ATTI LINGUISTICI Flashcards
ATTI LINGUISTICI
- Atti Linguistici: azione linguistica intenzionale, atto di enunciazione
Austin: How to do things with words–> come fare le cose con le parole
Con le parole compiamo azioni (puniamo, colpiamo, proteggiamo)
Sono azioni che
- Affermano qualcosa
- Ci permettono d i compiere azioni
- Azioni che hanno conseguenza
Quindi abbiamo
- Atti locutori “il dire”: contenuto proposizionale
- Atti Illocutori “fare con il dire”: intenzione comunicazione
- Atti Perlocutori “attraverso il dire”: effetti comunicazione
FORMULA: F su (p) in c
- Forza Illocutoria applicata ad un contenuto proposizionale realizzato in un contesto
FORZA ILLOCUTORA
FORZA ILLOCUTORIA
Grado in cui si da concretezza all’intenzione
Rappresenta il valore d’uso dell’atto linguistico (la funzione nella comunicazione linguistica)
Con la forza illocutoria capiamo il tipo di azione comunicativa
Ha diverse componenti (tono, velocità, sguardo, modi e tempi verbali…)
SCOPO ILLOCUTORIO
SCOPO ILLOCUTORIO: scopo verso cui è orientato ciò che faccio con il dire
5 tipi di scopo illocutorio
- ASSERTIVI: rappresentare qualcosa/uno stato di cose, o comunicare al proprio ascoltatore la credenza in un determinato stato di cose.
Es: “oggi è una bella giornata”. Metto in scena uno stato di cose per comunicare al mio ascoltatore la credenza che ho in quello stato di cose. Distinzione tra locutore ed
enunciatore. L’enunciatore è il locutore che si assume la responsabilità di quello che sta
dicendo. Es: “le previsioni del tempo dicono che giovedì pioverà” => locutore e non
enunciatore. Possiamo modulare il nostro grado di engagement, impegno rispetto allo
scopo illocutorio. Se dico “vi assicuro che giovedì pioverà” mi identifico totalmente con lo scopo illocutorio della mia asserzione. Se dico “tutte le previsioni del tempo dei canali televisivi dicono che giovedì pioverà” non mi si può attribuire la responsabilità del fatto che non abbia piovuto. - DIRETTIVI: Mettere in atto tentativi affinché il proprio interlocutore compia un’azione generalmente corrispondente al contenuto preposizionale dell’atto
Verbale: “Francesca, chiuda la finestra”. Scritto: metto una slide con su scritto “Francesca, chiudi la finestra”. Non verbale: mostro di avere freddo o faccio segno alla finestra.
Paraverbale: mostro di avere freddo. Prossemico: mi sposto dalla finestra. Iconico: vignetta in cui si vede Francesca che chiude la finestra. È chiaro che è più il verbale orale, accompagnato dal non verbale e paraverbale, che è pertinente rispetto a un “Francesca, chiuda la finestra”
(Con linguaggio verbale orale e scritto, non verbale, paraverbale, prossemico e iconico)
- COMMISSIVI: Consiste nell’impegno dell’interlocutore a compiere un’azione futura (Compissimo viene da committo= impegnarsi a; prendersi impegno)
“Ti giuro che smetterò di fumare”, “Prometto che non mangerò più cioccolato alla fine di ogni pasto” - ESPRESSIVI: Esprimere lo stato psicologico del locatore, quindi comunicare all’interlocutore del proprio stato psicologico, psicofisico.. Comunico come sto, come mi sento. Anche i gesti illustrativi sono espressivi
“Oggi ho un gran mal di testa”, “Oggi sono proprio arrabbiato!” - DICHIARATIVI: Proclamare, provocare uno stato di cose con la semplice enunciazione.(Vi dichiaro marito e moglie)
E’ un insieme di assertivo e direttivo. Per essere valido deve avere sostegno dalla qualità di colui che formula l’atto.
DIREZIONI ADEGUAMENTO
- Direzione dell’intenzione comunicativa del soggetto quando usa un atto linguistico.
- Direzione determinata dallo scopo illocutorio
- Relazione tra il contenuto ed il mondo
ASSERTIVI: Comunicare la propria credenza in un determinato stato di cose –> la sua direzione di adeguamento dello scopo assertivo è l’adeguamento al mondo (adeguare le parole al mondo), quindi dalle parole al mondo esterno (parole mondo esterno);
DIRETTIVI E COMMISSIVI: Messa in atto di comportamenti per far sì che il mondo cambi rispetto alle parole= obiettivo di cambiamento, quindi, dal mondo alle parole, (mondo parole): fare in modo che l’interlocutore metta in atto un comportamento e che cambi il mondo attraverso le parole dettegli
ESPRESSIVI: Dalle parole al mondo interno direzione di adeguamento nulla (esprime solo lo stato mentale del locutore): vanno verso il mondo interno
DICHIARATIVI: sia una componente assertiva che direttiva, e dunque si ha una doppia direzione di adeguamento (mondo parole)
Assertivi e direttivi compongono il 90% degli atti linguistici
GRADO DI FORZA/POTENZA DELLO SCOPO:
l’intensità della forza messa al servizio dello scopo
MODO DI COMPIMENTO DELLO SCOPO
E’ il mezzo al servizio dello scopo, che determina come esso debba essere raggiunto e compiuto rispetto al contenuto proposizionale.
Esempio: se il professore si presenta a lezione vestito da clown, ha sbagliato il modo di compimento per realizzare il suo scopo, che è quello di insegnare ai suoi studenti secondo determinate regole di cortesia.
CONDIZIONI CONTENUTO PROPOSIZIONALE
Condizioni che la forza illocutoria impone al contenuto proposizionale
Es. Prometto che smetterò di fumare–> Atto linguistico commissivo che esprime promessa di azione futura–> il contenuto proposizionale deve esprimere un’azione futura per essere valida (condizione)
CONDIZIONI SINCERITA’
Fanno riferimento agli stati psicologici del locutore espressi in relazione al contenuto proposizionale dell’atto locutorio.
- ASSERTIVI: comunicazione della credenza nello stato di cose rappresentato dal contenuto proposizionale;
- DIRETTIVI: comunicazione di un desiderio che si verifichi lo stato di cose del contenuto proposizionale.
- COMMISSIVI: comunicazione di un’intenzione di far avvenire lo stato di cose rappresentato
Le condizioni sono soddisfatte se il locutore esprime e possiede lo stato psicologico determinato dalle condizioni
CONDIZIONI PREPARATORIE
Stato di cose che l’interlocutore presuppone o tiene per veri al momento di compimento dell’atto in un contesto dato.
- Riguardano le proprietà del locutore, dell’ascoltatore, delle loro relazioni
- Sono legate al contenuto proposizionale
VALIDITA’ ATTO
un atto per essere valido deve avere determinate condizioni preparatorie
FORMULA AVANZATA ATTI LINGUISTICI
F su (p) in c che varia da 1 a n
- Forza Illocutoria applicata ad un contenuto proposizionale realizzato in un contesto con la possibilità che i contesti siano più di uno.
RIUSCITA ATTO LINGUISTICO
- Qualcosa che ha che fare con la forza illocutoria.
- Un atto linguistico è riuscito quando viene preso dall’\dagli interlocutore\i secondo la sua forza illocutoria.
Esso può essere riuscito
- senza difetto (completamente per scopo illocutorio, condizioni preparatorie e condizioni di sincerità)
- con difetto (quando si verificano danni parziali o riparabili, ai 3 elementi)
- non riuscito (danni irreparabili allo scopo illocutorio o condizioni preparatorie).
SODDISFAZIONE ATTO
- Avviene quando il\i turno\i di parola successivo\i dell’\degli interlocutore\i corrisponde.
Esempio: “TI ORDINO DI CHIUDERE LA PORTA”
- RIUSCITA: capisco la forza illocutoria–> capisco che è un ORDINE
- SODDISFAZIONE: chiudo la porta
ATTI VIRTUALI