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Cosa sono EAD ed EAC-CPF e qual è la loro origine?
EAD (Encoded Archival Description) ed EAC-CPF (Encoded Archival Context - Corporate Bodies, Persons, and Families) sono standard descrittivi in formato XML sviluppati dall’US Working Group on Standards for Archival Description (WGSAD) della Society of American Archivists. Essi sono data structure standards che mirano a identificare gli elementi che compongono una descrizione archivistica.
Cosa rappresenta Records in Contexts (RIC) e quali sono i suoi destinatari principali?
E’ un modello concettuale e un’ontologia per la descrizione archivistica dei record. Nasce nel 2016, in relazione al tentativo di sviluppare un modello concettuale complessivo che combinasse i 4 standard internazionali.
RiC è un framework flessibile che può essere utilizzato per descrivere record di qualsiasi tipo, sia analogici che digitali, di qualsiasi dimensione.
I destinatari principali di Records in Contexts sono la comunità archivistica, i records manager, la comunità LAM (Libraries, Archives, Museums) e il mondo della ricerca.
Fornisce, come modello concettuale (RIC-CM), una struttura per la descrizione dei record in relazione al loro contesto di produzione, uso e significato; concetti e relazioni rilevanti per la descrizione dei record, ma presenta ancora sezioni fondamentali non compilate, come ad esempio quella relativa all’area di controllo; e come ontologia (RIC-O) una sorta di dizionario che definisce il significato dei termini di un particolare dominio di conoscenza.
Quali sono stati i nuovi obiettivi dell’ICA/CBPS riguardo agli standard descrittivi internazionali per l’informazione archivistica?
- Sviluppare un unico modello di riferimento per conciliare, armonizzare e combinare i quattro standard descrittivi internazionali esistenti.
- Rilasciare un documento, il Progress Report for Revising and Harmonising ICA Descriptive Standards, che indichi gli interventi necessari per l’uso combinato dei quattro standard e l’intenzione di sviluppare un modello concettuale complessivo delle principali entità coinvolte nella rappresentazione dell’informazione archivistica e un’ontologia del dominio archivistico.
Nel 2016 è stato presentato il modello concettuale.
Cos’è EAD (Encoded Archival Description)?
E’ un data structure standard che mira a identificare gli elementi che compongono una descrizione archivistica.
E’ uno standard descrittivo (prima versione 1998, seconda 2002, terza 2015) utilizzato per la codifica in formato digitale di strumenti di ricerca archivistici come inventari, elenchi sommari e indici. È basato sul linguaggio di marcatura XML e permette di rappresentare gerarchicamente le informazioni, preservando le relazioni tra i diversi livelli di una descrizione.
EAD consente anche di convertire e pubblicare strumenti di ricerca originariamente su supporto cartaceo in formato elettronico e facilita l’elaborazione e lo scambio di descrizioni archivistiche in formato nativamente digitale.
Quali sono le sezioni principali di EAD e cosa rappresentano?
Le sezioni principali di EAD sono due:
- EAD Header: Questa sezione contiene i metadati relativi allo strumento codificato, come il titolo, il compilatore e la data di compilazione. Funge da frontespizio elettronico del mezzo di corredo.
-
Archival Description (Archdesc): Questo elemento rappresenta la descrizione archivistica dell’intera collezione o di un sottoinsieme di essa. Contiene una serie di elementi <c> (Componente) che rappresentano singoli elementi o gruppi di elementi nella collezione. Ogni componente può essere descritto attraverso i data elements disponibili all'interno di <archdesc> secondo i principi della descrizione multilivello.
Obbligatoria è la presenza almeno di un sottoelemento del blocco di informazioni <did>.
L'elemento <dsc> consente il passaggio a descrizioni sempre più dettagliate, consente il passaggio alla descrizione di un elemento componente.</dsc></did></archdesc></c>
Quali sono i riflessi negativi di EAD (Encoded Archival Description)?
- Pochi elementi o attributi obbligatori: La mancanza di elementi o attributi obbligatori può portare a descrizioni incomplete o poco dettagliate, rendendo difficile l’interpretazione dell’informazione archivistica.
- La vasta quantità di elementi informativi disponibili in EAD (146) può disorientare gli utenti e rendere complicata la comprensione e l’implementazione dello standard.
EAD3 (Encoded Archival Description versione 3)
EAD3 è la terza versione dello standard descrittivo EAD ed è stata rilasciata nell’agosto 2015. È stata sviluppata per adattarsi all’evoluzione datacentrica del web e si è avvicinata al concetto di schema di metadati, svincolandosi dall’obiettivo specifico di codificare solo strumenti di ricerca.
Le sue novità rispetto alla versione del 2002 sono:
* Eliminazione di <eadheader> a favore di <control>, allineandosi con EAD-CPF, ma mantiene <filedesc> contenuto in <eadheader>.
* Specializzazione di <note> in base al contesto di occorrenza (<controlnote>, <descriptivenote>, <didnote>, <footnote>).
* Eliminazione delle ridondanze, come l'inclusione di elementi di descrizione archivistica all'interno di altri elementi descrittivi.
* Favorire il multilinguismo, dotando ciascun elemento degli attributi @lang e @script.
* Introduzione di <relations> per rappresentare relazioni gerarchiche o sequenziali tra i diversi componenti <c>.
* Maggiore articolazione di <controlaccess>.</controlaccess></c></relations></footnote></didnote></descriptivenote></controlnote></note></eadheader></filedesc></control></eadheader>
EAC-CPF (Encoded Archival Context - Corporate Bodies, Persons, and Families)
EAC-CPF è uno standard descrittivo sviluppato per la codifica in XML di informazioni sui creatori di materiali d’archivio ma anche su qualsiasi soggetto ritenuto rilevante nella descrizione del contesto di produzione della documentazione descritta.
E’ un ampliamento di ISAAR (CPF) ma con nuove funzionalità e la possibilità di fornire informazioni biografiche e contestuali più dettagliate.
Diviso in due sezioni: <control> per le informazioni di controllo e <cpfDescription> per l'identificazione e la descrizione dell'entità rappresentata, attraverso 4 elementi chiave: <identity>, <relations>, <description>, <alternativeSet>.</alternativeSet></description></relations></identity></cpfDescription></control>