domande GIS Flashcards

1
Q

. SI ILLUSTRI COME SI DEFINISCE IL MODELLO DEI DATI IN GIS

A
  • La definizione del modello dei dati passa attraverso 2 fasi:
    . dal mondo reale vengono isolati fenomeni e oggetti che hanno una loro
    individualità e funzione. Quest’analisi porta all’identificazione delle cosiddette entità,
    l’insieme delle quali costituisce il modello del mondo reale;
    . una volta identificate le entità si definisce come queste possono essere
    rappresentate in forma digitale insieme alle loro caratteristiche
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2
Q

. SI CONFRONTI LA RAPPRESENTAZIONE RASTER E QUELLA VECTOR

A
  • Il modello raster viene utilizzato per modellare fenomeni con caratteristiche di
    estrema variabilità nello spazio, come quote, tempi, pendenze…Si utilizza la
    primitiva geometrica bidimensionale: il pixel ; il modello vector invece identifica la
    realtà geografica attraverso entità distinte e ben riconoscibili chiamate oggetti,
    modellati insieme alle loro caratteristiche. Si utilizzano le primitive geometriche di
    base: punto, linea e poligono. La rappresentazione raster utilizza la struttura
    esplicita, utilizza i pixel con cui rappresenta l’oggetto; la rappresentazione vector
    utilizza la struttura implicita, gli oggetti vengono identificati da coordinate
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3
Q

SI DESCRIVA LA COMPONENTE GEOMETRICA E QUELLA DI
QUALIFICAZIONE DEI DATI VECTOR

A

l modello vector descrive gli oggetti geografici attraverso coppie o triplette di
coordinate all’interno di un certo sistema di riferimento. La componente geometrica
è il punto, isolato o connesso con altri punti a formare linee o poligoni. Inoltre è
relativa alla designazione delle coordinate riferita ai sistemi di riferimento geodetici
o cartografici. Essa può rappresentare l’oggetto in 2D, 2D ½, 3D; utilizza le
primitive geometriche: punto, linea e area. Gli oggetti possono essere: puntuali,
lineari e areali. La componente di qualificazione serve ad esprimere le
caratteristiche degli oggetti dal mondo reale che si vogliono trattare. Esse vengono
espresse generalmente tramite un database alfanumerico associato

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4
Q

SI DESCRIVANO LE COMPONENTI DEI DATI RASTER E MATRIX

A
  • La primitiva geometrica che viene utilizzata è il pixel, raggruppati in matrici di
    elementi a formare un’immagine. La componente descrittiva del pixel è il valore
    dell’attributo e il valore massimo del pixel dipende dal numero di bit utilizzati per
    descriverlo. Tipologie di raster che si possono incontrare in ambito geografico:
    -Graphic, ottenuto dalla scansione di un documento grafico;
    -Image, digitalizzazione diretta della realtà;
    -Matrix, raster in cui la matrice contiene valori di un certo fenomeno geografico
    calcolati o misurati, come altimetria, pendenza etc.
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5
Q

SI DEFINISCA IL PROCESSO DI GEOREFERENZIAZIONE, SI INDICHI IL
RUOLO DEI GCP, SI INDICHI COSA SI INTENDE PER “ TIPO DI
TRASFORMAZIONE “ E “ METODI DI RICAMPIONAMENTO

A

Nessun raster nasce già georeferenziato. Durante la georeferenziazione si crea una
nuova matrice, in cui il contenuto è quello di input, ma con una posizione
modificata di pixel che la compongono…in altre parole, otterremo un’immagine
ruotata. Si dovrà quindi determinare la trasformazione da applicare all’immagine
per raddrizzarla e si utilizzano dei punti di riferimento, i GCP ( Grand Control Points
): pixel individuati sul raster di cui sono note le coordinate a terra. Generalmente le
georeferenziazioni vengono effettuate simultaneamente alla correzione delle
distorsioni indotte nel raster, per cui i GCP necessari per le trasformazioni
dipendono dal tipo di trasformazione: si passa da 4 GCPs ad una griglia di GCPs per
eliminare le distorsioni locali. I principali passi che compongono un corretto
processo di ricampionamento comprendono fondamentalmente:
- La ricerca di una relazione tra i sistemi di coordinate di partenza e di arrivo;
- Ricollocazione dei pixel nella nuova immagine, quest’ultima avente le proprietà
cartografiche ricercate;
- Assegnazione, attraverso calcoli o stime, di valori per i nuovi pixel localizzat

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6
Q

. SI SPECIFICHI COME SI INTRODUCE LA TERZA DIMENSIONE NEL GIS E
SI ILLUSTRI ALMENO UN’APPLICAZIONE

A

Ci sono diversi modi per introdurre la terza dimensione nel GIS: aggiunta di attributi
Z. Questo attributo rappresenta l’altezza o la profondità di un oggetto rispetto ad
un piano di riferimento; modelli 3D, essi rappresentano gli oggetti tridimensionali
come poligoni, superfici o volumi nel GIS. Un’applicazione pratica è la pianificazione
urbana e l’architettura. Ad esempio, un urbanista potrebbe utilizzare un GIS
tridimensionale per simulare come le nuove costruzioni influenzeranno il panorama,
oppure valutare l’effetto delle nuove strutture sull’accessibilità alla luce solare

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7
Q

SI ILLUSTRI COSA SI INTENDE PER ANALISI SPAZIALE E SI DEFINISCA
UN TIPO DI FUNZIONE FRA RICLASSIFICAZIONI, AGGREGAZIONI E
SELEZIONI

A

Le funzioni di analisi spaziale permettono di elaborare dati geografici e descrittivi
per rispondere ad alcune domande sul mondo reale.
-riclassificazione, generazione di un nuovo attributo descrittivo partendo da un
attributo già esistente
-aggregazione, funzione che elimina i limiti di separazione fra i poligoni della stessa
classe, riducendo il numero dei poligoni e generando nuove aree omogenee
-selezione geometrica, permette di riclassificare ed eventualmente di estrarre
elementi geografici sulla base di altri elementi geografici definiti interattivamente e
selezionati da altri file

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8
Q

SI SPECIFICHI COSA SI INTENDE PER OVERLAY DI FILE VECTOR E SI
DISCUTANO IN PARTICOLARE LE CARATTERISTICHE DI INTERSEZIONI E
UNIONI

A

Gli overlay sono funzioni di sovrapposizione di oggetti geografici che permettono di
generare una nuova mappa cartografica che sintetizza elementi e attributi
geografici ricavati dai dati di partenza e possono essere eseguiti sia su dati raster
che su dati vector. L’intersezione estrae porzioni di elementi dal layer in ingresso
che si sovrappongono agli elementi nel layer di sovrapposizione; l’unione invece
verifica le sovrapposizioni fra gli elementi all’interno del layer in ingresso e crea
elementi separati per le parti sovrapposte e non sovrapposte. L’area di
sovrapposizione creerà tanti piccoli elementi sovrapposti identici quanti sono gli
elementi che partecipano a quella sovrapposizione

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9
Q

SI SPECIFICHI COSA SI INTENDE PER OVERLAY DI FILE RASTER E SI
INDICHI UN ESEMPIO

A

In questo caso si sovrappongono due file raster, e appunto si genera un nuovo
raster i cui valori di pixel sono ricavati dai valori dei corrispondenti pixel, di
posizione analoga dai raster di partenza. Es: se sovrappongo le carte dei limiti
comunali e le strade, tutte le strade intersecate da ciascun comune portano il
codice del comune

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10
Q

SI SPECIFICHI COSA SI INTENDE PER AREA DI RISPETTO E SI
INDICHI ALMENO UN ESEMPIO DI UTILIZZO

A

Intorno ad un oggetto geografico ( puntuale, lineare, poligonale ) la funzione
genera, sulla base di una distanza predefinita, un’area poligonale, i cui punti del
perimetro sono tutti equidistanti dall’oggetto, per analizzare il territorio attorno
all’oggetto. La distanza può essere costante e definita dall’utente oppure prelevata
dal valore di un attributo associato all’elemento geografico. Es: buffer di un grafo
stradale in funzione dell’importanza delle tratte

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11
Q

SI DEFINISCA COSA SI INTENDE PER ANALISI DI RETE E SI
FORNISCA ALMENO UN ESEMPIO

A

È l’insieme di elementi lineari interconnessi che formano una struttura.
Garantiscono i rapporti di interconnessione delle tratte, anche attraverso i nodi di
intersezione. Esistono 3 tipi fondamentali di analisi di rete: previsione del carico di
rete ( ad esempio il rischio di una rete idrografica dovuta al carico d’acqua );
ottimizzazione dei percorsi ( usate sulle reti stradali ); allocazioni di risorse ( usate
per definire zone che possono essere efficientemente soddisfatte da un servizio ).
Es: bacino di utenza di una scuola calcolato con la funzione di allocation

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12
Q

SI ILLUSTRI COSA SI INTENDE CON ALGEBRA DELLE MAPPE E SI
FORNISCA ALMENO UN ESEMPIO DI OPERATORE E FUNZIONE

A

L’algebra delle mappe permette di ottenere delle nuove mappe tramite l’utilizzo di
analisi applicate ai raster. Abbiamo tre tipi di operatori: aritmetici ( mappa A +
mappa B ) x2 = mappa C; relazionali, ad esempio per creare da un modello digitale
del terreno una mappa delle zone al di sopra dei 1800m ( se per la cella del DTM di
posizione ( i,j ) si verifica la condizione >1800m, questa cella assumerà il valore 1,
viceversa assumerà il valore 0 ); logici, comparano due espressioni e verificano se
ambedue sono vere ( AND ), almeno una è vera ( OR ), solo una è vera ( xOR ),
una non è vera ( NOT ).
Le funzioni sono composizioni più o meno complesse di operatori che agiscono non
solo sulla singola cella, ma che analizzano le celle nell’immediato intorno. Possono
essere: locali, agiscono su una singola cella, le operazioni possono essere
aritmetiche o trigonometriche; focali, assegnano il valore alla cella ( i,j ) della
mappa di output in funzione dei valori delle celle delle mappe di input che si
trovano nell’immediato intorno della posizione ( i,j ); globali, operano allo stesso
tempo sull’intera mappa

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13
Q

SI ELENCHINO LE PRIMITIVE GEOMETRICHE E LE PRIMITIVE
TOPOLOGICHE E SI SPECIFICHINO LE LORO PRINCIPALI
CARATTERISTICHE

A

e primitive geometriche sono: punto, linea e poligono; le primitive topologiche
sono: nodo, bordo e faccia. Le primitive geometriche vengono memorizzate come
coppie o triplette di coordinate; quelle topologiche riportano informazioni come
nodo di partenza e di fine, faccia sinistra e destra… inoltre le informazioni
topologiche sono riportate in tabella. Alcune regole sulle primitive topologiche sono:
tutti i punti sono considerati nodi; tutte le linee vengono considerate bordi ed
orientate; fra 2 nodi ci può essere un solo bordo; i bordi non si intersecano

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14
Q

SI SPIEGHI COSA SI INTENDE PER MODELLO “ SPAGHETTI “,
POLIGONI E “ ARCO-NODO “ DELLA COMPONENTE SPAZIALE DEI FILE
VECTOR E SI INDICHINO LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DI OGNUNO

A

i termini “spaghetti”, “poligoni” e “arco-nodo” si riferiscono a diverse modalità di
rappresentazione della componente spaziale dei dati. Modello spaghetti:
rappresenta la più semplice forma di dati vettoriali, dati sono rappresentati da linee
continue, comunemente utilizzato per rappresentare reti stradali, reti idriche;
Poligoni: rappresenta le aree come entità distinte, ogni area è delimitata da un
perimetro chiuso, i poligoni possono rappresentare, ad esempio, regioni geografiche
come comuni, parchi, laghi, o qualsiasi altra area chiusa. Arco-nodo: rappresenta i
dati vettoriali utilizzando una topologia basata su nodi e archi, gli archi sono
segmenti lineari che collegano i nodi, comunemente utilizzato per reti stradali, reti
idriche, reti di trasporto pubblico e altre reti spaziali complesse

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15
Q

SI DESCRIVA COSA SONO WEBGIS E GEOSERVIZI

A
  • WEB-GIS e Geoservizi si basano su normali funzionalità Client-server: il client è
    l’elemento che fa la richiesta ed è un qualsiasi browser; il server è l’elemento che
    evade la richiesta. Un WEB-GIS è l’estensione al web degli applicativi nati e
    sviluppati per gestire la cartografia numerica. Schematicamente: l’utente, tramite
    un’apposita interfaccia web, invia dal proprio client la richiesta; il motore del WEBGIS ricerca nel proprio archivio le informazioni; le informazioni sono inviate al client
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16
Q

SI ELENCHINO LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEI SERVIZI
WMS, WCS E WFS

A

WMS: Web Map Service, visualizza dati geografici come immagini raster ( mappe ).
Per Web Map Service si intende una specifica tecnica che produce dinamicamente
mappe di dati a partire da informazioni geografiche. Generalmente le mappe
prodotte da un servizio WMS sono rese in un formato immagine
quale PNG, GIF o JPEG. L’Interfaccia Standard OGC Web Feature Service (WFS)
permette la richiesta e l’importazione da parte di un client di oggetti geografici
attraverso il Web. Si distingue tra: Servizio WFS di base che garantisce la selezione
e l’importazione di oggetti; servizio WFS transazionale ( WFS-T ) che permette
anche la creazione e la cancellazione di oggetti. Il Web Coverage Service (WCS) è
uno standard che definisce un’interfaccia per lo scambio dei dati geospaziali
sul web. WCS fornisce i dati disponibili insieme alle loro descrizioni dettagliate. Il
WFS è il servizio per i dati vettoriali; WCS è il servizio per i dati raste

17
Q

SI FORNISCA UN ESEMPIO DI OPERAZIONI DI ANALISI
CONCATENATE E DI CREAZIONE DI MODELLI COMPLESSI CON IL
MODELLATORE GRAFICO DI GIS

A

Ad esempio, potremmo voler creare un modello per identificare le aree ad alto
rischio di alluvione in base a vari fattori come pendenza del terreno, tipo di suolo e
precipitazioni. Ecco un esempio semplificato di come potrebbe essere strutturato un
modello in un GIS: iniziamo importando i dati necessari per l’analisi; utilizzando
l’operazione di “Calcolo della pendenza”, determiniamo la pendenza del terreno in
ogni cella del raster; utilizzando l’operazione di “Classificazione raster”, assegniamo
a ciascuna cella del raster del tipo di suolo una classe basata sulle sue
caratteristiche; utilizzando l’operazione di “Somma vettoriale”, aggreghiamo i dati
sulle precipitazioni da punti singoli a aree più grandi; utilizzando l’operazione di
“Calcolo raster”, combiniamo i dati sulla pendenza, il tipo di suolo e le precipitazioni
per creare un indice che indichi il rischio di alluvione in ciascuna cella. Il
modellatore grafico di GIS ti permette di creare modelli complessi con un’interfaccia
semplice. Un esempio può essere la creazione di un modello in cui si realizza un
DTM di comuni e lo si fa utilizzando i file dei dtm e i file dei comuni.

18
Q
A