D1 Flashcards
Definizione di Valutazione Funzionale:
Il processo che misura, in una prospettiva relativamente globale, l’abilità di un individuo o di un sistema nell’eseguire una determinata funzione
Cos’è la CLINIMETRIA?
Disciplina medica finalizzata alo sviluppo e validazione delle valutazioni cliniche
Cosa rappresenta l’ASPETTATIVA DI VITA ALLA NASCITA LE
Rappresenta gli anni di vita che mediamente raggiungono gli abitanti di un paese
Cosa rappresenta l’ASPETTATIVA DI VITA AD UN’ETÀ AVANZATA?
Rappresenta il numero di anni che mediamente restano da vivere una volta raggiunta una determinata età
Cosa misurano il Life Expectancy e l’aspettativa di vita ad un’età avanzata?
Misurano l’effetto del sistema di vita e dell’organizzazione sociale (compresa la sanità) caratteristici di un paese
Cosa indica il DALE ( o HALE)?
L’aspettativa di vita in buona salute è pertinente agli anni di vita trascorsi senza disabilità
Quali alterazioni possono caratterizzare una condizione di disabilità?
Alterazioni della funzione motoria e posturale, della funzione cardiovascolare e della funzione respiratoria
Definizione di Riabilitazione:
L’insieme delle azioni che perseguono l’obiettivo di “recuperare” lo stato di buona salute
Definizione di HANDICAP dell’OMS del 1980:
(3 livelli di distinzione)
-Menomazione, intendendo qualsiasi perdita o anomalia permanente a carico di una struttura anatomica o di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica (esteriorizzazione);
- Disabilità, intendendo qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a menomazione) della capacità di compiere un’attività di base (quale camminare, mangiare, lavorare) nel modo o nell’ampiezza considerati normali per un essere umano (oggettivazione);
- Handicap si intende la condizione di svantaggio, conseguente ad una menomazione o ad una disabilità, che in un certo soggetto limita o impedisce l’adempimento di un ruolo sociale considerato normale in relazione all’età, al sesso, al contesto socio-culturale della persona (socializzazione).
“Classificazione Interazione delle Menomazioni, delle Attività personali e delle Partecipazioni” OMS, 1999
si ridefiniscono due dei tre concetti portanti che caratterizzano un processo morboso:
-la sua esteriorizzazione: menomazione
-l’oggettivazione: non più disabilità ma attività personali
-le conseguenze sociali: non più handicap o svantaggio ma diversa partecipazione sociale Più precisamente:
-con attività personali si considerano le limitazioni di natura, durata e qualità che una persona subisce nelle proprie attività, a qualsiasi livello di complessità, a causa di una menomazione strutturale o funzionale. Sulla base di questa definizione ogni persona è diversamente abile.
-con partecipazione sociale si considerano le restrizioni di natura, durata e qualità che una persona subisce in tutte le aree o gli aspetti della propria vita (sfere) a causa dell’interazione fra le menomazioni, le attività ed i fattori contestuali.
Definizione di malattia - incidente - anomalia
La malattia, l’incidente o l’anomalia, sono le cause che comportano una alterazione dello stato biologico normale dell’uomo. Ad esse può corrispondere un danno che, nel campo della salute, corrisponde a qualsiasi perdita di sostanza o alterazione di una struttura o funzione fisiologica o anatomica.
Definizione di disabilità
La disabilità è una qualsiasi riduzione, conseguenza di un danno totale o parziale, delle capacità di eseguire un’attività nel modo e nei limiti considerati normali per un essere umano.
Definizione di handicap
L’handicap è lo svantaggio sociale per un determinato individuo, risultante da un danno o da una disabilità che limita o impedisce l’adempimento di un ruolo normale, in rapporto a età, sesso, fattori culturali e sociali.
Indica i piani della medicina riabilitativa coinvolti nel ridurre la possibile trasformazione del danno in disabilità e della disabilità in handicap
piano diagnostico inteso come bilancio funzionale dinamico;
piano prognostico inteso come verifica dei piani di intervento in relazione alla
condizione clinico funzionale;
piano relativistico inteso come identificazione dinamica del bisogno sanitario.
Con quali strumenti bisogna integrare la diagnosi?
il riconoscimento e la quantizzazione del danno sono da attuarsi con bilanci clinici
più o meno complessi o attraverso l’esplorazione funzionale
la valutazione della disabilità ha un’importanza particolare grazie al ruolo di connessione tra parte medica e parte psicosociale, nella riabilitazione e nel recupero funzionale. La misura della disabilità è sempre meno standardizzata di quella del danno. Gli strumenti di misura utilizzati per questo scopo devono rispondere a criteri di qualità e di precisione;
la valutazione dell’handicap è, in pratica, una delle componenti principali il cui insieme caratterizza l’handicap vissuto da una persona: orientamento, indipendenza fisica, mobilità, occupazione abituale, integrazione sociale, autosufficienza economica.
Definizione di scala per la valutazione delle relazioni tra danno o disabilità e funzionalità specifica.
Elenca inoltre le caratteristiche più importanti di una scala:
Una scala è formata da un insieme di misure atte ad effettuare una valutazione in un contesto specifico.
Qui di seguito vengono elencate le caratteristiche piu’ importanti di una scala:
- Validità: una scala si dice valida quando si dimostra una correlazione tra la grandezza impiegata nella scala per definire un determinato fenomeno e il fenomeno da
valutare;
- Appropriatezza: una scala si dice appropriata quando è specifica per una determinata
patologia
- Ripetibilità: una scala si dice dotata di Ripetibilità quando le misure fornite dalla scala relative a pazienti nelle stesse condizioni hanno valori uguali, indipendentemente dal contesto, dal momento in cui viene fatta la valutazione e soprattutto indipendentemente dal valutatore;
- Sensibilità: una scala si dice sensibile quando è in grado di documentare le variazioni del quadro clinico.
- Facilità di utilizzo e durate ridotte.
Caratteristiche da prendere in considerazione per quanto riguarda i sensori:
- La linearità è rappresentata da quanto il sensore sia in grado di fornire un’uscita corrispondente all’uscita teorica prevista per un per un determinato ingresso.
- L’isteresi è il fenomeno tale per cui si possono avere uscite diverse per uno stesso ingresso in relazione al fatto che la grandezza di misurare stia aumentando o diminuendo.
- Il guadagno è strettamente legato alla sensitività del sensore, ossia il minimo incremento dell’ingresso che è rilevato.
- La risposta in frequenza è l’intervallo di frequenze che possono essere rilevate senza produrre alterazioni non note di ampiezza e di fase.
Cosa sono i TEST?
L’insieme delle procedure per condurre le misure.
I test sono costituiti da esercizi che il soggetto deve compiere seguendo un protocollo specifico per ciascuna qualità da indagare e vengono utilizzati per misurare una caratteristica (test diretti) o un suo indicatore (test indiretti).
Parla dei test indiretti ed elenca i requisiti fondamentali di questi
Il primo passo per rendere una misurazione rispondente alla realtà è la definizione e l’accordo su cosa si vuole misurare. Nel caso particolare di test indiretti è necessario individuare alcuni parametri indicatori che si reputa siano espressione della qualità stessa.
-Validità: Il test deve indagare una determinata proprietà e non altre. La sua validità è concettuale ed è espressa dalla concordanza puramente teorica tra il risultato della misura e la misura reale della qualità.
Riproducibilità
La riproducibilità è la concordanza tra misure ripetute dello stesso fenomeno.
-Specificità
-Tecnica
Parla dell’ICF
L’OMS ha definito nell’anno 2001 le norme secondo le quali è possibile classificare le diverse forme di disabilità. In tale classificazione il concetto di disabilità è associato a quello di funzione e il concetto di menomazione a quello di funzione corporea e di struttura corporea.
Il termine Funzione è un termine generale che racchiude tutte le funzioni corporee, le attività e la partecipazione. Il termine Disabilità racchiude i concetti di danno, limitazione delle attività o restrizione della partecipazione.
Parla di FUNZIONE e DISABILITÀ nell’ICF:
Per funzione corporea si intende una qualunque funzione fisiologica. Per struttura corporea si intende qualunque struttura anatomica. Per attività si intendono le azioni compiute da un soggetto indipendentemente dall’ambiente e dal contesto nelle quali esse vengono svolte. La partecipazione invece tiene conto del contesto e del coinvolgimento del soggetto nelle situazioni specifiche. Per limitazione delle attività e per restrizione della partecipazione si intende una limitazione sia nello svolgimento dell’attività così come alla partecipazione.