Greimas Flashcards

1
Q

semantica struttuale

A
  • 1966
    sviluppare una metodologia per descrivere il piano del contenuto dei sistemi significanti = la semantica si propone di descrivere le significazioni di una lingua considerata come un insieme significante
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2
Q

teoria gerarchica dei linguaggi

A

il limite della semantica strutturale viene superato grazie a questa logica = distingue più livelli
1. lingua oggetto = oggetto di studio
2. metalinguaggio descrittivo = strumenti linguistici della ricerca semantica
3. linguaggio metodologico = metalinguaggio scientifico usato per definire i concetti descrittivi e verificarne la coesione
4. linguaggio epistemologico = verifica la solidità e l’adeguazione del livello metodologico con procedure di descrizione e scoperta

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3
Q

femi

A

tratti minimali del piano dell’espressione = si combinano tra loro per realizzare un fonema → le differenze dei fenomeni non dipendono dai fonemi globalmente ma da unità subfonetiche più piccole

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4
Q

semi

A

tratti minimali del piano del contenuto, elementi minimi della significazione = non hanno nulla di sostanziale e si definiscono solo in relazione ad altri semi → servono ad analizzare il senso e la loro natura è solo teorica

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5
Q

categoria semantica

A

categoria di natura teorica con cui il metalinguaggio cerca di descrivere un’articolazione di senso ponendo in relazione due semi contrari = il valore dei semi si determina sempre in una categoria semantica

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6
Q

distinzione tra semi

A

a. semi figurativi = grandezze del piano del contenuto delle lingue naturali , qualità sensibili del mondo [ orizzontalità - verticalità ]
b. semi astratti = grandezze del piano del contenuto che servono a categorizzare il mondo e renderlo significante [ relazione - termine ]
c. semi timici = connotato i sistemi simbolici rendendoli sistemi di valori [ euforia - disforia ]

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7
Q

i semi possono essere considerati unità minimali?

A

in fonologia i femi sono considerati unità minimali perché danno luogo ad un inventario completo di unità ultime non ulteriormente scomponibili
≠ l’analisi semica è inefficace = non esiste un inventario completo di semi primitivi

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8
Q

lessema

A

insieme di semi, unità di comunicazione = risultato dello sviluppo storico di una lingua naturale
- lessema realizzato = inserimento del lessema in un contesto discorsivo che consenta il riconoscimento di un percorso di senso

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9
Q

isotopia

A

ricorrenza di categorie semiche figurative ed astratte che garantiscono coesione semantica e omogeneità nel discorso → necessario che un sintagma riunisca almeno due figure semiche
- figurative = più descrittive / tematica = più astratte

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10
Q

semena

A

unità di significato più piccole in un racconto o discorso = effetto complessivo della combinazione di nucleo semico e dei classemi [ sistema semantico e sistema contestuale ]
- per definire un semena sono necessari almeno due semeni legati tra loro da almeno un classema
- nel modello del quadrato semiotico i semena sono le unità di significato che popolano gli assi = elementi essenziali della significazione

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11
Q

nucleo semico

A

invariante di un lessema = costituito dai semi comuni, o semi nucleari → semi figurativi che provengono dal livello semiologico

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12
Q

livello immanente

A

immanenza intesa come costruzione dell’analisi = a questo livello appartengono semi nucelari, classemi e semeni
- piano immanente dell’espressione = livello profondo [ femi ] / livello di superficie [ fonemi ]
- piano immanente del contenuto = livello profondo [ semi ] / livello di superficie [ semeni ]

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13
Q

classemi

A

semi contestuali che definiscono classi di contesti associati ad uno stesso senso determinando le accezioni particolari di un termine → i semi contestuali producono le variazioni = contesto
- sono astratti e provengono dal livello semantico

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14
Q

livello della manifestazione

A

manifestazione intesa come realizzazione = si realizza su questo livello l’unione di fonemi realizzati e lessemi realizzati > realizzazione dell’atto linguistico [ semiosi ]

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15
Q

mondo naturale come linguaggio

A

il mondo sensibile diventa l’oggetto della ricerca della significazione in quanto formato culturalmente dall’uomo = il mondo è un insieme di enunciati costruiti dall’uomo → linguaggio biplanare = due piani

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16
Q

percorso generativo del senso

A

la struttura nei testi è pensata come un sistema organizzato per livelli di profondità = la generazione permette agli elementi più profondi di generare elementi più superficiali e semplici → al livello più profondo si trovano elementi di tipo logico-semantico che si convertono in piani semantico-sintattici più superficiali per trasformarsi in elementi discorsivi attraverso l’enunciazione

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17
Q

semantica fondamentale

A

quadrato semiotico = struttura elementare della significazione, strumento descrittivo con sui si articola un micro universo semantico mettendo in luce una serie di relazioni

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17
Q

contrarietà

A

i due termini differiscono sulla base di alcuni tratti comuni espressi dalla categoria semantica a cui appartengono
- subcontrarietà = fa riferimento ai termini che appartengono al termine neutro
- le relazioni tra contrari prendono il nome di assi

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17
Q

contraddittorietà

A

relazione tra i termini maschile-non maschile e femminile-non femminile
- le relazioni tra contraddittori prendono il nome di schemi

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18
Q

complementarità

A

relazione tra i termini non femminile-maschile e tra non maschile-femminile
- le relazioni tra complementari prendono il nome di deissi

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18
Q

sintassi fondamentale

A

il modello del quadrato è anche un modello sintattico in quanto consente operazioni = la sintassi opera delle trasformazioni orientate > percorsi
a. negazione = ogni termine primitivo può proiettare il proprio contraddittorio negando sé stesso
b. asserzione = il contraddittorio può asserire un secondo termine primitivo

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18
Q

conversione

A

insieme di procedure che tengono conto del passaggio da un livello profondo ad uno di superficie = il livello più superficiale mantiene lo stesso contenuto ma porta un arricchimento del senso → ogni conversione è un equivalenza ma un surplus di significazione

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19
Q

narratività antropomorfizzata

A

sequenza ordinata di situazioni e azioni = primo meccanismo di conversione = le relazioni logico - semantiche si traducono in azioni e volizioni di soggetti
- il senso può essere colto solo attraverso la sua narrativizzazione = principio organizzatore di ogni discorso

19
Q

attanti narrativi

A

ruoli sintattici della narratività di carattere formale = base della grammatica narrativa di superificie
- soggetto e oggetto costituiscono il nucleo del modello attanziale
- l’impresa del soggetto è contornata da adiuvanti o opponenti
- presenza di un destinante e un destinatario

19
Q

enunciati

A

traduzione della funzione [ predicato ] e di un certo numero di attanti = la sintassi è una successione di enunciati elementari
a. enunciati binari [ di stato e del fare ]
b. enunciati ternari [ enunciati traslativi ]

20
Q

relazione tra soggetto e oggetto

A

relazione basata sul desiderio e la ricerca = si definiscono reciprocamente e acquistano esistenza semiotica solo in funzione di questa relazione
- oggetto considerato come luogo di investimento di valori = il valore investito nell’oggetto desiderato diventa il valore del soggetto

21
Q
A
21
Q

modello attanziale

A

a. asse della comunicazione = un destinante deve trasferire un oggetto ad un destinatario e un soggetto realizza il trasferimento
b. asse della ricerca = un destinante chiede ad un destinatario di riparare al danno subito all’inizio > il destinatario coincide con il soggetto-eroe
- nella sua ricerca il soggetto può essere sostenuto da adiuvanti o contrastato da opponenti
- accanto al soggetto c’è sempre un anti soggetto in riferimento ad un anti destinante

22
Q

enunciati

A

composti da un predicato [ funzione ] e da un certo numero di attanti = la sintassi del testo è una successione di enunciati elementari che possono essere di due tipi
- binari ( di stato o del fare )
- ternari

23
Q

enunciati binari

A

la funzione svolta dal predicato è quella di creare una relazione tra soggetto e oggetto = attante che compie l’azione e attante che la supporta
- di stato = relazione di giunzione
- del fare = relazione di trasformazione

23
Q

enunciati di stato

A

stabiliscono una relazione di giunzione tra attante soggeto e attante oggetto

24
Q

modi di esistenza dati dalla relazione di giunzione

A

a. virtuali = soggetti e oggetti prima della giunzione
b. attuali = soggetto e oggetti in stato di giunzione o disgiunzione
c. realizzati = soggetti e oggetti congiunti

25
Q

enunciati del fare

A

modificano gli enunciati di stato = la narrazione è una trasformazione di stati
a. trasformazione congiuntiva = realizzazione → appropriazione se i soggetti coincidono / attribuzione se i soggetti non coincidono
b. trasformazione disgiuntiva = virtualizzazione → rinuncia se i soggetti coincidono / spoliazione se i soggetti non coincidono

26
Q

enunciati ternari

A

possono esprimere solo trasformazioni [ enunciati traslativi ] = struttura comune a verbi come dare - ricevere - scambiare > configurazione sintattica che può essere considerata come un atto di comunicazione

26
Q

enunciati binari

A

la funzione svolta dal predicato è quella di creare una relazione tra soggetto e oggetto = attante che compie l’azione e attante che la supporta

26
Q

enunciati di stato

A

relazione di giunzione tra attante soggetto e attante oggetto
- virtuali = soggetti e oggetti prima della giunzione
- attuali = soggetti e oggetti in stato di disgiunzione o congiunzione
- realizzati = soggetti e oggetti congiunti

26
Q

enunciati del fare

A

modificano gli enunciati di stato stabilendo relazioni di trasformazione = la narrazione è una trasformazione di stati
- realizzazione = trasformazione congiuntiva [ appropriazione se il soggetto del fare coincide con il soggetto di stato / attribuzione se non coincidono ]
- virutalizzazione = trasformazione disgiuntiva [ rinuncia se coincidono / spoliazione se non coincidono ]

27
Q

atto pragmatico

A

costituite da due strutture modali
a. modelizzazione del fare = competenza modale > modificazioni dello statuto del soggetto del fare
b. modelizzazione dell’essere = esistenza del soggetto di stato > modificazioni dello statuto dell’oggetto di valore

27
Q

schema narrativo canonico

A

rappresentazione sintagmatica delle quattro strutture modali
- manipolazione = fare che modalizza il fare
- competenza = essere che modalizza il fare > modo d’essere che consente di eseguire un atto
- performanza = fare che modalizza l’essere
- sanzione = essere che modalizza l’essere

27
Q

sintassi modale

A

alcuni soggetti sono più capaci di altri nella ricerca di oggetti di valore + gli oggetti sono desiderabili per i valori in loro investiti > carico modale che influenza il soggetto del fare
- competenza / perfomanza / manipolazione / sanzione

28
Q

carichi modali

A

il passaggio dall’organizzazione degli enunciati narrativi alla sintassi modale corrisponde al passaggio da una semplice circolazione di oggetti ad una descrizione dei loro valori
- due soggetti che desiderano un oggetto avranno competenze modali diverse
- l’oggetto di valore avrà le proprie attribuzioni modali

29
Q

programma narrativo

A

unità elementare della sintassi narrativa di superficie = enunciato del fare che regge un enunciato di stato = indicano scopi e azioni dei soggetti in modo sintetico e possono essere espressi come enunciati di trasformazione
- è da intendersi come un cambiamento di stato effettuato da un soggetto ad un altro
- distinzione tra PN di base e PN d’uso

30
Q

convocazione

A

passaggio dal livello delle strutture semio narrative a quello delle strutture discorsive = mettono in discorso le strutture narrative, trasformate in una narratività meno astratta

31
Q

istanza dell’enunciazione

A

sincretismo di io - qui - ora = elementi della sintassi discorsiva legata alle strategie di enunciazione
- comporta la presenza di un enunciatore ed un enunciatario

32
Q

debrayage

A

proiezione dell’istanza dell’enunciazione degli elementi della sintassi discorsiva = movimento che va dall’enunciazione all’enunciato → proietta al di fuori di sé attori, tempi e spazi del discorso

33
Q

debrayage attanziale

A

non-io disgiunto dal soggetto dell’enunciazione = proietta nel discorso la categoria del non-io
a. debrayage enunciazionale = nell’enunciato compaiono i pronomi io e tu → simulacri del soggetto dell’enunciazione = illusione di trovarsi a contatto diretto con l’istanza dell’enunciazione
b. debrayage enunciativo = nell’enunciato vengono proiettati soggetti terzi → si coglie la distanza rispetto alle strutture dell’enunciazione

34
Q

debrayage temporale

A

non-ora distinto dal tempo dell’enunciazione = proietta nel discorso la categoria del non-ora → il tempo del discorso si può indicare come autonomo rispetto al tempo dell’enunciazione
- enunciazione enunciata = ora che produce il simulacro dell’istanza dell’enunciazione
- temporalizzazione = l’enunciato discorso si dota di un’organizzazione temporale

35
Q

debrayage spaziale

A

non-qui distinto dal luogo dell’enunciazione = proietta nel discorso la categoria del non-qui → viene prodotto lo spazio oggettivo dell’enunciato rispetto a cui lo spazio dell’enunciazione rimane uno spazio virtuale presupposto
- enunciazione enunciata = proiezione di un qui che produce un simulacro dello spazio di enunciazione
- spazializzazione = l’enunciato discorso viene dotato di organizzazione spaziale → deve scegliere uno spazio zero da cui partire [ utopico / paratopico / eterotopico ]

36
Q

embrayage

A

effetto di identificazione tra il soggetto dell’enunciato e il soggetto dell’enunciazione = presuppone un debrayage che lo preceda logicamente
- ritorno dall’enunciato all’enunciazione solo illusorio = effetto di senso che si realizzano con le strategie enunciazionali ma è un ritorno ad un simulacro

37
Q

semantica discorsiva

A

dal punto di vista semantico i valori delle strutture semio-narrative vengono investiti nel discorso a diversi livelli → si assiste alla disseminazione di temi e figure = percorso tematico e poi figurativo

38
Q

tema

A

indicazione discorsiva di un ruolo semantico più profondo = insieme delle proprietà del soggetto che effettua un certo percorso, tematizzazione del soggetto del fare
- doppia riduzione = ridurre la configurazione discorsiva ad un solo percorso tematico e ridurre questo percorso ad un soggetto che lo assume → necessaria per delineare un ruolo tematico nell’analisi di un testo = necessaria alla definizione dell’attore

39
Q

semiotica visiva

A

per restringere l’oggetto di indagine si concentra su rappresentazioni planari = impiegano un significante bidimensionale in relazione a cui si individuano due livelli
1. livello figurativo
2. livello plastico

40
Q

livello figurativo

A

consente di riconoscere le figure visive planari e di metterle in relazione con il referente nel mondo naturale = alla base di questa relazione esiste una griglia di lettura comune che rende il significante riconoscibile come rappresentazione parziale di un oggetto del mondo naturale

41
Q

livello plastico

A

ulteriore segmentazione del significante che consente di riconoscere gli elementi plastici che producono effetti di senso attraverso particolari configurazioni visive
- topologiche
- eidetiche
- cromatiche

42
Q

meccanismi per la significazione degli elementi plastici

A

a. simbolismo = un valore plastico è legato stabilmente ad un significato in una determinata cultura
b. semisimbolismo = collegamento tra una categoria del piano dell’espressione e una del piano del contenuto, non tra elementi isolati → il linguaggio plastico può essere considerato indipendentemente da quello figurativo = complementare ed autonomo per avere un piano del contenuto e dell’espressione propri