AUGUSTO E L'IMPERO Flashcards

1
Q

Dopo la morte di Cesare? Ottaviano?

A

-Ottaviano, che stava studiand in Albania, torna a Roma ed è deciso:
-nel rivendicare la sua eredità
-vendicare gli assassini di suo padre (Bruto e Cassio)->si forma IL SECONDO TRIUMVIRATO (Ottaviano+Marco Antonio+Marco Emilio Lepido) con questo scopo nel 42-43 a.C.
Ottaviano è consul suffectus ( a soli 20 anni ha il potere nelle sue mani: i consoli (?) sono morti a Modena)

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

Guerra contro i cesaricidi?

A

Nel 42 a.C. avviene l’ultimo scontro cntro i cesaricidi: BATTAGLIA DEI FILIPPI.
-in Macedonia
-Bruto e Cassio muoiono
-iniziano i primi contrasti all’iterno del triumvirato (Lepido è fatto fuori)

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

Ottaviano e Antonio?

A

-Alla fine del I sec a.C. rimangono solo Antonio e Ottaviano; tutti gli avversari di Ottaviano sono stati eliminati (Bruto, Cassio, Pompeo e Lepido)
-Inizia tra loro un primo scontro di tipo mediatico: ognuno si fa rappresentare da una divinità->
Ottaviano sceglie Apollo(=divinità solare usa l’arco per sterminare o la cetra per suonare, Antonio sceglie Dioniso (=dio le vino, collegato all’Oriente)
-Il casus belli arriva quando Antonio decide di lasciare tutti i territori orientali di Roma a Cleopatra VII (regina d’Egitto che i romani vedevano come una minaccia)
-Lo scontro finale avvien nella BATTAGLIA DI AZIO (Grecia) nel 31 a.C.:
-è effettivamente una guerra civile, ma Ottaviano la mostra come una lotta tra Roma e Egitto
-Ottaviano vince e costruisce una città dedicata alla vittoria (Nikopolis) e costruisce dei monumenti con i rostri strappati ai nemici.
-Cleopatra si suicida, facendosi avvelenare dal morso di un serpente (forse aspide= simbolo di Amon-Ra)

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

Dopo la battaglia di Azio? Nel 30 a.C. e nel 27 a.C.?

A

-Ottaviano fa uccidere anche Cesarione (figlio di Cleopatra) per estinguere la stirpe dei Tolomei; prende Alessandria e annette l’Egitto come provincia imperiale nel 30 a.C.

-Ottaviano decide che bisogna dimenticare il passato:
-chiamare PRIMUS INTER PARES(“primo tra gli uguali”) modestia e non più autocelebrazione -> è un paradosso in quanto effettivamente è lui la persona al comando.
-elimina le statue in stile elennistico costruendo un nuovo stile detto CLASSICISMO:
Augusto fi fa raffigurare non più come il novello A.M., ma come un SACERDOTE.
-inizia l’ETA’ DELL’ORO(espressione coniata da Virgilio nelle Bucoliche-> arrivo di un misterioso fanciullo che darà inizio all’età dell’oro) , il periodo di massimo benessere per Roma, che coincide con la PAX AUGUSTEA un periodo di pace interna, dove le guerre vittoriose combattute(ma non si parla di grandi invasioni e nemmeno di guerre civili).

-Nel 27 a.C.:
Ottaviano finge di restituire il potere nelle mani del Senato e del Popolo Romano (RES PUBLICA RESTITUTA), ma viene fatto rimanere al comando e gli vengono conferiti i titoli di:
-CONSUL: da rinnovare annualmente
-AUGUSTUS: “degno di venerazione”; viene da augeo=ingradire, infatti con lui inizia l’età dell’oro.
-PRINCEPS: “primo cittadino tra pari”
Da questo momento il senato non ha più un potere effettivo, anche se rimane formalmente.
Il princeps è il perno intorno a cui tutto ruota: inizia il PRINCIPATO

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

I paradossi che crea Ottaviano?

A

1)PRIMUS INTER PARES (primo tra gli uguali)
->è lui però al comando.
2)DIVI FILIUS(figlio di Dio): decide di divinizzare il padre Cesare creando la storia che durante il funerale, lui vede la SIDUS IULIUM (=stella di Cesare) che coincide con il padre divinizzato che sta salendo in cielo.
(in suo onore fa costruire anche il TEMPIO DEL DIVO GIULIO sul lato est del foro romano)
La stella diventerà un simbolo di potere e da questo momento parte la divinizzazione degli imperatori.
-> ma è una scusa per diventare da console sovrano, in modo che da non essere rieletto.
La carica del sovrano non era accettata perchè era vista come una forma orientale, il console non era una divinità.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

I capisaldi della politica di Ottaviano?

A

1)MOS MAIORUM=si vuole ripristinare l’antica virtus romana e i costumi degli antichi.
-nuovo stile: sobrietà, no lusso,importanza della famiglia e dello stato.
-vestiario:impone il ritorno allla toga (maschi) e alla stola(donne)
-lex iulia(de marintandis ordinibus): contro il celibato e l’adulterio. A favore delle famiglie numerose.
-realizzati 3 cesimenti (solo cittadini maschi?)
-riordina il vecchio cursus honorum repubblicano
-riduce il numero di Senaotri a 600
-fa bruciare le liste dei debitori verso l’erario (=il tesoro pubblico dello stato)
-introduce le figure dei “vigiles” (= per proteggere la città dai frequenti incendi)
2)PIETAS=ricostruisce gli edifici di culto antichi nel Campo Marzio.
3)EDILIZIA PUBBLICA=ricostruisce la città da mattoni a marmo-> si parla di PUBLIVCA MAGNIFICENTIA dell’edilizia (Roma finalmente si è allineata con le altre città del mediterraneo).
Il marmo è italiano e proviene da Luni(in Liguria) dove vengono aperte due cave di estrazione.
La figura importante in questo campo è Agrippa (=x architettura e scultura).
-Anche Mecenate diventa fondamentale per lo sviluppo della poesia sotto il principato: avvicina letterati come Orazio e Virgilio (=Eneide) all’imperatore.
4)utilizzo di un ORGANICO SISTEMA DI SIMBOLI, chiari e semplici per essere intesi da tutto il popolo.
es. Moneta con il suo ritratto e nell’altra faccia capricorno (=decide di essere di quel segno xchè considerato fortunato) che ha tra le gameb un remo(=citazione alla vittoria ad Azio), un globo (=comunicazione universale), la cornucopia (=legata alla prosperità) e il litus (=bastone ricurvo dell’augure; allude a Romolo in quanto Augusto si vuole far vedere come iniziatore di una nuova epoca).

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

Interventi augustei nel foro?

A

1)TEMPIO DEL DIVUS IULIUS
-29 a.C.
-collocato vicino alla piazza del Foro, circondato dalla regia e il tempio delle vestali; il lato est del tempio viene chiuso da due archi onorari
-> Augusto crea un’asse che va dalla regia, passa per il tempio e arriva agli archi onorari= si tratta di un’astuzia topografica per celebrare sè stesso.
-tempio prostilo su alto podio
- davanti si trova un altare ciroclare che è, secondo Augusto, il punto dove il corpo di Cesare è stato bruciato e quindi dove dopo è avvenuta la visione della sidus iulium.
2)ARCHI ONORARI/TRIONFALI= si tratta di una nuova tipologia di architettura, puramente celebrativa, con rilievi ed iscrizioni che trasmettono un messaggio. Al contrario dell’età repubblicana erano archi che poteva essere solamente dedicati all’imperatore, siccome era solo lui che poteva “trionfare”.
-ARCO AZIACO 29 a.C.
-realizzato dopo la vittoria nella battaglia di Azio
-non ci è rimasto ma lo vediamo raffigurato nelle monete
-chiude a sud rispetto al tempio del divo giulio(simmetrico rispetto all’arco di Gaio e Lucio Cesari)
-ha una sola fornice+vi è un’scrizione x celebrare cesare (“imp. caesar”) +alla sommità presenta una quadriga trionfale con imperatore e cavalli

-ARCO PARTICO 19 a.C.
-realizzato per la vittoria contro i Parti (= che in realtà è un’operazione diplomatica nella quale Augusto si fa restituire le insegne, che erano state rubato nella BATTAGLIA DI CARRE 53 a.C. dove era morto Crasso)
-chiude a nord rispetto al tempio(vedi foto)
-ha 3 fornici+internamente sono realizzate le iscrizioni dei FASTO CONSOLARI E TRIONFALI (= elenco di persone che hanno avuto il consolato e che hanno trionfaTO che termina con lui stesso-> vuole allo stesso tempo creare una continuità e porsi come capo assoluto.
3)CURIA IULIA
-iniziata da Cesare e terminata da Augusto nel 29 a.C.
-viene rifatta anche diverse volte, anche da Diocleziano
-oggi è la chiesa di Sant’Adriano al foro
-era composta da due settori con seggi senatori
-in fondo un altare con la statua della vittoria su globo (statua greca presa da Taranto)

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

I Parti e le insegne?

A

I Parti corrispondono all’odierna popolazione dell’Iran.
I romani hanno avuto a che fare con loro sin dall’età repubblicana e la battaglia di Carre (53 a.C.) è una delle più grandi sconfitte subite.
Qui Crasso muore e vengono rubate le insegne(=aste con sopra l’aquila, simbolo di Giove).
Augusto allora tramite un’operazione diplomatica (forsa pagando) se le fa restituire.
-> questa restituzione la vediamo rappresentata nellla corazza della statua di Augusto di prima porta, ma anche sulle monete.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

Il FORO DI AUGUSTO?

A

-Augusto decide di creare un foro tutto suo, tangente a quello di Cesare e alla Curia.
-votato nel 42 a.C. (battaglia dei filippi vs cesaricidi) e inaugurato solo nel 2 a.C.
-comprende:
-piazza in cui si entra tramite un ingresso a sud e nel mezzo della piazza si trova una quadriga con Augusto in asse concon tempio su alto podio: tempio di marte ultore (=vendicatore).
-muro=come separazione tra lo spazio pubblico del foro del quartiere della Suburra. Si tratta di un muro frangi-fiamma (incendi avvenivano xhcè l’illuminazione era ovviamente a fiamma libera)
-porticati a dx e sx con esedre (=ovvero ricchi porticati; le ricerce recenti ci fanno pensare fossero 4)
e in fondo un’aula quadrata.
In dettaglio:
1)FACCIATA ESTERNA DEI PORTICI
-Sono sopraelevati leggermente rispetto alla piazza e mostrano una decorazione nell’attico con una sequenza di:
Cariatidi (=”donne della caria” sono figure femminili che fungono da colonne riprese dall’Eretteo del Partenone; forse sono simbolo delle Nazioni vinte sottomesse all’impero romano)
che si alternano a scudi di Giove Ammone(=è un rimando ad Alessandro Magno, che dopo la visita all’oasi di Siwa, volle farsi considerare figlio del Dio, non solo di Filippo II.
->citazione del mondo classico.

2)INTERNO DEI PORTICI DELLE ESEDRE
-I marmi di rivestimento dei pavimenti sono tutti colorati e arrivano dalle provincie conquistate (es verde dall’Egitto)-> valore simbolico (calpestare=sottomettere).
-Nella nicchie interne erano conservate delle statue che raffigurano Romolo e dei i summi viri + Enea, gli Iuliii e i re di Albalonga(con iscrizione descrittiva del personaggio)
-Qui si svolgevano anche molte lezioni maestro-alunni.

3) AULA QUADRATA
-adiacente al muro frangi-fiamma
-Non rimane quasi nulla
-Contiene la statua colossale (h=14 m) di AUGUSTO VELATO CAPITE con nella mano dx il licubus(=bastone pastorale degli auguri) e in quella sx la patena(=il piatto del sacrificio)
-> augusto dice che la statua simboleggia il suo genio,xchè non può rappresentare sè stesso essendo ancora vivo.
-Compra e espone qui quadri famosissimi che rappresentano A.M.

4)TEMPIO DI MARTE ULTORE
-tempio su podio che segue il modello di quello di Venere Genitrice di Cesare
- 8x 8 colonne di marmo di Carrara
-cella con abiside le cui colonne sono 7 x lato e sono decorate con dei pegasi alati al posto delle volute (=stile classicista)
-nella cella è inserita la statua di Marte Ultore e Venere (le insegne restituite dai Parti?), che sono i progenitori della gens iulia e dei romani stessi + (riferimento ai barbari sconfitti?)

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

IL PROGRAMMA DECORATIVO e LA PROPAGANDA DEL FORO DI AUGUSTO? (vedi foto)

A

OVUNQUE SONO RIPETUTI UNA SERIE IMMAGINI E ISCRIZIONI CHE CELEBRANO AUGUSTO. IN QUESTO PROGRAMMA DECORATIVO HANNO LAVORATO I MIGLIORI.

ASSIALITA’:
-LINEA EST-OVEST-> collega la statua di Romolo e quella di Enea(nelle esedre opposte), passando per il tempio di Marte Ultore.
-LINEA NORD-SUD-> collega la quadriga con Augusto alla cella del tempio

-Il simbolo di Augusto si ripete nella quadriga e nella sala quadrata (statua di Augusto Velato Capite)
-Summi viri
-Cariatidi
-Giove ammone

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

Interventi augustei nel Campo Marzio? (vedi foto per la collocazione dei vari edifici)

A

1)MAUSOLEO DI AUGUSTO
-inziato nel 28 a.C.
-la forma con la quale lo vediamo oggi è opera dello sventramento di Mussolini x lasciare solo gli edifici romani; in origine era inglobato nelle case medievali.
-citazione alla tomba di Mausolo di Alicarnasso in Asia Minore(=costituisce il modello della tomba monumentale; vedi descrizione in greca)
-collocato poco fuori dal pomerio a nord, vicino alla via appia e in assialità con il pantheon di agrippa(a sud)
-edificio circolare al cui interno è inserita una camera sepolcrale
-all’ingresso vi erano due obelischi provenienti dall’Egitto (=simbologia collegata alla conquista dell’Egitto che nel 30 a.C. diventa provincia romana)
-Nell’entrata al mausoleo fa esporre dopo la sua morte delle iscrizioni su lastre di marmo in tutte le provincie dell’Impero, le quali raccontano delle “res gestae divi augusti”(=le cose divine fatte da Augusto) dove scrive in terza persona la sua storia (già lo aveva fatto cesare)

2)IL PANTHEON DI AGRIPPA
-quello originale fu costruito nel 27 a.C., poi distrutto da un incendio nell’ 80 d.C.
-il pantheon che vediamo oggi è stato rifatto da Adriano nel 126 d.C. che ha apposto l’iscriione propagandistica “l’ha fatto agrippa console per la terza volta
-il vero pantheon di Agrippa presentava nel pronao le statue di Augusto e Agrippa; dentro la celle quelle di Venere, Marte e Cesare.

3)HOROLOGIUM AUGUSTI
-costruito nel 10 a.C.
-era collocato adiacente alla via appia (=oggi via del corso), tra il pantheon di agrippa e il mausoleo di augusto.
-era un meridiana che con l’ombra segnava le ore, le stagioni e i segni zodiacali-> per il compleanno di augusto l’ombra indica l’ara pacis
-in alcune cantine sotto il campo marzio sono stati trovati dei resti di pavimentazione(della piazzetta della meridiana) fatta con lastre di pietra e elementi in bronzo; le scrittte erano in greco.
-x la meridiana a fare l’ombra vi era un’obelisco (che oggi si trova in piazza montecitorio) in porfido rosso con geroglifici incomprensibili e importato dall’Egitto.

4)ARA PACIS (=altare della pace)
-dedicato (=augusto esprime la sua volontà nella realizzazione) nel 13 a.C., poi viene inaugurata nel 9 a.C.
-monumento celebrativo molto semplice, inzialmente di legno poi di pietra
-collocato vicino all’horologium augustii
-formato da un altare(=luogo per i sacrifici di animali sacri a cui accedevano i sacerdoti e le vestali), circondato da un recinto, al quale si accedeva tramite una piccola scala.
-il recinto è decorato internamente e esternamente:
L’INTERNO: fregio con una sequenza di: bucrani(=crani di buoi scarnificati, che alludono al sacrificio cruento) ,collegati da festoni vegetali, e delle patere(=piatto di metallo utilizzato per versare il vino durante il banchetto, successivo al sacrificio), collocate tra i due bucrani.
L’ESTERNO
diviso in due pari cromaticamente diverse (l’altare in origine era policromo)
1.I LATI LUNGHI (sono 2)
-Nella parte bassa piante rigogliose su sfondo blu-> simboleggiano la vita
-Nella parte alta una processione formata da un sistema parattatico dove emergono alcuni personaggi vestiti in porpora: Augusto velato capite, Agrippa (=braccio destro di Augusto che sposa sua figlia Giulia), Gaio Cesare e una figura femminile con un bambino(forse Giulia).
-> questa processione ci da la fotografia della famiglia imperiale nel I sec a.C.
Si segue una LETTURA VERTICALE: dal fregio superiore si passa a quello inferiore, in corrispondenza dei personaggi vestiti di porpora ai quali sotto corrispondono dei boccioli di fiori.
2.I LATI CORTI
anch’essi policromi, sono più corti xchè tagliati dalle porte di accesso e presentano 4 scene diverse:
1)Enea che sbarca in Italia e trova il re latinus e i 30 popoli latini (=scrofa e porcellini)
2)Romolo e Remo che vengono allattati dalla lupa
3)figura femminile seduta con seni evidenti, ha fiori e frutti sul grembo, poggia i piedi a terra ed è circondata da animali terrestri. Sta allattando i due gemelli; alla sua sx ha l’allegoria dell’acqua(seduta su un mostro marino) mentre a dx ha l’allegoria dell’aria(seduta su un cigno in volo): forse la madre di Romolo e Remo oppure la Tellus (=la personificazione della Terra)
-> simboleggia la prosperità e la nuova nascità durante “l’età dell’oro” sotto Augusto, che si riflette nella terra, nel cielo e nell’acqua
4)figura seduta su una catasta d’armi: è la personificazione di Roma
->simboleggia l’assenza di guerre durante la pax augustea
INTERPRETAZIONE TOTALE: Augusto con la costruzione di questo monumento vuole celebrare la famiglia imperiale e il periodo di pax augustea e di rinnovamento anche per la città, come una rinascita; ma anche porsi in continuità con i progenitori di Roma: Romolo e Remo.

Augusto inziia la produzione di 2 edici che dopo di lui ritroveremo: il teatro e le terme.
5)TEATRO DI MARCELLO
-Giulio Cesare progettò la costruzione di un teatro, destinato a rivaleggiare con quello edificato nel Campo Marzio da Pompeo, ma alla sua morte erano solo state gettate le fondazioni; i lavori furono ripresi da Augusto, che riscattò con il proprio denaro un’area ancora più vasta e fece innalzare un edificio di dimensioni maggiori di quello originariamente previsto.
-Nel 23 a.C. il nuovo edificio venne ufficialmente inaugurato con giochi sontuosi e dedicato a Marco Claudio Marcello, il nipote, che Augusto aveva designato come erede, dandogli in moglie la propria figlia Giulia, ma che era morto prematuramente
- (morto nel 27 a.C.)
-edificio per gli spettacoli
-dedicato a Marcello(=nipote di Augusto che doveva essere successore di Augusto, ma muore giovane)
-è rappresentato in una statua(oggi al louvre): nudo eroico (derivazione greca),bacino inclinato sulla gamba portante..(?)

6)TERME DI AGRIPPA
-costruite tra il 25 e il 19 a.C.
-prime terme pubbliche: sono il luogo per la cura del corpo dove il corpo viene riscaldato e raffreddato. Da questo shock temico si ha beneficio. (luogo cura del corpo per i greci=i bagni)
-collocate vicino al Pantheon di Agrippa.
-Augusto per fornire acqua alla terme fa costruire il primo acquedotto della storia romana.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

Edifici sul Palatino?

A

1)CASA DI AUGUSTO
-costruita nel 42 a.C.
-prende residenza sul Palatino(=colle simbolo della nascita di Roma, xchè c’è la grotta del lupercale dove vengono allattati Romolo e Remo).
->gli imperatori successivi faranno lo stesso (Claudio, Nerone, Domiziano..)
-gli affreschi che la decorano sono del cosidetto “TERZO STILE POMPEIANO” (cioè di età augustea).
1)”STANZA DELLE MASCHERE”:affreschi con raffigurazione dell’OMPHALOS(= “centro”; era il betilo, ovvero la pietra sacra che aveva forma aniconica del dio Apollo, che si credeva fosse caduto nel luogo dove poi è stato edificato il tempio di Apollo a Delfi; utilizzato dalla Pizia per diffondere i suoi vaticini)
2)CUBICULUM SUPERIORE: raffigurato apollo citaredo
3)IL SOFFITTO A VOLTA:imita i fiti cassettoni in legno
-vicino costruisce anche la casa di Lidia (=sua moglie); entrambe le case sono abbastanza piccole, ma vicino al tempio di Apollo.

2)TEMPIO DI APOLLO
-dedicato nel 28 a.C.
-tempio su podio con 6 colonne in facciata
-decorato con un programma apollineo
-ha i portici delle Danaidi(=ciquanta figlie del re Danao protagoniste del mito dal quale deriva l’origine del popolo dei Danai) : che hanno le loro sculture tra le colonne (alcune sono di Mirone; età severa)
-ha un’area Apollinis(= la piazza davantui al tempio) con un altare e le sculture della Mandria di Mirone.
-ha una biblioteca ad Apollinis
-Lastre “Campana”: tipiche dell’età augustea , ritrovate nel tempio di Apollo e utilizzate come rivestimenti per decorare gli edifici pubblici e privati.
In una delle lastre troviamo un gruppo di persone riunite intorno all’OMPHALOS.
STATUE DI CULTO:
1)APOLLO CITAREDO DI SKOPAS
-IV sec a.C.
-nel suo basamento Augusto fa collocare i Libri Sibillini (=dove era scritto il destino di Roma) presi dal tempio di Giove Capitolino, dove li aveva collocati Tarquinio il Superbo-> il tempio di giove capitolino perde importanza a favore di quello di apollo.
2)DIANA DI TIMOTEO
-IV sec a.C.
3)LATONA DI CEFISODOTO IL GIOVANE
-IV sec a.C.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

Problema della successione dopo Augusto?

A

Non aveva figli maschi legittimi, ma solo una figlia femmina Giulia. Allora la fece sposare con Marcello(=gli dedica il teatro), il quale però morì molto giovane.
Allora fece sposare con Agrippa: da qui nacquero Gaio Cesare, Lucio Cesare, Agrippa Postumo e Giulia.
Tuttavia i primi due morirono giovanissimi e Agrippa fu esiliato.
Allora Augusto è costretto a rivolgersi al figlio di primo letto della moglie Livia con Tiberio Claudio Nerone (non suo legittimo): Tiberio Druso.
->GENS IULIA+GENS CLAUDIA: inizia quindi la dinastia giulio-claudia(27 a.C.-68a.C.)

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
14
Q

Successione di imperatori e varie dinastie?

A

-GENS GIULIO-CLAUDIA (27 a.C.-68 d.C.)
1)TIBERIO (27-37d.C.)
2)CALIGOLA(37-41d.C.)
-condannato alla “damnatio memoriae”(= condanna della memoria, la figura dell’imperatore viene cancellata/sostituita da ritratti ufficiali e dalle monete)
3)CLAUDIO(41-54d.C.)
4)NERONE(54-68d.C.)
-fa costruire la domus aurea: è un tentativo di spezzare la tradizione romana, esagerando (si equipara ad un dinasta ellennistico)
-viene istigato al suicidio
-condannato alla damnatio memoriae

-DINASTIA FLAVIA (69-96d.C.): restituiranno al popolo tutto ciò che Nerone aveva tolto (vedi costruzione dell’anfiteatro flavio sopra lo stagno neronis)
1)VESPASIANO(69-79d.C.)
2)TITO(79-81d.C.)
-nel 79 d.C. avviene l’eruzione del Vesuvio
3)DOMIZIANO(81-96d.C.)
-condannato alla damnatio memoriae

-> dopo queste dinastie si comprende che non è detto che i mebri della famiglia imperiali siano i migliori, perciò gli imperatori iniziano ad essere “adotttati”: IMPERATORI ADOTTIVI
1)NERVA (96-98d.C.)
-Sale al potere dopo la congiura organizzata contro Domiziano
-adotta Traiano
2)TRAIANO (98-117d.C.)
-imperatore guerriero: sotto di lui l’impero raggiunge la sua max espansione x la conquista della Dacia
-adotta Adriano
3)ADRIANO(117- 138d.C.)
-decide di proteggere l’impero: ricordato x la costruzione della Vallus Adrianus(=confini nord dell’impero
-costruisce l’altra metà di Atene (?)
-il senato tenta una congiura, ma viene soppressa

-GLI ANTONINI (132-192 a.C.)
1)ANTONINO PIO
2)MARCO AURELIO
3)LUCIO VERO
4)COMMODO

-I SEVERI (193-235 d.C.): vengono da Leptis Magna (=nord africa), siccome il centro del potere si sposta.
1)SETTIMIO SEVERO
2) CARACALLA
-condannato alla damnatio memoriae
3)ELIOGABALO
4)ALESSANDRO SEVERO

NEL III sec d.C. C’E’ UNA GRANDE CRISI E SI SUCCEDONO GLI ULTIMI IMPERATORI: molto velocemente e vengono eletti dai soldati.
1)DIOCLEZIANO(284-305 d.C.)
2)COSTANTINO (306-337 d.C.)
3)TEODOSIO (379-395d.C.)

ROMOLO AUGUSTOLO(472-476 d.C.)
-ultimo imperatore bambino
-viene deposto da Odoacre(=re degli Eruli) e l’impero romano di Occidente cade. Odoacre poi verrà ucciso da Teodorico.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
15
Q

Pompeo Magno e Cesare?

A

Gneo Pompeo Magno: Abile generale e condottiero sagace ed esperto, Pompeo, divenne famoso fin dalla giovane età per una serie di brillanti vittorie durante la guerra civile dell’83-82 a.C. divenendo il principale luogotenente di Lucio Cornelio Silla. Negli anni seguenti divenne il personaggio politico più prestigioso, potente e ricco di Roma grazie alle sue continue vittorie e trionfi contro Marco Emilio Lepido, Quinto Sertorio, gli schiavi di Spartaco, i pirati del Mediterraneo. Alleatosi inizialmente con Giulio Cesare e Marco Licinio Crasso nel primo triumvirato, in seguito si affiancò alla fazione repubblicana e combatté la guerra civile contro Cesare nel 49-48 a.C; sconfitto irrimediabilmente nella battaglia di Farsalo, fuggì in Egitto dove venne ucciso a tradimento. Fu colui che diede la prima spallata alla Repubblica, poi Cesare e Augusto terminarono il lavoro verso l’impero. Personaggio molto discusso,Gneo Pompeo rimane una delle personalità più importanti della storia di Roma antica.
OPERE: teatro di Pompeo
Cesare:
Inizia poi il periodo dei Triumvirati e delle lotte politiche, che venivano “personalizzate” tramite la diversa rappresentazione dei busti: i capi politici ormai sceglievano di farsi rappresentare come A. Magno, con la tipica torsione verso l’alto, la bocca aperta, rughe e occhi profondi, segno di pathos, quindi col modello ellenistico.In questo periodo a Roma emergono altre due figure potenti oltre a Pompeo (generale con + successi alle spalle)
-Marco Licino Crasso, l’uomo più ricco di Roma esponente di spicco della classe dei cavalieri. - Giulio Cesare, comandante prestigioso, tribuno della plebe e poi tribuno militare, questore nel 69 a.C., pontefice massimo nel 63 a.C. con aiuto di Crasso, forse prese parte alla congiura di Catilina, tentativo di sovvertire la Repubblica romana, venne scoperto ma riuscì a tirarsene fuori, nel 62 a.C. fu pretore,… Pompeo e Crasso non avevano stima e fiducia reciproche, ma nel periodo antecedente al 61 a.C., si ritenevano entrambi ostacolati: una tassa proposta da Crasso era stata rigettata e i veterani di Pompeo restavano ignorati. Fu Giulio Cesare, di ritorno dal servizio in Spagna e pronto per candidarsi al consolato, che si inserì tra i due uomini, riuscendo in qualche modo a creare un’alleanza politica con entrambi, il cosiddetto Triumvirato del 60 a.C., un accordo privato per la spartizione del potere: Pompeo avrebbe dovuto sostenere la candidatura al consolato di Cesare, mentre Crasso l’avrebbe dovuta finanziare. Da questo momento inizia l’ascesa di Cesare, che nel 59 a.C.,grazie alla sua popolarità politica e il suo prestigio, diventa console e inizia una serie di riforme ed enormi programmi urbanistici.
Nella Storia di Roma antica, la guerra civile del 49-45 a.C. è anche nota come guerra civile tra Cesare e Pompeo, essa è descritta nel De bello civili di Cesare. Morto Crasso, nel 53 a.C. nella Battaglia di Carre , il Primo Triumvirato era finito. Cesare e Pompeo, tra i quali c’era sempre più diffidenza, entrarono in lotta per il potere, mentre la città di Roma era preda di scontri sanguinosi tra le bande di cesariani e gli oppositori di Cesare. Il Senato incaricò Pompeo di riportare l’ordine nel 51 a.C. gli assegnò un incarico senza precedenti, quello di console senza collega, vale a dire di console unico. Con la sua autorità e la forza dei suoi soldati, Pompeo seppe riportare la pace in città e in Senato.
Fu imparziale, infatti uno dei primi atti che compì fu far processare Milone, suo uomo di fiducia, per l’omicidio di Clodio (52 a.C.), luogotenente di Cesare. La situazione si fece critica quando Cesare, allo scadere del mandato quinquennale in Gallia, chiese di tornare a Roma non come privato cittadino ma dopo la nomina a console, perché temeva di trovarsi esposto alle vendette del Senato e di Pompeo, ma il Senato invece gli intimò di sciogliere le legioni e di presentarsi a Roma da privato. Allora Cesare dichiarò che avrebbe congedato le sue legioni se anche Pompeo avesse fatto altrettanto, ma ancora il Senato votò contro.
Così il 10 gennaio del 49 a.C., Cesare attraversò in armi il fiume Rubicone («Alea iacta est»=«Il dado è tratto»), cominciava la guerra civile del 49-45 a.C. Pompeo con 200 senatori si rifugiò in Grecia e qui cercò di organizzare un esercito. Cesare non lo seguì subito: prima si recò in Spagna, a Lerida (49 a.C.) x sconfiggere i sostenitori di Pompeo e si assicurò il controllo dell’Occidente. Poi, agli inizi del 48 a.C., Cesare raggiunse la Grecia e sconfisse Pompeo a Farsalo. Pompeo si rifugiò allora in Egitto, perché contava sull’appoggio del giovane re Tolomeo XIII, il quale, però, per ingraziarsi Cesare, lo fece uccidere. Cesare giunto in Egitto affidò il trono a Cleopatra, sorella di Tolomeo, della quale era divenuto l’amante. Cesare tornò in trionfo a Roma e nel 44 a.C. si fece nominare dittatore a vita; ma erano in tanti a non tollerare di veder ridotti il proprio ruolo e il proprio prestigio, così il 15 marzo 44 a.C. (le Idi di marzo, secondo il calendario romano) alcuni congiurati guidati da Marco Giunio Bruto, Decimo Giunio Bruto e Cassio Longino pugnalarono a morte Cesare mentre si recava in Senato, nella Curia di Pompeo, ai piedi della statua del suo avversario.
Avendo dimostrato di non avere un piano politico ben preciso dopo l’eliminazione di Cesare, i congiurati, presi di sorpresa dalla reazione dei cesariani, fuggirono dall’Italia.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
16
Q

Ottaviano e l’inizio dell’impero?

A

Dopo la morte di Cesare si scatenò una nuova guerra civile, tra il 44-31 a.C., anche nota come terza guerra civile romana o guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio. Morto cesare, infatti, Il console Marco Antonio, luogotenente di Cesare in Gallia, cercò di ricoprire il ruolo di erede politico, ma trovò subito un pericoloso concorrente nel diciannovenne Ottaviano, nipote di Cesare, che questi aveva adottato come figlio nel 45 a.C., designandolo erede della sua immensa ricchezza. Mentre Cesare cadeva sotto i colpi dei congiurati, Ottaviano si trovava in Macedonia dove attendeva il padre adottivo per partecipare alla campagna contro i Parti, ma alla notizia della congiura si precipitò a Roma per far valere i propri diritti di erede e reclamare il patrimonio che il dittatore gli aveva lasciato. Venne quindi formato un secondo triumvirato, per convenienza personale, tra Ottaviano, Antonio e Marco Emilio Lepido, che diversamente dal primo fu una organizzazione ufficiale, anche se extracostituzionale. Marco Antonio era desideroso di raccogliere e proseguire l’opera già cominciata da Cesare, e lo stesso voleva Ottaviano, che non fu solo bravo nel sapersi muovere nell’agone politico, ma si circondò di valenti uomini; Lepido, invece, fu relegato al ruolo di comprimario, con l’affidamento dell’Africa e il mantenimento della sua carica di pontifex maximus. Il patto permise ai tre di prendere il controllo politico dell’Italia e di tutto l’Occidente, a Ottaviano toccò il controllo dell’Occidente, mentre ad Antonio il ricco e ambito Oriente. A questo punto Ottaviano, nominato consul suffectus (a soli 20 anni ha il potere nelle sue mani: i consoli sono morti a Modena), inizia la guerra contro gli ultimi pompeiani e soprattutto contro i cesaricidi, per vendicare il padre. L’eliminazione degli ultimi pompeiani, riunitisi attorno alla figura di Sesto Pompeo, nel 42 a.C. con la battaglia di Filippi e la marginalizzazione di Lepido (l’unico che era riuscito a tenere a bada i malumori tra i due) furono gli ultimi episodi della lunga contesa politica che precedette lo scontro tra Antonio e Ottaviano. Si venne così a creare una forte contrapposizione tra i due ex-triumviri, i quali impersonavano due modelli diffusi ad arte dalla propaganda di Ottaviano: l’Occidente austero e tradizionalista, contrapposto all’Oriente debole e corrotto. Ottaviano, assai abile nel comprendere e assecondare gli umori della popolazione romana, usò ogni mezzo per mettere in cattiva luce l’avversario, rendendone pubblico il testamento, in cui chiedeva di essere sepolto in Egitto e lasciava tutti i territori di Roma in Oriente a Cleopatra, cosa inaccettabile per l’aristocrazia senatoria tradizionalista, la quale lo dichiarò decaduto da ogni potere.
Lo scontro era inevitabile, e si tenne il 2 settembre del 31 a.C. ad Azio, un promontorio all’ingresso del golfo di Ambracia in Epiro. Il successo arrise alle forze di Ottaviano, ben guidate dal fedele generale Agrippa; Antonio e Cleopatra, che lo aveva seguito in battaglia, fuggirono precipitosamente in Alessandria, dove si tolsero la vita, e questo accelerò il successo di Ottaviano. Dopo essersi trattenuto in Oriente ed aver risistemato la sua organizzazione interna, ormai unico padrone di Roma, Ottaviano rientrò nella capitale e vi celebrò ben tre trionfi: uno sui Pannoni, uno sui Dalmati e l’altro per le vittorie in mare e la conquista dell’Egitto, ma non trionfò su Antonio e sugli altri avversari perché erano cittadini romani, e il trionfo era riservato alla vittoria sugli stranieri.
Terminati gli scontri, Ottaviano attuò un’abile politica interna, basata sulla prudenza evitando gli errori dei suoi predecessori: finite le violenze, si mostra come pius, eliminando tutte le sue statue in stile ellenistico, eliminando il pathos, per essere rappresentato come uomo velato capite (con la testa velata), ovvero un ritratto ideale e senza età (anche sulle monete); poi con astuzia, essendo l’unico al potere e temendo di essere considerato un dictator (come i suoi antenati), si definisce “primus inter pares”, forse erroneamente, ma funziona; diversamente da Cesare non si paragona a un dio, bensì dice di essere “divi filius”, divinizzando il padre durante il funerale, affermando di aver visto una stella, il sidus iulium, segno di assunzione come dio (da ora tutti i successori divinizzeranno il predecessore per legittimare potere, con scenografia delle aquile che volano sopra la pira).
A questo punto restituisce formalmente il potere nelle mani del Senato e del Popolo Romano, res publica restituta, fingendo di non volere il potere, ma il Senato nel 27 a.C. gli attribuisce:
- Titolo di consul, da rinnovare annualmente - Titolo di Augustus: «degno di venerazione» - Titolo di Princeps: «primo cittadino fra pari» (= principato) E’ l’inizio dell’impero, infatti nonostante venissero mantenute le istituzioni, effettivamente era il princeps ad avere tutto il potere.

17
Q

La gens giulio-claudia dopo Augusto?

A

Augusto morì il 19 agosto del 14 d.C., una morte dolce, come aveva sempre auspicato, nella stessa camera in cui spirò il padre Gaio Ottavio. Ci furono però non pochi problemi per la successione: per alcuni anni Augusto sperò di avere come erede il nipote Marco Claudio Marcello, figlio di sua sorella Ottavia, al quale diede in moglie la figlia Giulia, suscitando però il malumore di Agrippa, che per questo motivo fu allontanato da Roma. Due anni più tardi Marcello moriva e Ottaviano fu costretto a richiamare Agrippa, costringendolo a divorziare da Claudia Marcella maggiore, per dargli in moglie la giovanissima Giulia, ormai vedova. Agrippa apparve così suo successore designato in caso di morte prematura, facendo ormai parte della gens Iulia, ma con la sua morte nel 12 a.C., la successione sarebbe ricaduta sui due figli di Giulia e di Agrippa, Gaio Cesare e Lucio Cesare, mentre Tiberio, figlio del primo marito di Livia Drusilla (moglie augusto), fu costretto da Augusto a sposare sua figlia Giulia, vedova di Agrippa. In caso di morte prematura del princeps, Tiberio doveva prenderne il posto fino a quando i giovani Gaio e Lucio non fossero cresciuti. Ma la sorte fu favorevole a Tiberio. Giulia, la cui condotta formava argomento di pubblico scandalo, fu allontanata dal padre da Roma, e pochi anni dopo i due Cesari morivano. Tiberio diventò così il nuovo imperatore di Roma alla morte di Augusto nel 14, dando origine alla dinastia giulio-claudia. 2. TIberio —>da inizio alla dinastia Giulio-Claudia, regna dal dal 14 d.C. al 37 d.C., anno della sua morte. In gioventù Tiberio si distinse per il suo talento militare conducendo brillantemente numerose campagne lungo i confini settentrionali dell’Impero e in Illirico. Asceso al trono, operò molte importanti riforme in ambito economico e politico, e pose fine alla politica di espansione militare, limitandosi a mantenere sicuri i confini grazie anche all’opera del nipote Germanico Giulio Cesare. Statue gens simili, con gravitas, serio, rughe.
3. Caligola –> Regnò per meno di quattro anni dal 37 al 41 d.C. , anno della sua morte. Le fonti storiche antiche ne hanno tramandato un’immagine di despota, sottolineandone stravaganze, eccentricità e depravazione. Lo si accusa di aver dilapidato il patrimonio accumulato dal predecessore, suscitando diffidenza del Senato e del popolo. Fu assassinato da alcuni soldati della guardia pretoriana e subì damnatio memoriae da Claudio (raschia monete e taglia ritratti). Statua di un giovane, idealizzato, ellenistico.
4. Claudio –> figlio di Druso maggiore, considerato dai suoi contemporanei come un candidato improbabile al ruolo di imperatore, soprattutto in considerazione di una qualche infermità fisica da cui era affetto. Malgrado la mancanza di esperienza politica, Claudio dimostrò notevoli qualità: fu un abile amministratore, un grande patrono dell’edilizia pubblica, espansionista in politica estera (conquista Britannia) e un instancabile legislatore. La prima moglie Messalina tentò una congiura contro di lui ma fu scoperta e uccisa, e Claudio sposò Agrippina figlia di Germanico, la quale aveva un figlio, il futuro imperatore Nerone. Morì improvvisamente nel 54 d.C. Riconoscibile nelle statue per i cosiddetti riccioli a tenaglia. 5. Nerone –> Regnò circa quattordici anni, dal 54 al 68 d.C., anno in cui si fece uccidere da un suo servo. Fu un principe molto controverso nella sua epoca; ebbe alcuni innegabili meriti, soprattutto nella prima parte del suo impero, quando governava con la madre Agrippina e con l’aiuto di Seneca, filosofo stoico, e di Afranio Burro, prefetto del pretorio, ma fu anche responsabile di delitti e atteggiamenti dispotici. Accusati sommariamente di congiure contro di lui o di crimini vari, caddero vittime la stessa madre, la prima moglie, lo stesso Seneca costretto a suicidarsi, oltre a vari esponenti della nobiltà romana, e molti cristiani. Anche se il suo comportamento ebbe certamente eccessi violenti e stravaganze, si può dire che non tutto ciò che gli venne imputato dagli storici coevi sia vero: ad es fu accusato del grande incendio di Roma, con l’obiettivo di ricostruire la città ed edificare la propria maestosa residenza, la Domus Aurea; di tale fatto tuttavia gli studiosi moderni tendono a discolparlo. Accusò dell’incendio i cristiani, che furono arrestati e condannati in massa. Infine, qualche anno dopo, abbandonato anche dai pretoriani e dall’esercito, venne deposto dal Senato e, dopo un primo tentativo di fuga, alla, si tolse la vita nei pressi di Roma, nella villa di uno dei suoi liberti. Statua con cose nuove, barbucula ispirata a immagine del filosofo greco, capelli riccioli ma mossi e torsione accentuata + bocca aperta, c’è molto A. Magno, che susciterà scandalo, motivo per cui subirà damnatio memoriae.

18
Q

i Flavii?

A

I Flavii Dopo la morte di Nerone, l’anno successivo, nel 69 d.C., si susseguirono uno dopo l’altro 4 imperatori: Galba, successore di Nerone, Otone, entrato in carica a gennaio, Vitellio, imperatore da aprile, e Vespasiano, che ottenne il potere a dicembre dando inizio alla dinastia flavia. La dinastia flavia fu la seconda dinastia imperiale romana, che detenne il potere dal 69 al 96 d.C. I Flavii Vespasiani erano una famiglia della classe media, d’origine modesta, giunta poi all’ordine equestre grazie alla militanza fedele nell’esercito, che giunse al potere quando Vespasiano, generale degli eserciti d’oriente, prese il potere durante l’Anno dei quattro imperatori. Si occuparono di ricostruire ciò che Nerone aveva portato via; statue più riconoscibili.
Vespasiano –> 69-79 d.C., si dedicò a ristabilire al più presto l’ordine, riconducendo le varie istituzioni alle loro competenze originarie, frenando sia le richieste dei generali, sia l’indebolimento del Senato. In campo economico, dopo il disastroso anno dei 4 imperatori, fu costretto a attuare una politica di rigore con misure anche impopolari, quali l’introduzione di nuove tasse, ma grazie alle quali venne intrapresa una notevole stagione edilizia nella capitale (Colosseo)e nelle province che portò nuovo benessere a tutto l’Impero. Dal punto di vista militare cercò di consolidare ed estendere i confini, soprattutto nelle zone più strategiche, come la Britannia e la zona tra Reno e Danubio. Vespasiano fu dunque fautore di un ristabilimento economico e sociale in tutto l’Impero che godette, grazie al suo governo, di una pax che rimarrà proverbiale, per questo fu uno degli imperatori più amati della storia romana. Infine attribuì il potere ereditario a entrambi i suoi figli, informando il Senato che sarebbe stato uno di loro a succedergli al potere. Tito –> 79-81 d.C., figlio > di Vespasiano, governò per appena due anni, per cui il suo operato non lasciò tracce significative, se non quella di aver condotto a termine la prima guerra giudaica con l’assedio alla città di Gerusalemme, quando il padre era ormai unico imperatore a Roma. Per questi successi si meritò la costruzione di un arco di trionfo nel Foro romano. Visse ancora di riflesso alla grande popolarità del padre; aiutò le città di Pompei ed Ercolano dopo l’eruzione nel 79 d.C. del Vesuvio, cosa che suscitò il consenso popolare nei suoi confronti. Inaugurò, infine, il Colosseo, costruzione iniziata durante il governo di suo padre, nell’80 d.C.
Domiziano –> 81-96 d.C., dopo la prematura scomparsa di Tito salì al potere suo fratello minore Domiziano, che seguì le orme del padre in politica estera, intraprendendo alcune campagne militari tese a rafforzare i confini. In politica interna invece, si distanziò notevolmente dal tracciato paterno, instaurando una monarchia assoluta di stampo autocratico, accettando con piacere forme di servilismo dei senatori, come l’adulazione ostentata e il titolo di “Dominus ac deus”(signore e dio). Dunque si rese estremamente impopolare per le sue tendenze autocratiche, che spezzarono quell’illusione, creata da Augusto, che l’imperatore fosse solo un primus inter pares. Più volte il Senato tentò di liberarsene e alla sua morte, che segnò la fine della dinastia Flavia, subì damnatio memoriae. Come successore non designò un figlio, ma un senatore, Nerva, inizia il principato per adozione.

19
Q

Imperatori adottivi?

A

Imperatori “adottivi” Il periodo che va dalla fine del I alla fine del II secolo è caratterizzato da una successione non più dinastica, ma adottiva, basata sui meriti dei singoli scelti dagli imperatori come loro successori. Nerva –> 96-98 d.C., era un anziano senatore molto stimato, scelto da Vespasiano come suo successore. Durante il suo regno, breve ma significativo, apportò un grande cambiamento: il “principato adottivo”, riforma che prevedeva che l’imperatore in carica dovesse decidere, prima della sua morte, il suo successore all’interno del senato, non più tra i parenti. Traiano –> 98-117 d.C., Nerva adottò un eminente personaggio militare, Traiano. Durante il suo principato l’Impero romano raggiunse la massima estensione territoriale, grazie alle campagne di conquista contro i Daci di Decebalo (101-106), e a quelle contro i Parti (114-117), con la creazione di cinque nuove province, una in Occidente (Dacia) e quattro in Oriente (Arabia, Armenia, Mesopotamia e Assiria). Traiano si dedicò anche alla costruzione di numerose opere pubbliche, tra cui spiccano il porto di Traiano a Ostia e il suo Foro imperiale a Roma, con annesso un ampio mercato, opera ideate dall’architetto Apollodoro di Damasco; frurono costruiti inoltre un arco di trionfo, la basilica Ulpia, con ai lati due biblioteche (greca e latina), oltre a una colonna celebrativa, sulla quale sono rappresentate le vicende della conquista della Dacia. Importante al di fuori della città di Roma fu la costruzione della via Traiana, valida alternativa alla via Appia, da Benevento fino a Brindisi. Adriano–> 117-138 d.C., negli anni del suo regno vi fu un periodo di pace (turbata esclusivamente dalla terza rivolta giudaica), caratterizzata da una generale pausa nelle operazioni militari; le frontiere più turbolente furono rinforzate con opere di fortificazione permanenti, la più famosa delle quali è il possente Vallo di Adriano in Gran Bretagna. Viene anche definito l’imperatore filosofo (statue con barba, come filosofi greci), infatti al contrario di altri imperatori, che governarono l’impero senza muoversi praticamente mai, Adriano scelse un metodo di conoscenza diretta, che lo portò a viaggiare in tutto l’impero. Adriano protesse notevolmente l’arte essendo egli stesso un intellettuale, amante delle arti figurative, della poesia e della letteratura. Anche l’architettura lo appassionava molto: fece costruire la Villa Adriana, l’esempio più notevole di una dimora immensa costruita con passione, intesa come luogo della memoria, intessuto di citazioni architettoniche e paesaggistiche, di riproduzioni; anche il Pantheon, costruito da Agrippa, fu edificato nuovamente, con la forma definitiva che tuttora conserva. La città fu inoltre ulteriormente arricchita di templi, come il tempio di Venere e Roma e di altri edifici pubblici. Ritratto di Antinoo, giovane di cui si invaghisce, considerata l’ultima iconografia classica della scultura.

20
Q

Gli antonini?

A

Gli Antonini Rappresentati con la barba, sempre più riccia, inizia dinastia degli Antonini, dal 138 al 192 d.C.
Antonino Pio –> 138-161 d.C., capostipite della Dinastia degli Antonini, continuò la politica pacifica del predecessore, fu un saggio amministratore e riconfermò al senato le prerogative passate, tanto da meritarsi l’appellativo di Pio. Marco Aurelio e** Lucio Vero** –> Marco Aurelio fu imperatore dal 161 sino alla morte, nel 180d.C., e fino al 169 d.C. mantenne la coreggenza dell’impero assieme a Lucio Vero, suo fratello adottivo nonché suo genero, anch’egli adottato da Antonino Pio. Il governo di Marco Aurelio e Lucio Vero è noto come un periodo di tolleranza ed efficienza, come quello dei predecessori tra gli imperatori adottivi. Commodo –>180-192 d.C., figlio di Marco Aurelio, era mezzo pazzo, cominciò a incrinare l’equilibrio istituzionale raggiunto e con il suo atteggiamento dispotico favorì il malcontento delle province e dell’aristocrazia. Il suo assassinio a causa di una congiura, diede inizio a una serie di disordini interni e guerre civili x la successione.

21
Q

I severi?

A

I Severi La dinastia dei Severi che regnò sull’Impero romano dopo una serie di guerre civili, tra la fine del II e i primi decenni del III secolo, dal 193 al 235 d.C. Settimio Severo –> 193-211 d.C., capostipite della dinastia, era di origine provinciale (Africa), cosa che influenzò molto il suo modo di impostare il nuovo Stato romano a partire dalla riorganizzazione dell’esercito, alla guardia pretoriana, ora con componenti provinciali, fino a concedere ai provinciali il permesso di sposarsi durante il servizio militare con la propria famiglia. Fu, infine, un abile condottiero, portando alla vittoria contro le armate dei Parti, e nel nord della Britannia contro le truppe barbare dei Caledoni. Caracalla –> 211-217 d.C., va il grande merito di aver reso ancor più monumentale Roma, con le immense terme a lui dedicate, oltre ad aver rimosso tutte le distinzioni legali e politiche tra italici e provinciali con l’editto di Caracalla, del 212, che estese la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell’impero romano.
** Eliogabalo** –> 218-222 d.C., col sostegno della madre venne acclamato imperatore dalle truppe orientali, governo con fama di eccentricità, decadenza e fanatismo. Alessandro Severo –> 222-235 d.C., imperatore alla tenera età di soli 13 anni, ed inevitabilmente il suo potere fu gestito dalla madre. Nuova iconografia senza barba e capelli, si va vs astrazione.

22
Q

Gli ultimi imperatori?

A

Ultimi Imperatori Infine si ricordino una serie di imperatori, che regnarono dal 284 al 476 d.C.
** Diocleziano**–> 284-305 d.C., nato da una famiglia di umili origini della provincia romana della Dalmazia, mise in atto una serie di profonde riforme politiche e amministrative per porre fine all’instabilità generata dalla crisi del III secolo. Diede inizio a una serie di dure persecuzioni contro i Cristiani. Statua calvo e pelato, pupille incise.
Costantino –> 306-337 d.C., una delle figure più importanti dell’Impero romano, che riformò largamente e nel quale permise e favorì la diffusione del cristianesimo. Tra i suoi interventi più significativi, la riorganizzazione dell’amministrazione e dell’esercito, la creazione di una nuova capitale a oriente, Costantinopoli, e la promulgazione dell’Editto di Milano sulla libertà religiosa. Statua con testa allungata, occhi enormi, non ci sono più proporzioni, si va verso l’astratto e il divino. Teodosio –> 379-395 d.C., l’ultimo imperatore dell’impero romano prima della separazione tra Pars Occidentalis e Pars Orientalis. Nel 380 con l’editto di Tessalonica fece del Cristianesimo la religione unica e obbligatoria dell’Impero. Romolo Augustolo –> Dopo la morte dell’imperatore Teodosio, si succedettero molti imperatori fino al 475 quando il generale Oreste riuscì a far proclamare imperatore il figlio tredicenne, Romolo Augustolo. Romolo Augustolo rimase sul trono per circa un anno, poi venne deposto da Odoacre, scisma tra Oriente e Occidente. Da questo momento in poi inizia una nuova storia.