AUTISMO E APPROCCI Flashcards

1
Q

AUTISMO

A

disabilità dello sviluppo caratterizzata da difficoltà che investono principalmente tre aree: comunicazione e linguaggio, interazione sociale e comportamento ripetitivo e stereotipato il grado di autismo varia da molto grave, con gravi difficoltà di apprendimento e un grado estremo di disabilità, a lieve, con livelli di intelligenza normali o elevati, ma comporta comunque gravi conseguenze sociali, adattive.

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2
Q

IL TEACCH

A

Treatment and Education of Autistic and Related Communication Handicapped Children Trattamento ed Educazione dei Bambini Autistici e con Disturbi Correlati della Comunicazione
Programma statale per la diagnosi, trattamento, formazione, educazione di persone autistiche viene riconosciuto dal governo del Nord Carolina nel 1972.

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3
Q

L’APPROCCIO TEACCH HA QUINDI COME OBIETTIVI:

A
  • Modificare l’ambiente in funzione delle esigenze del soggetto,
  • Puntare sulle capacità e sulle potenzialità,
  • Sviluppare le autonomie del soggetto autistico,
  • Migliorare la qualità di vita del soggetto con autismo e dei suoi familiari.
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4
Q

ABA (Applied Behavior Analysis) Analisi Comportamentale Applicata (Metodo Lovaas).

A

Utilizza le tecniche ad approccio comportamentale. Prevede l’insegnamento sistematico di piccole e misurabili unità di comportamento. I compiti da apprendere sono suddivisi in piccole tappe, ognuna insegnata in sessioni ripetute e ravvicinate, inizialmente con un rapporto uno a uno.

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5
Q

TIPI DI OSSERVAZIONE

A
  • L’osservazione non strutturata prevede un osservatore libero sia nel momento della selezione dei fatti da osservare sia nel momento dell’interpretazione. l’osservazione non strutturata mira alla qualità “umanistica” del dato, ossia a cogliere aspetti e sfumature della realtà non rilevabili con i criteri su cui si basano gli strumenti di rilevazione strutt.
  • L’osservazione strutturata mira alla qualità “scientifica” del dato, ossia alla sua comparabilità, intersoggettività e riproducibilità.
  • Osservare sistematicamente significa osservare con obiettivi ben precisi, a volte sapendo già quali elementi interessa cogliere nella realtà sotto esame, allo scopo di rilevare dei comportamenti e delle informazioni contestuali utili per comprenderli.
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6
Q

Le Scale Vineland permettono la rilevazione delle quattro dimensioni che ogni scala dovrebbe rilevare, a loro volta organizzate in subdomini:

A
  • Comunicazione: ricezione, espressione, scrittura\lettura,
  • Abilità di vita quotidiana: personali, domestiche, di comunità,
  • Socializzazione: relazioni interpersonali, gioco e tempo libero, regole sociali,
  • Abilità motorie: motricità fine e grossolana.
    Le Scale sono utilizzabili con soggetti di età compresa fra 0-18 anni e 11 mesi, o adulti con disabilità, ogni volta che risulti necessaria una valutazione della prestazione nelle attività quotidiane di un individuo.
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7
Q
  • CHAINING O CONCATENAMENTO
A
  • Dopo che il soggetto ha esercitato le risposte (sotto-obiettivi) uno ad uno il procedimento prevede concatenazione di tutte le risposte in ordine, l’ordine deve essere riprodotto in modo sequenziale e adeguato al compito.
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8
Q

FEEDBACK

A
  • Il feedback si apprende meglio se le conoscenze vengono suddivise in più unità informative e se al soggetto vengono forniti continui feedback di valutazione circa l’accuratezza dell’avvenuto apprendimento.
    L’esercizio è strumento indispensabile, insieme al rinforzo e la verifica.
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9
Q

SHAPING O MODELLAGGIO

A

Dato un comportamento meta (o finale),
Si individua un comportamento iniziale (o risposta) che il soggetto è in grado di emettere e che si avvicini il più possibile al comportamento meta. Quindi si rafforzano le risposte che sono approssimazioni sempre più simili al comportamento meta, finché il soggetto arriva a emettere un comportamento che inizialmente non faceva parte del suo repertorio.

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10
Q

TASK ANALYSIS

A

La task analysis o analisi del compito, la suddivisione di un compito complesso nelle forme semplificate.
L’idea è quella dello sviluppo sequenziale e gerarchico, dal semplice al complesso e quindi la proposta di percorsi di apprendimento che procedono per gradi, in cui le conoscenze vengono via via inserite nel processo solo dopo che sono stati acquisiti tutti i prerequisiti necessari, evitando bruschi salti.

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11
Q

PROMPTING (TECNICA DELL’AIUTO) E FADING (ATTENUAZIONE DELL’AIUTO)

A

Il prompting consiste nel fornire aiuti aggiuntivi (prompt sono istruzioni, gesti, dimostrazioni, aiuti fisici etc.) che servono per aumentare la probabilità che i soggetti diano le risposte corrette.
fading
Il fading consiste nel togliere l’aiuto, ma in forma progressiva, gli aiuti vengono tolti gradualmente (es. sfumando fino a far sparire un’immagine, allungando i tempi in cui si fornisce un aiuto …)

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12
Q

Linguaggio funzionale

A

Routine” di comunicazione sociale, Informazioni sulla propria identità, Abilità linguistiche di base, Espressioni linguistiche dei concetti base, Propedeutica al lavoro

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13
Q
  • GLI INSEGNAMENTI SEGUONO I PRINCIPI DI ALCUNE STRATEGIE DI INSEGNAMENTO
  • → LA TECNICA DELL’ALTERNANZA
A
  • Consiste nell’alternare esercizi di apprendimento nuovi con vecchi esercizi a basso rischio di errore.
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14
Q

TECNICA DELL’ITERAZIONE DELLA RISPOSTA (BIS

A

Quando uno studente risponde spontaneamente in modo corretto ad un compito espressivo che comporta un altro rischio di errore, egli può essere stimolato ad eseguire più volte la stessa risposta per ottenere prestazioni sempre più precise.

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15
Q

ALCUNE STRATEGIE DI INSEGNAMENTO: LA TECNICA DELLA RIPETIZIONE DELLO STIMOLO

A

È un modo particolare di presentare, in un compito ricettivo, lo stimolo discriminativo, ossia lo stimolo critico in base a cui si deve dare la risposta.

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16
Q

→ LA TECNICA DELL’EVIDENZIAMENTO (HIGHLIGHTING)

A

È l’esagerazione di una caratteristica rilevante dello stimolo, l’evidenziare cioè gli elementi critici per l’apprendimento discriminativo.

17
Q

→ LA TECNICA DELL’AIUTO DIFFERITO

A

È impiegata per ridurre al minimo gli errori durante l’acquisizione di nuove discriminazioni e riguarda la collocazione nel tempo di suggerimenti (prompts).

18
Q

ABILITÀ PROTOMATEMATICHE

A

Sono abilità che possiamo evocare al di là del sistema linguistico, usando il confronto e il calcolo approssimativo - subitizzazione.

19
Q

Cos’è la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA)

A
  • è un insieme di metodi e strategie che servono per potenziare le capacità residue del soggetto di comunicare e offre anche un metodo alternativo al linguaggio dove esso è assente. prevede l’uso di simboli, fotografie, gesti, apparecchi informatici e serve a fare in modo che il soggetto sperimenti un modo di comunicare comprensibile a tutti
20
Q

DDAI ?

A

Disturbo da deficit di attenzione/iperattività

21
Q

Funzioni esecutive (Barkley, 1998) autocontrollo (ADHD)

A

Che assicurano flessibilità al nostro comportamento e permettono di gestire la distribuzione delle risorse attentive, di coordinare le sequenze delle varie azioni e di effettuare al momento giusto il passaggio da un compito all’altro.
Nei primi 6/7 anni il bambino impara ad impegnarsi in attività senza distrarsi, impara a ricordare gli obiettivi di un compito ecc.Impara cioè ad AUTOREGOLARSI.

22
Q

Intervento cognitivo-comportamentale (ICC)

A

L’ICC o la terapia del problem-solving possono essere condotti sia individualmente sia in gruppo (Cornoldi, Gardinale, Masi & Pettinò, 1996). Questo tipo di intervento combina l’insegnamento di strategie cognitive, per esempio le tappe del problem-solving e l’automonitoraggio, con tecniche di modificazione del comportamento, come per esempio i rinforzi, gli auto rinforzi e il modeling. Un trattamento che includa anche automonitoraggio e autovalutazione risulta estremamente utile per il miglioramento dell’autocontrollo.

23
Q

Alcuni interventi educativi(ADHD)

A

Finalizzati a creare innanzitutto un ambiente prevedibile e gestibile dall’esterno (eteroregolazione) in un’ottica di interiorizzazione graduale (autoregolazione).L’organizzazione del materiale, L’organizzazione dell’ambiente, L’organizzazione dei tempi di lavoro, Le routine, Le regole