terzo parziale STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Flashcards

1
Q

Diritto all’autodifesa

A

Carta ONU; capitolo 7 articolo 51
Obbligo di coinvolgere il Consiglio di Sicurezza (stati permanenti con diritto di veto: Stati Uniti, URSS, Cina, Gran Bretagna, Francia)

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2
Q

Piano Baruch

A

Gli Stati Uniti propongono l’istituzione di un’agenzia internazionale per l’energia atomica che contrasti la proliferazione nucleare; i sovietici si oppongono proponendo che il Consiglio di Sicurezza promuova il disarmo nucleare (l’URSS avrà la bomba nel 1949).

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3
Q

Prambolo dello Statuto delle Nazioni Unite

A

24 ottobre 1945, San Francisco

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4
Q

Bretton Woods

A

1944
Non ratificato dai sovietici perchè incompatibile con la loro economia

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5
Q

Harry Dexter White

A

Progetto presentato a Bretton Woods che si basa sul dollaro e su istituzioni che avrebbero finanziato i paesi nella misura in cui gli stessi ne avessero sottoscritto il capitale
PROPOSTA CHE PREVALE

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6
Q

Keynes

A

Progetto contrapposto a quello di Dexter White, che prevede l’istituzione di un istituto di compensazione al quale i paesi membri avrebbero partecipato in base al loro volume di scambi commerciali e le compensazioni fra debiti e crediti sarebbero avvenute a mezzo di una moneta internazionale (Bancor).

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7
Q

GATT - General Agreement on Tariffs and Trade

A

1947 - premessa per ridurre le tariffe e le barriere doganali

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8
Q

Gold Exchange Standard

A

Il dollaro diventa la moneta di scambio internazionale: cambi fissi fra le varie divise nazionali e dollaro convertibile in oro in base a un rapporto fisso (1 oncia di oro = 35 dollari). Questo è possibile perché gli Stati Uniti hanno accumulato grandi riserve aurifere. Gli USA possono stampare quanti dollari vogliono.

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9
Q

International Trade Organization - ITO

A

Non ratificato dagli USA

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10
Q

Modello liberaldemocratico

A

Incentrato sull’affermazione dell’individuo (individualismo come principio fondamentale) e sul mercato

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11
Q

Modello comunista

A

Incentrato sulla collettività e l’eguaglianza sociale

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12
Q

Nuovo ordine internazionale post seconda guerra mondiale

A

Non più eurocentrico, né multipolare, ma bipolare, dato l’emergere delle due superpotenze USA e URSS, che hanno dimensioni geopolitiche intercontinentali, grandi risorse naturali e demografiche, supremazia militare e due visioni politiche del mondo alternative; modello più raro nella storia (Atene-Sparta, Roma-Cartagine)

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13
Q

«Cold War»

A

Espressione coniata dal giornalista americano Walter Lippmann

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14
Q

Cortina di ferro

A

Espressione usata da Churchill nel 5 marzo 1946; si estende dal Baltico a Treste

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15
Q

«Long Telegramm»

A

1946: George Kennan, incaricato d’affari all’ambasciata americana di Mosca, scrive un rapporto poi pubblicato anonimo su «Foreign Affairs» con il titolo «The Sources of Soviet Conduct», che costituisce una delle prime analisi del mondo sovietico.
Kennan (che supporta le idee di Clousewitz) suggerisce di affrontare la minaccia sovietica con strumenti economici e politici, più che militari: crescita economica e libertà metteranno a nudo la debolezza del sistema sovietico, sperando che i russi a lungo termine comprendano i limiti del comunismo

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16
Q

Dottrina Truman o Containment

A

Occorre costruire un perimetro volto al contenimento strategico dell’URSS.

12 marzo 1947
Grecia e Turchia sono i bilico. In Grecia (confinante con paesi di regime comunista + repubblica popolare) la guerra civile può culminare nella presa del potere da parte dei comunisti; la Turchia (paese a confine con la Russia, tensioni sin dalla guerra di Crimea) è sottoposta a pressioni di confine nell’area degli Stretti da parte sovietica.
Truman chiede al Congresso aiuti economici per 400 milioni di dollari da destinare a Grecia e Turchia e rivendica la responsabilità americana nel difendere il mondo libero, in piena coerenza con le Nazioni Unite

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17
Q

Piano Marshall

A

5 giugno 1947; ad Harvard il generale Marshall, segretario di Stato, annuncia l’European Recovery Program (ERP), meglio noto in seguito come Piano Marshall, applicazione economica della dottrina del Containment; stimolo americano all’integrazione europea, gli stati devono collaborare tra loro (agli USA servono partner liberal democratici).
circa 13 miliardi di dollari di aiuti economici in 4 anni (1948-1951) per tutti i paesi interessati. Gli americani hanno imparato la lezione del primo dopoguerra e comprendono che gli aiuti, non i prestiti, sono l’investimento giusto per garantire la futura stabilità ed espansione della loro stessa economia.

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18
Q

OEEC - Organisation for European Economic Cooperation

A

Si chiede agli europei di coordinarsi nella gestione degli aiuti, uno stimolo alla futura integrazione; organizzazione sollecitata dagli Stati Uniti

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19
Q

Cominform

A

1947; l’organizzazione che raccoglie i partiti comunisti europei e che rilancia l’eredità dell’Internazionale comunista, sciolta da Stalin al tempo dell’alleanza con Stati Uniti e Gran Bretagna nella Seconda guerra mondiale (quando non era opportuno fare propaganda comunista nel mondo). I partiti comunisti sono ora al potere in Europa orientale, poi ci sono i due partiti comunisti occidentali più forti, quello francese e quello italiano.

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20
Q

Andrej Zdanov

A

Ideologo sovietico della nascente guerra fredda; con la sua dottrina delinea la posizione che deve assumere in blocco il Cominform: esistono due campi contrapposti, quello imperialista americano e quello democratico sovietico, sostenuto dai partiti operari e da coloro che si battono contro il colonialismo. L’obbiettivo è preservare la pace ma contrastare l’influenza dell’imperialismo americano che si manifesta nell’assoggettamento economico dell’Europa occidentale.

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21
Q

Colpo di stato a Praga

A

1948
Per imporre un governo comunista dopo che il ministro degli Esteri Masaryk che ha espresso interesse per il Piano Marshall (le forze comuniste attuano un colpo di stato e uccidono il ministro)

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22
Q

Creazione delle democrazie popolari nei paesi dell’Europa centro-orientale

A

Regimi guidati dai comunisti e legati all’URSS.
Non è un processo indolore.
Tensioni fra l’URSS e la Yugoslavia di Tito che vuol mantenersi autonoma anche intrattenendo relazioni con gli Stati Uniti.

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23
Q

Trattato di amicizia, cooperazione e assistenza fra URSS e Finlandia

A

6 aprile 1948, Mosca; la Finlandia, troppo esposta alla pressione sovietica, assume l’impegno alla neutralità (uno dei primi casi di trattato di neutralità, altro paese sarà l’Austria).

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24
Q

Stati Uniti d’Europa

A

19 settembre 1946: a Zurigo Churchil usa questa espressione.
Per Churchill il presupposto dell’integrazione europea è l’alleanza franco-tedesca, ovvero una dimensione strategica dell’Europa che passi anche per il riarmo della Germania: per contrastare l’URSS serve una Germania forte. Il problema è che la Francia è contraria sia alla ricostituzione di uno Stato centralizzato che al riarmo tedesco.
Nel 1947 il senatore Fulbright (USA) propone una risoluzione di sostegno americano agli Stati Uniti d’Europa (mai votata).

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25
Q

Trattato di alleanza anglo-francese

A

4 marzo 1947, Dunkerque
Nuova alleanza difensiva, ancora in funzione antitedesca che viene considerata ancora la minaccia prioritaria nonostate le condizioni in cui è ridotta.

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26
Q

Trattato di Bruxelles

A

17 marzo 1948
Primo grande trattato europeo di difesa tra Gran Bretagna, Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo; sempre nel rispetto dei principi dell’Onu (nel preambolo di tutti questi trattati c’è scritto) e nel persistere del comune timore tedesco.
Art.2: consultazioni dirette
Art.4: in caso di aggerssione di applica il 51 dell’ONU, aiuto e assistenza
BASE DEL FUTURO PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA; in più questo trattato è il primo pilastro per la futura NATO

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27
Q

Conferenza di Londra

A

1 giugno 1948
Stati Uniti e Gran Bretagna vincono le resistenze della Francia alla costituzione di uno Stato della Germania occidentale attraverso la riunificazione dei tre settori tedeschi da loro amministrati. In cambio la Francia ottiene l’impegno alla costituzione di un’alleanza militare occidentale (anche per tenere sotto controllo la futura Germania riunificata), la definitiva annessione della Saar e la costituzione di un’autorità internazionale per il controllo delle risorse minerarie della Ruhr.

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28
Q

Prima crisi di Berlino

A

giugno 1948 - maggio 1949
USA VINCONO LA PRIMA CRISI

Nascita di due Stati tedeschi: RFT-Repubblica federale tedesca, o Germania Ovest, e la RDT-Repubblica democratica tedesca, o Germania dell’Est.

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29
Q

Blocco di Berlino

A

Chiusura degli accessi via terra ai tre settori di Berlino ovest, che rimane isolata dagli occidentali.
Truman reagisce a sua volta in maniera risoluta: gli Stati Uniti approntano il ponte aereo, ovvero l’invio di rifornimenti di prima necessità dalla Germania occidentale a Berlino Ovest per mezzo di aerei.

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30
Q

Risoluzione Vandenbergh

A

11 giugno 1948; approvata dal Senato degli USA e che autorizza il Presidente a stipulare trattati di alleanza in tempo di pace, sempre nel pieno rispetto dell’Onu e nell’implementazione dei suoi principi; nonostante la storica riluttanza Usa a stipulare trattati

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31
Q

Pentagon Talks

A

Trattative preliminari fra americani, inglesi e canadesi, poi estese ai membri del Patto di Bruxelles.

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32
Q

Trattato dell’Alleanza Atlantica

A

4 aprile 1949, Washington
È un’alleanza difensiva regionale di cui sono membri fondatori Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Canada, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Portogallo, Danimarca, Islanda, Norvegia e Italia. Essa copre strategicamente l’area estesa dal Nord Atlantico al Mediterraneo. Intende essere pienamente compatibile con l’Onu, al punto che il testo del trattato viene diffuso per trasparenza ancor prima della sua firma. Nonostante questo, oltre a Stalin anche il segretario dell’Onu, Lie critica il Patto, perché ritiene le alleanze regionali lesive della sicurezza collettiva. Il casus foederis stabilito dall’art. 5 chiama in causa il Consiglio di Sicurezza. Non è solo un’alleanza difensiva perché punta anche a rafforzare la cooperazione economica, politica e culturale fra i paesi membri (art. 2).

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33
Q

Accordo per le questioni di confine tra Italia e Austria

A

5 settembre 1946, Parigi
Il capo del governo De Gasperi e il ministro degli Esteri austriaco Karl Gruber firmano l’accordo che pone fine alle controversie di confine

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34
Q

Trattato di pace delle Potenze alleate e associate con l’Italia

A

10 febbraio 1947, Parigi
Il trattato di pace recepisce l’accordo De Gasperi-Gruber, impone lievi cessioni alla Francia (località di confine come Briga e Tenda), la cessione delle isole del Dodecaneso alla Grecia e dell’Istria alla Jugoslavia e soprattutto la perdita di Trieste (art. 21); l ‘Italia rinuncia a tutti i diritti e titoli sui possedimenti territoriali italiani in Africa, e cioè la Libia, l’Eritrea e la Somalia Italiana (art. 23); riconosce l’indipendenza dello Stato etiopico (art. 33).
In più l’Italia è posta in condizioni di non potersi difendere autonomamente; non può produrre l’atomica (art. 51).

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35
Q

Compromesso Bevin-Sforza

A

1949
Prevede che l’Italia ottenga l’amministrazione fiduciaria sulla Tripolitania e sulla Somalia, la Gran Bretagna quella sulla Cirenaica e la Francia sul Fezzan, viene respinto dall’Assemblea dell’Onu.

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36
Q

Memorandum d’intesa su Trieste fra Italia, Jugoslavia, Gran Bretagna e Stati Uniti

A

5 ottobre 1954, Londra
Il TLT-Territorio libero di Trieste che in base al trattato di pace deve essere sottoposto ad amministrazione internazionale, resta diviso in zona A, occupata dagli occidentali, e in zona B, occupata dagli jugoslavi. C’è il timore che una volta evacuata la zona A gli jugoslavi si prendano l’intero territorio, quindi si sottoscrive il Memorandum con cui la suddivisione del territorio di Trieste in due zone, A e B, rispettivamente amministrate da Italia e Jugoslavia, viene sancita. Il porto resta zona franca.

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37
Q

Trattato sui confini tra Italia e Jugoslavia

A

10 novembre 1975
Soluzione della questione di Trieste.
L’Italia rinuncia definitivamente alla zona B e con essa a gran parte dell’Istria.

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38
Q

Elezioni politiche italiane

A

1948
Snodo cruciale per la determinazione dei valori
Sia gli americani che i sovietici cercano di orientare la campagna elettorale del 1948 (gli americani promettono sostegno per Trieste, i sovietici si dicono disponibili per le colonie).
Vittoria della DC.

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39
Q

National Security Resolution

A

10 febbraio 1949
Approvata da Truman stabilisce che gli Stati Uniti avrebbero fatto uso del loro potere economico, politico e militare per assistere l’Italia e sottrarla alla minaccia sovietica.

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40
Q

Memorandum Acheson

A

2 marzo 1949, Washington
Il segretario di Stato Acheson elabora un Memorandum sui pro e i contro dell’adesione italiana al Patto Atlantico.
CONTRO
- non si trova sull’Atlantico
- anche Grecia e Turchia avanzerebbero delle pretese
- durante le WW è stato un alleato inefficace e infido, cambia badiera
- pugnalò alla schiena Francia e GB nel 1940
- URSS si sentirebbe circondata e affrontata da un ex nemico e dagli USA

PRO
- sia sufficientemente vitale per la sicurezza degli altri Paesi
- National Security Resolution
- apparato militare utile
- complesso industriale con manodopera specializzata
- strategicamente importante
- la Francia la considera vitale
- membro natale della comunità europeo-occidentale

SI PENDE IN SENSO FAVOREVOLE; L’ITALIA SARA’ TRA I FONDATORI

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41
Q

Sviluppo della guerra fredda

A

Secondo Westad la guerra fredda nel tempo diviene un fenomeno globale che si estende all’intero pianeta.

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42
Q

Avvento della Cina popolare o comunista

A

1 ottobre 1949, da Mao Zedong.
Chiang Kai-shek e i nazionalisti si rifugiano a Formosa dove daranno vita alla Cina nazionalista (Taiwan).

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43
Q

Trattato di alleanza fra URSS e la Repubblica Popolare Cinese

A

14 febbraio 1950, Mosca
Nel caso di attacco si fornirà immediata assistenza militare.

Per gli Stati Uniti è una grave sconfitta: viene meno il pilastro asiatico dei Four Policemen previsti da Roosevelt. Si pone il problema diplomatico del riconoscimento occidentale della Cina popolare, negato dagli Stati Uniti per preservare il seggio permanente al Consiglio di Sicurezza dell’Onu alla Cina nazionalista. Pertanto Pechino è totalmente dipendente da Mosca per non restare isolata.

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44
Q

Kim leader nordcoreano decide di occupare la Corea del Sud

A

25 giugno 1950
confida nell’aiuto sovietico e cinese

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45
Q

Risoluzione 82 dell’ONU

A

25 giugno 1950
condanna l’aggressione nordcoreana e richiede il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe

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46
Q

Risoluzione 83 dell’ONU

A

27 giugno 1950
fornire aiuti necessari alla Repubblica di Corea; invio dei caschi blu che operano sotto comando americano.

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47
Q

Risoluzione dell’Assemblea Generale “Uniting for Peace”

A

3 novembre 1950
Propone di bypassare il veto del Consiglio di Sicurezza e rivolgere raccomandazioni per la gestione delle crisi internazionali. La risoluzione passa, ma è molto discutibile sul piano giuridico dato che le competenze in tema di pace e sicurezza spettano al Consiglio.
Stalin non vuole intervenire direttamente; Mao invia “volontari”, le tensioni tra USA e Pechino si acuiscono.

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48
Q

Armistizio della Guerra di Corea

A

27 luglio 1953
linea di confine politico posta al 38° parallelo.

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49
Q

Trattato di sicurezza fra Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda – A.N.Z.U.S.

A

1 settembre 1951, San Francisco

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50
Q

Trattato di pace con il Giappone

A

8 settembre 1951, San Francisco
il Giappone riconosce l’indipendenza della Corea, rinucia a ogni pretesa su Taiwan e le isole Pescadores, Curili, Shachlin.
Rinuncia a ogni diritto o interesse sulla Cina.

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51
Q

Trattato di sicurezza tra Stati Uniti e Giappone

A

1951
Contemporaneo al Trattato di Pace.
USA possono stanzionare forze militari sul territorio e nelle vicinanze –> appalto della difesa

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52
Q

Prima crisi del canale di Formosa

A

1954
Pressione anche militare della Cina popolare sul regime di Taiwan. Per Mao esiste una sola Cina, ma gli americani sin dalla guerra di Corea hanno assunto l’impegno a difendere la neutralità del canale e vi fanno stazionare la loro VII flotta e assumono la difesa di Taiwan.

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53
Q

Trattato dell’Asia Sud Orientale – S.E.A.T.O. (Southeast Asia Treaty Organization)

A

8 settembre 1954
Francia, Australia, Filippine, Nuova Zelanda, Pakistan, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Thailandia
Un’alleanza contro minacce provenienti da potenze comuniste.
L’aumento della pressione strategica americana sulla Cina popolare fa il gioco di Stalin, perché rende Pechino sempre più bisognosa della protezione di Mosca.

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54
Q

NSC (National Security Council) 68

A

7 aprile 1950
Paul Nitze, uomo del Dipartimento di Stato
Si rende necessario prima potenziare il dispositivo difensivo di tutte le potenze occidentali, poi negoziare su basi migliori.
Si ha un salto di qualità nel Containment: la militarizzazione della risposta americana alle sfide poste dalla guerra fredda, in particolare con la NATO, l’organizzazione che implementa il Patto Atlantico con basi militari in Europa occidentale.

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55
Q

URSS sviluppa l’atomica

A

1949

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56
Q

“La Nato serve a tenere gli Stati Uniti dentro (l’Europa), i tedeschi sotto e i sovietici fuori.”

A

Affermazione del primo segretario dell’Alleanza Atlantica, Lord Ismay

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57
Q

«L’Europa sarà la nostra vendetta»

A

Affermazione del cancelliere tedesco Adenauer che non si fida degli americani.

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58
Q

Approvazione dello statuto del Consiglio d’Europa

A

5 maggio 1949, Londra
Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Svezia, Gran Bretagna.
Organo consultivo, composto di un Comitato dei ministri degli Esteri e un’Assemblea consultiva. L’Assemblea esprime raccomandazioni poi raccolte dal Comitato.

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59
Q

Dichiarazione del ministro degli Esteri francese Schuman

A

9 maggio 1950
Propone di superare gli antichi odi franco-tedeschi con la messa in comune della produzione di carbone e acciaio, controllata da un’Alta Autorità, come presupposto di una futura Federazione europea.
METODO FUNZIONALISTA di realizzazione dell’integrazione europea; grazie ad una crescente cooperazione economica.

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60
Q

Trattato istitutivo della Comunità europea del carbone e dell’acciaio – CECA

A

18 aprile 1951
La Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio ha la missione di contribuire, in armonia con l’economia generale degli Stati membri e in virtù dell’instaurazione di un mercato comune alle condizioni definite all’articolo 4, all’espansione economica, all’incremento dell’occupazione e al miglioramento del tenore di vita degli Stati membri.

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61
Q

Piano Pleven

A

24 ottobre 1950
Il capo del governo francese, ispirato da Jean Monnet, preoccupato che la delicata questione del riarmo tedesco possa bloccare il processo di integrazione, presenta un piano per un esercito europeo di 100.000 uomini da integrare nella NATO. L’esercito europeo includerà anche un contingente di soldati tedeschi, ma non prevede la costituzione di un vero e proprio esercito della Germania ovest. Nonostante le riserve americane il Piano Pleven viene accettato dal Consiglio Atlantico nel dicembre 1950.

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62
Q

Nota per la pace di Stalin

A

10 marzo 1952
Cerca di frenare il processo di integrazione europea occidentale, nota rivolta alle ex potenze alleate in guerra.
Propone l’unificazione dell’intera Germania e la possibilità di un riarmo tedesco, in cambio della neutralizzazione internazionale della futura Germania unita, ovvero il vincolo a non aderire a nessuna alleanza.
Inaccettabile per gli occidentali.

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63
Q

Trattato che istituisce la Comunità europea di Difesa – CED

A

27 maggio 1952
Sei membri della CECA
Fortemente voluto da De Gasperi
L’art. 38 prevede che l’assemblea della CED diventi assemblea elettiva costituente con il compito di predisporre un progetto di assetto federale o confederale.
All’approvazione del Trattato della CED da parte dei parlamenti dei paesi coinvolti si lega anche l’impegno a restituire piena sovranità alla Germania ovest. Gli americani spingono per l’approvazione.

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64
Q

«Agonizing reappraisal»

A

Minaccia degli Americani in caso contrario all’approvazione della CED.
Rivalutazione del loro impego nella difesa dell’Europa occidentale.

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65
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Trattato della Comunità Europea di Difesa

A

27 maggio 1952, Parigi
Comunità con obbiettivi esclusivamente difensivi.
In caso di attacco vi saranno aiuti militari e assistenza.
“Forze europee di difesa” formate da contingenti messi a disposizione da tutti.
PROGETTO CHE FALLIRA’ PER OPPOSIZIONE DELLA FRANCIA

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66
Q

Assemblea nazionale francese boccia il trattato della CED

A

30 agosto 1954
Timore di una «snazionalizzazione» dell’esercito francese. È un grave fallimento per l’integrazione strategica, non solo europea ma anche occidentale.

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67
Q

Conferenza di Londra

A

28 settembre - 3 ottobre 1954
Idea del ministro degli Esteri britannico Anthony Eden, consente di superare la grave crisi con la seguente formula: adesione di Germania ovest e Italia al Trattato di Bruxelles del 1948 e sua trasformazione nella UEO-Unione Europea Occidentale, organizzazione a scopo difensivo europeo che avrebbe preso decisioni all’unanimità, ingresso della Germania ovest nella Nato con impegno britannico a cooperare per la difesa europea.

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68
Q

Protocollo di accessione della RFT all’Alleanza Atlantica

A

23 ottobre 1954
N.B. Il blocco occidentale sul piano strategico si completa nel 1952 con gli ingressi di Grecia e Turchia nella NATO e l’accordo bilaterale di cooperazione militare fra Stati Uniti e Spagna del 1953.

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69
Q

Trattato dell’Unione dell’Europa Occidentale - UEO

A

23 ottobre 1954, Parigi
Belgio, Francia, Lussemburgo, Olanda, Gran Bretagna
- RFT e Italia entrano nel Trattato di Bruxelles del 1948
- istituzione del Consiglio dell’Unione dell’Europa Occidentale

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70
Q

Patto di Varsavia

A

14 maggio 1955 (6 anni dopo l’Alleanza Atlantica)
L’adesione della RFT alla NATO fa cadere definitivamente le speranze sovietiche per una soluzione favorevole della questione tedesca; aumenta il pericolo di un’altra guerra e costituisce una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati amanti della pace.
Alla costituzione di un blocco occidentale difensivo l’URSS reagisce promuovendo l’alleanza del Patto di Varsavia, anch’esso ispirato dai principi dell’ONU.
Difesa, cooperazione, rispetto delle sovranità e non ingerenza negli affari interni dei paesi, auspicio che si possa costituire un sistema di sicurezza europea collettiva (ipotesi di scioglimento del Patto di Varsavia).

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71
Q

Soluzione della questione dell’Austria

A

1955
URSS acconsente a evaquare il territorio a condizione che Vienna si impegni alla neutralità internazionale, ovvero a non aderire alla NATO (divieto di Anschluss).
Questione annessa alla costituzione austriaca, questione identitaria.

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72
Q

Trattato di Stato austriaco

A

15 maggio 1955, Vienna
Art. 1 Stato riconosciuto come sovrano dalle potenze alleate e associate.
Art. 4. Le potenze alleate e associate dichiarano che è proibita l’unione politica o economica tra l’Austria e la Germania.

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73
Q

Austria dichiara «la propria neutralità permanente».

A

26 ottobre 1955
legge costituzionale

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74
Q

Fine della guerra fredda in Europa per Ennio di Nolfo

A

1955
si perfezione e stabilizza la partizione delle due sfere d’influenza

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75
Q

Scomparsa di Stalin

A

Marzo 1953
Sale al potere Nikita Kruscev

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76
Q

XX Congresso del Pcus

A

Febbraio 1956
Kruscev avvia un processo di riforma politica presentando al Politburo un rapporto pubblico nel quale parla della possibilità che le democrazie popolari seguano «vie nazionali» per l’edificazione del socialismo, quindi una certa autonomia e una certa differenziazione nazionale. In un rapporto riservato Kruscev denuncia gli eccessi del culto della personalità di Stalin e i suoi crimini (culto della personalità, purghe, uso del terrore a fini personali). Questo rapporto diventa di dominio pubblico, grazie agli americani.

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77
Q

Ungheria 1956

A

Ottobre - Novembre
A Budapest giovani e intellettuali, riuniti nel Circolo Petofi, reclamano riforme e libertà. Rakosi, leader di impronta staliniana, cede il governo al riformista Nagy. Pur comunista, Nagy asseconda le aspettative riformiste dei manifestanti e si spinge a sostenere l’uscita dell’Ungheria dal Patto di Varsavia. Un paese realmente comunista sostiene Nagy, è naturalmente pacifico e pertanto non ha bisogno di alleanze militari. I sovietici decidono di intervenire, fiancheggiati da altre democrazie popolari, per salvaguardare l’integrità del Patto di Varsavia. Il riformismo ungherese è schiacciato nel sangue; Nagy viene processato, condannato e giustiziato.

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78
Q

Dichiarazione del presidente Eisenhower in reazione alla questione ungherese

A

25 ottobre 1956, Washington
“rinnovata espressione del profondo desiderio di libertà da tempo nutrito dal popolo ungherese”

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79
Q

Risoluzione dell’Assemblea Generale riguardo la questione ungherese

A

5 novembre 1956
Si invita il governo dell’U.R.S.S. a desistere da ogni attacco armato contro il popolo ungherese e da ogni forma di intervento - e in particolare di intervento armato - negli affari interni dell’Ungheria e a far cessare la penetrazione di ulteriori Forze Armate in Ungheria e a ritirare senza indugi tutte le proprie forze dal territorio ungherese.

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80
Q

Crisi Ungherese

A

Crisi tutta interna al blocco sovietico, che dimostra l’irriformabilità di quel blocco, ovvero l’impossibilità di attuare il principio krusceviano delle vie nazionali al socialismo.

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81
Q

«Atomi per la pace».

A

8 dicembre 1953
Il nuovo presidente americano Eisenhower propone in un intervento all’Assemblea dell’ONU la creazione di un’agenzia internazionale per lo sviluppo della cooperazione nel campo dell’uso pacifico dell’energia atomica.

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82
Q

Conferenza per l’uso pacifico dell’energia atomica

A

Agosto 1955
Scenziati che dibattono sull’atomo, porta alla creazione dell’AIEA

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83
Q

Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica - AIEA

A

1957
Finalizzata a controllare che non si crei la bomba atomica in altri paesi

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84
Q

Dottrina del Roll Back

A

Introdotta dal segretario di Stato USA Foster Dulles; gli Stati Uniti dovrebbero cercare di rimettere in discussione le già consolidate influenze sovietiche

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85
Q

Dottrina della massive retaliation

A

Nuova sottrina strategica (che va oltre quelle del Containment) con la quale gli Stati Uniti si riservano di rispondere con l’uso dell’atomica anche a un eventuale attacco convenzionale (ovvero non atomico) sovietico.

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86
Q

Deterrenza

A

Consapevolezza di Eisenhower che in regime di bipolarismo nucleare la deterrenza, ovvero l’azione volta a dissuadere il nemico dal lanciare un attacco atomico, possa funzionare solo escludendo la possibilità di un conflitto nucleare limitato.

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87
Q

Strategia della «rappresaglia massiccia e immediata»

A

9 maggio 1957
NATO
La difesa NATO dipende da uno sfruttamento immediato delle nostre capacita nucleari, sia che i sovietici usino o meno armi nucleari.

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88
Q

Sputnik

A

Ottobre 1957
Primo satellite artificiale messo in orbita dall’URSS
VANTAGGIO STRATEGICO

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89
Q

Explorer

A

Febbraio 1958
Satellite artificiale messo in orbita dagli USA
PARITA’ STRATEGICA CON L’URSS

90
Q

Second Strike

A

Deterrenza
Attacco atomico
MAD

91
Q

MAD - Mutual Assure Destruction

A

Imposta dalla deterrenza; nessun angolo del pianeta è al riparo da attacchi atomici, nessuno ha interesse a scatenare un attacco atomico perché non può avere la certezza di annientare la possibilità che il nemico a sua volta reagisca con una risposta atomica.

92
Q

Effetti della deterrenza

A

Si rafforza l’egemonia strategica delle due superpotenze sui rispettivi alleati

93
Q

Spirito della Distensione

A

Le due superpotenze cominciano a sviluppare e condividere a metà degli anni ‘50 un senso di responsabilità globale, di interesse a evitare la guerra.
COESISTENZA COMPETITIVA MA PACIFICA

94
Q

Spirito di Ginevra

A

Conferenza di Ginevra del 1955 fra le maggiori potenze non si hanno progressi su nessuno dei principali temi (divisione tedesca, disarmo…) ma si manifesta il clima della distensione.

95
Q

Trattato istitutivo della Comunità economica europea – CEE

A

25 marzo 1957, Roma
I Sei (Belgio, Germania, Francia, Italia, Olanda, Lussemburgo)
Promuovere, mediante l’instaurazione di un mercato comune e il graduale ravvicinamento delle politiche economiche degli Stati membri, uno sviluppo armonioso delle attività economiche nell’insieme della Comunità, un’espansione continua ed equilibrata, una stabilita accresciuta, un miglioramento sempre più rapido del tenore di vita e più strette relazioni tra gli Stati che ad essa partecipano.
- abolizione dazi doganali
- tariffe doganali comuni
- libertà di circolazione
- politiche comuni agricole e dei trasporti
- concorrenza non falsata
- coordinamento delle politiche economiche
- creazione del Fondo sociale Europeo
- creazione di una Assemble, un Consiglio, una Commissione e una Corte di Giustizia

La CEE è’ un notevole salto di qualità: i Sei si strutturano, assumono vincoli di cooperazione economica che incidono sulle loro sovranità. L’Europa occidentale prova a immaginarsi possibile nuovo polo internazionale.

96
Q

Trattato della Comunità Europea dell’Energia Atomica – EURATOM

A

25 marzo 1957, Roma
I Sei
Con scopi esclusivamente scientifici, civili (non di guerra); un programma di collaborazione scientifico-economica nell’ambito dell’energia atomica.

97
Q

Sconfitta dei francesi in Indocina

A

1954 dai Viet Minh (combattenti per l’indipendenza vietnamita)
Il collasso francese induce gli americani a preoccuparsi di prevenire la possibile formazione di un Vietnam comunista. Il paese è diviso all’altezza del 17° parallelo, sul modello coreano, fra Vietnam del Nord, comunista, e Vietnam del Sud, filoamericano.

98
Q

Conferenza di Ginevra riguardo il Vietnam

A

Luglio 1954
Viene varato l’impegno alla cessazione delle ostilità e al ritiro di truppe straniere dal Vietnam, elezioni nel luglio 1956 sotto il controllo di una Commissione internazionale, come presupposto della riunificazione del paese sotto un sistema democratico.

99
Q

Conferenza di Bandung

A

18 - 24 aprile 1955
Partecipazione di una trentina di paesi afroasiatici di nuova indipendenza che reclamano la velocizzazione del processo di indipendenza.

100
Q

Commissione Peel

A

1937
a causa delle rivolte arabe contro l’immigrazione ebraica, si propone la partizione della Palestina

101
Q

Libro Bianco

A

1939
ministro delle colonie MacDonald
approvato dal parlamento britannico, introduzione di un tetto all’immigrazione ebraica.
Entro 10 anni sarebbe dovuto sorgere uno Stato palestinese unitario, arabo-ebraico.

102
Q

Piano Biltmore

A

1942
i sionisti in USA rifiutano il Libro Bianco e rivendicano insediamenti incondizionati.
Roosevelt lo approva con riserva dell’accettazione araba.
Truman deciderà di sostenere il programma politico sionista.

103
Q

Nascita della Lega Araba

A

22 marzo 1945
Idea britannica.
Coinvolge Egitto, Arabia Saudita e Iraq.
Si pronuncia a favore della questione palestinese.

104
Q

Mandato sulla Palestina passa all’ONU

A

1947
dalla GB

105
Q

Risoluzione 181 dell’Assemblea Generale ONU

A

29 novembre 1947
Raccomanda le seguenti misure: partizione della Palestina in uno Stato arabo, uno Stato ebraico e in Gerusalemme internazionalizzata.
Proposta respinta dagli arabi, di cui approfittano gli ebrei.

106
Q

Nascita dello Stato di Israele

A

14 maggio 1948
giorno della scadenza del mandato brittannico

107
Q

Primo conflitto arabo-israeliano

A

1948
Egitto, Siria, Transgiordania, Libano e Iraq attaccano Israele dopo la sua proclamazione.

108
Q

Armistizio di Rodi

A

1949
Non una pace ma una tregua.
Partizione di Gerusalemme fra israeliani e transgiordani.
Conseguenze del primo conflitto arabo-israeliano: rafforzamento di Israele, partizione di Gerusalemme, impossibilità di applicare pienamente la risoluzione 181, prime divisioni del fronte arabo; in più Israele viene riconosciuto come Stato legittimo dalle due superpotenze.

109
Q

Rovesciamento del Mossadeq

A

1953
Iran
Colpo di Stato nato dalla collaborazione fra servizi segreti britannici e CIA per non lasciare che nazionalizzasse il petrolio.
Riassunto il potere, lo Scià ricompensa gli anglo-americani con un accordo petrolifero a vantaggio delle maggiori compagnie occidentali. L’Iran, pertanto, gravita nella sfera d’influenza occidentale, ma lo Scià appare delegittimato.

110
Q

Patto di Baghdad

A

24 febbraio 1955
Promossa dagli Stati Uniti, è un’alleanza volta a consolidare le influenze occidentali in Medio Oriente. L’obbiettivo è quello di far entrare nel Patto di Baghdad i vari membri della Lega Araba, Iraq, Turchia, Gran Bretagna, Pakistan e dopo il ritorno dello Scià anche l’Iran.

111
Q

I militari prendono il potere al Cairo

A

1952

112
Q

Nasser

A

Il colonnello si afferma in Egitto nel 1954.
Politica interna segue un corso riformatore e laico con elementi di socialismo e in politica estera lancia il panarabismo, una politica regionale volta a promuovere un fronte arabo compatto dietro la guida dell’Egitto che combatta Israele e si opponga alle influenze occidentali in Medio Oriente.

113
Q

Trattato che stabilisce l’evacuazione della zona del canale di Suez da parte delle forze britanniche

A

19 ottobre 1954
vittoria diplomatica di Nasser (leader nazional socialista), che considera il Patto di Baghdad una minaccia occidentale contro l’Egitto, professa il non allineamento e stipula accordi con i paesi del blocco sovietico per le forniture di armi.

114
Q

Dichiarazione di Londra riguardo la nazionalizazione del Canale di Suez

A

2 agosto 1956
GB, Francia e USA
contestano il sequestro arbitrario unilaterale di un ente internazionale
(trattato 1888 - tutti ne possono beneficiare)

115
Q

Accordo segreto di un intervento contro l’Egitto

A

Ottobre 1956
Sevres
Inglesi, francesi e israeliani

116
Q

Secondo conflitto arabo-israeliano o Crisi di Suez

A

Israele lancerà un’offensiva militare in territorio egiziano.
Inglesi e Francesi porranno un ultimatum.
Mosca è conteporaneamente distratta dalla questione ungherese.
Gli anglo-francesi attaccano militarmente puntando alla zona del Canale
Isralee conquista la Striscia di Gaza e il Sinai.
Il veto anglo-francese blocca le risoluzioni di condanna del CDS.
Gli USA prendono le distanze dall’attacco il 31 ottobre 1956.
I sovietici minacciano l’intervento militare a favore di Nasser.
In seguito alla risoluzione ONU dovranno ritirarsi.

117
Q

Risoluzione dell’Assemblea Generale riguardo la Crisi di Suez

A

20 novembre 1956
Chiede il cessate il fuoco, il ritiro delle forze intervenute e la riapertura del Canale di Suez.
Gran Bretagna e Francia non possono che piegarsi e porre fine alla loro operazione militare in Egitto

118
Q

Conseguenze della Crisi di Suez

A

Le vecchie potenze coloniali europee ne escono ridimensionate nel loro ruolo internazionale; Israele si rafforza strategicamente; Nasser, benché militarmente sconfitto, è politicamente vittorioso. Soprattutto, il Medio Oriente entra nelle dinamiche della guerra fredda.

119
Q

Dottrina Eisenhower

A

5 gennaio 1957
Le tensioni mediorientali inducono l’amministrazione Eisenhower a sostenere la necessità di un impegno anche militare a sostegno dei paesi del Medio Oriente sottoposti a minaccia sovietica.

120
Q

Il caso del Congo

A

Ex possedimento personale di re Leopoldo II, il Congo ottiene l’indipendenza nel 1960 quando il Belgio cede alle prima manifestazioni indipendentiste. Dal punto di vista amministrativo il paese è del tutto impreparato ad autogovernarsi.
Due concezioni politiche si contrappongono: la visione etnica di Kasavubu, e la visione modernista, socialista, di Lumumba.
Il precario equilibrio istituzionale congolese si spezza con la secessione del Katanga, ricca regione mineraria sottoposta all’influenza delle compagnie occidentali (Unione Minière francese).
Le Nazioni Unite intervengono e inviano i Caschi blu per scongiurare la frammentazione e il caos.
L’instabilità politica si risolve solo con l’avvento al potere di Mobutu, che instaura una lunga e feroce dittatura militare, esempio per molti paesi africani alle prese con le difficoltà del postcolonialismo.

121
Q

Il caso algerino

A

La Francia cede a metà degli anni ’50 sull’indipendenza di Marocco e Tunisia ma non intende cedere sull’Algeria, «assimilata» al territorio metropolitano (per i francesi è un pezzo di Francia oltre i confini).
A seguito della guerra civile scatenata dal Fronte di liberazione nazionale algerino e sostenuta fra gli altri dall’Egitto di Nasser, si apre una crisi politica che porta alla V Repubblica francese e al ritorno al potere di De Gaulle, con il compito di risolvere la crisi.
Anche in ambito atlantico la crisi algerina rappresenta un grosso problema che tende a isolare la Francia dagli alleati.
Osteggiato dai militari francesi dell’Oas che ad Algeri prendono il potere e pongono una minaccia anche alla democrazia francese, De Gaulle apre alla trattativa con i ribelli algerini e nel 1962 con l’accordo di Evian, seguito da referendum, viene riconosciuta l’indipendenza algerina in cambio di alcune concessioni militari e petrolifere (salvaguardia dei legami economici franco-algerini)

122
Q

Accordo di Evian

A

1962
De Gaulle apre le trattative con i ribelli algerini.
Dopo il referendum viene riconosciuta l’indipendenza.

123
Q

Organizzazione dell’Unità Africana - OUA

A

25 maggio 1963, Addis Abeba
I paesi africani intendono suggellare il processo di decolonizzazione dandosi un’organizzazione continentale sul modello dell’ONU, che favorisca la cooperazione, la stabilità continentale e il non allineamento (rispetto ai due blocchi che caratterizzano la guerra fredda) dell’Africa. I confini ereditati dal colonialismo vengono ritenuti intangibili per prevenire fonti di instabilità.
Nel 2002 l’OUA si trasformerà in UA – Unione Africana.

124
Q

Seconda crisi di Berlino

A

Iniziata nel 1958 da Kruscevche vuole cedere alla Germania orientale i diritti politici e il controllo dell’area sovietica.
Kruscev vorrebbe un trattato di pace per risolvere il problema tedesco e spera di creare una cisi tra gli alleati e la RFG.

125
Q

Dottrina Hallstein

A

1955
Ministro degli Esteri della Germania occidentale.
La Germania occidentale si considera la sola rappresentante legittima del popolo tedesco e nessun alleato occidentale della Germania occidentale può instaurare rapporti formali con la Germania orientale.

126
Q

Ulbricht

A

Agosto 1961
Proposta del leader della Germania orientale: la costruzione, nel corso di una notte, di un muro divisorio fra Berlino Est e Berlino Ovest.
Esso viene giustificato dalle autorità dell’Est come conseguenza di un mancato accordo di pace sulla Germania, mentre per gli occidentali è una violazione degli accordi che stabiliscono una gestione condivisa di Berlino.

127
Q

Decreto della Germania orientale che stabilisce il blocco

A

12 agosto 1961
“La salvaguardia della pace esige che si ponga fine alle macchinazioni dei revanscisti e dei militaristi tedesco-occidentali”
“I cittadini della Repubblica Democratica Tedesca che si recano nella Germania occidentale sono sottoposti sempre più a persecuzioni terroristiche.”

128
Q

Protesta dei paesi occidentali all’imposizione del blocco di Berlino

A

17 agosto 1961
“La divisione dei settori non è una frontiera di stato”
Le misure sono ritenute illegali; questa violazione unilaterale dello statuto quadripartito di Berlino può soltanto aumentare la tensione e i pericoli esistenti.

129
Q

«Ich bin ein Berliner»

A

26 giugno 1961
Kennedy

130
Q

Tentativo di colpo di stato di Fidel Castro

A

26 luglio 1953
contro Batista
FALLITO

131
Q

Dottrina della Guerriglia

A

Teorizzata dal Ernesto Guevara, medico argentino.
Per lui è possibile innescare un processo rivoluzionario anche partendo dalle azioni di disturbo realizzate da pochi uomini, ovvero trasformando un piccolo gruppo iniziale di contadini poveri in guerriglieri che colpiscono e si nascondono.

132
Q

Crisi di Cuba

A

1959
Con la dottrina della guerriglia Castro e Guevara riescono a cacciare Batista, abbandonato anche dagli americani a causa della sua impopolarità.
Febbraio - Castro è primo ministro.

133
Q

Riforma agraria di Castro

A

1960
Abolizione delle proprietà latifondiste.
Rapporti commerciali con l’URSS.
Nazionalizzazione delle principali risosrse come lo zucchero di canna.

134
Q

Sbarco nella Baia dei Porci

A

1961
Piano della CIA autorizzato da Kenndy.
Cubani esuli anticastristi.
INSUCCESSO, i cubani non insorgono.

135
Q

Crisi dei missili di Cuba

A

Ottobre 1962
Rampe missilistiche sovietiche.
Kennedy ordina un blocco navale.
25 ottobre - 28 ottobre scambio di messaggi tra Kruscev e Kenndy, le basi verranno ritirate, le armi non sono state portare dai sovieticic, non era una minaccia.

136
Q

Accordo sullo stabilimento di un canale di comunicazione diretto (Hot line o telefono rosso)

A

20 giugno 1963, Ginevra

137
Q

Trattato sulla proibizione di esperimenti nucleari nell’atmosfera, nello spazio e sott’acqua

A

5 agosto 1963, Mosca
GB, USA e URSS
Si possono fare esperimenti nucleari solo sottoterra.
Primo accordo internazionale in ambito nucleare, promosso dalle potenze nucleari esistenti nell’intento di disincentivare la corsa agli armamenti e la volontà di altri paesi di dotarsi della bomba atomica. Cina popolare e Francia, che stanno perseguendo programmi nucleari autonomi, contestano tale accordo.

138
Q

Crisi sino-sovietica

A

Metà anni ‘50
Rottura dell’alleanza tra Mosca e Pechino.
- Molteplici sono le cause: differenza ideologica (il comunismo cinese non si basa sul primato del proletariato ma su quello del mondo rurale); politica (la destalinizzazione voluta da Kruscev è fortemente criticata da Mao, che ovviamente non vuole demolire il culto della personalità nel mondo comunista, di cui fa ampio uso); economico-sociale (vi sono divergenze nei modelli di sviluppo interno, Mao non ascolta i consiglieri inviati da Mosca e nelle riforme preferisce seguire vie personali che sono dettate più da logiche di consolidamento del suo potere che da competenza economica, con esiti catastrofici come nel caso della politica del cosiddetto «grande balzo in avanti»).

Questione di confine fra Cina e India.

139
Q

Scontro tra soldati cinesi e sovietici

A

1969
Fiume Ussuri

140
Q

Terzo conflitto arabo-israeliano o Guerra dei Sei Giorni

A

Maggio 1967
Nasser, dopo il ritiro dei Caschi Blu, occupa il Sinai e chiude gli stretti ad Israele.
Si mobilitano anche Siria, Giordania e Iraq.
Israele decide di attaccare preventinamente e occupa il Sinai, la Striscia di Gaza, Gerusalemme, la Cisgiorania e il Golan.

141
Q

Principio di “terra in cambio di pace”

A

Ovvero ritiro israeliano dai territori occupati durante il III conflitto, subordinato alla pace e all’impegno arabo a non alimentare più attività ostili o terroristiche contro Israele.

142
Q

Risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU

A

22 novembre 1967
Inammissibilità dell’acquisizione di territorio con la guerra.
a) ritiro delle Forze Armate di Israele dai territori occupati nel recente conflitto;
b) termine di tutte le rivendicazioni e stati di belligeranza, rispetto e riconoscimento della sovranità, dell’integrità territoriale e dell’indipendenza politica di ogni Stato della regione e del loro diritto di vivere in pace entro confini sicuri e riconosciuti, liberi da minacce o atti di forza.
INTERPRETAZIONI CONTRASTANTI: gli israeliani pretendono un solenne impegno di pace da parte degli arabi che implica il riconoscimento di Israele come Stato legittimo; gli arabi non sono disposti a farlo.

143
Q

Conseguenze della Guerra dei Sei Giorni

A

Consolida definitivamente il rapporto fra Stati Uniti e Israele ed evidenzia una netta superiorità militare israeliana. A seguito delle occupazioni si fa ancor più drammatico il problema dei profughi e nasce l’Olp, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina, guidata da Arafat. Per i paesi arabi la sconfitta militare è gravissima e dimostra la scarsa rilevanza dell’aiuto militare sovietico. Anche il mito di Nasser è scosso. Il leader egiziano si dimette ma è richiamato dall’opinione pubblica egiziana. Egitto = più importante dei paesi del fronte antisraeliano

144
Q

Multilateral Force - MLF

A

Inizi anni ‘60
costituita da una flotta di navi con a bordo equipaggio Nato, formato dal personale dei paesi membri, ed equipaggiate con missili Polaris.

145
Q

Accordo di Nassau

A

1962
Kenndy e Mac Millan (USA e GB)
rafforzano la loro Special Relationship anche in ambito strategico: gli Stati Uniti avrebbero fornito alla Gran Bretagna i missili Polaris, che gli inglesi avrebbero potuto utilizzare al di fuori della forza integrata in caso di supremo interesse nazionale.
FRANCIA CONTRARIA

146
Q

Force de frappe

A

La francia sta sviluppando una forza atomica.

147
Q

Europa delle patrie, dall’Atlantico agli Urali

A

Espressione di De Gaulle.
Rilancia i rapporti con la Germania Ovest e cerca il confronto con l’URSS.
Idea di Europa confederale, basata sulla supremazia franco-tedesca e il dialogo con Mosca. Per De Gaulle una Francia forte è indispensabile per un’Europa libera, anche dall’egemonia americana.

148
Q

Francia abbandona la NATO

A

1966
MA non si ritira dal Patto Atlantico

149
Q

Adattamento della NATO

A

12 dicembre 1967, Bruxelles
La risposta flesibile: «Se la deterrenza fallisse ed avvenisse l’aggressione vi sarebbero tre tipi di risposta militare disponibili per la NATO, uno o più dei quali dovrebbe essere usato in una specifica eventualità: difesa diretta, escaltation deliberata, risposta nucleare generale.

150
Q

Rapporto Harmel

A

14 dicembre 1967, Bruxelles
Il rapporto del ministro degli Esteri belga Harmel evidenzia la necessità che l’Alleanza atlantica coltivi maggiormente il confronto diplomatico con l’URSS per favorire la distensione.

151
Q

Primavera di Praga

A

1968, Cecoslovacchia
Il nuovo segretario del Partito comunista cecoslovacco, lo slovacco Dubcek, avvia un corso riformista che tende a dare ascolto alle istanze provenienti dalla società e dagli intellettuali introducendo maggiore libertà di espressione e decentramento politico (si vuole aprire ad un nuovo riformismo sociale, maggiore dinamismo).

152
Q

Repressione della Primavera di Praga

A

1968
Intervento militare dell’URSS, secondo la dottrina Breznev.
Dubcek viene destituito, ma sopravvive e alla fine della guerra fredda verrà riabilitato. I partiti comunisti occidentali non sostengono Mosca come in occasione della crisi ungherese. L’irriformabilità del blocco sovietico viene confermata.

153
Q

Dottrina Breznev

A

Anche detta della “sovranità limitata”.
La stabilità del blocco sovietico è il bene primario, nessun paese può spingersi per interesse personale a metterla in discussione.

25 settembre 1968: la realizzazione di tale “auto-determinazione”, in altre parole il ritiro della Cecoslovacchia dalla comunità socialista, sarebbe entrato in conflitto con i suoi propri interessi vitali e sarebbe stato dannoso per gli altri Stati socialisti

154
Q

Presidenza di RIchard Nixon

A

1969
Henry Kissinger come Segretario di Stato - approccio realista ispirato dalla Balance of Power
Questo significa che nella guerra fredda gli americani avrebbero dovuto perseguire la stabilità con l’URSS.

155
Q

Dottrina Nixon

A

Luglio 1969, Guam
Gli Stati Uniti intendono ridurre il loro fardello internazionale e responsabilizzare gli alleati fornendo loro il sostegno economico e militare necessario a farsi carico di responsabilità periferiche.

156
Q

Twin Pillars

A

Persia e Arabia Saudita
Ai quali affidare compiti strategici come il mantenimento dell’equilibrio regionale, il contenimento dell’influenza sovietica e dell’ostilità ad Israele da parte dei paesi arabi, nonché il mantenimento di un’attitudine positiva nei riguardi dell’Occidente in qualità di produttori di petrolio.

157
Q

Fine del Gold Exchange Standard

A

1971
Non più sostenibile
Ne fanno le spese gli europei, che devono difendere le loro valute

158
Q

Sistema monetario europeo

A

1979

159
Q

Rapporto del generale Maxwell Taylor

A

1 novembre 1961
“Io raccomando l’invio di un contingente militare USA nel Vietnam del Sud, per invertire l’attuale corso negativo degli avvenimenti.

160
Q

Great Society

A

il programma democratico di vaste riforme sociali basato sull’inclusività e sui diritti civili, viene compromesso dalla sempre più esteso invio in Vietnam di giovani di leva, oltre che militari di carriera. Esplode la contestazione giovanile a partire da Berkeley.
Quando Johnson è presidente USA.

161
Q

Risoluzione del Congresso americano dopo lo scontro nel golfo di Tonchino

A

7 agosto 1964
Il Congresso sostiene il presidente (Johnson), qualsiasi sia la misura necessaria da attuare, compreso l’uo della forza, per assistere qualsiasi Stato che richiede assistenza in difesa della propria libertà.

162
Q

Nixon e la Guerra del Vietnam

A

Non avrebbero potuto vincerla, sarebbe finita come in Corea.
Non vi erano riconoscibili interessi americani.
Si cerca di “vietnamizzare” il conflitto, ovvero mettre il Vietnam del Sud in condizioni di poter combattere da solo.
SI cerca di negoziare con i vietnemiti del Nord; arrivando a bombardare la Cambogia, usando quindi la forza.

163
Q

Accordo di Pace tra Kissinger e Le Duc Tho

A

27 gennaio 1973
rilascio dei prigionieri di guerra, cessate il fuoco e ritiro americano dall’Indocina, libere elezioni in Vietnam del Sud, rispetto delle libertà e dei diritti concordati a Ginevra nel 1954, processo di unificazione vietnamita nel rispetto della volontà del Vietnam del Sud.

164
Q

La Cina popolare ottiene il seggio permanente di Taiwan

A

1971

165
Q

Comunicato sino-americano

A

27 febbraio 1972
Le due parti hanno passato in rassegna le antiche e serie divergenze fra la Cina e gli Stati Uniti.
La normalizzazione dei rapporti fra Pechino e Washington sarebbe stata ancora lunga: solo nel 1979 vi sarà il riconoscimento formale fra i due paesi.

166
Q

Guerra dello Yom Kippur

A

Ottobre 1973
Egitto e Siria attaccano Israele
Il contrattacco israeliano si spinge all’interno del territorio egiziano.

167
Q

Shuttle diplomacy

A

Kissinger, allentatisi i rapporti tra Egitto e URSS, viene mandato in Medio Oriente e ottiene il cessate il fuoco durante la Guerra dello Yom Kippur

168
Q

Conseguenze della Guerra dello Yom Kippur

A

La guerra voluta da Sadat apre in prospettiva a scenari prima impensabili: il leader egiziano è disponibile al confronto con gli americani rimuovendo la precedente ostilità di Nasser; inoltre, dopo aver riscattato l’onore arabo può aprire a trattative di pace. Gli americani non si lasciano sfuggire l’occasione, soprattutto per stringere rapporti con il Cairo e mettere ai margini nella regione l’URSS. Israele ha perso il mito dell’imbattibilità e anche per questo dovrebbe essere più disposto a valutare la possibilità di una pace.

169
Q

Embargo petrolifero dell’OPEC

A

Conseguenza economica della guerra dello Yom Kippur.
Aumento del prezzo del greggio e riduzione punitiva delle esportazioni.
Il petrolio viene usato come arma.

170
Q

G6

A

1975
Rambouillet, su proposta francese.
Il gruppo dei sei paesi più industrializzati (USA, Giappone, RFT, Gran Bretagna, Francia, Italia), per coordinare politiche economiche.

171
Q

Camp David

A

17 settembre 1978
Sadat, egiziano, e il premier israeliano Begin, con la mediazione della presidenza Carter, si accordano su un Schema di pace, che prevede il ritiro militare e civile israeliano dal Sinai, lo stabilimento di relazioni diplomatiche fra i due paesi, l’accesso israeliano al canale di Suez. Israele si impegna a favorire la costituzione di una Autorità autonomia palestinese in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. Gli Stati Uniti si impegnano a sostenere le economie di entrambi i paesi.

172
Q

Trattato di pace fra Egitto e Israele

A

26 marzo 1979, Washington
Suscitano ostilità dal mondo arabo, l’Egitto verrà espulso dalla Lega Araba.

173
Q

Linkage

A

Nixon e Kissinger rafforzano la distensione.
Fine anni 60 e inizio anni 70.
Condizionano il dialogo con Mosca all’atteggiamento dei sovietici su specifici temi di interesse americano.
Specialemnte in tema di contropoliferazione nucleare

174
Q

Accordo sulla messa al bando degli esperimenti nucleari

A

1963

175
Q

Trattato di non proliferazione nucleare - TNP

A

1 luglio 1968
USA, GB e URSS
Trattato aperto
Le potenze nucleari firmatarie si impegnano a non cedere ad altri paesi bombe o risorse per costruire ordigni atomici; i firmatari non potenze atomiche si impegnano a non diventarlo; i controlli sui firmatari sono affidati all’AIEA.
Si punta al disarmo generale per favorire la distensione ma non si proibisce la ricerca scientifica.

Non si è rivelato particolarmente efficace: Francia e Cina popolare vi hanno aderito dopo essere divenute potenze nucleari; Israele, India, Pakistan non hanno aderito e sono potenze nucleari; la Corea del Nord è uscita dal TNP ed è divenuta una potenza nucleare; l’Iran ha sottoscritto il TNP ma è sotto monitoraggio internazionale per i suoi progetti nucleari.

176
Q

Trattato sulla limitazione dei sistemi missilistici antibalistici -ABM (Anti Ballistic Missile)

A

26 maggio 1972, Mosca
Le due superpotenze concordano di limitare il numero dei missili balistici intercontinentali – ICBM (Intercontinental Ballistic Missiles), capaci di trasportare testate nucleari, e dei sistemi difensivi antimissile che potrebbero in teoria rendere un paese invulnerabile a un attacco atomico. In questo modo dovrebbe essere salva la deterrenza.

177
Q

Trattato sulla limitazione delle armi offensive strategiche – SALT 1

A

Accordo firmato da Breznev e Nixon, contestualmente all’AMB.

Kissinger verrà contestato perche questi due accordi concedono ai sovietici più vettori, egli si difende dicendo che i vettori americani sono meglio.

178
Q

Ostpolitik

A

Fra la fine degli anni ‘60 e i primi anni ‘70 il socialdemocratico Willy Brandt, già sindaco di Berlino ovest, poi ministro degli Esteri e cancelliere della Germania ovest, sviluppa la distensione in Europa con questa politica.
Presupposto è la percezione secondo la quale la guerra fredda si è ormai stabilizzata nell’interesse delle superpotenze ma non dell’Europa e men che meno della Germania.
Per una distensione anche europea Brandt decide che ormai la dottrina Hallstein è superata e che occorra avviare rapporti con l’Est. Brandt intende procedere secondo un ordine ben preciso: ottenere per la sua politica una sorta di consenso da parte dell’URSS, stabilizzare i rapporti con la Polonia, normalizzare i rapporti fra le due Germanie.

179
Q

Trattato fra la Germania federale e l’URSS

A

12 agosto 1970, Mosca
In cambio della definitiva accettazione dei confini tedeschi, Brandt ottiene l’accettazione sovietica dell’obbiettivo della riunificazione tedesca in un futuro contesto europeo.

180
Q

Trattato fra la Repubblica federale di Germania e la Repubblica popolare di Polonia

A

7 dicembre 1970, Varsavia
Accettando definitivamente il confine tedesco-polacco Brandt rassicura Varsavia e con essa tutte le democrazie popolari.

181
Q

Trattato fra Repubblica Federale di Germania e la Repubblica Democratica Tedesca

A

21 dicembre 1972, Berlino
Relazioni di buon vicinato sulla base di uguali diritti.

182
Q

Ingresso delle Due Germanie nell’ONU

A

1973

183
Q

Atto finale della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa

A

1 agosto 1975, Helsinki
Punto più alto della Grande Distensione.
Inconsapevolmente i sovietici pongono la fine della dottrina della sovranità limitata

184
Q

La crisi degli Euromissili

A

Fine anni 70
L’URSS, in piena crisi economica e bisognosa di un rilancio, adotta una politica estera nuovamente aggressiva. Nelle democrazie popolari vennero dislocati missili di teatro, o a raggio intermedio, gli SS20, capaci di raggiungere i paesi dell’Europa occidentale.
La risposta americana è l’offerta dei missili Pershing e Cruise. I primi a richiederli sono i britannici, ma per ripristinare l’equilibrio strategico continentale occorre che anche la Germania occidentale richieda i missili: il cancelliere Schmidt per motivi politici chiede se ci sia un altro paese continentale disposto a chiedere i missili americani e lo trova nell’Italia.

185
Q

Effetto decoupling

A

Ovvero la separazione strategica fra americani e europei

186
Q

Nascita della Repubblica islamica dell’Iran

A

Gennaio 1979
Insediamento dell’ayatollah Khomeini al posto dello Scià, rivoluzione incentrata sul ritorno all’ortodossia sciita, senza più distinzione tra ambito politico e religioso.
Khomeini ripudia gli USA.

187
Q

Questione dell’ Afghanistan

A

Una Repubblica democratica filosovietica molto debole e incapace di rapportarsi alla natura etnica e religiosa del paese, si diffonde una ribellione antigovernativa di ispirazione islamista, con i mujaheddin armati dalla CIA. A Mosca si teme uno scenario di tipo iraniano, pertanto si decide di invadere il paese nel dicembre 1979 per rafforzare il controllo.

188
Q

L’Iraq di Saddam Hussein scatena una guerra contro l’Iran

A

Settembre 1980
Questioni di cofine
Si scatena una situazione di CRISI che passa per Aia e Medio Oriente e che arriva in Europa fino a far peggiorare i rapporti tra le superpotenze.

189
Q

Dottrina Carter

A

23 gennaio 1980, Washington
Egli reagisce alle violazioni sovietiche dell’Atto finale di Helsinki con:
- l’embargo sulla vendita di prodotti tecnologici all’URSS;
- il congelamento dell’accordo SALT II, che nel giugno 1979 ha stabilito un ulteriore limite alle armi offensive strategiche;
- il boicottaggio americano delle Olimpiadi di Mosca del 1980.

Con la sua dottrina Carter ribadisce la centralità del Medio Oriente e del Golfo Persico per gli Stati Uniti.
“Che la nostra posizione sia assolutamente chiara: un tentativo da parte di qualsiasi forza esterna di assicurarsi il controllo della regione del Golfo Persico verrà considerato un attacco contro gli interessi vitali degli Stati Uniti. E un simile attacco verrà respinto con l’uso di qualsiasi mezzo necessario, compresa la forza militare.”

190
Q

Amministrazione Reagan

A

Nuova amministrazione repubblicana, 1981
La nuova amministrazione intende prendere le distanze sia dalla precedente amministrazione democratica, accusata di debolezza in politica estera, sia dai repubblicani realisti, come Nixon e Kissinger, che hanno perseguito la distensione. Per Reagan la distensione ha offerto solo ai sovietici in un momento di loro difficoltà.

191
Q

“L’impero del male”

A

8 giugno 1982
L’URSS per Reagan

192
Q

Discorso alla nazione di Reagan

A

23 marzo 1983, Washington
In pratica non è realizzabile, ma serve come arma diplomatica per indurre l’URSS a trattare da posizioni di debolezza: Mosca non può sostenere un’altra corsa al riarmo.
Reagan è il primo presidente a mettere in discussione deterrenza e distensione, vuole il disarmo nucleare ma vuol vincere la guerra fredda.

193
Q

Dottrina Reagan

A

1985
«Noi dobbiamo stare dalla parte di tutti i nostri alleati democratici. E non dobbiamo perdere la fede in coloro che stanno rischiando le loro vite, in ogni continente, dall’Afghanistan al Nicaragua, per opporsi all’aggressione sostenuta dai Sovietici e proteggere quei diritti che sono da sempre i nostri stessi diritti».
APPLICAZIONE: si limiterà al sostegno del movimento sindacale polacco Solidarnosc, ma venderà segretamente armi all’Iran, per favorire il rilascio di americani in Libano e con il ricavato sostenere la lotta anticomunista dei Contras in Nicaragua.

194
Q

Il caso Polacco

A

Nel 1978 dopo che il cardinale polacco Karol Wojtyla diviene Papa Giovanni Paolo II, un forte sentimento nazionale, religioso e antirusso, mai rimosso, riemerge con forza.
Nel 1980 con gli scioperi dei cantieri navali di Danzica emerge un sindacato libero, di ispirazione cattolica e anticomunista, Solidarnosc, guidato da Lech Walesa.
Nel dicembre 1980 il Papa, temendo un intervento militare sovietico in Polonia, scrive una lettera a Breznev per ricordare che l’URSS aveva sottoscritto l’Atto finale di Helsinki e che sarebbe stato un grave errore ripetere l’aggressione del 1939.
La crisi viene congelata dal generale Jaruzelski, che nel 1981 proclama la legge marziale e previene l’intervento repressivo sovietico: Solidarnosc viene sospesa e Walesa arrestato.
Nel 1989 Solidarnosc venne riconosciuta, poté partecipare alle elezioni che vinse trionfalmente. La Polonia non era più comunista e l’URSS non era intervenuta.

195
Q

Gorbaciov diventa segretario del Pcus e leader sovietico

A

1985
Perfettamente consapevole della gravità della situazione economico-sociale in URSS. È per formazione e convinzione un leninista, crede nella possibilità di salvare il sistema con profonde riforme interne che non indeboliscano le già precarie basi. La sfida è quella di coniugare la centralità del partito con aperture economiche e sociali.
Egli lancia temi globali come disarmo, casa comune europea, ambiente, cooperazione internazionale, per cercare di vincere la diffidenza occidentale.

196
Q

Paradosso sovietico

A

Brzezinski
“L’URSS ha bisogno delle riforme, ma le riforme contribuiranno alla sua distruzione.”

197
Q

«Mr. Gorbachev, tear down this wall!»

A

12 giugno 1987, Porta di Brandeburgo
Raegan

198
Q

Atto unico europeo

A

28 febbraio 1986
Un aggiornamento della CEE con l’obbiettivo di una politica monetaria, estera e di sicurezza comuni, per la realizzazione dell’Unione europea.

199
Q

Trattato Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty - INF

A

8 dicembre 1987, Washington
USA e URSS
Per l’eliminazione dei missili a raggio intermedio
Con questo trattato si attua l’Opzione 0, ovvero il ritiro dei missili intermedi e a corto raggio dall’Europa.
Non è solo la fine della crisi degli Euromissili, è anche il primo passo verso la fine della guerra fredda in Europa.

200
Q

Legalizzazione di Solidarnosc

A

1989
autorizzata a partecipare alle elezioni, vince

201
Q

«La vita punisce chi arriva in ritardo»

A

Ottobre 1989
Gorbaciov al leader della Germania Orientale Honecker (ostile alle aperture pluraliste).

202
Q

«Amo a tal punto la Germania da preferirne due»

A

Andreotti riguardo la possibilità di unificazione delle Due Germanie

203
Q

Condizioni della riunificazione delle Due Germanie

A

Proposte da Kohl

204
Q

«Not an inch eastward»

A

9 febbraio 1990
Segretario di Stato americano Baker a Gorbaciov

205
Q

Trattato sullo stato finale della Germania o Trattato 2+4

A

2 settembre 1990
Le 4 potenze occupanti la Germania alla fine della guerra e le due Germania concordano le modalità della riunificazione e lo status della futura Germania riunificata: ritiro dei soldati sovietici e impegno a non far stazionare contingenti militari stranieri o armi nucleari nella ex RDT, limiti per le forze armate della Germania riunificata, definitiva rinuncia all’atomica, accettazione dei confini esistenti ad Ovest e ad Est, recupero della piena sovranità internazionale, ingresso nella NATO di tutta la Germania riunificata.
Pertanto, l’unificazione è un’annessione della RDT da parte della RFT, che si accolla anche il pesante fardello economico della popolazione tedesco orientale.
Il trattato sullo stato finale della Germania è anche il trattato di pace con la Germania sconfitta nel 1945, che nel frattempo non è più sconfitta ma è in grado di imporre condizioni vantaggiose e tali da rideterminare gli equilibri europei

206
Q

Distaccamento delle Tre Repubbliche baltiche

A

1990
DISGREGAZIONE DELL’URSS

207
Q

Cessazione formale dell’esistenza dell’Urss

A

26 dicembre 1991

208
Q

Comunità degli Stati Indipendenti - CSI

A

Dicembre 1991
Proposta di Gorbaciov
Accordo sottoscritto da Bielorussia, Russia e Ucraina e dalle altre tre repubbliche baltiche in uscita.
La CSI stabilisce la cooperazione fra i paesi membri e intende riproporre su basi non oppressive la centralità russa. Nasce da deboli premesse.

209
Q

Rilancio della Russia

A

2002
Putin

210
Q

Nuove tensioni USA-Russa

A

NATO/UE e Russia confinano, e il confine è critico perché pone a contatto diversità.

211
Q

Accordo Russia e Ucraina

A

5 dicembre 1994
Prevede la rinuncia da parte Ucraina alle testate nucleari dell’era sovietica, da smantellare in Russia, in cambio dell’impegno russo al rispetto della sua sicurezza, integrità territoriale e indipendenza. Stati Uniti, e Gran Bretagna sono garanti di tali impegni.

212
Q

Questione ucraina

A

L’evoluzione politica interna all’Ucraina, con la crisi che contrappone filoccidentali a filorussi, e le tensioni nella regione di confine del Donbass, sfociano nel 2014 nell’annessione russa della Crimea.

213
Q

Primo protocollo di Minsk

A

2014
sulla cessazione delle ostilità e lo scambio dei prigionieri

214
Q

Secondo protocollo di Minsk

A

2015
con il quale l’Ucraina si impegna ad adottare una costituzione che riconosca l’autonomia delle regioni a maggioranza russa.

215
Q

Invasione Russa dell’Ucraina

A

Febbraio 2022
La guerra ripropone una drammatica contrapposizione fra l’Occidente e la Russia e la spaccatura dello spazio europeo.

216
Q

Dottrina dell’unilateralismo americano

A

Gli Stati Uniti rivendicano il diritto di intervenire unilateralmente ovunque si manifesti una minaccia ai loro interessi e alla loro sicurezza, anche in forma preventiva. Nasce la guerra asimmetrica al terrorismo, attraverso le campagne militari in Afghanistan e Iraq, che si prolungano nel tempo con dubbi risultati

217
Q

Quattro modernizzazioni di Deng

A

fine anni 70
Cina
agricola, industriale, scientifica e militare

218
Q

Trattato sull’Unione Europea

A

7 febbraio 1992, Mastricht
Nasce l’Unione Europea, evoluzione politico-economica della precedente Comunità europea, istitutiva della «cittadinanza europea» per tutti i suoi membri.

219
Q

Trattato di riforma di Lisbona

A

13 dicembre 2007
Rafforza la politica estera comune con l’istituzione di un Servizio europeo per l’azione esterna, sotto l’Alto Rappresentante; rafforza la politica di sicurezza comune.

220
Q

Globalizzazione

A

ovvero il processo di uniformazione economica e culturale che si scontra con le diversità e che la storia ha già conosciuto in varie epoche.
Mette in crisi gli stati e promuove attori non statuali o post-statuali.

221
Q

Multipolarismo fluido

A

Con la tendenza alla polarizzazione tramite alleanze (Stati Uniti e UE vs. Russia e Cina) e poco spazio per il multilateralismo.
Emerge un nuovo bipolarismo fra Stati Uniti e Cina.

222
Q

Processo Integrazione Europea

A

19 settembre 1946: a Zurigo Churchill parla degli Stati Uniti d’Europa

17 marzo 1948: Trattato di Bruxelles (primo grande trattato europeo di difesa) tra Gran Bretagna, Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo

5 maggio 1949 a Londra viene approvato lo statuto del Consiglio d’Europa da parte di Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Svezia, Gran Bretagna. Organo consultivo, consta di un Comitato dei ministri degli Esteri e un’Assemblea consultiva. L’Assemblea esprime raccomandazioni poi raccolte dal Comitato.

18 aprile 1951 Trattato istitutivo della Comunità europea del carbone e dell’acciaio – CECA

27 maggio 1952 Trattato che istituisce la Comunità europea di Difesa – CED (poi bloccata)

25 marzo 1957, Roma Trattato istitutivo della Comunità economica europea – CEE

28 febbraio 1986 Lussemburgo Atto unico europeo

7 febbraio 1992 Trattato sull’Unione Europea, Maastricht

13 dicembre 2007 Trattato di riforma, Lisbona