Tachiaritmie Flashcards
Anomalie della formazione dell’impulso
derivate da post potenziali, ovvero oscillazioni innescate dalle depolarizzazioni precedenti
derivate da depolarizzazioni anomale per aumentata permeabilità del sodio
Anomalie della conduzione dell’impulso
derivate da circuiti di rientro che possono esistere solo con blocco unidirezionale e due vie di conduzione di cui una conduce rapidamente con lunga refrattarietà, l’altra conduce lentamente con rapida refrattarietà
Tipi di ritmi ectopici
ritmi sostenuti
ritmi singoli (extrasistoli)
ritmi da circuito di rientro
Dove nascono le tachiaritmie sopraventricolari
Al di sopra del fascio di hiss, o nella base dell’atrio o nel nodo AV
Tipico ecg delle tachiaritmie sopraventricolari
il QRS è stretto perchè l’impulso del focus aritmico passa attraverso le normali vie di conduzione
Tipologie delle tachiaritmie sopraventricolari
Tachicardia sinusale
Tachicardia Atriale
Tachicardia giunzionale AV
tachicardia atrioventricolare
Fibrillazione atriale
Fa parte delle tachiaritmie sopraventricolari
si generano negli atri degli impulsi a frequenza elevata (fino a 600 al minuto), con cicli irregolari; solo alcuni di essi, però, sono condotti nei ventricoli, un numero più o meno grande va incontro ad un blocco nel nodo atrioventricolare, per cui la frequenza ventricolare è molto minore di quella atriale.
ECG
Battiti ectopici atriali che non vengono tutti trasmessi al ventricolo in quanto il nodo V funge da filtro per alcuni di essi.
La frequenza è alta, il polso irregolare, non ci sono intervalli R-R uguali tra di loro e manca l’onda P che viene sostituita da fini oscillazioni della linea isoelettrica
Tachicardia atriale
Almeno 3 foci ectopici disposti nell’atrio possono essere:
focali, multifocali, da macrorientro (flutter atriale tipico e atipico)
Almeno 3 onde P diverse ma non troppo lontane dalla morfologia di quelle fisiologiche perchè i foci sono comunque vicini al nodo del seno generano ritmi irregolari seguiti però, per via di questa somiglianza, da QRS stretti nell’ecg
frequenti battiti prematuri atriali, attività atriale irregolare
Flutter Atriale
Tachicardia atriale da macrorientro che passa in un circuito antiorario che passa nello spazio compreso tra l’anulus della tricuspide in avanti e lo sbocco della Vena cava inferiore dietro (istmo cavo-tricuspidale).
ECG: onde P non visibili, QRS normali ma polso aritmico con fq di 300 bpm, se si sente il polso si può contare anche 150 bpm perchè dei due circuiti che si formano solo uno va a condursi davvero, quindi abbiamo un rapporto di 2:1.
L’ecg ah delle onde con aspetto a dente di sega, si piegano negativamente specialmente in D2, D3 e avF dove l’impulso si allontana dalla derivazione, mentre in D1 l’onda si positivizza perchè si depolarizza in corrispondenza della derivazione atriale.
Alcune volte all’elettrocardiogramma non si riescono a vedere le onde F del flutter.
- Si procede con un massaggio del seno carotideo = si rallenta la velocità di conduzione degli impulsi nel nodo atrioventricolare e si fa in modo che le onde F si rivelino, in quanto, rallentando la conduzione, diverse onde F non vengono condotte ai ventricoli. Quindi in questo caso il massaggio si usa a scopo diagnostico e non terapeutico, dal momento che non avrebbe effetto nel fermare l’aritmia, dato che il nodo atrioventricolare non fa parte del circuito di rientro.
Tachicardia giunzionale AV
Come si forma il circuito di rientro?
Mettiamo che y sia la via a conduzione rapida con periodo refrattario lento e viceversa x quella con conduzione lenta e breve refrattarietà.
si genera un’extrasistole atriale che va quindi a sovrapporsi con l’attività ventricolare. Trova la via y però ancora refrattaria, conduce perciò verso la via x, quella lenta. nel mentre che questo impulso viene condotto anche la via y torna ad essere eccitabile perciò si procede con la conduzione in senso retrogrado verso quest’ultima costituendo così un circuito circolare.
ECG: attività contemporanea di atri e ventricoli, onde P invisibili coperte dal QRS ristretto, con aspetto normale, ritmico
Per interrompere la conduzione bisogna bloccare la via x a conduzione lenta per mezzo della stimolazione vagale (manovra di valsalva) così da ripristinare il ritmo sinusale. dopodichè si può utilizzare farmaci come Adenosina, Diltiazem , verapamil beta bloccanti, se non basta nel pz con sintomi e tachicardia continua si passa a ablazione transcatetere o cardioversione elettrica
Tachicardia atrio-ventricolare
si innesca per la permanenza di una via accessoria di conduzione derivata dalla mancata degenerazione delle vie di conduzione embrionali. In questo caso si parla di un cordoncino conduttivo che passa dall’atrio al ventricolo sx.
La via accessoria può essere occulta, ovvero non manifestarsi all’elettrocardiogramma, quando l’impulso elettrico originato dal nodo del seno non la attraversa, ma passa soltanto per la via di conduzione normale. Può manifestarsi quando, invece, l’impulso elettrico la raggiunge e la attraversa, raggiungendo il ventricolo sinistro.
Il risultato di questo fenomeno è una pre-eccitazione ventricolare, quindi il ventricolo sinistro è stimolato in anticipo rispetto alla norma.
Questo può verificarsi senza aritmia, o seguito di una extrasistole atriale con aritmia, in questo caso si parla di sindrome di parkinson white che può presentarsi così
quando la conduzione è ortodromica (più comune), l’impulso passa nella via conduzione normale e ritorna in quella accessoria, quindi i QRS sono normali e ristretti ma succeduti rapidamente da onda P perchè gli atri si depolarizzano più tardi rispetto ai ventricoli
quando la conduzione è antidromica invece l’impulso passa prima nella via di conduzione accessoria e poi in via retrograda in quella comune. Il QRS in questo caso è lungo perchè viene attivato dalla via accessoria e viene preceduto dalla cosiddetta onda delta, più questa è lunga più è lungo il QRS, anche in questo caso ci saranno onde P retrograde, perché gli atri si depolarizzano in ritardo rispetto ai ventricoli.
Tachiaritmie ventricolari
Si generano al di sotto del fascio di hiss, nelle due branche e nei ventricoli.
Il qrs è lungo perchè il focus ectopico è nel ventricolo e quindi la conduzione del segnale passa per ogni singolo miocita prima che il ventricolo sia eccitato completamente
Tachicardie ventricolari
Sono abbastanza pericolose perchè possono portare a una fibrillazione ventricolare .
si generano degli impulsi a livello del ventricolo per i quali la frequenza è molto alta, non si vedono le onde P e il QRS è molto allungato.
Fibrillazione Ventricolare
Aritmia più grave in assoluto che può avere esito nella morte del pz.
si presenta con la genesi di una extrasistole che cade sulla branca discendente dell’onda T, ovvero nel momento di più fragilità del cuore. questo porta a una asistolia progressiva e poi completa. All’ecg si presentano onde f prima ampie e poi sempre più ristrette sulla linea isoelettrica che poi diventa piatta