Clonaggio Flashcards

1
Q

Cosa è il clonaggio?

A

Tecnica che permette di inserire un frammento di DNA esogeno tramite un vettore appropriato all’interno di una cellula per far propagare tale frammento per ottenere una copia identica e far produrre alla cellula il metabolita scelto

Sfrutta la capacità del primer di avere in 5’ sequenze non complementari al filamento stampo dette siti di restrizione, sono seq palindrome riconosciute dagli enzimi di restrizione batterici che li tagliano

Enzimi di restrizione batterica sono stati sviluppati contro i fagi e distinguono il DNA batterico da quello virale grazie alla presenza di siti di metilazione su A e C

Metilazione importante negli eucarioti perché nel DNA le zone metilate non sono trascritte;

Esistono 3 tipi di enzimi di restrizione:
1. Primo tipo: dopo il riconoscimento della sequenza, taglia tra mille e 5000 paia di basi dopo il sito di riconoscimento
2. Secondo tipo: dopo il riconoscimento della sequenza, il taglio avviene a livello di questa sequenza
3. Terzo tipo: dopo il riconoscimento della sequenza, taglia 20-30 paia di basi oltre il sito di riconoscimento

Il taglio può avvenire in diversi modi:
- taglio a estremità sporgenti (o coesive): questo può avvenire sulla porzione 3’ oppure sulla porzione 5’. taglia filamento senso e filamento non senso su due nucleotidi diversi
- taglio a estremità piatte (o blunts): è un taglio netto verticale, che taglia sulla stessa coppia di nucleotidi sia il filamento senso sia il filamento non senso.

Per alcuni enzimi la specificità non è assoluta
Due enzimi che riconoscono la stessa sequenza sono detti ISOSCHIZOMERI (riconoscono la stessa sequenza ma la tagliano in maniera diversa)

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2
Q

Vettori

A

sistema capace di trasportare sequenze di DNA di interesse all’interno di un organismo estraneo e permettere l’espressione dei geni o l’integrazione degli stessi nell’organismo target.

vettori possono essere di due tipi:
- Vettori di clonaggio
- Vettori di espressione
Caratteristiche minime: replicazione autonoma, selezionabilità
Composti da moduli discreti che conferiscono varie caratteristiche ad esempio la resistenza all’ampicillina

I più comuni sono basati su plasmidi o sul batteriofago lambda.

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3
Q

Differenza vettori di clonaggio e vettori di espressione

A

I vettori di clonaggio servono ad amplificare un determinato frammento di DNA all’interno di una popolazione (tipicamente Escherichia Coli)
E’ la contropare “in vivo” della PCR, che è un processo “in vitro”

I vettori di espressioni invece, come dice il nome stesso, vengono utilizzati per far “esprimere” un gene che codifica una proteina di rilievo.

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4
Q

Cosa differenzia il vettore plasmidico da quello di espressione?

A

La differenza tra plasmidi e vettori di espressione risiede nel fatto che i vettori di espressione presentano un promotore molto forte.

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5
Q

Vettori plasmidici

A

Plasmidi
La sottofamiglia di vettori più utilizzati
Elementi extra-cromosomici circolari a doppio filamento che si replicano con la cellula ospite.
Tanto più piccolo è il plasmide, tanto più è stabile.
Spesso contengono geni di resistenza agli antibiotici, siti di restrizione o modificazione
I plasmidi possono essere:
- Plasmidi rilassati : numero elevato di copie;
- Plasmidi stringenti : basso numero di copie
Entrambi si replicano grazie al macchinario dell’ospite. Se la proteina che vogliamo esprimere è tossica, usiamo uno stringente. Se non è tossica usiamo un rilassato.
I plasmidi utilizzati in laboratorio sono sintetici.

Plasmide pBR322
Primo plasmide costruito sulla base dei plasmidi batterici

Contiene:
- una origine della replicazione (ori) specie-specifica sempre presente,
- 2 marcatori di selezione: gene che codifica per la resistenza all’ampicillina AMPR e gene che codifica per la resistenza alla tetraciclina TETR
- un gene di controllo della replicazione (rop)
- molti siti di clonaggio
- 3 Siti di restrizione: Siti unici di taglio (PstI, EcoRI, BamHI)
plasmide digerito da enzima effettua un unico taglio e linearizza il vettore

obiettivo: utilizzare pBR22 per veicolare un inserto.
primer che ho utilizzato nella PCR hanno inserito alle estremità del frammento le sequenze di restrizione BamHI.
se digerisco sia il plasmide sia l’inserto con l’enzima di restrizione BamHI, l’enzima taglierà e linearizzerà il plasmide, taglia anche le estremità del frammento e crea delle estremità
coesive; a incastro l’inserto avendo estremità complementari va a inserirsi nel plasmide e la ligasi va a saldare il vettore linearizzato e l’inserto.
Inserto può inserirsi in un modo o nel modo invertito.

Si sfrutta la resistenza antibiotica per isolare prima le cellule con plasmide ricombinante e casuale dalle cellule che hanno il frammento e il plasmide linearizzato.

Introdurre il plasmide nelle cellule, metto cellule su terreno contenente ampicillina: non tutte le cellule acquisiranno il plasmide e non avranno la resistenza all’ampicillina;

In questo caso il sito di restrizione BamHI è posizionato sul modulo della resistenza alla tetraciclina (la resistenza alla ampicillina è rimasta intatta).
le cellule che le cellule che hanno acquisito il plasmide ricombinante con quello casuale pBR322, trasferiscono la resistenza alla ampicillina alle altre cellule.
Dopo che si è ottenuta la piastra con le cellule (in colonne) che hanno uno dei due plasmidi, si va a fare una copia e si va a inserirlo su una piastra contenente tetraciclina.

3 possibilità di acquisizione della resistenza:
-il plasmide non è digerito
-Digerito ma richiuso su se stesso senza inserire l’inserto;
- Inserto si è inserito nel punto di taglio
Si sfrutta resistenza alla tetraciclina per distinguere i 3 casi:
Plasmide originario ha entrambe le resistenze
Se nel gene di resistenza alla tetraciclina va a posizionarsi l’inserto, la resistenza alla tetraciclina non ci sarà più quindi le cellule che acquisiscono il plasmide con l’inserto non cresceranno sul terreno con tetraciclina.
Tra le colonie copiate ne crescono solo alcune perché non sono resistenti alla tetraciclina
Posso confrontare le piastre e selezionare le copie delle colonie che non hanno più la resistenza alla tetraciclina.
Questo sistema non può essere utilizzato con EcoRI.

Plasmidi pUC
Piccolo e stabile
Solo 1 marker di resistenza all’ampicillina
Siti di restrizione accumulati MCS multi cloning site
Plasmide rilassato
Usare l’ampicillina non fa distinguere quale ha l’inserto e quale no
Viene aggiunto il gene lacZ, che codifica per la β-galattosidasi enzima dell’operone lac che codifica per gli enzimi del metabolismo del lattosio, che scinde il lattosio in galattosio e glucosio.
L’inserto si inserisce nel sito di lacZ, quindi si perde la possibilità di metabolizzare il lattosio.
Si sfrutta questa caratteristica per lo Screening blu-bianco:
Nella piastra è presente un pigmento chiamato X-gal (con struttura simile al lattosio) che è incolore quando è legato allo zucchero, e nel momento in cui viene digerita dalla β-galattosidasi diventa di colore blu che si deposita all’interno della cellula, genera due
molecole, il galattosio e pigmento che è un precipitato all’interno della cellula con il risultato che le cellule si colorano di più.
Le colonie sulle piastre così appariranno bianche o blu (nelle bianche non c’è la beta galattosidasi, contengono il plasmide con l’inserto).

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6
Q

Cosmidi

A

Plasmidi che contengono il gene cos del batteriofago lambda

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7
Q

Vettori di espressione

A

Contengono un pezzo di DNA chiamato promotore dove si lega la DNA polimerasi, collocato prima della seq codificante.

promotore inducibile forte, un sito di clonaggio multiplo per l’inserimento del gene bersaglio e uno sterminatore della trascrizione. Inoltre, può essere incluso un sito di legame al ribosoma (RBS) per rendere più efficiente la traduzione.

forza di promotore si intende la capacità del promotore di esprimere un determinato gene.

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8
Q

Operone

A

unità di trascrizione nei batteri: geni raggruppati in porzione di DNA costituito da un promotore e una serie di geni adiacenti codificanti per proteine diverse appartenenti però alla stessa via metabolica.

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9
Q

Operone lac
Metabolismo del lattosio
Com’è fatto l’operone lac?
Meccanismo

A

L’operone del lattosio, detto Lac, è così strutturato: il promotore, dove si lega RNA Polimerasi, l’operatore e sito di legame di attivazione.

Le cellule procariotiche possono utilizzare lattosio in assenza di glucosio, ma è necessario che questo sia scisso in galattosio e glucosio.
Nel metabolismo del lattosio tramite permeasi il lattosio entra in cellula, tramite uno specifico trasportatore, va incontro alla scissione da parte della beta-galattosidasi (lacZ) che lo scinde in galattosio e glucosio.
Inoltre, il lattosio può essere convertito in allolattosio, epimero del lattosio, dove cambia il legame del galattosio e glucosio non sul C5 ma sull’ossidrile in 6. L’allolattosio a sua volta viene scisso ancora in galattosio e glucosio ed ha un ruolo di regolazione metabolico prodotto
in piccole quantità.

Sistema dell’operone lac funziona posizionando in qualunque promotore del vettore di espressione la regione dell’operatore lac e fornendo, contemporaneamente il gene lacI, che codifica per il repressore del lattosio.
Espressione in E.coli
Nel terreno c’è solo glucosio (no lattosio) il gene lacI viene trascritto e sulla sequenza dell’operatore si lega il repressore che impedisce alla RNA polimerasi di procedere. Questo fa si che gli enzimi che servono al metabolismo del lattosio non vengono sintetizzati perché non viene prodotta mRNA per questi tre enzimi, beta galattosidasi(LacZ) , permeasi (LacY)e transacetilasi ( LacA).

Quando siamo in condizioni in cui nel terreno non c’è glucosio, ma lattosio, il gene LacI, costitutivo, produrrà sempre il repressore, ma nel momento in cui è presente lattosio, questo viene convertito un po’ in allolattosio che è l’effettore, cioè si va a legare al repressore, ne cambia la struttura e il repressore non si lega più all’operatore. A questo punto l’RNA polimerasi è libera di procedere ma non è sufficiente a produrre mRNA.
L’attivatore è la proteina CAP che lega cAMP e successivamente si va a legare al sito attivatore del promotore e vanad attivare RNA polimerasi. In assenza di glucosio l’adenilato ciclasi è attivata e produce cAMP che permette all’enzima di entrare in funzione.

Se nel terreno é presente sia glucosio che lattosio, sul promotore non è presente nessuna proteina di regolazione perché la presenza del lattosio, in quanto piccola, fa si che si produca allolattosio per cui il repressore viene legato da allolattosio, cambia la sua configurazione conformazionale e non si lega al DNA, ma la presenza del glucosio non fa produrre cAMP alla cellula quindi anche la proteina Cap non è legata al sito attivatore quindi RNA Polimerasi
non è stabilizzata sul promotore.
La cellula se deve scegliere preferisce consumare glucosio, quindi fin quando sono presenti entrambi : quando la cellula consuma tutto il glucosio si alzano i livello di cAMP e la proteina CAP si attiva e attiva la trascrizione.
Man mano che diminuisce il glucosio la cellula si prepara ad utilizzare lattosio e si prepara a produrre gli enzimi del metabolismo del lattosio.

preso il promotore del lattosio, inserirlo in un vettore di espressione e invece di mettere i tre geni è stato inserito il gene di nostro interesse per cui il promotore si attiva e trascrive anche il gene di nostro interesse, oltre a trascrivere i geni del lattosio.
Invece di utilizzare il lattosio che costa, si utilizza un derivato del lattosio che si chiama IPTG
( isopropil-beta-tio-D-galattoside). Svolge la stessa funzione del lattosio, quindi inibisce il repressore con la differenza che non viene metabolizzato quindi bastano piccole quantità perché non verranno consumate dalla cellula.
LacI è importante perché in alcune situazioni la proteina può risultare tossica
Il limite del promotore LacI è che non è forte quindi se voglio grosse quantità di proteina non è indicato per questi scopi. Si ricorre al sistema T7.

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10
Q

Vettore di espressione pET (sistema di espressione T7)
Come funziona?

A

Vettore di espressione che presenta il promotore della RNApol del fago T7.

non posso usarlo con tutte le cellule batteriche, ma solo sulle cellule batteriche ingegnerizzate che presentano il gene dell’RNA polimerasi del fago.
Vettore trasformato in E.coli
Gene per la RNA pol del fago messo a valle del promotore lac quindi quando IPTG stimola la trascrizione viene trascritta la RNApol T7 che si lega al promotore sul vettore di espressione.

presenza di un plasmide addizionale nelle cellule di E.Coli (pLysS)in grado di
produrre il lisozima T7 inattiva ogni RNA polimerasi T7 prodotta in assenza d’induzione.

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11
Q

CARATTERISTICHE DI UN VETTORE DI ESPRESSIONE EUCARIOTE

A

Sono vettori ‘SHUTTLE’ perché possono replicarsi in DUE differenti ORGANISMI (E. coli e per es. S. cerevisiae).
Possiedono DUE ORIGINI di replicazione e DUE MARCATORI di selezione.

Saccharomyces cerevisiae
Organismo unicellulare
Vantaggio di poter effettuare alcune modificazioni post-traduzionali.
Possibile uso di promotori costitutivi forti:
Uso del sistema inducibile GAL: l’induzione da galattosio produrrà una quantità maggiore di proteina target.

cellule di mammifero sono utilizzati i marcatori di selezione dominanti che conferiscono alla cellula un fenotipo completamente nuovo.
Si tratta di marcatori di origine batterica i cui prodotti rendono le cellule resistenti ad alcune molecole (farmaci)
Le cellule trasfettate vengono selezionate su un terreno contenente la giusta concentrazione di questo farmaco

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12
Q

Purificazione delle proteine

A

Tecnica migliore cromatografia per affinità;

due tipi:
- uno più costoso prevede di utilizzare sulla base fissa degli anticorpi che riconoscano la nostra proteina quando viene espressa è espressa con un epitopo specifico riconosciuto dall’anticorpo,
- la nostra proteina presenta un tag, cioè una porzione che si lega per affinità a qualcosa che si lega sulla base fissa e la trattiene.

ottimizzare questo sistema nella cromatografia sul nostro supporto spesso è necessario aggiungere uno spaziatore che distanzi la base fissa dal sistema di riconoscimento della proteina

Cromatografia per affinità
– legame di un braccio spaziatore alla matrice della colonna
– legame di un ligando allo spaziatore
– legame della proteina al ligando
– eluizione di tutte le impurità e proteine aspecifiche per il ligando
– eluizione della proteina dalla matrice di affinità

tag di istidina: sequenza di 6 o più His istidine al C o N terminale
in grado di chelare gli ioni metallici come il nichel presente sulla base fissa, immobilizzati sulla matrice di una colonna, formando dei legami di coordinazione per cui le istidine della proteina vengono trattenute dal nichel che è immobilizzato sulla resina, poi con opportuna forza ionica andiamo a rompere il legame tra nichel e tag di istidina

l’His tag non altera il comportamento biologico o immunologico di una proteina

aggiungere imidazolo che va a competere con l’istidina legata al nichel per cui andrà a staccare la mia proteina; infine nell’eluato otterrò sempre più proteina

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13
Q

Proteine terapeutiche ricombinanti

A
  1. Ormoni e fattori di crescita
  2. Citochine. Interferone γ prodotti in in E.Coli tranne due espressi in cellule di CHO
  3. Fattori di coagulazione ed enzimi
  4. Vaccini
  5. Anticorpi monoclonali
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14
Q

EPO ricombinante

A

Eritropoietina stimola eritropoiesi
Mancanza di EPO endogena è causa di anemia associata a insufficienza renale cronica

Si prende il DNA dell’eritropoietina e si fa esprimere nelle cellule di CHO.
quando si utilizzano farmaci a base proteica qual è il primo effetto collaterale che si può avere? Il sistema immunitario dell’ospite riconosce il farmaco come non proprio, questo accade sulle proteine per cui se iniettiamo nel sangue una proteina il SI subito si attiva, ma se il sistema riconosce le glicosilazioni che rendono la proteina come self la proteina passa identica nel circolo sanguigno rispetto al SI o alcuni enzimi di degradazione.

EPO ricombinante è stata modificata per renderla più efficiente, ma mantiene siti analoghi di glicosilazione,

produzione di due forme ricombinanti dell’EPO, epoetina alfa ed epoetina beta,

CHO, in grado di glicosilare correttamente la proteina, rendendola attiva e conferendo ad essa un tempo emivita più lungo.

FDA ha acconsentito alla commercializzazione di una molecola eritropietinica modificata nella sua componente glucidica, arricchita di residui di acido sialico che ne hanno prolungato l’emivita, ha consentito di ridurre la frequenza delle somministrazioni semplificando la vita del paziente affetto da insufficienza renale cronica

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15
Q

Insulina ricombinante

A

Insulina peptide formato da 2 catene polipeptidiche = 51 aminoacidi in totale:
– Catena A = 21 amino acidi
– Catena B = 30 amino acidi

Il gene codificante dell’insulina mi permette di ottenere una catena molto lunga costituita da una coda, una sequenza di connessione, una catena A, una catena B e una sequenza leader, che ha una funzione nella maturazione dell’insulina.
Quella però secreta a funzione biologica è costituita da due catene A e B sono legate tramite ponti disolfuro più un terzo ponte disolfuro intracatena.
Per via ricombinante si ottiene insulina come chimera con lacz
I peptidi delle catene A e B sono piccoli e vengono facilmente distrutti, il problema è risolto usando due plasmidi che contengono rispettivamente la seq che codifica per la catena A e la seq che codifica per la catena B, le due porzioni si aggiungono a LacZ e dopo l’espressione vengono purificate, si tratta con bromuro di cianogeno ad azione proteolitica che separa le due catene da lacz, le purifico, con agente ossidante ossido le cisterne a formare i ponti disolfuro ottenendo l’insulina attiva.

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16
Q

Analoghi dell’insulina
Insuline ricombinanti
Caratteristiche
Insulina di nuova generazione

A

Analoghi dell’insulina sono insuline modificate con minime variazioni nella struttura proteica
Permettono di aumentare o diminuire la velocità di assorbimento senza alterare l’efficacia
Si dividono in analoghi:
-ultrarapidi
-lenti
- ultralenti

Analoghi ultrarapidi sono ASPART e LISPRO sostituzione su catena B
ASPART prodotto sostituendo l’aspartato con la Prolina
LISPRO invertito lisina con Prolina
Garantiscono picco di insulina normale ma vanno in associazione con insulina ritardata
GLULISINA
E’ l’ultima insulina rapida ottenuta con il DNA ricombinante
È stato sostituito Asparto con lisina al livello della catena B e lisina sempre della catena B in
Glutammato.

Analoghi lenti viene utilizzato lo zinco per formare esani che in circolo si liberano come dimeri che diventano monomeri e ha il picco nelle 2-4h. Le insuline lente sono insoddisfacenti per l’eccessiva variabilità nell’assorbimento.

Analoghi ultralenti: GLARGINE un’azione abbastanza costante nelle 24 ore. Poiché si trova in ambiente acido, ha il vantaggio di aggregarsi in microsfere sottocute, per cui viene rilasciata lentamente e in maniera costante. non c’è nessun picco perché la disponibilità del farmaco nell’organismo è costante nel tempo.

Prodotte tramite reazioni di PCR dette mutagenesi sito-specifica, perché vado a mutare uno specifico sito nucleotidico, o un codone specifico.

17
Q

Anticorpi monoclonali
Come si producono?

A

L’anticorpo monoclonale è il singolo tipo di anticorpo, che riconosce una specifica porzione dell’antigene, l’epitopo.
Viene usato per l’ immunità passiva
Produzione:
immunizzare il topo (inietto l’antigene). Il topo produrrà i linfociti B, che produrranno gli anticorpi.
Dopo il periodo di immunizzazione, recupero dalla milza del topo le plasmacellule. Metto le
plasmacellule a crescere insieme a cellule tumorali, cellule di mieloma.
In coltura, dopo un certo tempo, avremo una popolazione mista costituita dalle cellule iniziali, dai mielomi (cellule di mieloma) e dagli ibridi di cellule B e mieloma che si chiamano ibridomi.
Ognuno di questi ibridomi produrrà un anticorpo differente contro l’antigene
Andrò a selezionare e a separare i vari ibridomi, ognuno dei quali produrrà un anticorpo monoclonale diverso.
Il vantaggio di questa tecnica è che io, in qualsiasi momento, posso prendere la mia cellula (ibridoma), farla crescere e farle produrre un anticorpo, che verrà riversato nel terreno di crescita. Avrò quindi sempre lo stesso tipo di anticorpo, e posso farlo tutte le volte che voglio (perché gli ibridomi hanno la capacità delle cellule tumorali di crescere illimitatamente).

selezionare gli ibridomi.
sintesi dei nucleotidi. I nucleotidi per la sintesi del DNA derivano dalla de novo pathway (sintesi de novo partendo dal CH2) o dalla salvage pathway (recupero di nucleotidi esistenti derivanti dalla degradazione degli acidi nucleici).
Nel salvage pathway abbiamo 2 vie, una dipendente dalla timidina chinasi, l’altra dall’ipoxantina.
La de novo sintesi produce tutti e 4 i nucleotidi che serviranno per la sintesi del DNA.
se somministriamo la aminopterina, questa compete con l’acido folico e blocca la de novo sintesi.
Per bloccare la salvage pathway dobbiamo inibire gli enzimi responsabili di queste vie, non avremo le basi per la sintesi del DNA. Se blocco l’approvvigionamento dei nucleotidi, la cellula non potrà fare sintesi di DNA, e si arresta il suo ciclo cellulare, portando alla morte cellulare.
Sfruttando queste caratteristiche, posso andare ad utilizzare uno specifico terreno, il terreno HAT, che contiene aminopterina, ipoxantina e timina. Questo terreno lo uso per andare a selezionare il mio ibridoma.
Le cellule di mieloma utilizzate sono state ingegnerizzate eliminando l’enzima HGPRT (HGPRT-).
(è stato tolto il gene per una delle due vie del salvage pathway). Esse non possono usare Hypoxanthina e Thymidina, in presenza di Aminopterina (terreno HAT)mcome fonti di acidi nucleici e pertanto muoiono in coltura
Solo le cellule B fuse con queste cellule di mieloma possono sopravvivere nel terreno HAT perché hanno tutti i geni.
Solo che le cellule B a un certo punto moriranno per senescenza (non sono immortali come le cellule tumorali).
Il terreno HAT agisce anche se utilizzo degli ibridomi a cui è stata tolta la timidina chinasi. Succede che le cellule B che contengono la timidina chinasi sono in grado di crescere in quel terreno, ma poi moriranno per senescenza.
Le cellule di mieloma non sono in grado di crescere in terreno HAT, perché non sono in grado di sfruttare le vie di salvage pathway e quindi moriranno. Le uniche cellule a sopravvivere saranno le cellule ibride, perché potranno utilizzare la de novo pathway e perché sono immortali.

È importante che esista il prerequisito USA (unique surface antigen): la presenza di un antigene unico sulla superficie,

Possiamo avere i MAb non coniugati, è l’anticorpo che funge da farmaco stesso.

Herceptina (farmaco Trastuzumab) è uno dei primi anticorpi monoclonali usati in terapia in particolare per il tumore alla mammella: questo anticorpo va a schermare HER2 che è un recettore di membrana Human epidermal growth factor che viene legato dalle EGF portando a una stimolazione della proliferazione eccessiva delle cellule generando crescita della massa tumorale.
Andando a schermare con l’Herceptina il recettore si blocca la proliferazione tumorale,

MAb coniugati: l’Ab viene legato a un’altra sostanza che viene veicolato verso la cellula bersaglio.
mAB può essere coniugato con diversi agenti:
- radioisotopi
- Tossine
- Chemioterapici

utilizzo indiretto dell’anticorpo. Invece di somministrare il farmaco, somministro il profarmaco. Con un anticorpo specifico, posso legare ad esempio la fosfatasi alcalina. Quando il profarmaco arriva nei pressi della cellula, la fosfatasi alcalina lo trasforma
da profarmaco e farmaco, svolgendo la sua attività antitumorale in situ.

Le prime terapie antitumorali basate su anticorpi monoclonali avevano vari problemi.
• Scarsa penetrazione del tessuto tumorale (alcuni tumori non sono ben vascolarizzati, quindi l’anticorpo non può raggiungerli).
• Scarsa conoscenza degli antigeni tumorali (bisogna conoscere bene gli antigeni tumorali, per capire se le cellule tumorali presentano degli antigeni che li differenziano dalle cellule normali.)
• Breve vita degli Mab murini (perché sono instabili e perché vengono riconosciuti e distrutti dal sistema immunitario. Alla seconda somministrazione il sistema immunitario ha già sviluppato anticorpi contro i MAb; quindi, li distruggono prima che questi possano effettuare la loro azione.)
• capacità del Fc dei Mab murini di scatenare una risposta immunitaria.
Altro problema: Gli anticorpi monoclonali generano gli HAMA (human anti-mouse antibodies), quindi anticorpi del sistema immunitario contro i MAb murini (murini significa che derivano dal topo).

Soluzione: produzione di Mab umani

18
Q

Anticorpi monoclonali ricombinanti

A

Primo step: MAb chimerici

Se sostituiamo la porzione costante dell’anticorpo murino con quella umana il
sistema immunitario riconosce come self questi anticorpi e permetterà di
usare più volte il farmaco sullo stesso paziente.
Problema: non conosco la sequenza amminoacidica della porzione murina
Tecnica del DNA ricombinante
Clonaggio delle immunoglobuline umane
Mediante tecnologie del DNA ricombinante sostituire le regioni variabili di un Ab umano con quelle del Mab di topo.
Se creo una sequenza codificante dell’anticorpo in cui è presente la porzione umana a cui è aggiunta la sequenza codificante per gli amminoacidi murinica (parte variabile) io ottengo l’anticorpo chimerico.

Una volta isolato l’anticorpo che serve si è andata a studiare la sequenza amminoacidica della parte variabile; fusa la sequenza amminoacidica della porzione variabile con la sequenza amminoacidica codificante la porzione costante.
Ottenuti anticorpi più stabili
Vantaggi:
HAMA passa dell’80% al 5% dei casi
Vita media di 200h vs 30h (mouse) e 20 giorni (human)
Anticorpi chimerici contengono -xi nel loro nome (es. infliximab=remicade)

anticorpi umanizzati: solo gli amminoacidi che vanno a riconoscere l’antigene e conferiscono la conformazione all’anticorpo per riconoscere l’antigene sono murini
Questo è stato possibile perché con elaborazioni in silico si è andati a modellare sostituendo amminoacido per amminoacido un’anticorpo in cui la porzione umana aumentava lasciando solo gli amminoacidi corrispondenti all’anticorpo murino che davano specificità all’anticorpo.

Ottenuti anticorpi ancora più stabili
Emivita: anticorpi intatti umani 14-21 giorni
Murini 30-40 ore
Chimerici 200-250 ore
Anticorpi umanizzati Nomi non commerciali finiscono in -zumab (es Bevacizumab)

Anticorpi ricombinanti interamente umani ottenuti con la tecnica del phage display: creo il fago, in cui ho inserito una sequenza codificante per un anticorpo, dopodiché faccio esprimere al fago la proteina che viene esposta all’esterno. Metto poi a contatto il fago con l’antigene, e vedo quali anticorpi si legano al fago. A questo punto, recupero il DNA, la propago nell’Escherichia coli e ottengo tantissimo anticorpo
specifico che posso andare a studiare ulteriormente per capire quale sia il migliore.
Si chiama anche next panning perché il ciclo viene ripetuto (per selezionare fagi che contengono anticorpi sempre più affini all’antigene).

19
Q

Checkpoint immunitari

A

regolatori di processi del sistema immunitario, responsabili della tolleranza immunologica, fenomeno che coinvolge i linfociti T ed il microambiente tumorale.
Hanno la funzione di regolare la vita dei linfociti T, prevenire l’autoimmunità).

primo blocco di checkpoint è il blocco del CTLA-4
proteina di superficie del linfocita T. Il legame con questa proteina porta all’inattivazione del linfocita, quindi la cellula tumorale può sfuggire al SI. Esiste un anticorpo che va a legare il CTLA-4, non permettendo il legame con la cellula presentante l’antigene. Quindi il linfocita T non si. inattiva.

L’altro blocco è quello del PD-1, una proteina del linfocita T che lega il
PDL-1 delle cellule tumorali. Questa interazione porta all’inattivazione del linfocita T.
In questo caso l’immunoterapia si basa su un anticorpo anti PD-1 (o anche un anticorpo anti PDL-1) che scherma una delle due proteine non permettendone l’interazione. Il linfocito T sarà quindi attivo e potrà distruggere la cellula tumorale.
L’uso di MAb anti-CTLA-4 porta alla regressione del tumore tramite attivazione del linfocita T, i MAb anti-PD-1 funzionano da freno, portando alla remissione a lungo termine del cancro metastatico.

20
Q

Test di gravidanza

A

Gonadotropina corionica umana (hCG) è un ormone prodotto dalla placenta
nelle donne in gravidanza. I livelli di hCG aumentano precocemente in gravidanza
ed essa viene eliminata con l’urina. Il test di gravidanza rileva l’hCG nel sangue o
nell’urina per la conferma o l’esclusione di una gravidanza.
Test di gravidanza presenta sulla striscia 3 tipi di anticorpi: 2 murini e 1 di capra
hCG urina si lega a anticorpi murini su striscia e risale verso zona di test dove è presente anticorpo anti-hCG che blocca ormone+anticorpo, nella regione di controllo ci sono anticorpi di capra che bloccano gli anticorpi di topo non legati

21
Q

Vaccini ricombinanti

A

Vaccino HPV: vaccino contro il papilloma virus HPV. donne affette da tumore alla cervice dell’utero presentavano un’associazione con la presenza di HPV. avere questa infezione, difficile da eradicare, determina una maggiore percentuale di insorgenza di questo tumore,
Il Papillomavirus è formato da DNA a doppia elica.
Il gene L1 determina variazioni nella proteina del capside virale e quindi la diversità esteriore dei diversi ceppi
Si è realizzato un vaccino che viene somministrato alle ragazze
sotto i 12-13 anni. Questo perché il virus si diffonde con rapporti sessuali.
Esistono due tipi di questo vaccino: bivalente e quadrivalente.
Di questo vacino esistono 2 ceppi, 16 e 18, associati al carcinoma del collo dell’utero. Si è creata una miscela che contiene proteine che derivano dal gene L1 di entrambi i ceppi.
Ci si è anche accorti che esistono i ceppi 6 e 11 che possono dare problemi, ed è per questo che hanno sintetizzato il vaccino quadrivalente.
La proteina del capside L1 viene espressa nel Saccharomyces
cerevisiae e poi viene purificata.

Vaccino bivalente protegge dai ceppi 16 e 18,
Vaccino quadrivalente offre protezione non solo contro i ceppi 16 e 18, ma anche contro il 6 e l’11

22
Q

Vaccini anti SARS-CoV-2

A

APPLICAZIONI DEL DNA RICOMBINANTE SULLA PRODUZIONE DEI VACCINI
classificati in:
- vaccini a base non tradotta (dove viene somministrato proprio l’antigene).
a virus inattivato o quello a nano particelle (Novavax).

  • base tradotta, dove non viene somministrata la proteina ma la sequenza nucleotidica che l’ospite tradurrà in antigene.
    ad adenovirus (Astrazeneca, Johnson e Johnson), quelli a mRNA (moderna BioNTech, Pfizer) e quelli a DNA .

Vaccini a mRNA
genoma di SARS-CoV-2, sequenza codificante per la proteina spike. La inseriamo nel plasmide e la mettiamo in un batterio per farla produrre. Otterremo quindi mRNA sintetico per la spike
L’mRNA sintetico viene inglobato in lipidi, che si fonderanno con la cellula del soggetto che riceve la vaccinazione e permetteranno l’ingresso dell’mRNA. Con la traduzione la cellula produce la proteina spike, che entra in circolo e funge da antigene, stimolando il SI. Producendo solo la spike, non avremo problemi di patologia correlata alla malattia da curare.
Il vaccino a RNA si distingue in due tipi: autoamplificante e
non replicante. Quello usato per il SARS-CoV-2 è il non
replicante, perché l’acido nucleico deve produrre la proteina e
poi sparire.
Il vaccino non entra nel nucleo e non partecipa alla
trasformazione del DNA. L’espressione dell’antigene è
semplice e sicura. La produzione del mRNA non avviene in cellule o matrici animali, quindi il processo è semplice ed economico. Non replicandosi, l’mRNA viene degradato senza
nessuna tossicità metabolica. Abbiamo tempi più brevi di produzione rispetto agli altri vaccini. L’mRNA può essere modificato in base alle varianti, modificando la sequenza nucleotidica.
I vaccini Moderna e Pfizer sono quindi vaccini a mRNA non replicante, che codificano la proteina spike completa (full-lenght) con mutazioni stabilizzando in S2 che impediscono il cambiamento di conformazione dalla forma prefusione in quella postfusione.

Vaccino a DNA
L’altro approccio è basato sul DNA, in particolare sulle modificazioni di un adenovirus. Di questo abbiamo due vaccini approvati dall’EMA (astrazeneca e Johnson e Johnson), e due non approvati dall’EMA (Sputnik e ReiThera).non replicanti

VACCINO SUBUNITÀ PROTEICA NOVAVAX
Prodotta la proteina spike full-length stabilizzata nella conformazione di prefusione (sequenza Wuhan-Hu-1).
Clonaggio in baculovirus che cresce in cellule d’insetto
Assemblato in nanoparticelle e coformulato con audiuvante Matrix M a base di SAPONINA.
Matrix-M induce una risposta pro-infiammatoria transitoria locale con reclutamento, attivazione e maturazione delle cellule immunitarie.