Cap. I - I soggetti e gli attori nella comunità internazionale Flashcards

1
Q

Generalmente, chi sono i soggetti del diritto internazionale?

A

Gli Stati o meglio gli enti collettivi

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2
Q

Rispetto alla Comunità internazionale cosa sono gli Stati?

A

I nuclei sociali più significativi

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3
Q

Il diritto internazionale descrive gli assetti organizzativi necessari per avere personalità giuridica internazionale?

A

No, si limita a riconoscerne l’esistenza, alcune caratteristiche e l’effettività operativa che si è concretamente realizzata nella fattualità storica

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4
Q

Rispetto al riconoscimento della personalità giuridica che differenza c’è tra diritto internazionale e diritto interno?

A

Il diritto interno descrive le caratteristiche necessarie da avere per essere riconosciuto come ente collettivo con personalità giuridica

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5
Q

Quando ha origine il diritto internazionale dell’era moderna?

A

Nel XVII sec.

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6
Q

Quando viene introdotto il principio di “cuius regio, eius religio”?

A

Alla pace di Augusta nel 1555.

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7
Q

Che tipo di conflitto era?

A

E’ stato un conflitto religioso tra luterani e cattolici

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8
Q

Il principio di “cuius regio, eius religio” che significa?

A

Che nella regione sottomessa a un signore, bisogna rispettare la religione del signore, al punto da poter scacciare al cambiamento del signore si può pretendere il cambiamento della religione dell’intera zona.

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9
Q

Il principio di “cuius regio, eius religio” fu sufficiente a placare i conflitti tra cattolici e protestanti?

A

No

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10
Q

Dopo la pace di Augusta 1555 quale altro conflitto scoppiò?

A

La guerra dei trent’anni

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11
Q

Chi erano le parti coinvolte dalla guerra dei trent’anni?

A

Inizialmente era una guerra confessionale tra protestanti e cattolici, alla fine si risolse in un conflitto tra Francia e Asburgo.

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12
Q

Quale fu il casus belli?

A

La 2a defenestrazione di Praga nel 1618

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13
Q

Perché avvenne la defenestrazione di Praga?

A

La Boemia era a maggioranza protestante all’epoca, fu nominato come successore un re cattolico, allora la popolazione insorse e iniziò il conflitto.

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14
Q

Come si chiama la pace che termina la guerra dei trent’anni?

A

Pace di Westfalia nel 1648

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15
Q

Cosa sancì la pace di Westfalia?

A

L’indipendenza degli Stati rispetto all’Imperatore e al Papa, dei quali viene disconosciuta la supremazia.
Gli Stati affermano il loro dominio su un territorio determinato e la relativa popolazione, eliminando gli eventuali altri centri di potere d’origine feudale.

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16
Q

Cosa s’intende per sovranità esterna?

A

Indipendenza rispetto ad altre autorità esterne

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17
Q

Cosa s’intende per sovranità interna?

A

La sovranità sul territorio e sulla popolazione.

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18
Q

Sovranità interna ed esterna sono necessarie per?

A

essere riconosciuto come soggetto del diritto internazionale

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19
Q

Chi attribuisce la personalità giuridica internazionale?

A

Nessuno, di fronte al diritto internazionale si constata la presenza dei requisiti per avere personalità giuridica internazionale, indipendentemente dai modi in cui si sono ottenuti.
Lo Stato deve autoattribuirsi la personalità giuridica internazionale e una volta ottenuta ha garantito il diritto di essere tutelato e trattato come uno tra pari, cioè tra tutti gli altri Stati, piccoli o grandi che siano.

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20
Q

Quindi uno Stato indipendente ha personalità giuridica internazionale?

A

In genere sì.

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21
Q

Il diritto internazionale stabilisce quando uno Stato è indipendente?

A

No, in pratica si constata lo condizione di dipendenza

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22
Q

Come viene stabilita la dipendenza? Com’è definita la dipendenza?

A

Comporta necessariamente un rapporto formale tra uno Stato superiore (egemone, protettore ecc.) e uno Stato inferiore o sottoposto (vassallo, protetto ecc.) in quanto si deve trattare di un rapporto tra uno Stato che può legalmente imporre la propria volontà e uno Stato che è giuridicamente obbligato a sottostare a questa volontà

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23
Q

La dipendenza economica o politica, ma non giuridica preclude l’indipendenza giuridica?

A

No

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24
Q

Qual è l’articolo dello Statuto delle N.U. che parla di questo?

A

L’art. 2 par. 4 che parla di tutelare l’integrità territoriale e l’inviolabilità delle frontiere

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25
Q

Si parla di dipendenza giuridica?

A

No

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26
Q

Ti ricordi un esempio di regione con indipendenza giuridica cui non fu riconosciuto alla fine la condizione d’indipendenza rispetto allo Stato in cui si trova?

A

La regione del Ciskei in Sudafrica negli anni ‘70 provò a chiedere di essere riconosciuta come indipendente e in effetti dal punto di vista giuridico lo era, ma dal punto di vista economico e delle risorse era del tutto dipendente dal governo centrale, cosa che alla fine ne impedì, pacificamente, di diventare indipendente.

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27
Q

Le regioni, gli Stati federali hanno personalità giuridica estera?

A

No, proprio perché non hanno capacità di decidere da soli per le politiche estere intraprese, magari sono dotati di alcune prerogative per stringere accordi di valenza internazionale, ma sempre sotto un regolamento del potere centrale.

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28
Q

La sovranità interna richiede alcuni elementi su cui esercitarla, quali?

A

Una comunità che consiste in una popolazione e un territorio dove l’autorità politica è effettiva

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29
Q

Gli elementi della sovranità vengono esplicitati dalla triade della sovranità interna, cioè:

A

Popolo - governo - territorio

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30
Q

Di cosa è dotata automaticamente un’organizzazione di governo che eserciti effettivamente e indipendentemente il proprio potere su una comunità territoriale?

A

Di soggettività giuridica internazionale

diventa automaticamente soggetto del diritto internazionale

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31
Q

Quindi quali sono i requisiti e gli elementi costitutivi di uno Stato sovrano?

A

La triade popolo-governo-territorio in presenza dei requisiti di effettività e indipendenza.

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32
Q

Cosa s’intende con il termine popolazione?

A

insieme di individui che convivono stabilmente in spazi con caratteristiche di comunità dotata di una propria e particolare coscienza politica, pur potendo appartenere a differenti culture, origini e/o credo religiosi.

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33
Q

Come si definisce il termine “territorio”?

A

parte della superficie terrestre venuta a esistenza in modo naturale alla quale non può essere assimilata una piattaforma artificiale costruita in spazi marittimi di cui un ente abbia operato l’occupazione con conseguente pretesa rivendicazione di essere in tal modo qualificato come Stato ai fini del diritto internazionale

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34
Q

Esempi di entità politiche prive di personalità giuridica perché carenti di un elemento della triade:

A

Governi in esilio, con sedi in altri Stati (i Paesi occupati dalla Germania nella II guerra mondiale)
Comitati di Liberazione Nazionale (OLP)

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35
Q

Esistono Stati carenti di qualche elemento o requisito, ma che purtuttavia sono dotati, col beneplacito della comunità internazionale, di soggettività internazionale?

A

Sì, alcuni Stati post-coloniali, i cui governi spesso non hanno effettiva sovranità interna (vedi Somalia e altri)
Ma la comunità internazionale ha preferito cercare di promuovere un’azione di cratopoiesi, Stato-formazione (State-building), invece di privarli della soggettività internazionale.

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36
Q

Ci sono altri requisiti che nell’evoluzione del diritto internazionale sono subentrati?

A

No, più che altro ci sono condizioni che fanno venir meno, secondo l’opinione della maggioranza della Comunità Internazionale, la sovranità esterna.

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37
Q

In che casi i principi d’inviolabilità dei confini e di non-ingerenza nelle questioni interne possono essere trascuranti e permettere l’intervento di forze estere con l’avallo della Comunità Internazionale?

A

In caso di gravi violazioni dei diritti umani su ampia scala.
Si ritiene che si possa contravvenire ai principi di tutela della sovranità statale in difesa dei diritti umani.

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38
Q

Che documento parla del problema della violazione dei diritti umani e dell’autodeterminazione dei popoli?

A

La Dichiarazione relativa alle relazioni amichevoli e alla cooperazione fra gli Stati del 1970

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39
Q

Cosa vieta la Dichiarazione relativa alle relazioni amichevoli e alla cooperazione fra gli Stati del 1970 a proposito del diritto all’autodeterminazione dei popoli?

A

Di ricorrere a qualsiasi misura coercitiva suscettibile di privare i popoli del loro diritto all’autodeterminazione.
Quindi, se uno Stato limita la libertà della popolazione di una regione, oppure di una minoranza, si può accettare di riconoscere il diritto all’autodeterminazione di quella popolazione.

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40
Q

In quali articoli della Carta dell’Onu è presente il concetto dell’autodeterminazione dei popoli?

A

Art. 1 par. 2 = principio di eguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei popoli
Art. 76 = amministrazione fiduciaria (allo scopo di favorire rispetto diritti dell’uomo e autonomia e indipendenza dei popoli)
Art. 55 = cooperazione internazionale (riprende più o meno la frase dell’art. 1 par. 2)

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41
Q

La rappresentatività della popolazione da parte del governo è essenziale per avere riconoscimento della sovranità su un territorio e una popolazione?

A

Adesso è un fattore importante, anche se non essenziale.

In passato bastava avere potere effettivo su una popolazione di un territorio.

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42
Q

Esempi di Stati cui veniva contestata o confermata la personalità giuridica internazionale perché rappresentativi, o meno, del popolo:

A

All’inizio degli anni ‘90 la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia venne considerata non più rappresentativa di tutto popolo
Alle varie repubbliche nate con lo smembramento dell’Unione Sovietica è stata subito attribuita personalità internazionale perché nate non per conflitti e dotate di organi democratici rappresentativi e che tutelavano anche minoranze ecc.

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43
Q

Quali documenti parlano del diritto all’autodeterminazione?

A

La Dichiarazione dell’Assemblea Generale del 1960 sulla decolonizzazione
L’Atto finale di Helsinki della Conferenza per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa del 1975
Carta delle Nazioni Unite

44
Q

In breve, il diritto internazionale offre un’apertura all’autodeterminazione in che casi?

A

1) casi di ex colonie
2) popoli assoggettati a una dominazione militare straniera
3) a un gruppo definito si nega l’accesso alle autorità pubbliche volto a ottenere il proprio sviluppo politico, economico, sociale e culturale

45
Q

Il principio di autodeterminazione dei popoli è consuetudinario?

A

Sì, la Cig si è pronunciata diverse volte

46
Q

Quali sono i casi in cui la Cig si è pronunciata a proposito dell’autodeterminazione dei popoli?

A
Namibia (Africa del Sud-Ovest) - Sudafrica 1970
Sahara Occidentale (Spagna - Marocco) 1975
Timor Est (Portogallo - Australia) 1995
47
Q

Breve resoconto del caso Namibia

A

Africa del Sud-Ovest: prima colonia tedesca, poi affidata al Sudafrica, ma con l’istituzione delle N.U. viene richiesta l’amministrazione fiduciaria, ma il Sudafrica si rifiuta
Nel 1970 la Cig si pronuncia in favore della Namibia, che tuttavia ottiene l’indipendenza appena nel 1990.

48
Q

Cosa afferma la Advisory opinion on South West Africa del 1971?

A

Che bisogna operare a tutela dei diritti di qualunque popolo, includendo la popolazione dei territori in amministrazione fiduciaria e le popolazioni indigene

49
Q

Dove risiede la novità dell’Advisory opinion on South West Africa del 1971?

A

La titolarità dei diritti e dei doveri è in capo ai popoli, prima solo gli Stati
Tutti i popoli non indipendenti

50
Q

Breve resoconto del caso Sahara Occidentale

A

Prima sotto dominio spagnolo, poi si forma un movimento per la liberazione dal dominio spagnolo, il Marocco si fa avanti per subentrare alla Spagna, Marcia Verde 1975, poi Accordi di Madrid tra Spagna 1975, Marocco e Mauritania, ma Mauritania viene sconfitta da forze indipendentiste, mentre il Marocco s’impone piano piano sul territorio proteggendo i territori conquistati con muri che suddividono l’intero paese in diverse zone man mano avanzava il fronte
Per questo il Marocco non fa parte dell’Unione Africana.
Dal 1991 vige un cessate il fuoco ordinato dall’Onu, ma il referendum per decidere cosa fare della zona è sempre stato rinviato

51
Q

Come si pronunciò la Cig in occasione dei problemi del Sahara Occidentale?

A

Nell’Advisory Opinion sul Sahara Occidentale (1975) la Cig riafferma il principio di autodeterminazione dei popoli, qualificandolo come DIRITTO
La Cig si dichiara competente a giudicare, anche se una delle parti, la Spagna, non aveva accettato la giurisdizione.

52
Q

Breve resoconto del caso di Timor Est

A

Nel 1975 il Portogallo lascia Timor Est, ma subito dopo l’Indonesia la occupa e ne fa una sua provincia
Nel 1989 accordi tra Indonesia e Australia sanciscono lo sfruttamento nelle acque non territoriali, entrati in vigore nel 1991, ma il Portogallo richiama ancora una volta l’attenzione su quello che sta succedendo a Timor
Nel 1995 porta una controversia con l’Australia davanti alla Cig, che però rifiuta la giurisdizione perché l’Indonesia non l’ha accettata e la Cig non può giudicare la condotta di un paese terzo che non ha accettato la giurisdizione della corte, ma afferma più volte lo status di Timor Est di paese non autogovernato, quindi non ne riconosce il dominio dell’Indonesia anche se sembra implicarlo.

53
Q

Se un’etnia o minoranza ben definita anche territorialmente chiede il diritto all’autodeterminazione per rendersi indipendente, il diritto internazionale l’appoggia?

A

In genere, no.
Dipende dal fatto che la suddetta etnia o minoranza goda del diritto universale a un sistema rappresentativo, pluripartitico e democratico.
Il Québec aveva chiesto l’indipendenza, ma essendo ben rappresentata e godendo dei diritti fondamentali non c’è nessun appiglio nel diritto internazionale per derogare alla sovranità del Canada.

54
Q

I popoli sono soggetto del diritto internazionale?

A

No. Sono i beneficiari degli obblighi che gli Stati assumono riconoscendo il diritto all’autodeterminazione.

55
Q

I movimenti di liberazione sono in qualche modo diversi? Hanno soggettività internazionale?

A

Sì, ma generalmente viene considerata limitata e transitoria.

56
Q

Avere o no soggettività internazionale implica il concetto di riconoscimento?

A

No, il riconoscimento da parte degli altri Stati ha valore dichiarativo, ma non vincolante.
Tuttavia, il riconoscimento è una prova che l’entità è effettivamente uno Stato.
La soggettività è data da triade + effettività e indipendenza + rispetto diritti dell’uomo

57
Q

Cosa implica il riconoscimento?

A

I buoni rapporti, la collaborazione economica e culturale ecc.
Non essere riconosciuto dalla Comunità Internazionale significa essere tagliati fuori dai canali comuni di accordi internazionali, bilaterali e multilaterali che regolano non solo la vita degli Stati, ma che interessano molto di più i cittadini.

58
Q

Uno Stato non riconosciuto può essere aggredito?

A

No

59
Q

Uno Stato non riconosciuto può essere considerato terra nullius?

A

No

60
Q

Cosa sono gli “insorti”?

A

I movimenti di liberazione nazionale
Entità organizzate rappresentative delle istanze di autodeterminazione delle popolazioni dei cui interessi si propongono come enti esponenziali pur non essendo riconducibili a vere e proprie organizzazioni di tipo statuale in seno alla Comunità internazionale

61
Q

Cosa dice e implica il protocollo del 1977 addizionale della Convenzione di Ginevra del 1949 sui conflitti armati internazionali?

A

In pratica equipara i conflitti interni in particolare quelli per l’autodeterminazione, quindi per la liberazione nazionale, ai conflitti tra Stati.

62
Q

Da dove si può far risalire il principio di autodeterminazione dei popoli?

A

Dichiarazione d’Indipendenza delle 13 colonie americane dal dominio inglese
La Rivoluzione Francese con la quale il popolo è posto a fondamento del sistema costituzionale

63
Q

Come si è proceduto con l’OLP?

A

Inizialmente era disconosciuta come personalità giuridica come Organizzazione per la Liberazione della Palestina, poi l’Onu le ha concesso lo status di osservatore, poi cambiata la denominazione in “Palestina” e ancora di più dopo le prime elezioni democratiche del 1996 si è concessa piena personalità giuridica internazionale

64
Q

Pirateria e insorti

A

Gli insorti se prendono possesso di una nave non compiono atto di pirateria e Paesi terzi non possono interferire né intervenire in nessun modo per il principio di non ingerenza.

65
Q

Oltre agli Stati e ai Movimenti di Liberazione Nazionale, chi gode di qualche personalità giuridica internazionale?

A

La Santa Sede e il Sovrano Ordine di Malta

66
Q

Perché il Sovrano Ordine di Malta ha personalità giuridica internazionale?

A

Perché in passato s’era dotato di un ordinamento giuridico del tutto svincolato da altri Stati, inoltre aveva stabilito un proprio territorio di giurisdizione che però è andato perduto nel XVIII sec.
Tuttavia per gli scopi del suo operare, cioè l’assistenza sanitaria e ospedaliera, la personalità giuridica internazionale è di estrema importanza. Così L’Ordine non ne è stato privato.

67
Q

Perché la Santa Sede ha personalità giuridica internazionale?

A

Per gli stessi motivi dell’Ordine di Malta

68
Q

Conseguenze della soggettività internazionale della Santa Sede?

A

Stipulare accordi internazionali
Intrattenere relazioni diplomatiche
Accesso nelle organizzazioni internazionali (osservatore all’Onu, membro di Osce ecc.)

69
Q

Sono tutti d’accordo sulla personalità giuridica internazionale del Sovrano Ordine di Malta?

A

Alcuni pensano che non l’abbia a prescindere (è solo un relitto del passato);
altri che l’abbia perché dipendente dalla Santa Sede;
altri, come Carbone, ritiene che l’abbia perché osservatore Onu (1994) e ci sono Stati con cui intrattiene rapporti diplomatici, come l’Italia

70
Q

Definizione di organizzazione internazionale

A

associazione di Stati creata tramite accordo tra i suoi membri e dotata di un apparato permanente di organi allo scopo di perseguire la realizzazione di obiettivi di interesse comune mediante la cooperazione tra di essi

71
Q

Caratteristiche principali che distinguono le organizzazioni internazionali dagli Stati:

A

1) non sono enti territoriali
2) sono enti funzionali, servono a uno scopo
3) sono soggetti derivati da altri soggetti tramite trattato istitutivo

a) sono dotate di autonomia dagli Stati membri
b) hanno una missione precisa, con effettiva attribuzione di competenze

72
Q

Le organizzazioni internazionali hanno personalità giuridica internazionale?

A

Meglio parlare di soggettività internazionale, ma solo in quanto perseguono lo scopo per cui è istituita

73
Q

Alcuni esempi delle prima organizzazioni internazionali:

A

GATT nel 1947 è un accordo tra Stati, nel 1994 diventerà OMC

CSCE, Conferenza per la sicurezza e cooperazione in Europa nel 1994 (no trattato istitutivo)

74
Q

Che tipologie di OI esistono?

A

1) mondiali/universali (Onu)
2) regionali (Osce, Consiglio d’Europa, Nato, Ocse)

3) organizzazioni di cooperazione (Onu)
4) organizzazioni di integrazione (Cee)

75
Q

Ogni OI deve essere dotata all’inizio di?

A

1) Trattato istitutivo

2) Accordo di sede

76
Q

Tipologie dei membri delle OI:

A

1) membri originari
2) altri membri
3) membri privilegiati (Consiglio di sicurezza Onu)
4) membri osservatori (assistere, ricevere documentazione, no voto)
5) altre OI (la Cee era membro della Fao)

77
Q

Come funziona la procedura di ammissione in una OI?

A

a) è prevista dal trattato
b) è necessaria la manifesta volontà del nuovo Stato
c) accettazione

78
Q

Come funzionano gli organi delle OI e che tipi esistono?

A

Gli organi e il loro funzionamento sono previsti dal trattato
Ci sono due tipi di OI:
1) organi composti da Stati
2) organi composti da individui

79
Q

Che atti vengono emessi dalle OI?

A

1) risoluzioni con efficacia obbligatoria nei confronti degli Stati membri
2) raccomandazioni
3) trattati internazionali

80
Q

Le OI godono di due soggettività, quali?

A

Interna e internazionale

81
Q

Cosa significa che le OI hanno soggettività interna e internazionale?

A

Che sono soggetti del diritto degli ordinamenti interni, cioè possono avere relazioni giuridiche all’interno degli Stati membri, e sono anche soggetti internazionali come gli Stati anche se con una soggettività diversa e limitata alla funzione che esercitano

82
Q

L’individuo è soggetto del diritto internazionale?

A

Inizialmente no.
Successivamente, ni, solo tramite gli Stati, cioè in qualità di ambasciatore oppure come portatore d’interesse per lo Stato in quesitone, come i commercianti.
Adesso ci sono istituzioni cui gli individui si possono rivolgere in sede internazionale (Cedu, tribunale penale internazionale)

83
Q

Perché la tutela dei diritti dell’uomo è difficile da imporre? Non è qualcosa di naturale?

A

Perché viene imposta tramite limitazione del potere dello Stato che inizialmente significava riduzione del potere della re, della corte, della nobiltà, dell’oligarchia e loro si facevano tutelare dallo Stato a scapito del resto delle persone

84
Q

Dove ha origine il diritto dei diritto dell’uomo?

A

Ci sono alcune norme a tutela degli individui nel XIX secolo.
Ma la disciplina ha origine effettivamente con l’Onu

85
Q

Che misure prese l’Onu per la tutela internazionale dei diritti dell’uomo?

A

Istituì un Comitato dei diritti dell’uomo, cioè un organo ausiliario dell’Assemblea Generale (rappresentanti di 47 Stati membri eletti ogni tre anni) e un Alto Commissariato delle N.U. per i rifugiati con compiti operativi e di coordinamento

86
Q

Di cosa parlano gli artt. 55 e 56 della Carta delle N.U. rispetto ai diritti dell’uomo?

A

Sono le norme programmatiche sull’intenzione da parte degli Stati membri delle N.U. di difendere i diritti dell’uomo e promuoverne il rispetto.

87
Q

Come contribuisce la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo e di quando è?

A

Del 1948

Essendo dichiarazione non è vincolante - soft law

88
Q

Quali sono invece i trattati sui diritti umani promossi dall’Onu?

A

1) Patto sui diritti civili e politici 1966
2) Patto sui diritti economici, sociali e culturali 1966
3) Convenzione per la repressione del genocidio 1948

89
Q

Quali trattati sui diritti umani sono stati promossi in ambito regionale?

A

Convenzione europea 1950

90
Q

Le norme che tutelano i diritti fondamentali sono norme cogenti?

A

Seconda parte della dottrina sì

91
Q

Rispetto alla violazione dei diritti dell’uomo in cosa si è più concordi?

A

Nel ritenere che sia norma cogente il divieto delle ripetute e sistematiche violazioni dei diritti dell’uomo

92
Q

Che tipo di diritto vieta e obbliga gli Stati a prevenire e punire genocidio, schiavitù, tortura, discriminazione razziale?

A

Ci sono singole norme consuetudinarie

93
Q

Se esistono degli illeciti internazionali deve essere riconosciuta la responsabilità internazionale degli individui, cioè?

A

Cioè devono essere distinte in modo chiaro le azioni svolte dall’individui, non in carica ufficiale, rispetto a quelle del loro Stato.

94
Q

Qual è l’ambito di applicazione delle norme di tutela dei diritti dell’uomo?

A

1) è definito dai trattati
2) ambito di applicazione soggettivo
a) individui in quanto tali a prescindere dalla loro nazionalità
b) talvolta norme specificano se si applicano a cittadini o stranieri
3) ambito di applicazione territoriale: spazi sottoposti al potere di governo dello Stato (territorio, navi, aeromobili, rappresentanze diplomatiche, territori occupati, come Guantanamo, regioni occupate da Israele)

95
Q

Cosa comporta la violazione dei diritti fondamentali dell’individuo

A

una violazione del diritto internazionale, cioè un illecito internazionale

96
Q

Cosa può fare l’individuo nel caso di illecito internazionale?

A

1) valere la protezione diplomatica (del proprio Stato di nazionalità)
2) in caso l’illecito sia commesso dallo stesso Stato di nazionalità, ci si può rivolgere a qualsiasi altro oppure da uno Stato parte di un trattato (nel caso di un diritto garantito da norme convenzionali)

97
Q

Cosa viene fatto per accertare la violazione dei diritti dell’individuo da parte dello Stato?

A

1) richiesta di invio di relazioni da parte degli Stati
2) procedimenti contenziosi azionabili dagli stessi individui: es. Cedu, Corte Africana dei diritti dell’uomo e dei popoli (protocollo alla Carta Africana del 1981) in vigore dal 2006, Corte interamericana dei diritti umani prevista dalla Convenzione del 1969, Comitato dei diritti dell’uomo

98
Q

Ci sono crimini internazionali?

A

99
Q

Sono di natura pattizia o consuetudinaria?

A

Consuetudinaria e pattizia

100
Q

Come si suddividono i crimini previsti dal diritto consuetudinario?

A

1) crimini di guerra: gravi violazioni del diritto internazionale dei conflitti armati (diritto internazionale umanitario), in conflitto armato od occupazione bellica
2) crimini contro l’umanità: violazioni sistematiche e diffuse dei fondamentali diritti dell’uomo (sterminio, tortura, “pulizia etnica”, persecuzione razziale o religiosa non necessariamente commessi nel corso di una guerra
3) crimini contro la pace: grave violazione della norma che vieta l’uso della forza armata nelle relazioni internazionali e giustifica l’attivazione del sistema di sicurezza collettivo

101
Q

In cosa consistono i crimini di guerra?

A

Sono gravi violazioni del diritto internazionale dei conflitti armati (diritto internazionale umanitario), in conflitto armato od occupazione bellica

102
Q

In cosa consistono i crimini contro l’umanità?

A

Sono violazioni sistematiche e diffuse dei fondamentali diritti dell’uomo (sterminio, tortura, “pulizia etnica”, persecuzione razziale o religiosa non necessariamente commessi nel corso di una guerra

103
Q

In cosa consistono i crimini contro la pace?

A

è una grave violazione della norma che vieta l’uso della forza armata nelle relazioni internazionali e giustifica l’attivazione del sistema di sicurezza collettivo

104
Q

A chi è a carico la responsabilità penale dei crimini internazionali?

A

Dell’individuo, ma anche lo Stato può avere responsabilità per illecito, anche per non aver impedito il fatto

105
Q

Dove situata la giurisdizione penale?

A

è universale, quindi ogni Stato può esercitare la giurisdizione per crimini da chiunque e ovunque commessi indipendentemente da collegamenti con la comunità statale
Alcuni ritendono che è necessaria la presenza della persona che si intende giudicare (universalità condizionata)