cards 2 Flashcards

1
Q

CHI HA TEORIZZATO LA SPECIFICITA’ MEDIALE?

A

Rudolf Arnheim, Clement Greenberg, Michael Fried

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2
Q

CHI HA TEORIZZATO I REGIMI SCOPICI?

A

Michael Focault, Christian Metz, Martin Jay

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3
Q

COSA SONO LE POST-IMMAGINI

A

Immagini che non hanno più nessun rapporto con la posizione dell’osservatore posto in un mondo reale, e percepito secondo le leggi dell’ottica.

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4
Q

DEFINIZIONE RISOLUZIONE

A

il termine indica la capacità di riprodurre con precisione i dettagli e la dimensione superficiale di un’immagine digitale misurata in punti o pixel.

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5
Q

DEFINIZIONE VISIVO

A

Con il termine “Visivo” parliamo di qualcosa che concerne la vista, è fisico e oggettivo (è relativo alla vista, dal punto visivo, organico e funzionale)

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6
Q

DEFINIZIONE VISUALE

A

il termine Visuale esprime il modo soggettivo di vedere i fatti, è l’angolazione in cui si vede e si valuta qualcosa, il punto in cui osservare

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7
Q

CHI E DOVE HA TEORIZZATO IL NEUES SEHEN

A

La promotrice è l’Avanguardia costruttivista, nata in Russia. Il movimento era direttamente correlato ai principi del Bauhaus.

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8
Q

DEFINIZIONE INTERMEDIA

A

serie di operazioni artistiche che accadono tra i media. Definisce una forma di operazione artistica che si compie tra un medium e l’altro.

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9
Q

DEFINIZIONE INTERMEDIALITÀ

A

concetto che riguarda i nuovi media digitali e la loro capacità di attraversare i confini tra i media. Ad oggi, è il passaggio di un media da un supporto ad un altro, il modo in cui un media influenza un altro.

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10
Q

DEFINIZIONE TRANSMEDIALITÀ

A

1) è una forma narrativa che, muovendosi attraverso diversi tipi di media, contribuisce a perfezionare e integrare l’esperienza dell’utente con nuove e distinte informazioni. 2) un fenomeno in cui una forma narrativa, grazie all’opinione degli spettatori sui media, migliora e perfeziona il suo contenuto.

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11
Q

COS’È LIVENESS (DEFINIZIONE)

A

Un qualsiasi evento trasmesso in diretta viene sempre percepito dal fruitore come se si trovasse effettivamente lì presente, generando un senso di liveness (dal vivo), grazie alla trasparenza della mediazione tecnologica. Il senso del “dal vivo” di un evento in diretta è dato dalla trasparenza del media. (Telstar, allunaggio)

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12
Q

COS’È IL VILLAGGIO GLOBALE

A

Secondo McLuhan, attraverso la trasformazione della velocità di trasmissione in tempo reale dell’informazione a grande distanza e all’evoluzione dei mezzi di comunicazione, il mondo è diventato “piccolo” ed ha assunto di conseguenza i comportamenti tipici di un villaggio. Le distanze siderali che in passato separavano le varie parti del mondo si sono ridotte e il mondo stesso ha smarrito il suo carattere di infinita grandezza per assumere quello di un villaggio. (Simultaneità sensoriale)

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13
Q

COS’È EXPANDED CINEMA

A

Tipo di spettacolo cinematografico che non si limita a proiettare delle immagini narrando una storia, ma diventa un’esperienza visiva totale che convoglia arti diverse e azioni differenti. Tocca vari aspetti della nuova condizione di sensibilità e integra nella nozione di “cinema” tecniche e processi da prima ritenuti non filmici.

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14
Q

COSA SONO I SEGNI ICONICI

A

Segni che rinviano a qualcos’altro per analogia, in virtù di una somiglianza con esso. Ciò accade poiché le qualità sensoriali di una data immagine ci ricordano altre cose o altri oggetti.

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15
Q

COS’È LA NARCOSI PER MCLHUAN

A

Ogni tecnologia esercita su di noi una lusinga molto potente, che si seduce in uno stato di narcisistico torpore (narcosi), impedendoci di vedere la vera natura del medium.

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16
Q

DEFINIZIONE APPARATO

A

Ornamento che serve come un addobbo per uno spettacolo, e definisce anche un apparecchio o un insieme di macchine o congegni di un determinato impianto,! servono a un certo scopo: elettrico,generatore, semaforico, e apparato cinematografico. In estetica dei media gli apparati sono operazioni tecniche attraverso le quali vengono archiviate ed! elaborate le informazioni.

17
Q

DEFINIZIONE SUPPORTO

A

Elemento di sostegno, struttura o dispositivo che ha la funzione di sostenere un oggetto, un apparato, un elemento o un complesso di elementi, fissandone nel contempo la posizione. Sono materiali di varia natura che rendono possibile la visualizzazione di un’immagine concreta, non esclusivamente mentale.

18
Q

DEFINIZIONE E DIFFERENZE SPETTATORE E OSSERVATORE

A

Lo spettatore è testimone di un avvenimento, assiste ad un fatto senza prendervi parte.
L’osservatore è colui che esegue determinate osservazioni, chi si attiene a quanto è prescritto, ed ha un ruolo attivo all’interno della scena.
Lo spettatore si distingue dall’osservatore per il fatto che lui non prenda parte dell’evento, si trova quasi inerme davanti ad una scena.

19
Q

FENOMENO PHI E DOVE LO TROVIAMO OGGI

A

Spiega la percezione del movimento data da una rapida successioni di immagini statiche, lo si ha nel cinema e nell’animazione. Oggi lo
troviamo nelle GIF.

20
Q

ERA ELETTRICA O MECCANICA DEFINIZIONE

A

Nell’era meccanica i media sono estensioni di singole funzioni o sensi, nell’era elettrica è l’intero sistema nervoso ad essere esteso, creando simultaneità e coinvolgimento totale. L’era elettrica dei media abbraccia il mondo, contraendolo
alle dimensioni di un villaggio. (nell’era elettrica ho possibilità di avere rapporti di vicinato con persone sparse per il globo. / nell’era meccanica avevo dei rapporti di confidenza e conoscenza solo delle persone che erano vicine a me).

21
Q

DISPOSITIVO DEFINIZIONE

A

è il modo in cui sono posti gli elementi di un apparato o di un apparecchio tecnico (è il modo in cui il proiettore, lo schermo, le sedie, sono disposte all’interno della sala cinematografica, l’insieme).

22
Q

CHI HA TEORIZZATO LA RILOCAZIONE E QUANDO

A

teorizzato da Francesco Casetti, 2009 in una serie di articoli e saggi.

23
Q

ESEMPI MEDIA FREDDI

A

televisione analogica, telefono.

24
Q

IMMAGINI POVERE COSA SONO E PERCHE’ SONO CHIAMATE COSI’

A

chiamate così in quanto sono immagini in bassa definizione, hanno file leggeri, sono compresse e hanno formati codificati in .jpeg, .jpg, .gif ecc…
Le proprietà delle immagini in bassa definizione ci invitano a ridefinire ciò che intendiamo per “valore” di un’immagine. Questa tipologia di immagini vengono condivise e ri-editate continuamente, in base alle esigenze delle persone, e dalla loro ricreazione è possibile constatare la differenza fra le popolazioni e la maniera in cui un’immagine è intesa culturalmente. (Hito Steyerl)

25
Q

PICTORIAL TURN COS’E’

A

ovvero una svolta iconica, è un tropo (una trasposizione di significato) che riappare nella storia della cultura del momento in cui compaiono nuove tecnologie di produzione delle immagini o immagini connesse a nuove sollecitazioni sociali, politiche, estetiche. Un pictiorial turn è una riscoperta delle immagini intesa come un’interazione complessa tra visualità, apparati, istituzioni, discorsi, corpi e figuratività. (Il pictorial turn pone lo studio delle immagini sullo stesso piano di quello del linguaggio).

26
Q

IMAGE DEFINIZIONE

A

immagine astratta (poiché può spostarsi da un medium all’altro), che può essere rappresentata sulla picture, ma può esistere oltre alla presenza fisica del supporto (=immagine iconica)