Cure infermieristiche Pre e Post Op Flashcards

1
Q

Chirurgia ambulatoriale:

A
  • chirurgia per assisti non ospedalizzati, o con ricovero di una sola giornata
  • non richiede pernottamento in ospedale
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2
Q

Chirurgia mini-invasiva:

A
  • procedura chirurgica che riduce il trauma chirurgico utilizzando strumenti dedicati inseriti nel corpo attraverso orifizi o piccole incisioni
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3
Q

Indagine pre-ricovero:

A
  • esami diagnostici effettuati prima del ricovero
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4
Q

3 fasi della chirurgia:

A
  • fase preoperatoria: periodo compreso tra il momento in cui viene presa la decisione di effettuare un intervento chirurgico e quello in cui la persona viene trasferita sul lettino operatorio
  • fase intraoperatoria: periodo compreso tra quando la persona viene trasferita in sala operatoria e quando viene portata in sala risveglio
  • fase postoperatoria: periodo che inizia con il ricovero in sala risveglio e termina dopo una valutazione di controllo presso la struttura sanitaria o a domicilio
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5
Q

Classificazioni chirurgiche:

A
  • diagnostica: biopsia, laparotomia esplorativa
  • curativa: asportazione di massa tumorale
  • riparativa: sutura di una ferita
  • ricostruttiva: plastica al seno
  • palliativa: alleviare un dolore, correggere un problema
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6
Q

Categorie di intervento chirurgico basate sull’urgenza:

A
  • emergenza: intervento immediato
  • urgenza: persona richiede di sollecita attenzione (entro 24-30 ore)
  • necessario: la persona ha la necessità di essere operata (entro qualche settimana o mese)
  • elettivo: la persona dovrebbe essere operata (la mancanza di intervento non porta a gravi conseguenze)
  • facoltativo: la decisione spetta alla persona (scelta personale)
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7
Q

Consenso informato:

A
  • è la decisione autonoma del pz di sottoporsi ad un intervento chirurgico
  • è necessario che sia scritto e firmato dal pz prima dell’intervento chirurgico ma soprattutto prima della somministrazione di farmaci psicoattivi che possono influenzare il giudizio della persona
  • è un mandato legale che protegge il medico da richieste di risarcimento e il paziente da interventi non concordati
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8
Q

Il chirurgo deve informare il pz di:

A
  • rischi
  • benefici
  • alternative
  • complicanze
  • alterazione dell’aspetto estetico
  • possibili disabilità
  • rimozioni di parti del corpo
  • cosa aspettarsi all’inizio e alla fine del periodo post-op
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9
Q

Il consenso informato deve contenere:

A
  • spiegazione della procedura e dei relativi rischi
  • descrizione dei benefici e delle alternative
  • disponibilità a rispondere a domande riguardanti la procedura
  • dichiarazione che la persona può ritirare il consenso
  • dichiarazione che informa la persona se le norme applicate differiscono dalla procedura standard
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10
Q

Quando deve essere firmato il consenso:

A
  • procedure invasiva: biopsia
  • procedure che richiedono sedazione e/o anestesia
  • procedure non chirurgiche che comportano rischi
  • procedure che comportano l’uso di radiazioni
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11
Q

Fattori di rischio per le complicanze chirurgiche:

A
  • ipovolemia
  • disidratazione o squilibrio elettrolitico
  • deficit nutrizionale
  • stati tossici
  • età
  • infezione e sepsi
  • valori di peso corporeo estremi
  • anomalie immunitarie
  • patologie polmonari: BPCO, asma, polmonite
  • patologie epatiche: cirrosi, epatiti
  • patologie cardiovascolari: ITA, aritmie, coronaropatie
  • patologie renali o delle vie urinarie: infezione delle vie urinarie
  • gravidanza
  • disfunzioni endocrine: diabete, ipo/ipertiroidismo
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12
Q

Accertamento infermieristico:

A
  • stato nutrizionale e idratazione
  • stato respiratorio
  • stato cardiovascolare
  • dentatura
  • uso di alcol e/o stupefacenti
  • farmacologia pregressa
  • funzionalità epatica e renale
  • funzionalità immunologica
  • funzionalità endocrina
  • convinzioni spirituali e culturali
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13
Q

Interventi infermieristici preoperatori:

A

Educare l’assistito:
- ogni persona deve essere istruito come individuo a sè
- dovrebbe iniziare il prima possibile
- serve a preparare fisicamente ed emotivamente per l’intervento chirurgico
- strategie multiple (verbale, scritta, dimostrazione)
- educazione alla persona sottoposta ad intervento di chirurgia ambulatoriale

Che cosa insegnare:
- respirazione profonda, tosse, spirometro incentivante
- trattamento del dolore
- strategie di coping
- mobilità e movimenti attivi del corpo

Preparare la cute:
- ridurre fonti batteriche senza provocare lesioni alla cute
- istruire pz all’utilizzo del sapone germicida
- rimozione dei peli

Preparare intestino:
- clisteri NON indicati
- di solito lassativo o clistere di pulizia la sera prima se necessario
- permette una visione soddisfacente al chirurgo e previene traumi all’intestino o contaminazioni del peritoneo
- ridurre flora batterica intestinale perché potrebbero essere prescritta antibiotici

Gestione dei nutrienti e dei liquidi:
- non assumere liquido o cibo prima dell’intervento per prevenire la sensazione di nausea, vomito e aspirazione
- per adulti e consigliato digiunare 8 ore dopo aver mangiato cibi grassi e 4 ore dopo aver ingerito prodotti caseari
- molti sono autorizzate a bere liquidi chiari fino a 2 ore prima dell’intervento

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14
Q

Interventi infermieristici nell’IMMEDIATA fase preoperatoria:

A

Preparare il pz:
- indossare camice pulito
- raccogliere i capelli o coprire con cuffia
- togliere dentiere
- togliere gioielli

Somministrare farmaci preanestatici:
- se prescritti, dopo somministrazione, alzare le spondine
- infermiere osserva assistito per effetti indesiderati
- spesso gli interventi ritardano, quindi somministrare dopo la chiamata del personale chirurgico

Documentazione preoperatoria:
- check-list preoperatoria
- cartella compilata con consenso informato, esami labor, diario infermiere
- qualunque info che potrebbe servire al personale chirurgico segnalarla DAVANTI alla cartella

Trasferimento nell’area preoperatoria:
- verificare l’identità del pz
- verificare intervento chirurgico
- verificare sito chirurgico

Rispondere ai bisogni famigliari:
- pz può rimanere in sala operatoria per più tempo per più motivi
- i famigliari devono essere informati sull’attrezzatura avrà su di se all’uscita
- controllo post operatorio frequente
- è responsabilità del chirurgo informare la famiglia è il pz sull’esito dell’intervento

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15
Q

Potenziali effetti collaterali della chirurgia e dell’anestesia:

A
  • reazioni allergiche
  • aritmia cardiaca
  • depressione miocardica e collasso cardiocircolatorio
  • agitazione SNC
  • iper/iposedazione
  • agitazione e disorientamento
  • infezioni
  • ipotensione dovuta a perdita di sangue
  • trombosi dovuta a compressione dei vasi sanguigni
  • ustioni da laser
  • shock elettrico o ustioni
  • tossicità dei farmaci
  • danni ai nervi, lesioni cutanee dovuto ad inappropriato posizionamento
  • trauma laringeo
  • ipotermia causata da temperatura fredda della sala operatoria
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16
Q

Tipi di anestesia:

A
  • anestesia generale inalazione o e.v.
  • anestesia regionale: epidurale, spinale e blocco della conduzione locale
  • anestesia locale
  • sedazione moderata monitorata
17
Q

Routine chirurgica:

A
  • radiografia torace
  • ECG
  • esami di labor a seconda dell’intervento
  • emocromo completo
  • esami dell’emostasi (quick, INR, PTT)
18
Q

Esami diagnostici - scopi:

A
  • fornire informazioni diagnostiche e prognostiche da aggiungere alla storia clinica del pz per valutarne l’elezione dell’intervento chirurgico
  • fornire elementi utili sulle condizioni di salute del pz e a migliorare la gestione della clinica
  • valutare il rischio operatorio e possibili complicanze postoperatorie
  • gestire il momento perioperatorio
19
Q

Esami diagnostici più frequenti:

A
  • prelievo venoso
  • ecografia
  • mammografia
  • scintigrafia
  • esofagoscopia
  • esame sangue occulto feci
  • paracentesi
  • sierologia e virologia
  • RM
  • TAC
  • PET
  • urografia e pielografia
  • angiografia e arteriografia
  • colangiografia
  • colecistografia
  • biopsia
  • laparoscopia
  • esame del respiro
  • batteriologia
20
Q

Rischi per la salute nell’ambiente chirurgico:

A
  • strumenti difettosi
  • uso inappropriato degli strumenti
  • esposizione a sostanze tossiche
  • fumo chirurgico causato dalla cauterizzazione
  • rifiuti infetti
  • tagli + punture ago
  • esposizione a liquidi biologici
  • esposizione a raggi X e laser
21
Q

Anestesia epidurale:

A
  • anestetico locale nello spazio epidurale che circonda la dura madre del midollo spinale
  • si diffonde attraverso gli strati del midollo spinale
  • dosi di anestesia molto elevate rispetto all’anestesia spinale
  • vantaggio: assenza di cefalea, al contrario della spinale
  • svantaggio: difficoltà nella punzione che se fatta male può causare ipotensione grave, depressione respiratoria fino all’arresto
22
Q

Anestesia spinale:

A
  • blocco esteso della conduzione nervosa
  • spazio subaracnoideo a livello lombare
  • agisce su arti inferiori, peritoneo, addome inferiore
23
Q

Anestesia locale - vantaggi:

A
  • semplice, economica e non comporta il rischio di esplosioni
  • attrezzatura richiesta MINIMA
  • tempo di recupero post op è breve
  • non ha gli effetti negativi dell’anestesia generale
  • spesso somministrazione con adrenalina che provoca vasocostrizione per diminuire il sanguinamento
24
Q

Potenziali complicanze intraoperatorie:

A
  • nausea
  • vomito
  • ipossia
  • ipotermia
  • ipertermia maligna
  • anafilassi
25
Q

Passaggio informazioni (report) tra infermiere di reparto e infermiere anestesista:

A
  • nome, sesso ed età del pz
  • allergie
  • procedura chirurgica
  • tempo di permanenza in sala operatoria
  • anestetici ed antidoti usati
  • perdita stimata di sangue e liquidi
  • reintegro di sangue e liquidi
  • ultimi valori dei parametri vitali
  • complicanze insorte durante procedure chirurgia o anestesia
  • barriere linguistiche
  • dove si trova la famiglia del pz
26
Q

Assistenza infermieristica postoperatoria:

A

Valutare le condizioni dell’assistito:
- funzionalità respiratoria
- funzionalità cardiovascolare
- colorito cutaneo
- livello di coscienza
- controllo del sito chirurgico per secrezioni ed emorragie
- in caso di drenaggi: controllare che tubi siano funzionanti e connesse
- verificare dosaggio e velocità di infusione
- PV ogni 15 minuti che vanno controllati e documenti
- trattare il dolore
- sostenere il recupero degli effetti dell’anestesia
- stabilità emodinamica

Mantenere la pervietà delle vie aeree:
- prevenire ipossiemia
- prevenire ipercapnia
- valutare la frequenza e la profondità respiratoria
- saturazione
- rumori respiratori

Mantenere la stabilità cardiovascolare:
- stato mentale del pz
- parametri vitali
- ritmo cardiaco
- temperatura
- PVC
- colore cute

27
Q

Principali complicanze cardiovascolari:

A
  • ipotensione
  • shock
  • emorragia
  • ipertensione
  • aritmie
28
Q

Segni in caso di occlusione delle vie respiratorie:

A
  • respirazione rumorosa
  • respirazione irregolare
  • cianosi
  • diminuzione della saturazione
29
Q

Interventi infermieristici nell’IMMEDIATO postoperatorio:

A
  • valutare la respirazione e somministrare O2 supplementare se prescritto
  • monitorare i PV e registrare temperatura, umidità e colorito cute
  • esaminare il sito chirurgico e il sistema di drenaggio della ferita
  • valutare lo stato di coscienza, orientamento e la capacità di muovere gli arti
  • valutare il dolore e le sue caratteristiche
  • posizionare il campanello d’allarme, bacinella per il vomito, ghiaccio e padella/pappagallo
  • posizionare il pz in modo confortevole e sicuro per promuovere espansione polmonare
  • valutare la pervietà degli accessi venosi
  • valutare la diuresi
  • far iniziare gli esercizi respiratori il prima possibile
  • fornire informazioni al pz e alla sua famiglia
30
Q

Potenziali complicanze nel postoperatorio:

A

Respiratorio:
- atelettasia
- polmonite
- embolia polmonare
- aspirazione

Cardiovascolare:
- shock
- tromboflebite

Neurologico:
- delirio
- ictus

Cute/ferita:
- rottura
- infezione
- ematoma
- emorragia
- guarigione ritardata

Gastrointestinale:
- stipsi
- ileo paralitico
- ostruzione intestinale

Urinario:
- ritenzione urinaria acuta
- infezione delle vie urinarie

Funzionale:
- debolezza
- fatigue
- declino funzionale

Tromboembolico:
- TVP
- embolia polmonare

31
Q

Cause del delirio postoperatorio:

A
  • squilibri acido-base
  • età > 80 anni
  • disidratazione
  • squilibrio elettrolitico
  • ipossia
  • emorragia
  • diminuzione gittata cardiaca
  • stipsi
  • polifarmacoterapia
  • alti livelli di stress o ansia
  • ritenzione urinaria
  • delirio alcolico
  • ipo/ipertermia
  • insufficienza cardiaca
  • IMA
  • chirurgia d’emergenza
32
Q

Criteri di dimissione:

A
  • parametri vitali stabili
  • orientamento nello spazio, tempo ed eventi
  • funzionalità respiratoria non compromessa
  • saturazione ossigeno adeguata
  • diuresi non inferiore a 30 ml/h
  • nausea e vomito assenti o controllati
  • dolore < 4
  • gestione adeguata dei drenaggi
33
Q

Interventi infermieristici per ridurre l’ansia:

A
  • infermiere ascolterà in modo attivo il pz riguardo le sue paure
  • trasmettere un senso di comprensione empatica al pz e alla sua famiglia
  • non lasciare il pz da solo, rimanere accanto alla persona
  • rispettare il suo spazio personale
  • infermiere spiegherà le procedure non capite al pz
  • se il pz lo desidera, convocare un consulente spirituale
34
Q

Fattori che influenzano la guarigione di una ferita:

A
  • età del pz (pelle perde di elasticità)
  • manipolazione dei tessuti (brutale che causa altre lesioni)
  • emorragia
  • ipovolemia (minor nutrienti)

Fattori locali:
- edema
- deficit nutrizionali
- presenza di corpi estranei nella ferita
- deficit di ossigeno
- accumulo di secrezioni
- medicazione troppo secca, troppo umida

Farmaci:
- corticosteroidi (possono mascherare la presenza di un infezione indebolendo la normale risposta infiammatoria)
- anticoagulanti (rischio emorragia)
- antibiotici

Cause di tensione sulla ferita:
- pz agitato
- vomito
- sforzi
- tosse violenta

Patologie sistemiche:
- shock emorragico
- acidosi
- ipossia
- insufficienza renale
- patologie epatiche
- sepsi
- immunosopressione