Giovanni Verga Flashcards
Dove e quando nacque Giovanni Verga, e quale fu l’ambiente familiare della sua giovinezza?
Giovanni Verga nacque il 2 settembre 1840 a Catania, in Sicilia, da una famiglia di proprietari terrieri nobili e liberali. Trascorse la giovinezza a Catania, dove frequentò la scuola del letterato romantico Antonino Abate, che gli trasmise il sentimento del patriottismo e l’interesse per la narrativa francese.
Quali furono i momenti principali della carriera e della vita di Verga?
A 18 anni si iscrisse alla Facoltà di Legge, ma interruppe gli studi per unirsi a Garibaldi nella Spedizione dei Mille. Si trasferì a Firenze a 25 anni, dove conobbe Luigi Capuana, figura centrale del Verismo. A 32 anni si spostò a Milano, dove fu influenzato dalla Scapigliatura e maturò la sua poetica verista. Ritornò a Catania a 53 anni, dove affrontò una crisi creativa legata a una causa legale per Cavalleria Rusticana. Fu nominato senatore a vita nel 1920 e morì nel 1922.
Quali furono i principali riconoscimenti e le posizioni politiche di Verga?
Nel 1920, a 80 anni, Verga fu nominato senatore a vita per il suo contributo alla letteratura italiana. Nel 1914 manifestò il suo appoggio agli interventisti durante la Prima Guerra Mondiale.
Quali sono i temi principali delle opere di Verga nella fase preverista?
I temi includono:
Patriottismo e Risorgimento: riflessioni sull’unità d’Italia e la lotta contro l’oppressione.
Sentimentalismo romantico: l’amore-passione e i drammi interiori dei personaggi.
Influenze storiche e autobiografiche: molte opere traggono ispirazione dalle esperienze personali dell’autore.
Quali sono le principali opere storiche e patriottiche di Verga nella fase preverista?
Amore e Patria (1856): romanzo storico ambientato durante la Rivoluzione Americana.
I Carbonari della montagna (1861): narra la resistenza antifrancese in Calabria.
Sulle lagune (1863): racconta eventi del Risorgimento italiano, con una forte connotazione patriottica.
Quali sono le opere sentimentali della fase preverista di Verga?
Una peccatrice (1866): romanzo autobiografico che racconta la passione amorosa tra un giovane scrittore e una donna sposata.
Storia di una capinera (1871): romanzo epistolare che narra il dramma di Maria, una giovane monaca costretta a rinunciare all’amore per Nino, ispirato al simbolo della capinera in gabbia.
Eva (1873), Tigre reale (1875) e Eros (1875): romanzi ambientati in ambienti borghesi, con temi di passione e disillusione, influenzati dal Realismo e dal Naturalismo francese.
Quale opera segna il passaggio di Verga verso il Verismo?
La novella Nedda (1874) segna il passaggio di Verga dal sentimentalismo borghese al realismo sociale. Racconta la storia di una raccoglitrice di olive siciliana, affrontando per la prima volta il mondo contadino, povero e arretrato. Questo testo anticipa i temi della sua successiva fase verista.
Quali sono i principi fondamentali del Verismo di Verga?
Il Verismo di Verga si basa su:
Impersonalità: l’autore si “eclissa”, lasciando che la storia emerga attraverso le parole e le azioni dei personaggi.
Regressione culturale: Verga adotta il punto di vista, il linguaggio e la mentalità dei personaggi umili che rappresenta.
Rappresentazione del vero: narrazione della vita quotidiana degli umili, con attenzione ai dettagli realistici e sociali.
Pessimismo: concezione materialistica e deterministica della vita, influenzata dal positivismo e dal darwinismo sociale.
Verga rifiuta l’idea positivista che il progresso umano possa eliminare le disuguaglianze sociali. Egli vede la vita come una lotta per la sopravvivenza regolata dalla “legge del pesce grosso che mangia il pesce piccolo”. Non crede nella provvidenza o nella possibilità di un miglioramento sociale attraverso l’arte o la scienza.
Cosa rappresenta l’“ideale dell’ostrica” nella poetica verista?
L’“ideale dell’ostrica” rappresenta il tentativo degli umili di rimanere saldi alle proprie tradizioni e alla famiglia per sopravvivere alle avversità. Questo concetto è centrale in I Malavoglia, dove la famiglia protagonista cerca di preservare i propri valori nonostante le difficoltà.
Quali sono i principali romanzi della fase verista di Verga?
I Malavoglia (1881): narra la storia della famiglia Toscano, pescatori siciliani, e la loro lotta per mantenere la dignità e la coesione familiare di fronte alle avversità.
Mastro-don Gesualdo (1889): esplora la vita di un contadino divenuto ricco, che si scontra con l’ipocrisia della società borghese e con la solitudine derivante dalla sua ambizione.
Quali novelle appartengono alla fase verista di Verga?
Vita dei campi (1880): una raccolta di novelle che include capolavori come Rosso Malpelo, che racconta la vita dura e solitaria di un giovane minatore.
Novelle rusticane (1883): esplora temi di ingiustizia sociale e avidità, con racconti come La roba, che riflette sull’accumulo di beni materiali.
Per le vie (1883) e Vagabondaggio (1887): raccolte che si concentrano sulla vita urbana e le sue problematiche.
Cos’è il “Ciclo dei Vinti” e quali opere ne fanno parte?
Il Ciclo dei Vinti è un progetto incompiuto di cinque romanzi che dovevano rappresentare la lotta per il potere e l’avidità umana in diverse classi sociali. Include:
I Malavoglia (lotta per la sopravvivenza).
Mastro-don Gesualdo (lotta per il rispetto sociale).
Gli altri tre romanzi (La duchessa di Leyra, L’onorevole Scipioni e L’uomo di lusso) non furono completati.
Che cos’è la tecnica della regressione secondo Verga?
La regressione è una tecnica narrativa in cui Verga si adatta al livello culturale e al punto di vista dei suoi personaggi, annullando le proprie radici “colte” e scomparendo dalla scena narrativa (eclissi dell’autore). Questo permette ai personaggi di esprimersi autonomamente, come attori in scena, attraverso un linguaggio semplice e pittoresco. La narrazione diventa un “documento umano” che riflette oggettivamente la realtà, lasciando al lettore il compito di interpretare la storia.
Come viene utilizzato il discorso indiretto libero ne I Malavoglia?
Nel romanzo I Malavoglia, il discorso indiretto libero non solo riporta i pensieri e le parole dei singoli personaggi, ma anche quelle di un’imprecisata collettività, coincidente con gli abitanti del paese. Questo crea una narrazione corale, in cui i fatti sono visti attraverso gli occhi della comunità, rappresentando un punto di vista collettivo e rafforzando l’idea di impersonalità tipica del Verismo.
Qual è l’effetto dello straniamento nelle opere di Verga?
Lo straniamento è una tecnica narrativa che consiste nel presentare un fatto o una persona da un punto di vista diverso, facendo apparire normale ciò che è strano e viceversa. Verga usa questa tecnica per dimostrare come sia impossibile praticare valori puri e disinteressati in un mondo dominato dalla lotta per la sopravvivenza, per il denaro e per il potere. Lo straniamento invita il lettore a riflettere sulla condizione umana e sull’impossibilità di cambiare le leggi crudeli della società.
