10-40 Flashcards
Cosa si intende con il termine miniaturizzazione?
Si intende il sempre più elevato numero di transistor che è possibile scrivere all’interno del pezzettino di silicio. Scrivendo sempre più transistor aumentano sia la velocità di calcolo che la complessità produttiva e di progettazione.
Qual è stato il processo di evoluzione della memoria degli ultimi decenni?
Schede perforate - Schede magnetiche- CD - Chiavette USB - Cloud
Il processo ha portato ad una crescente decentralizzazione della memoria che ha il suo culmine con il cloud
Cosa si intende per fase WEB 1.0? [1990-2000]
Con l’arrivo di internet si iniziano a cablare le reti, permettendo lo scambio di informazioni tra i singoli computer. Si potè quindi accedere dai vari computer in rete ai dati memorizzati all’interno dei database centrali (prima l’informazione era ancora relegata all’interno dei singoli computer). Negli stessi anni nacquero anche i primi groupware, ossia software che permettevano agli utenti di lavorare in gruppo. Nella decade 1990-2000 le organizzazioni iniziare a realizzare i propri siti per condividere informazioni utili con tutti i loro stakeholders. I dati potevano essere solo consultati, non si poteva contribuirvi o modificarli. Al tempo si “navigava per numeri” (ogni organizzazione aveva il proprio sito WEB al quale era associato un indirizzo numerico). In questa fase nacquero anche i primi motori di ricerca come Altavista.
Cosa si intende per fase WEB 2.0? [2000-2010]
Questo periodo viene anche denominato WEB dinamico, poiché le applicazioni WEB iniziano ad interagire attivamente con l’utente, modificando le informazioni mostrate in base alle informazioni generate dall’utente stesso. Si parla quindi di user generated content. Il WEB 2.0 si contrappone al web statico che rappresenta invece la precedente fase di programmazione WEB con pagine HTML e con con contenuti modificabili solo dall’amministratore o direttamente dal proprietario del sito WEB. Con il WEB 2.0 nascono i fenomeni dei big data e dei social media. L’aumento esponenziale delle informazioni pubblicate sul WEB generò confusione, in particolare nel recupero dei documenti che soddisfacessero i criteri di ricerca. Il WEB era ancora poco efficiente poichè gestito da umani.
Cosa si intende per fase WEB 3.0? [2010-2020]
Il WEB 3.0 viene anche denominato WEB semantico. Con questo termine si intende la trasformazione del WEB in un ambiente dove i documenti pubblicati sono associati ad informazioni e dati che ne specificano il contesto semantico in un formato adatto all’interrogazione, interpretazione ed elaborazione automatica. Per fare ciò, però, i computer devono essere in grado di capire il contenuto di un documento, per il quale è necessaria una rappresentazione della conoscenza che permetta alla macchina di ragionare sulle singole parole. In questo processo è necessario definire esplicitamente le relazioni tra concetto centrale e le parole ad esso collegate. Nel fare ciò si può ragionare sia per categorie grammaticali che per reti semantiche.
Cosa si intende per reti semantiche?
Le reti semantiche sono definite tecnicamente ontologie. In informatica un’ontologia è una rappresentazione formale ed esplicita di una concettualizzazione di un dominio.
Cosa si intende per machine learning?
La costruzione semiautomatica di ontologie da parte di intelligenze artificiali. Questi algoritmi lavorano analizzando tutti i dati presenti all’interno dei documenti del WEB: La ratio che sta dietro a questi algoritmi semiautomatici è quella di copiare la nostra intelligenza. Questo perché l’ottimizzazione attuata dal cervello umano può essere facilmente tradotta in comportamenti statistici.
Cosa si intende per fase WEB 4.0? [2020-2030]
Trattasi di una fase in cui le informazioni possono essere processate dai dispositivi senza l’intervento umano. Le macchine divengono quindi senzienti e riescono a prendere decisioni autonome. (Esempio: frigoriferi che effettuano l’ordine automatico dei generi alimentari in autonomia).
Cosa si intende con il termine Hype Cycle? In quante e quali fasi è articolato?
Trattasi di un modello realizzato per rappresentare graficamente la maturità, l’adozione e l’applicazione di specifiche tecnologie. L’Hype Cycle si articola in 5 fasi rappresentanti il ciclo di vita di una tecnologia:
1) Technology Trigger
2) Peak of Inflated Expectations
3) Trough of Disillusionment
4) Slope of Enlightenment
5) Plateau of Productivity
L’evoluzione tecnologica quindi può essere descritta a livello matematico con una curva che inizia con una ripida ascesa, per poi discendere e ricominciare a salire gradualmente. All’inizio si ha un rapido susseguirsi di innovazioni ed invenzioni, fino ad arrivare al picco della curva, dove si ha un’invenzione rivoluzionaria che stravolge l’intero comparto tecnologico.
Qual è lo scopo della Long Now Foundation?
Trattasi di un’organizzazione fondata nel 1996 il cui obiettivo è promuovere il pensiero “più lento/migliore”. Uno dei progetti proposti dalla fondazione è quello dell’orologio Long Now. Lo scopo è quello di costruire un orologio con determinati requisiti.
Quali sono i requisiti che l’orologio Long Now deve avere?
- Longevità
L’orologio deve essere preciso anche dopo 10 000 anni - Mantenibilità
Le prossime generazioni devono essere in grado di mantenerlo in funzione - Trasparenza
L’orologio deve essere comprensibile senza dover esser smontato (nessuna funzionalità deve essere nascosta) - Evolvibilità
L’orologio deve poter esser migliorato - Scalabilità
Si dovranno costruire in precedenza prototipi di dimensioni inferiori
Quale fonte energetica alimenta l’orologio?
Il caricamento meccanico umano di un peso in caduta. Questo perché il progetto dell’orologio contempla la manutenzione umana.
Quali sono gli aspetti sociali? (impatti) dell’informatica?
- Impatto politico
- Impatto economico
- Impatto scientifico
- Impatto sociale
- Impatto culturale
Cosa si intende con il termine segnale?
Si intende una grandezza fisica la cui variazione nel tempo trasmette un’informazione
Cosa si intende per segnale elettrico?
Un segnale elettrico è un segnale caratterizzato da una variazione di corrente elettrica o di tensione all’interno di un conduttore o in un punto si un circuito elettrico o elettronico. Nei segnali elettrici gli elettroni rimbalzano in modo disordinato e per misurarli essi vanno disciplinati. Il segnale elettrico genera infatti una quantità infinita di dati e per questo non è misurabile precisamente. Il flusso viene dunque semplificato in una serie di picchi e valli i quali corrispondono ad “acceso” e “spento”. Il segnale elettrico ha un andamento sinusoidale e, per essere misurato, deve essere convertito in un segnale elettronico, acceso-spento-acceso-spento. Nei segnali elettrici si parla di dati analogici
Di che tipo di dato si parla nei segnali elettronici?
Si parla di dati digitali, che vengono misurati in zeri ed uni.
Cosa si intende per transistor?
Si intende un interruttore che è possibile azionare con energia elettrica.
A cosa corrisponde tecnicamente il segnale elettrico on-off?
Esso corrisponde tecnicamente ai bits (binary digits), ovvero le unità minime di informazione che corrispondono alle cifre convenzionali 0 ed 1. I bits sono la materia prima del dispositivo elettronico. Le cifre binarie non sono numeri ma rappresentano valori quali “acceso”-“spento” o “vero”-“falso”. Attraverso un bit si può gestire solamente un’informazione di tipo dicotomico. Per gestire un’operazione più complessa è necessario l’utilizzo di più bit.
Cosa si intende per operazioni booleane?
Anche chiamate operazioni logiche, esse corrispondono alle principali operazioni aritmetiche. L’algebra booleana viene utilizzata per manipolare zeri ed uni, ed opera su due categorie: una categoria che lavora su un input e produce un output, e un’altra categoria che lavora su un input e produce un output (NOT).
Quali sono le principali operazioni booleane?
- AND
Operazione assimilabile alla moltiplicazione matematica - OR
Operazione assimilabile alla somma matematica - XOR
Lavora con 2 input e produce un output - NOT
Lavora con un input e produce un output
Corrisponde in matematica al reciproco di un numero (1 e -1): l’operazione “rovescia” il segnale.
Cosa si intende per porta logica?
Trattasi di un dispositivo che implementa operazioni logiche. La porta logica più utilizzata è quella Flip-flop. La porta Flip-flop è utilizzata per costruire le memorie. Grazie a questo dispositivo l’output non cambia immediatamente al cambio dell’input, anche se cambiano i segnali elettrici. L’output rimane quindi memorizzato per un certo lasso di tempo. Questo tipo di porta logica è alla base di tutte le memorie
Cosa si intende per circuito integrato (anche denominato VLSI)?
VLSI= very large scale integration
Trattasi di una denominazione generica per indicare un’elevata integrazione di transistor all’interno di un singolo chip.
Il materiale utilizzato per creare un circuito integrato è il silicio, che si trova in natura nella sabbia. Nel processo di creazione dei circuiti integrati, la sabbia viene cotta e, successivamente, tagliata in fette per poi essere inserita in una stampante che scrive, sulla superficie del vetro, i transistor, uniti in circuiti integrati.
Quali sono i vantaggi dei circuiti integrati?
- La velocità
Più transistor vengono scritti e più bit si possono manipolare contemporaneamente - Il consumo
I consumi di energia elettrica vengono diminuiti - I costi di produzione
I costi diminuiscono poiché con la tecnica a stampante è possibile scrivere un maggior numero di transistor all’interno di uno stesso piatto
Quali sono gli svantaggi dei circuiti integrati?
Gli svantaggi sono gli altri costi di ricerca e produzione (una stampante per transistor può arrivare a costare un miliardo di Euro), ed i limiti tecnologici (1 transistor misura 7 nanometri ma si riscontrano difficoltà a scendere di dimensioni)
Riassumi la scala dei bit
VEDI FILE pagina 18
Si stima che l’informazione dell’intero universo possa essere stipata in 70.
Attenzione! 1Kb (kilobit) è diverso da 1 KB (kilobyte).
Similmente 1 Mb non è 1 MB!
Qual è il problema di base della scala dei byte?
Essa prende in prestito il sistema esadecimale, utilizzando il 10 e le sue potenze, nonostante i byte si basino sul 2 e sulle sue potenze.
Quali sono i principali fattori secondo i quali le memorie possono essere classificate?
- Disposizione:
Si fa riferimento alla disposizione fisica della memoria all’interno del dispositivo elettronico. In questo caso, le memorie vengono classificate in primarie e secondarie:
1) Memorie primarie (quelle centrali, collocate internamente al dispositivo)
2) Memorie secondarie (memorie aggiunte al dispositivo elettronico, collocate internamente o esternamente al dispositivo) - Volatilità:
1) Memorie permanenti
2) Memorie temporanee (perdono i byte in mancanza di alimentazione) - Capacità:
Le memorie si dividono per la quantità di byte che riescono a memorizzare - Tecnologia:
Vengono utilizzate 3 tipologie di tecnologie:
1) magnetica
2) elettronica
3) ottica
-Tipo di accesso:
Esistono memorie che accedono ai dati in modo:
1) sequenziale
2) diretto
3) causale
- Numero di operazioni:
Le memorie si distinguono per l’accesso in scrittura o in lettura. Le memorie classiche permettono di combinare le 2 operazioni - Velocità:
1) Velocità d’accesso Quanto tempo ci si impiega a raggiungere la memoria dal dispositivo
2) La velocità di lettura
Quanti bit/byte è possibile leggere contemporaneamente
3) La velocità di scrittura
Quanti bit/byte è possibile scrivere contemporaneamente - Costi
Come vengono classificate le memorie a livello gerarchico?
(Dal basso verso l’alto)
- Memorie periferiche
- Memorie centrali
Che a loro volta si suddividono in:
Memorie centrali
Memorie cache
Registri
Cosa si intende per memoria centrale o primaria?
È una memoria elettronica organizzata in celle rettangolari. Fisicamente, la memoria centrale è un pezzo di scheda sul quale sono soldati i circuiti integrato. Ogni cella ha un indirizzo fisico espresso in notazione esadecimale che la identifica univocamente. Dentro ogni cella ci sono poi otto flip-flop (uno per bit). Le informazioni vengono scritte casualmente: proprio per questo, la memoria viene denominata Random Access Memory, RAM. Grazie agli indirizzi si possono individuare le informazioni scritte in modo casuale. In ogni caso, i vari programmi, quando lavorano sulla memoria, si riservano un pezzo di essa appositamente.
Come funziona la RAM a livello logico?
La RAM è una memoria elettronica, che memorizza le informazioni fintanto che c’è energia elettrica. Le informazioni che non si vogliono perdere devono essere memorizzate sulla memoria permanente, all’interno della quale si trovano i programmi e i file. Nel momento di accensione del dispositivo elettronico, tutti i programmi memorizzati sulla memoria permanente vengono copiati nella memoria centrale. In memoria centrale, quindi, vengono caricati tutti i programmi di funzionamento, ai quali si aggiungono tutti i programmi caricati dall’utente: di conseguenza, più memoria centrale c’è, più programmi possono essere eseguiti contemporaneamente. Dato che la RAM è una memoria
elettronica, più essa è grande più è veloce e più operazioni può eseguire.
Da cos’è composta la RAM?
La RAM è fatta di chip, ossia di circuiti integrati, che eseguono delle operazioni booleane in un certo lasso di tempo: il numero di operazioni che si possono eseguire dipende dalla frequenza di funzionamento di un componente elettronico.
Cosa si intende per clock?
Il clock è l’unità utilizzata per esprimere la frequenza di funzionamento di un componente elettronico.
Cosa esprime la frequenza di funzionamento?
La frequenza di funzionamento esprime il numero di eventi che accadono in un determinato intervallo di tempo. Questo fattore viene misurato in Hertz, dove un Hertz corrisponde ad un accadimento in un secondo di tempo20. Un Hertz corrisponde ad un clock al secondo. I circuiti integrati lavorano in KHz (mille Hertz), MHz (un milione di Hertz), GHz (un miliardo di Hertz).
Cosa si intende con il termine data path?
Il data path è la quantità di bit che la memoria riesce a trasferire ad ogni ciclo di clock.