FOUCAULT - LA VOLONTA' DI SAPERE Flashcards
IPOTESI DI PARTENZA
Il punto di partenza è l’IPOTESI REPRESSIVA.
Foucualt tratteggia un quadro che sembra ovvio e condiviso: è convinzione che fino al Seicento il sesso fosse vissuto con disinvoltura, serenità, franchezza, ma che a partire dall’espansione del capitalismo e ancora di più in età vittoriana si sia verificata una CONTRATTURA DELLA LIBERA MANIFESTAZIONE DEL SESSO A LIVELLO DI PRATICHE E DI DISCORSI.
(pratiche = la sessualità è stata confinata nella camera dei genitori, dei coniugi, e le energie corporee e il piacere (che distraggono l’uomo dai ritmi della produzione) sono legittimati ad aver luogo solamente allo scopo di favorire la riproduzione;
discorsi = la repressione ha preteso di ingiungere silenzio, imponendo una forma di mutismo, censura e arrivando ad affermare addirittura l’inesistenza del sesso)
Ciò avrebbe portato, secondo molti, a denunciare il consueto silenzio sul sesso, il vecchio pudore ipocrita e borghese, il vecchio puritanesimo, in nome di una libertà di espressione di cui riappropriarsi.
LA CONFUTAZIONE DI FOUCAULT (3 DUBBI + SUA TESI)
Foucault invece si chiede:
1) è esistita davvero la repressione?
2) in tutte le società il potere si manifesta attraverso la repressione?
3) la critica ai meccanismi di repressione è venuta dopo o è stata contemporanea alla repressione stessa e ha inteso sbarrarle la strada?
Secondo lui il sesso invece è stato un
a) fatto discorsivo globale: del sesso si è parlato e si è parlato molto, c’è stata un’incitazione istituzionale a parlarne
b) ma allo stesso tempo ha assunto la parvenza di un segreto, di una presenza minacciosa/pericolosa/insidiosa di cui è difficile parlare ma che è necessario e prezioso dire. Il sesso è diventato una forma di sapere preziosa che il potere intendeva controllare.
COME SI E’ SVILUPPATO IL SAPERE ATTORNO AL SESSO (3)
Il sesso si è strutturato come una forma di sapere che il potere intendeva controllare.
1) L’utilità del discorso sul sesso
2) Il legame tra potere e sapere si è lentamente formato (approfondimento sulle operazioni del potere nei confronti delle sessualità multiformi + confessione)
PERCHE’ IL DISCORSO SUL SESSO E’ STATO UTILE?
Il discorso sul sesso (perché il sesso è per F. un fatto discorsivo globale) è stato utile.
1) consente, per la pastorale cristiana, di trasporre il desiderio –> riconversione spirituale
2) utile perché il sesso è qualcosa che deve essere gestito e amministrato attentamente, soprattutto a partire dall’affermazione di quel nuovo problema politico ed economico che del Settecento rappresenza la popolazione (la popolazione ha delle variabili specifiche proprie, come natalità, tasso di fecondità, tasso di mortalità, stato di salute —> CHE HANNO EFFETTI RILEVANTI SULLA VITA DI UN PAESE E SUL SUO PROGRESSO. Infatti più un paese è ricco e popoloso più è potente. L’uso che ciascuno fa del sesso si lega all’avvenire della nazione)
3) Eliminare la sessualità non finalizzata alla riproduzione (contrattura della libera manifestazione del sesso a livello di pratiche, confinata nella stanza dei genitori perché una sessualità mal spesa, frivola, distrae l’uomo dai ritmi della produzione)
4) Regolamentare la sessualità precoce, quella del bambino, paventando la minaccia della sorveglianza e della punizione
COME SI E’ LENTAMENTE FORMATO IL LEGAME TRA POTERE E SAPERE?
Anche a lezione abbiamo parlato nella nascita di una sensibilità confessionale che ha caratterizzato il potere (i corpi di individui sessuati in età moderna vivevano in condizioni di prossimità e si è affermata l’esigenza di portare alla luce, stanare, definire e nominare le forme di quella vicinanza sessuata)
SI E’ FORMATO LENTAMENTE, a tappe:
1) tra VI e VIII secolo si afferma il rito della penitenza, che a partire dal IV Concilio Lateranense (1215) diventa un vero e proprio sacramento. La penitenza era pubblica: un peccato più o meno grave chiedeva un’espiazione pubblica, un processo di purificazione sfoggiato davanti alla comunità attraverso digiuni, preghiere, mortificazioni del corpo, azioni riparatrici contrarie all’azione peccaminosa («tariffe»)
2) in classe abbiamo detto che nascono anche manuali penitenziali per enumerare, nominare i peccati umani e le infrazioni sessuali stabilendo la penitenza per la loro espiazione (tariffe)
3) Il IV Concilio Lateranense impone al fedele l’obbligo annuale di confessione (un obbligo che sarà rimarcato ancora di più dal Concilio di Trento) ma durante la confessione le domande e le risposte sono discrete: il sesso non può essere esplicitamente nominato. Il linguaggio viene epurato, ma il discorso bracca il sesso e non vuole concedergli né tregua, né il privilegio dell’oscurità
4) Nel Settecento l’attenzione si sposta dalla SESSUALITA’ CONIUGALE (quella legittima, regolamentata attraverso norme e prescrizioni, molti discorsi ruotavano attorno alla sessualità tra coniugi: il senso di dovere coniugale, la fecondità, la sterilità, si stabilivano i momenti in cui la coppia si doveva unire, non durante le feste comandate) alle SESSUALITA’ PERIFERICHE (quelle infantili, dei criminali, dei pazzi) che prima erano confuse, non avevano uno statuto autonome. Prima la sodomia (l’amplesso fra uomini) era considerato soprattutto un crimine, un reato, un’infrazione alla legge dello Stato, ora diventa un’infrazione al funzionamento naturale, un atto contronatura, una deviazione rispetto al comportamento sessuale atteso e definito dall’anatomia)
LA CONFESSIONE
E’ uno dei riti più importanti dell’Occidente, il cui obbligo annuale è stato sancito dal IV Concilio Lateranense e rafforzato dalle disposizioni controriformistiche.
La nascita di una sensibilità confessionale si deve alla volontà di portare alla luce, stanare, nominare e definire le forme di prossimità e di contatto tra corpi di individui sessuati (anche in età moderna gli individui vivevano in condizioni di prossimità)
Essa è:
- una procedura d’individualizzazione e di autenticazione di sé
- che si colloca in un rapporto di potere (chi parla –> interlocutore, confessore, che ascolta e giudica, può curare, ovvero assolvere e sollevare l’angoscia del penitente che si sente meglio, può direzionare il penitente verso un percorso di vita (direzione spirituale))
- si confessa tutto (procedura totalizzante) non solo azioni, ma anche pensieri e immagini che accompagnano quell’azione, perché il peccato della carne non attiva solamente dispositivi di indagine che hanno a che fare con atti tra soggetti umani, non è solamente un’infrazione, ma è anche rottura di un legame con Dio che ha creato un certo ordine naturale che tu hai infranto
- una procedura che si estende anche ad altri campi di sapere che cercano di produrre verità (giustizia, letteratura visto che la letteratura è uno strumento per
far sorgere dal fondo di sé stessi una verità apparentemente inaccessibile attraverso un esame di sé che passa attraverso la messa per iscritto della parola, scienza)
- si è costituita come un finto atto di liberazione da un fardello, come una risposta a un dovere imposto (quello di nascondere il sesso ma con l’obbligo di dirlo. Il linguaggio si epura, ma il discorso bracca il sesso e non vuole concedergli il privilegio dell’oscurità
La chiesa ha avuto il potere di perseguire non soltanto l’infrazione di natura relazionale, il conflitto, la lesione dell’altro, ma tutta la dimensione dell’interiorità più essere indagata e sottoposta a giudizio (sfera morale).
L’ambito sessuale cade sempre per secoli sotto la doppia definizione di crimine e di peccato.
LE OPERAZIONI DEL POTERE NEI CONFRONTI DELLE SESSUALITA’ MULTIFORMI
1) Il vizio del bambino non è fatto scomparire, ma diventa la base a partire dalla quale il potere può diffondersi e moltiplicarsi nella forma di una sorveglianza costante. D’altronde come giustificare l’esistenza della sorveglianza se viene sradicata la minaccia/il pericolo?
2) All’omosessuale è conferita una personalità/essenza/identità totalizzante. Siamo nell’orizzonte di un “discorso di medicalizzazione” della sessualità, che implica che tra comportamento sessuale e identità si crei una forte saldatura. Non è più solamente colui che compie un’azione, ma è colui che ha alle spalle una storia, un’infanzia, un’anatomia e un carattere profondamente permeati dalla devianza. E’ una natura che modifica irreversibilmente la qualità di una persona. In lui si invertono l’elemento maschile e femminile.
3) Il potere per esercitarsi ha bisogno di una presenza costante, di vicinanza, di prossimità, di osservazioni insistenti, di confessioni, di domande, di un approccio fisico –> medicalizzazione è sia lo strumento che l’effetto di questo.
4) stanare gli altri spazi di saturazione sessuale: la famiglia, i dormitori nei collegi, le classi, le prigioni: è in questi spazi che le sessualità non legittime vengono recluse
CONTRATTURA DELLA LIBERA MANIFESTAZIONE DEL SESSO A LIVELLO DI PRATICHE E DI DISCORSI
PRATICHE = la sessualità è stata confinata nella camera dei genitori, dei coniugi, e le energie corporee e il piacere (che distraggono l’uomo dai ritmi della produzione) sono legittimati ad aver luogo solamente allo scopo di favorire la riproduzione
DISCORSI = la repressione ha preteso di ingiungere silenzio, imponendo una forma di mutismo, censura e arrivando ad affermare addirittura l’inesistenza del sesso
COME LA SCIENZA HA PARLATO DEL SESSO E HA UTILIZZATO LA PROCEDURA DELLA CONFESSIONE?
La scienza è stata sempre subordinata a una morale ma ha avuto la pretesa di presentarsi come portatrice del punto di vista neutrale ed epurato di una scienza.
Ma ha parlato e si è interessata al sesso in nome di UN’URGENZA BIOLOGICA: era chiamata a stanare il pericolo rappresentato da processi patologici, che attraversano il territorio dello stato e che possono rappresentare una minaccia. Servono interventi terapeutici
Rif: negli anni ‘50 del Novecento nacque anche un’equipe di psichiatri che elaborò gli Hotpkins protocols, proponendo un trattamento chirurgico per restituire all’individuo il comportamento sessuale atteso
Ha utilizzato 5 procedimenti/ricorsa a 5 principi per giustificare l’inserimento della confessione dentro uno schema di regolarità scientifica:
- codificazione clinica del far parlare: ha combinato la confessione (messa in parola) + dimostrazione dell’evidenza dei fatti/dispiegamento di un insieme di segni + la presenza di sintomi –> la confessione diventa uno strumento per effettuare delle osservazioni
- postulato di una causalità generale e diffusa: il sesso è dotato di un potere inesauribile e polimorfo, è causa di tutto e può avere effetto su qualsiasi cosa
- principio di una latenza intrinseca alla sessualità: il sesso è qualcosa di oscuro, minaccioso, che nasconde la propria pericolosità ai soggetti, e la confessione inserita all’interno di un discorso scientifico l’aiuta a venire fuori, anche se difficile
- metodo dell’interpretazione: il lavoro di verità deve completarsi in chi raccoglie la verità. E’ chi interpreta il padrone della verità
- medicalizzazione degli effetti: la confessione è un’operazione terapeutica, perché il sesso attraversa il regime del normale e del patologico
5 PROCEDIMENTI UTILIZZATI DALLA SCIENZA PER GIUSTIFICARE L’INSERIMENTO DELLA CONFESSIONE ALL’INTERNO DI UNO SCHEMA DI REGOLARITA’ SCIENTIFICA
Ha utilizzato 5 procedimenti/ricorsa a 5 principi per giustificare l’inserimento della confessione dentro uno schema di regolarità scientifica:
- codificazione clinica del far parlare: ha combinato la confessione (messa in parola) + dimostrazione dell’evidenza dei fatti/dispiegamento di un insieme di segni + la presenza di sintomi –> la confessione diventa uno strumento per effettuare delle osservazioni
- postulato di una causalità generale e diffusa: il sesso è dotato di un potere inesauribile e polimorfo, è causa di tutto e può avere effetto su qualsiasi cosa
- principio di una latenza intrinseca alla sessualità: il sesso è qualcosa di oscuro, minaccioso, che nasconde la propria pericolosità ai soggetti, e la confessione inserita all’interno di un discorso scientifico l’aiuta a venire fuori, anche se difficile
- metodo dell’interpretazione: il lavoro di verità deve completarsi in chi raccoglie la verità. E’ chi interpreta il padrone della verità
- medicalizzazione degli effetti: la confessione è un’operazione terapeutica, perché il sesso attraversa il regime del normale e del patologico
COME E’ STATA DETTA LA VERITA’ SUL SESSO?
La verità sul sesso è stata prodotta attraverso due grandi procedure:
• ars erotica (India, Cina, Giappone, Roma antica): la verità viene estratta dalla sperimentazione del piacere stesso ed è funzionale ad approfondire il piacere. Il sesso viene riconosciuto rispetto alla sua qualità specifica di suscitare piacere; non viene relazionato a una legge del lecito e dell’illecito.
Si costituisce un sapere che deve restare segreto, poiché perderebbe la sua efficacia ad essere divulgato. C’è un’iniziazione con un maestro detentore di segreti.
• scientia sexualis: forma di sapere e potere che passa attraverso la confessione, uno dei riti più importanti dell’Occidente sin dal medioevo, che affonda le sue radici nel rito della penitenza e dalla confessione in pubblica piazza del peccato commesso, per arrivare fino alla stesura dei «Penitenziali»
COS’E’ IL POTERE?
E’ una molteplicità di rapporti e di campi su cui si esercitano LOTTE E SCONTRI, ma su cui si formano anche dei punti di RESISTENZA.
Esso è onnipresente anche negli spazi periferici e locali.
E’ un agente limitante che non cancella del tutto le libertà, ma le limita, e questo è il motivo per cui la sua presenza è stata spesso accettata e digerita.
QUALI SONO LE 4 REGOLE DA TENERE A MENTE PER INIZIARE A OSSERVARE LE RELAZIONI DI POTERE CHE AGISCONO ATTORNO AI DISCORSI SUL SESSO?
- REGOLA DI IMMINENZA/VICINANZA: il potere, per dispiegare i suoi dispositivi di sorveglianza, ha bisogno di essere vicino e prossimo ai corpi, di compiere un’indagine ravvicinata, motivo per cui si instaura anche nei centri più piccoli, sin dall’infanzia (attenzione alle manifestazioni del bambino nella culla)
- REGOLA DELLE VARIAZIONI CONTINUE: non bisogna cercare chi detiene il potere in questo momento, ma le modificazioni insite nella natura stessa dei rapporti di potere. Le relazioni potere-sapere sono suscettibili di modificazioni
- REGOLA DEL DOPPIO CONDIZIONAMENTO/REGOLA DI UNITA’ DEL DISPOSITIVO: i centri locali funzionano perché si inscrivono in una strategia d’insieme, e le relazioni globali si poggiano su relazioni precise e sottili che servono da supporto e da incoraggiamento = il potere si esercita nello stesso modo a tutti i livelli, in grande scala come in piccola scala, da stato a famiglia, da principe a padre
- REGOLA DELLA POLIVALENZA TATTICA DEI DISCORSI: i discorsi hanno una funzione tattica mutevole. Discorsi uguali possono essere pronunciati da soggetti diversi con intenzionalità diverse e produrre degli effetti diversi. Il discorso può essere contemporaneamente strumento del potere oppure ostacolo al potere stesso: il silenzio e il segreto che proteggono il potere possono organizzare però anche delle tolleranze e allentare la presa del potere.
Il fatto che sulla sodomia siano circolati testi piuttosto discreti ha permesso sia una severa condanna che una tolleranza molto ampia. Stessa cosa per la circolazione di discorsi sull’omosessualità e sull’inversione: ha portato individui omosessuali a parlare di sé, a rivendicare la loro legittimità, a rispondere al discorso della psichiatria.
I 4 INSIEMI STRATEGICI CHE SVILUPPANO SPECIFICI DISPOSITIVI DI POTERE E DI SAPERE SUL SESSO
- isterizzazione del corpo della donna
- bambino onanista/masturbatore
- socializzazione delle condotte procreatrici
- psichiatrizzazione del piacere perverso
CHE TIPO DI RAPPORTO HA INSTAURATO IL POTERE CON IL SESSO SECONDO LA TEORIA DELLA REPRESSIONE?
Ha instaurato un rapporto in forma negativa: ha fornito al sesso una regola (= istanza della regola, ha sottoposto il potere a un regime binario di permesso/sbagliato) e gli ha imposto dei limiti e delle proibizioni, spesso censurandolo a livello di pratiche e di discorsi (rendendolo indicibile, illecito e inesistente)
IL POTERE (IN BREVE I PUNTI DI CUI PARLARE)
- che cos’è il potere e quale tipo di relazione ha instaurato con il sesso secondo la teoria repressiva, che ha affibbiato al potere determinate caratteristiche e ha descritto un rapporto in forma negativa
- 4 regole da tenere a mente per osservare le relazioni di potere che agiscono attorno ai discorsi sul sesso
- 4 insiemi strategici che sviluppano specifici dispositivi di sapere e potere sul sesso
- com’è cambiato il potere ieri e oggi? diritto di morte e potere sulla vita; il corpo è una macchina utile da saper gestire; nel Settecento nasce il biopotere e la biopolitica della popolazione; il sesso diventa un problema laico e di stato; Ottocento
COME E’ CAMBIATO IL POTERE IERI E OGGI? DIRITTO DI MORTE E POTERE SULLA VITA
DIRITTO DI MORTE: un tempo il potere ha preteso di esercitare un DIRITTO INDIRETTO (nel senso di condizionato e non incondizionato come quello del pater familias) DI PRELEVARE VITA E DI ESIGERE MORTE dai sudditi, in particolare quando venivano infrante le leggi e si minacciava l’incolumità del sovrano. E’ un potere simboleggiato dalla spada
POTERE SULLA VITA: il potere gestisce e amministra la vita e l’esistenza biologica della popolazione, cercando la protezione e la moltiplicazione della vita: anche le guerre si fanno paradossalmente in nome di un’esistenza da proteggere (il suicidio usurpa il diritto di morte che solo il sovrano può esercitare)
COME VIENE VISTO IL CORPO DAL POTERE?
Il corpo è una macchina utile che deve essere potenziata nelle sue attitudini e le cui forze è necessario impiegare a favore dell’accumulazione del capitale: i corpi sono delle forze produttive che si adattano ai processi economici.
Il potere ha preteso, a partire dall’età moderna, di esercitare un controllo sui corpi: un tempo DIRITTO DI PRELIEVO DELLA VITA E DI ESIGERE MORTE, poi POTERE SULLA VITA.
A partire dal Settecento, in concomitanza con la nascita e lo sviluppo del biopotere e della biopolitica della popolazione, si è avvertita l’esigenza di mantenere integro e in salute il corpo-specie, attraverso a) interventi regolatori, b) disciplina
SETTECENTO E NASCITA DEL BIOPOTERE E DELLA BIOPOLITICA DELLA POPOLAZIONE
Nel Settecento nasce il biopotere e la biopolitica della popolazione.
[Foucault aveva già parlato del problema economico e politico rappresentato dalla popolazione che ha delle variabili specifiche che hanno un grande impatto sulla vita e la salute di uno stato. L’uso che ciascun individuo fa della sessualità si lega all’avvenire della nazione]
BIOPOTERE: esplosione di tecniche diverse per ottenere la subordinazione dei corpi e il controllo delle popolazioni costituitesi a partire dalla nuova configurazione assunta dal potere a partire dal XVIII sec.
Il biopotere si è sviluppato in due direzioni: a) disciplina dei corpi b) regolazione della popolazione e ha favorito il capitalismo perché ha inserito i corpi nell’apparato di produzione, adattando i fenomeni di popolazione ai processi economici, adeguando l’accumulazione degli uomini a quella del capitale.
Nel XVIII la vita è entrata nella storia, nel campo delle tecniche politiche: lo sviluppo economico e agricolo e l’aumento della produttività e delle risorse hanno permesso che le minacce profonde di epidemie e carestia allentassero la loro presa e la morte non assilla più direttamente la vita.
BIOPOLITICA: il PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE LA VITA BIOLOGICA COMINCIA A ESSERE INCLUSA NEI CALCOLI DEL POTERE STATUALE
La biopolitica pone al centro del suo programma il controllo delle condizioni di vita degli esseri umani, in termini di salute, alimentazione, variazione demografiche, rischi ambientali.
Il corpo-specie della biopolitica è attraversato da processi biologici come nascita, morte, proliferazione, è definito da un certo livello di salute e deve essere mantenuto integro da interventi regolatori/meccanismi normativi come demografia, stima rapporto tra risorse/abitanti e sottoposto a disciplina (esercito, scuola, istituzioni educative)
Il sesso diventa un problema laico e di stato
- corpi posti sotto l’attenzione di provvedimenti regolatori
- sotto l’attenzione di nuove discipline (pedagogia, demografia, psicologia)
- un’attenzione che dà luogo a osservazioni ed esami medici –> no corpo come carne da punire, ma come veicolo di vita e di malattia (importante sapere quali patologie possono essere trasmesse attraverso il corpo) –> è ciò di cui parla anche MWH quando approfondisce la rappresentazione misogina prodotta dalla rivoluzione scientifica]
SESSO DIVENTA UN PROBLEMA LAICO E DI STATO nel Settecento, perché?
La nuova tecnologia del sesso fa del sesso e della sessualità, a partire dal ‘700, un affare di stato che deve essere posto sotto sorveglianza.
(Foucault sostiene che il potere ha cambiato modo di manifestarsi, ora esercita potere sulla vita, diritto di gestire e amministrare l’esistenza biologica dei corpi in un momento in cui lo stesso concetto di “corpo” ha subito delle modifiche.
Nel 18esimo secolo avviene un cambiamento nella configurazione del potere, cambiano le implicazioni politiche che portano alla nascita di un forte legame tra il potere e il sesso.
Non più potere che esercita il diritto di prendere/prelevare vita dai corpi/esigere morte –> ma un potere che gestisce e amministra l’esistenza biologica della popolazione cercando forme di moltiplicazione e valorizzazione della vita.
Si sviluppa in due modi
a) concependo il corpo come una macchina utile, che deve essere potenziata per mettere a frutto le sue attitudini nei processi produttivi (corpo strumento della produzione capitalista). Il controllo sui corpi-macchine si avvale dei meccanismi che caratterizzano le discipline, l’anatomo-politica della popolazione che studia la forma e la struttura degli organismi ed è simboleggiata da strutture come scuola, prigioni, caserme, officine
b) concependo il corpo come un corpo-specie, una superficie attraversata da processi biologici di nascita, morte, proliferazione, livello di salute e tutto ciò che condiziona o altera questi parametri deve essere controllato da meccanismi regolatori che caratterizzano la biopolitica della popolazione (stime demografiche, rapporto tra risorse-abitanti)
–> Nasce una nuova attenzione ai corpi, nasce nel Settecento il biopotere, la biopolitica della popolazione; non più corpo come carne da punire ma come veicolo di vita e di malattie) BIOPOTERE E BIOPOLITIA DELLA POPOLAZIONE.
Il sesso viene investito da provvedimenti regolatori e disciplinari; posto sotto l’attenzione di nuove discipline: pedagogia (obiettivo della sessualità infantile), medicina (fisiologia sessuale delle donne), demografia (con regolazione delle nascite) e anche psichiatria che F. dimentica (catalogazione delle perversioni).
COSA SUCCEDE NELL’OTTOCENTO? (VOLONTA’ DI SAPERE)
1) Nell’Ottocento quel tipo di potere che esercita una forma di controllo sul corpo-specie, sul corpo-macchina, sottoposto a provvedimenti regolatori e discipinatori, sottoposto all’attenzione di nuove discipline, produce delle SACCHE DI RESISTENZA (infatti il potere è un insieme di campi, di rapporti di forza, un campo su cui si esercitano lotte e scontri ma si producono anche delle sacche di resistenza)
ed è stato ribadito il DIRITTO INDIVIDUALE ALLA VITA, AL CORPO, ALLA SALUTE E ALLA FELICITA’.
2) SECOLO DELLA PSICANALISI: è il punto di interferenza tra società del sangue e società del sesso: iscrive il sesso nella legge, nel vecchio ordine della sovranità, e gli dà come principio e come base la legge dell’alleanza, della consanguineità proibita.
Rende indipendente il sesso da effetti politici e correlazioni con ereditarietà, nega la teoria della degenerescenza e ciò che prima era ricondotto al corporeo ora è ricondotto allo psichico (peccati sono delle aberrazioni che hanno origine da una sessualità repressa a livello psichico)