia di gruppo: tanta gente con lo stesso problema
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21
Q

Disturbi di ansia e ossessivo-compulsivi

A

L’ansia è l’attivazione naturale che ha lo scopo di preservare la sopravvivenza dell’individuo, diventa anormale nel momento in cui il malessere è così forte e frequente da non permettere all’individuo di condurre una vita normale.

Esistono i disturbi di ansia generalizzati, le fobie, i disturbi da panico e i disturbi ossessivi-compulsivi.

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22
Q

Disturbi di ansia generalizzati, Visione Psicodinamica

A

Persone che hanno un’ansia eccessiva per la maggior parte del tempo.

Per freud l’angoscia (angst) è una mancata scarica pulsionale della libido comporta un aumento dell’intesità di eccitazione sessuale e la trasformazione della libido in tensione fisica. Poi diventa un deficitario funzionamento dei meccanismi di difesa.

Per Klein invece esiste l’angoscia persecutoria (posizione schizo paranoide dove il bambino ha paura di essere invaso da oggetti persecutori che distruggano il suo Io) e l’angoscia depressiva (paura che gli oggetti buoni vengano distrutti)

Le tecniche psicodinamiche utilizzate sono: associazioni libere, dinamiche transferenziali e controtransferenziali, interpretazione dei sogni, analisi delle resistenze.

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23
Q

Recettori Gaba

A

un neurotrasmettitore che trasporta messaggi inibitori, ovvero blocca l’attività del rilascio del neurone, quindi quando è attivo fa cessare lo stato di eccitabilità del neurone, quindi percezione di paura e ansia.

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24
Q

Fobie

A

Paura persistente e irrazionale di u oggetto o di una situazione che porta all’evitamento della causa.

Si cura con

  • condizionamento classico
  • desensibilizzazione: imparano a rilassarsi gradulalmente ogni volta che sono messi di fronte alla paura
  • immersione nell’oggetto temuto per far capire che è innocuo
  • modellamento: è il terapeuta ce si confronta con la cosa ansiogena e il paziente lo osserva e lo prende come modello
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25
Q

Spiegazioni cognitive di ultima generazione del disturbo di ansia generalizzato

A

Teoria metacognitiva: meta preoccupazione, perché ci preoccupiamo del fatto che per la società l’eccessiva preoccupazione è negativa

Teoria dell’intolleranza dell’incertezza: se un evento ha una minima possibilità di avverarsi, si avvererà

Teoria dell’evitamento: attivazione fisica maggiore per chi soffre del disturbo d’ansia, quindi la preoccupazione ha una funzione di copin veloce, maladattiva, del fisico spiacevole (esiste la preoccupazione per ridurre lo stato di attivazione e lo distrae dalle sensazioni fisiche spiacevoli)

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26
Q

Disturbo di panico

A

Quando una reazione d’ansia assume la forma di panico.
A differenza degli attacchi di panico, il disturbo comporta cambiamenti disfunzionali nel modo di pensare e di comportarsi.
Strettamente collegato all’agorafobia (esistono infatti i Disturbi di pani con e senza agorafobia).

I sintomi sono: palpitazioni, formicolio, respiro affannoso, sudorazione accentuata, vertigini, distacco dalla realtà.

Prospettiva biologica: attività della noradrenalina, e ha un circuito diverso da quello dell’ansia generalizzata (amigdala, ipotalamo, SG centrale, locus ceruleus. I farmaci sono gli antidepressivi (xanax e benzodiazepina) che riducono l’attività della noradrenalina.

Prospettiva cognitiva: le persone sono ipersensibili ad alcune sensazioni fisiche e fraintendono gli eventi fiosiologici, per questo si curano informando il paziente sulla natura generale dell’atacco di panico e insegnano dei sistemi di interpretazione più precisi.

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27
Q

Disturbo Ossessivo-Compulsivo

A

Ossessioni: pensieri persistenti che invado la coscienza di una persona
Compulsioni: comportamenti ripetitivi e rigidi che le persone seguono per prevenire o ridurre l’ansia

Compulsioni di pulizia, controllo, ordine e equilibrio.

Tradizione psicoanalitica: deriva da una fissazione o regressione alla fase anale.
Per Abraham: quando al bambino viene chiesto di troppo presto di pulirsi dalla sua defecazione, il bambino così sviluppa un desiderio inconscio di sottomettersi al dovere dei genitori.
Per Freud: perché ha provato vergogna e rabbia in seguito a esperienza negative nel controllo sfinterico
Trattamento per associazioni di parole e interpretazioni del terapeuta

La prospettiva comportamentale vuole risolvere più le compulsioni, quindi lavora sull “esposizione e prevenzione della risposta” (esposti i soggetti alle situazioni e gli viene detto di resistere)

Prospettiva biologica: Serotonina.
Circuito: corteccia orbitofrontale (impulsi sessuali e primitivi), nuclei caudati e ipotalamo. Così arrivano al talamo e la persona è stimolata a pensare ancora di più a quegli impulsi e ad agire

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28
Q

Coscienza storica

A

La coscienza storica si basa sul fatto che gli eventi più significativi sono quelli condivisi in relazione con altre persone, quindi il valore è legato alla relazione. I valori sono quindi interpersonali.

La coscienza storia è quella di ordine superiore, ovvero capace di usare il ricordo del passato e le previsioni sul futuro per orientale l’azione in modo originale. Serve per costruire gerarchie alternative a quelle biologicamente previste.

Grazie al passato, possiamo ricostruirlo con la memoria e comprenderlo, per acquisire conoscenze e usarle nella nostra coscienza storica. In questo modo abbiamo sempre l’opportunità di attribuire significato diverso alla nostra storia

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29
Q

Depressione Unipolare

A

Si chiama depressione Unipolare, perché il disturbo Bopolare sarebbe l’alterazione di Euforia e Depressione (i due poli).
Consiste nel dolore psicologico grave e duraturo, perdere la voglia di eseguire le attività più semplice e la voglia di vivere.

Sintomi che riguardano 5 aree di funzionamento:

1) sistemi emotivi: anedonia (no trarre alcuna gioia da ciò che fanno. Sono svuotati e insignificanti
2) sistemi motivazionali: non si dedicano alle loro attività consuete e si isolano dalla società
3) sistemi comportamentali: meno produttive e attive, si muovono e parlano più lentamente
4) sistemi cognitivi: visione di sè nefativa, nulla migliorerà e non possono cambiare alcun aspetto della loro vita
5) sintomi fisici: mal di testa, cattiva digestione, vertigini e dolori, problemi all’appetito e al sonno.

Quando ci sono almeno 5 sintomi depressivi che permangono per più di 2 settimane + episodi di deliri o allucinazioni, si parla di Episodio Depressivo Maggiore, se questo avviene senza episodia maniacali pregressi si ha Disturbo Depressivo Maggiore.

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30
Q

Disturbo Distimico

A
Persone che manifestano un modello di depressione unipolare di lunga durata (2 anni)
Almeno 2 tra
- Poca energia
- Inappetenza o appetito eccessivo
- insonnia o iperinsonnia

Se dal Distimico si passa al Maggiore, allora si parla di Depressione Doppia

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31
Q

Disturbo Depressivo Maggiore

A

5 sintomi contemporaneamente:

Umore depresso

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32
Q

Differenza tra Depressione Reattiva e Endogena

A

Reattiva (o esogena) è successiva a eventi stressanti esterni
Endogena è relativa a una reazione a fattori interni

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33
Q

Fattori Biologici della depressioni Unipolare

A
  • Può essere ereditaria (20%), collegata ai geni del cromosoma X o cromosoma 17
  • Bassa attività di noradrenalina e serotonina, la mancanza di queste crean carenze importanti di proteine per i neuroni e che quindi si possano danneggiare e causare depressione.
  • Circuito: corteccia prefrontale, ippocampo, amigdala, area 25 di brodmann. Tutte zone che hanno una minore attività.

3 nuovi promettenti trattamenti biologici:

Stimolazione del nero vago: ne abbiamo 2 (midollo allungato e dal collo fino all’addome), si stimola con impulsi un nervo vago che manda segnali al cervello

Stimolazione magnetica transcranica: generare un campo elettromagnetico che raggiunge la corteccia prefrontale che stimola l’attività neuronale delle aree prefrontali ipoattive

Stimolazione cerebrale profonda: si scarica elettricità all’area 25 in modo da ridurre l’attività

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34
Q

Approccio psicodinamico alla Depressione Unipolare

A

Spitz: conia depressione anaclitica, quando i bambini bengono abbandonati o separato prematuramente alle cure materne
Bowlby e Winnicott: separazione dalla madre che definisce il mondo interno del soggetto con il sentimento di perdita e solitudine
Bleichmar: reazione alla perdita immaginaria o reale di un oggetto.

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35
Q

Modello cognitivista sulla Depressione Unipolare

A

Viene spiegato con 2 teorie
- Impotenza appresa: di Seligman, dove la depressione arriva quando el eprsone pensano di non avre più controllo sui vari rinforzi della vita e di essere responsabili di questo stato di impotenza.
Per la teoria dell’attribuzone causale se la persona pensa che la causa sia interna (colpa mia) globale (ogni cosa che si fa è sbagliata) e stabile (sempre così) allora si sente impossibilitata a impedire futuri risultati negativi e diventare depressa.
- Pensiero negativo: di Beck, gli atteggiamenti maladattivi (devo fare tutto bene altrimenti non valgo nulla) creano la triade cognitiva: vedono le proprie esperienze, sé stessi e il proprio futuro in modo negativo.

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36
Q

Trattamento cognitivo per la Depressione Unipolare

A

Ha quattro fasi e ha meno di 20 sedute

1) aumentare le attività e migliorare l’umore
2) contrastare i pensieri automatici: mettere su carta i pensieri negativi così da vederli in seduta e capire la realtà dietro quei pensieri
3) identificare i pensieri e i pregiudizi negativi: riconoscere le interpretazione e cambiare la modalità
4) cambiare gli atteggiamenti di fondo: cambiare gli atteggiamenti maladattivi e incoraggiare metterli alla prova.

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37
Q

La dissonanza

A
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38
Q

Differenza tra ossessivo compulsivo d’ansia e ossessivo complessivo di personalità

A

Gli individui con disturbo ossessivo-compulsivo d’ansia in generale non desiderano né gradiscono i propri sintomi, vi è una sorta di consapevolezza dell’irrazionalità dei propri sintomi, “sintomi egodistonici”.
Nel disturbo ossessivo-compulsivo di personalità le persone spesso accettano i propri sintomi e difficilmente intendono resistere ai propri impulsi, la persona non riconosce di avere un disturbo, “sintomi egosintonici”

39
Q

Fattori Psicodinamici dei Disturbi Alimentari

A

Manifestazione sintomatica di un profondo disagio psichico che affonda le sue radici nella dimensione evolutivo-relazionale del soggetto (inadeguetezza, fallimento, vergogna)

Bion: si serve del sistema alimentare come un modello per comprendere i processi del pensiero. Il bambino grazie all’istinto orale interiorizza gli aspetto buoni e cattivi degli oggettti esterni. La madre lo aiuta a trasformare un’esperienza corporea (la fame) in un’emozione (sazietà) fornendo così il nutrumento psichico di cui necessita. Dove questo non funzione avviene una scissione mentre-corpo e quindi non si riesce più a rappresentare il cibo come oggetto buono e come oggetto cattivo.
Il cibo è in più il sostituto dell’oggetto d’amore primario, ovvero ma madre, quindi nel momento in cui c’è un problema si crea una falsa rappresentazione degli oggetti d’amore primari

Bruch: la madre non riesce a percepire il figlio come altro da sé e quindi impone le proprie sensazioni al figlio, così il bambino ha un Io fragile. Per colpa di questo il bambino non ha una giusta integrazione psicosomatica che lo porta a esprimere la sua sofferenza attraverso il corpo.

40
Q

Fattori cognitivi dei disturbi alimentari

A

Un modello genitoriale inefficace fa in modo che le persone non sentano un controllo sulle proprie sensazioni e bisogni interiori e quindi che abbiano uno scarso controllo sulla propria vita. Cercano di ottenerlo esasperando sul proprio corpo e sulle proprie abitudini alimentari.

41
Q

I disturbi dell’umore

A

Possono essere Bipolari o Unipolari. I poli sono la depressione e l’euforia.

42
Q

Disturbi Bipolari

A

Periodi di depressione che si alternano a periodi di mania. Umore altalenante.

Lo stato maniacale fa sì che i soggetti cerchino costantemente nuovi stimoli, compagnia e coinvolgimento emotivo, non rendendosi conto che il loro stile di socialità è eccessivo e opprimente.

Questo li rende iperattivi, logorroici, scarsi nel giudizio e nella pianificazione, agiscono d’impulso e pericolosamente.

L’episodio maniacale dura una settimana.

Disturbo Bipolare I: se un episodio maniacale si alterna ad uno di depressione
Disturbo Bipolare II: se invece un episodio ipomaniacale (più sfumati e poco invalidanti) si alterna a Depressione Maggiore in un arco di tempo lungo

43
Q

Ricerca Biologica dei disturbi Bipolari

A

1) Neurotrasmettitori: La depressione è bassa noradrenalina e serotonina, stato maniacale è alta noradrenalina e bassa serotonina
2) Attività degli ioni: Irregolarità nella pompa sodio potassio attraverso la membrana cellulare, che iperattiva i neuroni (stato maniacale) o ostina la resistenza all’attivazione (depressione)
3) Struttura cerebrale: Gangli basali e cervelletto più piccoli
4) Predisposizione genetica

44
Q

Somministrazione del Rorschach

A

Individuale: viene somministrato in un luogo luminoso e silenzioso, devi poter vedere in che punto pone lo sguardo il paziente. Tavole capovolte sul tavolo e se ne da una alla volta.
Finito il test si fa l’inchiesta (avere più risposte dopo il test a voce, si chiarificano alcune cose), inchiesta dei limiti (capire se rientra nella statistica e di andare a rivedere parti che comunemente dovrebbero esserci ma non ci sono state), prova di scelta (preferite e meno preferite tavole)

Non individuale: bisogna raggiungere un accordo sull’interpretazione, bisogna osservare tutti per capire i pattern relazionali e i cari stili di comunicazione. Le famiglie sono studiate dietro allo specchio unidirezionale

ROC: Fano prima quello individuale e poi quello di coppia. I soggetti sono davanti allo psicologo, come nell’individuale, e le tavole sono equidistante da entrambi. Si indagano entrambe le risposte dei partner in un protocollo diviso a metà, segnandosi però la risposta comune alle tavole. Quindi si studiano sia singolarmente che in coppia.

45
Q

Disturbi Somatoformi

A

Sono sintomi apparentemente fisici ma la loro vera natura è psicologica, sono sintomi prodotti inconsciamente e non intenzionalmente
Ce ne sono di due tipi:
Tipo isterico: reale cambiamento di tipo fisico
Ipocondriaci: persone che si preoccupano ingiustificatamente perché sono convinte che ci sia qualcosa che non va.

Gli isterici sono divisi in 3: conversione, somatizzazione, algici associati con fattori psicologici.

46
Q

Disturbi somatoformi di tipo isterico

A
  • Disturbo di conversione: conflitto o bisogno psicologico che viene convertito in sintomi fisici gravi che riguardano funzioni motorie volontarie o sensitive. (cecità, paralisi). Si manifesta in periodi di stress estremo
  • Disturbo di somatizzazione: Sondrome di Briquet problemi fisici diversi e ricorrenti che durano molto tempo (sintomi sessuali, neurologici, gastrointestinali)
  • Disturbo algico: dolore notevole come problema denominante, sia per gravità sia per mantenimento del dolore. è importante per fattori psichici all’esordio
47
Q

Fuga dissociativa

A

È uno dei disturbi dissociativi.
Sei incapace di ricordare la propria identità personale. Può durare sia poco che tanto e tende a finire in modo brusco.
Dimentica il passato, si sposta in un altro luogo e assume un’atra identità
Chi la vive però riacquista comunque tutte le memorie non ha mai una ricaduta.

48
Q

Anoressia e Bulimia a confronto

A

La principale differenza è che i bulimici tendono a compiacere ed essere attraenti agli occhi degli altri, a stabilire relazioni intime e essere più attivi rispetto agli anoressici.
Però sono quelli con maggiori variazione di umore, disturbo della personalità, spesso borderline. Hanno problemi a controllare le emozioni intense.

49
Q

Disturbo Dismorfico

A

È un correlato del disturbo ossessivo-compulsivo.
Si è convinti che la propria apparenza abbia un difetto o un’imperfezione, i quali in realtà risultano essere difetti minori o immaginari

50
Q

Disturbi dissociativi

A

Alterazione della memoria che non sembra avere causa fisica.

  • Esiste l’amnesia dissociativa (incapacità di ricordare eventi importanti)
  • Fuga dissociativa (dimenticare il passare e spostarsi)
  • Disturbo dissociativo dell’identità (sue o più entità separate)
  • Disturbo di depersonalizzazione (come se fossero separate dal proprio corpo o hanno una sensazione di estraneità)

Ottica psicoanalitica.

51
Q

Ottica psicoanalitica dei disturbi dissociativi

A
  • Freud: Rimozione = operazione psichica dove l’individuo tenta di respingere nell’inconscio le rappresentazioni legate ad una pulsione
  • Ferenczi: Scissione = esperienza traumatica che scinde una parte del ricordo inconscio perché è annichilente
  • Kohut: scissione orizzontale e verticale
    Orizzontale: una Rimozione e trasferisce i contenuti traumatici nell’inconscio. Quindi c’è una sezione superiore che è accessibile alla coscienza e uno inferiore che non può essere accessibile.
    Verticale: Dissociazione, ovvero che ci sono tanti io divisi con coscienze parallele
  • Kernberg: distingue tra scissione (non tollera l’ansia e la frustrazione) e dissociazione (indebolisce la memoria e la coscienza)
    3 differenti dissociazioni:
    Primaria: i contenuti non elaborati vengono immagazzinati in aree somato-sensoriali e se stimolati tornano alla coscienza
    Secondaria: l’Io osservante si separa dall’Io che vive l’esperienza (estraneità)
    Terziaria: scissione in personalità distinte
52
Q

Ottica comportamentistica dei Disturbi Dissociativi.

A

Per i comportamentisti è una risposta appresa con il Condizionamento Operante. Se si vive un evento traumatizzante si trova sollievo temporaneo a dirigere la mente su altri temi. Quindi è visto come un rinforzo

Apprendimento stato-dipendente: il comportamento è connesso alle condizioni in cui è avvenuto, quindi quando si è nel medesimo stato si ricade in quel comportamento

53
Q

Trattamento del disturbo dissociativo

A

Essere consapevoli del disturbo
Recuperare i ricordi
Integrare le personalità secondarie

54
Q

Amnesia Dissociativa

A

cancella il ricordo di informazioni importanti, solitamente riguardanti a eventi traumatici della vita.
Sono dimenticanze personali, le memorie di info astratte o enciclopediche si conservano.

Può essere:
Circoscritta: Dimenticano tutto un determinato periodo di tempo
Selettiva: Dimenticano quasi tutto un determinato periodo di tempo
Generalizzata: Dimenticano un periodo passato molto precedente al periodo del trauma
Continuativa: Dimenticano tutto fino al periodo presente

55
Q

Disturbo di depersonalizzazione

A

Persistenti o ricorrenti episodi di estraneità rispetto a sé stessi, come se si vedessero dall’esterno

56
Q

Disturbo narcisistico

A

Hanno un’idea grandiosa di sè, con forte desiderio di essere ammirate e la mancaza di empatia nei confronti degli altri.

Non gli interessano i sentimenti degli altri e spesso li usano per i loro scopi.

La visione Psicodinamica li vede come soggetti che devono cercare all’esterno la conferma del proprio valore in grado di incrementare la propria autostima.
Kohut li definisce dominati da un “sè grandioso” , che è frutto della percezione di superiorità che popola il loro mondo interiore .
Kernberg pensa che da una parte si sentano come oggetti totalmente buoni e totalmente cattivi, quindi devono avere oggetti-sé, che possono incrementare la sua autostima attraverso conferme e approvazioni (le altre persone).

57
Q

Trattamento del disturbo narcisistico:

A

è difficile tra trattare perché i soggetti non riconoscono la loro debolezza.
Cercano di manipolare il terapeuta perché anche lui sostenga il loro senso di superiorità

Per la Psicodinamica bisogna far sì che riconosca le insicurezze e le difese di fondo
Per la teoria cognitiva bisogna togliere l’atteggiamento del tutto-o-niente, dove se non è apprezzato allora non vale nulla.

58
Q

In base a cosa sono classificate le risposte del Rorschach

A
  • Localizzazioni (quale parte viene usata per costruire l’immagine)
  • Determinanti (quali caratteristiche della macchia sono state decisive per la risposta)
  • Contenuti (contenuti, attesi in tutti i protocolli animali e umani. La prima è la più frequente)
  • Banalità (banale se la risposta è 1/6 protocolli)
  • Fenomeni Particolari (modalità di sistematizzare il materiale delle risposte ma senza essere in sé una risposta)
59
Q

Localizzazioni (Rorschach)

A

Si dividono

  • Globali
  • Dettaglio
  • Dettaglio in dettaglio
  • Dettaglio Bianco
  • Dettaglio oligofrenico
60
Q

Localizzazioni Globali (Rorschach)

A
Globale (G): macchia totale. Sono metà delle risposte del soggetto (in media). Indica di avere una visione d’insieme. 
G+ indica una qualità positiva, ovvero che l’immagine è ben costruita e riconoscibile, quindi, ha capacità di sintesi e integrazione. 
G ban (banali) indica la capacità di descrivere la realtà.
Se le risposte sono confuse, imprecise e bizzarre indicano una disorganizzazione del pensiero e distacco dalla realtà
61
Q

Localizzazioni dettaglio del Rorschach

A

Dettaglio (D): parte della macchina. Sono metà delle riposte

Evidenziano un pensiero analitico

62
Q

Localizzazioni Dettaglio di dettagli del Rorschach

A

Dettaglio di dettaglio (Dd): Immagini molto piccole, delimitate in modo bizzarro e inusuale.
Se sono frequenti c’è orientamento all’estrema scrupolosità e incapacità di distaccare il pensiero dalle minuzie.

63
Q

Localizzazioni Dettaglio Bianco (Rorschach)

A
Dettaglio Bianco (Dbl): è lo sfondo che è usato per formulare la risposta.
Chi si sofferma sul bianco si oppone alla consegna, devono essere rare e infrequenti.
64
Q

Localizzazione Dettaglio oligofrenico (Rorschach)

A
Dettaglio oligofrenico (Do): una parte viene vista isolatamente invece che inglobata in un tutto. 
Ritaglio di un contenuto banale.
Segnala inibizione del pensiero legato a problematica della sfera affettiva.
65
Q

Determinanti Forma (Rorschach)

A

Forma (F): l’immagine viene data sulla base della configurazione della macchia (sono le più frequenti).
Indicano la razionalità, controllo dell’emozione.
Troppe F indicano formalismo e rigidità, Poche F invece spontaneità e scarso controllo delle emozioni.
F+: risposta adeguata e precisa (o banale)
F-: risposta inadeguata alla configurazione dello stimolo
F+-: risposta vaga e imprecisa

66
Q

Determinanti Movimento (Rorschach)

A

Movimento, chinestesie (K)
Quando alla forma viene attribuito movimento, anche ad atteggiamenti, intenzioni di relazioni o posture.
Indica il dinamismo del pensiero e la creatività
K: movimento maggiore attribuito ad una forma umana
k: movimenti minori (kan: animale / kob: oggetto/ kp: parte del corpo umano

67
Q

Determinanti Sensoriali (Rorschach)

A

Determinanti sensoriali = colore/colore acromatico/sfumatura/chiaroscuro.
E: sono le sfumature (estompage), caratterizzate dal contrasto tra luci ed ombre. Anche di profondità, trasparenza, prospettiva, impressioni tattili.
Il colore rimanda alle emozioni e al rapporto con gli altri.
Il colore acromatico indica la sensibilità depressiva
La sfumatura indica ansia di tratto
Chiaroscuro indica uan sofferenza o angoscia parzialmente consapevole.

68
Q

Contenuti (Rorschach)

A
A: animali
H: umani (Hd per le parti)
Nat: naturali
Bot: botarini
Paes: paesaggi
Obj: oggetti
Arch: architettura
Dis: disegni
Geo: risposte geografiche
Anat: parti interne del corpo
Sex: Organi sessuali
69
Q

Frequenza (Rorschach)

A

Indica la banalità e l’originalità.
è banale se compare in 1 protocollo su 6.
Banalità = capacità di pensiero collettivo e adattamento sociale
Originalità = creatività e originalità di pensiero.

70
Q

Organizzazione di personalità del Rorschach

A

Dato che ogni persona sviluppa delle caratteristiche di attaccamento e impostazione all’organizzazione della conoscienza a seconda delle prime interazione coi caregiver, questi possono essere individuati con le associazioni del Rorschach
Fobica, Ossessivo-Compulsiva, Depressiva, Psicosomatica.

L’organizzazione Fobica di Personalità si basa sul fatto che tutti gli individue hanno due opzioni incompatibili, per l’attaccamento:
svincolarsi dalle relazioni (essere forti ma soli) oppure mantenere i legami (diventando deboli ma dipendenti).
Nei protocolli del soggetto fobico ha un Io debole, con un idea di un mondo pericoloso che gli fa paura e che gli inibisce l’esplorazione. L’immagine del Volo connesso alla libertà. Si alterna quindi una chiusura in se stessi e un tentativo di avvicinamento per mantenere un legame rassicurante.

L’organizzazione Ossessivo-Compulsiva alterna un’immagine di sè positiva e negativa. I suoi temi sono la rinuncia al piacere, il sacrificio e la repressione degli istinti, contro invece le pulsioni (bene vs male).
Nei protocolli quindi si vede l’angoscia dominare. Le risposte complesse sono una rappresentazione della sua oscillazione nella rappresentazioni del sé, quindi tra espressione e negazione degli impulsi (qualcosa di sessuale è svalutato o trasformato in qualcosa di puro).

71
Q

Raccolta della storia di vita

A

Esistono le checklist e le interviste.

La psicoterapia è una storia di vita in sè, perché il percorso, il conoscere il terapeuta e condividere con lui il significato di on un progetto comune fa parte del creare una storai del paziente.

Si usa la scheda di snintesi per tenere sotto controllo i processi mentali e interpersonali che riassume gli eventi chiavi per ogni seduta. Si basa su 8 quadri e tiene traccia di ognuno con delle annotazioni sintetiche.

1) strategia terapeutica
2) coordinate della seduta, quindi in che parte del percorso si trova
3) i contenuti che il paziente ha portato in seduta: episodi, significati, emozioni e anche i modi per accedere facilmente a quei contenuti rilevanti.
4) note sul terapeuta e sull’intervento terapeutico: per monitorare sè stessi, così da essere consapevoli della strategia terapeutica
5) eventi significativi accaduti durante la seduta: eventi cognitivi, emozionali e relazionali
6) riformulazione della strategia terapeutica: nel caso si voglia cambiare per via dell’avvenimento di un evento critico
7) ipotesi di intervento per le sedute successive: serve per collegare una seduta con un’altra.
8) note conclusive

72
Q

Cervello tripartito

A

L’uomo ha un cervello tripartito:

  • Rettiliano: brame che lo orientano verso obiettivi a breve termine, nel momento in cui le altre funzioni superiori non vengono rispettate si torna ad una regolazione del comportamento basa su questo (alimentazione, esplorazione, predazione)
  • Limbico e sociale: Per organizzare il comportamento sociale, avere un miglior controllo sull’ambiente tramite le relazioni interpersonali, tutto per aumentare le probabilità di sopravvivenza (attaccamento, accoppiamento, competizione per il rango, cooperazione)
  • Motivazioni neocorticali: serve per entrare nella propria storia consapevolmente e modificarla, oltre il sopravvivere personale, della specie o del piacere breve termine. Queste motivazioni fanno in modo che l’uomo si possa dimenticare di questi bisogni primari, per concentrarsi su altro. Nel momento i cui servono ritornano, ma fin quando non servono le motivazioni lo spingono ad altro. (linguaggio, coscienza, dare senso alla vita, cercare la verità.
73
Q

Quali sono i sintomi per cui possiamo ipotizzare la diagnosi di un disturbo acuto da stress e quali del disturbo post-traumatico

A
  • Disturbo acuto da stress: esordio dei sintomi entro quattro settimane dall’evento traumatico e una durata degli stessi inferiore a un mese.
  • Disturbo post- traumatico da stress: esordio dei sintomi entro quattro settimane dall’evento traumatico e una durata degli stessi superiore a un mese
74
Q

Sintomi della Schizofrenia

A

Due o più sintomi per un mese tra: Deliri, Allucinazioni, Eloquio disorganizzato, Compotamento disorganizzativo o catatonico e sintomi negativi.

I sintomi della Schizofrenia possono essere divisi in 3:

  • Sintomi positivi (pensieri, emozioni e comportamenti eccessivi)
  • Sintomi negativi (assenza di pensieri, emozioni e comportamenti)
  • Sintomi psicomotori (movimento e festi insoliti)
75
Q

Sintomi positivi della Schizofrenia

A
  • Deliri: sono idee di cui sono fermamente convinte ma che non anno alcun fondamento reale (deliri di persecuzione o deliri di grandezza o di controllo)
  • Pensiero ed eloquio disorganizzato: non in grado di pensare in maniera logica e parlano in modo particolare. Manifestano “associazioni labili” con cui passano da un argomento all’altro pensando di fare discorsi sensati.
    Usano neologismi, ripetizioni iterative (ripetono sempre parole o frasi) e si esprimono in rima.
  • Percezioni amplificate e allucinazioni: sono sopraffatti de suoni o immagini che le circondano, quindi concentrano tutte le energie su questi, perdendo l’attenzione sulle altre cose.
  • Affettività inappropriata: emozioni inadeguate alle situazioni e hanno improvvisi cambiamenti di umore
76
Q

Sintomi negativi della schizofrenia

A
  • Eloqui impoverito: Alogia (eloquio assente o impoverito in cui pensano e parlano molto poco), oppure parlare molto ma senza comunicare in modo significativo
  • Affettività inadeguata o appiattita: emozioni inadeguate alle situazioni o assenza di emozione. Anedonia (mancanza di piacere e gioia), manifestata anche con l’inespressività del volto.
  • Assenza di volizione: mancanza di energia, iniziativa, interesse per i normali obiettivi.
  • Isolamento sociale
77
Q

Sintomi Psicomotori

A

Movimenti goffi, smorfie e gesti stereotipati.

Stati catatonici: non reagire all’ambiente circostante e rimanere immobili o silenziosi per lunghi periodi di tempo.
(stupor catatonico, rigidità catatonica) agitazione catatonica è un’eccessiva attività motoria

78
Q

Fasi della schizofrenia

A
  • Fase prodromica: i sintomi non sono evidenti, si isolano socialmente, parlano in modo strano e non manifestano bene le emozioni
  • Fase attiva: scatenate da fattori di stress, dove i sintomi sono invece evidenti
  • Fase residue: si ritorna ad un livello simili alla fase prodromica, i sintomi più gravi si attenuano ma possono persistere alcuni sintomi negativi.
79
Q

I 5 tipi di schizofrenia

A
  • Tipo disorganizzato: confusione, comportamento disorganizzato e affettività inadeguata
  • Tipo catatonico: principale disturbo psicomotorio
  • Tipo paranoide: deliri e allucinazioni
  • Tipo residuo: i sintomi diminuiscono di intensità ma rimangono in forma residua
  • Tipo indifferenziato: la diagnosi è incerta e non è in nessuna delle categorie precedenti.

Schizofrenia di Tipo I: si hanno più sintomi positivi (+prob di guarigione9
Schizofrenia di Tipo II: si hanno più sintomi negativi

80
Q

Ipotesi psicodinamiche della schizofrenia

A

Bleuer: il sintomo caratterizzante è lo Spaltung (tendenza alla frammentazione degli elementi costruttivi del pernsiero e alla dissociazione tra le diverse funzioni psichiche)

Freud: disturbo di relazione che il paziente aveva con persone o oggetti del suo ambiente, il disinvestimento delle cariche libidiche dagli oggetti lo faceva regredire all’autoerotistmo infantile

Federn: le famiglie sono la causa della malattia perché implicate nella gestione quotidiana del paziente, quindi nonsi può fare un trattamento con loro

Klein: posizione schizoparanoidea -> non capace di distinguere l’oggetto (seno) buono dal cattivo quindi diventa entrambi, avviene la scissione perché li separa in due entità distinte. Se questo permane oltre ai primi mesi di vita si diventa schizofrenici.

81
Q

Spiegazione cognitiva della Schizofrenia

A

Concorda sull’ipotesi biologica (biologicamente il cervello crea nella testa cose che non ci sono).
Dato che il paziente è convinto di sentire le voci si rivolge ad amici e familiari, i quali le negano, quindi lui è convinto che stiano cercando di nascondergli la verità e inizia a sviluppare manie di persecuzione.

82
Q

I due approcci istituzionali per gli schizofrenici

A
  • Terapie di comunità: negli anni 50 si converirono i reparti psichiatrici in comuità, in modo che i pazienti potessero gestire la propria vita e prendere decisioni.
  • Rinforzo a premi: negli anni 50 i comportamentisti hanno cercato di applicare il condizionamento operante nei reparti ospedalieri.
83
Q

Disforia di genere (disturbo dell’identità di genere)

A

Persone che vorrebbero liberarsi dei caratteri sessuali primari e secondari perché considerano i propri genitali ripugnanti e vorrebbero acquisire le caratteristiche del sesso opposto.

Ci sono 3 modelli del disturbo:

  • Disforia di genere femmina a maschio: nascono femmine, appaiono e si comportano da maschio fin da piccolo, sono disgustati dai loro cambiamenti fisici nella pubertà e sono attratti da donne
  • Disforia di genere maschio a femmina (androfilo): nascono maschi, appaiono e si comportano come femmine. Sono attratti dai maschi e sono gay ma dato che questo non risponde ai loro sentimenti perché vogliono essere donne.
  • Disforia di genere maschio a femmina (autoginefilo): Non attratti da maschi bensì da se stesso come donna. Maschi con parafilia del feticismo di travestimento.
84
Q

Aree di personalità indagate dal Rorschach

A

Finita la siglatura si fanno iniziano a calcolare le risposte in merito.

Si conteggiano le Localizzazioni, Determinanti e Contenuti, in relazione a banalità, originalità e fenomeni particolari.

Si calcola il Tipo di Risonanza Intima: la disposizione fondamentale della personalità dei confronti di se stessa e il mondo esterno.

Da questo nascono alcuni tipi di personalità:

  • Estratensivo: espressione di sé nel mondo, instabilità emotiva
  • Intratensivo: contemplativo, riflessivo e riservato
  • Ambieguale: aperto sia all’interiorità che al mondo, reazioni ricche e diversificate
  • Coartativo: vulnerabile e entrambe le tendenze sono azzerate.

Il profilo psicologico analizza 4 aree

  • Funzionamento del pensiero (verbalizzazione, tono eloquio)
  • Esame di realtà: (verbalizzazione, tono dell’eloquio)
  • Dinamiche affettive: (reattività al colore e all’uso per la costruzione di immagini) capacità di controllo e gestione dell’affettività
  • Sé e delle relazioni: (confini delle immagini descritte)
85
Q

Visione costruttivista del Rorschach

A

Costruittivismo: l’individuo è un attivo costruttore della realtà che lo circonda.
Piaget e Kelly ne sono gli esponenti, il primo si basa sul fatto che il bambino apprende il mondo perché i processi costruttivi connette la realtà con chi la sta osservando, il secondo perché crede che l’uomo dia senso al suo mondo.

Per il rorschach costruttivista, una buona immagine deve rispettare le leggi che le operazioni usano per costruire gli oggetti del mondo:

  • Congruenza: l’immagine deve essere congruente allo stimolo visto
  • Condivisibilità: deve essere possibile da condividere, banale o originale che sia
  • Continuità: margini precisi
  • Differenziazione: si taglia dallo sfondo, ha margini definiti
  • Temporalità: ogni immagine deve lasciare una traccia mnestica di sé
86
Q

Prospettive della storia dello sviluppo individuale di Liotti

A

1) Evoluzionista: si basa su moduli cerebrali innati da cui nascono comportamento e linguaggio
2) socioculturale: struttura di pensiero collettive
3) interpersonale: esiste solo una matrice che è interpersonale
4) formale: la cultura e la matrice interpersonale sono storie invarianti, lo sviluppo cognitivo è uguale per tutte le culture e tutti gli individui
5) organizzativo: lo sviluppo della coscienza avviene per un principio gerarchico
6) contenuto: durante la nostra storia acquisiamo dei contenuti conoscitivi esplicite (su di sé e gli altri, usando il linguaggio) e implicite (percettive-motirie e sensoriali, eprimibili col comporamento) che ci cambiano.

87
Q

Comportamentismo

A

Negli anni 30 con Watson nasce il comportamentismo:

  • L’unico oggetto d’indagine è il comportamento
  • Osservabile e misurabile con metodi obiettivi
  • Ci deve essere ripetizione degli esperimenti
  • L’interpretazione dei dati avviene secondo lo schema Stimolo-Rispsota
  • Il pensiero è una forma di comportamento riducibile a movimenti impercettibili dell’apparato vocale

Si basa principalmente sul Condizionamento e ne ha identificato di 3 tipi:

  • Condizionamento Operante: con le ricompense
  • Modellamento: osservando e imitando gli altri
  • Condizionamento classico: Pavlov (stimolo incondizionato e condizionato)

Agli antipodi del comportamentismo c’è la Gestalt, che prende come oggetto d’indagine i processi interiori, indagabili solo con la soggettività cosciente.

88
Q

Sistemi Motivazionali Interpersonali

A

La teoria che informa sulla storia del paziente.

Uno dei sistemi motivazionale innati è quello sulla teoria dell’attaccamento: Ogni pattern di attaccamento insicuro (evitante, ambivalente, disorganizzato) deriva dalla costruzione di strutture cognitive che ostano la ricerca di aiuto, l’autostima, la gestione di emozioni dolorose.
Dato che oggi si conoscono i comportamenti genitoriali che conducono a attaccamento insicuro, ascoltando la storia del paziente si può comprendere e quindi orientare le domande per individuare le esperienze più problematiche che ha avuto.

Sistemi motivazionali dell’accudimento, delle interazioni competiti e dei conflitti di potere.

89
Q

Anoressia Nervosa

A

è un disturbo alimentare

-Anoressia Nervosa con Restrizioni: perdono di peso riducendo l’assunzione di cibo, prima eliminando solo i dolci o simili e poi progressivamente tutto il resto.
Se ci si autoprovoca il vomito si sviluppa la Anoressia Nervosa con Abbuffate/Condotte di Eliminazione.
Dimagrire è l’obiettivo delle anoressiche e la movitazione è la paura di diventare obese, vedono sè stessi in modo distorto (molto più grassi).

Questo porta a problemi psicologici come la depressione/ansia/ bassa autostima. Sono spesso presenti comportamenti Ossessivo-Compulsivi

Porta anche problemi medici (assenza di ciclo mestruale, problemi di cuore, collasso circolatorio, perdita di capelli, problemi con la cute)

90
Q

Bulimia Nervosa

A

Sindrome di Binge-Purge, ovvero assumere tante quantità superiore di cibo per poi compensare con comportamenti inappropriati quali auto provocarsi il vomito, abusare di lassativi e digiunare.
Le persona bulimiche hanno un peso normali ma con ampie fluttuazioni.

Gli episodi di alimentazione incontrollata avviene molte volte a settimana e in segreto, precedute da grande tensione e nervosismo.
I comportamenti compensatori avvengono per alleviare la sensazione di stomaco troppo pieno o ridurre la sensazione di ansia.

91
Q

Disturbo da Alimentazioni Incontrollata

A

Avere solo crisi di Binge senza i comportamenti compensatori.
Avviene in solitudine, a causa dell’imbarazzo provato, i soggetti sono spesso in sovrappeso e sena autostima
Disprezzo di sé, disgusto per le dimensioni corporee, depressione e ansia

92
Q

Disturbi dell’umore tra le persone con Disturbi alimentari

A
  • Soggetti con disturbo depressivo maggiore
  • Tra i familiari c’è un tasso maggiore di depressione
  • Ipoattività della serotonina (depressione)
  • Ricorrono a farmaci antidepressivi
93
Q

Fattori Biologici dei disturbi dell’alimentazione

A

L’ipotalamo ha due aree distinte:

  • Laterale (produce il senso di fame)
  • Ventromediale (riduce il senso di fame

Le sostanze chimiche del cervello inibiscono l’appetito (Colecistochinina e GLP1) si attivano per mantenere il peso dell’individuo al set point ponderale, se però queste sostante chimiche hanno dei problemi o quesa attivazione di Ipotalamo Laterale e Ventromediale non funziona, si creano dei problemi nell’alimentazione,