Capitolo 8 - Eredità e Ambiente Flashcards

1
Q

Teoria evoluzionistica di Darwin

A

Qual è il concetto unificante della biologia secondo il testo?
Il concetto unificante della biologia, secondo il testo, è l’evoluzione. L’evoluzione è intesa come l’accumulo nel tempo di cambiamenti ereditabili in una popolazione di organismi, che porta a differenze tra le popolazioni e spiega l’origine di tutti gli organismi che esistono oggi o che sono esistiti.

Qual era la concezione prevalente prima del secolo XVIII riguardo alle specie?
Prima del secolo XVIII, la concezione prevalente riguardo alle specie era il creazionismo, che sosteneva che le specie fossero il risultato di una creazione divina e che fossero sempre esistite con le caratteristiche attuali.

Chi sono stati i precursor

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teoria evoluzionistica di darwin

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La teoria evoluzionistica di Charles Darwin, nota come “teoria dell’evoluzione per selezione naturale”, è uno dei pilastri fondamentali della biologia evolutiva. Di seguito, riassumo i principali concetti della teoria di Darwin:

Selezione naturale: Darwin sosteneva che l’evoluzione avviene attraverso la selezione naturale. Questo significa che gli organismi meglio adattati all’ambiente in cui vivono hanno maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi. Di conseguenza, le caratteristiche favorevoli che conferiscono un vantaggio nella sopravvivenza e nella riproduzione vengono trasmessi alla prole.

Variabilità genetica: Darwin riconosceva l’esistenza di variabilità tra gli individui di una popolazione. Questa variabilità può riguardare dimensione, forma, colore o altre caratteristiche ereditabili. Questa diversità genetica è essenziale per il processo evolutivo.

Sovrapproduzione: Darwin notò che ogni specie produce più discendenti di quanti possano sopravvivere. Questo porta a una competizione per le risorse limitate, come cibo, acqua e spazio.

Lotta per l’esistenza: La competizione per le risorse tra gli individui di una popolazione genera una “lotta per l’esistenza”. Gli individui che sono meglio adattati all’ambiente hanno una maggiore probabilità di sopravvivenza e di lasciare più discendenti.

Successo riproduttivo differenziale: La chiave per la selezione naturale è il “successo riproduttivo differenziale”. Gli individui con caratteristiche favorevoli avranno più successo nella riproduzione, trasmettendo così le loro caratteristiche alla prole. Questo processo gradualmente cambia la composizione genetica di una popolazione nel corso delle generazioni.

Adattamento all’ambiente: Nel lungo periodo, la selezione naturale porta all’adattamento degli organismi all’ambiente in cui vivono. Questo significa che le caratteristiche che conferiscono un vantaggio in un determinato ambiente diventano più comuni nella popolazione.

Gradualismo: Darwin credeva che l’evoluzione avvenisse gradualmente attraverso una serie di piccoli cambiamenti accumulati nel corso del tempo.

Evidenze scientifiche: Darwin supportava la sua teoria con prove provenienti dalla paleontologia (studio dei fossili), dall’anatomia comparata, dall’embriologia comparata, dalla biogeografia e dalla biologia molecolare.

In sintesi, la teoria dell’evoluzione di Darwin suggerisce che le specie si sono evolute gradualmente nel corso del tempo attraverso il processo di selezione naturale, basato sulla variabilità genetica e sulla competizione per le risorse. Questa teoria ha rivoluzionato la nostra comprensione della diversità della vita sulla Terra ed è ampiamente accettata nella comunità scientifica.

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2
Q

Specie

A

Una specie è una categoria biologica più ampia e fondamentale.
Una specie è composta da un gruppo di individui che possono incrociarsi tra loro e produrre prole fertile.
Gli individui di una specie condividono caratteristiche simili e un patrimonio genetico comune.
Le specie sono le unità fondamentali della classificazione biologica, utilizzate per categorizzare la diversità della vita sulla Terra.

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3
Q

Popolazione

A

Una popolazione è un gruppo di individui della stessa specie che vive nello stesso luogo e nello stesso momento.
Una popolazione è un sottoinsieme di una specie, limitato geograficamente e temporalmente.
Gli individui all’interno di una popolazione condividono alcune caratteristiche genetiche a causa dell’incrocio tra di loro.
Le popolazioni possono variare nella loro composizione genetica a causa di fattori come la mutazione, la selezione naturale, la migrazione e la deriva genetica.

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4
Q

Selezione naturale

A

La selezione naturale è uno dei principali fattori evolutivi che influenzano le frequenze alleliche e genotipiche all’interno di una popolazione. Ecco una spiegazione dettagliata della selezione naturale basata sul testo fornito:

La selezione naturale è un processo evolutivo in cui gli individui con determinate caratteristiche o tratti fenotipici che conferiscono loro un vantaggio adattativo hanno una maggiore probabilità di sopravvivenza e di riprodursi, trasmettendo così i loro geni alla generazione successiva. Questo processo può portare a un aumento delle frequenze alleliche che codificano per quei tratti vantaggiosi all’interno di una popolazione.

La selezione naturale agisce principalmente attraverso due meccanismi:

Sopravvivenza Differenziale: Gli individui con tratti che li rendono più adatti all’ambiente in cui vivono hanno maggiori probabilità di sopravvivere rispetto a quelli con tratti meno adatti. Ad esempio, se un ambiente è caratterizzato da predatori veloci, gli individui con una maggiore velocità o mimetismo avranno un vantaggio nella sopravvivenza.

Fertilità Differenziale: Gli individui con tratti vantaggiosi hanno maggiori probabilità di riprodursi con successo e di produrre prole in numero maggiore rispetto a quelli con tratti meno vantaggiosi. Questo processo contribuisce a diffondere gli alleli associati a tali tratti vantaggiosi nella popolazione.

Un aspetto importante da notare è che la selezione naturale agisce sui fenotipi degli organismi, ossia sulle caratteristiche fisiche e funzionali osservabili, e non direttamente sui genotipi. Tuttavia, poiché i tratti fenotipici spesso sono controllati da geni specifici, la selezione naturale può influenzare indirettamente le frequenze alleliche all’interno di una popolazione.

Inoltre, la direzione e l’intensità della selezione naturale dipendono dall’ambiente in cui una popolazione vive. Ciò significa che tratti che possono essere vantaggiosi in un ambiente possono non essere vantaggiosi in un altro. Questa variabilità ambientale può portare a cambiamenti nelle frequenze alleliche nel corso del tempo, poiché ciò che è vantaggioso può cambiare con le condizioni ambientali.

Un esempio citato nel testo riguarda l’anemia falciforme e la malaria, dove gli individui eterozigoti per l’anemia falciforme (portatori di un allele normale e uno patologico) hanno un vantaggio selettivo in un ambiente malarico, poiché sono più resistenti alla malattia. Questo vantaggio selettivo mantiene l’allele patologico nella popolazione nonostante sia associato a una condizione di salute compromessa negli individui omozigoti per l’allele mutato.

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