Adam Smith Flashcards

1
Q

Dove e quando nasce Adam Smith?

A

A Kirkcaldy, Scozia, nel 1723.

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2
Q

Quali sono i momenti chiave della sua carriera?

A

Professore di retorica all’Università di Glasgow (1751).
Pubblica La teoria dei sentimenti morali (1759).
Viaggia in Europa e riceve un vitalizio di 300 sterline.
Pubblica La ricchezza delle nazioni (1776).
Nominato commissario delle Dogane a Edimburgo (1778).

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3
Q

Quando e dove muore Adam Smith?

A

Muore il 17 luglio 1790 a Edimburgo.

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4
Q

Qual è il ruolo del filosofo secondo Smith?

A

Creare teorie per fare ordine nel caos degli eventi naturali, senza presupporre una struttura matematica della realtà.

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5
Q

Cosa critica Smith delle leggi di natura rigide?

A

La loro applicazione ferrea, che non considera la complessità delle motivazioni umane, come passioni e interessi.

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6
Q

Come si inserisce Smith nell’Illuminismo scozzese?

A

Condivide l’apertura a riconoscere la complessità delle motivazioni umane e respinge l’approccio deterministico.

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7
Q

Cos’è il principio della simpatia secondo Smith?

A

La capacità di condividere i sentimenti degli altri, che spinge a giudicare le azioni considerando il loro impatto sugli altri.

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8
Q

Perché la simpatia è essenziale nella società?

A

Garantisce il fair play sociale: senza rispetto reciproco, la società non può sussistere.

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9
Q

Quali sono i due assunti della morale della simpatia?

A

Ognuno conosce meglio dei governi i propri interessi.
Tra questi interessi c’è il desiderio di essere rispettati e benvoluti dagli altri.

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10
Q

Quali sono le due opere principali di Smith?

A

La teoria dei sentimenti morali e La ricchezza delle nazioni.

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11
Q

Come si collegano queste opere? (teoria dei sentimenti morali e ricchezza delle nazioni)

A

Sono complementari: la prima esplora la morale della simpatia, la seconda il ruolo del libero interesse personale in un’economia di mercato.

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12
Q

Perché non sono in contraddizione?

A

Perché Smith concepiva l’agire umano come bilanciato tra passioni e interessi, mostrando che il libero mercato richiede una base morale.

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13
Q

Cos’è lo spettatore imparziale?

A

Un concetto che descrive come gli individui giudicano le proprie azioni dal punto di vista di un osservatore neutrale e ragionevole.

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14
Q

Come si collega alle istituzioni giuridiche?

A

Fornisce una base morale per il funzionamento delle leggi e delle norme sociali.

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15
Q

Qual è la famosa citazione collegata a questo principio?

A

“Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che ci aspettiamo il nostro pranzo, ma dal loro interesse personale.”

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16
Q

Qual è la differenza tra egoismo (selfishness) e interesse personale (self-interest)?

A

Selfishness: pura ricerca del proprio vantaggio, dannosa per la società.
Self-interest: perseguire i propri interessi rispettando quelli altrui, fondamentale per il funzionamento del mercato.

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17
Q

Quali sono i limiti al libero interesse personale?

A

Limite esterno: l’amministrazione della giustizia.
Limite interno: la simpatia per gli altri.

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18
Q

Quali elementi garantiscono la sopravvivenza delle società civili?

A

Morale basata sulla simpatia.
Interesse personale regolato dalla giustizia.
Istituzioni giuridiche e consuetudini che promuovano il fair play.

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19
Q

Cosa rende l’economia di mercato superiore all’economia di comando?

A

La capacità degli individui di conoscere meglio i propri interessi rispetto a un’autorità centralizzata.

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20
Q

In quanti libri è divisa La ricchezza delle nazioni e quali temi trattano?

A

L’opera è divisa in cinque libri:

Divisione del lavoro, teoria del valore e distribuzione del reddito.
Moneta e accumulazione.
Storia delle istituzioni e dell’economia dall’Impero Romano.
Critica a mercantilismo e fisiocrazia.
Spese, entrate pubbliche e ruolo dello Stato nell’economia.

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21
Q

Qual è il punto di partenza dell’analisi di Smith?

A

La divisione del lavoro, considerata il principale fattore che determina il tenore di vita di un Paese.

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22
Q

Perché la divisione del lavoro è importante?

A

Aumenta la produttività grazie alla specializzazione.
Riduce i tempi di transizione tra compiti.
Favorisce il progresso tecnico.

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23
Q

Qual è il legame tra divisione del lavoro e mercati?

A

La divisione del lavoro dipende dall’ampiezza dei mercati: più ampi sono i mercati, più si può specializzare il lavoro.

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24
Q

Come illustra Smith l’effetto della divisione del lavoro?

A

Attraverso l’esempio della fabbrica di spilli: la specializzazione dei compiti permette di produrre migliaia di volte più spilli rispetto a un lavoratore non specializzato.

25
Q

Quali sono le tre circostanze che migliorano la produttività?

A

Capacità migliorate grazie alla ripetizione del compito.
Risparmio di tempo nel passare da un compito all’altro.
Innovazione tecnica favorita dalla concentrazione su una mansione.

26
Q

Come definisce Smith la ricchezza di una nazione?

A

Il tenore di vita dei cittadini, misurabile come reddito pro-capite (Y/N).

27
Q

Da cosa dipende il reddito pro-capite?

A

Quota di lavoratori produttivi (L/N).
Produttività del lavoro (π).

28
Q

Come si ottiene il reddito nazionale?

A

Y=π⋅L, dove 𝜋 è la produttività e L il numero di lavoratori. Dividendo per la popolazione totale (N): 𝑌/𝑁=𝜋⋅𝐿/𝑁

29
Q

Qual è il vincolo principale allo sviluppo della divisione del lavoro?

A

L’ampiezza dei mercati di sbocco: mercati più ampi consentono maggiore specializzazione e produttività.

30
Q

Come si collega questo al liberismo?

A

Ogni ostacolo ai commerci (tariffe, regolamenti) frena la crescita dei mercati, riducendo la produttività e la ricchezza delle nazioni.

31
Q

Quali sono i tre aspetti della divisione del lavoro?

A

Microeconomico: Specializzazione all’interno della stessa impresa.
Sociale: Diversità di mestieri e professioni.
Macroeconomico: Imprese che producono beni diversi.

32
Q

Come si collega la tripartizione di Smith alla società moderna?

A

Smith suddivide la società in tre classi:

Lavoratori (salari).
Capitalisti (profitti).
Proprietari terrieri (rendite).
Questa tripartizione riflette una società capitalista evoluta.

33
Q

Come definisce Smith i lavoratori produttivi?

A

Creano beni fisici (agricoltura, manifattura).
Generano un profitto oltre a reintegrare i fondi impiegati.
Sono pagati con capitale (non reddito).

34
Q

E i lavoratori improduttivi?

A

Non creano beni fisici né generano profitto; ad esempio, i domestici, che sono pagati con il reddito del padrone.

35
Q

Qual è la fonte del sovrappiù economico?

A

Smith rigetta l’idea fisiocratica che solo l’agricoltura generi sovrappiù, sostenendo che anche il lavoro manifatturiero e industriale è produttivo.

36
Q

Cos’è il sovrappiù secondo Smith?

A

La parte del prodotto che eccede ciò che serve per ricostituire le scorte, i mezzi di produzione e i mezzi di sussistenza.

37
Q

Come può essere usato il sovrappiù?

A

Accumulazione: Aumentare le scorte e i mezzi di produzione.
Consumo improduttivo: Lussi e consumi non legati alla produzione.

38
Q

Come critica Smith i mercantilisti?

A

Rifiuta l’idea che la ricchezza di una nazione si basi sull’accumulo di oro e argento, sostenendo invece che risieda nel benessere dei cittadini.

39
Q

Come critica Smith i fisiocratici?

A

Rigetta l’idea che solo l’agricoltura generi sovrappiù, valorizzando il lavoro produttivo anche nei settori manifatturiero e industriale.

40
Q

Qual è il ruolo dello Stato nell’economia secondo Smith?

A

Lo Stato deve garantire:

Difesa e sicurezza.
Amministrazione della giustizia.
Infrastrutture e opere pubbliche che non sarebbero finanziate dal mercato.

41
Q

Come si finanzia lo Stato?

A

Attraverso le tasse, che devono essere eque, certe e proporzionate al reddito dei cittadini.

42
Q

Quali sono i due significati del termine “valore”?

A

Valore d’uso (utilità di un bene) e valore di scambio (capacità di un bene di acquistare altri beni).

43
Q

Cos’è il valore d’uso?

A

L’utilità di un bene per soddisfare un bisogno. Esempio: l’acqua.

44
Q

Cos’è il valore di scambio?

A

Il potere di un bene di essere scambiato con altri beni. Esempio: un diamante.

45
Q

Su cosa si basa il valore di scambio?

A

Sulle condizioni di riproduzione economica, non sull’utilità del bene.

46
Q

Quali sono le due teorie del valore-lavoro di Smith?

A

Lavoro comandato: quantità di lavoro che una merce può acquistare.
Lavoro contenuto: quantità di lavoro necessaria a produrre una merce.

47
Q

In che contesto funziona la teoria del lavoro contenuto?

A

Solo in una società primitiva, prima dell’accumulazione di capitale e terra.

48
Q

Cos’è il prezzo di mercato?

A

Il prezzo effettivo a cui una merce viene venduta sul mercato.

49
Q

Cos’è il prezzo naturale?

A

Il prezzo teorico che copre i costi di produzione (salari, profitti, rendite) e garantisce un rendimento uniforme.

50
Q

Qual è il rapporto tra prezzo di mercato e prezzo naturale?

A

Il prezzo di mercato “grava” attorno al prezzo naturale, oscillando in base a domanda e offerta.

51
Q

Come reagisce il mercato se il prezzo di mercato è inferiore al prezzo naturale?

A

I capitali abbandonano il settore, riducendo l’offerta e facendo risalire il prezzo.

52
Q

Come reagisce il mercato se il prezzo di mercato è superiore al prezzo naturale?

A

I capitali entrano nel settore, aumentando l’offerta e abbassando il prezzo.

53
Q

Cos’è la “legge del prezzo unico”?

A

In un mercato ideale, il prezzo di una merce è lo stesso per tutti venditori e acquirenti.

54
Q

Cos’è la “mano invisibile”?

A

La metafora che descrive come le scelte individuali dei capitalisti, volte al proprio interesse, possono generare benefici per la società.

55
Q

Qual è la principale difficoltà nella teoria dei prezzi di Smith?

A

La determinazione dei prezzi naturali, soprattutto nei cicli di produzione (esempio: grano e semente).

56
Q

Cosa sono le componenti del prezzo secondo Dobb?

A

Salari, profitti, rendite, e costi dei mezzi di produzione.

57
Q

Cosa regola il prezzo di mercato secondo Smith?

A

Il rapporto tra quantità offerta e domanda da parte di chi è disposto a pagare il prezzo naturale.

58
Q

Come interpreta Smith la concorrenza?

A

Come meccanismo che garantisce un rendimento uniforme del capitale nei diversi settori.