1 Flashcards

1
Q

TAT 3 fasi nel dettaglio

A

turn araound time: dal momento di raccolta del materiale biologico al momento di rilascio del referto.

  1. prenalitica: la limitante, unica per forza da umano. da infermiere.
  2. analitica:
  3. postanalitica:
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2
Q

tutte le procedure della pre-analitica

A
  • preparazione del pz
  • scelta del materiale per la raccolta
  • raccolta del campione biologico
  • conservazione e trasporto del campione
  • preparazione del campione (centrifugazione, separazione; eventualmente congelamento del campione)
  • identificazione computerizzata con codice a barre o q;
  • identificazione naturale in caso di emergenza
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3
Q

preparazione del paziente

A

DIGIUNO
- Prelievo mattutino dopo 8-12 ore di digiuno per valori basali confrontabili con i riferimenti.
- Digiuno evita plasma lipemico (chilomicroni torbidi), che altera i risultati.
Eccezione: emergenze.

RIPOSO, POSIZIONE E ANSIA.
- Prelievo dopo 15 minuti di riposo in posizione seduta per evitare variazioni di:
Creatin chinasi, glucosio, elettroliti (Na⁺, K⁺), enzimi (AST, LDH).
- Posizione seduta: compromesso tra ortostatismo e clinostatismo.
Cambiamenti posturali influenzano ematocrito e volume plasmatico.

Es: Trendelenburg → variazione dell’ematocrito dell’8%.

Ansia/stress aumenta prolattina (PRL):
Secondo prelievo dopo 120 minuti di riposo per distinguere stress da iperproduzione patologica.

Laccio emostatico
Uso massimo 1 minuto per evitare:
Stasi del sangue: altera ematocrito e aumenta [K⁺]. Gonfiore delle vene facilita il prelievo.

FARMACI
- i salvavita vanno assunti sempre, gli altri sempre dopo, ad eccez. di quando bisogna calcolare farmaco.

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4
Q

per cosa si usa OGGT /// colore per provetta con EDTA + quantità prelevata?

A

dopo assunzioni di glucosio (70g): diabete, acromegalia, misurazione della glicemia post-prandiale.

ricorda che per prelievi si usa sistema chiuso per nn infettare operatore, tranne per emogas.
- si usa vena mediana.

EDTA ha viola/lavanda. serve per calcolare n. cellule.
- 3 mL.

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5
Q

colori provette

A
  1. Tappo viola/lavanda → per emocromo citometrico (l’esame più comune, che misura il numero di globuli rossi, bianchi, piastrine ed Hb); contengono l’anticoagulante EDTA; prelevano 3 mL.
  2. Tappo verde scuro → eparina (anti-trombotico); per ottenere il plasma in
    situazioni d’emergenza.
  3. Tappo giallo/arancione/rosso/ruggine → provette “secche” (senza additivi), avviene fisiologicamente la coagulazione; per ottenere il siero, la parte liquida del sangue coagulato; prelevano 7 mL.
  4. Tappo grigio → contengono un anti-glicolitico, il monoiodioacetato, che blocca la glicolisi, mantenendo costanti i livelli di glucosio, altrimenti usato dai globuli bianchi.
  5. Tappo azzurro/nero → contengono il citrato di sodio (anticoagulante);
    - azzurro per il test di coagulazione (valuta il tempo di pro-trombina PT e il tempo di tromboplastina parziale TPP).
    - nero per la VES, utile per valutare la presenza di infiammazione.
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6
Q

gel separatore tixotropico /// Aghi classificazione

A

i tappi sono di plastica rigida, all’interno della quale vi è una gomma perforabile; i
colori della parte di plastica rigida sono standardizzati secondo la norma ISO.

GEL TIXOTROPICO
cambia la propria forma chimica in base al movimento;
- evita la contaminazione di globuli rossi, anche se la provetta è in movimento, poiché ha un peso specifico intermedio fra parte corpuscolata e liquida del sangue.
- non va ad influenzare i parametri delle analisi.

AGHI:
- 20G (giallo): il più grande, 1.016 mm di diametro.
- 21G (verde).
- 23G (blu).
- 25G (arancione): il più piccolo.

Scelta del calibro:
- Proporzionale allo spessore del vaso (secondo la legge di Stokes).

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7
Q

3 tipi di prelievo /// dove evitare preliveo

A
  • Prelievo diretto.
  • Con supporto rigido (holder/camicia).
  • butterfly: lunghezza 3-4 cm, per vene più difficili o delicate.

Evitare prelievi in edema, mixedema, eczema, ematomi. Braccia con recente infusione endovenosa.

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8
Q

Tecnica di inserimento /// prelievo sangue non venoso

A

Iniziare con un’inclinazione obliqua di 20°.
Poi portare l’ago parallelo alla vena.
Capovolgere le provette di anticoagulante dopo il prelievo per garantire corretta distribuzione dell’anticoagulante.

CAPILLARE:
- sangue arterioso, sangue venoso e fluido interstiziale.
- puntura cutanea (es. polpastrello) con una lancetta.
- 1-3 mL.
- Pazienti ustionati, Malattie cutanee estese (es. psoriasi, eczema). Neonati (accesso venoso difficile).
- Diabetici: misurazione della glicemia. atleti: misurazione del lattato (puntura del lobo auricolare) per determinare la soglia anaerobica.

ARTERIOSO:
- Emogas analisi: Valutazione dell’equilibrio acido-base (pH). Misurazione di PaO₂ e PaCO₂.
- Arteria radiale (più comune).

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9
Q

colore plasma /// problemi dovuti ad emolisi /// cosa si usa per trasfusioni

A
  • Normale: giallino.
  • Emolizzato: rossastro o completamente rosso (laccato, inutilizzabile).

causa rilascio di:
- Emoglobina (Hb) → colora il plasma rossastro (emolizzato).
- Potassio (K⁺) → alterazioni dell’equilibrio acido-base.

si usa il plasma (ha ancora fattore VII), non il siero.
Plasma – (fibrina+fattore VIII) = siero.

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10
Q

3 fattori che si usano per non far coagulare /// liquor

A
  • eparina
  • EDTA (emocromo) e citrato (test coagulazione): bloccano Ca.
  • eparina: blocca fibrinogeno - fibrina.

Caratteristiche:
- Liquido ultrafiltrato, limpido, con turnover continuo.
- Prelievo unico (non ripetibile) in pochi mL.
Indicazioni per prelievo:
- Sospetto di infezione del SNC (es. meningite da Streptococcus pneumoniae).

Procedura di prelievo:
- Rachicentesi: puntura lombare fra L4-L5.

in completa sterilità, paziente in posizione simil-fetale.

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11
Q

cosa si deve analizzare nel liquor /// proteine essudato e trasudato + per essudato quale provetta?

A

Glucosio:
- Rapporto CSF/sangue: 10:1.
Ridotto → indice di infezione.
- Proteine (es. albumina):
Elevate → indicano alterazione della barriera ematoencefalica (BEE) per infezione.
- Colore del CSF:
Giallastro (xantocromico) → segno di emorragia (lesione sanguinolenta).

Il trasudato ha una piccola quantità di proteine (< 3 g/dL).
L’essudato presenta invece molte proteine (> 3 g/dL)

peso specifico dell’essudato sia > 1016, e ha
LDH > 200 U/L.

essudato: contiene molta fibrina, quindi in alcuni casi vanno usate provette con anticoagulante.

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12
Q

liquido sinoviale, liquido amniotico, sperma

A

Liquido sinoviale
- con acido ialuronico e GAGs (elevata viscosità).
- Non rilevabile in soggetti sani.
- Iperproduzione per artrite o infiammazione/artrosi.
- Usare EDTA come anticoagulante (tappo viola) per prevenire la formazione di fibrina.
Se troppo viscoso, si aggiunge ialuronidasi.

Liquido amniotico
- Liquido giallo chiaro, opalescente.
- Tramite puntura transaddominale (amniocentesi) dalla 12ª settimana.
- Indagini genetiche.
- Ricerca di AFP (α-feto-proteina) per difetti della chiusura del tubo neurale.

Liquido seminale
- Parte liquida dello sperma.
- Astinenza di 3 giorni prima del prelievo.
- Raccolta tramite masturbazione in contenitore sterile, mantenendo la giusta temperatura.
- Spermiogramma: Numero e forma degli spermatozoi. Vitalità e mobilità.
- Spermiocoltura: per indagare infezioni e infiammazioni.

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13
Q

esame delle urine 2 tipi campioni + procedura

A

Urina della prima minzione del mattino:
- Più concentrata, preserva meglio parametri biochimici ed elementi figurati.
- Analisi entro 1 ora per evitare proliferazione batterica.
- Contenitori non sterili.

  1. Campioni temporizzati (es. 24h): Utile per parametri emessi in modo discontinuo (es. clearance della creatinina, calcio, fosfati).
    Procedura:
    - Scartare la prima urina del mattino.
    - Raccogliere tutte le urine successive, inclusa la prima del giorno seguente.
    - Conservazione: talvolta acidificazione o refrigerazione a 4°C.
  2. Campioni casuali:
    - Per indagini microbiologiche, droghe d’abuso, test di gravidanza.
    procedura
    - Pulizia genitale.
    - Raccolta del mitto intermedio (escludendo il primo getto).
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14
Q

esame feci

A
  • pochi grammi, non serve sterilità.
    Indagini principali:
  • Microbiologiche o parassitologiche.
  • Screening sangue occulto: Ricerca antigene Hb legata a tumore del colon-retto.
    Importante per diagnosticare microchezia (sangue non visibile).
  • Calprotectina: Marker di infiammazione in malattie croniche (es. morbo di Crohn).
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15
Q

esame capello, aria

A

Capello
Uso: Indagini per droghe d’abuso.
Vantaggi: Permette di valutare l’esposizione a lungo termine.
Alito/Respiro/Aria espirata
Breath test per Helicobacter pylori:

UBR (Urea Breath Test): rileva l’enzima ureasi prodotto dall’H. pylori, che idrolizza l’urea.

Breath test per intolleranza al lattosio:
Misura l’idrogeno espirato dopo l’ingestione di lattosio per identificare fermentazioni anomale causate da malassorbimento.

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16
Q

provette con tappo viola

A

Provetta con tappo viola
- Contenuto: EDTA (sale dell’acido etilen-diammino-tetracetico).
- Forme: bipotassico (K₂), tripotassico (K₃), o bisodico (Na₂).
- Concentrazione standardizzata: 1,2-2 mg/mL.
- Usi: Emocromo. Indagini di biologia molecolare. Analisi di molecole fragili: es. ACTH, paratormone.

Note tecniche:
- Conservare in acqua ghiacciata: il freddo inibisce le proteasi che degraderebbero le molecole.
- EDTA protegge le molecole fragili.

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17
Q

Provette con tappo azzurro e tappo nero (citrato trisodico) + valore INR

A

Tappo azzurro:
- Contenuto: Citrato trisodico, rapporto 9 sangue : 1 citrato.
- Usi: Test di coagulazione: Tempo di protrombina (PT). Tempo di tromboplastina parziale (TPP). INR: sistema di riferimento per pazienti anticoagulati (es. fibrillazione atriale, problemi cardiovascolari).

INR basso: insufficiente anticoagulazione → rischio trombi.
INR alto: eccessiva anticoagulazione → rischio emorragia.

Tappo nero:
- Contenuto: Citrato trisodico, rapporto 4 sangue : 1 citrato.
- Uso: Valutazione della VES (Velocità di Eritrosedimentazione).

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18
Q

provetta con tappo verde

A

Provetta con tappo verde
- Contenuto: Eparina a basso peso molecolare (sale).
- Uso: Esami in urgenza: permette di ottenere il plasma più rapidamente rispetto al siero (non necessita di coagulazione).

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19
Q

conservazione materiali

A
  • Analisi rapide (minuti/ore): Conservare a temperatura ambiente.
  • Breve termine (fino a 3 giorni): refrigerazione a 4°C (adatta a sangue, siero, plasma, urine, liquor).
  • Lungo termine (mesi): Congelamento a -20°C.
  • Molto lungo (anni): Congelamento a -80°C.

Il congelamento non è adatto per sangue intero, poiché provoca emolisi.

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20
Q

interferenze negli immunodosaggi

A

Endogene:
- Anticorpi autoimmuni (es. fattore reumatoide).
- Anticorpi HAMA (anti-murini).
- Alte concentrazioni di complemento.

Esogene:
- Effetto matrice.
- Conservazione errata del campione.
- Uso di fluorofori o marcatori.

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21
Q

cronobiologia

A

Ritmi biologici:
- Circadiano (24 ore): regolato dal nucleo soprachiasmatico (endogeno) e sincronizzatori esterni (es. luce-buio, pasti).
- Circo-annuale: variazioni stagionali (es. vitamina D alta a settembre, bassa a marzo).

Componenti del ritmo:
- Picco: momento massimo.
- Valle: punto minimo.
- Acrofase: momento del picco.
- Ampiezza: intensità dell’oscillazione.

Invecchiamento:
Ridotta ampiezza e appiattimento dei ritmi circadiani.

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21
Q

precisione esame

A

Precisione: concordanza fra misure ripetute.
Imprecisione: valutata tramite deviazione standard. due tipi:
- Imprecisione nella serie: misure ripetute dello stesso campione, stesso metodo, stesso momento.
- Imprecisione tra serie: misure eseguite in momenti o giorni diversi.

Precisione: livello di concordanza fra misure indipendenti in condizioni definite.

Ripetibilità: condizioni costanti, imprecisione nella serie.

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21
Q

coefficiente di variazione dell’imprecisione /// accuratezza

A

CV%=( media/deviazionestandard)×100

Esempio: test con valore 100, range 98-102 → CV% = 2%.

Accuratezza (esattezza): concordanza tra media dei valori determinati e valore vero.
- Inesattezza: differenza tra media dei valori determinati e valore vero. Misurata come:

  • Bias% = (mediavalorimisurati-valorevero) / (valorevero) × 100

Un metodo può essere preciso ma non accurato. Accuratezza basata sul confronto con valore vero, spesso determinato tramite spettrometria di massa.

Esempio:
Valore vero = 100; misurato = 100 → metodo accurato.
Misurato = 90 o 110 → bias % = 10% → inesattezza del 10%.

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22
Q

sensibilità analitica + quale è il metodo più sensibile di tutti? /// sensibilità funzionale

A
  • Sensibilità analitica → è la minima quantità di sostanza che il metodo riesce a misurare; dipende dal marcatore usato per la misurazione dell’analita.

Il metodo più sensibile di tutti è la chemioluminescenza (fino a 10-18).

La sensibilità analitica va distinta dalla sensibilità funzionale, ovvero la quantità minima con significato clinico di un analita.

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23
Q

specificità analitica + metodo più specifico

A

capacità di un metodo di misurare solo il parametro desiderato.
- Interferenza: misura l’errore causato da parametri simili.
Tipico per ormoni steroidei (struttura comune derivata dal colesterolo).
- Interferenza < 5%: metodo accurato.
- Interferenza > 5%: metodo poco o non accurato.

Metodo più specifico: spettrometria di massa.

Esempio:
- Se cercando testosterone il metodo identifica anche 2 molecole di diidrotestosterone su 100, interferenza = 2%.

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24
Q

Sensibilità e specificità cliniche + valori predittivi

A

Sensibilità e specificità cliniche: capacità del test di distinguere malato da sano.

Sensibilità clinica: proporzione di malati identificati correttamente:
Sensibilita= VeriPositivi(VP) / VP+FalsiNegativi(FN)

Specificità clinica: proporzione di sani identificati correttamente:
Specificitaˋ= VeriNegativi(VN) / VN+FalsiPositivi(FP)

Valori predittivi:
- Valore predittivo positivo (VPP): % pazienti con test positivo effettivamente malati:
VPP = VP / VP+FP

Valore predittivo negativo (VPN): % pazienti con test negativo effettivamente sani:
VPN = VN / VN+FN

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25
Q

linearità /// matrice /// errori 3 tipi

A
  • Linearità: misura dell’approssimazione di una curva a una retta, definisce l’intervallo analitico.
  • Matrice: composizione del materiale biologico o ambiente in cui si trova l’analita da misurare.

Errori:

  1. Errore casuale: variazione isolata in una misurazione corretta.
  2. Errore sistematico: deriva da un metodo sbagliato.
  3. Errore totale: somma di errore casuale e sistematico.
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26
Q

controllo qualità + 2 tipi ///

A

ricorda che l’errore è sempre da sommare tra il sistematico e il causale.

Controllo di qualità in laboratorio:

CONTROLLO QUALITA
Precisione e accuratezza: valutate tramite controllo qualità.
- CQ interno: usa materiale biologico a contenuto noto per assicurare risultati affidabili e rilevare variazioni.
- CQ esterno: usa materiale biologico a contenuto ignoto.

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27
Q

controllo qualità interno tutto + massimo errore accettabile + materiali di controllo

A

Controllo di qualità interno (CQI):
- Scopo: verificare se il metodo rispetta i traguardi analitici (analytical goals).
- Variabilità analitica (Va): Deve essere inferiore alla variabilità biologica (Vb).
- Va ottimale: 0.25 × Vb.
- Va desiderabile: 0.5 × Vb.
- Va minima: 0.75 × Vb.

Esempi:
- Hb: Va desiderabile = 4, ottimale = 2, stato dell’arte (REALE) = 1.2-1.9.
- Piastrine: Va desiderabile = 6.4, ottimale = 3.2, stato dell’arte = 5.2-9.8.

Massimo errore totale accettabile (ETA):
ETA = 1.65 × Imprecisione(I) + Bias(B)

Materiali di controllo:
- Produttore diverso dal sistema analitico.
- Almeno 2 livelli di concentrazione vicini ai valori decisionali (es. glicemia: 60 mg/dL e 100 mg/dL).
- Caratteristiche: stabili (6 mesi-2 anni), omogenei, commutabili.
- Frequenza: 1 coppia di materiali (basso + alto) per ogni serie analitica.

28
Q

serie analiti del controllo qualità interno

A

Serie analitica: decide quando inserire i materiali di controllo.
- Includere campioni in modo casuale (non dopo i calibratori).
- Eseguire 20 serie analitiche per calcolare media e deviazione standard (DS).
- Costruire carta di controllo:
Asse x: tempo.
Asse y: concentrazione.
Tracciare linee per media, media ± 1DS, media ± 2DS.

Interpretazione carta di controllo:
- Normale: valori vicini alla media.
- Errore casuale: un valore anomalo isolato.
- Problema sistematico: progressivo allontanamento dai traguardi analitici.

29
Q

Regole di Westgard

A
  • 1-2s: 1 valore >2 DS → Allarme, possibili falsi positivi, seduta prosegue.
  • 1-3s: 1 valore >3 DS → Errore casuale, seduta fuori controllo.
  • R-4S: 2 valori consecutivi differenza >4 DS → Aumentata imprecisione.
  • 2-2s: 2 valori consecutivi >2 DS stesso lato rispetto alla media → Errore sistemico.
  • 10x: 10 valori consecutivi stesso lato rispetto alla media → Allarme per errore sistemico.
  • 4-1s: 4 valori consecutivi >1 DS (entro 2 DS) stesso lato → Allarme per errore sistemico, seduta prosegue.
30
Q

controllo qualità esterno (VEQ) ///
Confronto CQI vs VEQ

A

Organizzato da associazioni professionali.
Processo: Preparazione campioni ignoti → Distribuzione → Raccolta risultati → Elaborazione dati → Invio rapporti.

Confronto CQI vs VEQ
- CQI: Risultati in tempo reale, verifica stabilità del metodo nel tempo.
- VEQ: Valuta accuratezza, confronta laboratori e metodi diversi

31
Q

variabilità analitica e biologica + totale

A

Variabilità analitica (Va)
- Espressa come CV% = DS / media.
- Rappresenta la variabilità dovuta al metodo analitico.

Variabilità biologica (Vb)
- Intra-individuale: Oscillazione attorno al punto omeostatico di un soggetto.
- Inter-individuale: Differenze del punto omeostatico tra soggetti diversi.
Espressa come CV%.

  • Variabilità totale (Vt)
    Formula: 𝑉𝑡 = 𝑉𝑎 + 𝑉𝑏
32
Q

Differenza critica (DC)

A

Differenza critica (DC)
Permette di valutare una variazione significativa tra due valori di laboratorio.

Formula:
𝐷𝐶95 = 2.77 (𝐶𝑉𝑎2 + 𝐶𝑣𝑖2)* 1/2.

La differenza critica (DC) rappresenta la variazione minima significativa tra due valori di laboratorio dello stesso paziente, distinguendo i cambiamenti dovuti a fattori esterni (es. malattia o terapia) dalla normale variabilità naturale.
Si basa su due componenti: la variabilità analitica (CVa), legata agli errori del metodo di laboratorio, e la variabilità biologica intra-individuale (CVi), che riflette le oscillazioni naturali del parametro. ​
(dove 2.77 include il 95% delle variazioni attese. Se la differenza tra due misurazioni supera la DC, è significativa e indica un reale effetto esterno)

33
Q

es. colesterolo DC

A

La variabilità critica (DC) del colesterolo è del 15%, calcolata rispetto al valore iniziale di 300 mg/dL:
300×0.15=45mg/dL.

Pertanto, la variazione significativa si verifica solo se il colesterolo scende sotto
300−45=255 mg/dL

Sebbene il valore sia passato a 260 mg/dL, non supera la soglia critica, quindi il cambiamento non può essere considerato clinicamente significativo. Il paziente continuerà la dieta fino a raggiungere valori inferiori a 255 mg/dL, dimostrando un vero miglioramento rispetto alla variabilità naturale.

34
Q

indice di individualità (II) + applicazione con creatinina ed urea

A

II = CVi / CVg:
- CVi: Variabilità intra-individuale (oscillazione interna a una persona).
- CVg: Variabilità inter-individuale (differenza tra persone).

  1. II > 1.4: I valori della popolazione generale sono affidabili.
  2. II < 0.6: Meglio confrontare i risultati con misurazioni precedenti dello stesso paziente, non con i valori standard.

Creatinina:
- Alta specificità diagnostica.
- Prima misurazione: usa i valori di riferimento generali (RCV).
- Misurazioni successive: confronta con il valore iniziale per identificare cambiamenti.

Urea:
- Maggiore variabilità biologica (RCV = 38.1).
- I valori della popolazione generale possono essere usati, ma meno specifici per il singolo.

35
Q

lipoproteine

A

Tipi principali:
- Chilomicroni, VLDL, LDL, HDL.

Composte da:
- Trigliceridi (dentro).
- Fosfolipidi (fuori).
- Apoproteine: ApoA (chilomicroni, HDL), ApoB (VLDL, LDL).

Differenze tra lipoproteine:
- Densità: Cresce da chilomicroni (minima) a HDL (massima).
- Trigliceridi: Decrescono da chilomicroni (massimi) a HDL (minimi).
- Fosfolipidi: Stabili (20%) in VLDL, LDL, HDL; bassi nei chilomicroni (5%).

36
Q

colesterolo + fattori di rischio aterosclerosi

A

Produzione:
- 2 g/die (endogeno) + apporto alimentare.

Valori di riferimento:
- Totale: 110-200 mg/dL.

HDL (“buono”):
- Maschi: > 55 mg/dL.
- Femmine: > 65 mg/dL.

LDL (“cattivo”):
< 130 mg/dL.

Formula di Friedewald:
[LDL]= Colesterolototale−(Trigliceridi/5 +HDL)

Fattori di rischio aterosclerosi
- Colesterolo totale > 200 mg/dL.
- HDL < 55 mg/dL.
- LDL > 130 mg/dL.
- ApoB > 1.3 g/L.
- Omocisteina > 14 μmol/L.
- Urato > 7 mg/dL.
- Fibrinogeno > 400 mg/dL.

37
Q

fattori di rischio aterosclerosi

A

Fattori di rischio aterosclerosi
- Colesterolo totale > 200 mg/dL.
- HDL < 55 mg/dL.
- LDL > 130 mg/dL.
- ApoB > 1.3 g/L.
- Omocisteina > 14 μmol/L.
- Urato > 7 mg/dL.
- Fibrinogeno > 400 mg/dL.

In Italia: Oltre il 50% degli adulti ha colesterolo totale > 200 mg/dL.
NEFA (acidi grassi non esterificati): Indicativi di dislipidemie nel siero.

38
Q

enzimi unità di misura + cosa succ se sono nel plasma

A

6 classi principali: ossidoreduttasi, transferasi, idrolasi, liasi, isomerasi, ligasi.

Unità di misura:
- UI (Unità Internazionale): quantità di enzima che catalizza la conversione di 1 μmol di substrato al minuto.
- Katal: quantità che catalizza la conversione di 1 mol al secondo.

Costante di Michaelis-Menten (Km):
- Km è la concentrazione di substrato che dà il 50% della velocità massima 𝑉max
- Rappresenta l’affinità dell’enzima per il substrato.

Enzimi molto più presenti nei tessuti che nel plasma.
Enzimi tissutali nel plasma → indicano danno tissutale.

39
Q

Valutazione dell’attività enzimatica in laboratorio + quali si usano in diagnostica? + quali parametri?

A

Condizioni ottimali:
- pH adeguato.
- Assenza di inibitori.
- Presenza di cofattori.
- Cinetica di ordine zero.
- Eventuali enzimi per reazioni ausiliarie.

Enzimi plasmatici:
- Es. enzimi della coagulazione, lipoproteinlipasi.
- Ridotta concentrazione nel plasma dopo danno al circolo sanguigno.
- Esoenzimi e endoenzimi:
esoenzimi: Secreti in cavità naturali (es. enzimi gastrici); Endoenzimi: Funzionano all’interno della cellula, usati in diagnostica per valutare sede e gravità del danno tissutale.

Endoenzimi e danno tissutale
Cause di aumento nel plasma:
- Danno tissutale (principale causa).
- Naturale ricambio cellulare.
- Accumulo nel citoplasma → espulsione forzata (es. colestasi).

Parametri chiave:
- Sensibilità: Alta. Un danno tissutale causa un aumento significativo dell’enzima nel plasma.
- Specificità: variabile.
Elevata: Se enzima specifico di un tessuto.
Bassa: Se enzima ubiquitario.

Isoenzimi:
- Hanno la stessa attività enzimatica ma sono prodotti in organi diversi.
- Differiscono per proprietà chimico-fisiche.

Gli endoenzimi plasmatici sono marcatori fondamentali per diagnosticare il danno tissutale, ma è essenziale valutare sia sensibilità che specificità per identificare correttamente il distretto coinvolto.

40
Q

transaminasi tipologie + in che analisi + valori /// rapporto tra 2 tipologie

A

ENZIMI PER DIAGNOSI SPECIFICHE:
- Transaminasi → usate per la valutazione di epatopatie:
❖ AST (aspartatotransaminasi) → è un enzima ubiquitario; un aumento di AST è dovuto a danno epatico, come
la cirrosi, causato da infezioni virali, da emolisi (AST è infatti contenuto anche negli eritrociti), da miopatie o da metastasi epatiche; infarto del miocardio.
il valore soglia dell’AST è di 50 U/L.

❖ ALT (alaninaminotransferasi) → l’ALT è un enzima specifico del fegato; un aumento di ALT è dovuto a danno epatico. Ricorda che se il danno è acuto, il picco è maggiore.

Se AST/ALT =1, ci troviamo in condizioni fisiologiche.

Se AST/ALT <1, quindi c’è più ALT, è indice di danno epatico lieve, di tipo infiammatorio.

Se AST/ALT >1, quindi c’è più AST, è indice di danno necrotico (per tossicità o per ischemia) di maggiore gravità.

Inoltre, l’AST ha un’emivita di circa 17h, mentre l’ALT di 47h → quando il danno epatico è risolto, AST torna al livello
standard (50 U/L) più velocemente rispetto ad ALT.

41
Q

lattato deidrogenasi, colinesterasi, fosfatasi alcalina

A

LDH
- Enzima ubiquitario, ultimo della glicolisi.
- Aumento: epatopatie, infarto miocardico, miopatie, anemie, leucemie, neoplasie epatiche e polmonari.

Isoenzimi:
- LDH-1 (H4): Cuore.
- LDH-5 (M4): Muscolo e fegato.

COLINESTERASI
- Acetilcolinesterasi: Idrolizza acetilcolina, presente in fegato, pancreas, cuore, SNC.
- Pseudocolinesterasi (CHE): Codificata da un gene soggetto a mutazioni → deficit enzimatico.
Test con dibucaina per identificare alterazioni.
Prodotta dal fegato → danno epatico causa livelli anomali.

FOSFATASI ALCALINA
- Enzima ubiquitario.
- Aumento: Fisiologico: Gravidanza (placenta). Patologico: Iperparatiroidismo, attività osteoblastica, metastasi ossee, colestasi (ostruzione dotti biliari).

42
Q

Gammaglutammiltranspeptidasi /// metodi diagnosi abuso di alcol

A

GammaGT (GGT)
- Enzima epatico, aumenta in caso di colestasi e tossicità epatica.
- Aumento: Farmaci. Abuso di alcol.

DIAGNOSI ABUSO ALCOL

  1. MCV (Mean Corpuscular Volume):
    - Normale: 85 fL.
    - Abuso di alcol: Aumento per riduzione di folati e vitamina B12.
  2. CDT (Transferrina Carente in Carboidrati):
    - Normale: < 2.5%.
    > 2.5%: Segno di abuso cronico di alcol.
  3. Etilglicuronide (EtG):
    - Valutato nelle urine.
    - > 1000 ng/mL: Indicativo di abuso alcolico.
  4. test del palloncino
43
Q

creatinchinasi CK, amilasi, microamilasi

A

Creatinchinasi (CK)
- Presente in muscolo, SNC e cuore.
- Aumento patologico: Malattie muscolari, rabdomiolisi, farmaci, ischemia/emorragia cerebrale, malattie cardiache.
- Aumento fisiologico: Durante esercizio fisico; il tempo di recupero della CK indica lo stato di forma fisica.

Amilasi
- Isoenzimi: S salivari, P Pancreas.
- Aumento: Pancreatite (acuta e cronica), coliche biliari, tumori pancreatici, parotite.
- Amilasuria: Misurazione urinaria per pancreatite.
- Sviluppo nei neonati: Isoenzima P assente alla nascita, appare dopo 1-2 mesi e si stabilizza a 5 anni (13-53 U/L).

Macroamilasi
- Complesso amilasi + IgG/IgA.
- Presente nel plasma, non patologico, nello 0.1% della popolazione.
- Elevato PM impedisce eliminazione renale.

44
Q

Cause di iperamilasemia cronica + enzimi usati per pancreatite

A

Cause di iperamilasemia cronica
- Insufficienza renale.
- Macroamilasemia.
- Tumori maligni (amilasi S).
- Alcolismo (amilasi S).
- Patologie epatiche (amilasi presente anche
- negli epatociti).

Enzimi usati per pancreatite
- Lipasi: Non misurabile nelle urine.
- Chimotripsina: Misurabile nelle feci.
- Tripsina.
- Fosfatasi acida.

45
Q

test per valutare sintesi proteica

A

Valutano le proteine sintetizzate dagli epatociti, misurabili nel plasma o siero:

Albumina:
- Normale: 3.5-5.5 g/dL (60% delle proteine plasmatiche).
- Ridotta (<3.5 g/dL): Insufficienza epatica, malnutrizione, perdita renale.

Aptoglobina:
- Ridotta: Insufficienza epatica o iperemolisi (spesso associata a epato-splenomegalia).

Colinesterasi:
- Ridotta: Indica deficit di sintesi epatica.
Fattori della coagulazione:

Fattore VII: Indicatore rapido di insufficienza epatica acuta (es. epatite fulminante).
- Valutazione: Tempo di protrombina (TP).

Fibrinogeno:
- ridotta: solo in insufficienza epatica grave.
- Sensibilità bassa come marker precoce.

46
Q

test di citolosi e ammoniemia

A

Test di Citolisi
- Obiettivo: Valutare il danno epatocitario tramite il rilascio di componenti cellulari nel sangue.
- Analiti misurati: AST, ALT, LAD.
- Sideremia: concentrazione di ferro nel sangue.

Ammoniemia
- Valori normali: 45-80 μg/dL nel sangue.
- Fisiologia:
NH3 è più alta nel plasma portale rispetto al sistemico.
Nel fegato, è convertita in urea.
- Patologia:
Nelle epatopatie gravi, la conversione fallisce → iperammoniemia → rischio di coma epatico.

47
Q

parametri normali birilubina e cause di ittero

A

prod bilirubina 250/300 g/die. (sia da distrutti, sia da emopoiesi, sia da sintesi)

Parametri normali
Bilirubina totale: <1.2 mg/dL.
Bilirubina indiretta: <1 mg/dL.
Bilirubina diretta: <0.2 mg/dL.

Cause di ittero
1. Aumento bilirubina indiretta:
- Iperemolisi.
- Deficit di captazione/coniugazione epatica.
2. Aumento bilirubina diretta:
- Difetti epatocellulari di escrezione.
- Colestasi intra- o extraepatica.

Aumento di entrambe:
- Combinazione di condizioni epatiche o emolitiche.

48
Q

diagnosi del diabete + cosa è OGTT

A

aumento della birilubina diretta è sintomo di danni epatici, mentre indiretta di danni emazie e captazione/coniugazione.

Tipi di diabete
1. Diabete di tipo 1:
- Caratteristiche: Malattia autoimmune, insorgenza giovanile.
- Sintomi: Iperglicemia grave, chetoacidosi, chetonuria.
2. Diabete di tipo 2:
- Caratteristiche: Malattia metabolica, insorgenza in età adulta/avanzata.

Criteri diagnostici
Un paziente ha il diabete se:
1. Sintomi clinici + glicemia casuale > 200 mg/dL.
2. Glicemia a digiuno > 126 mg/dL (7 mmol/L).
3. OGTT (test da carico orale):
Glicemia a 2h > 200 mg/dL dopo 75g di glucosio.
- Valori di riferimento:
Plasma a riposo: 60-100 mg/dL (3.5-5.6 mmol/L).

OGTT (Oral Glucose Tolerance Test)
Glucosio somministrato:
1.75 g/Kg di peso corporeo, fino a 75g (sempre 75g negli adulti).

49
Q

clearance del glucosio + valori di riferimento

A

Clearance del glucosio
- Fisiologia: Il glucosio è filtrato nel glomerulo e riassorbito completamente nel tubulo contorto prossimale (TCP).
- Soglia renale: 180 mg/dL.
Oltre questa soglia:
I trasportatori si saturano → comparsa di glicosuria (glucosio nelle urine).

Metodi alternativi: Clearance valutata anche con metodi enzimatici.

Valori di riferimento
- Plasma a riposo: 60-100 mg/dL (3.5-5.5 mmol/L).
- Parafisiologico (IFG): 100-126 mg/dL a digiuno.
- Diabete: Glicemia > 126 mg/dL a digiuno.

50
Q

proteine glicate + esami addizionali per diabete

A

Emoglobina glicata (HbA1c)
- Criterio diagnostico: HbA1c > 48 mmol/mol (> 6.4%) indica diabete.

Motivi per cui è preferibile alla glicemia:
1. Riflette la glicemia media di un periodo (2-3 mesi).
2. Migliore standardizzazione.
3. Minore variabilità biologica e pre-analitica.
4. Utilizzata anche per il monitoraggio clinico.

Esami addizionali

  1. Chetonuria:
    Valuta i corpi chetonici nelle urine, più frequenti nel diabete di tipo 1.
    Eccesso di chetoni → rischio di acidosi e coma.
    Conferma dell’acidosi: Emogasanalisi arteriosa.
  2. Insulina e C-peptide:
    Valutano la produzione pancreatica di insulina.
    Diabete tipo 2: Insulina prodotta, ma inefficace.
  3. Marcatori autoimmunitari:
    ICA, GAD, IA2, ZnT8: Indicativi di autoimmunità all’esordio del diabete tipo 1.
51
Q

complicanze del diabte /// diagnosi più sensibile per nefropatia diabetica precoce

A

Complicanze del diabete:

  1. Albuminuria e nefropatia diabetica
    Albumina nelle urine: Indicativa di danno precoce al filtro renale.
  2. Microalbuminuria: 20-200 mg/L (fase reversibile se trattata).
    Progressione: Senza intervento, evolve in nefropatia diabetica.

Test più sensibile
- Misurazione ripetuta della microalbuminuria:
- Criterio diagnostico: Presenza persistente di albumina nelle urine in più test consecutivi.

52
Q

K distribuzione / effetto sul Ph / conseguenze iper e ipokaliemia

A

Distribuzione:
- ICF: 98% (160 mmol/L).
- ECF: 4.5 mmol/L.

Effetto del pH:
- Acidosi: quando esce da cell.
- Alcalosi: quando entra in cell.

Regola: ±0.1 di pH = variazione di ±0.6 mmol/L di K

Cause e conseguenze:
- Ipokaliemia: Vomito, diarrea, diuretici, iperinsulinismo, alcalosi → Tachicardia, aritmie, convulsioni, broncospasmo.
- Iperkaliemia: Emolisi, necrosi, insufficienza renale, acidosi → Aritmie, arresto cardiaco, debolezza muscolare.

53
Q

Na distribuzione e problemi /// distribuzione Ca

A

Distribuzione:
- ECF: 135-145 mmol/L.
- ICF: 10 mmol/L.

Tipi di iponatriemia:
- Isotonica: Osmolarità normale; cause: iperproteinemia, iperlipoproteinemia.
- Ipertonica: Osmolarità aumentata; spesso secondaria ad altri soluti osmoticamente attivi.
- Ipotonica: Osmolarità bassa; più comune e clinicamente rilevante.

CALCIO
Minerale più abbondante: ~1 kg, 99% nel tessuto osseo.
Plasma: 2.5 mmol/L.
- 50%: Calcio libero ionizzato (1.25 mmol/L).
- 40%: Legato a proteine (albumina, pH-dipendente).
- 10%: Complessi con citrato o fosfato.

Cellula: 1 mmol/L.
Solo il calcio ionizzato regola il rilascio di PTH.

54
Q

cause iponatriemia

A

Cause generali di iponatriemia
- Aumentata secrezione di ADH.
- Ipotiroidismo.
- Eccesso di acqua (polidipsia).
- Insufficienza renale acuta (anuria).

Valutazione della natriuria
1. Aumento della natriuria:
- Diuretici.
- Diuresi osmotica.
- Morbo di Addison.
2. Diminuzione della natriuria:
- Vomito, diarrea, ustioni, sudorazione.

55
Q

metodi di valutazione K e Na /// regolazione calciemia + valore vitamina D3 normale

A
  • Fotometria a fiamma (emissione).
  • Elettrodi iono-selettivi.
  • Potenziometria diretta/indiretta.
  1. Ormone paratiroideo (PTH):
    - Azione ipercalcemizzante:
    Attiva osteoclasti → riassorbimento osseo.
    - Aumenta riassorbimento renale.
    - Stimola assorbimento intestinale (duodeno).
  2. Calcitonina:
    - Prodotta dalle cellule C della tiroide.
    - Azione ipocalcemizzante: Inibisce il riassorbimento osseo.
  3. Vitamina D:
    - Azione ipercalcemizzante, come il PTH.
    - Stimola assorbimento intestinale di calcio.
    - Parametro misurato: 25-idrossi-vitamina D (30-70 ng/mL).
56
Q

cause e conseguenze iper ed ipo calcemia /// calciuria

A

riferiti al Ca.
Massimo: Ore 10.
Minimo: Ore 19.

IPOCALCEMIA
Valori: < 1.5 mmol/L
Cause:
- Ipotiroidismo.
- Deficit di vitamina D.
- Malassorbimento.
- Riduzione albumina (ipoproteinemia).
- Insufficienza renale.
Conseguenze:
- Ipotensione.
- Modifiche ECG.
- Irritabilità neuronale → tetania.

IPERCALCEMIA
Valori: > 1.25 mmol/L (Ca libero)].
Cause:
- Iperparatiroidismo.
- Ipervitaminosi D.
- Acromegalia.
- Insufficienza renale.
Tumori ossei.
Conseguenze:
LE STESSE DELL’IPO + nausa, vomito, neurologici → coma.

Calciuria
Definizione: Concentrazione urinaria di calcio, misurata in urine acidificate delle 24h.
Ipercalciuria: Associata a eccesso di fosfati.

57
Q

fosfato e magnesio

A

Fosfato (inorganico)
- Ruolo: Essenziale per ATP e attività enzimatica.
- Distribuzione: ~7 kg nell’adulto, 85% nello scheletro.

Magnesio (Mg
- Ruolo: Secondo catione intracellulare più abbondante.
Cofattore per ~300 reazioni enzimatiche (coinvolte nell’ATP).
- Concentrazione plasmatica: 1 mmol/L.
55% ionizzato.
33% legato a proteine.
12% chelato con solfati/fosfati.

58
Q

alterazione, conseguenze e misurazione del Mg

A

Alterazioni del magnesio

  1. Ipomagnesiemia (<0.5mmol/L)
    Cause: Diuretici prolungati, aminoglicosidi.
    Conseguenze: Aritmie, iperriflessia.
  2. Ipermagnesiemia (>2mmol/L)
    Cause: Insufficienza renale.

Conseguenze:
- 2−5mmol/L: Iporiflessia.
- >5mmol/L: Grave bradicardia.

Misurazione
Magnesuria: Valutata nelle urine delle 24h per monitorare alterazioni sistemiche.

59
Q

proteinuria + diagnosi /// segni di filtrazione proteica alterata /// quota proteica escreta normalmente al gg

A

Proteinuria
1. Proteinuria selettiva:
Alterazione della carica negativa dell’eparansolfato (es. immunocomplessi).
Passano albumina e altre proteine con carica negativa.
2. Proteinuria glomerulare non selettiva:
Danno grave alla membrana basale (es. nefropatia diabetica).
Passano albumina e globuline.

Diagnosi della proteinuria
Striscia test: Analizza la quantità di proteine nelle urine (>150 mg/die indica proteinuria).

Segni di filtrazione proteica alterata:
- Albumina urinaria: Segnale precoce di danno.
- NAG (N-acetil-beta-glucosaminidasi): Indica sovraccarico di riassorbimento proteico nel tubulo contorto prossimale (TCP).

Escrezione fisiologica
Proteine escreta al giorno: 40-80 mg (fino a 150 mg/die considerato normale).
Concentrazione urinaria: 2-8 mg/dL (volume urine ~1.5 L/die).

60
Q

valori anormali urine

A

Valori anormali urine → indicano patologie:
- Leucociti: Leucocituria = infiammazione.
- Nitriti: Prodotti da batteri; con leucociti = infezione batterica (richiesta urinocoltura).
- Proteine: >150 mg/die = danno glomerulare/tubulare.
- Sangue: Ematuria patologica (calcoli, tumori, es. Wilms); esclusa durante mestruazioni.

61
Q

2 parametri URINARI legati a fegato e vie biliari + alterazioni metabolismo

A

Fegato e vie biliari:
- Urobilinogeno: Fisiologico; >0.5 unità Erlich = deflusso bile alterato (danno epatico/biliare).
- Bilirubina: Assente in condizioni normali; presenza = colestasi grave

Metabolismo:
- Proteine: >150 mg/die = nefropatia diabetica o altre malattie metaboliche.
- Chetoni: Chetonuria in chetoacidosi diabetica, digiuno prolungato, febbre.
- Glucosio: Glicosuria se glicemia >180 mg/dL (soglia renale) → diuresi osmotica e poliuria.

62
Q

2 parametri tumore in urine + Ph alterazioni

A

Tumori: Associati a leucociti e sangue nelle urine.

Equilibrio acido/base:
pH:
- Normale: 5.5.
- pH >6: Alcalosi metabolica/respiratoria o infezione.
- pH <5: Acidosi metabolica/respiratoria.

Densità:
- Normale: 1005-1025.
- >1025: Disidratazione, urine ambrate.

63
Q

esame visuale e chimico delle urine

A

Esame visuale:
Aspetto:
- Fisiologico = limpido;
- torbido = infezione (leucociti/pus → piuria).
Volume:
- Normale = 1.5 L/die; poliuria (es. diabete → ADH insufficiente).
Colore:
- Giallo paglierino o ambrato.

Esame chimico:
- Striscia test: Valutazione rapida di proteine, creatinina, ecc.

64
Q

esame microscopico urine

A

Esame microscopico:
- Globuli rossi: Bordi irregolari.
- Globuli bianchi: Più grandi, trasparenti, rifrangenti.
- Batteri: In movimento (infezione/contaminazione).

Cellule uroteliali:
- Basse vie = normali.
- Alte vie o “ombrello” = lesione grave (es. tumori).

Cilindri: Indicano insufficienza renale acuta.
- Ialini: Proteine amorfe.
- Eritrocitari: Globuli rossi.
- Granulosi: Cellule e proteine.

Cristalli: Precipitati non patologici, ma predisponenti ai calcoli.
- Ossalato di calcio: “Busta di lettera”; urine acide.
- Fosfato ammonio-magnesiaco e calcio fosfati: Urine alcaline.

Parassiti: Schistosoma, Trichomonas vaginalis.

65
Q

colore urina

A

COLORE URINA
- Rosso: Ematuria, emoglobinuria (>100 mg/L), mioglobinuria, porfirinuria, farmaci (rifampicina, sulfametoxazolo, ibuprofene), barbabietole.
- Verde-blu: Infezioni da P. aeruginosa.
- Blu: Tifo, “blue diaper syndrome”.
- Marrone (“urine a coca-cola”): Alkaptonuria, ittero (bilirubina elevata), porfirinuria, mioglobinuria (>100 mg/L).
- Nere: Febbre delle acque nere (malaria, Dengue, HBV+HDV).
- Viola: Porfirinuria.

66
Q

tipologia (non nomi) analisi urine

A

Tipologie di analisi delle urine
- Qualitative:
Es. Test gravidanza (hCG), droghe → Risultato SI/NO.
- Semi-quantitative:
Es. Striscia test → Assenza/presenza (+/++/+++).
- Quantitative:
Misurazione precisa (g, mg, ecc); richiede laboratorio clinico.
Esempio: Striscia test glucosio → Analisi quantitativa successiva per confermare.

67
Q

tipi di proteinuria

A

Filtro glomerulare:
Piccoli peptidi → Filtrati e riassorbiti completamente.
Proteine grandi (es. albumina, 44 Å) → Non filtrate; prima proteina rilevata se c’è danno.
- Valori normali: 40-80 mg/die; fisiologico fino a 150 mg/die.

Tipi di proteinuria

PRE-RENALE:
- Cause: Aumento proteine a basso PM nel siero (es. mioglobinuria, Bence Jones).
- Escrezione: <150 mg/die; fisiologica ma aumentata.
- Mioglobinuria → Danni muscolari gravi; urine rosso-marrone.

GLOMERULARE:
- Cause: Lesione glomerulare → Perdita di eparansolfato.
- Escrezione: >15 g/die; gravemente sopra soglia.

TUBULARE:
- Cause: Difetto di riassorbimento tubulare.
- Escrezione: 150-1000 mg/die.

GLOMERULO-TUBULARE:
- Cause: Combinazione di danno glomerulare e tubulare (nefrosi, nefriti).

POST-RENALE:
- Cause: Perdita proteine (es. IgG) dal tcd per emorragie o infezioni vie urinarie.

68
Q

ematuria vs emoglobunuria + urine rosse + test diagnostici

A

Ematuria:
- Eritrociti intatti nelle urine (visibili nel sedimento o con conteggio).
Origine: Perdita di sangue da vie urinarie (superiori/inferiori).

Emoglobinuria:
- Hb nelle urine (senza eritrociti).
Origine: Emolisi intravascolare → Hb in eccesso danneggia il filtro glomerulare e passa nelle urine.

Urine rosse:
- Causate da eritrociti intatti (ematuria), Hb libera (emoglobinuria) o entrambe.

Test diagnostici:
- Strisce reattive TMB+perossido: Alta sensibilità per Hb e mioglobina.
- Test immunologici: Necessari per distinguere tra emoglobinuria e mioglobinuria.

69
Q

proteinuria bence jones + proteinuria in gravidanza

A

Proteinuria di Bence Jones (BJ)
- Tipo: Proteinuria pre-renale.
- Caratteristiche: Catene leggere di Ig (κ, λ) a basso PM eliminate nelle urine.
- Indicazione clinica: Segno di mieloma multiplo.

Proteinuria in gravidanza
- Importanza: Marker di pre-eclampsia (patologia della gravidanza)