Basi di Anatomia e Fisiologia Umana Flashcards

1
Q

Descrivi il sistema scheletrico.

A

È l’insieme di ossa che formano lo scheletro e insieme al sistema muscolare forma l’apparato locomotore, responsabile del movimento. Lo scheletro dà supporto fisico all’organismo, permette il movimento e protegge alcuni organi delicati.
Il corpo umano comprende circa 206 ossa, distinte in:
- Ossa lunghe (come tibia e Omero)
- Ossa corte (come le vertebre)
- Ossa piatte (come le scapole)
Nello scheletro umano è possibile distinguere una porzione assiale e una appendicolare.
Lo scheletro assile forma l’asse del corpo ed è costituita dal cranio, che protegge l’encefalo, dalla colonna vertebrale, che protegge il midollo spinale, e dalla cassa toracica, che insieme allo sterno protegge cuore e polmoni.
Lo scheletro appendicolare è formato dalle ossa degli arti, dal cinto scapolare e da quello pelvico, che collegano gli arti alla colonna vertebrale.

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2
Q

Descrivi il sistema muscolare.

A

È costituito circa da 620 muscoli scheletrici che, contraendosi, permettono lo spostamento dei segmenti ossei su cui sono inseriti, e quindi i movimenti.
I muscoli sono distinti in lunghi, larghi e brevi, possono avere capi multipli (bicipiti e tricipiti) oppure più di un ventre muscolare (poligastrici).
I muscoli scheletrici sono ancorati alle ossa mediante i tendini, strutture elastiche e resistenti costituite da tessuti connettivo contenente abbondante collagene. Quando le estremità del muscolo sono ancorate su due ossa diverse, la contrazione muscolare provoca il movimento di una delle due. Sono questi muscoli volontari, in quanto forza, durata e quantità delle loro contrazioni sono regolate volontariamente dall’attività delsistema nervoso centrale.

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3
Q

Descrivi la contrazione muscolare.

A

I muscoli sono formati da fibrocellule muscolari, grandi cellule polinucleate contenenti fibrille proteiche di actna e miosina, organizzate in unità dette sarcomeri. La contrazione è dovuta alle fibrille che scorrono reciprocamente determinando l’accorciamento delle fibrocellule e quindi del muscolo. Lo stimolo viene dai neuroni motori del sistema nervoso somatico che prendono contatto con il sarcolemma (membrana delle firocellule muscolari) in corrispondenza di specifiche sinapsi dette giunzioni neuromuscolari. L’ arrivo di un impulso nervoso all’estremità del neurone motore provoca la liberazione del neurotrasmettitore acetilcolina che va a legarsi a specifici recettori sul sarcolemma; se viene stimolato un numero sufficiente di recettori, si verifica un rilascio di Ca2+ dalle cisterne del reticolo sacroplasmatico (in cui è accumulato quando il muscolo è a riposo) nel citoplasma. L’interazione di questo innesca a contrazione.

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4
Q

Descrivi il sistema circolatorio cardiovascolare.

A

Garantisce la distribuzione a tutte le cellule dell’organismo di ossigeno e sostanze nutritive, l’allontanamento delle sostanze di rifiuto e il trasporto di messaggeri chimici agli organi bersaglio. È formato dai vasi sanguigni vene, arterie e capillari), all’interno dei quali circola il sangue, grazie al cuore.

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5
Q

Descrivi il cuore.

A

È l’organo propulsore del sangue. Diviso in una parte destra e una sinistra, che non comunicano tra loro, è costituito da 4 camere: 2 superiori, dette atri, separate dal setto interatriale, e 2 inferiori, dette ventricoli, separate dal setto interventricolare.
Gli atri sono i settori di ricezione del sangue, i ventricoli sono quelli d propulsione. Su entrambi i lati del cuore sono presenti valvole che permettono il flusso del sangue dagli atri ai ventricoli ma non viceversa.
Il cuore è dotato di contrazione involontaria autoritmica: lo stimolo alla contrazione si origina dal cuore stesso, in un ammasso di fibre della parete dell’atrio destro chiamata nodo seno-atriale che rappresenta il pacemaker primario del cuore (avviene la partenza dello stimolo elettrico).
Il battito cardiaco ha due fasi:
- fase di sistole, durante la quale i ventricoli si contraggono;
- fase di diastole, durante la quale il muscolo si rilassa e le quattro cavità si riempiono di sangue.
La frequenza delle contrazioni è modulata da fattori nervosi ed endocrini. L’adrenalina e la noradrenalina, liberate dalle ghiandole surrenali e dai neuroni del sistema simpatico, provocano un aumento della frequenza cardiaca. L’acetilcolina liberata dai neuroni del sistema parasimpatico rallenta la frequenza cardiaca.

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6
Q

Descrivi i vasi sanguigni.

A

Possono essere di 3 tipi (in base al diametro e allo spessore delle loro pareti):

  • arterie, dotate di pareti spesse ed elastiche, sono i vasi che portano il sangue dal cuore alla periferia;
  • vene, con pareti relativamente sottili ed estensibili, raccolgono il sangue dalla periferia e lo riportano al cuore;
  • capillari, dalle pareti sottilissime, costituite da un unico strato di cellule detto endotelio, attraverso il quale i gas respiratori, le sostanze nutritive, gli enzimi, gli ormoni e le sostanze di rifiuto possono passare facilmente per diffusione. Il flusso sanguigno nei capillari è molto lento, e così sono facilitati gli scambi tra il sangue e i tessuti circostanti.
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7
Q

Descrivi la circolazione sanguigna.

A

Comprende sia la circolazione sistemica che quella polmonare.
Nella circolazione sistemica (detta anche grande circolazione) il sangue viene distribuito a tutti i tessuti e fa ritorno al cuore impoverito in ossigeno; tale percorso ha origine dal ventricolo sinistro, da cui viene immesso nell’aorta. Questo vaso si ramifica in diverse arterie e queste in arteriole. Queste si ramificato formando una fitta rete di capillari che vengono in diretto contatto con le cellule del corpo. Ceduti l’ossigeno e i nutrienti ai tessuti e caricatosi di sostanze di rifiuto, il sangue presente nei capillari venosi confluisce in vasi più grossi, le venule, le quali sboccano in vene di diametro maggiore; il sangue giunge così all’atrio destro del cuore mediante le vene cave.
La circolazione polmonare (o piccola circolazione), con circuito cuore-polmoni-cuore, permette l’ossigenazione del sangue desossigenato. Ha inizio dal ventricolo destro del cuore che pompa nelle arterie polmonari sangue povero di ossigeno. Il sangue raggiunge i polmoni e qui può rilasciare anidride carbonica e arricchirsi in ossigeno. Il sangue ossigenata ritorna dunque all’atrio sinistro attraverso le vene polmonari.

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8
Q

Descrivi il sangue.

A

Il sangue raggiunge tutte le parti del corpo consentendo il trasporto ai tessuti di ossigeno e sostanze nutrienti e l’allontanamento di anidride carbonica e altre sostanze di rifiuto. Permette la distribuzione degli ormoni e svolge funzioni di difesa. In media vi sono 4-6 litri di sangue, costituito da una componente liquida, il plasma sanguigno (55%) e da una componente particolata che comprende diversi tipi cellulari (45%).
Il plasma sanguigno è costituito per il 90% di acqua in cui sono disciolti proteine, sali e piccole molecole organiche assorbite dall’intestino (come amminoacidi e glucosio) e materiali di rifiuto cellulari (come urea e acido urico). Le proteine del plasma sono attive nella coagulazione del sangue, permettono il trasporto di sostanze, regolano il volume plasmatico e del pH, fungono da riserva proteica e hanno funzione ormonale e difensiva.
I 3 tipi principali di cellule nel sangue sono:
- eritrociti o globuli rossi, trasportano ossigeno, hanno forma di disco biconcavo, sono privi di nucleo e l’emoglobina ne è il principale costituente. Sulla loro membrana si trovano particolari proteine antigeniche che permettono di distinguere diversi gruppi sanguigni;
-leucociti o globuli bianchi, responsabili della risposta immunitaria. Si suddividono in granulociti e monociti (coinvolti nella risposta immunitaria aspecifica) e linfociti (responsabili di quella specifica);
- piastrine, sono frammenti cellulari di forma irregolare fondamentali nel processo di coagulazione del sangue.

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9
Q

Descrivi l’apparato respiratorio.

A

Permette gli scambi gassosi tra l’apparato circolatorio e l’ambiente esterno. È formato dai polmoni, in cui avvengono gli scambi gassosi, e dalle vie respiratorie, che conducono l’aria dall’esterno ai polmoni e viceversa. L’aria entra nel corpo attraverso le narici e fluisce nelle cavità nasali dove viene filtrata e riscaldata. Passa quindi nella faringe, poi nella laringe e da qui arriva alla trachea. Questa si divide in due bronchi, uno diretto al polmone destro e il secondo diretto al sinistro. Le pareti interne della trachea e quelle dei bronchi sono rivestite di cellule ciliate e cellule secernenti muco: questo intrappola le particelle estranee presenti nell’aria inspirata e viene poi eliminato all’esterno grazie all’attività delle cellule ciliate.
I bronchi si suddividono in bronchioli di calibro via via minore, fino ai bronchioli terminali, che si dilatano a formare numerose camere dette alveoli polmonari, circondate da capillari sanguigni. Qui avvengonogli scambi di gas tra polmoni e sistema circolatorio. Le pareti degli alveoli sono costituite da un unico strato di cellule epiteliali appiattite, attraversato agevolmente per diffusione ai gas respiratori. Avvenuto lo scambio, l’aria percorre in senso inverso le vie respiratorie e viene emessa all’esterno (espirazione).
Il meccanismo della ventilazione polmonare, articolata nelle due fasi di inspirazione ed espirazione, dipende dalle variazioni di pressione all’interno della cavità toracica, determinate dai movimenti del diaframma, muscolo piatto che separa la cavità toracica da quella addominale.
Durante l’inspirazione il diaframma si abbassa e i muscoli intercostali si contraggono, provocando l’allargamento della cassa toracica; viene così a crearsi una depressione che causa l’espansione dei polmoni, richiamando in essi aria atmosferica.
Durante l’esportazione invece, il rilassamento del diaframma e dei muscoli intercostali riporta la cavità toracica nelle condizioni iniziali e l’aria viene espulsa passivamente dai polmoni.

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10
Q

Descrivi l’apparato digerente.

A

È il complesso degli organi adibiti alla masticazione del cibo, alla degradazione delle grosse molecole contenute negli alimenti fino alle loro unità costituenti, e all’assorbimento di queste ultime.
L’apparato digerente è formato da un lungo tubo digerente detto canale gastrointestinale che si allarga in dilatazioni responsabili di funzioni diverse, e dalle ghiandole annesse. Il tubo digerente comincia con la bocca, seguono faringe, esofago, stomaco, intestino tenue (con i tratti duodeno, digiuno e ileo) e il crasso (cieco, colon e retto), che termina con l’ano; è accompagnato dalle ghiandole salivari, dal fegato e dal pancreas. Il cibo in via di digestione procede nel canale gastrointestinale grazie alle contrazioni della muscolatura liscia che fa parte delle pareti del canale stesso, contrazioni indicate come movimenti peristaltici (involontari).

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11
Q

Descrivi la digestione.

A

Inizia con la bocca per opera dell’enzima ptialina, contenuto nella salva, che scinde i polisaccaridi (cioè l’amido) in frammenti più piccoli. Nello stomaco viene sospesa la digestione dei carboidrati, mentre inizia quella delle proteine, grazie alla pepsina, secreta dalle ghiandole gastriche sottoforma di pepsinogeno, precursore inattivo che viene attivato dal pH acido dei succhi gastrici.
La digestione prosegue nel duodeno, primo tratto dell’intestino tenue. Qui si svolgono la maggior parte dei processi digestivi grazie agli enzimi secreti dalla mucosa intestinale e dal pancreas, in grado di demolire carboidrati (amilasi), proteine (peptidasi), e lipidi (lipasi). La digestione dei lipidi, che si svolge interamente in questo tratto, è facilitata dalla presenza della bile, liquido con funzione emulsionante prodotto dal fegato, che si accumula nella cistifellea e viene immesso nel duodeno poco dopo l’inizio di ogni pasto.

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12
Q

Descrivi l’assorbimento.

A

Gran parte di questo processo avviene nell’intestino tenue, attraverso le pareti del digiuno e dell’ileo. Nell’intestino crasso, nel colon, ha luogo il riassorbimento dei liquidi, per evitare un’eccessva perdita d’acqua. Al termine di questo percorso si formano le feci (contenenti cibo no digerito, batteri, acqua e secrezioni digestive).

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13
Q

Descrivi il fegato.

A

È la ghiandola più grande del corpo umano e riveste un ruolo fondamentale nella digestione del cibo, producendo la bile. Partecipa inoltre al metabolismo del glucosio (lo trasforma in glicogeno quando è presente in quantità eccessive e demolisce il glicogeno a glucosio quando è necessario innalzare la glicemia) e degli amminoacidi, produce l’urea e diverse proteine plasmatiche, permette la demolizione delle sostanze nocive, come alcol e farmaci.

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14
Q

Descrivi l’apparato escretore.

A

Svolge due funzioni:
- collabora all’omeostasi regolando la concentrazione dei soluti nei liquidi corporei e il volume dei liquidi circolanti;
- provvede all’escrezione, cioè alla rimozione dei prodotti di rifiuto del metabolismo.
Gli organi principali sono i reni, nei quali viene prodotta l’urina. I reni sono due organi di colore rosso scuro a forma di fagiolo, lunghi circa 10 cm, situati nell’addome dietro allo stomaco e al fegato, ai lai dell’aorta. Un rene è costituito da unità esecretrici dette nefroni. Nei nefroni ha luogo la filtrazione del sangue e la formazione dell’urina; da ogni rene ha origine un tubo detto uretere, che convoglia l’urina nella vescica, da cui viene periodicamente eliminata all’esterno tramite l’uretra.

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15
Q

Descrivi l’apparato riproduttore maschile.

A

Comprende le gonadi maschili (testicoli) nelle quali vengono prodotti gli spermatozoi, e le vie spermatiche, l’insieme di tubi che portano gli spermatozoi dai testicoli all’esterno.
I testicoli contengono due componenti funionali: i tubuli seminiferi e le cellule interstiziali. Gli spermatozoi sono prodotti nei tubuli seminiferi. Le cellule interstiziali, situate tra i tubuli, secernono testosterone e altri ormoni androgeni. Gli spermatozoi vengono immessi nei tubuli dell’epididimo e successivamente vengono mescolati con un secreto viscoso prodotto da tre organi ghiandolari: le vescicole seminali, la prostata e le ghiandole bulbouretrali, formando il liquido seminale.

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16
Q

Descrivi l’apparato riproduttore femminile.

A

I gameti femminili soo le cellule uovo prodotte ciclicamente dalle ovaie, situate nella cavità addominale di sotto dell’apparato digerente. Ogni ovaia è costituita da migliaia di follicoli oofori (ammassi pluristratificati di cellule che contengono, proteggono e nutrono le cellule uovo immature, le quali producono anche estrogeni).
Ogni ovaia è in comunicazione con un condotto allargato all’estremità, la tuba di faloppio, ella quale è rilasciata ogni mese una cellula uovo prodotta dall’ovaia. Entrambe le tube si aprono all’altra estremità nella porzione superiore dell’utero, nel quale si impiata l’eventuale uovo fecondato.
L’utero è un organo cavo costituito da uno spesso strato muscolare, il miometrio, e da una mucosa interna, l’endometrio.
La produzione di cellule uovo è un processo ciclico, detto ciclo ovarico, che porta a maturazione un ovocita ogni 28 giorni. È inoltre sottoposto ad un controllo ormonale molto preciso, si svolge nelle ovaie ed è accompagnato da modificazioni cicliche della mucosa uterina (ciclo mestruale) che si ispessisce per accogliere l’eventuale ovocita fecondato mentre, se questo non accade, si sfalda e viene eliminata con la mestruazione.

17
Q

Descrivi il sistema nervoso.

A

Comprende il complesso delle strutture che permettono all’organismo di ricevere informazioni dall’ambiente, di elaborarle e di trasmettere risposte appropriate agli organi effettori (muscoli e ghiandole). È responsabile, insieme al sistema endocrino, delle regolazioni di tutte le funzioni corporee. L’unità di ase del sistema nervoso è il neurone, che può essere suddiviso in 3 classi:
- neuroni sensoriali, rilevano i diversi stimoli ambientali e li trasmettono al sistema nervoso centrale;
- interneuroni, ricevono i segnali da vari neuroni sensoriali;
- neuroni motori, ricevono risposte agli stimoli elaborate dal sistema nervoso centrale e la trasmettono agli organi effettori.
Il sistema nervoso è suddiviso in due parti:
- il sistema nevoso enrale, formato da encefalo e midollo spinale, raccoglie le informazioni sensoriali, le integra e rielabora risposte;
- il sistema nervoso periferico, formato da una vasta rete di nervi e gangli, collega il SNC con il resto del corpo.

18
Q

Descrivi l’encefalo.

A

Rappresenta il centro principale di integrazione del sistema nervoso centrale. Comprende 5 pari principali:

  • il tronco cerebrale (il tratto più antico), in continuità con il midollo spinale. È formato dal midollo allungato, dal ponte e dal mesencefalo. Filtra l’informazione proveniente dal sistema nervoso periferico, controlla i cicli sonno-veglia ed è responsabile dei riflessi che regolano il battito cardiaco, la respirazione e la pressione sanguigna (oltre alla deglutizione, alla tosse e al vomito);
  • il cervelletto, localizzato nella parte posteriore dell’encefalo, è respoabile della coordinazione involontaria dei movimenti, del mantenimento della postura e dell’equilibrio;
  • il talamo, posto tra il cervello e il trono cerebrale, è un importante centro di smistamento e controllo delle informazioni scambiate tra midollo spinale e cervello;
  • l’ipotalamo, situato al di sotto del talamo e del cervello, è responsabile del controllo di numerose funzioni fondamentali tra cui la temperatura corporea, il bilancio idrico, le funzioni sessuali, i meccanismi della fame e della sete e le reazioni che accompagnano gli stati emotivi. Agisce attraverso il sistema neurovegetativo e il controllo della secrezione ormonale. Produce almeno 9 ormoni di rilascio che regolano la secrezione degli ormoni dell’ipofisi, oltre a due ormoni che agiscono direttamente sugli organi bersaglio. L’ipotalamo rappresenta il principale centro di integrazione tra i sistemi nervoso ed endocrino e il legame fra emozioni e livelli ormonali;
  • il cervello, la parte superiore dell’encefalo, è la struttura del sistema nervoso dove giungono le informazioni sensitive e sono elaborate le risposte motorie d tipo volontario. È sede inoltre di tutte le attività intellettuali. Il cervello è suddiviso in un emisfero destro e uno sinistro, collegati da un fascio molto compatto di fibre nervose detto corpo calloso. Alcuni solchi suddividono ogni emisfero in 4 lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. La superficie del cervello, la corteccia cerebrale, è la regione più recente dal punto di vista evolutivo: si tratta di un sottile strato di sostanza grigia dove si realizzano i processi associativi più complessi. Nella corteccia sono presenti aree sensoriali, aree motorie e aree associative. Fra le aree sensoriali si ricordano i centri della vista nei lobi occipitali e i centri dell’udito nei lobi temporali. Nella parte anteriore di ogni lobo temporale è presente l’area sensoriale primaria: a ogni porzione della corteccia è associata una determinata parte del corpo e l’area di corteccia è tanto più estesa quanto più sono numerosi i recettori sensoriali posti in quella parte del corpo. In ogni emisfero, nella parte posteriore del lobo frontale, si trova l’area motoria primaria, strutturata come l’area sensoriale primaria. Sono recenti inoltre aree associative, responsabili di attività cognitive superiori, come l’apprendimento, il linguaggio, la memoria e il giudizio.