Citologia Flashcards
Tecnica di preparazione dei preparati istologici
Prelievo: biopsia
Fissazione: fisica (congelamento/essiccamento) o chimica (FORMALDEIDE)
Inclusione: paraffina, indurisce il materiale
Taglio: mediante microtomo. Sezioni di 5-10um per microscopio ottico o 20-40nm per elettronico
Tipologie di microscopi
Ottico: risoluzione a 0,2um
Elettronico: risoluzione a 0,2/0,4nm
SEM: risoluzione a 10nm
Rapporto nucleoplasmatico
N/C = rapporto tra volume del nucleo e volume del citoplasma.
k basso: cellule differenziate
k alto: cellule con alta capacità di sintesi e moltiplicazione
Membrana plasmatica, cosa fa, da cosa è composta e particolarità, spessore, come si vede al microscopio (quale), comportamento in relazione alla concentrazione
- Controllo degli scambi (semipermeabilità)
- Risposte recettori ormonali
- Proprietà antigeniche e glicocalice
- Sede di endo/esocitosi
- Isolamento fisico, movimento e adesione
Fosfolipidi con comportamento ANFIPATICO, colesterolo, proteine (estrinseche e intrinseche/integrali)
All’esterno avremo maggiormente: - Fosfatidilcolina
- Sfingomielina
All’interno avremo maggiormente: - Fosfatidilserina
Intercalate, molecole di colesterolo che irrigidiscono la membrana.
Modello a mosaico fluido, spessa 7,5nm circa e aspetto trilaminare al TEM. Spessore a 6nm per membrane interne.
Flippasi, floppasi, scramblasi sono proteine in grado di spostare i fosfolipidi da un lato o dall’altro.
CONCENTRAZIONE: in ambiente ipertonico, concentrato, espelle acqua e si raggrinzisce.
In ambiente ipotonico assorbe acqua e arriva a scoppiare. Emolisi per globuli rossi
Glicocalice delle cellule, funzioni
- Responsabili di asimmetria della membrana
- Riconoscimento antigenico
- Recettori ormonali e di farmaci (messaggeri in generale)
- Regolazione della crescita (inibizione da contatto)
- Prodotto dal RER
- Funzione di assorbimento di sostanze e da filtro
Trasporto transmembrana
PASSIVO no energia
- Diffusione semplice: per osmosi
- Diffusione facilitata: tramite proteine integrali, per molecole molto grandi
ATTIVO energia richiesta, contro gradiente
- Proteine sempre richieste, con idrolisi di ATP
RER: come si presenta (TEM), funzioni, come vengono dirottate le proteine
Organello composto da dischi di reticolo endoplasmatico impilate ordinatamente, sulla superficie ribosomi (neri al TEM).
Impegnato nella sintesi proteica, molto sviluppato in cellule secernenti per esempio.
I ribosomi producono la proteina, ma SE l’mRNA possiede delle SS, bloccano la sintesi proteica finché non si aderisce al RER. Proteine come le SRP legano queste sequenze (amminoacidiche!) e le dirottano al RER.
Le proteine possono:
- Essere rilasciate al lume del RER (per successiva esocitosi o enzimi lisosomiali)
- Restare attaccate nel RER e andare a sostituire le proteine di membrana (glicoproteine, membrana del RER stesso, glicocalice)
Nel RER:
- piega delle proteine
- idrossi-fosfori-meti-lazione
ZOLLE DI NISSL
REL: aspetto al TEM, funzioni
Dimensioni ridotte (50-100nm), difficili da osservare ma si possono usare colorazioni immunocitochimici
Si occupa di sintesi non proteiche:
- Lipidi semplici e complessi (nelle adipose molto sviluppato)
- Converte steroidi in colesterolo e viceversa (ormoni steroidei in cooperazione con i mitocondri, MAMs)
- Detossificazione di sostanze e farmaci (nel fegato molto importante) rendendo le sostanze idrosolubili ed eliminabili dai reni
- Reticolo SARCOPLASMATICO per il pompaggio di ioni calcio, indispensabili nella contrazione
- Biogenesi membrana cellulare
- Metabolismo del glicogeno (epatociti, liberano glucosio che viene rilasciato)
Apparato di Golgi: aspetto, organizzazione, funzioni e come funziona
Cisterne a forma discoidale impilate, da 3 a 30, visibile solo al TEM.
CIS: o ERGIC, riceve vescicole, si affaccia al nucleo ed è convessa. Spessore membrane: 6nm
TRANS: o TGN, invia le vescicole, si affaccia alla membrana, convessa. Spessore membrane: 8nm.
MEDIANO: da 3 a 30 cisterne collegate da GOLGINA, nei dintorni presenti vescicole (non sempre)
Riceve i prodotti dei RER e REL e li elabora
- Glicosilazione/fosforilazione proteine
- Formazione di strutture quaternarie
- Sintesi di alcuni lipidi
- Forniscono membrana per i lisosomi
Modelli di trasporto:
- Trasporto vescicolare (non validissimo, non sempre presenti le vescicole)
- Maturazione delle cisterne (più plausibile)
- Collegamento tra cisterne
Traffico vescicolare all’interno della cellula: quali proteine sono utilizzate e come avviene (anche nel Golgi!)
Proteine KDEL: proteine che fungono da segnale, circolando tra il RE e il Golgi. Grazie a questa proteina, la vescicola può essere “riciclata”
Esocitosi ed endocitosi usano proteine di membrana necessarie per il traffico vescicolare:
- COP2: si trovano tra RE e Golgi, movimento anterogrado
- COP1: sempre tra RE e Golgi, movimento retrogrado
- CLATRINA: forma a trischelion, riveste le vescicole grazie ad ADAPTINA a formare delle strutture a canestro contenenti la vescicola.
Se la esocitosi è COSTITUTIVA avremo costante flusso di vescicole
Se è REGOLATA, avremo vescicole in risposta ad uno stimolo (ormoni) e ricoperte di clatrina.
Endocitosi può essere:
- Pinocitosi, la cellula raccoglie liquido extracellulare
- Mediata da recettore: si formano invaginazioni ricoperte da clatrina, in seguito a legame tra ligando e recettore
- Fagocitosi: inglobate particelle o microrganismi nel caso di globuli bianchi
INDIRIZZAMENTO:
Attraverso microtubuli, polarizzati, e chinesina in anterogrado, dineina in retrogrado.
Proteine T-Snare e V-Snare presenti rispettivamente in Target e Vescicola si riconoscono e permettono la fusione delle membrane o porocitosi
Lisosomi: a cosa servono, come si formano, aspetto al microscopio, enzimi!
Casi particolari di cellule con lisosomi importanti
FOSFATASI ACIDA
Organelli molto presenti nelle cellule a funzione difensiva (granulociti)
Vacuolo opaco agli elettroni, sono neri, contengono molte proteine, in particolare enzimi litici.
Si formano a partire dal Golgi, le proteine prodotte dal RER vengono marcate da mannosio-6-fosfato e legate da recettore, per mantenerle inattive; gli enzimi si attivano in ambiente acido (pH =5) Perché?.
1) Endosoma precoce: formato da materiale internalizzato. La membrana possiede pompe idrogeno per mantenere il pH basso
2) Endosoma tardivo: si unisce a vescicole idrolasiche che rilasciano gli enzimi e digeriscono le sostanze. si forma il lisosoma, in cui gli enzimi sono attivati e lavorano
Casi:
- Fagosoma (endocitosi di un batterio) + lisosoma = fagolisosoma
- Mitocondrio vecchio + membrana endoplasmatica = autofagosoma
- Autofagosoma + lisosoma = autofagolisosoma
N.B.: LIPOFUSCINE sono residui di organelli che si accumulano nella cellula del neurone, e rimangono in quanto residui
ACROSOMA
OSTEOBLASTI
BLASTOCISTI
Ribosomi: dove si trovano e che strutture formano, funzione e relazione al RER, da cosa sono formati e u.d.m. Svedberg
Diretti effettori della sintesi proteica, sono costituiti da subunità maggiore e minore.
Misurati attraverso lo Svedberg, u.d.m. che dipende dalla sedimentazione durante la centrifugazione.
Possono viaggiare nel citoplasma e legarsi a mRNA, formare “spirali” o essere legate al RER a circolo o a elica.
Nel citoplasma producono proteine del citoscheletro, enzimi per glicolisi e altro, proteine da mandare al nucleo
Nel RER mandano proteine da esportare fuori dalla cellula o da inserire in membrane.
Mitocondri: struttura e funzione, origine
Produzione di energia, dimensioni variabili sulla decina di micrometri, visibili a microscopio ottico, di numero assai variabile e indicatore dell’attività cellulare in base anche alla loro posizione
Doppia membrana: una esterna, non ripiegata, una interna, presenta creste per aumento della superficie (lo spazio è la matrice mitocondriale, dove avviene il ciclo di Krebs).
La membrana interna contiene le proteine necessarie per la respirazione cellulare, citocromi e ATPsintetasi.
Regolazione apoptosi tramite liberazione dei citocromi nel citoplasma.
PORINE sono canali proteici poco selettivi per il passaggio di sostanze nella membrana esterna.
Un aumento di ioni H+ causa una condensazione della membrana interna, indice di attività.
PRODUZIONE DI CALORE
ORIGINE:
- Molto probabilmente batterica, ENDOSIMBIOSI:
– DNA circolare
– Membrana interna contenente cardiolipina
– Ribosomi più piccoli
– Dimensioni compatibile a batteri
- AUTOGENA:
- Dal genoma cellulare si è staccato un pezzetto di DNA che ha portato alla formazione dei mitocondri
Mitocondri: creste tubulari, relazioni con REL, divisione e fusione dei mitocondri
Le creste tubulari sono osservate nei mitocondri di cellule impegnate nella sintesi di ormoni steroidei: corticale del surrene, gonadi.
Nella formazione di questi composti lipidici collabora con REL per scambi di sostanze, formando fusioni di membrana dette MAM (mithocondrial associated membrane).
La divisione dei mitocondri avviene attraverso
- DRP1 (anello stringente)
La fusione avviene attraverso:
- mitofusine esternamente
- OPA1 internamente
Citoscheletro: tipologie e morfologia, diametri, caratteristiche (funzioni in altra domanda)
MICROFILAMENTI:
G-Actina si polimerizza a formare filamenti (F-Actina) 7nm di diametro
Ubiquitari, generalmente sotto la membrana
Possibilità di polarizzarsi (estremità + richiama G-actina, - si depolimerizza), detto TREADMILL, possibilità di bloccaggio tramite CAPS
Fascina: organizza i filamenti in fasci
Filamina: organizza i filamenti in reti
Spectrina: proteina di ancoraggio alla membrana
FILAMENTI INTERMEDI:
Filamenti di cheratina a formare dimeri e tetrameri a formare filamenti, 10nm diametro; diverse tipologie di cheratina in base alla funzione:
- Citocheratina (I, II) negli epiteli
- Vimentina e desmina (III) in cellule muscolari e cartilagini
- Neurofilamenti (IV) neuroni
- Lamine nucleari (V) a formare l’involucro nucleare
Elevata resistenza a trazione
MICROTUBULI:
Non filamenti ma tubicini di proteine formate da 13 protofilamenti di alpha e beta tubulina, 25nm diam.
Possibilità di polarizzarsi, bloccata da colchicina!
Associate a proteine MAP per stabilizzazione o destabilizzazione dei filamenti. Stessa famiglia di motrici