DOMANDE A CASO Flashcards

1
Q

OMS

A

La salute è “un completo stato di benessere fisico, mentale e sociale e non solo l’assenza di malattia o infermità”.

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2
Q

L’ICF

A

non restituisce una diagnosi, ma un profilo di funzionamento. Obiettivo è arrivare a descrivere la natura e la gravità delle limitazioni del funzionamento del soggetto e i fattori ambientali che influiscono su tale funzionamento. L’analisi prevede una assegnazione di codici che deve essere basata su informazioni primarie come misurazioni
dirette, osservazioni colloqui e/o giudizi professionali appropriati e mirati.

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3
Q

STRUTTURA ICF

A

COMPONENTI FUNZIONALI/DISAB= corpo e attività/parte
COMPONENTI FATTORI CONTESTUALI= fattore amb, fatt persona, comp funzionamento

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4
Q

104

A

Riguarda tutti gli ambiti che coinvolgono la vita di un soggetto disabile: la tutela della salute, l’assistenza, il diritto all’istruzione e alla formazione professionale, le misure a sostegno del diritto al lavoro, la promozione dell’accesso alla cultura e allo sport e tutti gli aspetti connessi alla possibilità di perseguire un’esistenza libera e dignitosa.

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5
Q

Strumenti di lavoro per l’integrazione sono…

A

La Diagnosi medica o clinica e la Diagnosi Funzionale (DF), il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)Il Piano Educativo Individualizzato.(PEI)

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6
Q

La Diagnosi Funzionale

A

Essa è redatta a cura dell’unità multidisciplinare dell’ASL e consiste nella “descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno in situazione di handicap” (L. 104/92).

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7
Q

Il Profilo Dinamico Funzione (PDF)

A

Questo documento sintetizza “i possibili e probabili livelli di risposta dell’alunno in situazione di handicap” in riferimento alle attività e alle esperienze che si intendono realizzare durante il percorso scolastico.

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8
Q

Il Piano Educativo Individualizzato (PEI)

A

È un documento-strumento, descrive “gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l’alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione”.

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9
Q

Cosa sostiene il DL 66/17

A

dal 1° gennaio 2019 la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale vengono sostituiti da un nuovo e unico documento, il Profilo di Funzionamento, esso sarà propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto Individuale e del PEI.

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10
Q

Il D.Lgs 96/2019 - principali modifiche

A

Principio accomd. Ragionevole, Estenzione dei ciriteri ICF anche alal condizione di disabilità, cicorsciz. Più puntuale PEI, partecipazione attiva dello studente

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11
Q

Legge n.13/89

A

garantire il diritto fondamentale di tutti i cittadini con disabilità di muoversi agevolmente nei luoghi pubblici, accedere alle parti comuni degli edifici e spostarsi con naturalezza negli ambienti residenziali e domestici

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12
Q

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (2006)

A

Art. 2 – definizioni (comunicazione) Art. 9 – accessibilità (mobilità) Art. 21 accesso all’informazione, Art. 24 – educazione, Art. 30 - partecipazione alla vita culturale e ricreativa,

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13
Q

TIFOLOGIA

A

In Italia, all’inizio del Novecento, Augusto Romagnoli (insegnante di filosofia) promosse la tiflologia, scienza che studia le condizioni e le problematiche delle persone con minorazione visiva al fine di indicare soluzioni per attuare la loro piena integrazione sociale e culturale.

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14
Q

LOUIS BRAILLE

A

Sistema lettura tattile codice puntiforme, metà 800 pemette acesso allo studio, conoscenza ai cechi

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15
Q

SVILUPPO DEL NON VEDENTE

A

Aree blind specific
Aree di sviluppo direttamente colpite da cecità Aree di coordinazione visuo-motoriaAbilità locomotorie e abilità di motricità fine Non completamente compensabili
Aree blind non specific
Aree di sviluppo influenzate in modo indiretto dal problema visivo
Sviluppo del controllo posturale, sociale-emotivo e linguistico completamente compensabili

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16
Q

DEFINIZIONE DI “SORDO” PER LA LEGGE ITALIANA

A

Si considera sordomuto il minorato sensoriale dell’udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva che gli abbia impedito il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di natura psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio” (art.1,Legge 26.5.1970, n.381).

17
Q

L’EDUCAZIONE DEL BAMBINO SORDO

A

Il metodo orale prevede l’insegnamento della lingua vocale con l’esclusione dell’uso della lingua dei segni. Si punta quindi all’allenamento acustico, per aiutare il sordo ad utilizzare al massimo i suoi residui uditivi e al potenziamento della lettura labiale su cui si basa la comunicazione.
Il metodo bimodale ha lo scopo di far raggiungere al bambino sordo una buona competenza nella lingua acustico-vocale (sia orale che scritta) tramite un metodo orale associato a un sistema di segni: la parola è accompagnata dal segno corrispondente, pur lasciando inalterata la struttura della lingua verbale. Il bambino viene esposto ad un’unica lingua, in questo caso l’italiano, trasmessa però contemporaneamente in due modalità (attraverso italiano segnato-IS o italiano segnato esatto-ISE): segni e parole.

18
Q

DEFINIZIONE DI DISTURBO MENTALE (DSM-5)

A

Un disturbo mentale è una sindrome caratterizzata da sintomi di rilevanza clinica nel sistema cognitivo, nella regolazione emozionale, o nel comportamento di un soggetto che riflettano una disfunzione nei processi psicologici, biologici ed evolutivi sottostanti il funzionamento mentale.
I disturbi mentali sono di solito associati a un significativo stato di sofferenza soggettiva o di disabilità nelle attività sociali, occupazionali e altre importanti».

19
Q

DISABILITA’ INTELLETTIVA

A

I quattro livelli di gravità andranno anche valutati per ognuno dei presenti domini:
1. dominio concettuale – comprende competenze linguistiche, abilità di lettura, scrittura, matematica, ragionamento, memoria e conoscenze generiche.
2. dominio sociale – tratta la capacità empatica, il giudizio sociale e interpersonale, la comunicazione, la capacità di fare e mantenere legami amicali, sociale…
3. dominio pratico – gestione di ambiti personali come il prendersi cura si sé stessi, assumersi responsabilità, gestione del denaro, attività nel tempo libero, organizzazione a livello scolastico / lavorativo