calcolosi urinaria Flashcards

1
Q

epidemiologia calcolosi urinaria

A

paesi a basso tenore di vita, vescicale

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2
Q

epidemiologia calcolosi urinaria, medio tenore

A

maggiormente renale che vescicale

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3
Q

paesi ad alto tenore di vita

A

malattia largamente diffusa con predomino localizzazioni renali

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4
Q

Andamento epidemiologia calcolosi urinaria,

A

Attualmente si assiste ad un progressivo incremento dell’incidenza della calcolosi renale anche nelle prime due classi,
in relazione al miglioramento
delle condizioni di vita con riduzione
delle forme primitive vescicali, msggiore tra maschi e femmine

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5
Q

Definizione litogenesi

A

A LITOGENESI è rappresentata da quei processi chimico-fisici che determinano, in una soluzione salina come l’urina a diversi stadi di saturazione, fenomeni di precipitazione dei sali con formazione di cristalli che causano l’inizio della formazione dei calcoli.

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6
Q

Differenza litogenesi in laboratorio e dal vivo

A

n condizioni fisiologiche, a differenza di quanto avviene in laboratorio, i sali urinari anche in forte concentrazione si mantengono in soluzione senza precipitare.

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7
Q

teorie alla base della litogenesi, 2

A

EORIA della litogenesi da semplice
SOVRASATURAZIONE: nucleazione omogenea.

TEORIA della PRECIPITAZIONE dei sali su matrice
organica (uromucoide): nucleazione eterogenea.
Litogenesi su base metabolica

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8
Q

Litogenesi su base metabolica

A

le calcolosi su base METABOLICA iniziano per semplice sovrasaturazione delle urine a livello dei tubuli distali e collettori, dove la precipitazione avviene con facilità per mancanza, in questa sede, di sostanze definite INIBITORI DELLA CRISTALLIZZAZIONE. Ciò determinerebbe necrosi cellulare con liberazione di uromucoide, che a sua volta fungerebbe da elemento di nucleazione, integrando le due teorie

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9
Q

Cristalli in urine,

A

n condizioni FISIOLOGICHE, nelle urine, vi è presenza di cristalli di vario genere in numero e volume ridotti in rapporto soprattutto a fenomeni di disidratazione e saltuari squilibri dietetici.

La cristalluria assume invece un significato PATOLOGICO quando variano le sue caratteristiche morfostrutturali e numeriche (volume e numero) e fisico-chimiche (tendenza all’aggregazione)

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10
Q

fattori in grado di modulare la litogenesi

A

Diversi sono i fattori in grado quindi di influenzare e modulare la litogenesi.

Tra questi è importante ricordare un INIBITORE SPECIFICO chiamato AMPS (frazione condroitinica ed eparinica degli acidi mucopolisaccaridi attivi nella inibizione dei Ca-ossalati).

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11
Q

calcolosi organica, composizione calcoli

A

Acido urico

Cistina

Urato acido di ammonio

Xantina

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12
Q

composizione calcoli inorganici

A

a-ossalato monoidrato: whewellite
Ca-ossalatodiidrato: wedellite
Fosfato ammoniomagnesiaco esaidrato: struvite
Fosfato bibasico di Ca diidrato: brushite
Fosfato tricalcico: whitelockite
Carbonato apatite
Idrossil apatit

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13
Q

Composizione dei calcoli

A

utte queste sostanze possono formare CALCOLI PURI come nel caso dell’acido urico e dell’ossalato di calcio o, più frequentemente, essere formati da giustapposizione di strati disposti concentricamente: CALCOLI MISTI

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14
Q

Patogenesi calcolosi urinaria, tipi 3 prerenale renale, metarenale

A

prerenale renale, metarenale

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15
Q

Prerenale, patogenesi calcoli , fattori correlati, tipi

A

fattori endogeni fattori esogeni,

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16
Q

Fattori esogeni calcolosi urinaria prerenale

A

alimentari medicamentosi climatici sconosciuti

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17
Q

fattori endogeni calcolosi urinaria prerenale

A

dismetabolici, disendocrini, idiopatici

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18
Q

fattori endogeni calcolosi urinaria renale

A

tubulopatie

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19
Q

fattori endogeni metarenali calcolosi urinaria

A

infezioni, malformazioni, stasi urinaria,

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20
Q

patologie metaboliche correlate alla nefrolitiasi acute, cause dimetaboliche

A

cause iperuricemia, disidratazione, iperuricuria

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21
Q

cause iperuricemia

A

gotta, psoriasi, manifestazioni linfoproliferativi

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22
Q

cause iperuricuria

A

dieta ricca di purine, farmaci uricurici, ipouricemia renale

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23
Q

Calcolosi urinaria, non univocità

A

Il rene è l’organo bersaglio di numerose condizioni patologiche e la calcolosi renale non può quindi considerarsi malattia autonoma a patogenesi unica
e sempre identificabile.

La calcolosi è il prodotto di affezioni diverse, preesistenti nell’apparato urinario o ad esso estranee o coinvolgenti secondariamente il rene.

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24
Q

Calcolosi urinaria, dolore colica

A

a colica renale rappresenta il sintomo più frequente di un calcolo nelle vie escretrici.

Un calcolo reno-ureterale può causare distensione della via escretrice più o meno sintomatica
(colica renale o modesto dolore gravativo) a seconda che questa si instauri rapidamente o lentamente.

La dilatazione determina un aumento della pressione
a monte della posizione del calcolo

25
Q

Tipo di dolore colica renale

A

olitamente il dolore insorge in maniera improvvisa con un dolore acuto in sede lombare, a poussées, con una durata variabile da qualche minuto a qualche ora.

Il dolore lombare può irradiarsi anteriormente lungo il decorso dell’uretere fino in regione iliaca ed ipogastrica, e talvolta fino al testicolo (o alle grandi labbra nella donna).

26
Q

A che cosa è dovuta la distribuzione del dolore

A

uesta distribuzione del dolore è dovuta alle connessioni presenti a livello midollare tra le fibre afferenti dal rene e dall’uretere e le fibre sensitive provenienti dalle zone cutanee corrispondenti a quelle innervate soprattutto dai nervi ileo-ipogastrico, ileo-inguinale e genito-femorale.

27
Q

Associazione sintomi in colica renale

A

Alla colica si associano spesso nausea, vomito, tachicardia e talvolta piressia (riassorbimento pielo-linfatico secondario all’aumento della pressione endocavitaria).

Clinicamente la colica si accompagna ad una irritazione motoria (il pz non trova giovamento da nessun tipo di posizione corporea).

28
Q

Tipi di piressia associata a calcolosi urinaria

A

da infezioni urinaria associata senza infezione urinaria associata

29
Q

Calcolosi urinaria, diagnosi

A
Anamnesi
Esame obiettivo
Esami di laboratorio
Esami strumentali 
Rx addome smc
Ecografia dell’apparato urinario
Urografia (TAC addome, RMN addome)
Pielografia ascendente (o discendente)
Scintigrafia renale
30
Q

anamnesi calcolosi

A

Raccolta storia clinica del paziente

Sintomi disurici: data di insorgenza, ripetitività

Dolore: tipo, sede, irradiazione, intensità, durata, ripetitività, associazione con altra sintomatologia (disuria,ematuria, nausea, vomito, alterazioni dell’alvo, piressia).

Temperatura corporea

Familiarità

31
Q

esame obiettivo calcolosi addominale

A

Obiettività addominale:

Presenza di contatto lombare per rene dilatato.

Dolorabilità provocata nel punto costo-lombare
o ureterale iliaco o alla palpazione lombare.

Dolore alla palpazione in regione ipogastrica.

32
Q

diagnosi calcolosi urinaria

A
esami ematochimici ,unzionalità Renale
Calcemia, fosforemia, uricemia
esame urine ed urinocoltura  Sedimento urinario, pH
Calciuria, fosfaturia, uricuria
Test di Brand: per cistinuria
33
Q

esami strumentali rx addome

A

Esame di prima scelta nel sospetto di litiasi reno-ureterale; è in grado di rilevare calcoli con una accuratezza dell’85-90%.

Consente di evidenziare la sede, le dimensioni e con approssimazione la natura dei calcoli radiopachi
Fosfato di Ca (++++) radiopacità maggiore simile alle ossa
Ossalato di Ca (+++)
Fosfato ammonio-magnesiaco (struvite) (++)
Cistina (+)
Acido urico (-)

34
Q

rx addome

A

adiopacità: interpretabile con buona probabilità come calcoli urinari.

Assenza di immagini radiopache: necessità di confermare o escludere la presenza di calcoli mediante ecografia o urografia.

Radiopacità dubbie: necessità di eseguire radiogrammi obliqui, laterali e stratigrafici per D.D. tra calcoli e calcificazioni extraurinarie.

35
Q

calcolosi urinarie prostatici

A

Trovare dei calcoli vescicali anche di queste dimensioni non è infrequente nei prostatici, perché nel prostatico abbiamo un meccanismo di stasi e infezione. Se il calcolo si ferma a livello vescicale o renale la sua tendenza è quella di funzionare da calamita per ulteriori cristalli. Un calcolo vescicale potrebbe essere anche del tutto asintomatico, o dare dolore toccando la prostata. Può dare sanguinamento in caso di sfregamento con la mucosa. Non dando dolore ci spieghiamo come certi individui arrivino a questi punti. I calcoli della vescica sono dei calcoli a cipolla

36
Q

importanza diagnostica ecografia addominale

A

same non invasivo (utilizzo di ultrasuoni), di rapida esecuzione, largamente utilizzato per lo studio di molteplici patologie soprattutto a livello addomino-pelvico (possibilità di eseguire diagnosi differenziale tra diverse patologie addomino-pelviche).

Tutto ciò ha determinato un precoce riconoscimento della patologia litiasica ed un aumento del rilievo incidentale della calcolosi

37
Q

cosa valuta l’ecografia addominale

A

Presenza di calcoli indipendentemente dalla loro composizione chimica (indispensabile nella diagnosi di calcoli urici e/o cistinici).

Presenza di dilatazione delle vie escretrici (ostruzione)

Valutazione spessore del parenchima renale
(indice indiretto di funzionalità)

Presenza di patologie cistiche, neoplastiche
o alterazioni morfologiche renali

Versamenti, ematomi o ascessi perirenali

38
Q

vantaggi e limiti ecografia renale

A

VANTAGGI
Assenza di invasività : utilizzata anche per il monitoraggio
della patologia e di eventuali condizioni ostruttive
Studio dell’apparato urinario anche in pz. con IRC, allergia
ai m.d.c. iodati
LIMITI
Dimostra ostruzione solo in presenza di dilatazione
Non sempre diagnostica circa la causa della dilatazione
(difficoltà di studio dell’uretere, soprattutto nel tratto iliaco)
Metodica operatore-dipendente e non riproducibile

39
Q

calcoli ureterali

A

I calcoli a livello ureterale sono difficili da indagare a meno che siano vicini alla vescica, perché questa è una buona cassa di risonanza se è piena. Il fatto che ci sia il getto ureterale nonostante la presenza del calcolo dimostra che nonostante il calcolo di discrete dimensioni non è ostruente.

40
Q

urografia

A

Esame radiografico (utilizzo di raggi X) che prevede la somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto iodato che viene secondariamente filtrato ed escreto dal rene con conseguente visualizzazione delle cavità escretrici.
Consente quindi una valutazione:
MORFOLOGICA e FUNZIONALE del rene e delle cavità escretrici
EVENTUALE PATOLOGIE present

41
Q

cosa consente urografia

A

morfologia apparato urinario Sede ed orientamento dei reni
(ectopia, extrarotazioni)

Dimensioni dei reni (ipo o ipertrofia, agenesia)

Forma dei reni
(Lobature, compressioni esterne, masse, malformazioni)

Cavità escretrici (dilatazioni o stenosi, difetti
di riempimento, alterazione del decorso)

42
Q

tipi di patologie riscontrabili su renali

A

ATOLOGIE BENIGNE: (Cisti renali o parapieliche, nefrocalcinosi, TBC rene)

PATOLOGIE MALIGNE: Neoplasie parenchimali

43
Q

Cavità escretrici, patologie con urografia

A

ILATAZIONI: Ostruzioni a valle (stenosi, neoplasie, calcoli)

STENOSI: Infiammatorie o neoplastiche (stenosi GPU, fibrosi retroperitoneale, esiti di TBC)

DIFETTI DI RIEMPIMENTO : calcoli Rx-opachi, calcoli
Rx-trasparenti , uroteliomi, schistosomiasi

44
Q

obiettivi calcolosi urinaria

A

duplice obirattamento della calcolosi presente

2) Prevenzione della recidiva litiasica
ettivo

45
Q

come avviene esplusione terapeutica calcolo

A

) Espulsione spontanea
2) Dissoluzione con terapia: orale o litolisi chimica
3) Frammentazione extracorporea: litotrissia extracorporea
4) Frammentazione intracorporea: ureterorenoscopia,
nefrolitotomia percutanea
5) Estrazione strumentale: cestelli, anse, pinze.
6) Ablazione chirurgica: laparoscopica o a cielo aperto

46
Q

espulsione spontanea calcoli, condizionamento

A

è dovuta all’attività peristaltica
dell’uretere ed è condizionata dalle dimensioni
e dalla sede del calcolo.

47
Q

probabilità espulsione calcolo sulla base della sua dimensione

A

ALCOLI < 4mm : 70% espulsione spontanea
CALCOLI > 6mm : 15% espulsione spontanea
CALCOLI > 8mm : rara espulsione spontanea

48
Q

sede calcolosi urinaria, lombare

A

LOMBARE ( calc. < 6mm ): 12% esp. spont.
URETERE ILIACO “ 22% “
URETERE PELVICO “ 45% “

49
Q

dissoluzione terapia orale

A
rattamento farmacologico inteso alla dissoluzione 	dei calcoli soprattutto  che si dissolvono in ambiente                       	alcalino
Acido urico:
	Alcalinizzazione urine (pH>6.5): citrati e bicarbonati di Na e K
	Ipouricosurici: allopurinolo

Sede:
Alcalinizzazione urine (pH>7) : citrati e bicarbonati di Na e K
Farmaci che aumentano la solubilità della cistina:
D-penicillamina, alfa-mercaptopropionil-glicina,captopril

50
Q

dissoluzione terapia chimica litolitca

A

Dissoluzione con terapia chimica litolitica:
per infusione diretta nelle cavità escretrici di
farmaci alcalinizzanti (bicarbonati) e favorenti
la dissolubilità della cistina

51
Q

dissoluzione con terapia chimica litolitca tipi

A

anterograda retrograda

52
Q

retrograda

A

ascenente per via ureterale

53
Q

frammentazione litotrissia extracorporea

A

paziente con calcolosi del rene. Si chiama litotritore extracorporeo. La caratterisrica è la presenza di una testata capace di mandare onde d’urto. Se noi facciamo sì che tutte le onde che passano per il primo fuoco passino per l’altro fuoco, se metto sul fuoco il calcolo in quel punto particolare questo verrà attraversato da tutte le onde. Questa intermitenza di onde d’urto e silenzio determina onde di compressione e rarefazione che alla fine porta a linee di frattura nel calcolo che nella migliore delle ipotesi va a frantumarsi.

54
Q

quando si usa litotrissia intracorporea

A

Si usa quando i precedenti passaggi falliscono. Con strumenti endoscopici devo raggiungere il calcolo, con una fonte di energia in grado di determinare quelle onde d’urto.

55
Q

funzionamento litotrissia intracorporea

A

Consente la frantumazione per contatto diretto tra calcolo e fonte energetica mediante l’utilizzo di endoscopi : ureterorenoscopio e nefroscopio

I frammenti ottenuti possono essere rimossi contestualmente mediante appositi strumenti o venire successivamente espulsi spontaneamente con le urine

56
Q

strumenti endoscopici litrotrissia endocorporea

A

Ureterorenoscopio, segue vie naturali,
Nefroscopio, canale artificiale dalla cute all’interno cavità escretrice

(Rigidi o flessibili)
57
Q

frammentazione, indicazioni

A

Calcoli renali di dimensioni >2,5cm

Calcoli renali a stampo pielici e pielocaliciali

Calcoli di maggiore consistenza
(cistina, Ox ca monoidrato)

Calcoli a stampo recidivi dopo chirurgia
a cielo aperto

58
Q

ablazione chirurgia

A

nica metodica disponibile, fino agli anni 80, per il trattamento della calcolosi reno-ureterale non passibile di espulsione spontanea.

Attualmente utilizzata in casi selezionati, sola o in associazione con la litotrissia extracorporea o intracorporea

59
Q

ablazione chirurgica terapia

A

Calcolosi a stampo coralliforme, con pelvi extrasinusale

Calcolosi con anomalie renali o delle cavità escretrici:
patologie del giunto pielo-ureterale (stenosi);stenosi infundibolari
megauretere ostruente

Eliminazione di eventuali fattori compressivi extrarenali:
vasi anomali
cisti parapieliche
sclerolipomatosi del seno renale