Varietà e Variazione Flashcards
REPERTORIO LINGUISTICO
Insieme di tutte le VARIETA’ di cui può disporre una comunità linguistica (=REPERTORIO LINGUISTICO COMUNITARIO), oppure di cui può disporre un singolo parlante (=REPERTORIO LINGUISTICO INDIVIDUALE).
Le varietà del repertorio riflettono inoltre le caratteristiche sociali e culturali di ciascun membro di quella comunità linguistica.
COMUNITA’ LINGUISTICA
Complesso di persone legate da una qualche forma di aggregazione sociopolitica, che sono in grado di accedere a un insieme di varietà che costituiscono il repertorio di una determinata lingua e che si identificano nel medesimo modello linguistico di riferimento.
COMUNITA’ LINGUISTICA ITALIANA
Il modello linguistico di riferimento al quale tendere (=LINGUA TETTO) è l’ITALIANO STANDARD NORMATIVO.
ITALIANO STANDARD NORMATIVO
Parlato da:
- parlanti che si identificano nello Stato-Nazione Italia;
- parlanti che non si identificano (più), ma posseggono l’italiano standard normativo come lingua tetto, e l’italiano o un dialetto come lingua di prima socializzazione (es. emigrati)
COMUNITA’ LINGUISTICHE ALLOGLOTTE
La lingua di prima socializzazione non è l’italiano o un dialetto ma una varietà che ha come modello linguistico di riferimento un’altra lingua tetto. Parlanti in genere trilingue (varietà alloglotta, dialetto italoromanzo, varietà di italiano) o quadrilingue (+ lingua tetto di riferimento).
ITALIANO STANDARD NORMATIVO
= Varietà di italiano non influenzata dagli elementi extralinguistici. Lingua codificata e descritta dalle grammatiche, nata dal processo di CODIFICAZIONE NORMATIVA.
NORMA ESPLICITA fissata nelle grammatiche.
ITALIANO STANDARD NORMATIVO
Come è nato?
Varietà che era stata codificata per la lingua scritta e letteraria (contesti alti e formali), mentre per la comunicazione orale si usava il latino o i volgari. Perciò nel processo di codificazione non è stata prestata attenzione al definire la pronuncia corretta. → I parlanti di estrazione socio-culturale medio-alta si avvicinano all’italiano standard, per morfologia sintassi e lessico. Difficile la piena adesione allo STANDARD FONETICO.
CODIFICAZIONE NORMATIVA
individuazione delle strutture e delle regole presenti in una varietà eletta a modello di lingua e a codificazione di queste caratteristiche all’interno di una GRAMMATICA di riferimento.
STANDARD FONETICO
Un parlante italiano di difficilmente riconosce la pronuncia presentata nel DOP = dizionario di ortografia e pronuncia (per dizione)
GRAFIA DELL’ITALIANO STANDARD NORMATIVO
Assenza di SEGNI PARAGRAFEMATICI (=Accorgimenti grafici atti individuare delle caratteristiche distintive):
VOCALI TONICHE APERTE/CHIUSE: aperte (accento grave) = è [ɛ], ò [ɔ]; chiuse (acc. acuto) = é [e], ó [o]. L’accento acuto e grave Viene segnalato graficamente solo in certe parole OSSITONE (= accento sull’ultima sillaba, es. è/perché), manca la segnalazione di apertura delle vocali toniche all’interno di parola.
AFFRICATA ALVEOLARE SORDA/SONORA: scempie → [ts] di zucchero e[dz] di zona; intense → [tts] di pazzo e [ddz] di razzo.
SIBILANTE ALVEOLARE SORDA/SONORA: → [s] di sano; [z] di rosa.
AMBIGUITA’ (chiamate COPPIE MINIME): accétta (ascia) ≠ accètta (accettare); bótte (vino) ≠ bòtte (percosse); razza: [rattsa] (specie) ≠ [raddza] (pesce); fuso: [fuso] (filare) ≠ [fuzo] (liquefatto)
FONO
Minima unità fonico-acustica della lingua (es. [r])
PAROLA
Complesso di foni organizzato intorno a un accento che va a individuare un oggetto/concetto e assume un significato. L’insieme delle parole forma il LESSICO di una lingua.
COPPIE MINIME
Coppie di parole che si differenziano per un solo fono, il quale però ha la capacità di modificare il significato della parola.
VALORE DISTINTIVO
Capacità di un fono di modificare significato della parola
FONEMA
la più piccola unità fonico-acustica della lingua dotata di valore distintivo e capace di creare coppie minime. Ogni fonema è un fono ma non viceversa (es. è/é).