DIRITTO PUBBLICO PAVESI Flashcards
Che cos’è il diritto?
Il diritto, in termini oggettivi, rappresenta l’insieme di regole di condotta che disciplinano i rapporti tra i membri di una collettività in un dato momento storico.
Il diritto è lo strumento con il quale la società si autoregola.
Quali sono le caratteristiche della norma giuridica?
-Generalità : Applicabilità della norma a tutti coloro che si trovano nella situazione disciplinata dalla norma,
es: tesserato di atletica , si sottopone alle regole della federazione che non sono scritte per un solo individuo , ma sono fatte per disciplinare tutti gli individui tesserati
-Astrattezza: cioè la norma giuridica non è fatta per il singolo atto concreto e specifico , ma viene scritta in modo che più azioni ricadano all’interno di questa norma . Es: chiunque rubi o uccida subirà conseguenze , non viene detto chiunque rubi quell’oggetto specifico o uccida in quella maniera particolare
-Esteriorità: Le norme regolano i comportamenti visibili e osservabili delle persone (come le regole di convivenza), non i loro pensieri o intenzioni.
-Bilateralità/Intersoggettività: Le norme creano una relazione in cui un vantaggio per una parte (diritti, facoltà) comporta un corrispondente obbligo per l’altra (doveri, oneri).
-Novità : Innovazione nell’ordinamento: - Disciplinando situazioni che prima non erano considerate;
- Modificando una precedente disciplina.
Il diritto è una scienza sociale le leggi derivano dai cambiamenti della società.
-Imperatività: Le norme sono obbligatorie e il loro rispetto è assicurato tramite sanzioni e, in alcuni casi, l’uso della forza, come quando superare il limite di velocità porta a una multa.
In cosa si divide l’ordinamento giuridico italiano?
L’ordinamento giuridico italiano si divide in 2:
-Ordinamento privato: Regola i rapporti tra individui e organizzazioni (es. diritto commerciale, del lavoro, di proprietà).
-Ordinamento pubblico: Disciplina la gestione del potere pubblico (es. diritto penale, amministrativo, tributario, costituzionale, sanitario).
Da cosa è costituito l’ordinamento giuridico?
L’ordinamento giuridico è costituito da 2 concezioni:
Normativistica: L’ordinamento è visto come un insieme di norme create esclusivamente dallo Stato, un approccio “top-down”.
Istituzionistica: Le norme nascono dall’interazione sociale; lo Stato è parte integrante della società e riflette il consenso e le istituzioni sociali, non agisce in isolamento.
Parliamo dello Stato moderno
Stato moderno
Stato moderno:
Nato dalla pace di Vestfalia (1648), lo Stato moderno si fonda su quattro elementi chiave:
Sovranità:
Il potere supremo di imporre regole, sia internamente (controllo e ordine sul territorio) che esternamente (indipendenza e relazioni con altri Stati). Oggi può essere limitato da enti locali o accordi internazionali (es. NATO, UE) -(articolo 11 della costituzione), ciò avviene dopo la seconda guerra mondiale per garantire la pace e i diritti umani grazie al trattato istitutivo dell’ONU con la dichiarazione dei diritti dell’uomo approvata il 10 dicembre del 1948.
Territorio:
L’area spaziale su cui lo Stato esercita il proprio potere, includendo terra, mare, spazio aereo e sottosuolo.
Popolo:
Il gruppo sociale legato allo Stato tramite la cittadinanza, che stabilisce diritti e doveri , alcune norme si applicano solo a chi ha la cittadinanza ad esempio, il diritto di voto riservato ai cittadini.
Apparato burocratico:
Una struttura organizzativa professionale e stabile che attua le regole dello Stato, garantendo il funzionamento continuo dell’apparato statale (come la gestione della leva obbligatoria e altre esigenze economiche). E agisce sulla base di regole tecniche pre-determinate .
Parlami della cittadinanza italiana
Cittadinanza:
È lo status che porta con sé diritti (es. diritto di voto) e doveri (es. difendere la Patria, contribuire alle spese pubbliche) garantiti dalla Costituzione. Nessuno può essere privato della cittadinanza per motivi politici.
Si acquisisce:
Alla nascita:
* Se un genitore è cittadino italiano.
* Se nato in Italia da genitori ignoti.
* Se nato in Italia da cittadini stranieri che non trasmettono la cittadinanza.
* Straniero nato in Italia che risiede legalmente fino alla maggiore età e, entro un anno, ne fa richiesta.
Su istanza:
* Coniuge straniero di un cittadino italiano.
* Straniero con un genitore o ascendente (fino al secondo grado) cittadino italiano per nascita.
* Straniero maggiorenne adottato da un cittadino italiano (con almeno 5 anni di residenza post-adozione).
* Straniero che ha prestato servizio allo Stato per almeno 5 anni.
* Cittadino di un Paese UE dopo 4 anni di residenza in Italia.
* Straniero dopo 10 anni di regolare residenza in Italia.
Parlami della cittadinanza dell’unione europea
Cittadinanza dell’Unione Europea:
È un’estensione della cittadinanza nazionale di uno Stato membro. Non sostituisce la cittadinanza italiana, ma la integra. Questo status conferisce alcuni diritti extra, ad esempio:
Libertà di movimento: Possibilità di circolare e risiedere liberamente in tutti gli Stati membri.
Protezione consolare: Accesso all’assistenza delle ambasciate o consolati di altri Stati membri, se il tuo Stato non è presente.
Partecipazione democratica: Diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo, di rivolgersi al mediatore europeo e di votare (e candidarsi) nelle elezioni comunali e del Parlamento europeo nel paese in cui risiedi.
Cosa si intende per persona giuridica
Persona giuridica:
La persona giuridica è un concetto fondamentale nel diritto e rappresenta un soggetto capace di avere effetti giuridici, cioè di agire e di essere titolare di diritti e doveri.
Non è lo Stato nel suo insieme: Anche se si dice che lo Stato possiede personalità giuridica, in realtà lo Stato non opera come un unico soggetto.
Funzionamento attraverso enti pubblici: Lo Stato esercita le sue funzioni tramite enti pubblici dotati di personalità giuridica, che agiscono per perseguire gli interessi comuni della comunità.
Interessi multipli: Questi enti possono mirare a interessi diversi, che talvolta possono persino essere in conflitto tra loro, riflettendo la complessità degli interessi all’interno dello Stato.
Cosa si intende per podestà pubblica
Podestà pubblica:
Lo Stato e gli enti pubblici occupano una posizione di supremazia rispetto ai soggetti privati, questo è grazie alle norme giuridiche . Questo significa che:
Gli atti compiuti dalle autorità pubbliche producono effetti giuridici , indipendentemente dal consenso o dal dissenso dei privati.
Il potere di imperio consente allo Stato e agli enti pubblici di imporre regole e decisioni per mantenere l’ordine e tutelare gli interessi collettivi.
Cosa si intende per forma di stato?
Per forme di stato si va indicare quella classificazione che prende in considerazione le caratteristiche con cui lo stato si va a rapportare con il cittadino , o l’abitante della terra su cui è esercitata una forza superiore
cosa si intende con chiave diacronica quando si parla delle classificazioni delle forme di stato?
In chiave diacronica si intende seguire un ordine cronologico:
Ordinamento feudale, Stato assoluto, Stato liberale, Stato democratico-pluralistico, Stato autoritario e/o
totalitario, Stato socialista
Parlami dell’ordinamento feudale .
L’ordinamento feudale è stato presente in Europa dal IX al XII sec .
Al vertice della struttura sociale c’erano due grandi autorità:
- L’Imperatore: che aveva potere territoriale ;
- il Papa: che aveva sia potere territoriale che religioso.
La gestione del potere era divisa tra queste due autorità, siamo nel periodo dei guelfi e ghibellini.
Questa gestione del potere frammentaria comportava grandi instabilità ed era caratterizzata da guerre e mancanza di serenità.
Hai livelli sottostanti la società era fortemente divisa:
– Pluralismo feudale;
– Pluralismo comunale: formato da gente comune , servi e contadini .
Quindi per una mancanza di una struttura stabile per governare il rapporto che c’era tra le varie sfere di potere , grandi e piccole che siano , era basato su rapporti personali e diretti con uso anche di contratti . Inoltre c’era questo concetto che se io posseggo un territorio tutto ciò che vi è sopra è mio incluso pure le persone che lo abitano
Parlami dello stato assoluto.
Lo stato assoluto nasce con il Trattato di Westfalia nel 1648, dove tutto il potere viene incentrato nelle mani della «Corona» e l’obiettivo era consolidare il potere in unica figura.
Come erano suddivisi i poteri ?
- Potere legislativo: si basava sulla volontà del Re, che era l’unica fonte di produzione del diritto e senza limiti legali (il re è al di fuori delle leggi, per poter affermare il proprio potere assoluto
- Potere esecutivo: Era il Re che poneva gli obiettivi da raggiungere e sempre il Re decideva gli strumenti per raggiungerli
- Potere giudiziario: avveniva attraverso corti nominate dal Re.
Fasi dello Stato assoluto
Prima fase , assolutismo empirico dal 1500 al 1700 :
Il Re non ammette resistenze interne vi è solamente una
dinastia monarchico ereditaria (non esiste la democrazia, non c’è acceso al potere al di fuori della linea di sangue del re )
- Mantenimento della pace pubblica: elemento che permette un miglioramento dello stile di vita, ma in cambio i cittadini devono sottomettersi al Re.
Seconda fase , assolutismo illuminato o Stato di polizia, tra 1600 e 1800, consolidamento del potere regio, si inizia a pensare molto di più al benessere dei propri cittadini e il Re quindi aumenta la propria presenza sul piano economico.
Questo comporta un ingresso del Re anche nelle decisioni locali diminuendo il potere delle famiglie nobiliari (soppressione delle autonomie e libertà locali).
Parlami dello stato liberale
Nasce tra il ‘600 e l’800 come risposta delle borghesie (cioè classi sociali con potere economico) che volevano partecipare al potere politico per promuovere liberalismo economico: produzione capitalistica, libero mercato, libera iniziativa.
Esempi storici:
-Bill of Rights (UK, 1689): dopo la Magna Carta, limita il potere del sovrano e riconosce diritti ai cittadini. Nasce così la monarchia costituzionale.
-Rivoluzione americana (1776): “niente tasse senza rappresentanza” . I borghesi vogliono partecipare al governo: nasce uno Stato di diritto.
-Rivoluzione francese (1789): i borghesi spingono per i loro diritti contro l’assolutismo del re. Nasce la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Caratteristiche comuni:
Le rivoluzioni sono guidate da borghesi che, grazie al loro potere economico, influenzano il popolo.
Si afferma lo Stato di diritto, dove il potere è limitato dalla legge.
Presupposti ideologici:
Illuminismo: esalta la ragione, la libertà e l’uguaglianza.
-Separazione dei poteri (Locke, Montesquieu): potere legislativo, esecutivo e giudiziario devono restare separati.
Obiettivo: certezza del diritto, uguaglianza tra i contraenti, fine dei privilegi, prevedibilità delle leggi. Anche il re deve obbedire alla legge.
→ Scopo finale: tutelare gli interessi della borghesia e creare stabilità per l’economia.
Che cos’è lo stato di diritto liberale ?
Stato di diritto liberale
Limitazione del potere sovrano:
Supremazia della legge: Il principio di legalità impone che le leggi valgano per tutti, compreso il sovrano.
Aggregazioni limitative: L’affermazione dei parlamenti nel potere legislativo serve a contenere l’autorità del re.
Economia libera: Lo stato di diritto garantisce il libero funzionamento del mercato, non intervenendo nell’economia e assicurando la prosperità della borghesia (stato minimo).
Tutela dell’individualità: Introduzione della proprietà privata, con possibilità d’esproprio solo in presenza di un indennizzo adeguato.
Sanzione regia:
Nonostante le limitazioni, il sovrano manteneva il diritto di sanzione, potendo impedire l’entrata in vigore di nuove leggi.
Costituzioni e codificazione:
Prime costituzioni: Organizzate secondo i principi del civil law (attraverso leggi e atti normativi), a differenza del common law, dove il diritto si sviluppa dai precedenti giudiziari.
Regole semplici e flessibili: In passato il sovrano poteva modificare le regole in collaborazione con i neo-parlamenti, mentre oggi la modifica della costituzione (es. art. 139) è molto più complessa.
Code Napoleon (1804): Primo esempio di codificazione sistematica delle norme che disciplinano i rapporti tra Stato e società.
Statuto Albertino in Italia: La prima costituzione italiana, valida fino all’adozione della costituzione repubblicana del 1948.
Parlami dello stato autoritario o totalitario
Stato autoritario o totalitario (Reazionario):
Origine:
Il crollo dello stato di diritto liberale, basato sulle necessità della borghesia, quando altre classi sociali iniziano a pretendere partecipazione politica (nascono i partiti popolari).
Reazioni:
Diverse risposte emergono, tra cui lo stato socialista e quello totalitario, e uno stato reazionario che riafferma i vecchi valori per garantire la sicurezza della borghesia.
Esempi:
Stato fascista in Italia e stato nazionalsocialista.
Caratteristiche dello stato reazionario:
Valorizzazione della collettività nazionale a discapito dell’individualismo.
Centralità di una figura carismatica (il Capo).
Configurazione del partito unico.
Forte limitazione dei diritti soggettivi (es. diritto di riunione, di associazione e di manifestazione del pensiero).
Introduzione di leggi razziali.
Soppressione dell’autonomia locale.
Ripudio della separazione dei poteri, con il Parlamento che diventa un organo del partito.
che cos’è lo stato socialista ?
Stato socialista
Origini:
La prima realizzazione è nell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (1922), in opposizione allo Stato liberale.
Obiettivo:
Creare una società senza disuguaglianze, guidata dal proletariato, eliminando il potere della borghesia.
Fondamenti ideologici:
Dittatura del proletariato: Periodo transitorio iniziale che in pratica dura per tutta la vita dell’URSS.
Eliminazione della borghesia: Per annullare il potere statale nella società.
Società senza classi: Mira a eliminare le divisioni sociali e i conflitti di classe.
Economia pianificata: Rifiuto dell’economia di mercato a favore di una pianificazione centrale.
Esito storico:
Il sistema socialista ha portato a tensioni e crisi interne, culminando nella caduta del Muro di Berlino nel 1989, segnando la fine di questo modello.
Parlami dello stato democratico pluralistico
Stato democratico-pluralistico
Evoluzione dallo Stato liberale:
L’evoluzione avviene con l’entrata in vigore di costituzioni che aboliscono i vincoli del censo e del reddito minimo.
Suffragio universale:
Tutti hanno il diritto di voto, inclusi uomini e donne, con l’unica limitazione anagrafica (età minima 18 anni).
Nuovo metodo votativo quantitativo:
Il potere non è più riservato a una sola classe (il solo ceto borghese), ma è condiviso dal popolo, che partecipa attivamente alla formazione del potere.
Parlami invece della situazione italiana , come si evolve ?
Stato democratico-pluralistico in Italia (dopo guerra)
Problema di coesione sociale:
Dopo la guerra, si è notato che le diverse componenti della società (ad esempio, i ricchi e chi vive al Sud) facevano fatica a dialogare e raggiungere un senso di unità.
Obiettivo della Prima Repubblica:
Favorire la coesione tra i partiti, che rappresentano le varie componenti della società, anche se non sempre è stato possibile a causa del rifiuto di alcuni gruppi di entrare nel dialogo.
Riconoscimento del pluralismo:
L’Italia abbraccia il pluralismo politico, riconoscendo la legittimità di diversi gruppi sociali, partiti e associazioni, e incoraggiandone la partecipazione attiva alla vita pubblica.
Manifestazione del pluralismo:
Si evidenzia attraverso l’autonomia speciale di alcune regioni (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia), che hanno forme particolari di autonomia per rispondere alle esigenze specifiche dei loro territori.
Cosa dice lo statuto albertino nell’articolo 3?
Statuto Albertino e Uguaglianza Formale vs. Reale
Art. 3: Afferma l’uguaglianza formale di tutti davanti alla legge.
Problema: Il sovrano deteneva il potere esecutivo, legislativo e giudiziario.
Conseguenza: I cittadini, pur formalmente uguali, erano effettivamente subordinati al sovrano, rendendo impossibile l’accesso al potere e generando immobilismo sociale.
Cosa viene detto nell’articolo 3 della costituzione repubblicana ?
Art. 3 della Costituzione Repubblicana
Uguaglianza formale e sostanziale:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
Obbligo della Repubblica:
Rimuovere gli ostacoli economici e sociali che limitano la libertà e l’uguaglianza, favorendo il pieno sviluppo della persona e la partecipazione attiva in politica, economia e società.
Esempi pratici:
Diritto allo studio
Accesso alla sanità pubblica
Contributi per lo sviluppo delle infrastrutture territoriali
Come avviene la crisi dello stato sociale ?
Crisi dello Stato Sociale
Servizi onerosi: Per garantire i diritti dell’art. 3, lo Stato ha erogato servizi costosi che hanno aumentato il debito pubblico.
Privatizzazione: In risposta alle difficoltà economiche, servizi essenziali (poste, Enel, sanità) sono stati privatizzati, spesso a scapito della qualità, poiché il profitto diventa l’obiettivo principale.
Integrazione europea: Per ridurre il debito, l’Italia si è unita all’Unione Europea, accettando una riduzione della propria sovranità.