Diagnosi e valutazione Flashcards
Il concetto di affidabilità nella diagnosi e valutazione clinica? I più importanti tipi di concetti di affidabilità?
Per il concetto di affidabilità si intende la coerenza delle misurazioni. I più importanti concetti dai affidabilità sono:
- Affidabilità interrater, indica il grado di concordanza nel giudizio espresso da due osservatori indipendenti su uno stesso fenomeno da essi osservato. Per fare un esempio tratto dal baseball,due arbitri possono trovarsi o meno d’accordo nel giudicare se un lancio sia buono o sia invece un fallo.
- Affidabilità test-retest, misura il grado in cui un soggetto osservato in due momenti diversi, o sottoposto due volte allo stesso test, magari a distanza di settimane o mesi, tende a ottenere punteggi simili. Questo tipo di affidabilità ha senso, ovviamente, solo quando sia lecito assumere che, nell’intervallo di tempo fra i due test, il soggetto non può subire un cambiamento apprezzabile rispetto alla variabile che viene misurata; una tipica situazione in cui questa affidabilità è alta è la valutazione dei test di intelligenza.
- Affidabilità da coerenza interna, valuta se item di un test sono fra loro correlati.
Il concetto di validità nella valutazione e nella diagnosi?
Il concetto di validità indica se davvero una procedura di valutazione misura ciò che intende misurare; é importante notare che il concetto di validità è in stretto contatto con quello di affidabilità: misure inaffidabili non possono essere valide. Tuttavia, l’affidabilità di una misura non basta per garantire la validità. Ad esempio, l’altezza può essere misurata in modo affidabile, ma non può certo costituire una misura valida dell’ansia.
Indica ed esplica i vari tipi di validità.
- Validità di contenuto: indica se una misura rappresenta adeguatamente l’ambito che si sta indagando.
-Validità di criterio: viene valutata determinando se una misura è associata in modo costante e prevedibile a un’altra misura (il criterio). Se entrambe le variabili vengono misurate nello stesso momento, si parla di validità concorrente (a volte detta anche descrittiva). Ad esempio la misura dei pensieri estremamente negativi che si ritiene giochino un ruolo importante nello sviluppo della depressione. La validità di criterio per questa misura dei pensieri negativi potrebbe essere provata dimostrando che in questo test i soggetti affetti da depressione ottengono un punteggio più alto rispetto a soggetti non affetti.
In alternativa, si può stabilire la validità di criterio della misura in questione valutandone la capacità di prevedere un’altra variabile, misurata in un secondo momento a distanza di tempo; in questo caso si parla di validità predittiva. - Validità di costrutto: è un concetto più complesso, che acquista particolare rilevanza quando si vuole interpretare un test come misura di qualche caratteristica, costrutto, che non può essere osservata direttamente.
Un “costrutto” è un’entità di cui si inferisce l’esistenza, come l’ansia o le distorsioni cognitive. In termini generali, la validità di costrutto fa riferimento a un preciso quadro teorico. PER DETTAGLI ED ESEMPI PAG 67-68.
Quali sono state le due innovazioni fondamentali introdotte con il DSM-III?
- Criteri diagnostici specifici: i sintomi richiesti per trarre una determinata diagnosi sono descritti con precisione, e le definizioni dei sintomi clinici sono riprese in un glossario a parte.
- Le caratteristiche di ogni diagnosi sono state definite in maniera molto più dettagliata, rispetto al DSM-II.
Di ogni disturbo vengono descritte le caratteristiche essenziali, quindi quelle associate, come i dati emersi da ricerche di laboratorio e i risultati di esami fisici. Infine, un sunto della letteratura scientifica rilevante fornisce informazioni su vari aspetti del disturbo: età di insorgenza, decorso, prevalenza, fattori di rischio e di prognosi, fattori culturali e di genere e diagnosi differenziale.
Cosa si usa nel DSM-5 come base per la diagnosi?
I sintomi.
Perché non si usa l’eziologia del disturbo mentale per diagnosticare le malattie ma si continua ad utilizzare i sintomi?
Non si utilizza l’eziologia della malattia perché molto semplicemente non siamo ancora in grado di comprendere approfonditamente e chiaramente le cause dei disturbi (eziologia), per cui non siamo di organizzare la diagnosi in base all’eziologia.
I principali cambiamenti nel DSM-5 comprendono?
a l’eliminazione del sistema multiassiale
b la riorganizzazione dei capitoli
c un numero molto inferiore di diagnosi
d nessuna delle precedenti
b
Quale tipo di affidabilità o validità viene valutato dalle seguenti procedure?
1____ Un gruppo di studenti delle superiori viene sottoposto a uno stesso test di QI per due anni di seguito
2____ Un gruppo di studenti delle superiori viene sottoposto a un test di QI, e i punteggi vengono correlati a quelli ottenuti in un differente test di QI che era stato loro somministrato l’anno prima.
3____ Dopo avere sviluppato un questionario per misurare la tendenza a colpevolizzarsi, i ricercatori lo utilizzano per verificare se è in grado di prevedere la depressione, se è correlato con l’avere subito abusi nell’infanzia e con una carenza di assertività sul lavoro.
4_____ Delle persone hanno un colloquio clinico con due medici diversi, quindi i ricercatori esaminano il grado di concordanza fra le loro diagnosi.
a) Affidabilità interrater
b) affidabilità test-retest
c) Validità di criterio
d) Validità di costrutto
1=b
2=c
3=d
4=a
Cos’è il fenomeno della comorbilità che si verifica nel durante la diagnosi basata sul DSM-5?
Alcuni studiosi sostengono che il sistema prevede distinzioni troppo sottili, basate su piccole differenze a livello sintomatico. Un effetto collaterale dell’enorme numero di categorie diagnostiche è il fenomeno definito comorbilità, che indica la presenza di una seconda diagnosi. Tra le persone che soddisfano i criteri diagnostici di almeno una categoria psichiatrica del DSM-IV-TR, il 45% soddisfa anche criteri per almeno un’altra diagnosi.
Differenza tra sistema diagnostico categoriale e dimnsinonale?
Nel sistema categoriale per diagnosticare una sindrome si usa definire semplicemente se la persona in questione presenti o meno certi sintomi. Inoltre, si stabilisce una soglia al cui livello un disturbo diventa diagnosticabile - ad esempio, la persona in esame ha la schizofrenia oppure no?; i sintomi corrispondono a quelli previsti dalla categoria dell’episodio maniacale oppure no?; in certi casi la soglia viene stabilita in base al numero di sintomi che una persona presenta e deve soddisfare per venire diagnosticata. Una delle ragioni per cui i sistemi categoriali godono di tanta popolarità è perché definiscono una soglia per il trattamento clinico.
Il sistema diagnostico dimensionale definisce il grado in cui una certa entità è presente (ad esempio, la scala da 1 a 10 dell’ansia). Questo sistema ha una soglia molto più sensibile.
(a pagina 77 figura 3.5 è presente uno schema che raffigura le differenze tra i due tipi di classificazione)
Elencare tre ragioni per le quali alcuni studiosi sostengono che il DSM dovrebbe raggruppare le diagnosi.
Elevata comorbilità; categorie diagnostiche diverse sono correlate alle stesse cause; i sintomi di categorie diagnostiche diverse rispondono agli stessi trattamenti.
Quali sono tre tipi di caratteristiche generali che una diagnosi valida dovrebbe consentire di prevedere?
Tre qualsiasi delle seguenti: eziologia, decorso, funzionamento sociale, trattamento.
Perché è importante la valutazione psicologiac?
Oltre che per formulare diagnosi, le tecniche di valutazione psicologica vengono utilizzate per altre finalità importanti. Spesso vengono utilizzate per identificare gli interventi terapeutici appropriati, inoltre permettono di controllare nel corso del tempo gli effetti del trattamento scelto. Sono anche fondamentali per condurre ricerche sull’eziologia dei disturbi.
Da cosa è caratterizzato il colloquio clilnico?
Il colloquio clinico si distingue da un normale colloquio per quanto riguarda la capacità del terapeuta (ascoltatore) di captare le informazioni esperite dall’intervistato, usando empatia e interpretando ciò che sente. Le modalità co cui viene in pratica raccolta l’informazione è lasciata in larga misura all’iniziativa del singolo operatore, e dipende anche dalla disponibilità e dalle risposte dell’intervistato. Il colloquio può essere più o meno strutturato, dipende dalle capacità e dall’esperienza dell’operatore. Perciò, quanto meno strutturato è il colloquio, tanto più l’operatore dovrà fare affidamento sul proprio intuito e la propria esperienza. ne consegue che i colloqui clinici non strutturati sono meno affidabili rispetto a quelli strutturati; ovvero due operatori possono arrivare a conclusioni diverse riguardo allo steso cliente.
Perché viene utilizzata e in cosa consiste un intervista strutturata?
Talvolta gli operatori hanno bisogno di raccogliere info in forma standardizzata, in particolare quando devono formulare una diagnosi in base al DSM, per questo utilizzano un’intervista strutturata, nella quale l’intervistatore trova una serie di domande già predisposte e organizzate in modo prestabilito.