D3-D4-D5 Flashcards
Quanti gradi di libertà ha l’anca?
Ha 3 gradi di libertà:
un asse trasversale o medio laterale situato su un piano frontale passante per il centro dell’articolazione ed orizzontale. Rispetto a questo asse si effettuano i movimenti di flesso-estensione;
un asse antero posteriore, posto su un piano sagittale passante per il centro dell’articolazione ed orizzontale. Rispetto al quale si effettuano i movimenti di adduzione-abduzione;
un asse verticale. Rispetto a questo asse, si effettuano movimenti di rotazione,
esterna ed interna.
Parla dei muscoli dell’anca:
Il ruolo principe di flessore dell’anca spetta all’ileopsoas, che è un muscolo monoarticolare e le cui inserzioni prossimali si trovano sia sul bacino sia sulla colonna vertebrale.
Un altro muscolo molto importante per la flessione è il retto femorale, conosciuto anche come muscolo della calciata; questo è un muscolo biarticolare (l’inserzione distale è sulla tibia) e concorre simultaneamente alla flessione della gamba e all’estensione del ginocchio.
I muscoli estensori comprendono il grande gluteo e gli hamstrings .
Quantifica le forze agenti sull’articolazione dell’anca:
In appoggio monopodico la reazione articolare (R) è dell’ordine di circa 2.5 volte il peso corporeo con θ pari a circa 13°-14° rispetto alla verticale. La forza muscolare esercitata dagli abduttori è invece circa 1.6 BW.
Parla delle articolazioni del ginocchio:
L’articolazione femoro-tibiale
È formata da due articolazioni condiloidee parallele: i condili del femore (mediale e laterale) e della tibia, chiamati anche piatti tibiali. I legamenti collaterali (mediale e laterale) controllano i movimenti laterali. I legamenti crociati (posteriore e anteriore) limitano lo scivolamento anteriore e posteriore dei condili femorali sui piatti tibiali durante la flessione e l’estensione; inoltre limitano l’iperestensione del ginocchio
L’articolazione femoro-rotulea
La rotula è un osso corto sito sulla faccia anteriore dell’articolazione del ginocchio.
Parla dei muscoli del ginocchio:
Flessori ed estensori (Piano sagittale):
Tutti i muscoli flessori del ginocchio sono gli hamstrings.
Il muscolo quadricipite, composto da retto femorale, vasto laterale, vasto mediale e vasto intermedio, è il muscolo che permette l’estensione del ginocchio. Tra questi muscoli l’unico biarticolare è il retto femorale, e tutti si inseriscono sulla tibia per mezzo di un unico tendine: il tendine rotuleo.
Rotatori:
La rotazione della tibia rispetto al femore è possibile solo quando il ginocchio è flesso e l’arto non sopporta carichi. Il bicipite femorale è invece l’unico responsabile della rotazione esterna della tibia.
Quantifica le forze agenti sull’articolazione del ginocchio
orza articolare R risulta circa 5 BW con θ pari a circa 45°. La forza esercitata dagli estensori (T) è circa 4.6 BW.
Parla dell’articolazione della caviglia e del piede
Mentre il movimento di flesso-estensione è conferito alla caviglia, gli altri due gradi di libertà del piede sono da attribuire, anche se in rapporti differenti, all’articolazione astragalo- calcaneale, medio-tarsica, tarso-metatarsica e scafo-cuboidea.
Da cosa è composta l’articolazione della caviglia:
Il ruolo della caviglia è simile a quello delle altre principali articolazioni dell’arto inferiore. Questo complesso articolare è composto dall’articolazione tibio-tarsica (prossimale), dall’articolazione sottoastragalica (distale) e dall’articolazione tibio-peroneale distale.
Parla dei muscoli della caviglia e del piede:
Flessori dorsali e plantari:
I muscoli che producono la flessione dorsale si inseriscono su tibia e perone della gamba;
Il principale muscolo flessore plantare è il tricipite della surae
Inversori ed eversori:
Tibiale posteriore e tibiale anteriore sono i principali muscoli in grado di produrre l’inversione.
Quantifica le forze agenti sull’articolazione della caviglia
Affrontando una situazione statica, accovacciata in appoggio bipodalico,
In questa condizione la reazione articolare vale circa 7.2 BW con un θ pari a circa 48° e la forza muscolare FT vale circa 6.7 BW. Il carico viene trasmesso al ginocchio per circa 5/6 dalla tibia e per 1/6 dal perone.
Parla delle diverse articolazioni che compongono la spalla:
articolazione gleno-omerale,
articolazione sterno-clavicolare,
articolazione acromio-clavicolare
articolazione scapolo-toracica
L’articolazione gleno-omerale ha elevata mobilità (rotazione, rotolamento, scivolamento).Necessita di stabilizzazione.
L’articolazione acromio-clavicolare è dotata di menisco, ma ha una mobilità ridotta
Parla dei muscoli della spalla:
Flessori ed estensori (piano sagittale):
La flessione dell’articolazione gleno-omerale (0-60°) è legata principalmente al deltoide anteriore e alla porzione clavicolare del grande pettorale. L’estensione della spalla è sostenuta dai movimenti di estensione della gleno-omerale
Abduttori e adduttori (piano frontale):
Il deltoide assieme al sopraspinato sono i principali abduttori dell’articolazione gleno- omerale. l’adduzione dell’arto superiore a gomito esteso avviene per mezzo della forza di gravità, con i muscolo abduttori che controllano la velocità del movimento.
Rotatori (piano orizzontale):
La rotazione interna dell’omero dipende principalmente dalla tensione del muscolo sottoscapolare e del grande rotondo
Quantifica le forze agenti sull’articolazione della spalla:
A titolo di esempio, si analizzano le
forze in gioco durante la tenuta
statica in posizione di abduzione a
90° .
La reazione articolare FA è circa 0.31 BW, con θ pari a circa 7°-8°, e la forza muscolare del deltoide è 0.32 BW.
Parla delle articolazioni che compongono il gomito:
Il complesso articolare del gomito è composto da tre articolazioni: omero-ulnare, omero- radiale e radio-ulnare prossimale.
L’articolazione omero-ulnare è considerata l’articolazione più importante del gomito. Questa articolazione è una classica cerniera piana che permette flessione, estensione e una lieve iperestensione in alcuni individui.
Benché l’articolazione omero-radiale sia classificata come un’articolazione a scivolamento, l’adiacente articolazione omero-ulnare ne limita i movimenti al solo piano sagittale.
L’articolazione radio-ulnare prossimale è composta dalla testa del radio e dall’incisura trocleare dell’ulna. Simile ad un perno, l’articolazione è stabilizzata dal legamento anulare. La pronazione e la supinazione dell’avambraccio sono rese possibili dalla rotazione che il radio attua attorno all’ulna in questo distretto.
Quantifica le forze agenti sull’articolazione del gomito
Si consideri la posizione di equilibrio statico. Si trascurino le masse dei segmenti e si consideri un carico pari a 50 N posizionato a 10 cm dal gomito e perpendicolare al braccio.
Per porzioni di flessione più marcate (theta maggiore), la forza muscolare necessaria per l’equilibrio statico della struttura è inferiore.