capitoli 4 + 5 + 6 Flashcards
come si può definire l’obbligazione tributaria?
L’obbligazione tributaria è definibile come un rapporto obbligatorio su cui si innesta un procedimento amministrativo.
Prevede un rapporto giuridico tra l’ente pubblico creditore ed il singolo, avente ad oggetto una prestazione pecuniaria
chi è soggetto attivo?
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cos’è l’amministrazione finanziaria e come si struttura
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chi sono i soggetti passivi del diritto tributario
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Quali sono i presupposti della soggettività passiva tributaria
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chi sono il contribuente di diritto e il contribuente di fatto? fai un esempio
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il primo realizza il presupposto per il tributo manifestando la capacità contributiva oggetto del tributo, mentre il secondo è il soggetto a cui viene traslato l’onere finanziario del tributo;
esempio: IVA -> il contribuente di diritto (soggetto passivo in senso proprio) è l’operatore economico, quello di fatto è il consumatore finale (traslazione giuridica)
Che figura è quella del contribuente di fatto?
La traslazione dell’onere tributario può avvenire in quali modi?
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Il contribuente (di diritto) è il debitore dell’obbligazione tributaria in quanto soggetto che realizza il presupposto e, quindi, manifesta la capacità contributiva oggetto del tributo.
Il contribuente di fatto / soggetto inciso è il soggetto sul quale viene traslato l’onere finanziario del tributo, che però fa capo al contribuente di diritto. E’ quindi un soggetto che sopporta l’onere tributario, ma al contrario del sostituto d’imposta:
* non è obbligato formalmente verso lo Stato
* non è tenuto a pagare il tributo in proprio nome
* neppure è soggetto all’esecuzione forzata in caso di inadempimento.
La traslazione dell’onere tributario può avvenire in diversi modi, può essere
* giuridica (es. IVA),
* sia giuridica che economica (es. accise),
* economica (operatori economici).
* pattizia (contratto)
differenza tra domicilio e residenza fiscale?
Per le persone fisiche il domicilio fiscale coincide con il comune di residenza anagrafica, mentre per gli enti e le società si considera la sede legale.
La residenza fiscale individua un criterio di collegamento stabile del contribuente con il territorio statale, in grado di giustificare l’imposizione sui redditi prodotti dal soggetto. Infatti,
* mentre il soggetto residente è assoggettato ad IRPEF o ad IRES su tutti i redditi ovunque prodotti,
* quello non residente è soggetto passivo solo in relazione ai redditi prodotti nel territorio italiano.
Sono fiscalmente residenti in Italia le persone fisiche che per la maggior parte del periodo d’imposta:
A. sono iscritti nelle anagrafi della popolazione residente
B. oppure, hanno nello stato il proprio domicilio
C. oppure, hanno nello stato la propria residenza
chi è il sostituto d’imposta
il soggetto che, in forza di una norma, è obbligato al pagamento di imposte in luogo di altri, con rivalsa normalmente obbligatoria.
Nel caso del datore di lavoro che agisce come sostituto d’imposta nei confronti dei propri dipendenti, la rivalsa non è tecnicamente esercitata come accade in altre situazioni di traslazione dell’onere fiscale, ma il datore di lavoro svolge una funzione di trattenuta e versamento delle imposte dovute dal dipendente (soprattutto IRPEF), in nome e per conto del dipendente stesso.
Si prevede la presenza di 3 soggetti:
1. Ente pubblico creditore
2. Sostituito contribuente.
3. Sostituto obbligato alla prestazione pecuniaria.
Il sostituto risulta titolare di un’autonoma obbligazione nei confronti dell’ente pubblico creditore.
Il soggetto attivo può pretendere l’adempimento della prestazione pecuniaria solo dal sostituto.
perché l’istituto del sostituto d’imposta pone dubbi di legittimità?
L’istituto del sostituto d’imposta può porre dubbi di legittimità cost. perché prevede una prestazione patrimoniale in capo ad un soggetto senza che quest’ultimo manifesti una correlata capacità contributiva, in apparente violazione dell’art. 53 cost.
Questo istituto però si giustifica
* col fatto di garantire l’interesse fiscale (l’interesse pubblico ad una più sicura e rapida attuazione del tributo), riducendo il rischio dell’evasione
* con la rivalsa, un meccanismo obbligatorio e anticipato rispetto all’adempimento del sostituto: quest’ultimo infatti effettua una c.d. ritenuta alla fonte sulle somme del contribuente e in seguito verserà tali somme all’Erario. Ciò avviene in virtù di un preesistente rapporto economico e giuridico. In altre parole, il sostituto addebita l’importo dell’imposta al sostituito prima di effettuare il pagamento del tributo.
Esempio: il datore di lavoro è sostituto di imposta e assume l’obbligo di trattenere e versare all’Agenzia delle Entrate una parte del compenso o del reddito del lavoratore dipendente (il sostituito).
che tipo di ritenute esistono?
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- a titolo di acconto
- a titolo di imposta
- dirette
quali sono esempi di situazioni patologiche relative alle ritenute?
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1. Sostituto che non adempie all’obbligo di effettuare la ritenuta e quindi non versa l’imposta allo Stato:
In questo caso, l’Amministrazione finanziaria può recuperare il tributo non versato in due modi:
* In capo al sostituito: L’amministrazione può richiedere al sostituito di pagare l’importo che il sostituto non ha versato. Questo accade perché il sostituto avrebbe dovuto agire per conto del sostituito, e quindi il fisco considera il sostituito come responsabile.
* In capo al sostituto: L’Amministrazione può procedere al recupero del tributo non versato dal sostituto, ma solo per l’importo della ritenuta che non è stata versata. In altre parole, il sostituto è comunque responsabile per il pagamento, ma avrà diritto a chiedere una rivalsa successiva (ossia potrà richiedere al sostituito di pagargli l’importo della ritenuta che non ha versato al fisco).
- Sostituto che effettua la ritenuta ma non la versa:
il sostituto (ad esempio, un datore di lavoro) ha effettuato la ritenuta, cioè ha trattenuto l’imposta, ma non ha versato l’importo allo Stato. L’Amministrazione finanziaria, pur avendo la ritenuta, può procedere alla riscossione del debito tributario solo nei confronti del sostituto. Nonostante il sostituto non abbia versato l’imposta, il sostituito (ad esempio, il dipendente o il collaboratore) potrà comunque scomputare la ritenuta d’acconto dalla propria imposta complessiva. Questo significa che il sostituito avrà diritto a considerare quella ritenuta come se fosse stata versata al fisco. La giurisprudenza stabilisce che il sostituito può opporsi alla ripresa fiscale (cioè alla richiesta di pagare l’imposta) dimostrando che la ritenuta è stata effettivamente subita, anche se il sostituto non l’ha versata.
cosa si intende con solidarietà tributaria? che differenza c’è tra solidarietà paritetica e solidarietà dipendente?
p27 e 28
nei rapporti procedimentali tra i soggetti passivi e il soggetto attivo, l’interpretazione prevalente ritiene che la situazione di solidarietà non comporti una considerazione unitaria dei
rapporti tra soggetto attivo e singoli condebitori. Cosa ne deriva?
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come funziona la LA SUCCESSIONE NEL DEBITO D’IMPOSTA PER MORTIS CAUSA?
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quali sono modi di estinzione satisfattivi e non satisfattivi dell’obbligazione tributaria
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satisfattivi
* adempimento
* confusione
* trasferimento di beni all’ente pubblico
* riscossione coattiva
non satisfattivi
* prescrizione
* decadenza
atipici
* condono
per quale motivo si esclude che l’obbligazione tributaria possa estinguersi per effetto di remissione e novazione e per effetto di impossibilità della prestazione?
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Perché esistono tanti autonomi prelievi tributari, se la forza economica del singolo è unitaria?
Come è possibile schematizzare la struttura del sistema dei tributi in Italia?
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- REDDITI -> IRES, IRPEF
- “PATRIMONIO” -> IMU (case)
- INDIRETTE ->
- TASSE ERARIALI -> scolastiche
che tipo di imposte sono quelle dell’IRPEF e dell’IRES?
Come si può definire il reddito fiscale?
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le somme percepite da un soggetto a titolo di risarcimento (lucro cessante e danno emergente) costituiscono redditi?
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Il sistema delle imposte sui
redditi conosce due principi tra di loro alternativi: quali?
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* Principio di competenza, in base al quale il componente reddituale deve essere computato nel
periodo di imposta in cui il credito o il debito è sorto
* Principio di cassa, in base al quale il componente reddituale deve essere computato nel periodo di
imposta in cui vi è stata l’effettiva erogazione