capitolo 13 Flashcards
tratti fondamentali di Camillo Benso di Cavour
Cavour era un liberalista moderato dai tratti fortemente pragmatici caratterizzato da una forte intraprendenza borghese
primo ruolo all’interno del governo e secondo
Cavour entrò a far parte del governo d’Azeglio nel 1850 come ministro dell’agricoltura e del commercio, egli è protagonista di un cambiamento dell’asse politico promuovendo un accordo tra l0ala più progressista della maggioranza moderata e la componente più moderata della sinistra democratica, nacque così una maggioranza di centro che emarginava sia i conservatori, i clericali e i democratici radicali. A questo punto con una base forte nel parlamento nel 1852 diventò presidente del consiglio dei ministri
il fallimento dei manziniani
di Pisacane “la guerra combattuta in Italia negli anni 1848-49. Egli stesso nel 1857 si imbarcò a Genova e dirottò un piroscafo dirigendolo a ponza. Dopo aver liberato 300 detenuti si diresse verso le coste meridionali ma qui i rivoluzionari furono rapidamente sbrigliati dalle truppe borboniche e dai contadini che li credevano briganti.
strategia politica di cavour per l’unità d’italia. primo passo
1) Inviare un contingente militare in crimea a fianco della Francia e della gran Bretagna. (contro l’espansione russa) così da partecipare al congresso di Parigi per i vincitori nel 1856, qui sollevò l’argomento dell’unità di Italia
strategia politica di cavour per l’unità d’italia. secondo passo
2) Fece uso delle ambizione di napoleone III così in un incontro segreto a pomiere firmò un alleanza nel 1858, ma per fare uso di questa alleanza doveva essere l’Austria ad attaccare
l’accordo stabiliva la suddivisione dell’Italia in 3 parti e lasciava la parte di mezzo al papa
strategia politica di cavour per l’unità d’italia. terzo passo
3) Il governo piemontese fece aumentare la tensione con lo stato vicino, il governo asburgico cadde nelle provocazioni e scoppiata la guerra le truppe franco-piemontesi sconfissero nel 1859 gli austriaci a magenta. Nello stesso anno ci furono le sanguinose battaglie di solferino e san martino. Le perdite francesi erano ingenti così per timore del suo popolo napoleone III firmò un armistizio con gli austriaci a villa franca l’11 luglio dello stesso anno.
avvenimenti politici 59-60
Molti moti scoppiarono nella primavera del 1859, Cavour tornò a capo del governo nel gennaio del 1860 e diede alla faccia la Nizza e la Savoia in cambio dell’assenso francese alle annessioni del granducato di toscana e dei ducati di mode e parma. Le popolazioni di Emilia Romagna e toscana furono chiamate a scegliere e si pronunciarono in maggioranza per l’annessione
i mille e la presa del mezzogiorno
Ai primi di aprile del 1860 un’insurrezione scoppiava a Palermo, mentre pilo accorreva in Sicilia Crispi riuscì a convincere Garibaldi ad assumere la guida della spedizione. Infatti Garibaldi era l’unico capace di assicurare qualche possibilità di riuscita all’impresa. Cavour la avversò senza però fare niente per impedirla.
i mille e la presa del mezzogiorno parte seconda
La spedizione fu preparata in fretta, nella notte del 5/6 maggio del 1860 partirono da quarto presso Genova. I volontari sbarcarono a marsala, il 15 maggio a Calatafimi riuscirono a battere un contingente borbonico. I volontari puntarono su Palermo, la città insorse e riuscirono a scacciare i Borboni. Garibaldi assunse la dittatura in nome di vittorio Emanuele II. Tra giugno e luglio sbarcarono a Palermo più di 15 mila volontari e con il loro aiuto Garibaldi riuscì a muovere un attacco sulle brigate borboniche e a sconfiggerle il 20 luglio a Milazzo
i mille e la presa del mezzogiorno parte finale
Poco dopo Garibaldi riuscì a sbarcare in Calabria e il 6 settembre Franceschi II abbandonò la capitale così il 7 settembre Garibaldi fece un ingresso trionfale a Napoli
Non restava che per il governo piemontese altra scelta se non di prevenire l’attacco di Garibaldi sul pontificio dove vi erano stabilite le truppe francesi. Così con il permesso di Napoleone III le truppe regie invasero l’Umbria e le marche sconfiggendo le truppe pontificie a Castelfidardo contemporaneamente Garibaldi sconfisse i borbonici nella battaglia di Volturno. Si tennero plebisciti a suffragio universale maschile e così il 25 ottobre a Teano Garibaldi e Vittorio Emanuele II si incontrarono per l’unificazione di Italia
l’unità di italia
Il 17 marzo del 1861 il primo parlamento proclamava Vittorio Emanuele II il re d’Italia per grazia di Dio e Volontà della nazione
Il merito di questo risultato era da darsi al genio militare e diplomatico di Cavour che aveva saputo muovere l’opinione pubblica.
Lo stato nazionale acqua dall’unione dell’iniziativa dall’altro e dall’iniziativa dal basso
L’aiuto di napoleone III era senza dubbio stato fondamentale.