La Poetica di Aristotele Flashcards

1
Q

Cos’è la Poetica

A

Si tratta di un testo di Aristotele scritto nel IV sec a.C. (appunti di lezioni durante l’insegnamento nel Liceo). Si definisce un’opera acroamatica ed esoterica.

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2
Q

La fortuna della Poetica

A

Nel Medioevo:
- traduzione latina di Guglielmo di Moerberg
- parafrasi di Averroe > inprecisa e piena di stravolgimenti

Nell’Umanesimo:
- 1498 Giorgio Valla > edizione latina
- 1508 Aldo Manuzio > edizione greca
- 1536 Alessandro De Pazzi > testo a fronte
- 1539 Bernardo Segni > in volgare
Commenti di:
- 1548 Robortello
- 1550 Lombsrdi e Maggi
- 1560 Bettori
- 1585 Riccoboni
Commenti volgari di:
- 1570 Castelvetro
- 1575 Piccolomini

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3
Q

Cosa pensava Platone

A

Nel libro X della Repubblica, Platone rivolge una pesante critica all’arte in generale: si tratterebbe infatti di un’imitazione degli oggetti reali, che sono a loro volta imitazione delle idee. L’arte sarebbe inoltre il mezzo attraverso il quale le idee offrono uno sfogo a tutte quelle passioni che la ragione dovrebbe infatti sopire.

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4
Q

Cosa pensava Aristotele

A

All’interno della sua Poetica, il filosofo mostra il suo pensiero sulla poesia:
- è un’abilità (tecne) che si acquisisce con lo studio quotidiano
- è rielaborazione creativa della realtà (mimesis)
- porta apprendimento e piacere intellettuale > teoria del piacere poetico
- i generi poetici differiscono per:
1. mezzi: contenuto, ritmo e armonia
2. oggetti: azioni degli uomini migliori, simili o peggiori
3. maniera: forma letteraria (drammatica, narrativa, mista)
- la bellezza di un testo poetico risiede nell’ordine e nella misura (non deve superare il limite della memoria)
- unità di azione > gli avvenimenti devono essere strettamente legati tra di loro al punto che, se si rimuove uno di questi, tutto il testo non ha più senso. L’azione deve avere inizio, mezzo e fine
- ha come oggetto il possibile (verosimile o necessario) > è un misto di storia e invenzione
Descrive quindi un’estetica di tipo intellettualistico
- il personaggio migliore è quello intermedio, che è responsabile di una colpa intermedia ma che porta a un destino grave
- il poema epico è fatto di episodi più lunghi, che si intersecano con la favola principale
- il linguaggio deve essere equilibrato (no troppo alto nè troppo basso)
- apprezza di più i fatti impossibili ma verosimili, per poter ottenere una totale vicinanza al lettore > poesia e retorica sono due discipline “sorelle”
- la tragedia detiene un primato particolare su tutti gli altri generi

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5
Q

Le caratteristiche dell’epopea (secondo Aristotele)

A

L’epopea è simile alla tragedia per:
- fatti nobili
- imita gli uomini migliori
- impiega il discorso
- si focalizza sul racconto
Si distingue dalla tragedia per:
- metro (esametro > ottave del poema moderno)
- durata dell’azione presentata (narra di un tempo più esteso)

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