DIRITTO PUBBLICO PAVESI Flashcards

1
Q

Che cos’è il diritto?

A

Il diritto, in termini oggettivi, rappresenta l’insieme di regole di condotta che disciplinano i rapporti tra i membri di una collettività in un dato momento storico.

Il diritto è lo strumento con il quale la società si autoregola.

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2
Q

Quali sono le caratteristiche della norma giuridica?

A

-Generalità : Applicabilità della norma a tutti coloro che si trovano nella situazione disciplinata dalla norma,
es: tesserato di atletica , si sottopone alle regole della federazione che non sono scritte per un solo individuo , ma sono fatte per disciplinare tutti gli individui tesserati

-Astrattezza: cioè la norma giuridica non è fatta per il singolo atto concreto e specifico , ma viene scritta in modo che più azioni ricadano all’interno di questa norma . Es: chiunque rubi o uccida subirà conseguenze , non viene detto chiunque rubi quell’oggetto specifico o uccida in quella maniera particolare

-Esteriorità: Le norme regolano i comportamenti visibili e osservabili delle persone (come le regole di convivenza), non i loro pensieri o intenzioni.

-Bilateralità/Intersoggettività: Le norme creano una relazione in cui un vantaggio per una parte (diritti, facoltà) comporta un corrispondente obbligo per l’altra (doveri, oneri).

-Novità : Innovazione nell’ordinamento: - Disciplinando situazioni che prima non erano considerate;
- Modificando una precedente disciplina.
Il diritto è una scienza sociale le leggi derivano dai cambiamenti della società.

-Imperatività: Le norme sono obbligatorie e il loro rispetto è assicurato tramite sanzioni e, in alcuni casi, l’uso della forza, come quando superare il limite di velocità porta a una multa.

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3
Q

In cosa si divide l’ordinamento giuridico italiano?

A

L’ordinamento giuridico italiano si divide in 2:

-Ordinamento privato: Regola i rapporti tra individui e organizzazioni (es. diritto commerciale, del lavoro, di proprietà).

-Ordinamento pubblico: Disciplina la gestione del potere pubblico (es. diritto penale, amministrativo, tributario, costituzionale, sanitario).

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4
Q

Da cosa è costituito l’ordinamento giuridico?

A

L’ordinamento giuridico è costituito da 2 concezioni:

Normativistica: L’ordinamento è visto come un insieme di norme create esclusivamente dallo Stato, un approccio “top-down”.

Istituzionistica: Le norme nascono dall’interazione sociale; lo Stato è parte integrante della società e riflette il consenso e le istituzioni sociali, non agisce in isolamento.

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5
Q

Parliamo dello Stato moderno

A

Stato moderno
Stato moderno:
Nato dalla pace di Vestfalia (1648), lo Stato moderno si fonda su quattro elementi chiave:

Sovranità:
Il potere supremo di imporre regole, sia internamente (controllo e ordine sul territorio) che esternamente (indipendenza e relazioni con altri Stati). Oggi può essere limitato da enti locali o accordi internazionali (es. NATO, UE) -(articolo 11 della costituzione), ciò avviene dopo la seconda guerra mondiale per garantire la pace e i diritti umani grazie al trattato istitutivo dell’ONU con la dichiarazione dei diritti dell’uomo approvata il 10 dicembre del 1948.

Territorio:
L’area spaziale su cui lo Stato esercita il proprio potere, includendo terra, mare, spazio aereo e sottosuolo.

Popolo:
Il gruppo sociale legato allo Stato tramite la cittadinanza, che stabilisce diritti e doveri , alcune norme si applicano solo a chi ha la cittadinanza ad esempio, il diritto di voto riservato ai cittadini.

Apparato burocratico:
Una struttura organizzativa professionale e stabile che attua le regole dello Stato, garantendo il funzionamento continuo dell’apparato statale (come la gestione della leva obbligatoria e altre esigenze economiche). E agisce sulla base di regole tecniche pre-determinate .

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6
Q

Parlami della cittadinanza italiana

A

Cittadinanza:
È lo status che porta con sé diritti (es. diritto di voto) e doveri (es. difendere la Patria, contribuire alle spese pubbliche) garantiti dalla Costituzione. Nessuno può essere privato della cittadinanza per motivi politici.

Si acquisisce:

Alla nascita:
* Se un genitore è cittadino italiano.
* Se nato in Italia da genitori ignoti.
* Se nato in Italia da cittadini stranieri che non trasmettono la cittadinanza.
* Straniero nato in Italia che risiede legalmente fino alla maggiore età e, entro un anno, ne fa richiesta.

Su istanza:
* Coniuge straniero di un cittadino italiano.
* Straniero con un genitore o ascendente (fino al secondo grado) cittadino italiano per nascita.
* Straniero maggiorenne adottato da un cittadino italiano (con almeno 5 anni di residenza post-adozione).
* Straniero che ha prestato servizio allo Stato per almeno 5 anni.
* Cittadino di un Paese UE dopo 4 anni di residenza in Italia.
* Straniero dopo 10 anni di regolare residenza in Italia.

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7
Q

Parlami della cittadinanza dell’unione europea

A

Cittadinanza dell’Unione Europea:
È un’estensione della cittadinanza nazionale di uno Stato membro. Non sostituisce la cittadinanza italiana, ma la integra. Questo status conferisce alcuni diritti extra, ad esempio:

Libertà di movimento: Possibilità di circolare e risiedere liberamente in tutti gli Stati membri.

Protezione consolare: Accesso all’assistenza delle ambasciate o consolati di altri Stati membri, se il tuo Stato non è presente.

Partecipazione democratica: Diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo, di rivolgersi al mediatore europeo e di votare (e candidarsi) nelle elezioni comunali e del Parlamento europeo nel paese in cui risiedi.

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8
Q

Cosa si intende per persona giuridica

A

Persona giuridica:
La persona giuridica è un concetto fondamentale nel diritto e rappresenta un soggetto capace di avere effetti giuridici, cioè di agire e di essere titolare di diritti e doveri.

Non è lo Stato nel suo insieme: Anche se si dice che lo Stato possiede personalità giuridica, in realtà lo Stato non opera come un unico soggetto.

Funzionamento attraverso enti pubblici: Lo Stato esercita le sue funzioni tramite enti pubblici dotati di personalità giuridica, che agiscono per perseguire gli interessi comuni della comunità.

Interessi multipli: Questi enti possono mirare a interessi diversi, che talvolta possono persino essere in conflitto tra loro, riflettendo la complessità degli interessi all’interno dello Stato.

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9
Q

Cosa si intende per podestà pubblica

A

Podestà pubblica:
Lo Stato e gli enti pubblici occupano una posizione di supremazia rispetto ai soggetti privati, questo è grazie alle norme giuridiche . Questo significa che:

Gli atti compiuti dalle autorità pubbliche producono effetti giuridici , indipendentemente dal consenso o dal dissenso dei privati.

Il potere di imperio consente allo Stato e agli enti pubblici di imporre regole e decisioni per mantenere l’ordine e tutelare gli interessi collettivi.

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10
Q

Cosa si intende per forma di stato?

A

Per forme di stato si va indicare quella classificazione che prende in considerazione le caratteristiche con cui lo stato si va a rapportare con il cittadino , o l’abitante della terra su cui è esercitata una forza superiore

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11
Q

cosa si intende con chiave diacronica quando si parla delle classificazioni delle forme di stato?

A

In chiave diacronica si intende seguire un ordine cronologico:

Ordinamento feudale, Stato assoluto, Stato liberale, Stato democratico-pluralistico, Stato autoritario e/o
totalitario, Stato socialista

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12
Q

Parlami dell’ordinamento feudale .

A

L’ordinamento feudale è stato presente in Europa dal IX al XII sec .
Al vertice della struttura sociale c’erano due grandi autorità:

  • L’Imperatore: che aveva potere territoriale ;
  • il Papa: che aveva sia potere territoriale che religioso.

La gestione del potere era divisa tra queste due autorità, siamo nel periodo dei guelfi e ghibellini.
Questa gestione del potere frammentaria comportava grandi instabilità ed era caratterizzata da guerre e mancanza di serenità.
Hai livelli sottostanti la società era fortemente divisa:

– Pluralismo feudale;
– Pluralismo comunale: formato da gente comune , servi e contadini .

Quindi per una mancanza di una struttura stabile per governare il rapporto che c’era tra le varie sfere di potere , grandi e piccole che siano , era basato su rapporti personali e diretti con uso anche di contratti . Inoltre c’era questo concetto che se io posseggo un territorio tutto ciò che vi è sopra è mio incluso pure le persone che lo abitano

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13
Q

Parlami dello stato assoluto.

A

Lo stato assoluto nasce con il Trattato di Westfalia nel 1648, dove tutto il potere viene incentrato nelle mani della «Corona» e l’obiettivo era consolidare il potere in unica figura.

Come erano suddivisi i poteri ?

  • Potere legislativo: si basava sulla volontà del Re, che era l’unica fonte di produzione del diritto e senza limiti legali (il re è al di fuori delle leggi, per poter affermare il proprio potere assoluto
  • Potere esecutivo: Era il Re che poneva gli obiettivi da raggiungere e sempre il Re decideva gli strumenti per raggiungerli
  • Potere giudiziario: avveniva attraverso corti nominate dal Re.

Fasi dello Stato assoluto

Prima fase , assolutismo empirico dal 1500 al 1700 :

Il Re non ammette resistenze interne vi è solamente una
dinastia monarchico ereditaria (non esiste la democrazia, non c’è acceso al potere al di fuori della linea di sangue del re )

  • Mantenimento della pace pubblica: elemento che permette un miglioramento dello stile di vita, ma in cambio i cittadini devono sottomettersi al Re.

Seconda fase , assolutismo illuminato o Stato di polizia, tra 1600 e 1800, consolidamento del potere regio, si inizia a pensare molto di più al benessere dei propri cittadini e il Re quindi aumenta la propria presenza sul piano economico.

Questo comporta un ingresso del Re anche nelle decisioni locali diminuendo il potere delle famiglie nobiliari (soppressione delle autonomie e libertà locali).

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14
Q

Parlami dello stato liberale

A

Nasce tra il ‘600 e l’800 come risposta delle borghesie (cioè classi sociali con potere economico) che volevano partecipare al potere politico per promuovere liberalismo economico: produzione capitalistica, libero mercato, libera iniziativa.

Esempi storici:

-Bill of Rights (UK, 1689): dopo la Magna Carta, limita il potere del sovrano e riconosce diritti ai cittadini. Nasce così la monarchia costituzionale.

-Rivoluzione americana (1776): “niente tasse senza rappresentanza” . I borghesi vogliono partecipare al governo: nasce uno Stato di diritto.

-Rivoluzione francese (1789): i borghesi spingono per i loro diritti contro l’assolutismo del re. Nasce la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.

Caratteristiche comuni:

Le rivoluzioni sono guidate da borghesi che, grazie al loro potere economico, influenzano il popolo.

Si afferma lo Stato di diritto, dove il potere è limitato dalla legge.

Presupposti ideologici:

Illuminismo: esalta la ragione, la libertà e l’uguaglianza.

-Separazione dei poteri (Locke, Montesquieu): potere legislativo, esecutivo e giudiziario devono restare separati.

Obiettivo: certezza del diritto, uguaglianza tra i contraenti, fine dei privilegi, prevedibilità delle leggi. Anche il re deve obbedire alla legge.
→ Scopo finale: tutelare gli interessi della borghesia e creare stabilità per l’economia.

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15
Q

Che cos’è lo stato di diritto liberale ?

A

Stato di diritto liberale

Limitazione del potere sovrano:

Supremazia della legge: Il principio di legalità impone che le leggi valgano per tutti, compreso il sovrano.

Aggregazioni limitative: L’affermazione dei parlamenti nel potere legislativo serve a contenere l’autorità del re.

Economia libera: Lo stato di diritto garantisce il libero funzionamento del mercato, non intervenendo nell’economia e assicurando la prosperità della borghesia (stato minimo).

Tutela dell’individualità: Introduzione della proprietà privata, con possibilità d’esproprio solo in presenza di un indennizzo adeguato.

Sanzione regia:

Nonostante le limitazioni, il sovrano manteneva il diritto di sanzione, potendo impedire l’entrata in vigore di nuove leggi.

Costituzioni e codificazione:

Prime costituzioni: Organizzate secondo i principi del civil law (attraverso leggi e atti normativi), a differenza del common law, dove il diritto si sviluppa dai precedenti giudiziari.

Regole semplici e flessibili: In passato il sovrano poteva modificare le regole in collaborazione con i neo-parlamenti, mentre oggi la modifica della costituzione (es. art. 139) è molto più complessa.

Code Napoleon (1804): Primo esempio di codificazione sistematica delle norme che disciplinano i rapporti tra Stato e società.

Statuto Albertino in Italia: La prima costituzione italiana, valida fino all’adozione della costituzione repubblicana del 1948.

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16
Q

Parlami dello stato autoritario o totalitario

A

Stato autoritario o totalitario (Reazionario):

Origine:
Il crollo dello stato di diritto liberale, basato sulle necessità della borghesia, quando altre classi sociali iniziano a pretendere partecipazione politica (nascono i partiti popolari).

Reazioni:
Diverse risposte emergono, tra cui lo stato socialista e quello totalitario, e uno stato reazionario che riafferma i vecchi valori per garantire la sicurezza della borghesia.

Esempi:
Stato fascista in Italia e stato nazionalsocialista.

Caratteristiche dello stato reazionario:

Valorizzazione della collettività nazionale a discapito dell’individualismo.

Centralità di una figura carismatica (il Capo).

Configurazione del partito unico.

Forte limitazione dei diritti soggettivi (es. diritto di riunione, di associazione e di manifestazione del pensiero).

Introduzione di leggi razziali.

Soppressione dell’autonomia locale.

Ripudio della separazione dei poteri, con il Parlamento che diventa un organo del partito.

17
Q

che cos’è lo stato socialista ?

A

Stato socialista

Origini:
La prima realizzazione è nell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (1922), in opposizione allo Stato liberale.

Obiettivo:
Creare una società senza disuguaglianze, guidata dal proletariato, eliminando il potere della borghesia.

Fondamenti ideologici:

Dittatura del proletariato: Periodo transitorio iniziale che in pratica dura per tutta la vita dell’URSS.

Eliminazione della borghesia: Per annullare il potere statale nella società.

Società senza classi: Mira a eliminare le divisioni sociali e i conflitti di classe.

Economia pianificata: Rifiuto dell’economia di mercato a favore di una pianificazione centrale.

Esito storico:
Il sistema socialista ha portato a tensioni e crisi interne, culminando nella caduta del Muro di Berlino nel 1989, segnando la fine di questo modello.

18
Q

Parlami dello stato democratico pluralistico

A

Stato democratico-pluralistico

Evoluzione dallo Stato liberale:
L’evoluzione avviene con l’entrata in vigore di costituzioni che aboliscono i vincoli del censo e del reddito minimo.

Suffragio universale:
Tutti hanno il diritto di voto, inclusi uomini e donne, con l’unica limitazione anagrafica (età minima 18 anni).

Nuovo metodo votativo quantitativo:
Il potere non è più riservato a una sola classe (il solo ceto borghese), ma è condiviso dal popolo, che partecipa attivamente alla formazione del potere.

19
Q

Parlami invece della situazione italiana , come si evolve ?

A

Stato democratico-pluralistico in Italia (dopo guerra)

Problema di coesione sociale:
Dopo la guerra, si è notato che le diverse componenti della società (ad esempio, i ricchi e chi vive al Sud) facevano fatica a dialogare e raggiungere un senso di unità.

Obiettivo della Prima Repubblica:
Favorire la coesione tra i partiti, che rappresentano le varie componenti della società, anche se non sempre è stato possibile a causa del rifiuto di alcuni gruppi di entrare nel dialogo.

Riconoscimento del pluralismo:
L’Italia abbraccia il pluralismo politico, riconoscendo la legittimità di diversi gruppi sociali, partiti e associazioni, e incoraggiandone la partecipazione attiva alla vita pubblica.

Manifestazione del pluralismo:
Si evidenzia attraverso l’autonomia speciale di alcune regioni (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia), che hanno forme particolari di autonomia per rispondere alle esigenze specifiche dei loro territori.

20
Q

Cosa dice lo statuto albertino nell’articolo 3?

A

Statuto Albertino e Uguaglianza Formale vs. Reale

Art. 3: Afferma l’uguaglianza formale di tutti davanti alla legge.

Problema: Il sovrano deteneva il potere esecutivo, legislativo e giudiziario.

Conseguenza: I cittadini, pur formalmente uguali, erano effettivamente subordinati al sovrano, rendendo impossibile l’accesso al potere e generando immobilismo sociale.

21
Q

Cosa viene detto nell’articolo 3 della costituzione repubblicana ?

A

Art. 3 della Costituzione Repubblicana

Uguaglianza formale e sostanziale:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.

Obbligo della Repubblica:
Rimuovere gli ostacoli economici e sociali che limitano la libertà e l’uguaglianza, favorendo il pieno sviluppo della persona e la partecipazione attiva in politica, economia e società.

Esempi pratici:

Diritto allo studio

Accesso alla sanità pubblica

Contributi per lo sviluppo delle infrastrutture territoriali

22
Q

Come avviene la crisi dello stato sociale ?

A

Crisi dello Stato Sociale

Servizi onerosi: Per garantire i diritti dell’art. 3, lo Stato ha erogato servizi costosi che hanno aumentato il debito pubblico.

Privatizzazione: In risposta alle difficoltà economiche, servizi essenziali (poste, Enel, sanità) sono stati privatizzati, spesso a scapito della qualità, poiché il profitto diventa l’obiettivo principale.

Integrazione europea: Per ridurre il debito, l’Italia si è unita all’Unione Europea, accettando una riduzione della propria sovranità.