INFERMIERISTICA Flashcards

1
Q

emostasi manuale dopo prelievo arterioso radiale

A

per 10-15 minuti solo se pz è sotto terapia antiaggregante

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2
Q

scelta del calibro di accesso venoso periferico

A

2/3 vena per evitare processi infiammatori

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3
Q

cosa fare dopo prelievo per emogas analisi per mantenerlo valido

A

contenitore refrigerante e subito biochimica

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4
Q

test ALLEN

A

da eseguire prima di un prelievo arterioso o incannulazione arteria

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5
Q

somministrazione farmaco in bolo come

A

farmaci che devono essere assorbiti velocemente

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6
Q

Farmaci LASA e raccomandazioni del ministero della salute

A

tutte le precedenti

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7
Q

come spieghi al pz come controllare autonomamente la glicemia (sequenza prelievo)

A

lavare le mani con acqua e sapone
pungere lato del polpastrello
asciugare prima goccia per prendere la seconda

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8
Q

farmaci via intramuscolare quali

A

vaccini, diuretici e antidolorifici

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9
Q

come ridurre il dolore associato a iniezione intramuscolo

A

massaggio post-puntura, tecnica Z, regione ventroglutea, iniettare lentamente

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10
Q

sede per iniezione intramuscolare

A

ventroglutea

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11
Q

come migliorare l’aderenza al regime terapeutico

A

spiegare la procedura e farla ripetere al paziente

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12
Q

guanti NON sterili affermazione SBAGLIATA

A

sostituiscono lavaggio mani

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13
Q

SUT (scheda unica terapia)

A

traccia errori di prescrizione E somministrazione

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14
Q

sequenza lavaggio mani

A
palmo palmo
palmo dorso
palmo palmo intrecciando dita
dorso dita palmo mano
pollici
punta dita palmo mano
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15
Q

quando fare lavaggio antisettico

A

catetere ureterovescicale

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16
Q

uso frizione alcolica

A

non sostituisce il lavaggio antisettico con acqua e sapone

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17
Q

terapia sottocutanea

A

somministrazione di farmaci distrutti da enzimi digestivi

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18
Q

nella fase preanalitica del prelievo venoso si concentrano il 60-70% degli errori, in particolare si riconoscono

A

tutte le precedenti

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19
Q

quale caratteristica identifica una soluzione isotonica

A

espande il compartimento intravascolare senza richiamare liquidi da altri comparti

20
Q

il doppio controllo nella fase di somministrazione endovenosa di potassio cloruro si riferisce ai momenti di

A

tutte le precedenti

21
Q

le caratteristiche dei liquidi infusi per via endovenosa, colloidi e cristalloidi sono

A

CONTROLLARE

colloidi, sono costituiti da macromolecole che aumentano il volume plasmatico

22
Q

soluzione frizione mani composizione

A

clorexidina, acqua, sostanze emollienti

23
Q

nel prelievo venoso è corretto effettuare la puntura

A

nessuna delle precedenti

24
Q

La raccolta, dopo l’uso, di aghi, lancette pungidito ed altri materiali taglienti/pungenti in quale tipo di contenitori, tra quelli indicati, deve essere effettuata?

A

contenitore di plastica rigido

25
Le precauzioni standard si applicano
Per tutti i pazienti indipendentemente dal motivo del ricovero
26
complicanza più grave in caso di incannulazione arteria radiale
formazione di ematomi
27
Quali tra le seguenti affermazioni descrivono un principio importante da tenere in considerazione nell'educazione del paziente e caregiver
Considerare e valorizzare le conoscenze ed esperienze pregresse
28
Quali precauzioni aggiuntive allo standard è necessario mettere in atto per un isolamento del paziente affetto da epatite A nella fase infettiva della malattia?
Collocare il paziente in una stanza singola o coorte e indossare CAMICE e guanti prima di accedere alla stanza
29
Negli aghi il numero di gauge espresso, è
Tanto più grande quanto più piccolo è il diametro
30
per dose massima di un farmaco si intende
quantità di farmaco tollerata senza il presentarsi di effetti tossici
31
Sono fattori che possono influenzare il risultato degli analiti
tutte le precedenti
32
la regola delle 7G individua
7 momenti di un atto compiuto da un unico soggetto responsabile
33
per via parenterale si intende
somministrazione di farmaci attraverso tegumenti o direttamente nel circolo ematico
34
sequenza provette prelievo venoso
Provette senza additivi, con sodio citrato, con additivi, con litio eparina, con EDTA
35
cateterismo uretrovescicale è una tecnica
che necessita di adeguata educazione al caregiver e al paziente per via delle possibili complicanze a lungo termine
36
il lavaggio delle mani in ambito sanitario è
una pratica di antisepsi
37
donna 20 diabete 1 sbaglia a farsi la terapia. nella fase di apprendimento che fai
dimostrazioni ripetute della tecnica da parte dell’assistita
38
come monitorare al meglio la tolleranza alla nutrizione enterale
ristagno gastrico e peristalsi intestinale
39
Per ridurre gli errori nella fase preanalitica, la Joint Commission definisce come Raccomandazioni di grado A
Entrare in stanza solo con le provette di un paziente già etichettate
40
Il signor Mario è stato ricoverato nel tardo pomeriggio in Osservazione Breve per focolaio polmonare. La sera ha effettuato terapia con antibiotico in soluzione fisiologica e 1 fiala di furosemide (diuretico) e/v. Verso mezzanotte Mario si presenta agitato e sofferente, l'infermiera rileva globo vescicale. Quali interventi sarà necessario mettere in atto
Effettuare un cateterismo vescicale estemporaneo, è una situazione di non indicazione del cateterismo a permanenza
41
Le fasi dello sviluppo di un gruppo di lavoro sono
Forming/borning, storming, norming, performing, adjourning
42
Per praticare un prelievo venoso in un anziano sarà necessario
Valutare attentamente il patrimonio venoso, la fragilità capillare e l'elasticità cutanea
43
L’esecuzione dell’intramuscolare con la tecnica del tratto a Z comporta
La creazione di un percorso non lineare che impedisce al liquido di risalire verso il tessuto sottocutaneo
44
Il sistema di isolamento basato sulle precauzioni universali richiede
Considerare tutti i pazienti potenzialmente infetti per malattie a trasmissione ematica o attraverso altri liquidi biologici
45
il prelievo capillare
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