Jay Appleton, Le radici etologiche dell'apprezzamento del paesaggio Flashcards

1
Q

Chi era Jay Appleton e quale teoria ha sviluppato per spiegare l’apprezzamento del paesaggio?

A

Jay Appleton era un geografo britannico che ha sviluppato la Habitat Theory e la Prospect-Refuge Theory per spiegare l’apprezzamento del paesaggio basato sulla nostra storia evolutiva.

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2
Q

Introduzione. (Jay Appleton)

A

Negli ultimi anni, diversi ambiti della filosofia hanno iniziato a considerare che molti dei nostri comportamenti derivano dalla nostra storia evolutiva piuttosto che da fattori esclusivamente culturali. Questo approccio, noto come “naturalizzazione dell’estetica,” cerca di spiegare il nostro apprezzamento per la bellezza attraverso la biologia e la psicologia evoluzionistica.

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3
Q

La Teoria dell’Habitat. (Jay Appleton)

A

Appleton introduce la Habitat Theory, secondo cui la nostra attrazione per certi paesaggi è legata alla loro capacità di soddisfare i bisogni di sopravvivenza dei nostri antenati. Elementi come acqua corrente e vegetazione rigogliosa sono apprezzati perché indicano un ambiente favorevole alla vita. Questo concetto è supportato anche dalla teoria della biofilia di Edward O. Wilson, che suggerisce che gli esseri umani hanno un innato amore per la natura e le forme viventi.

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4
Q

Quali critiche sono state mosse alle teorie di Appleton?

A

Le teorie di Appleton affrontano critiche riguardo alla grande varietà di paesaggi che le persone apprezzano storicamente e geograficamente. L’esistenza di preferenze universali per paesaggi semiaperti con vegetazione intermittente è messa in dubbio dalla diversità dei gusti paesaggistici.
Alcuni studiosi, come Berque, suggeriscono che l’apprezzamento estetico del paesaggio non sia universale, ma limitato a certe culture, come l’Occidente moderno e la Cina. Appleton riconosce l’influenza dei fattori storico-culturali ma insiste sul fatto che non soppiantano la propensione ereditaria per paesaggi che offrono vista e rifugio.

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5
Q

La Teoria del Prospetto e Rifugio (Prospect-Refuge Theory). (Jay Appleton)

A

Una delle teorie più originali di Appleton è la Prospect-Refuge Theory. Secondo questa teoria, i paesaggi che consideriamo belli offrono sia prospetto (viste ampie che permettono di individuare potenziali prede o pericoli) che rifugio (luoghi dove nascondersi o trovare riparo). Questo equilibrio tra vedere senza essere visti era cruciale per i nostri antenati cacciatori-raccoglitori nelle savane africane.

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6
Q

Preferenze Universali e Variazioni Culturali. (Jay Appleton)

A

Appleton riconosce che esistono preferenze universali nel nostro rapporto con il paesaggio, ma ammette anche l’influenza dei fattori storico-culturali. Tuttavia, ritiene che questi fattori non possano mai completamente soppiantare le nostre predisposizioni ereditarie. Ad esempio, i paesaggi semiaperti con vegetazione intermittente tendono ad essere universalmente apprezzati.

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7
Q

Limiti della Teoria. (Jay Appleton)

A

Nonostante la forza delle sue argomentazioni, Appleton deve fare alcune concessioni. Ad esempio, ammette che la presenza simbolica di prospetti e rifugi può essere sufficiente per evocare una risposta estetica positiva. Tuttavia, queste teorie possono sembrare meno applicabili a certe preferenze paesaggistiche specifiche, come l’amore per i paesaggi montani o desertici, o i giardini geometrici dell’Europa occidentale e quelli aridi della tradizione giapponese.

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8
Q

conclusione. (Jay Appleton)

A

Jay Appleton, attraverso le sue teorie, ci offre una lente evolutiva per comprendere perché certi paesaggi ci appaiono più affascinanti di altri. La sua prospettiva sottolinea che il nostro apprezzamento estetico per la natura è radicato in profondi meccanismi biologici che risalgono ai tempi dei nostri antenati. Capire queste dinamiche ci permette di vedere il paesaggio non solo come un insieme di elementi naturali, ma come un riflesso della nostra storia evolutiva e delle nostre necessità psicologiche più profonde.

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