Articoli Flashcards
DEMONE E YAMANBA
Demone: entità tra umano e divino che può avere un’influenza benefica o meno + realtà interiore umana senza filtri di chi agisce RIFIUTANDO LE REGOLE e limiti imposti
Yamanba: demonessa del folklore giapponese, menzionata per la prima volta nel periodo Muromachi, demonessa delle montagne che vive appartata come un’outsider (vs sato, villaggio, mondo urbanizzato e civilizzato), che SFIDA LE NORME DI GENERE e del villaggio.
Ogni linguaggio femminile anomalo è yamanba, ogni linguaggio che sfida la sistemazione esistente e accettata, perché abilità delle parole di interrompere la struttura del potere egemonico.
Mette in rapporto TATEMAE con HONNE
E’ stata una figura rivitalizzata durante le proteste femministe degli anni ‘60-‘70 perché è immagine simbolo di una realtà interiore per troppo tempo negata e soffocata –> hanno sfidato il ruolo tradizionale della donna
Racconto di Oba Minako, Il sorriso della yamanba
IE
sistema famigliare tradizionale a base patriarcale con
- padrefamiglia con potere assoluto
- donna sottomessa e subalterna, che gestisce la casa con un atteggiamento premuroso e standardizzato
GASTRONOMIA E DECOSTRUZIONE DEI MITI: il caso della carbonara e degli spaghetti al pomodoro
A partire dai casi storici di queste due ricette, indagati da Alessandro Trocino e Massimo Montanari, l’autore avvia una riflessione più ampia sul mondo della gastronomia e su come questo sia popolato da MITI che è compito dello storico divellere.
CARBONARA: non è un piatto antico né fondante per la nostra identità.
- non c’è prima del 2DG
- compare per la prima volta in una ricetta del 1952 in un ristorante di Chicago
- quando arriva in Italia, 1954, “La cucina italiana” è fatto con ingredienti completamente diversi
SPAGHETTI AL POMODORO
- pasta –> si diffonde solamente a partire dal ‘600 in massa, in seguito a una crisi alimentare del mercato partenopeo e condita fino a ‘800 con formaggio grattugiato
- salsa: non è un elemento percepito come italiano, ma spagnolo –> tomatl messicano/azteco che è stato impiegato per la prima volta sulla pasta a partire dall’Ottocento
Cucina è frutto del divenire, di stratificazioni, di convergenze. Non è un dato immutabile ma è sottoposto a un processo storico. Chiamare in causa storici e documentazione anche quando ci riferiamo a qualcosa che consideriamo scolpito nel marmo.
Origini non devono spiegare nulla, sono solo un punto di partenza che ci consente di preservare i nostri prodotti, le nostre ricette, dalle alterazioni/abusi a cui sono sottoposti all’estero e che creano danni alla nostra economia
TERRA DI FAME E DI ABBONDANZA, COS’E’?
E’ un portale online nato nel 2019 come ampliamento di un altro sito, chiamato Guerra Infame, il quale mirava a indagare il rapporto tra popolazione e alimentazione tra le due guerre mondiali.
Oggi si è arricchito con:
1) estensione della frontiera cronologica fino agli anni ‘80
2) nuove aggiunte (consumi di massa e boom economico)
Articolato in 3 capitoli:
- Guerra Infame: 1 e 2gm, periodo di scarsità, emergenziale, politiche assistenziali
- Made in Emilia Romagna: diversi approfondimenti sul mondo alimentare in questa regione (prodotti tipici, interventi sul territorio, politiche agroalimentari, ritualità)
- Mappa geo-storica: riporta le denominazioni locali e le descrizioni gastronomiche di 4 categorie di prodotti come appaiono nelle guide del Touring Club Italiano (salumi, vini, paste ripiene e formaggi) –> osservando come cambia la descrizione e la geolocalizzazione nel tempo e nello spazio
PERCHE’ ARTICOLO SU YAMANBA UTILE AI FINI DELLA DIDATTICA DELLA STORIA
Mette in rapporto
- rappresentazione culturale
- processi della storia
+
- come il folklore ancora permei le strutture culturali, sociali e letterarie di un Paese
- come un retroterra culturale condiviso possa diventare simbolo/luogo di condensazione di memorie fatto proprio da un gruppo sociale che deve rivendicare dei diritti
Discorso su “Gastronoia e decostruzione dei miti”
A partire dalla storia di due piatti avvia una riflessione più ampia sul ruolo della (1) cucina e (2) sulle origini
La cucina è frutto di convergenze, stratificazioni, di incontri, di un processo storico: si sarebbe mai diffusa la pasta se non ci fosse stata quella determinata congiuntura economica a Napoli, da cui poi è partita la seconda rivoluzione della pasta?
Le origini non devono spiegare nulla, ma sono un punto di partenza.
Scoprire la ns identità è scoprire l’altro che è in noi —> sono chiamate a PROTEGGERE IN MANIERA LEGISLATIVA, da abusi che all’estero intaccano le nostra economia.
La GHIANDA nasce dalla quercia, rimane tale e quale a se stessa solo se ci sono condizioni favorevoli, ma non bisogna confondere ghianda con la quercia.
I prodotti e i piatti sono esiti di un PROCESSO STORICO che non affonda in origini, ma è prodotto da INCROCI/interazioni/connessioni inaspettate tra uomini e culture.
La VITALITA’ DI UN SISTEMA non sta nel rimanere sempre uguale a se stesso, ma nel trasformarsi facendo tesoro di incontri e di opportunità.
I sistemi alimentari non sono somme di alimenti, ma strutture logiche dove ogni prodotto assume il suo significato. Es sono tanti (salsa di pomodoro, polenta e mais che sono stati re-impiegati per utilizzi tradizionali/omologazione culturale/meccanismo di piegamento dell’ignoto al noto, cioccolato)
PERCHE’ UTILE AI FINI DELLA DIDATTICA L’ARTICOLO TERRA DI FAME E ABBONDANZA
- indaga il rapporto tra ALIMENTAZIONE E PUBLIC HISTORY (divulgazione storica per non addetti ai lavori)
- qualcosa che CATTURA efficacemente L’ATTENZIONE del pubblico: siamo abituati a sentir parlare di cibo, anche a causa della grande visibilità che riceve attraverso i media, i programmi di cucina che seguono format internazionali o nazionali (nel nostro paese predomina l’etichetta casalinga, nazional-popolare)
- consente di dare sufficiente RILIEVO A UN NUOVO FILONE DI STUDI che nasce sulla scorta della rivoluzione storiografica delle Annales e sull’attenzione che ha posto alla CULTURA MATERIALE E IMMATERIALE COME FONTE STORIOGRAFICA (il cibo è ciò che forse più di tutti condensa questi due aspetti: idee che diventano pratiche e pratiche che formano idee)
PRIMA PARTE ARTICOLO FEDERICO CHIARICATI
1) Si è creata una forte complicità tra PUBLIC HISTORYEe STORIA DELL’ALIMENTAZIONE (divulgazione storica per non addetti ai lavori), a causa di alcuni pregi che presenta la disciplina (3)
2) Cita l’intervento di Megan Elias (storica dell’alimentazione) che in un contributo del 2012 sulla rivista “The Public Historian” ha ribadito la necessità, da parte delle istituzioni culturali, di mostrare visivamente e materialmente che cosa si mangiava nel passato, perché può far comprendere al pubblico come la quotidianità della vita fosse spesso fatta di scarsità alimentari, di aspetti che coinvolgono politiche di assistenza, categorie di razza, genere, identità
3) Cita anche uno studio condotto negli anni ‘30 negli USA che si chiamava “What America Eats” –> progetto promosso dalle istituzioni governative per indagare le consuetudini alimentari degli americani, inviando giornalisti e fotografi a raccogliere informazioni da ogni parte.
Vennero creati 200 cookbooks –> ricettari prodotti dal basso, dalle comunità locali (discorso sulla varietà e identità forte a partire dall’articolazione di un modello condiviso e che ha riconoscibilità complessiva)
4) Terra di Fame e di Abbondanza