Gabbriele d'annunzio Flashcards
Il Decadentismo
Il Decadentismo è un movimento culturale e letterario che si sviluppò in Europa tra la fine del 19 secolo e l’inizio del 20 secolo (1880-1910). indica un’epoca ormai al tramonto
Caratteristiche principali:
Critica alla borghesia: Rifiuto delle convenzioni borghesi e della razionalità del progresso.
Anticonformismo: Nella vita e nell’arte, l’artista si ribella e cerca un’espressione personale.
Arte come valore assoluto: La bellezza e l’arte sono visti come fini a se stessi, lontani dall’impegno sociale o politico.
L’artista eccezionale: L’artista è visto come un “veggente” o “superuomo”, che comunica verità nascoste.
Temi principali: Interiorità, malattia, morte, vitalismo, sogno, panismo.
Le figure decadenti e le caratteristiche di D’Annunzio
Le principali figure nella letteratura decadente sono:
- L’artista maledetto: Ribelle, vive una vita sregolata.
- L’esteta: Aristocratico e moralmente corrotto, cerca piacere e disprezza la vita comune.
- Il superuomo: Si afferma sfidando le norme morali.
- Il malato: Rinuncia a vivere una vita ordinaria.
- L’inetto: Incapace di assumersi responsabilità.
- La donna ambigua e sensuale: Ostacola il protagonista nei suoi progetti.
Le caratteristiche di D’Annunzio:
- Superomismo: L’idea di un individuo eccezionale e superiore.
- Estetismo: L’arte è fine a se stessa, con attenzione alla bellezza.
- Panismo: Unione con la natura, un’esperienza sensoriale totale.
- Eros e Thanatos: Il contrasto tra amore (Eros) e morte (Thanatos) come temi dominanti.
L’Estetismo
L’Estetismo è un movimento culturale e filosofico nato nel XIX secolo, focalizzato sull’esaltazione della bellezza come valore supremo dell’arte e della vita.
Caratteristiche principali:
Culto della bellezza: La bellezza è considerata un valore assoluto e centrale nell’esistenza.
Rifiuto dell’utilitarismo: L’arte e le esperienze sono apprezzate per la loro bellezza intrinseca, senza scopi morali o pratici.
Centralità dei sensi: L’esperienza estetica si fonda sulla percezione sensoriale, che diventa strumento di conoscenza e piacere.
Individualismo: L’artista è visto come un individuo unico, superiore, che plasma il mondo secondo i propri ideali estetici.
Le opere estetiste di D’Annunzio
Opere principali che riflettono l’estetismo dannunziano:
Il piacere (1889): Il protagonista, Andrea Sperelli, vive per l’arte, l’amore e i sensi, ma la sua ricerca estetica lo conduce alla decadenza morale.
Le vergini delle rocce (1896): Claudio Cantelmo aspira a incarnare il superuomo e rigenerare la società attraverso un’estetica aristocratica.
Alcyone (1904): Raccolta poetica che esprime la fusione tra uomo e natura, raggiungendo l’apice dell’estetismo.
Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi (1903-1912): Celebra la vita estetica in simbiosi con la natura e la bellezza cosmica.
Il fuoco (1900): Stelio Effrena è un artista che vive per l’arte e considera la sua creazione destinata a segnare la storia.
Il Superuomo D’Annunziano
Il concetto di Superuomo in D’Annunzio si ispira alla filosofia di Nietzsche ma viene rielaborato in una chiave estetica, culturale e politica.
Caratteristiche principali del Superuomo dannunziano:
- Eccezionalità: Si considera superiore agli altri per intelligenza, volontà, creatività e sensibilità.
- Estetismo: Vive per il culto della bellezza, trasformando la vita stessa in un’opera d’arte.
- Disprezzo per la mediocrità: Contrasta i valori borghesi e la banalità della vita quotidiana.
- Volontà di potenza: È guidato dalla volontà di dominare il mondo e lasciare un’impronta immortale nella storia.
- Missione eroica: Si sente investito di un compito storico o culturale, come rigenerare la società o guidare le masse.
Il Superuomo nelle opere e nella vita di D’Annunzio
Il concetto di Superuomo si manifesta sia nelle opere letterarie che nella vita di D’Annunzio.
Le vergini delle rocce (1896), Il piacere (1889), Il fuoco (1900): I protagonisti incarnano l’ideale del Superuomo, che vive per la bellezza e la grandezza.
Discorsi e imprese politiche: L’impresa di Fiume (1919), dove D’Annunzio guida un’azione politica e militare rivoluzionaria, dimostra come il concetto di Superuomo permei anche la sua vita fuori dalla letteratura, rendendolo una figura carismatica e eroica.
Il Poeta Vate
Il Poeta Vate è una figura che attribuisce al poeta un ruolo profetico, come guida spirituale e culturale della società. Il poeta non crea solo opere d’arte, ma agisce come un portavoce di valori universali, influenzando la storia e il destino della nazione.
Caratteristiche del Poeta Vate:
- Missione civile e patriottica: Il poeta è chiamato a ispirare il popolo, esortandolo all’azione e al rinnovamento.
- Profezia: Il Vate interpreta i segni dei tempi, anticipando il futuro e indicando la strada da seguire.
- Eroismo culturale: Il poeta è visto come un eroe che può cambiare il corso della storia.
Opere significative:
- Il Notturno (1921)
- Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi (1903-1912)
Panismo
Definizione di Panismo
Il Panismo è un concetto filosofico ed estetico che si ritrova nella poetica di Gabriele D’Annunzio, in particolare in Alcyone. Esso si basa sulla fusione totale tra l’uomo e la natura, in cui il poeta, annullando la propria individualità, si sente parte integrante del tutto.
Caratteristiche del Panismo:
- Fusione con la natura: I confini tra l’uomo e il mondo naturale si dissolvono.
- Esaltazione dei sensi: L’esperienza sensoriale diventa lo strumento per percepire l’unione con la natura.
- Vitalismo: La natura è descritta come viva, palpitante, in costante movimento.
- Temporalità sospesa: L’uomo perde la percezione del tempo lineare e si immerge in un presente eterno, dominato dalle sensazioni.
Chi fu D’Annunzio e quale ruolo ebbe nell’interventismo italiano durante la Prima Guerra Mondiale?
Gabriele D’Annunzio fu uno dei principali sostenitori dell’interventismo italiano, ovvero del movimento che chiedeva l’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, a favore degli Alleati. Credeva che l’Italia dovesse abbandonare la neutralità per completare l’unità nazionale, soprattutto recuperando le terre “irredente” come il Trentino e la Venezia Giulia.
D’Annunzio sostenne la necessità di combattere per il riscatto territoriale e per il prestigio dell’Italia.
Non solo fu un fervente sostenitore, ma si arruolò come volontario nella guerra, partecipando attivamente alle operazioni militari.
Cos’è il volo su Vienna e quale significato ha avuto durante la Prima Guerra Mondiale?
Il volo su Vienna fu una delle azioni simboliche più celebri di D’Annunzio durante la Prima Guerra Mondiale.
Il 9 agosto 1918, D’Annunzio e 11 piloti italiani, utilizzando aerei SVA, decollarono da Padova e sorvolarono Vienna.
Durante il volo, lanciò volantini tricolori con un messaggio che invitava gli austriaci a riflettere sulla sconfitta imminente e sull’inevitabilità della pace.
Quest’azione aveva un forte valore simbolico e propagandistico, dimostrando il coraggio e il patriottismo degli italiani. Inoltre, fu un chiaro messaggio di sfida alla potenza austriaca, facendo leva sulla superiorità morale e militare dell’Italia.
Cosa fu l’Impresa di Fiume e cosa rappresentò per D’Annunzio?
L’Impresa di Fiume fu un’azione militare e politica organizzata da D’Annunzio nel 1919. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, l’Italia non ottenne Fiume dai trattati di pace, nonostante le rivendicazioni italiane sulla città. D’Annunzio, insieme a un gruppo di soldati e sostenitori, occupò la città, creando la “Reggenza Italiana del Carnaro”, un governo provvisorio.
In questa esperienza, D’Annunzio scrisse la “Carta del Carnaro”, una costituzione che includeva principi utopici come i diritti dei lavoratori, la libertà degli artisti e la centralità dell’arte nella vita pubblica.
L’impresa si concluse nel 1920 quando il governo italiano, non appoggiando più l’azione, costrinse D’Annunzio a lasciare Fiume.
Cosa fu la Beffa di Buccari e quale fu il suo impatto simbolico durante la guerra?
La Beffa di Buccari fu un’azione condotta durante la Prima Guerra Mondiale nella notte del 10 febbraio 1918. Tre motoscafi armati siluranti italiani, guidati dal capitano Costanzo Ciano, penetrarono nelle difese austriache nel porto di Buccari, con l’obiettivo di silurare le navi nemiche.
Sebbene i siluri non riuscirono a colpire i bersagli a causa delle protezioni delle navi, l’azione ebbe un grande impatto simbolico.
Prima di ritirarsi, i marinai italiani lasciarono alcune bottiglie con messaggi ironici e provocatori per ridicolizzare gli austriaci. L’azione rappresentò il coraggio e l’ingegno degli italiani durante il conflitto, diventando un simbolo di sfida e orgoglio nazionale.
Qual è il rapporto di D’Annunzio con Mussolini e Hitler?
D’Annunzio e Mussolini condividevano alcune idee, come il nazionalismo e l’idea di lottare per la grandezza dell’Italia. Tuttavia, D’Annunzio non aderì mai completamente al fascismo di Mussolini.
Non voleva essere subordinato al duce, mantenendo una certa indipendenza, e fu anche avverso all’idea di diventare una figura di secondo piano nel movimento fascista.
Mussolini cercò di tenerlo lontano dalla politica, dandosene per evitare che diventasse un rivale.
Per quanto riguarda Hitler, D’Annunzio non condivideva il nazismo. Lo trovava privo di cultura e valori artistici. Quando incontrò Hitler nel 1934, mostrò un atteggiamento di indifferenza e disinteresse, non approvando le sue idee.